Il quotidiano La Notizia riporta una domanda che si pone l’associazione Anfass di Ostia che, dopo essersi aggiudicata un bando emanato dalla Regione Lazio, non ha ancora ricevuto i quasi 200 mila euro di finanziamenti: “Che fine hanno fatto i fondi destinati alle associazioni assegnatarie dei beni confiscati alla mafia?” e spiega che “secondo l’Anfass, quel pagamento è stato addirittura bloccato senza che la Regione abbia fornito una spiegazione. Dall’Abecol (agenzia regionale per i beni confiscati alla mafia) nessuna risposta, nonostante “tre raccomandate, sei solleciti e alcune telefonate con i dipendenti dell’Abecol” come ha detto alla Notizia il direttore generale di Anfass, Stefano Galloni. “La nostra associazione conta 200 lavoratori ed è in grado di prendersi cura di 450 disabili al giorno. Non capiamo perché la Regione ha negato quei finanziamenti che un bando pubblico ci ha assegnato”. I finanziamenti desitnati alle associazioni ammontano in tutto a un milione di euro, ma neppure dal Gabinetto del Presidente Zingaretti, che pure ha tutta la documentazione, arrivano risposte. Eppure è stato lui stesso ad affermare: “Noi non saremo mai omertosi, nè quelli che chiudono gli occhi né quelli che dicono che la mafia non esiste nel Lazio. La mafia esiste, va combattuta e ognuno deve fare proprio dovere”. L’Abecol in quattro anni non ha prodotto nulla ma è costata ai cittadini del Lazio oltre un milione di euro ed a ora come direttore, per volontà di Zingaretti, quel Luca Fegatelli, che rimasto organo di una Direzione, è stato dirottato dalla giunta di centrosinistra all’Abecol, con uno stipendio aumentato rispetto al suo predecessore. La gara prevedeva che il pagamento ai vincitori avvenisse per via immediata, tramite la Prefettura di Roma e l’associazione ha adempiuto ad ogni formalità relativa all’accettazione del finanziamento anticipando 120mila euro per le ditte che stanno svolgendo interventi di ristrutturazione: se il regolamento dello stesso bando non verrà rispettato, si ritroverà in gravi difficoltà economiche a causa di un indebitamento di oltre 900mila euro. “È evidente – ha detto ancora Galloni – che si sta realizzando un danno rilevante nei confronti di associazioni virtuose. Per la prima mi trovo in una situazione di grande imbarazzo dovendo far fronte anche agli stipendi dei miei dipendenti. Penalizzazione che aumenta i rischi, per enti come Anffas, di prendere in gestione immobili confiscati alla mafia, facendo crollare la fiducia nelle Istituzioni”. Se le associazioni cercano di preservare i beni sottratti alla mafia senza ricevere le dovute risposte, viene naturale chiedersi perchè perseverare a mantenere una struttura regionale che grava pesantemente sulle tasche dei cittadini.
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Beni confiscati alla mafia: chi li ha intascati?
Pubblicato da tdy22 in Maggio 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/29/beni-confiscati-alla-mafia-chi-li-ha-intascati/
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