Ci avevano quasi sperato gli italiani! Sarebbe stato il Governo al servizio dei cittadini, il Governo che avrebbe cambiato la legge elettorale, il Governo che ci avrebbe traghettato fuori dalla crisi economica, che avrebbe innescato il circolo virtuoso e creato nuovi posti di lavoro, diminuito la pressione fiscale e semplificato la burocrazia… Insomma l’Italia che aveva bisogno di un GOVERNO, per questo si era affidata alle larghe intese. Non facendosi la guerra, sarebbero riusciti a fare le opere del tempo di pace, si pensava! Ma quasi subito Il primo campanello d’allarme era arrivato con le dimissioni della Idem: l’ex canoista plurimedagliata fu travolta dalla bufera dei presunti abusi edilizi e dell’Ici a Ravenna. Uno scandalo che è stato forse anche amplificato dai media… Non che le dimissioni non ci dovessero essere, ma ora sembra quasi che quella testa fosse un colpo messo a segno proprio per dare subito un segnale preciso al premier: non sei invincibile, non sei infallibile, sei fragile.
Per una testa caduta a sinistra c’era pronta una testa per cadere a destra! Scoppia infatti il caso Shalabayeva. E qui non stiamo a parlare di una palestra di provincia, ma di uno scandalo internazionale con l’ambigua ombra dei servizi segreti che col benestare di qualche funzionario del Ministero dell’Interno praticamente “rapiscono” una donna e una bambina rifugiate politiche… Certo che siamo un popolo strano! Ci rammarichiamo di non riuscire a salvare tutti i profughi del mare, ma quando abbiamo i rifugiati politici in casa li restituiamo ai loro governi dittatoriali! Naturalmente c’é qualche dichiarazione del Ministro con la frase di rito ” è successo a mia insaputa”. Quindi il Governo trema, c’è chi parla già di un esecutivo sul baratro delle dimissioni, di un Ministro dell’Interno che sta per andar via… e invece, questa volta a differenza della Idem, nonostante la dimensione internazionale che ha il caso, la Shalabayeva resta in Kazakistan e Alfano resta in sella..
Poi il Governo per un po’ non ha tempo di pensare ai cittadini … E’ a rischio morte sicura con la vicenda decadenza… Berlusconi invade i Media e sembrano vicini i tempi per nuove elezioni, quando tutto si smorza in quel confuso 2 ottobre in cui le larghe intese escono dal coma pronte per la seconda vita. Berlusconi come in un miracolo a Lourdes, ha fatto la grazia!
Ma a fine ottobre, con l’approssimarsi della notte delle streghe, a tremare è la sedia sulla quale è seduta il Ministro della Giustizia: Anna Maria Cancellieri. Stavolta il caso riguarda una delle famiglie più in vista dell’intera società italiana, finita quasi al completo in carcere, amici del Guardiasigilli, la quale in un’intercettazione telefonica affermerà “Comunque guarda, qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta”. E ora chi difende la Cancellieri? Alfano! Il ministro dell’Interno, reduce dal caso Shalabayeva afferma: “Solidarietà alla Cancellieri, la vicenda è stata strumentalizzata”. E il Pd? Va in confusione! C’è chi segue la linea dura del M5S, come il renziano Ernesto Carbone, e chi invece, molto vicino a Enrico Letta e al suo governo, come il senatore Luigi Manconi, non condanna il ministro e anzi ne difende l’operato.
E mentre le teste forse cadono, le sedie traballano e i posti diventano scomodi… il Governo al servizio dei cittadini sopravvive a se stesso seguitando a vivere la sua seconda vita, nonostante la disoccupazione salga, la legge elettorale non si cambi e la crisi resti… ma d’altra parte il Governo ha troppi problemi di autoconservazone per provare a rendersi utile per i cittadini… dal caso Berlusconi al caso Cancellieri per i problemi degli italiani non c’è spazio. I cittadini se ne andassero all’estero e lasciassero il Governo libero di risolvere i suoi problemi… che nulla di più si può chiedere!