Dovrà essere risarcita per circa 400mila euro una madre il cui figlio è nato con la patologia invalidante della spina bifida. E’ la decisione del giudice della Prima sezione civile del tribunale di Bergamo Marino Marongiu, che contesta agli Ospedali Riuniti che vi fu ”una mancata informazione”, ”nell’ottica dell’esercizio del diritto della gestante di interrompere la gravidanza”. L’ospedale non aveva eseguito la diasogni prenatale della patologia a seguito di accertamenti sbagliati. Il giudice parla di ”inadeguata visualizzazione nella documentazione fotografica degli organi del feto come necessario per la doverosa completezza dell’esame e in particolare per poter escludere la diagnosi di meliomeningocele”. Gli eredi del medico che svolse gli accertamenti, mancato a processo in corso, e gli Ospedali Riuniti hanno avanzato la tesi difensiva che la donna ”quandanche informata non avrebbe verosimilmente optato per l’interruzione di gravidanza sia perché la nascita del figlio era attesa e desiderata da tempo”, sia perché la donna, al consulente tecnico del giudice aveva dichiarato di ”non sapere che cosa avrebbe fatto ove fosse venuta a conoscenza della deformazione fetale”. Ma per il giudice questa circostanza è ”condizionata dall’evento nascita e dal rapporto affettivo instauratosi con il piccolo”, mentre il diritto di scelta va considerato ”ex ante e non ex post”, ”né può richiedersi, come deduce la difesa dell’ospedale che per accedere all’opzione abortiva avrebbero dovuto sussistere tutte le ipotesi previste dalla Legge 194, essendo invece sufficiente l’ipotesi del grave pericolo per la salute psichica della donna che costituisce la condizione richiesta dalla legge per l’interruzione di gravidanza”.
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Il figlio nasce con la spina bifida: l’ospedale la deve risarcire per 400mila euro
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/17/il-figlio-nasce-con-la-spina-bifida-lospedale-la-deve-risarcire-per-400mila-euro/
Busta sospetta recapitata al “Giornale”
I Vigili del fuoco sono intervenuti nella sede del “Giornale” dopo che una busta sospetta è stata recapitata alla redazione . Nel palazzo di via Negri, a Milano, si stanno eseguendo i rilievi del caso e, nel dubbio possa trattarsi di antrace, tutta la redazione è stata bloccata in via precauzionale, vista la facilità con cui queste spore si propagano. Sei persone sarebbero in ospedale per accertamenti. Proprio oggi Alfano ha annunciato la revoca della scorta per il direttore della testata, Alessandro Sallusti.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/27/busta-sospetta-recapitata-al-giornale/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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