Sbarcati a roma i 4 giornalisti rapiti in Siria.

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Erano le 22 a Ciampino quando da un Falcon sono scesi i quattro giornalisti che per 9 giorni sono stati sequestrati nel nord della Siria. E’ finita con un lieto fine la disavventura per l’inviato Rai Amedeo Ricucci, il fotoreporter Elio Colavolpe, il documentarista Andrea Vignali e la giornalista freelance Susan Dabbous,di origini siriane. Poco prima dell’arrivo dell’aereo, lo zio di Susanna Dabbous, Toni Mira, redattore capo di Avvenire, ha raccontato la telefonata avuta nel pomeriggio con la freelance. «Per lei sono stati momenti di forte tensione e preoccupazione  però, alla fine, l’ho sentita anche molto allegra. Mi ha riferito di aver pensato molto alla nonna materna Margherita, che è morta alcuni anni fa e ‘che sicuramente mi ha protetta dal cielo’ e poi ho pensato a papa Francesco. Come mai? Perché, ha spiegato, non bisogna mai arrendersi».

Ricucci conferma che sono stati trattati bene. «Siamo stati in mano a un gruppo islamista armato che non fa parte dell’Esercito libero siriano (quindi nulla a che vedere con la rivolta popolare contro il regime del presidente Bashar al Assad). Si è trattato di un malinteso… ci trovavamo in una località originariamente cristiana e stavamo filmando una chiesa. Ma i miliziani hanno creduto che stessimo riprendendo una loro base logistica. All’inizio ci hanno presi per spie e volevano controllare quello che avevamo girato e per far questo ci hanno messo un sacco di tempo. I sequestratori ci hanno tenuti in posti diversi, non proprio prigioni sotto certi aspetti, per altri sì». E a chi afferma che forse lui e i suoi colleghi sono stati «incauti», il cronista di RaiStoria risponde: «Che qualcuno lo possa pensare lo trovo di cattivo gusto. Siamo stati cauti fino all’ennesima potenza».

Più dura è stata per la Dabbous divisa dagli altri tre uomini e minacciata del tagli delle mani: «pensavano che avrei scritto un articolo su di loro. Temevo che mi avrebbero ucciso, ho avuto veramente molta paura», ha detto, aggiungendo che tra i sequestratori c’erano algerini e marocchini.

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Liberati i giornalisti in Siria. Monti esulta e ringrazia.

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Rilasciati i 4 giornalisti italiani che erano trattenuti nella Siria dal 4 aprile scorso. E’ Mario Monti, ministro degli Esteri ad interim a comunicarlo con una nota: «Desidero ringraziare l’Unità di Crisi dellaFarnesina e tutte le strutture dello Stato che con impegno e professionalità hanno reso possibile l’esito positivo di questa vicenda, complicata dalla particolare pericolosità del contesto». Come sempre per l’Italia muoversi in ambito internazionale è sempre complesso… d’altra parte siamo popolo di navigatori, poeti, di artisti, di eroi, di santi… non di diplomatici!

Monti ha anche ringraziato la stampa per aver mantenuto il massimo riserbo sulla vicenda. Ora il plico verrà naturalmente distrutto o buttato nel dimenticatoio di qualche ufficio e gli italiani non potranno mai sapere se si è pagato un riscatto.

I quattro giornalisti si trovano ora in Turchia e presto faranno rientro in Italia.

 

GIALLO DI LATINA: MADRE E FIGLIA UCCISE!

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Nessun suicidio-omicidio. E’  il colonnello dei carabinieri Giovanni De Chiara ha confermare che le indagini si stanno orientando nella direzione del duplice omicidio. Un delitto, ha detto lo stesso colonnello De Chiara, particolarmente efferato: le donne sono state uccise con numerose coltellate e l’arma del delitto non è stata trovata.

Uno sguardo a… la pasta con le zucchine

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La ricetta la trovi QUI!

Audrey Hepburn sul set di… Wait Until Dark di Terence Young

Audrey Hepburn sul set di… Charade di Stanley Donen

Audrey Hepburn sul set di… The Children’s Hour di William Wyler

Gente di Tolochenaz… Audrey Hepburn!

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Uno sguardo a Tolochenaz… la scultura!

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Uno sguardo a Tolochenaz… la casa!

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Uno sguardo a… TOLOCHENAZ, Svizzera!

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Madre e figlia morte a Latina… nessuna ipotesi esclusa.

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Due donne, madre e figlia, sono state trovate senza vita in un’abitazione di Borgo Flora, nel territorio di Cisterna (Latina). I corpi, secondo le prime informazioni, hanno ferite da arma da taglio. L’allarme è stato lanciato poco dopo le 21 da una parente che non riusciva a mettersi in contatto con loro. Sul posto i carabinieri del comando provinciale di Latina per eseguire i rilievi. Non è nota al momento l’identità delle due donne.

La dinamica dell’accaduto non è chiara. I carabinieri non escludono alcuna ipotesi: dal duplice omicidio in seguito ad una rapina finita male, all’omicidio-suicidio.

Happy Birthday Florida! 500 anni

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500 anni e non sentirli! Era il 2 aprile 1513 quando l’esploratore spagnolo Juan Ponce de Leon metteva piede sulla terra coperta di fiori che battezzò “Florida” (“fiorita” in italiano). Secondo la leggenda, questa terra fu scoperta per puro caso, visto che Ponce de Leon era impegnato nella ricerca della “fonte dell’eterna giovinezza”. Stando a quanto si legge nella “Historia general y natural de las Indias”, testo scritto da Gonzalo Fernandez de Oviedo nel 1535, quello che guidava l’esploratore era il desiderio di trovare le acque di Bimini, con le quali sperava di poter curare la sua impotenza sessuale. Ponce de Leon, partito da Porto Rico dopo aver armato tre navi a sue spese, arrivò nello Sunshine State nel 1513. L’anniversario dei 500 anni non poteva certo essere sottotono, quindi il governo dello Stato ha curato l’organizzazione di una serie di manifestazioni chiamate “Viva Florida 500″, che avranno luogo nel corso dell’intero anno. Tra queste, vale la pena di ricordare in particolar modo una ricostruzione storica degli eventi che hanno portato allo sbarco, con tanto di riproduzione del galeone spagnolo, di dimensioni originali, lche condusse Ponce de Leone su questa terra. Dal 15 aprile al 3 giugno la nave farà tappa a Miami, Fort Lauderdale, Cape Canaveral e Saint Augustine. Sole e mare… sicuri che l’esploratore non abbia realmente trovato la fonte che tanto cercava?

Auguri Florida!

Al Dall’Ara la sfida equilibrata Bologna-Torino! S.T.: 2-2

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Dopo il primo tempo terminato sullo 0-1 grazie ad un gol di Barreto, le squadre tornano in campo senza aver effettuato cambi anche, se fin da subito, per il Toro iniziano a scaldarsi sia Bianchi che Jonathas. Il Bologna si fa subito pericoloso con Diamanti e Christodoulopoulos ma il Toro non perde la concentrazione. Gli scambi sono equilibrati ed entrambe le squadre cercano il gol senza però riuscire a chiudere le azioni. Al 16′ prima sostituzione per i rossoblù: Gabbiadini sostituisce un Christodoulopoulos che non si è mai fatto notare. Il Bologna, dopo il primo quarto d’ora, gioca in costante proiezione offensiva mentre i granata faticano a ripartire. Il bolognese Antonsson, in scivolata, è provvidenziale nel fermare un tiro pericoloso di Meggiorini che poteva valere il raddoppio della squadra piemontese. A pareggiare i giochi ci pensa Kone su passaggio di Morleo servito da Diamanti: rete di testa e gol valido. 1-1. Berreto cerca subito di riportare la squadra in vantaggio con un no look per Meggiorini ma curci controlla in due tempi. Ventura sostituisce Cerci con D’Ambrosio e, poco dopo, Meggiorini, fischiatissimo dai suoi ex-tifosi, con Bianchi. Le azioni di entrambe le squadre non impensieriscono troppo né Curci né Gillet ed il gioco prosegue in un sostanziale equilibrio. Dopo 33′ di gioco in questo secondo tempo, uno Barreto stremato lascia il posto a Jonathas ma è subito il Bologna a partire all’attacco con Garics che, dai 22 metri, calcia alto. Il numero 80 granata prova a dare un senso al suo ingresso ma compie solo un imbarazzante tentativo mancino ciccando il pallone mentre, un minuto dopo, spreca un’ottima sponda aerea di Bianchi. Al 38′ sostituzione per il Bologna: Guarente entra al posto di Krhin. Al 41′ il Bologna riesce nel suo tentativo di sorpasso: Guarente insacca con un sinistro dai 18 metri imparabile per Gillet. 2-1. Al 43′ il Bologna punta sulla difesa per non rischiare di perdere i tre punti: entra Sorensen al posto di un eccellente Kone. Il Torino prova a rifarsi sotto ma la difesa rossoblù riesce a contenere la situazione fino al 49′. D’Ambrosio taglia in mezzo dalla sinistra saltando Garics e andando a conclusione con il destro, il rimpallo arriva in area piccola dove Bianchi calcia a colpo sicuro: 2-2. Con un punto che rende felici i granata, la partita si chiude. La settimana prossima il Torino ospiterà la Roma mentre il Bologna sbarcherà in Sicilia per vedersela con il Palermo.

Ischia: incendio ai piedi del Castello Aragonese. In fiamme un ristorante

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I vigili del fuoco del distaccamento di Ischia e la Polizia di stato sono intervenuti ai piedi del castello Aragonese a Ischia a causa di un incendio che sta distruggendo l’ex discoteca Castillo d’Aragona. Il locale, in seguito adibito a ristorante e ormai chiuso da anni, è avvolto da fiamme che raggiungono i 20 metri. Il fuoco hanno innescato due esplosioni, probabilmente generate dallo scoppio di bombole di gas.

La Farnesina invita a non viaggiare in Corea mentre le ambasciate restano

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Sul sito www.viaggiaresicuri.it, curato dall’Unita’ di crisi del ministero degli Esteri, si legge che, a causa dell’aumento della tensione politico-diplomatica nella penisola coreana, ”si suggerisce di posticipare temporaneamente eventuali viaggi in Corea del Nord”. L’avviso invita inoltre a continuare ”comunque a monitorare gli sviluppi della situazione attraverso i mass media nazionali e internazionali nonchè contattando l’ambasciata d’Italia a Seul per opportuni aggiornamenti”. Mentre la Farnesina scoraggia quindi simili viaggi, le ambasciate straniere a Pyongyang non accolgono ‘l’invito avanzato dalla Corea del Nord a valutare l’evacuazione del personale perché non in grado dopo il 10 aprile di garantire la loro sicurezza nello svolgimento delle funzioni in caso di conflitto.” Le fonti diplomatiche del coordinamento del network delle rappresentanze hanno infatti riferito che, attualmente, “non ci sono motivi per andare via”. E’ inoltre diffusa la convinzione che sia necessario fermarsi per osservare l’evoluzione degli eventi.

Al Dall’Ara la sfida equilibrata Bologna-Torino! P.T.: 0-1

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Le formazioni scendono in campo al Dall’Ara di Bologna, entrambe con il lutto al braccio in ricordo di Ivan Ruggeri, storico allenatore dell’Atalanta. La squadra di casa schiera un modulo 4-2-3-1 con Curci, Garics, Antonsson, Cherubin, Morleo, Taider, Khrin, Kone, Diamanti, Christodoulopoulos e Gilardino. I granata rispondono con un 4-2-4 composto da Gillet, Damian, Glik, Ogbonna, Masiello, Basha, Gazzi, Cerci, Meggiorini, Barreto e Santana.

De Marco, arbitro di questo secondo anticipo della trentunesima giornata di serie A, dà l’avvio all’incontro. Il Bologna parte subito propositivo con una botta sinistra di Diamanti sul primo palo. Il Torino prova subito la risposta con Meggiorini ma i rossoblù non si lasciano intimorire e riprendono subito in mano il controllo della gara affidandosi alle giocate di Diamanti mentre i granata osservano e provano il contropiede. Al 10′ il Toro dà segnali di essere finalmente entrato in gara con Meggiorini in profondità per Barreto con Curci che controlla la conclusione. Subito dopo di prova il 69 granata ma l’estremo difensore Bolognese prende il pallone senza difficoltà. Quando ripartono i padroni di casa, Gillet non viene mai impensierito mentre l’arbitro lascia correre diversi episodi fallosi. Il Toro sfiora il gol con Cerci grazie ad un contropiede da manuale del Toro. Curci mette in angolo. Diamanti guida la ripartenza con un’apertura per Christodoulopoulos che cerca Gilardino: il cross lunghissimo porta ad una rimessa dal fondo. Al 25′ è il Torino ad andare in vantaggio: Curci sbaglia l’intervento sulla palla di Santana ma interviene Barreto con un tap-in: facile la giocata a porta vuota. 0-1. Dopo tre corner per il Bologna, i granata si riassicurano il possesso di palla senza però riuscire a concludere. Al 35′ la prima ammonizione dell’incontro, cartellino giallo per Antonsson che abbatte Barreto da dietro. Al 43′, mentre la tifoseria rossoblù chiede un rigore per un contatto Ogbonna-Gilardino, Kone batte Gillet: gol annullato da De Marco per il quale il fallo è del centravanti. Al minuto successivo è Glik che vede annullarsi la rete: angolo da destra, mucchio in area e il 25 del Toro insacca a gioco fermo. Non si capiscono le motivazioni dell’arbitro. Cartellino giallo per Gilardino per spinta a gioco fermo ai danni di Glik. Un minuto di recupero ed è fine primo tempo con un Torino che, dopo il primo parziale, ha superato in classifica il Bologna.

Mai smettere di mirare al cielo! Obama docet

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Il progetto del presidente Obama per il 2014? Ha intenzione di inserire un finanziamento da 105 milioni di dollari nel budget. Tale cifra sarà da destinarsi alla Nasa per le prime fasi del suo programma per catturare un asteroide da 500 tonnellate con un’astronave robotizzata che, in seguito, lo trasporterà vicino alla luna. A questo punto, degli astronauti potranno esaminarlo ed estrarne materiali preziosi. Secondo il Washington Post la missione per la “cattura” potrebbe partire già nel 2017 seguita, nel 2021, dall’operazione con gli astronauti vicino alla luna.

Juve-Pescara: l’anticipo del testa-coda! S.T: 2-1

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Nel corso del primo tempo la Juventus ha attaccato a testa bassa ma Pelizzoli è riuscito a difendere egregiamente la sua porta concludendo il primo tempo con la sua rete inviolata. Quello che però, probabilmente, preoccupa maggiormente Conte allo stato attuale delle cose è l’infortunio di Giovinco, una forte botta al ginocchio destro che si è anche leggermente girato. Il problema non dovrebbe essere grave al punto di impedirgli la presenza nell’incontro contro il Bayern che, è stato reso noto nel frattempo, ha vinto il campionato tedesco.

Il secondo tempo inizia senza cambi nelle formazioni e con un brutto errore di Vucinic che, a porta sguarnita, sbuccia e sbaglia tutto. Al 6′ la prima ammonizione dell’incontro che colpisce Bonucci. Tre minuti dopo ancora un’ottima opportunità per la Juve ma Quagliarella viene parato da Pelizzoli che devia in un calcio d’angolo. L’azione si conclude con un nulla di fatto. E’ sempre la squadra di casa ad attaccare ma, tra pasticci in area e un portiere pescarese in piena forma, la rete resta inviolata. Al 13′ nobili effettua la sua prima sostituzione: fuori un Quintero mai entrato in partita e dentro Bjarnason che pochi minuti dopo prova l’azione personale, fermato da Bonucci che regala un angolo al Pescara che non impensierisce i bianconeri. Dopo due tentativi andati a vuoto di Giaccherini, arriva la seconda sostituzione per i delfini pescaresi: Cascione entra al posto di Caprari. La squadra ospite prova ad alzare la testa con Sforzini che non trova la porta mentre Bjarnason viene ammonito: diffidato, sarà squalificato. Al 25′ ultimo cambio per il Pescara: fuori Kroldrup, che non regge i novanta minuti, e dentro Bianchi Arce. Al 27′ la svolta: Giaccherini dentro per Vucinic che di tacco smarca Vidal, steso da dietro da Rizzo, espulso per fallo da ultimo uomo. Rigore per i bianconeri, Vucinic realizza con un destro imprendibile: 1-0. Il montenegrino viene ammonito il minuto successivo e poco dopo va ancora in gol: fischiato il fuorigioco. I bianconeri iniziano ad esaltarsi e Vucinic riesce a beffare nuovamente Pelizzoli al 33′. Stava per lasciare il posto in campo a Matri quando ha salutato tutti con un pallonetto che sancisce il 2-0. Tre minuti dopo Conte effettua la sua terza sostituzione: fuori Bonucci, entra Isla. Al 38′ il Pescara torna in partita con un gran sinistro da fuori Cascione, imparabile per Storari. Accorciate le distanze: 2-1. Quagliarella tenta di chiudere l’incontro ma prima viene parato e subito dopo, in rovesciata, supera la traversa. Al 43′ scatta l’ammonizione per Modesto mentre la Juve sta soffrendo nonostante la superiorità numerica e rallenta il ritmo. Dopo tre minuti di recupero Peruzzo fischia il termine dell’incontro. I bianconeri, che la settimana prossima affronteranno la Lazio all’Olimpico, sono sempre più vicini ad agguantare un altro scudetto dopo quello dell’anno scorso. Il Pescara, che nella 32a giornata ospiterà il Siena, si sente scivolare verso la serie B.

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Juve-Pescara: l’anticipo del testa-coda! P.T: 0-0

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L’ultima squadra in classifica raggiunge lo Juventus Stadium per una partita che potrebbe rappresentare l’ennesimo passo di avvicinamento dei bianconeri allo scudetto. I delfini di Nobili, con un piede ormai in serie B e che solo un miracolo potrebbe salvare dalla retrocessione, sono arrivati a Torino come chi non ha niente da perdere, decisi a giocarsi la partita mettendo il più possibile in difficoltà gli avversari. Dal canto loro, i ragazzi di Conte devono lasciarsi alle spalle la brutta sconfitta contro il Bayern e riconquistare fiducia in vista del prossimo incontro con i tedeschi.

Con entrambe le squadre che giocano con il lutto al braccio per la scomparsa di Ivan Ruggeri, per 14 anni presidente dell’Atalanta, l’arbitro fischia l’inizio di un incontro che sembra partire in modalità “risparmio energetico”. Poche azioni della Juve nella metà campo avversaria non impensieriscono la squadra di Nobili. In mancanza di falli, all’11’ si assiste al primo calcio d’angolo a favore dei delfini del Pescara guardagnato grazie ad una buona azione di Sculli che porta via la palla a Bonucci nell’area juventina andando in un cross respinto da Marrone. Un minuto dopo la Juventus, che sta iniziando ad alzare il ritmo, ci prova con un cross di Lichtsteiner e girata al volo di Giaccherini: Pelizzoli para. Il numero 26 bianconero riprova il cross ma Kroldrup mette fuori di testa. Lichtsteiner allora prova a giocarsela da solo, ma il pallone finisce tra le braccia di Pelizzoli. Al 16′ Giovinco effettua un perfetto inserimento centrale ma ancora una volta si mira al portiere avversario. Due minuti dopo, l’arbitro Peruzzo soprassiede ad un’entrata piuttosto dura di Sculli su Lichtsteiner: il gioco prosegue. Al 23′ ed al 25′ Pelizzoli compie due miracoli, bloccando prima Giovinco e poi Vidal. E’ sempre la Juve ad andare all’attacco e Storari, che oggi sostituisce Buffon reduce da una lieve influenza, non viene mai messo in difficoltà. Qualche minuto dopo Giovinco resta a terra dolorante dopo uno scontro con Capuano che lo anticipa in un tentativo di destro al volo: il bianconero esce in barella, sostituito da Quagliarella. Al 34′ Caprari finisce a terra al limite dell’aria, per l’arbitro non c’è fallo. Quattro minuti dopo, Giaccherini spreca una buona giocata di Vucinic e Lichtsteiner mentre al 39′ è Quagliarella ad impensierire la difesa avversaria: Pelizzoli tocca quel tanto che basta per deviare il pallone sul palo. Al 43′ arriva il primo calcio d’angolo per i padroni di casa ma i pescaresi non si lasciano sorprendere e provano il contrattacco: il cross di cerca Sculli ma Bonucci allontana. Giaccherini riporta la palla nella metà campo pescarese e tenta un destro da fuori che l’estremo difensore devia in calcio d’angolo che Pogba non riesce a trasformare. Al minuto successivo, brutto fallo di Asamoah su Zanon, una ginocchiata alla schiena per il difensore del Pescara che però poi si riprende.Dopo tre minuti di recupero, le squadre tornano agli spogliatoi con un nulla di fatto.

Dagli 8 punti di Bersani alle 8 proposte di Berlusconi…

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“Mentre le altre forze politiche sembrano impegnate a perdere tempo”, il Pdl “dal 15 aprile, presenterà in Parlamento quelle ‘8 proposte shock che hanno portato la coalizione a un soffio dalla vittoria”: Lo ha detto il leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi. Tra queste ci sono “rimborso Imu, abolizione finanziamento pubblico, revisione Equitalia, riforma fisco-giustizia”.

“Per questo motivo, sabato 13 aprile a Bari, illustreremo il contenuto di questi otto disegni di Legge, già pronti per essere presentati al Senato della Repubblica. E che riguarderanno:
1) l’abrogazione dell’Imu sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati funzionali alle attività agricole e la restituzione degli importi versati nel 2012;
2) la revisione dei poteri di Equitalia, con particolare riferimento alle sanzioni, alle maggiorazioni di interessi e ai meccanismi di rateizzazione;
3) il riconoscimento alle imprese – per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani, disoccupati e cassintegrati – di una detrazione (sotto forma di credito d’imposta) per i primi 5 anni dei contributi relativi ai lavoratori assunti, nonché l’esenzione, per questi ultimi, dall’IRPEF sul salario percepito;
4) il passaggio dalle autorizzazioni burocratiche ex ante ai controlli ex post, per quanto riguarda lo svolgimento di ogni attività di impresa;
5) l’abolizione dei contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici;
6) le norme per la riforma del sistema fiscale;
7) le disposizioni di revisione della Costituzione per quanto riguarda l’elezione diretta del Presidente della Repubblica e il rafforzamento dei poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri;
8) le disposizioni per la riforma della giustizia.

Queste nostre proposte hanno in sé la forza di un cambio di passo, di uno shock istituzionale ed economico, che tende da un lato, allo sviluppo e al rilancio della nostra economia e, dall’altro, al ritorno della fiducia nello Stato, il cui compito resta quello di creare le condizioni adatte perché i cittadini possano realizzare le proprie ambizioni e i propri progetti”. Così il leader del Pdl.

2012 FUGA DALL’ITALIA!

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La crisi pesa e lo scorso anno l’emigrazione italiana ha fatto registrare un vero boom, con un aumento del 30 per cento rispetto ai 12 mesi precedenti. Ad andare all’estero sono più uomini che donne, più trentenni e lombardi, mentre il paese preferito come punto di arrivo è la Germania.

Accettò la mutilazione per accedere alle superiori!

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Storia del Kenya, ma dovremmo iniziare a pensare che la storia anche di un singolo villaggio è la storia mondiale e che una violazione fatta a un bambino/a in qualsiasi parte del mondo è un crimine che ci riguarda da vicino e dovremmo smettere di girare la testa e dire “ma lì succede sempre così!”

Spesso le storie della mutilazione femminile ci arrivano attraverso i numeri e non le facce. Ma quelle statistiche un volto lo hanno e come.

Il Guardian punta l’obiettivo su Kakenya Ntaiya, la quale a 12 anni siglò un patto con suo padre. Avrebbe accettato di partecipare al rito masai di passaggio all’età adulta da compiersi attraverso la circoncisione femminile solo se poi sarebbe stata libera di andare alla scuola superiore. La ragazza ha spiegato poi che una volta arrivata in America ha scoperto che il rito non è altro che una mutilazione genitale e che in Kenya quello che le è stato fatto è illegale.

Inoltre le organizzazioni umanitarie hanno anche puntato il dito sulla minore età delle vittime. Quindi un doppio crimine perpetrato ai danni delle donne con gravi ripercussioni sulla salute.

Ntaiya è quindi tornata nel suo villaggio natale per costruire anche grazie all’aiuto dei “vecchi” una scuola per ragazze la quale al momento ha salvato la vita e l’integrità sessuale di 125 giovani donne di etnia masai entrate nell’istituto sorto nel suo villaggio.

Chi lo vuole il voto? Renzi solleva i dubbi e attacca Grillo.

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“Non so se la soluzione di un governo Pd-Pdl sia quella che davvero i dirigenti romani sceglieranno. Le alternative sono tre”, tra cui le elezioni, ma “mi sa che non le vogliono in tanti”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. “E’ un po’ strano che un dirigente politico come Grillo parli di streaming e trasparenza e poi, quando deve parlare con i suoi, li porti in una località segreta”, ha aggiunto. L’esatto pensiero espresso ieri da Tuttacronaca che si chiedeva dove era la trasparenza in tale atteggiamento schizzofrenico? (l’articolo puoi trovarlo qui)

“Il governo Pd-M5S, Grillo non vuole; su un governo Pd-Pdl staremo a vedere”, ha sottolineato a margine di un’iniziativa nel capoluogo toscano. “E’ difficile che uno come me, che sta lontano da Roma, possa capire come andrà a finire. Non credo alla fantapolitica”, ha poi risposto a chi gli chiedeva se Pd e Pdl non vogliano le elezioni per paura di una sua ascesa.

David Rossi si è buttato o lo hanno buttato?

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Troppo silenzio! Prima o poi qualcuno doveva anche alzare il velo e lo fa Grillo con quella che potrebbe anche essere considerata una fantanotizia, ma forse non lo è poi così tanto. Tuttacronaca lo aveva ipotizzato con un post dell’11/3(clicca qui per l’articolo) e ora la notizia viene ripresa da Beppe Grillo che parla anche di una azione “per il recupero dei 20 miliardi sottratti alla banca” e annuncia: “Il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni comunali” nella città.

Ecco il testo di Grillo estratto da  “Il silenzio sul Monte dei Paschi di Siena’ – c’è su Siena”

“Da quando, David Rossi si è buttato (lo hanno buttato?) dalla finestra di un ufficio dell’Mps dopo una lunga telefonata, sulla città è calata una cappa che si taglia con il coltello. Qualcuno si chiede chi sarà il prossimo, la vox populi senese dà per certo che Rossi non sarà l’ultima vittima…L’informazione nazionale ha seppellito l’affare Monte dei Paschi/Santander sotto il gossip post elettorale, scrive di tutto per non trattare del più grosso scandalo finanziario della Repubblica. Il buco, la sottrazione di beni, lo si chiami come si vuole, ammonta ad almeno 20 miliardi di euro. Improbabile che questo colossale saccheggio possa essere attribuito a Mussari, una testa di legno che giorno dopo giorno appare sempre più diafano, simile ormai a un fantasma… I poteri che hanno gestito la distruzione del Mps devono essere molteplici. Ci sono responsabilità chiare: dei membri di nomina pidimenoellina della Fondazione Monte dei Paschi e di chi li ha nominati, dei segretari del pdmenoelle dal 1995 in poi, anno della privatizzazione di Mps, e altre meno chiare su cui sta indagando la magistratura. La vicenda Mps assomiglia sempre più a quella del fallimento del Banco Ambrosiano in cui c’era di tutto e avvenne di tutto, in una brodaglia che vide coinvolti partiti, mafie, Ior, massoneria. Forse l’Mps ne è la replica, se è così lo scopriremo in un prossimo futuro. Nel 2012 il Mps ha perso 3,17 miliardi contro i 2 attesi. Monti ha prestato 3,9 miliardi a Mps per tenerla in vita che non potranno essere restituiti prima del 2019 e fino ad allora non potrà dare dividendi. Il suo valore di borsa è crollato e nei giorni scorsi sono stati ritirati alcuni miliardi dai depositi, una fuga che può diventare inarrestabile e trasformare la banca in un guscio vuoto… Nel frattempo si preparano le ‘ristrutturazioni’, anticamera dei licenziamenti di massa dei dipendenti. Di fronte a sé Mps ha il fallimento conclamato o la svendita a qualche istituto di credito europeo (francese?). Mps deve essere nazionalizzata e avviata una azione di responsabilità per il recupero dei venti miliardi sottratti alla banca”.

M5S apre al Pd con referendum online?

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Ieri Beppe Grillo ha annunciato durante la riunione con i suoi parlamentari che “entro due settimane avremo la piattaforma per condividere con la rete le iniziative di legge”. Marino Mastrangeli, che del Movimento 5 stelle è senatore, va oltre:“Tutto quello che non è compreso nel Non-statuto va sottoposto alla valutazione degli attivisti”.

Dunque anche la linea politica. Mastrangeli non è fra i trenta eletti che sostengono la necessità di dialogare con le altre forze politiche. Ma ritiene che quella posizione, ribadita ieri dalla deputata Giulia Sarti, debba essere presa in considerazione: “Non basta un voto a maggioranza di noi parlamentari. Noi siamo dei semplici esecutori del mandato che ci hanno conferito cittadini e attivisti, per questo dovremmo consultarli sempre, anche per queste questioni”.

 

IL PEGGIO DEL PALAZZO!

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Ecco cosa hanno detto nelle ultime due settimane i politici italiani:

“Ci affidiamo completamente a Lei, Presidente Napolitano, con lo stesso trasporto di Papa Francesco quando si rivolge all’Altissimo” di Enrico Letta.

“Ammettiamo che abbia frequentato questi individui, pure il capo mandamento, ammettiamo che io abbia conosciuto Bontate, Teresi, Mangano, Cinà, Graviano… ma il reato, dove sta? Il reato, dov’è?!” di Marcello Dell’Utri

“Se gli italiani potessero scegliere un presidente della Repubblica, sceglierebbero sicuramente Silvio Berlusconi”  di Daniela Santanchè

“L’analisi demografica delle adesioni alla mia pagina facebook mi da un segnale chiaro: le donne non sono attratte dal mio messaggio politico. Perché?” di Manlio Di Stefano, M5S.

 

 

Baggio commenta su Twitter le micacce coreane: NO WAR!

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A commentare le minacce nucleari in arrivo dalla Corea del Nord c’è anche lui, Roberto Baggio. “La Corea minaccia attacco nucleare”, scrive su Twitter l’ex calciatore. “La fine del mondo non sono le catastrofi ma gli uomini. NO WAR!”.

La condanna del nucleare è uno dei punti centrali del movimento religioso giapponese di origine buddhista Soka Gakkai, a cui Baggio aderisce dal primo gennaio del 1988.

SCOOP SUI MARO’… NON FURONO LORO A UCCIDERE!

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Spunta una nuova versione dell’uccisione dei due pescatori indiani al largo di Kokhi, il 15 febbraio 2012 e per la quale sono sotto processo i due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Dalle indiscrezioni emerse dal rapporto dell’ammiraglio Alessandro Piroli, il più alto ufficiale in grado inviato in India all’indomani dei fatti, a uccidere non furono i colpi partiti dai fucili di Latorre e Girone, ma di altri due militari.

Il rapporto, in mano al governo italiano dal maggio 2012, ricostruisce l’incidente avvenuto sulla Enrica Lexie e fornisce una versione dei fatti che trova l’elemento più delicato nelle prove balisticheeffettuate dalla polizia indiana alla presenza di ufficiali dei Ros e del Ris dei carabinieri.

Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica”, i 4 proiettili analizzati (due trovati sul peschereccio e due nei corpi dei due pescatori uccisi) sarebbero risultati di calibro Nato 5,66mm, fabbricati in Italia, ma i fucili dai quali sono partiti i colpi mortali non sarebbero quelli di Girone e Latorre, bensì di altri due dei sei membri del Nucleo del Battaglione San Marco.

E nonostante questi verbali noi abbiamo permesso il ritorno in India dei due marò?

E’ morto Bigas Luna… nessun funerale come da lui richiesto!

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Bigas Luna è morto giovedì scorso, all’età di 67 anni, nella sua abitazione sulla riviera catalana, assistito da moglie e dalle figlie. Per espresso desiderio del cineasta, ha aggiunto il portavoce della famiglia, “non avrà luogo alcun funerale, né omaggio pubblico”. Pur affetto da una grave malattia, Bigas Luna non aveva rinunciato a lavorare e stava iniziando le riprese del “Mecanoscrito del segundo origen”, un adattamento per il cinema del romanzo dello scrittore Manuel de Pedrolo. “La pellicola sara’ portata a termine – ha assicurato il portavoce della famiglia – e sara’ dedicata al nipotino del regista”. Bigas Luna e’ stato uno dei registi spagnoli piu’ noti al pubblico internazionale, grazie a opere come “La teta y la luna”, “Jamon Jamon”, “Bilbao”, “Caniche”, “Lola”, “Huevos de oro”, “Las edades de Lulù”. Bigas Luna ha anche lanciato attori come Javier Bardem, Penelope Cruz, Ariadna Gil e Jordi Mollà.

Secondo Monti dobbiamo ringraziare Passera e Grilli…

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«La quota di debiti della Pa non ceduta alle banche era già 61 miliardi di euro, salito a 74 a fine 2010 e a 80 miliardi a fine 2011». Lo ha detto il premier Mario Monti, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Cdm. Ho visto un’«improvvisa voglia di tutti di pagare molto di più alle imprese, compresi coloro che le hanno soffocate in passato», conclude Mario Monti.
«Siccome può essere l’ultima volta che ho a fianco» i ministri Grilli e Passera lasciatemi dire che entrambi fatto un enorme lavoro e quando «la polvere si sarà posata» e il lavoro del governo sarà valutato oggettivamente «è sopratutto a loro due che dovrete dire grazie». Così Mario Monti, in conferenza stampa.

Allora grazie di aver pagato una parte esigua dei debiti che hanno già fatto chiudere aziende, seguiti a volte da suicidi degli imprenditori e che arrivano dopo rinvii e promesse sempre disattese e dopo aver appena appreso che il debito dello stato non è a 91 miliardi ma bensì a 130. Grazie!

Adesso per giorni avremo i titoli sulla grande svolta dell’Italia e dell’ossigeno alle imprese, ma non si penserà a chi, pur avendone diritto, non potrà usufruire di quell’ossigeno. Però grazie di aver iniziato a pagare quello che gli imprenditori attendono da anni… ciò che è dovuto, lavoro che è stato fatto e non è stato retribuito dallo Stato… Debito accumulato verso privati che poi sono stati strangolati dalle tasse a cui è stata negata anche la compensazione… per questo ringraziamo… Grazie a nome di tutti coloro che non ce l’hanno fatto e non ci sono più. GRAZIE!

Cultura e scuola… L’Italia fanalino di coda!

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Che la cultura in Italia non avesse più rilievo era chiaro. Tagli ai finanziamenti per il cinema, per l’editoria, teatri che calano il sipario e sale cinematografiche che chiudono. L’Italia strozzata dalla crisi che è miope alla cultura… eppure potrebbe essere un business. Non a caso si chiama industria cinematografica, non a caso per anni il cinema ha mantenuto famiglie e famiglie di addetti ai lavori… non stiamo parlando di attori o registi o produttori, ma stiamo parlando dell’indotto che un prodotto cinematografico crea. Dalla manovalanza per il set all’industria del catering, dai montatori alla cartellonistica, dalle sarte ai parrucchieri, dai compositori agli studi di doppiaggio… il business ci sarebbe e chi lamenta le sale cinematografiche vuote vuol dire che non ha la capacità di guardare avanti. Se la sala langue occorrerebbe una riconversione… non solo sala cinematografica ma spazio dove creare un evento tra cui il cinema. In America stanno nascendo le sale cinematografiche in piscina, i cinema nei musei ormai sono la norma, così come nelle esposizioni raramente manca l’evento multimediale. Luoghi che siano flessibili ad accogliere l’arte in ogni sua forma, che non siano fossilizzati nei grandi blockbuster sempre più dedicati agli adolescenti, ma diventino un luogo di incontro per condividere un film o un’installazione. Un’esperienza non visibile attraverso un prodotto piratato in internet… la pirateria andrebbe combattuta con le idee e con le proposte non con leggi sterili e divieti astratti che di fatto non debellano la violazione  dei diritti d’autore. Si dovrebbe pensare a una fruizione del prodotto cinematografico come materiale che possa viaggiare su diversi supporti, che possa essere assaporato in diversi luoghi con finalità diverse… non si può far morire il sogno, la fantasia, le idee…

Ma se la cultura langue, la scuola affonda. Anche qui l’Italia si pone al penultimo posto seguita solo dalla Grecia. Insomma i luoghi con maggiore ricchezza archeologica e maggiore storia artistica sono stritolati dall’austerity e dal malgoverno che ha portato a un impoverimento con delle politiche disattente verso l’istruzione.  La spesa pubblica italiana si aggira intorno all’8,5 rispetto al 10% della media europea.

 

Jumpy! Quando fare lo stunter è un lavoro… da super cane!

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20 acrobazie in un minuto! Questo è il video che sta spopolando in youtube e che ha come protagonista Jumpy, il “Bad Ass Dog” di Omar Von Muller, l’addestratore di Uggie, il cane da Oscar del film The Artist. Jumpy fa slalom tra i coni del traffico, si diverte a surfare tra le onde e s’immerge per recuperare un peluche, tra le altre cose! AAA, regista cercasi?

STRAGE AL COMIZIO! Baghdad dilaniata.

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Almeno 25 persone sono morte e altre 60 sono rimaste ferite in un attacco suicida avvenuto a nord di Baghdad durante un raduno elettorale in vista delle elezioni provinciali del 20 aprile. Lo riferiscono fonti della polizia e sanitarie. In base a quanto si e’ appreso, una granata e’ stata lanciata contro la folla che stava partecipando al comizio di Mouthanna Ahmed Abdelwahid a Baquba, 60 km a nord di Baghdad; poi un kamikaze si e’ fatto esplodere. Il candidato e’ rimasto illeso.

Le strane lasagne di Ikea… dall’alce al maiale!

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Ikea blocca la vendita delle lasagne di alce in 18 paesi europei dopo che sono state trovate tracce di carne di maiale. “Abbiamo ricevuto conferma che una parte della produzione contiene carne di maiale in quantità molto piccola, circa l’1%”, ha detto la portavoce Tina Kardum precisando che in commercio ci sono 17.000 confezioni. Lo stop avviene dopo che Ikea è già stata colpita pesantemente dagli scandali sul cibo: dalle polpette che contenevano crane equina invece che di manzo alle torte al cioccolato con batteri fecali.

L’arte del bere risente della crisi!

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La stretta economica in Italia fa sentire i suoi effetti in tutti i settori. Di due giorni fa la notizia che sono ulteriormente calati i prezzi delle case, sia quelle in vendita che quelle in affitto. Ma a risentire delle ristrettezze è anche la tavola. Per effetto della crisi e del cambiamento di abitudini in Italia sono stati versati 40 milioni di litri di vino in meno nel 2012 rispetto all’anno precedente (-2 per cento). Il consumo nel 2012 e’ sceso sotto i 40 litri all’anno per persona e quasi un italiano su tre (32 per cento) dichiara di consumare il vino solo in occasioni particolari, il 27 per cento lo porta in tavola tutti i giorni secondo un sondaggio on line condotto dal sito http://www.coldiretti.it.

Boldrini contestata ai funerali di Civitanova Marche

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La presidente della Camera, Laura Boldrini, al suo arrivo al Comune di Civitanova Marche dove è in corso una riunione aperta in memoria dei coniugi morti suicidi e del fratello di lei, è stata contestata da alcune persone. La presidente della Camera vedrà il sindaco Tommaso Claudio Corvatta, e poi dovrebbe recarsi nell’obitorio per incontrare i familiari delle vittime.

Ancora con noi! I miti intramontabili morti troppo presto!

Attraverso il computer è possibile far rivivere le star. Un progetto ci mostra come sarebbero oggi gli idoli morti troppo presto che hanno lasciato un vuoto incolmabile in milioni di fan che ancora oggi si ricordano di loro e passano la passione di generazione in generazione.

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Kurt Cobain, a 46 anni, osserva una performance dell’amica Tilda Swinton al Museo di Arte moderna di New York.

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Freddie Mercury, 67 anni, al party della sua fondazione per la raccolta fondi contro l’Aids con Elton John e Katy Perry.

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John Lennon, arrivato alla soglia dei 73 anni, mentre saluta i fan accompagnato da Yoko Ono.

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Una Amy Winehouse in buona forma mentre partecipa a una terapia di gruppo alla Priory Clinic di Londra. Oggi avrebbe 30 anni.

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Tupac Shakur (42 anni), in versione elegante, al fianco della moglie Jada Pinkett, arriva alla premier del suo ultimo film.

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Ingrassato e rasato, Sid Vicious a 56 anni non avrebbe più molto del punk che fu. Anche perché si troverebbe nel carcere di New York per l’omicidio della compagna Nancy Spungen.

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Pettinatura afro ma venata di grigio per il 69enne Jimi Hendrix, che riceve da Barak e Michelle Obama l’onorificenza al J.F.Kennedy Center for the Performing Arts di Washington.

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Notorious B.I.G. (41 anni) mentre assiste a un incontro di basket con gli amici Jay-Z, Beyoncé e Puff Daddy

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli slip che cancellano gli odori!

 

mutande- cancella-odori-tutatcronacaUn paio di slip che soffocano gli odori sgradevoli. L’invenzione appartiene a un’azienda giapponese. La compagnia, fondata dal professor Hiroki Ohge, ha sviluppato uno speciale sistema di filtraggio degli odori che permette di creare tessuti con la particolare capacità di neutralizzare gli odori derivanti dalle flatulenze o da altri cattivi odori di natura umana, come ad esempio il sudore o l’odore di anziano. Il prototipo finale è composto con microparticelle di ceramica in grado di eliminare fino al 99% degli odori. Gli acquirenti si dicono soddisfatti.

#italianbelieberslovenewjustinscut! Nuovo taglio, parliamone!

Justin Bieber - nuovo taglio - tuttacronaca

Le fan di Justin ce l’hanno fatta di nuovo: il loro idolo ha cambiato look e subito si è creato un nuovo trend in twitter. Non solo un taglio grazie al quale è ancora più bello… OMG! Ieri indossava anche la felpa grigia! Insomma, è iniziato un nuovo week-end e in twitter già impazza il dibattito: meglio prima o dopo? Per le beliebers non c’è dubbio: bellissimo, amano il taglio alla follia e offendono chi non condivide l’opinione. Qualcuno, nel mezzo, si ricorda di dire che ama anche la sua musica…

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Come avranno reagito le fan che hanno potuto ammirare il look del loro idolo in anteprima alla nuova tappa del tour? Di certo non sono mancati i telefonini per “immortalare il momento”!

Ed ecco il momento più atteso di ogni concerto: la ragazza che incarna il sogno di tutte: la OLLG!

L’ironia di Crozza colpisce i saggi!

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Maurizio Crozza “in versione capo dello Stato” durante una riunione dei saggi al Quirinale. E’ questo lo sketch che apre lo spettacolo del comico “Paese delle meraviglie”. Dalla stanza dove i saggi sono riuniti per favorire la nascita del futuro governo arrivano palloni da calcio e da basket. E per rispondere alle polemiche sull’assenza di donne nel gruppo ecco arrivare il colpo di scena: un gruppo di “sagge” invitate dai saggi per un “festino”.

Rosy Bindi attacca Bersani!

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Il Pd è ostaggio del suo segretario. Tutti contro Pierluigi e la sua lotta persona, personalissima contro Berlusconi, Grillo e chiunque voglia avere parola o idea su come gestire la crisi italiana. Lui ha la strada e la vuole intraprendere… ma non ha i numeri! E così la Rosì Bindi attacca.

«È così purtroppo, Bersani non sa più che fare e il partito è fermo, senza prospettiva. Se avessimo proposto un nome autorevole e non strettamente partitico – aggiunge Bindi sul prossimo presidente della Repubblica, – come poteva essere Rodotà, ma ce n’erano molti altri, avremmo forse potuto contare su un atteggiamento più morbido da parte dei grillini. Non dico sull’appoggio, questo no, ma su un certo malessere interno, questo sì». Perchè non è stato fatto? La Bindi lo spiega così: «semplice, perchè Bersani non ha rinunciato, non ha voluto rinunciare, ha addirittura fatto un comunicato in cui lo ribadiva con convinzione».

Si lavora per lo Stato che non paga e non conosce neppure i suoi debiti!

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Oggi arriva la prima tranche della P.A. alle imprese per un ammontare di circa 40 miliardi per il biennio 2012-2013 che sarà coperto dall’emissione di titoli di Stato, quindi il Paese contrarrà un nuovo debito.

Il vero problema è a quanto ammonta il debito?

Secondo la Cgia di Mestre, non sono conteggiati quelli spettanti alle piccole e medie imprese che porterebbero ad un importo complessivo tra i 120-130 miliardi di euro. La Cgia, dopo aver analizzato la Relazione della Banca d’ Italia presentata nei giorni scorsi alla Camera, ha scoperto che i 91 mld di euro che l’Istituto ha stimato in questo rapporto sono stati calcolati attraverso un’indagine campionaria condotta solo sulle imprese con più di 20 addetti, quindi sono rimaste fuori tute le piccole aziende che in Italia rappresentano il 98% delle imprese presenti sul territorio.

Oltre al mancato monitoraggio delle aziende con meno di 20 addetti, la Cgia sottolinea che nella indagine redatta dalla Banca d’Italia non sono incluse neppure le imprese operanti nei servizi sociali e sanitari che, come sottolinea la Relazione stessa, sono attività che intrattengono scambi commerciali intensi con le amministrazioni pubbliche. Inoltre, l’indagine è relativa al 31 dicembre 2011, quindi è presumibile che ad oggi l’importo complessivo del debito sia cresciuto di qualche miliardo.

“In un Paese civile – conclude Bortolussi – che credibilità può avere un debitore se non conosce nemmeno l’ammontare esatto dei soldi che deve ai suoi creditori?”

Intanto però veniamo a scoprire che sale la pressione fiscale. Nel quarto trimestre del 2012 ha toccato il 52%, un valore record assoluto, con un balzo di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rileva l’Istat nel conto economico trimestrale della P.a. La media annua, sempre da record, si attesta invece al 44%, +1,4 punti sull’anno precedente.

Ora però sono previste altre tasse come la Tares che dalle prime stime della Uil peserà più di quella sulla casa.

Paghiamo debiti contraendo debiti, sottostimiamo i debiti del Paese non iscrivendo quelli delle imprese con meno di 20 operai e strangoliamo i cittadini con le tasse. Gli esodati ancora non hanno certezze, i disoccupati rinunciano a cercare lavoro, il governo non si forma, il Presidente della Repubblica abbandonerà il suo incarico fra pochi giorni scatenando la bagarre in Parlamento… Cosa resta dell’Italia? I debiti e le tasse?

Il Pd, il Quirinale e il Parlamento secondo Franceschini!

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Dopo Renzi arriva Franceschini a proporre il dialogo con il Pdl. Il democratico afferma ” Chiusa la possibilità di un rapporto con Grillo  non resta che una strada: uscire dall’incomunicabilità. E abbandonare questo complesso di superiorità, molto diffuso nel nostro schieramento, per cui pretendiamo di sceglierci l’avversario. Ci piaccia o no, gli italiani hanno stabilito che il capo della destra, una destra che ha preso praticamente i nostri stessi voti, è ancora Silvio Berlusconi. E’ con lui che bisogna dialogare. So che è altamente impopolare, so che si rischia di scatenare le reazioni negative del proprio stesso campo, ma voglio dirlo: se noi intendiamo mettere davanti l’interesse del Paese, dobbiamo toglierci di dosso questo insopportabile complesso, la sconfitta di Berlusconi deve avvenire per vie politiche. Non per vie giudiziarie o legislative.” Poi Franceschini passa a spiegare quello che davvero serve al Paese in questo momento “un esecutivo di transizione, che prenda le misure necessarie per dare ossigeno all’economia mentre in Parlamento si fanno le riforme istituzionali: Senato federale, con conseguente riduzione dei parlamentari, e legge elettorale”. Mentre per il il Quirinale, secondo Franceschini, serve “una persona con un’esperienza politica e parlamentare”.

Ma non risparmia neppure un attacco a Matteo Renzi “Ognuno si morda la lingua e si metta in testa che il Partito democratico deve restare unito e stringersi attorno a chiunque vinca le primarie, quando ci saranno”.

Le ombre della Bonino raccontate da Travaglio

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Travaglio contro la Bonino che si avvia ad essere candidata per la Presidenza della Repubblica. Il giornalista del fatto quotidiano lanciale ombre (dimenticate ai più) per far sorgere dubbi su una sua possibile nomina a Capo dello Stato.

Si inizia con:

“Da sempre radicale, si è poi candidata nel ’94 con Forza Italia fondata da Berlusconi, Dell’Utri, Previti & C., e col centrodestra berlusconiano è rimasta alleata, fra alti e bassi, fino alla rottura del 2006, quando è passata al centrosinistra. Ha ricoperto le più svariate cariche: deputata, senatrice, europarlamentare, commissario europeo, vicepresidente del Senato, ministro per gli Affari europei nel governo Prodi”.

E proprio nel ’94…

“Nel ’94, quando si candidò per la prima volta con B., partecipò con lui e la Parenti a un comizio a Palermo contro le indagini su mafia e politica. Poi, appena eletta, fu indicata dal Cavaliere assieme a Monti come commissario europeo. Il che non le impedì di seguitare l’attività politica in Italia, nelle varie reincarnazioni dei radicali: Lista Sgarbi-Pannella, Riformatori, Lista Pannella, Lista Bonino. Nel ’99 B. la sponsorizzò per il Quirinale, anche se poi confluì su Ciampi. Ancora nel 2005, alla vigilia della rottura, la Bonino dichiarava di “apprezzare ciò che Berlusconi sta facendo come premier” (una legge ad personam dopo l’altra, dalla Gasparri alla Frattini, dal lodo Schifani al falso in bilancio, dalla Cirami alle rogatorie alla Cirielli) e cercava disperatamente un accordo con lui”.

Senza dimenticare:

“Alle meritorie campagne contro il finanziamento pubblico dei partiti, fa da contrappunto la contraddizione dei soldi pubblici sempre chiesti e incassati per Radio Radicale. Nel 2010 poi la Bonino fece da sponda all’editto di B. contro Annozero : il voto radicale in Vigilanza fu decisivo per chiudere i talk e abolire l’informazione tv prima delle elezioni. Con tutto il rispetto per la persona, di questi errori politici è forse il caso di tenere e chiedere conto”.

Forse è l’editto contro Annozero che pesa più di tutto?

Morgan aggressivo e confuso per colpa dei farmaci, ricoverato!

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Selvaggia Lucarelli, pochissimi minuti fa, ha pubblicato uno status su Facebook che farà sicuramente discutere. Il soggetto di questo status è Morgan, ex cantante dei Bluvertigo e conduttore di X-Factor.
Morgan ricoverato da ieri all’ospedale di Monza. Pare mix di farmaci. Pare fosse molto aggressivo e confuso e sia stato difficile ricoverarlo.”, queste le parole della Lucarelli apparse sul social network. I fan, intanto, restano in attesa di sapere qualcosa di più sulla vicenda.

Sacerdoti a scuola di finanza per aiutare le famiglie in crisi.

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La crisi economica, non quella delle vocazioni. È l’emergenza, il tema sul quale i preti milanesi chiedono notizie e strumenti per capire i problemi della gente e per aiutarla concretamente. Per questo la Diocesi organizza il primo «corso di economia e finanza» per sacerdoti, diaconi e religiosi. Sono stati i preti stessi a chiedere in Curia un corso di formazione per capire la crisi economica. E i collaboratori dell’arcivescovo Angelo Scola, hanno capito che non basta far ripartire il «Fondo famiglia» che aiuta i disoccupati, ma che bisogna anche mettere in condizione i preti di interagire in modo competente con chi ha perso il lavoro ed ha esaurito i propri risparmi.

Per questo parte un vero e proprio seminario — per ora in tre puntate — con docenti dell’università Bocconi pronti a chiarire ogni dubbio, in modo tale che, anche in chiesa, entrino le nozioni base per capire il momento che il Paese sta attraversando. «Abbiamo pensato questa prima iniziativa perché ce lo chiedevano i responsabili delle comunità pastorali — spiega il vicario episcopale Carlo Faccendini —  Sarà un corso di aggiornamento per offrire parametri più seri, critici e rigorosi per leggere la realtà e per rispondere alle richieste delle persone, evitando giudizi superficiali, entrando dentro il vissuto di fatica di tante famiglie».

Muore Ivan Ruggeri… indimenticabile presidente dell’Atalanta

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Un ciclista prestato al calcio. L’Atalanta e il calcio bergamasco dicono addio a Ruggeri, diciottesimo presidente nella storia del club nerazzurro, scomparso a 68 anni. Indimenticabile presidente dell’Atalanta, nella sua villa a Monterosso. Ruggeri era stato colpito da una gravissima emorragia cerebrale il 16 gennaio del 2008 mentre stava raggiungendo la sede dell’Atalanta a Zingonia. Da allora non si era più ripreso.

YARA, IL FIGLIO ILLEGITTIMO DI GUERINONI, IL PAESE DELLA MADRE

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“Sì, Giuseppe Guerinoni mi aveva confidato di aver messo incinta una donna, che abitava a San Lorenzo di Rovetta – racconta l’ex collega di Guerinoni a “L’Eco di Bergamo” -. Li avevo anche visti insieme. Altri sapevano di questa relazione: le donne sul pullman ne chiacchieravano”. Il cerchio si stringe e ora le forze dell’ordine stanno cercando la donna per risolvere il caso.

Terremoto a Salerno… paura!

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Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata alle 6:14 in Campania, in provincia di Salerno. Il sisma ha avuto ipocentro a 5 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Albanella, Capaccio, Castel San Lorenzo, Cicerale, Felitto, Giugnano, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Roccadaspide e Trentinara. Non si hanno al momento segnalazioni di danni a persone o cose.

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