Sarebbero indagati l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e l’ex presidente di Regione Lazio Renata Polverini per finanziamento illecito in campagna elettorale. L’accusa, secondo quanto si è appreso, fa riferimento ad una provvista di danaro di circa 30 mila euro, realizzata con false fatture di Accenture e destinata ad un falso sondaggio sulla qualità dei servizi scolastici, in prossimità delle elezioni regionali del Lazio vinte dalla Polverini. L’inchiesta prese le mosse da una denuncia della stessa società di consulenza.
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Alemanno e Polverini indagati!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
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Bufera in Campidoglio per la foto sui marò
Non è più una questione politica, ma sembra proprio che la vicenda del manifesto dei marò posto al Campidoglio stia diventando un vero e proprio caso per tutta la cittadinanza. Oggi a protestare però sotto il Comune di Roma sono stati gli esponenti di “Prima l’Italia” che hanno urlato «Dove sono i Marò, riportateli» e «Vergogna». In prima fila anche Isabella Rauti, la moglie dell’ex sindaco Alemanno che insieme a una trentina di esponenti di “Prima l’Italia” ha cercato di srotolare uno stendardo, da loro creato, raffigurante i due marò italiani detenuti in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sopra la scalinata del Campidoglio, nello stesso punto dove è stato rimosso l’originale.
L’enorme foto è stata subito rimossa da un vigile contro cui gli esponenti di ‘Prima l’Italià hanno urlato: «Venduto, vergogna servi». «Tradizionalmente gli stendardi in questa piazza vengono rimossi quando le questioni si sono risolte – ha denunciato Isabella Rauti – È successo per Shalit e per Rossella Urru. Quindi è inutile tirare in ballo Michelangelo, che nessuno ha potuto interpellare, ma l’idea che in questa piazza ci sia e resti lo stendardo dei nostri Marò, che sono detenuti ingiustamente e che devono essere giudicati dal tribunale di competenza che non è quello indiano. Prima l’Italia – ha concluso – nata poco tempo fa, ha pensato di prendere questa iniziativa perché trova vergognoso che sia stato rimosso lo stendardo dei Marò mentre la loro vicenda è ancora in corso».
«La giunta capitolina e il sindaco Marino, con tutta la maggioranza, sono molto attenti al tema dei diritti umani – spiega il vicesindaco Luigi Nieri – Però stiamo parlando di un luogo simbolo dal punto di vista dell’arte e stupisce che chi è così vicino a questa vicenda dei Marò se ne sia accorto oltre quindici giorni dopo che era stata tolta. Nel frattempo il comune di Roma aveva fatto con la Sovrintendenza una serie di riunioni proprio per capire come ricollocare la foto ma, soprattutto, capire se è la cosa più giusta da fare. Ecco, con grande rispetto di tutte le sensibilità, chi non se ne è accorto per oltre quindici giorni forse farebbe bene ad abbassare un pò la polemica e riflettere un pò meglio, sia sulle cose che sta dicendo oggi e pure su come ha trattato la piazza del Campidoglio».
«Qualcuno a sinistra faccia capire a Marino che è il sindaco di Roma, città capitale d’Italia e non di Nuova Delhi – risponde Vincenzo Piso, deputato del Pdl – I Marò rappresentano la nostra nazione in una vicenda che li vede ingiustamente ed indebitamente trattenuti in India e la rimozione della loro foto dal Campidoglio è ingiustificabile».
«Il centrodestra continua a strumentalizzare il dramma umano vissuto dai due marò italiani e dalle loro famiglie. La gigantografia è stata rimossa da Palazzo Senatorio oltre 15 giorni fa di concerto con la Sovrintendenza ai Beni culturali, come spiegato dalle note ufficiali del Campidoglio». Lo dichiara Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidoglio.
E aggiunge Dario Rossin, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia: «Togliere la gigantografia dei nostri due marò da piazza del Campidoglio resterà una vergogna per una città che, con la mozione che proposi, ha illuminato il Colosseo in onore di due militari italiani che ingiustamente sono trattenuti da tempo immemore in India. Marino e la sua sinistra da centro sociale chiedano scusa alle famiglie di La Torre e Girone, e all’Italia intera che nella sua capitale dovrebbe avere il supporto politico e morale per la loro liberazione ma è costretta a subire gli affronti di Marino e compagni e della propaganda di questa ignobile sinistra».
Pubblicato da tdy22 in ottobre 21, 2013
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Alemanno indagato!
Indagini sull’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno per far luce nell’ambito dell’inchiesta su una presunta mazzetta versata da Menarini Bus per la fornitura di 45 bus alla società Roma Metropolitane. Il reato ipotizzato dal pm Paolo Ielo sarebbe di finanziamento illecito. Da quanto i è appreso molti di coloro che sono oggetto degli accertamenti della Procura di Roma, nell’ambito del fascicolo numero 25296/2012, erano già presenti in altri filoni d’inchiesta dei magistrati della Capitale in merito ad appalti e commesse.
E’ stata anche concessa una proroga di altri sei mesi di indagine per svolgere altri accertamenti. Tra i soggetti d’indagine figurano anche l’ex presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guargliaglini, il commercialista Marco Iannilli, l’ex amministratore delegato dell’Ente Eur, Riccardo Mancini, gli imprenditori Roberto Angelo Ceraudo ed Edoardo D’Inca Levis e i manager Francesco Subbioni e Fabrizio Franco Testa.
Tra gli altri soggetti, cui e’ stata notificata la proroga di altri sei mesi di indagine, ci sono anche l’ex presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guargliaglini, il commercialista Marco Iannilli, l’ex amministratore delegato dell’Ente Eur e braccio destro dell’ex sindaco Alemanno, Riccardo Mancini, gli imprenditori Roberto Angelo Ceraudo ed Edoardo D’Inca Levis e i manager Francesco Subbioni e Fabrizio Franco Testa. A seconda delle posizioni, i reati ipotizzati dalla procura vanno dall’estorsione all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, dalla corruzione al favoreggiamento, al finanziamento illecito.
Il Fatto quotidiano si era già occupato del caso:
Riccardo Mancini, l’ex ad di Eur Spa, è stato arrestato questa mattina a Roma dal Ros dei carabinieri. L’operazione si è conclusa oggi dopo un lungo lavoro condotto dei militari dell’Arma insieme al Nucleo polizia tributaria della guardia di finanza di Roma. Mancini è accusato di concussione e corruzione nell’ambito dell’inchiesta del pm Paolo Ielo su una presunta mazzetta da 800mila euro versata da Breda Menarini per l’appalto relativo alla fornitura di 45 autobus al Comune di Roma.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 9, 2013
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Quanti clienti hanno i politici? Dopo Alemanno arrivano quelli di Marino?
La politica è invasa dai clienti. Viene da chiedersi ma quanti ne hanno i politici? Secondo Il Corriere della Sera, dopo i parenti di Alemanno la tradizione sarebbe passata nelle mani di Ignazio Marino che sembra aver ereditato volentieri dal predecessore il sistema che avrebbe trovato già oliato. Così Il Corriere della Sera grazie allo scoop di Paolo Foschi e Ernesto Menicucci, che “il Comune di Roma assume l’occupante”. Chi è l’occupante? Benedetta Cappon!
Questa la sua storia riportata dal Corriere della Sera:
“Da portavoce del teatro Valle occupato a impiegata nelle istituzionali e austere stanze del Dipartimento alla cultura del Campidoglio. È il salto professionale di Benedetta Cappon, 33 anni, figlia dell’ex direttore generale della Rai Claudio, assunta con contratto a tempo determinato dall’amministrazione di Roma Capitale su proposta dell’assessore Flavia Barca (e quindi a chiamata diretta, cioè senza bando pubblico). Benedetta Cappon, che prima di diventare la voce degli ‘occupanti’ del teatro Valle era stata capo ufficio stampa dell’Eliseo, è una delle tredici persone assunte con delibere della giunta guidata da Ignazio Marino nell’ultimo mese, paradossalmente proprio mentre all’interno dello staff dello stesso sindaco c’era chi provava a studiare, come misura salva-bilancio, il prepensionamento di circa 5000 dipendenti comunali in esubero. L’ipotesi per adesso è accantonata. (…) Appena insediata l’assessore Barca aveva annunciato agli uffici la volontà di ‘inserire delle nuove professionalità’. Dopo pochi giorni, la prima novità: Rosi Nicolai, dipendente del Comune che lavorava al Dipartimento cultura dai tempi di Gianni Borgna assessore (e che era rimasta con tutte le giunte, compresa quella di Alemanno), tornata da un periodo di ferie non ha ritrovato il proprio posto. Flavia Barca aveva deciso infatti di privarsi della sua collaborazione (dopo aver ricevuto tantissime attestazioni di stima e solidarietà, Rosi Nicolai è stata poi ripescata nella Commissione cultura dell’Assemblea capitolina).
A breve giro di posta, dopo la rimozione della collaboratrice storica dell’ufficio, è stato quindi approvata la delibera che prevede l’assunzione a tempo determinato della Cappon e di altre due persone, Valerio Mingarelli e Mariangela Modafferi, selezionate perché – fra i vari motivi – ‘in considerazione delle numerose e rilevanti funzioni politico-istituzionali assegnate all’assessore, si rende necessario individuare dei collaboratori che, per esperienza, capacità personali e professionali, siano in grado di coadiuvare il medesimo nell’espletamento del proprio mandato’. Tutti selezionati ‘intuitu personae’, cioè a chiamata diretta a causa del «carattere fiduciario» dell’incarico. Le retribuzioni per tutti e tre i neo-assunti ammontano a circa 22 mila euro lordi all’anno, più un misterioso ‘emolumento unico’ stabilito con ‘note protocollari’ firmate dall’assessore che però, pur essendo citate, non sono allegate alla delibera (come del resto i curriculum delle persone selezionate, non ancora disponibili sul sito Internet di Roma Capitale)”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 29, 2013
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La Notte dei Fori e le proteste contro la discarica: Alemanno in prima linea
La Notte dei Fori interrotta da chi protesta contro la discarica al Divino Amore e, tra i manifestanti, appare anche Gianni Alemanno, che finisce sotto accusa nelle parore del governatore del Lazio: “E’ lui a fomentare la folla”. Nicola Zingaretti, in una nota, scrive: “Non mi sorprende Alemanno che fa il sabotatore. Non ha mai amato, nè pensato a Roma, ma solo a se stesso. La città l’ha usata e continua oggi con questa aggressione contro la voglia dei romani di riappropriarsi della propria città. Una vicenda penosa”. E sempre nei confronti del predecessore, è duro il commento di Marino: “Non faccio e non farò mai polemica politica, ma apprendere che rappresentanti che provengono legittimamente da una storia culturale che risale al fascismo, come Gianni Alemanno e il senatore Augello, che hanno avuto percorsi di vita ispirati a quelli della dittatura, oggi si comportano con uno stile che dimostra la loro diversità culturale. L’aver capeggiato la protesta credo che sia un fatto positivo ed emblematico perché marca la differenza tra chi ama Roma e quando parla di potere lo usa come un verbo, poter fare e migliorare, e chi lo usa, come loro, come un sostantivo: il sostantivo ‘potere”’. Rispetto ai manifestanti che lo hanno ‘accompagnato’ nella passeggiata in via dei Fori Imperiali, il sindaco ha parlato di ”gruppetti di tre o quattro persone rispetto a una folla di 100-150 mila persone”. A non rimanere è stata il presidente della Camera Laura Boldrini che, dopo aver fatto una passeggiata in via dei Fori Imperiali con il sindaco Ignazio Marino, è andata via, senza fare il previsto intervento per l’inaugurazione. “Mi dispiace, ma vai avanti così” ha detto rivolta al primo cittadino prima di allontanarsi. E se il neo eletto ha assicurato ad alcuni dei manifestanti che li incontrerà lunedì mattina alle 11 in Campidoglio, Donatella Scafati, comandante facente funzione dei vigili urbani di Roma, è rimasta ferita alla testa da uno stendardo agitato da un manifestante. L’urto le avrebbe procurato un’ecchimosi con tumefazione. Scafati non si è recata in pronto soccorso ed è ora a casa dove ha ricevuto una chiamata da parte del sindaco di Roma Marino.
Pubblicato da tdy22 in agosto 4, 2013
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Metro B in tilt: Alemanno si prende la sua rivincita
La Metro B in tilt a causa dei rami caduti sulla rete elettrica per il maltempo. Dopo le molte polemiche sui mezzi pubblici con al centro Gianni Alemanno, ora l’ex sindaco si prende la sua rivincita con chi l’ha battuto alle ultime elezioni. Eccolo quindi attaccare Ignazio Marino via Twitter: “Metro B bloccata, traffico e alberi abbattuti, ignaziomarino invece di giocare a fare il team leader a Tivoli vieni a fare il sindaco a Roma”.
Pubblicato da tdy22 in luglio 21, 2013
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Dirigenti Rai nel mirino della giustizia: mazzette per lavorare
L’imprenditore Pietro di Lorenzo, un mese fa, aveva scritto alla commissione parlamentare di vigilanza, ai capigruppo dei partiti, ad alcuni ministri e senza mezzi termini aveva dichiarato: “Ho rifiutato di pagare tangenti ad alcuni funzionari e per questo a viale Mazzini non mi fanno più lavorare”. Le sue parole non sono cadute nel vuoto e per i dirigenti Rai arrivano le prime iscrizioni nel registro degli indagati., a finire sotto inchiesta proprio i capistruttura dell’Ente di Stato che avrebbero ostacolato l’attività della sua Ldm. Dopo le sue affermazioni, infatti, la Procura di Roma ha disposto delle verifiche e ora si vuole accertare, come spiega il Corriere della Sera, “se anche i vertici, informati di quanto era accaduto, possano essere chiamati a rispondere delle irregolarità che sarebbero state compiute da chi aveva il mandato di organizzare le «prime serate» di Raiuno e Raidue”. I programmi di cui si parla sono quelli di grande richiamo, come I raccomandati, Butta la luna, Ciak si canta, ma anche fiction che hanno ottenuto un buono share. Di Lorenzo ha dichiarato: “Faccio altro, sono un imprenditore di successo ma resto convinto che questo sistema debba essere stroncato e solo per questo ho deciso di rivolgermi alla magistratura”, ma resta il fatto che 7 anni fa, quando il rapporto con la Rai era idilliaco, il fatturato dell’azienda fu di 18 milioni di euro, adesso è sceso a 2 milioni. Nella denuncia presentata, vengono elencati i “soprusi” subiti da quella che si definisce come “una banda di dirigenti Rai infedeli” a cui fanno seguito i nomi degli alti funzionari che lo avrebbero boicottato: l’ex capostruttura di Raiuno Giampiero Raveggi, ora in pensione; sua moglie Chiara Calvagni, attuale capostruttura dell’Ufficio Risorse; Chicco Agnese, responsabile dei palinsesti di Raiuno. Tutti ribattono che le accuse sarebbero “campate per aria, chiariremo tutto”, ma intanto, nonostante l’istanza ipotizzasse il reato di concussione, i magistrati contestano l’abuso d’ufficio. Nell’esposto si legge: “Fu proprio nel 2006 che Raveggi mi chiese in prestito 5.000 euro. Mi accorsi ben presto che non voleva un prestito ma somme di ben altra portata, nonché una serie di ‘favori’ da elargire a persone a lui vicine. Quando rifiutai di versare una tangente da 100 mila euro, ho subito vessazioni che hanno portato la Ldm ad essere praticamente azzerata dalla Rai”. La tesi dell’imprenditore è che i suoi format siano andati in onda con una controprogrammazione forte “in modo da farli risultare un flop”, mentre gli ospiti scelti per partecipare “sono stati contrattualizzati soltanto all’ultimo momento e con cachet molto inferiori alle richieste”, infine, alcuni show e fiction sono stati “cancellati senza alcuna spiegazione”. Spiega il Corriere che “Tra i testimoni indica tra gli altri Fabrizio Frizzi, Claudio Lippi, Martina Colombari, Elisabetta Canalis.” In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Di Lorenzo ha parlato di pressioni subite dall’ex sindaco Gianni Alemanno affinchè il programma Ciak si canta fosse presentato da Eleonora Daniele. Per lo stesso programma, in un capito della denuncia si legge “quanto accaduto con il figlio di Agnese, perché suo padre mi chiese di farlo lavorare e quando un dirigente della mia società lo contattò si sentì chiedere un ingaggio da 6.000 euro a puntata come operatore di clip esterne per il programma”. Pensando si trattasse di un equivoco, l’imprenditore ne parlò “con lo stesso Agnese, ma lui mi rispose seccato che allora la cosa non gli interessava più”. Nella denuncia ha quindi aggiunto: “Ho le prove di convocazioni in Campidoglio dei direttori generali Mauro Masi e Lorenza Lei, dei direttori di Raiuno Fabrizio Del Noce e Mauro Mazza, del direttore dei rapporti Istituzionali Guido Paglia”. I pm sono a conoscenza di tutti i dettagli e la Daniele sarà interrogata come testimone la settimana prossima.
Pubblicato da tdy22 in giugno 21, 2013
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Alemanno e il web!
Ha perso in modo inappellabile. Tra Gianni Alemanno e Ignazio Marino per la corsa a primo cittadino della capitale ci sono stati 36 punti percentuali. Alemanno non ha nascosto la sconfitta, si è commosso con i suoi e ha dovuto abbandonare la poltrona. Ma la notizia non poteva passare inosservata in rete e così i network si sono scatenati, creando anche un hashtag ad hoc #ciaogianni:
Pubblicato da tdy22 in giugno 10, 2013
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Marino per gli instant poll è al 60,5%
Sembra che a Roma, secondo l’instant poll de “La7”, il Campidoglio vada a Marino, candidato del centro sinistra. Quindi nessuna sorpresa al momento, anche se i dati sono ancora tutti da verificare. C’è grande attesa anche per gli altri comuni che erano chiamati a votare il loro primo cittadino tra questi anche città “strategicamente” importanti come: Siena, Brescia, Lodi, Imperia, Ancona, Avellino, Treviso.
Pubblicato da tdy22 in giugno 10, 2013
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I candidati sindaci di Roma: l’ultima sfida
Si apre parlando de “La Grande Bellezza” della capitale il confronto tra Alemanno e Marino, e nella banalità più totale delle affermazioni: “Roma nel suo complesso è una grande città da valorizzare”, dice Alemanno e Marino aggiunge: “E’ la città più bella del mondo”. Ma quando si parla di trasporti, subito dopo, si vedono le differenze dei due candidati: Marino punta sul trasporto su rotaia, forse con una strizzata d’occhio agli elettori di Sel, e chiede “percorsi ciclabili davvero tali” mentre Alemanno, immemore di tutte le lamente arrivate recentemente per la situazione della viabilità, afferma che “Noi consegniamo il 50% dei tratti di metropolitana in più di quelli che abbiamo ricevuto”. Si passa quindi al secondo tema, ossia il contrasto con la criminalità: “Roma va difesa da questo attacco, sono diminuiti gli omicidi, i tentati omicidi. Dobbiamo continuare ad andare avanti su questa strada”, dice Alemanno, subito criticato dall’avversario: “Aveva ricevuto una città con la piccola criminalità, ce la restituisce con la grande criminalità”. Altro tema caldo è quello delle tasse: “Noi abbiamo già deciso di levare l’Imu dalla prima casa al 36% delle famiglie romane”, spiega il sindaco uscente. “L’Irpef è stata aumentata durante il periodo della giunta Alemanno” replica Marino. Ma Roma è pur sempre “Caput Mundi”, la Città eterna conosciuta in tutto il mondo e in quanto tale una delle più rinomate mete turistiche. Come pensano di rilarciare il turismo (quello stesso che di certo non gode al momento di buona pubblicità se per mangiare una fetta di tiramisù in centro dei turisti arrivano a pagare 72 euro! -ndr-) i due candidati? “Nei 4 anni del mio mandato il turismo a Roma è aumentato del 25%. Per fare di più si deve creare assolutamente il secondo polo turistico”, dice Alemanno. “Nei prossimi tre mesi renderò pedonale il più grande parco archeologico del mondo” replica Marino. Un altro tema trattato è quello sulla cittadinanza, e ancora una volta si parte da poli opposti: “Quelli che non vogliamo sono gli immigrati che violano le regole”, risponde Alemanno, che aggiunge di non vedere le nozze gay in Campidoglio mentre Marino replica: “Già da senatore avevo presentato una legge sull’introduzione di una norma per cui se un bambino nasce in Italia è italiano a tutti gli effetti”. Semprini chiede poi “dove li mettiamo?” riguardo ai rifiuti. Il candidato Pd punta sulla differenziata e “sull’educazione scolastica dei nostri figli”. “Questo modello che abbiamo concordato finora ci ha portato a oltre il 34% del riciclo” replica l’avversario. Semprini chiede poi degli indizi sulla prossima squadra di governo. Alemanno dice di aver già indicato il proprio vicesindaco. “Ho un metodo da marziano: sceglierà la mia squadra sulla base di curricula e di colloqui”. Infine, un ultimo appello. Marino spiega: “Penso a una città di grande respiro dove si sprigionano le energie migliori. Penso alla Roma migliore e per farlo bisogna avere un’idea di comunità, dove si premia il migliore ma si dà una mano a chi è rimasto indietro”. Tocca quindi ad Alemanno: “Noi abbiamo salvato Roma, innanzitutto rispetto al debito che abbiamo ereditato, poi abbiamo governato nella peggiore crisi del dopoguerra, e nonostante questo abbiamo retto, creando infrastrutture. Dobbiamo creare grandi progetti, già elaborati, per creare subito 60mila posti di lavoro”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 6, 2013
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Marino VS Alemanno
E’ confermato per questa sera in piazza del Campidoglio a Roma l’incontro tra Marino e Alemanno. 2 contendenti per la sedia a primo cittadino della Capitale, un faccia a faccia che sarà trasmesso da SkyTg24 alle 21 (come mai non sulla Rai? Non è un servizio pubblico?). L’evento si svolgerà secondo alcune regole precise con domande incrociate e dal pubblico, entro 1 minuto e 30 secondi e ciascuno avrà a disposizione sei repliche, da 30 secondi ciascuna.
Intanto è già battaglia con Marino che dichiara “La cultura del merito, che dovrebbe essere uno dei valori delle tante persone che hanno votato a destra, e’ stata umiliata dalla cultura del familismo e dei privilegi”, e Alemanno risponde ”Marino parla di merito senza aver mai amministrato”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 6, 2013
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Nel “cerchio magico” di Alemanno anche il prete pedofilo.
La condanna a Don Ruggero Conti è arrivata 3 giorni fa e dai 14 anni e 2 mesi si è passati a una pena ridotta a 1 anno e due mesi per abusi sui minori. Tre casi infatti sono andati prescritti. E già questa sarebbe una vergogna, ma in realtà è solo la punta dell’iceberg. Chi è Don Conti? Nel 2008 è stato consulente per la famiglia e la periferia del sindaco Gianni Alemanno. Quando Don Conti viene arrestato, l’opinione pubblica chiede al sindaco di costituirsi parte civile, ma Alemanno non lo fa. Quando la cittadinanza insorge, Alemanno punta il dito su una dirigente che, secondo lui, non avrebbe presentato in tribunale la carta per costituirsi parte civile. Qui inizia la lenta e dolorosa agonia di Rita Camilli, il cui processo è ancora in corso. Della sua sospensione, la dirigente lo apprende dai giornali. Il suo avvocato Rossella Lonetti racconta:
“Non solo, ricordo un comunicato dell’Ufficio Stampa del Campidoglio che in quei giorni ha titolato: “Pedofilia: rimosso dirigente”. Sembrava che la dirigente fosse stata rimossa perché colpevole di pedofilia. Nel testo ovviamente la vicenda è spiegata, ma il titolo, in neretto, era davvero inopportuno e brutale”.
La mancata costituzione del Comune deriverebbe da un provvedimento redatto dalla signora Camilli, che a sua volta richiama un parere formale dell’Avvocatura del Comune. L’avvocato Lonetti prosegue: “Camilli non è stata incauta, ha chiesto: come mi devo comportare? Lei non ha competenza in costituzione in giudizio penale, perciò ha seguito le indicazioni degli organi competenti. È anche prudente, e ha conservato la minuta redatta con un avvocato del Comune durante i lavori per redigere la risposta con il “preferiremmo di no””.
Quel provvedimento è stato portato al Sindaco dall’Avvocatura. È il Sindaco che decide se costituirsi parte civile oppure no, non certo la dirigente e in questo caso nemmeno l’Avvocatura. Perché, appunto, la vicenda è grossa, coinvolge un ex parroco e reati gravissimi. Il sindaco ha firmato. Firma e poi rimuove la dirigente? Firma sperando nel silenzio della cittadinanza? Firma e non legge ciò che sta firmando? Sembrerebbe di sì!
Subito dopo la sospensione, l’avvocato Lonetti ha proposto un giudizio d’urgenza per chiedere che Camilli fosse reintegrata. Nel corso di quel giudizio il Comune si è difeso dicendo che il Sindaco non può leggere tutti gli atti che firma.
Il sindaco non legge un atto che arriva dall’Avvocatura del Comune?
Dopo un paio di mesi dalla sospensione, Camilli torna a lavoro. E’ reintegrata ma, in seguito, le viene soppresso l’ufficio per una riorganizzazione generale del Comune. Magari solo una coincidenza… Per mesi Camilli è rimasta immobile, tanto di optare per il pensionamento, stufa di guardare i muri. La dirigente non ci ha rimesso economicamente, ma il Comune e quindi i cittadini di Roma sicuramente sì. E ora che c’è in corso la causa di risarcimento per danni psicofisici e di immagine, le somme che il comune dovrà sborsare potrebbero essere molto più onerose.
La morale della vicenda raccontata dall’avvocato Lonetti è “mettere alla berlina una persona per avere fatto il proprio dovere, non cercare di rimediare. Nemmeno le scuse, nemmeno un mazzo di fiori. Solo le spine. Se la sono dimenticata”
E intanto sono andati in prescrizione gli abusi sessuali su tre minori… non avranno giustizia perché scaduti i termini! Scadono i termini di una violenza sessuale? Di un dolore così lacerante? Sembra che per la legge scadano.
Quanti indagati ci sono a fine mandato di Alemanno nel suo “cerchio magico”? 41 persone!
Pubblicato da tdy22 in giugno 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/04/nel-cerchio-magico-di-alemanno-anche-il-prete-pedofilo/
Quel lavoro trovato grazie alla lettera di un politico!
Trovare lavoro è difficile per tutti, ma c’è chi può beneficiare della generosità di un politico. Ecco la lettera di segnalazione firmata da Luigi Zanda indirizzata al suo amico “Giovanni”. Chi è Giovanni Hermanin? Il Presidente Ama!
«Caro presidente, mi è stato richiesto di richiamare la tua attenzione sulla richiesta di assunzione in Ama del dottor G.B., di cui ti allego il curriculum e la copia di una sua lettera ad Ama». E nella lettera aggiunge di «non conoscere personalmente il dottor B., ma mi vengono garantite le sue capacità professionali e la sua correttezza istituzionale. Ti sarò molto grato se vorrai farmi avere notizie sulle fasi istruttorie attraverso le quali l’istanza verrà esaminata. Con viva cordialità, Luigi Zanda».
Una lettera di segnalazione garbata che se non fosse per quell’insistenza a conoscere le fasi istruttorie, potrebbe essere una normale e semplice informazione su una persona capace e competente da mettere al posto giusto. Ma perché avere notizie sulle fasi istruttorie? Perché tanta insistenza per conoscere dei dettagli procedurali di assunzione?
Passano circa dieci giorni e «Giovanni» risponde. È il 12 marzo 2007, protocollo 364 del 16 marzo: «Caro Luigi, ho ricevuto la tua segnalazione del primo di marzo. Ne terrò certamente conto non appena matureranno le condizioni per nuovi inserimenti in azienda»
Questo avveniva nel lontano 2007, solo 3 anni dopo, nel dicembre 2010, Luigi Zanda, oggi capogruppo pd a palazzo Madama, è pronto ad attaccare il sindaco Alemanno: «Ho presentato un’interrogazione urgente. Alemanno si deve dimettere: ha una responsabilità diretta per gli interventi con i quali ha fatto assumere i suoi protetti».
Pubblicato da tdy22 in Maggio 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/21/quel-lavoro-trovato-grazie-alla-lettera-di-un-politico/
La metro B travolge Alemanno!
Un blocco di un’ora dovuto a un guasto tecnico alla metropolitana B1 e in parte viene coinvolta la linea B… è caos! Anche se poi il servizio è stato ripristinato restano i disagi che continueranno ad andare avanti per il resto della giornata. Brutto colpo per la campagna elettorale di Alemanno travolta dai disservizi dei mezzi pubblici e da qualche goccia di pioggia che l’altro giorno era bastata per strangolare il traffico cittadino.
Da Garbatella a Quintiliani (una delle più importanti arterie metropolitane della capitale) che rimane completamente ferma per un’ora. Si cerca inutilmente di colmare il disservizio con le navette e naturalmente si generano risse e aumenta il malcontento… le navette non bastano.
Inizia il tam tam sui social network e c’è anche chi si appella a Dario Nanni, consigliere Pd Capitolino che anche lui esasperato dal disagio che si rinnova di giorno in giorno decide di mandare un post in rete:
“Nuova giornata d’inferno per i passeggeri romani la metro B si è bloccata nuovamente intorno alle otto di questa mattina e alla Stazione Tiburtina è scoppiato il caos. Alcuni cittadini mi hanno chiamato esasperati perché di nuovo in ritardo al lavoro e a visite mediche. Sono mesi che i romani non riescono a spostarsi con serenità perché le metro si bloccano e i bus saltano corse per milioni di chilometri. La giunta Alemanno ha portato al collasso il trasporto pubblico della città. Tra guasti continui, interruzioni, riduzioni di corse, tram superaffollati e disagi i cittadini romani sono all’esasperazione. Questo è il risultato di ‘Parentopoli’, biglietti più cari, manager strapagati e al posto degli autisti più impiegati e i romani restano a piedi”
Naturalmente il giudizio può essere dichiarato di parte, l’opposizione che vuole speculare su un piccolo episodio. Ma chi legge i social network ben presto si fa un’idea diversa… arrivano in pochi minuti segnalazioni di utenti di ogni età, ogni professione che protestano l’ennesimo blackout. Sono tutti di sinistra?
Pubblicato da tdy22 in Maggio 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/10/la-metro-b-travolge-alemanno/
Lady Gaga & Gianni Alemanno presentano “Ma siete matti?”
Prima ci fu il terribile sfogo di Alemanno contro la conduttrice Myrta Merlino durante la trasmissione, andata in onda su La7, «L’aria che tira». Poi il deejay di Rds, Claudio Cannizzaro, ha scomodato la popstar Lady Gaga per ritmare le parole del sindaco nell’ormai triste e famoso attacco contro la conduttrice. Così viene fuori «Dovete smetterla di dire balle su Roma»
Ma Claudio Cannizzaro non è stato l’unico a fare ironia sul sindaco Alemanno. Anche i «Marxisti tendenza Groucho» prendono spunto dalla stessa sfuriata per un altro esilarante tormentone stavolta puntato sulla sfida con il candidato del centrosinistra Ignazio Marino.
Al di là dei video divertenti c’è da riflettere su come la politica sia sempre più violenza verbale finalizzata solo a fare show invece che aprire un dialogo che possa portare il cittadini a prendere una posizione per un politico o per l’altro. Ormai, c’è il vizio diffuso, di parlare per stilemi: “a mia insaputa”, “colpa del mio predecessore”, “ma siete matti?”
Sì, siamo matti ad ascoltarvi ancora!
Pubblicato da tdy22 in aprile 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/13/lady-gaga-gianni-alemanno-presentano-ma-siete-matti/
Indagati 2 poliziotti per il raid fascista del figlio di Alemanno
Due poliziotti coprirono e falsificarono le prove per il figlio del sindaco Gianni Alemanno, Manfredi, quando si trovò coinvolto in una rissa di stampo fascista.
Come riporta La Repubblica dopo che il caso era stato sollevato dal Fatto Quotidiano:
Nel giorno della festa della Repubblica di quattro anni fa, Manfredi Alemanno, allora quattordicenne, partecipò insieme a 4 coetanei e 4 ragazzine, a una festa nella piscina di un condominio della Camilluccia, quartiere della Roma bene. I giovani, una volta nel comprensorio, iniziarono cori che inneggiavano al duce e alzarono le mani per il saluto romano. Un gesto a quanto pare molto caro al rampollo della famiglia Alemanno, visto che, nell’estate 2012, alcune fotografie di un viaggio in Grecia con gli amici lo ritraggono, fiero, nella stessa posa. Il pomeriggio di quel 2 giugno, però, le esternazioni di estrema destra furono bloccate da chi aveva organizzato quella festicciola: uno degli adolescenti presenti zittì i canti fascisti e invitò il gruppetto a lasciare la festa.
A questo punto la situazione degenera e uno degli amici di Manfredi, dopo aver dichiarato di far parte del Blocco Studentesco (l’organizzazione giovanile di CasaPound) chiama al cellulare dei maggiorenni per avere “vendetta”. Sono 4-5 ragazzi a introdursi alla festa dei minorenni e iniziano a picchiare anche con un casco l’adolescente che di era opposto alle manifestazioni fasciste. Alla fine del raid punitivo Manfredi fugge a bordo di un auto guidata dal poliziotto autista, Macellaro e viene riportato a casa. Il poliziotto non farà mai parola con nessun dell’accaduto pur avendo assistito fuori dal cancello al pestaggio. Poi entra in gioco un altro ispettore, Ronca che opera nel commissariato Flaminio che mette a verbale la testimonianza di una ragazzina che era presente alla festa. La giovane viene convinta a dichiarare che non ha nessuna certezza che alla festa fosse veramente stato presente il figlio del sindaco. Più volte le è ripetuta la domanda e alla fine la ragazzina desiste, così che la presenza del figlio del sindaco nel raid viene insabbiata.
Ora sono stati indagati i due poliziotti e sembra che la vicenda sicuramente si ripercuoterà sull’elezioni per il rinnovo del sindaco di Roma.
Nonostante nella nostra costituzione sanzioni “chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo”, sembra che il figlio del sindaco può permettersi anche il saluto romano come è ritratto in alcune foto scattate qualche anno fa in Grecia insieme a dei suoi amici.
Quando inizieremo ad applicare la legge a tutti i cittadini sanzionando anche i figli di? Vogliamo cambiare la Costituzione e non riusciamo ancora ad applicare quella vigente?
Pubblicato da tdy22 in aprile 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/13/indagati-2-poliziotti-per-il-raid-fascista-del-figlio-di-alemanno/
Alemanno e la sua “svolta” a sinistra!
In politica davvero non si capisce più nulla… l’ondata di rinnovamento c’è nella testa di quasi tutti i politici italiani, ora bisogna capire se è “cambiamento pratico” o “follia demenziale”!
Alemanno svolta a sinistra e apre a Bersani “Dal mio punto di vista, può uscire fuori anche un governo politico, perché abbiamo visto con il governo tecnico che non basta mettere insieme i tecnici per uscire fuori da una situazione, e può essere anche un Governo Bersani. Purché abbia estrema chiarezza sul tema della legge elettorale e su come affrontare la crisi economica”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/20/alemanno-e-la-sua-svolta-a-sinistra/
Scontro Alemanno – Vendola su omofobia!!!
Vendola: “Questo clima mi impone di limitare gli spazi della mia vita privata. Sono costretto a gestire ogni mossa con molta prudenza. Se a Roma di sera mi viene voglia di fare due passi da solo, rinuncio”.
Alemanno: “Offende la città. Roma ha sempre accolto tutti”
Pubblicato da tdy22 in febbraio 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/05/vendola-alemanno-omofobia/
Tangenti bus a Roma: ascoltato da pm l’imprenditore che accusa Alemanno
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/29/tangenti-bus-a-roma-ascoltato-da-pm-limprenditore-che-accusa-alemanno/
Tangenti sui trasporti romani, Alemanno non è indagato
Perchè i politici colpevoli vengono mai indagati? Ma poi indagarlo per cosa? Tanto sicuramente qualsiasi illecito è a sua insaputa!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/28/tangenti-sui-trasporti-romani-alemanno-non-e-indagato/
Tangeti per i bus a Roma: al via le rogatorie. Alemanno proclama innocenza
Pubblicato da tdy22 in gennaio 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/26/tangeti-per-i-bus-a-roma-al-via-le-rogatorie-alemanno-proclama-innocenza/
Soldi a segretaria di Alemanno!
600mila euro per una commessa di 45 bus per il Comune di Roma. “L’ad della Breda Menarinibus mi disse: la politica vuole ancora soldi”, così Stefano d’Aprile Edoardo D’Incà Levis, imprenditore italiano 59enne residente a Praga, arrestato circa un mese fa. I soldi della tangente “erano destinati alla segreteria di Alemanno”.
Ma c’è di più Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma, Gianni, avrebbe fatto contattare dalla sua segretaria il presunto boss della ‘ndrangheta Giulio Lampada per favorire un incontro fra quest’ultimo e un funzionario dei Monopoli di Stato.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/25/soldi-a-segretaria-di-alemanno/
Approvato il bilancio del Comune di Roma. Alemanno: ”Questa pattuglia di eroi ce l’ha fatta”
Pubblicato da tdy22 in novembre 7, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/07/approvato-il-bilancio-del-comune-di-roma-alemanno-questa-pattuglia-di-eroi-ce-lha-fatta/
4 novembre: Giornata dell’unità nazionale e Forze armate
Il presidente della Repubblica Napolitano ha deposto una corona all’Altare della Patria in occasione dei festeggiamenti del 4 novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Con lui, i presidenti del Senato Schifani, della Camera Fini, e il ministro della Difesa Di Paola. Presenti alla cerimonia anche il prefetto di Roma Pecoraro, il questore Della Rocca, la governatrice del Lazio Polverini, il presidente della Provincia di Roma Zingaretti e il sindaco Alemanno.
Pubblicato da tdy22 in novembre 4, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/04/4-novembre-giornata-dellunita-nazionale-e-forze-armate/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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