Non è il primo e non sarà l’ultimo caso ma come scrive Bianca De Giovanni su L’Unità:
Una decina di giorni fa a sbarcare tra i dirigenti di Postecom (la società dei servizi internet di Poste italiane) è stato Alessandro Alfano, fratello minore del più celebre Angelino, vicepremier e ministro dell’Interno nel governo delle larghe intese. Nulla da ridire, per carità. Formalmente un dirigente può essere «nominato» senza alcun concorso, senza selezione: in un giorno si può anche accedere all’incarico di direttore commerciale di una controllata del Tesoro, dove lo stipendio medio per una figura apicale può arrivare a 200mila euro annui. Succede, ma certamente non è proprio il massimo dell’eleganza. Tanto più se si tratta di un gruppo in cui il vertice è in scadenza – è il caso di Massimo Sarmi – dopo un decennio di riconferme durante l’era targata Letta-Tremonti- Grilli.
Sicuramente il curriculum del fratello del Vice Premier e ministro dell’Interno parla da solo:
Appena trentenne ha già al suo attivo diversi incarichi: è segretario generale di Unioncamere Sicilia dal 2006, dal 2005 al 2006 Coordinatore regionale di Confcommercio Sicilia e Direttore generale di Confcommercio Agrigento; dal 2004 al 2005 consulente per il Dipartimento di Sviluppo e Coesione del Ministero dell’Economia e Finanze;consulente con Ast- Azienda Siciliana Trasporti, Sviluppo Italia Sicilia Spa, Ast Sistemi Spa, business development Recall Spa, Schulmbergersema Spa, responsabile p.a. e progetti speciali Setesi Spa, responsabile commerciale sud Italia Siemens medical solution health services Italia Srl. Sempre attento ai processi innovativi, passa dai tavoli programmatici dei Ministeri e della Regione, dalle riunioni societarie e incontri istituzionali, alle piacevoli tavolate con gli amici, anche quelli di un tempo, con la semplicità di chi non ha mai dovuto indossare maschere, nemmeno quando ha dovuto assumere ruoli di grande responsabilità.
Di cosa meravigliarsi dunque? Buon lavoro!