Dalla provincia di Treviso alla Grande Mela: il cervello in fuga che realizza il suo sogno

matteo-brunetta-tuttacronacaDalla provincia di Treviso agli Usa, per realizzare un sogno. E’ la storia di Matteo Brunetta, talento coneglianese in fuga dall’Italia che negli Stati Uniti ha trovato chi valorizza la sua creatività. Col suo primo documentario “The Highest Cost” (Il prezzo più alto) ha vinto il prestigioso premio del pubblico al Sedona Film Festival in Arizona. Con la sua prima pellicola, il 24enne ha affrontato una ferita ancora aperta per gli Usa: la tragedia dell’11 settembre 2001. Il documentario racconta le vicende di John e Jeff, due soccorritori di quel tragico giorno, che hanno lavorato, da volontari, per mesi e mesi tra le macerie di Ground Zero per ripulire l’area e a causa delle innumerevoli sostanze tossiche presenti nell’aria hanno contratto un tumore. Undici anni dopo, malati, combattono per la loro vita e allo stesso tempo per essere riconosciuti e compensati dal governo americano che ha invece voltato loro le spalle. Ora il ragazzo, lanciato nel mondo della cellulosa dalla prestigiosa New York Film Academy, ha intrapreso una carriera nella produzione tv, per lo più nei reality. Inoltre “sto lavorando su due nuovi documentari – racconta – il primo di una web-radio che denuncia apertamente l’operato della camorra (Frequency of Resistance” -Frequenze della Resistenza- ndr.). L’altro sarà invce girato a New Orleans e racconterà alcune vicende accadute nelle prime settimane dopo l’uragano Katrina”. The highest cost è stato realizzato quasi a costo zero. “Mi sono fatto aiutare da amici che hanno lavorato gratis”, racconta il giovane, “i cameraman sono ragazzi della mia età che ho conosciuto qui a New York, il compositore delle musiche l’ho conosciuto mettendo un annuncio su internet, altri mi hanno aiutato con il montaggio”.

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Manichini impiccati in provincia di Pordenone: inizia la protesta dei forconi

manichini-impiccati-forconi-tuttacronacaLa statale di Pontebbana, all’altezza di Orcenico di Zoppola, in provincia di Pordenone, si conferma come uno dei punti più caldi della protesta dei forconi. Qui, a partire dalle 22 di domenica 8 dicembre, oltre cento persone si sono radunate a pochi passi dall’Ideal Standard, impresa a rischio di chiusura. A formare il gruppo ci sono rappresentanti di Cospalat, Forconi, Grembiule, altre associazioni e gente comune. Il presidio è rafforzato da undici trattori contenenti liquami, mentre gli organizzatori hanno intenzione di stazionare a oltranza. Come spiega il Gazzettino, la protesta è iniziata con l’affissione di alcuni manichini di pezza impiccati da una corda, appesi ai pali della luce. Hanno addosso la tuta dell’Electrolux altra società pordenonese a rischio. Ferdinando Polegato, del movimento anti fisco Il Grembiule, ha spiegato: “Le minacce non ci fanno paura. Staremo qui fino a quando capiranno”. Promettono di restare attivi a turni, i manifestanti di Orcenico, e di accogliere chiunque voglia unirsi alla loro lotta. Un gazebo attorno al quale si sono raccolte un paio di decine di persone è stato installato anche in piazza Cavour nel centro storico di Pordenone.

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Giallo a Mestre: uomo trovato morto davanti alla stazione ferroviaria

Dennis-Bolani-tuttacronacaAveva 35 anni Dennis Bolani, veneziano residente alla Giudecca, (Campo di Marte) ed era dipendente della Veritas. L’uomo, separato, è stato rinvenuto senza vita verso le 4 di questa mattina a Mestre, in viale della Stazione davanti alla biglietteria Atvo, vicino al sottopasso della stazione. L’uomo, a una prima analisi, non presenterebbe segni di violenza e potrebbe trattarsi quindi di una morte naturale: il decesso potrebbe essere avvenuto a causa di un’aneurisma. Sarà l’autopsia a dire qualcosa di più sul decesso dell’uomo che non avrebbe sofferto di patologie particolari. La polizia sta indagando.

Roma shock! Due passanti feriti da stelle ninjia a Trastevere

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Shock e terrore nel cuore di Roma dove due passanti sono stati aggrediti e feriti da un uomo che li ha colpiti con delle stelle ninjia: le armi usate dai guerrieri giapponesi. Erano circa le 18 e il quartiere della Movida romana era stato preso d’assalto, molti i romani, ma soprattutto i turisti che nel tardo pomeriggio passeggiavano nei vicoli fermandosi in pub e caffé. La tranquilla domenica dell’Immacolata è stata stravolta dalle aggressioni avvenute in via del Moro e in via De’ Renzi. Uno dei due feriti ha riportato un profondo taglio vicino alla giugulare: “pochi centimetri e sarebbe stato ucciso”, hanno riferito i soccorritori. L’aggressore è stato bloccato e portato al commissariato di Trastevere dove sarà interrogato.

Animalisti e vegani contro il cenone di Natale: sterminio di animali

manifestazione-animalisti-tuttacronacaQuesta mattina a Napoli, in piazza San Domenico Maggiore, è andata in scena la protesta dei movimenti animalisti e vegani. Gli attivisti, che a Il Mattino hanno raccontato: “Siamo contro lo sterminio degli animali sacrificati per il cenone di Natale”, aggiungendo che “non c’è necessità di continuare ad infliggere torture spaventose a milioni di esseri viventi”, hanno esposto dei cartelli per sensibilizzare i cittadini rispetto ad una tradizione che prevede l’aumento del consumo delle carni del periodo natalizio.

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La scuola corre ai ripari: troppi bimbi obesi e ipertesi

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Dilaga l’obesità tra i bambini, a essere colpiti sono soprattutto gli under 10, ma i dati non migliorano molto neppure crescendo. Così la scuola italiana corre ai ripari e cambia la dieta delle mense:  più cibi integrali, prodotti biologici e a km zero, meno zuccheri e carne rossa. Queste le linee guida del decreto del ministero dell’Istruzione appena varato. Si riuscirà a contenere il dilagare dei bambini obesi e ipertesi alle elementari?

Scrive Carla Massi sul Messaggero:

Dettati dall’allarme per l’obesità infantile (uno su tre dai 6 agli undici anni pesa troppo), per l’ipertensione già alle elementari tra i sovrappeso, per la glicemia alta e per il diffuso disagio relazionale dovuto proprio alle grandi forme.

Nuove linee guida, si legge nel comma 5 bis, «per disincentivare, nelle scuole di ogni ordine e grado, la somministrazione di alimenti e bevande sconsigliati, ossia contenenti un elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi, zuccheri semplici aggiunti, alte quantità di sodio, nitriti o nitrati utilizzati come additivi, alte quantità di teina, caffeina, taurina e per incentivare la somministrazione di alimenti per tutti coloro che sono affetti da celiachia». Anche per loro il governo ha deciso che vada ritagliata una quota nel bando delle gare d’appalto. Certo è che qualsiasi cambiamento nei pasti quotidiani non deve far «derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». Si prevede anche l’attribuzione di un punteggio per «le offerte di servizi e forniture rispondenti al modello nutrizionale denominato dieta mediterranea». Si ridurrano, così, le proposte di pasti etnici che negli ultimi anni sono stati introdotti soprattutto nelle scuole elementari.

Nuovi approvvigionamenti, dunque, di alimenti ricchi di fibre, dalla pasta al pane ai cereali all’orzo ai fagioli alle lenticchie ai carciofi, che regalano una sensazione di sazietà e fanno mangiare il giusto. Che creano massa nell’intestino e facilitano le funzioni fisiologiche. Nessuna preclusione per il pesce condito, è specificato, con olio extravergine di oliva. Come le verdure, i sughi e le zuppe. Via libera per uova, latte e yogurt. Due sole limitazioni, appunto: carni rosse (bue e cavallo) e zuccheri semplici (…)

Pensionato di 78 anni muore cadendo dal tetto

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I motivi che hanno spinto un uomo di 78 anni di Stella, nell’entroterra di Albisola, in provincia di Savona, a salire sul tetto di casa, intorno alle 10 di questa mattina,  derivavano dall’esigenza di pulire la canna fumaria. Secondo quanto ricostruito, il pensionato avrebbe perso l’equilibrio mentre si trovava sul cornicione, precipitando sulla strada sottostante e morendo sul colpo. Ora i carabinieri sono a lavoro per capire cosa sia accaduto e perché l’anziano si trovava sul tetto.

Forte scossa all’Aquila, magnitudo 3,5

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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 e profondità 17.9 km  si è verificata nel distretto sismico denominato Gran Sasso. Fra i comuni che risultano fra i 10 e 20 km dall’epicentro tra le province di Teramo e dell’Aquila – secondo quanto si apprende da un bollettino dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – figurano: Crognaleto, Barete, Barisciano, Campotosto, Capitignano, Fossa, l’Aquila, Ocre, Rizzoli, Poggio Picenze, San Demetrico Nè Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Cortino, Fano Adriano e Pietracamela.  L’evento sismico è stato registrato dai sismografi alle ore 15:35 di domenica 8 dicembre 2013.

Scompare un 1 milione di euro di elemosine in 10 anni

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Sarebbe scomparso nel nulla un milione di elemosine versati dai fedeli e dai pellegrini in 10 anni a Sotto Monte in provincia di Bergamo, casa natale di Papa Giovanni XXIII. La truffa vede come protagonista un ex amministratore comunale nonché stretto collaboratore della parrocchia colto in flagrante da don Claudio Dolcini, l’attuale responsabile della diocesi. Don Claudio per far luce sul mistero ha chiestoa  tutti i collaboratori di restituire le chiavi delle cassette dove i fedeli lasciavano la loro offerta e le entrate si sono di colpo triplicate, anche se un collaboratore del ladro,  ex amministratore comunale che gestiva anche i rapporti con i fornitori, si era tenuto un mazzo di chiavi. Per arrivare a lui don Claudio ha fatto installare una telecamera di sorveglianza nei pressi delle cassette delle candele e armatosi di santa pazienza, è il caso di dirlo, si è piazzato davanti al monitor in sacrestia per controllare tutto. E il mistero si è svelato: il fido collaboratore è stato ripreso mentre apriva lo sportellino delle cassette e si riempiva le tasche di soldi. Ora un perito sta effettuando una valutazione del danno, e nei prossimi giorni il ladruncolo sarà denunciato per appropriazione indebita e furto.

Dove è il più grande albero di Natale del mondo?

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Dove è il più grande albero di Natale del mondo? Se pensate che sia in Usa o in Cina sbaglaite. L’albero più alto al mondo o meglio la sagoma dell’abete alta 750 metri e larga 450 con quasi mille luci è sul monte Ingino alle spalle di Gubbio.

Ad accendere l’albero con un click su un tablet è stato il direttore della Caritas don Francesco Soddu, per dare risalto al mondo del volontariato, che, dicono gli organizzatori, “tanto sta dando in questi periodi così difficili per venire incontro alle emergenze di tantissime famiglie italiane e per l’accoglienza delle migliaia di migranti”. Come sempre l’evento ha richiamato centinaia di persone. L’albero di Gubbio, che viene alimentato con energia pulita prodotta dal fotovoltaico, viene allestito da 33 anni ed è entrato nel 1991 nel Guinness dei Primati.

RADDOPPIO DELLA ROMA CON DESTRO! E l’Olimpico ulula!

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Un’azione cercata e creata da Gervinho, il migliore in campo dei giallorossi. L’ivoriano riceve dall’angolo e mette in mezzo all’area dove Destro, al 68′, infila puntualmente Neto. Una gara davvero magistrale della Roma che nonostante momenti di sofferenza sta cercando la vittoria davanti al suo pubblico. 

PAREGGIO DELLA FIORENTINA CON VARGAS!

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La Fiorentina dopo aver subito il gol del vantaggio e rischiato il raddoppio,  è andata in gol con Vargas. Un sinistro potentissimo che si è infilato alle spalle di un incolpevole De Sanctis. All’Olimpico lo spettacolo continua.

 

Paul Walker pronto a lasciare il cinema per la figlia!

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Dopo il dolore per la scomparsa di Paul Walker, spuntano alcuni aspetti non noti al pubblico della sua sfera privata. Alcuni amici hanno detto al Daily Mail che le intenzioni dell’attore di “Fast and Furious” erano quelle di lasciare il campo della recitazione per dedicare più tempo alla figlia.
L’attore 40enne voleva stare vicino alla figlia 15enne Meadow che per 14 anni aveva vissuto con sua madre e le sorelle alle Hawaii. Gli amici confessano che Paul aveva scoperto tardi la gioia dell’essere padre, da quando il figlio si era trasferito nell’ultimo anno con lui a Santa Barbara: «Adorava i suoi figli, erano la cosa più importante della sua vita». Lo ricordano tutti come un uomo semplice, caritatevole, un ottimo amico, sempre gentile con tutti positivo e amante della vita. Paul Walker era un curioso: «Aveva una forte sete di sapere».
I cari amici di sempre si commuovono pensando di non poterlo più rivedere e concludono: «L’unico modo per onorare la sua memoria è cercare di essere delle persone migliori».

GOL DELLA ROMA: All’olimpico al 7′ segna Maicon

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Una splendida azione della Roma, che trova subito la rete al 7′: Gervinho dalla sinistra serve in area di rigore Florenzi il cui tocco favorisce Maicon. Il primo tiro del brasiliano viene respinto, il secondo finisce in rete. Il vantaggio fa tirare un sospiro di sollievo a Garcia che da tempo non vedeva la sua squadra in vantaggio dai primi minuti.

Letta vota e poi va a messa!

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Dopo essersi messo in fila davanti al gazebo e aver inviato un tweet entusiasta, nello stile che da sempre lo ha caratterizzato, in cui affermava “Ho già trovato coda. Buon segno!”, il presidente del Consiglio Enrico Letta, ha salutato  i militanti impegnati nella gestione del seggio elettorale e poi, si è recato alla Santa Messa.

 

I “forconi” occupano le strade, il Viminale dà il via libera agli idranti

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Un clima teso che rischia davvero di diventare esplosivo e laddove i No Tav si erano fermati, ora invece i “Forconi” arrivano a invadere le strade e si rischia davvero la paralisi dell’Italia. La risposta da parte del Viminale è dura, anche perché la minaccia che la protesta possa davvero, durante le feste creare forti disagi ai cittadini è elevata. A Torino e in Sicilia già ci sono avute le code per la benzina e si teme davvero che si possa assistere di nuovo a ciò che si verificò il 2012, quando si svuotarono gli scaffali dei supermercati, proprio per la prima protesta portata avanti dai Forconi. Ma il Viminale vuole usare il pugno duro e ha già dato il via libera all’impiego degli idranti per impedire il blocco totale. Nell’ultima informativa a spedita ai prefetti e questori, si invita a valutare la «possibilità dell’eventuale disponibilità di mezzi speciali dei vigili del fuoco, ritenuti idonei per superare eventuali emergenze» e inoltre si fa riferimento a  «rigorose misure a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica», «procedendo con fermezza nei confronti di soggetti o gruppi intenzionati a porre in essere azioni illegali». «Il fronte contestativo – si legge nel documento del Viminale – non esclude il ricorso a forme eclatanti di protesta con l’attuazione di blocchi della circolazione ad oltranza, finalizzati a generare disagi agli autotrasportatori non aderenti allo sciopero e all’utenza in genere, con possibili tensioni sotto il profilo dell’ordine pubblico».

Tensioni in casa Kyenge dopo l’intervista del marito a Libero!

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Domenico Grispino, marito di Cecile Kyenge ha rilasciato un’intervista a Libero che ha alzato molte polemiche dichiarando, tra l’altro “Le hanno fatto firmare un impegno a restituire 34mila euro di spese elettorali, ma la campagna l’ho pagata tutta io”.

Questa è una parte dell’intervista di Grispino pubblicata su Libero a cura di Giacomo Amadori:

(…) Non pare avere un alto concetto della politica.

«Mangiano tutti. Destra e sinistra. Non si salva nessuno. A parte mia moglie, che è una persona perbene e avrebbe fatto meglio a continuare a fare il medico, professione in cui è bravissima. Io ho scritto a Beppe Grillo sa? Gli ho detto: io, se non fossi costretto a dimezzarmi lo stipendio, sarei pronto a scendere in campo. Non mi ha neppure risposto. Così in Parlamento ci vanno quelli che guadagnano meno di 2.500 euro o i disoccupati. Delle scamorze. Ma là servono i migliori e non i somari».

Viste tutte le polemiche che accompagnano Cécile, non teme che possano chiederle di dimettersi come hanno fatto con Josefa Idem?

«Pensa davvero che la Idem l’abbiano fatta dimettere per tremila euro di Ici? Da qualche giorno parlava di Dico, unioni di fatto. E questo non è piaciuto ai cattolici del partito. Il resto lo ha fatto Enrico Letta. E comunque su mia moglie che polemiche ci sono? Quelle sul fatto che è nera?»

Ma perché sua moglie non risponde alle domande?

«È colpa del clima che c’è nell’entourage. Sono tutti pronti a farti lo sgambetto. E in pochi hanno festeggiato quando è stata eletta».

È la politica…

«È una politica di me**a».

Dawa è stata un trampolino politico per sua moglie?

«Io non credo. La sua fortuna è che Livia Turco l’ha segnalata a Pier Luigi Bersani e Bersani ha ascoltato il suggerimento. Altrimenti non sarebbe mai stata eletta. Il partito per le primarie aveva puntato su altri tre nomi».

Quindi non avete fatto campagna elettorale?

«Sì che l’abbiamo fatta. Il partito le diceva dove andare a parlare e lei andava. Ma a spese proprie. Per i tre mesi di campagna ho investito io quasi duemila euro perché in giro non raccoglieva niente».

Beh, quei soldi adesso li avrete recuperati.

«Mia moglie oggi guadagna circa cinquemila euro netti. Poi ne ha tremila di diaria con cui affitta la casa a Roma e paga le spese di trasferta e altri tremila da rendicontare, di cui ben duemila vanno al Pd».

Perché?

«Questa è una bella domanda visto che prendono anche il finanziamento pubblico. Le hanno fatto firmare un accordo molto generico per presunte spese elettorali con cui lei si impegna, dopo l’elezione a versare al Pd 34 mila euro. Ma quali sono queste spese elettorali? Era nel listino. Il partito non le ha dato niente e sono anche stupidi perché quei contratti sono atti impugnabili ».

…Veniamo alla Dawa. Libero ha svelato che non avete pagato le assicurazioni per i volontari, obbligatorie per legge. Di chi è la colpa?

«Mia, è solo mia. Io sono il più intelligente dell’associazione (ride, ndr) e avevo il compito di occuparmi delle questioni burocratiche».

Però la firma sui documenti è di sua moglie e le raccomandate con il sollecito di pagamento sono inviate a Cécile Kyenge.

«Che vuole che le dica? Lei quella roba non la guarda. Mettete in croce me. Si va in galera per questo?».

No, non si va in cella, ma è una grave irregolarità: i vostri volontari andavano in Africa senza assicurazione.

«Sono tornati tutti a casa. E allora dove è il problema? Purtroppo di quelle questioni non mi sono mai occupato. Se di ignoranza devo morire, morirò».

Poi è arrivato il comunicato di Cecile Kyenge dopo l’intervista del marito a Libero: “Mi dissocio e mi rammarico”.

E Giacomo Amadori su Libero scrive:

(…) Nel pomeriggio la doccia fredda della presa di posizione della consorte. Verso le 16 telefoniamo a Grispino che si è appena svegliato da una pennichella. Gli domandiamo se abbia letto le dichiarazioni di Kyenge. Si stupisce: «Non so nulla, Cécile non mi ha detto un casso, non ha mica avuto il coraggio di telefonarmi ». Non è con lei? «No, è a Napoli per una manifestazione con Erri De Luca e padre Alex Zanotelli». Oggi non l’ha sentita? «Assolutamente no. Ma non mi chiamerà, tranquillo ». L’ha contattata qualcun altro? «Alcuni renziani per farmi i complimenti. Mia moglie dovrebbe essere contenta: lei sostiene il sindaco di Firenze e alcune cose che ho detto possono fargli comodo ». «SOLO LA VERITÀ» Gli leggiamo il comunicato: «È vero la responsabilità è mia. Si dissocia? È un italiano che non capisco. Sono frasi alla casso. Ci avranno pensato tutto il giorno per decidere cosa scrivere e alla fine l’avrà messo giù l’ufficio stampa. Però mi devono dire se ho detto delle cose false, di quelle devo rispondere». Sua moglie sembra essersi schierata con il partito: «Lei stia con chi vuole, io sto con la mia onorabilità. Se avrò le mani libere dovranno avere paura davvero. Vorrà dire che diventerò famoso e scenderò in politica ».

Adesso la sua consorte non le chiederà mica il divorzio? «Me lo aspetto, io sono più intelligente degli altri e anticipo le situazioni. Ma non mi rimangio niente: certe cose vanno dette. Bisogna spiegarlo che c’è gente in giro che guadagna 4 mila euro al mese e non ha mai lavorato». Si fermi, altrimenti sua moglie la butterà fuori casa. «A me non mi sbatte fuori nessuno, perché le case sono tutte mie».

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