Chi ha aiutato i due attentatori di Boston? Una donna?

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Trovato Dna femminile su una delle bombe usate per gli attentati alla maratona di Boston. Con una indiscrezione arrivata alla stampa sembra che il cerchio si allarghi intorno ai due fratelli  Tsarnaev.

Gli investigatori, tuttavia, si muovono con cautela anche perché ritengono che ci possano essere diverse spiegazioni sulla presenza di Dna non appartenente ai due sospetti. Le indagini intanto proseguono: Katherine Russell, vedova di Tamerlan Tsarnaev, continua a collaborare con le autorità. Il suo legale afferma che “sta facendo il possibile per dare una mano nelle indagini. L’Fbi ha prelevato un campione del suo Dna per verificare se corrisponda a quello rinvenuto su una delle bombe”.

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“Il pedone è un automobilista che è riuscito a parcheggiare la macchina prima di noi”

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-Ugo Tognazzi-

Uno sguardo a… rognoni alla bourguignonne

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La ricetta puoi trovarla QUI!

Ugo Tognazzi sul set de… La grande abbuffata

Ugo Tagnazzi sul set de… Signore e signori, buonanotte

Ugo Tognazzi sul set de… Romanzo popolare

Gente di Cremona… Ugo Tognazzi

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Uno sguardo a Cremona… Piazza Stradivari

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Uno sguardo a Cremona… Piazza del Comune

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Uno sguardo a… CREMONA

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SOGNIAMO per disarticolare il potere criminale… ROBERTO SAVIANO!

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Saviano:  “Educare alla felicità è la più grande arma per disarticolare il potere criminale”.

L’allegria sta arrivando. Mutuando il film “No” di Pablo Larrain, Saviano parla dei nostri giorni facendo un parallelismo con il regime di Pinochet. Un grande dittatore a cui serve la legittimazione democratica ed è convinto di poterla avere ribattendo colpo su colpo i suoi avversari politici. Un regime che aveva fatto i crimini più nefasti e che godeva però di un consenso largo anche grazie a una popolazione che non poteva immaginare un mondo diverso da quello in cui stava vivendo, ma poi arrivò il cambiamento e passò attraverso la speranza e la voglia di un mondo migliore… Si prospettò davanti non una lotta, ma una vita diversa… Pinochet fu battuto da un’idea nuova di mondo, di vita, di progetto esistenziale che andava oltre al condannare gli atti criminali del dittatore e si poneva su un piano di prospettiva diversa… Si iniziò a far sognare il mondo!

Caso Ragusa: martedì l’incidente probatorio con Gozi

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A seguito della richiesta del pm Aldo Mantovani di far acquisire le dichiarazioni del giostraio Loris Gozi, il supertestimone che vide Logli per strada e poi udì una coppia litigare per strada la stessa notte in cui scomparve Roberta Ragusa, la procura di Pisa ha richiesto l’incidente probatorio, che si svolgerà martedì alle 10 di mattina. Gozi ha testimoniato di aver assistito alla lite intorno all’una di notte, orario in cui è scomparsa Roberta e che intacca l’alibi di Logli che ha sempre riferito di essere andato a dormire prima di mezzanotte. La scelta dell’incidente probatorio potrebbe essere frutto di una strategia processuale ben delineata e che prelude al successivo interrogatorio di Logli, che non è più stato sentito dagli investigatori da quando è stata formulata l’ipotesi accusatoria nei suoi confronti. Però sarà un banco di prova anche per Gozi, che dovrà confermare la solidità delle sue dichiarazioni agli inquirenti anche sotto la pressione delle domande della difesa di Logli e dei legali delle parti civili.

Travaglio e le lodi ai nostri Premier

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“Ci risiamo. Sono 20 anni che passiamo da un salvatore della patria all’altro”, ma invece avere dei buoni politici?

“Prima tutti innamorati di Senatore Monti e Fornero. Ora non escono più di casa.” Ma come farà il cane di Monti se non lo fa uscire?

“Da noi è meglio della monarchia: il potere si trasmette per partenogenesi: da zio a nipote, come Paperopoli”, fra un po’ possiamo anche fare  le elezioni con le tessere di monopoly?

“Parlano di 3a Repubblica ma sono gli stessi della 1a e della 2a”, ma perché non abbiamo rieletto Andreotti?

“Lo chiamano governo temporaneo ma non provvisorio. Come dire nano ma non basso o pirla ma non fesso”

“Lo Zimbabwe temeva di restare l’unico paese con un Presidente di 88 anni, invece no: ci siamo a che noi”

“Tutti vogliono bandire la parola ‘piazza’: un postaccio antidemocratico, con buona pace degli ateniesi”, ma in fondo la Grecia non sta molto bene!

“Il PD non avrebbe mai candidato Rodotà: è di sinistra”

Napolitano 2 settimane fa: ‘Non mi convinceranno a restare, mia rielezione sarebbe ai limiti del ridicolo'”

Il problema è che dopo l’intervento di Travaglio c’è la risposta di Fassina… perchè politici che non sanno più neppure arrampicarsi sugli specchi? Rodotà, secondo Fassina, non aveva i numeri… ma invece Prodi e Marini sono andati alla grande? Uno in più o in meno?

Il segreto svelato dell’ispettore Derrick: era un SS!

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E’ entrato nelle case di tutti, l’aria sorniona di chi era certo che, a fine episodio, avrebbe svelato ogni mistero e messo i colpevoli con le spalle al muro. Lo stesso muro dal quale lui è sempre riuscito a fuggire, perchè se il tuo nome è Horst Tappert ma tutti ti conoscono come ispettore Derrick, non puoi avere macchie nere nel tuo passato: gli scheletri devono essere obbligatoriamente negli armadi degli altri. Tappert il suo se l’è portato nella tomba cinque anni fa, seguito da sospetti che non si erano mai potuti dimostrare… sospetti che, se confermati, avrebbero portato molti a guardarlo con occhi diversi. Allora certi segreti meglio non rivelarli, far finta non esistano e vivere per omissione. Ma la luce prima o poi riesce ad illuminare tutto, anche un trascorso nelle Waffen Ss.  Ad illuminare la zona d’ombra c’ha pensato Joerg Becker ed il Frankfurter Allgemeine Zeitung ha riportato la notizia: almeno a partire dal 1943, quando aveva vent’anni, Horst Tappert è stato un membro delle Ss, fatto che l’attore tedesco non ha mai reso noto, neanche nelle sue memoria, mentre in alcune interviste aveva detto di essere stato impiegato come sanitario e di essere stato imprigionato alla fine della guerra. Il sociologo Becker ha scoperto per caso che il futuro ispettore, ancora giovane, aveva gravitato in una compagnia teatrale di cui avevano fatto parte diversi attori in passato vicini al regime nazista. Ha quindi fatto richiesta all’Associazione tedesca che dal 1939 informa i parenti dei caduti della Wehrmacht, l’esercito nazista, dove si trovano documenti sull’appartenenza alle diverse truppe. Stando ai documenti conservati negli archivi dell’associazione, Tappert era entrato a far parte di una divisione di riserva della contraerea ad Arolsen. La prima data certa è il 22 marzo 1943, all’epoca Tappert apparteneva al primo reggimento granatieri “Testa di morto” come granatiere.

Fassina si scontra con Travaglio: lei deve studiare la costituzione

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Fassina a Travaglio: lei deve studiare la costituzione e se poi dobbiamo accontentare la platea allora diciamolo.

Ma come si può parlare così da uomo di sinistra del Pd… Ma siamo sicuri che Fassina non sia del Pdl?

Ma Fassina ha sempre e comunque la sua aria di supponenza o qualche volta riesce anche a levarsi la maschera e diventare l’uomo fragile, una barca alla deriva senza più il suo timoniere?

E piovono gli insulti su Twitter:

“Ogni volta che parla Fassina una tessera del PD si incendia per autocombustione”.

“Fassina uno dei responsabili del tracollo Pd, dovrebbe prenderne atto, come altri. Politicamente impresentabile”.

 

Amici: la squadra blu dice addio ad uno dei suoi!

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La quinta puntata di Amici, che andrà in onda il 4 maggio, ospiterà Giovanni Allevi come primo ospite musicale. Il quarto giudice, contro ogni previsione che lo voleva come ospite comico, è Carlo Verdone, che si aggiunge a Sabrina Ferilli, Luca Argentero e Gabry Ponte per l’assegnazione dei punti al termine delle varie esecuzioni. Come ogni settimana, anche questa volta nomi illustri accompagnano le squadre duettando con i cantanti: per i bianchi, nella prima manche Patty Pravo si esibisce con Greta in E dimmi che non vuoi morire, mentre Verdiana calca il palco assieme ad Antonello Venditti in un mesh-up di Ci vorrebbe un amico e Ricordati di me. Nella seconda, il duetto di Ylenia con gli Stadio mentre la squadra bianca schiera la propria coach Emma. A differenza delle precedenti puntate, quando veniva eliminato un concorrente al termine di ognuna delle due sfide, questa volta ci sarà solo una nomination che porterà al ballottaggio finale. La squadra di Bosè è la prima a “subire” la nomination: è il turno di Edwyn di preoccuparsi per il suo prossimo futuro. Al termine della seconda manche è invece la squadra bianca a decidere chi vuole salvare: Lorella finisce al ballottaggio. L’ultima, decisiva sfida vede l’esibizione del cantante che propone il suo inedito, Mattia, mentre la ballerina esegue il suo cavallo di battaglia. Al termine, è Edwyn a dover lasciare definitivamente il programma!

Nessuno ci voleva credere ma ora c’è il video… La Russa scappa in ambulanza

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Nessuno ci credeva quando fu data la notizia che dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, con il rinnovo dell’incarico a Giorgio Napolitano e durante le contestazioni di Piazza con gli italiani che si indignavano per la mancata elezione di Rodotà, La Russa fosse uscito dal Palazzo in ambulanza… Purtroppo è vero! Ecco il video.

Protesta a Madrid: scontri tra polizia e manifestanti

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A Madrid oggi è andata in scena, per le strade del centro, la manifestazione radicale “Occupiamo il Congresso”, organizzata dalla piattaforma “En Pie!”. Le forze dell’ordine, dislocate nel centro della città, hanno provveduto ad occupare i dintorni del Parlamento ma non sono state in grado di evitare gli scontri. Le forze dell’ordine hanno caricato a più riprese e usato i manganellli in risposta agli oggetti lanciati dai manifestanti. E’ scattato l’arresto per un 50enne prima che la gente iniziasse a lasciare la zona.

Il 25 aprile a Servizio Pubblico

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Democrazia il governo di un popolo intero!

Dalle Vallette di Torino, dove ancora c’erano i partigiani con il sogno di una repubblica demcratica basata sul lavoro a una repubblica presidenziale? Cosa non è successo in Italia e cosa sta succedendo? Dalla piazza al re… ci si arriverà attraverso l’alleanza Pd e Pdl? Ha altre alternative Letta, dopo il disastro di Bersani?

Servizio Pubblico con Travaglio e Saviano festeggia il 25 aprile

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Il 25 aprile da Santoro sarà festeggiato con Roberto Saviano che interverrà a Servizio Pubblico nella puntata che avrà come titolo “O la piazza o il re”. Il titolo non lascia dubbi, la tensione che si è vissuta a Roma in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica è stato un chiaro segnale di insofferenza tragica di una popolazione sull’orlo del baratro. Ora Letta e l’impresa fantascientifica di formare il governo… tra un Pdl che chiede non solo la torta ma anche le candeline e un Pd che la torta la fa collassare ogni volta… intanto si cerca di annettere qualche ingrediente in più… e si spera che se non subito prima o poi qualche “stellina” cadrà…

 

Terremo in provincia di Arezzo!

terremoto aretino-tuttacronacaIn provincia di Arezzo la popolazione ha avvertito un lieve evento sismico che si è verificato alle 16.19. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha dichiarato una magnitudo locale di 2.3 gradi sulla scala Richter mentre l’epicentro è stato registrato in prossimità di Bibbiena, Chitignano e Castel Focognano. La “Sala Situazione Italia” del Dipartimento della Protezione Civile ha eseguito delle verifiche a seguito delle quali non sono risultati danni nè a cose nè a persone.

MPS la banca dei doni a Pd e Pdl

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Per i comuni mortali c’è Babbo Natale e arriva il 25 dicembre per i politici c’è Mps e arriva spesso e volentieri.

400 pagine di estratto conto per Mps. Gli anni al vaglio dell’indagine sono dal 2007 al 2009. in questi anni si può ricostruire la fitta rete di sovvenzioni ed erogazioni a fondazioni, associazioni, amici e a volte perfino nemici, che bisognava far tacere.

Bonifici alla “fondazione Ravello” oggi presieduta dall’attuale capogruppo del Pdl, Renato Brunetta, ma anche a Giuseppe Di Vittorio della Cgil.Poi ci sono i circoli Arci alla fondazione Craxi, fondata e presieduta da Stefania. Dai bonifici per l’ex senatore del Pdl, ora candidato sindaco a Pisa e storico braccio destro dell’ex ministro Altero Matteoli, Franco Mugnai (legale nel caso Ampugnano). Poi fondi a tutte le amministrazioni a guida Pd della Toscana. A partire dalla Regione fino a numerosi Comuni. Tranne uno: Gagliole, l’unico con un’amministrazione di centrodestra.

Dove mirava Mussari? Sicuramente a Roma, in particolare all’Abi, dove riuscì ad arrivare nel 2010… ma era il palazzo che gli interessava. I rapporti li aveva ed erano trasversali… Da Giuliano Amato a Giulio Tremonti. Poi arriva Antonveneta e a questo punto il “cerchio magico” si chiude Banca e fondazione, il gioco è fatto! Iniziano a sponsorizzare tutto dai circoli alle associazioni politiche.

Come riporta il Fatto quotidiano

“Da Siena i soldi vanno anche a Lecce: arcidiocesi (120 mila euro), varie onlus e 50 mila euro alla provincia. Guidata da Antonio Maria Gabellone, ex Dc oggi Pdl, legato a Vincenzo De Bustis e, in particolare a Lorenzo Gorgoni, membro del Cda di Mps. Ma è anche terra politica di Massimo D’Alema e della Banca 121 acquistata da Rocca Salimbeni. I versamenti sono compresi tra i diecimila euro e i due milioni, che vanno alla fondazione Ravello, per un importo complessivo che sfiora il miliardo e che si perde nel totale delle uscite della Fondazione: 17.983.686.939 euro complessivi di movimentazione in 36 mesi. Per lo più dovuta alle operazioni di compravendita sui mercati in vista dell’aumento di capitale per l’acquisto di Antonveneta.

Alimentata dai fondi versati all’Università cittadina, alle società del Comune e di sviluppo, alla diocesi, alle contrade del Palio. Fino ad assottigliarsi e perdersi in mille rivoli con bonifici da 50 mila euro anche a singoli preti. Meglio assicurarsi la buona parola di tutti. Tra i 3 miliardi versati per l’aumento di capitale per l’acquisto di Antonveneta ai piccoli bonifici ci sono, ad esempio, uscite per dieci milioni alla Cressidra Sgr Spa, un gestore di fondi chiusi riservati nonché azionista di Anima Sgr insieme a Banca Popolare di Milano, Credito Valtellinese e la stessa Banca Monte dei Paschi. Rocca Salimbeni condivide con Anima il presidente dei sindaci: Tommaso Di Tanno, oggi indagato. Tra i più noti tributaristi italiani, legato ai Ds, in particolar modo a D’Alema e Vincenzo Visco, di cui è stato consigliere economico in via XX Settembre, Di Tanno non si è accorto della voragine che Mussari, Gianluca Baldassarri e Antonio Vigni, hanno creato in Mps. E’ stato anche revisore dei bilanci dei partiti per Montecitorio.”

Non è neppure possibile immaginare quanti reati sono stati creati, non è possibile tessere una maglia esatta delle responsabilità di ogni soggetto in campo. Quello che appare è solo un enorme Banca di Affari Privatissimi a cui avevano accesso in pochi e dove i capitali venivano gestiti per elargire “doni”.

Gli europei dicono basta Europa… ma forse c’è voglia di un’Europa diversa!

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Basta Europa! Intervistando i cittadini europei il coro sembra unanime e se poi si analizzano i dati (Eurobarometer) lo sconforto dei cittadini lo si tocca con mano.

Il 42% dei polacchi vuole uscire dall’Europa, il 53% degli italiani non sopporta più neppure il termine, i francesi che si oppongono all’Europa sono il 56%, il 59% dei tedeschi si dichiara contrario all’Unione, seguiti dal 69% degli inglesi e dal 72% degli spagnoli.

Euroscetticismo è quindi dilagante? Diciamo che la formula di Europa applicata fino ad oggi è perdente.

Lo sa bene José Manuel Barroso  che qualche giorno fa ha dichiarato che il sogno europeo è minacciato “da una rinascita del populismo e del nazionalismo” che si è diffusa in tutta Europa e che “in un momento come questo, in cui così tanti cittadini devono vedersela con la disoccupazione, con l’incertezza e con l’ineguaglianza, è nata una sorta di stanchezza europea che procede di pari passo con la mancanza di comprensione. Chi fa cosa, chi decide cosa, chi controlla chi? Da che parte stiamo andando?”

Il populismo e il nazionalismo però sono nati dalla politica di Austerity applicata per tanti anni e ritenuta la guida suprema per uscire dalla crisi. L’austerity non funziona… anche perché chi l’ha teorizzata ha sbagliato!

Thomas Herndon, studente  della Università del Massachusetts, insieme a Michael Ash e Robert Pollin hanno “rifatto i conti” utilizzando gli stessi dati e criteri impiegati da Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff – i padri della regola del 90%, che teorizza che paesi con un alto debito pubblico hanno un livello di crescita più lento –   hanno ottenuto risultati molto diversi.

Il 90% di debito pubblico della produzione economica è già stato ampiamente superato dagli Stati Uniti, ma come dimostrano i dati dell’ultimo trimestre, se pur con una certa fatica, la crescita c’è stata… Cosa non funziona quindi nella teoria di Reinhart e Rogoff? Il problema è sulla formula di Excel sulla quale si è basato gran parte dello studio dei due economisti di Harvard. Sono stati esclusi alcuni Paesi che invece avrebbero avuto un impatto concreto se fossero stati inglobati nella ricerca, poi vi è stato un errore nell’attribuire il peso assegnato ad alcune nazioni per renderle confrontabili e per ultimo sulla teoria pesa l’esclusione di alcuni periodi storici.

Insomma sembrerebbe che due grandissimi economisti sono crollati davanti a una formula matematica sbagliata e che tutto il mondo si sia adeguato senza rifare i calcoli.

I cittadini europei non ci stanno a dover subire gli errori (ma è davvero stato solo uno sbaglio macroscopico ci calcolo?) soprattutto quelli che si sentono lesi nella loro democrazia e supremazia, uccisi dalle politiche economiche imposte da Bruxelles, traditi dai propri governi incapaci di dire “no” a questa schiavitù eonomico-finanziaria.

Cosa si è creato? Una guerra tra cittadini europei… tra i cittadini “forti” che “pagano” il prezzo dei cittadini “deboli” e li accusano di averli ridotti in povertà. La verità dove è? Che l’austerity è un ottima arma per controllare le nazioni con l’Alta Finanza, a colpi di spread che s’impenna e fa tremare i Premier europei, a colpi di Pil che non cresce e di disoccupazione che avanza… è un business che diventa oligarchia… sul quale poi le agenzie di rating fanno i loro calcoli, promuovendo e bocciando le nazioni, salendo anche sui cadaveri, vittime innocenti della crisi economica.

E’ ancora Europa?

Letta e M5S… la teoria dei giochi!

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Sembra una teoria dei giochi più che un incontro per le consultazioni prima della formazione di un governo. Al tavolo si contrappongono diverse esigenze e diversi punti di vista, ma c’è anche una linea di fondo che sembra, ora, più condivisibile. Un’apertura maggiore del M5S e un ascolto pieno da parte del Pd.

Se da una parte Letta vuole ministri che abbiano già esperienza e che non debbano fare “scuola guida”, dall’altra c’è il timore di nomi che ritornano ad essere sempre gli stessi.

Poi ci sono i tre grandi obiettivi del Premier incaricato. Il primo è dare risposta all’emergenza economica e sociale (la pressione fiscale, debiti della Pubblica Amministrazione, tema mezzogiorno, il problema della disoccupazione e della cig che ora sta cedendo, ma soprattutto sulla cig occorre anche ripensare lo strumento),  il secondo costi della politica e  il terzo il concetto di “nuova” Europa.

Crimi vuole i fatti… ma c’è sui singoli provvedimenti. Poi c’è il nodo dei nomi per il governo, ma c’è anche il nodo sui costi della politica. Non a caso la Lombardi arriva con una proposta per l’abolizione del debito pubblico, ches arà depositata domani e si spera che Letta  la firmi prima di diventare Presidente del consiglio!

Letta chiede lo scongelamento da parte del M5S… M5S non darà la fiducia, ma si ritengono pronti a dare i sì suoi singoli provvedimenti. La teoria dei giochi continua…

Laura Boldrini: basta con i segreti di Stato

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Il presidente della Camera Laura Boldrini ha scelto il palco milanese di Piazza Duomo oggi, nel giorno della celebrazione della Liberazione per lanciare il suo appello: “Mi unisco a chi chiede l’abrogazione completa e definitiva del segreto di Stato per i reati di strage del terrorismo, perché in un paese civile verità e giustizia non si possono né barattare né calpestare”. A Milano, ha ricordato che “tante stragi non hanno trovato risposta e in troppi casi le istituzioni non hanno saputo dare risposte e certezze su esecutori e mandanti”. Il presidente, che ritiene che i tanti, troppi, casi di violenze che si sono registrati nel nostro Paese  siano segni del fascismo, ha fatto notare come tutto ciò sia “un fallimento” che va contro l’ideale di trasparenza totale che da molto tempo si richiede.  “Anche dopo la resistenza – ha affermato – in molti hanno continuato a morire per la nostra libertà. L’Italia è stata ripetutamente colpita dalla violenza politica, dagli attacchi della mafia e dalla barbarie del terrorismo”. Ha parlato del fascismo come “ferita dolorosa, ancora aperta” puntando il dito contro le istituzioni che “non hanno saputo dare una parola di certezza sugli esecutori” delle stragi. Il suo monito è stato anon considerare “i valori sanciti dalla Costituzione acquisiti una volta per tutte” perchè essi “sono continuamente minacciati da gruppi neofascisti che, purtroppo, pullulano sui siti internet. Questo, in un Paese civile, non è tollerabile”. L’appello poi è stato diretto agli adulti, invitati ad instaurare un dialogo con i giovani affinchè non diventino “preda di questa sottocultura”. “La democrazia ha bisogno costantemente di essere difesa”.

Pagare per… guardare!

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Georgina, proprietaria di un negozio specializzato in prodotti senza glutine in Australia, ha appeso un cartello sulla porta del suo negozio in cui rende noto che chi entra dovrà pagare 5 dollari. In caso di acquisti, questa cifra verrà sottratta al momento del conto. Insomma, una tariffa per chi entra “solo per guardare”. L’idea è nata perchè in molti chiedono chiarimenti sulle caratteristiche dei prodotti o per farsi consigliare, salvo poi acquistare il prodotto in rete o al supermercato, cercando così di risparmiare qualche dollaro. Georgina ha motivato la sua decisione: “non sono qui per fare un servizio di beneficenza, a favore delle grandi catene di supermercati”. La nuova policy del negozio è entrata in vigore d inizio febbraio ed ha avuto riscontri discordanti: alcune persone sono tornate sui loro passi mentre altre hanno accettato di pagare la tariffa. Russell Zimmerman, direttore esecutivo dell’Associazione dei rivenditori australiani, commenta negativamente l’iniziativa, affermando che un simile atteggiamento può avere come unico effetto quello di allontanare la clientela. In realtà nel Queensland ci sono già alcuni negozi che hanno attuato una politica simile, anche se in un contesto diverso. Si tratterebbe di negozi di abbigliamento e di scarpe, che “tariffano la prova”. Quello di Giorgina è però il primo caso in cui si paga esclusivamente per guardare.

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Amici 2013: chi canta?

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Alle 18 inizierà la registrazione della quinta puntata di Amici che andrà in onda sabato 5 maggio. Nel frattempo iniziano a girare le prime indiscrezioni che parlano di Antonello Venditti come ospite musicale. Quello che è certo è che Miguel Bosè terrà tre concerti in Messico, l’1 il 2 ed il 3 maggio, eventi che giustificano il suo abbandono dal programma. La novità di questa puntata è che, invece delle due esclusioni a cui ci hanno abituato, oggi sarà eliminato solo uno dei concorrenti.

Evade per dar fuoco alla casa della suocera!

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Un condannato agli arresti domiciliari nel napoletano, è evaso dalla sua abitazione per andare a incendiare la casa della ex suocera! L’uomo  si è introdotto nell’abitazione della donna e ha cosparso il pavimento di liquido infiammabile. L’intervento repentino della ex suocera che ha gettato immediatamente dei panni sull’inizio di incendio ha immediatamente spento le fiamme. Ora l’uomo è stato nuovamente  fermato dalla polizia e ora deve rispondere delle accuse di evasione, danneggiamento nonchè di incendio doloso ed atti persecutori.

Il Pdl in difficoltà alza il tiro… Letta potrebbe vincere se gli riesce il “ruzzle”

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Enrico Letta ci sta provando… e in queste ore assomiglia molto a Bernie Laplante, l’eroe per caso di Dustin Hoffman. Ma se nel film c’erano onore e gloria per “l’angelo del volo 104”, qui abbiamo solo lotte clandestine di partito e interessi privati da salvaguardare.

Letta, uomo ombra, fino a ieri al riparo dai grandi riflettori della politica, viene designato a prendersi il Paese sulle spalle in una situazione difficile e complessa. Complessa per il doppio gioco di Berlusconi, che da abile stratega ha individuato il punto debole del Pd e che ora preme per far suoi i ministeri più importanti e i punti chiave del governo… Vuole la grande abbuffata, lasciando a Letta la parte più ingrata… la responsabilità dell’Armata Brancaleone… Ma quanto può valere Letta se dovrà inserire Schifani, Brunetta, Gelmini e Quagliarello? Può ancora vincere alla grande! Se si analizza la posizione del Cav ci sono tanti punti a suo sfavore. Letta è un uomo del Pd e Napolitano lo ha preferito ad Amato, uomo fidato di Berlusconi. Uno smacco d’immagine e di strategia politica, anche se Berlusconi da bravo slalomista ha rovesciato a suo favore la scelta “Non importa chi guiderà questo governo”. In questo modo ha sminuito davanti all’opinione pubblica il ruolo del Premier… quello che conta è il programma. E quindi cerca di veicolare il messaggio positivo che il Pdl in fondo governa con i suoi 8 punti… Il Pd viene triturato dalle parole di Berlusconi come un mero esecutore delle idee e delle proposte del Cav.

Ma chi aiuta Berlusconi? Il Pd. Con i suoi veti incrociati che riflettono le divisioni interne di un partito che ha perso dignità e coesione smontato pezzo a pezzo dall’interno… da chi ha voluto tacitamente fare un gran bel favore all’anima nera della politica italiana… a quel Silvio Berlusconi che nessuno vuole, ma che tutti votano.

Ma il Pdl è davvero in una posizione ottimale? Non sembra proprio visto che il Presidente della Repubblica è uomo del Pd, anche se super partes, la Camera dei deputati ha una presidente del Sel e al Senato c’è Grasso sempre del Pd. Il gioco di Berlusconi quindi sarebbe facile da smontare se si riuscisse a minare la destra attraverso un’operazione simile a quella operata da Berlusconi stesso: i tuoi uomini, il tuoi 8 punti… ma il tutto da rivedere attraverso la lente del Pd unito e coeso.

Venendo agli 8 punti del Pdl:

La revisione-ammorbidimento di Equitalia potrebbe essere usata per far traghettare la riscossione delle entrate sotto un ministero economico. In fondo Equitalia a ben pensare è solo una duplicazione di un’attività esternalizzata, ma che potrebbe benissimo rientrare in un ambito più istituzionale attraverso l’Agenzia delle Entrate… in tal modo ci potrebbe essere una riduzione dei costi di gestione e un indirizzo a guida Pd.

Il riconoscimento alle imprese se assumono giovani, altro perno degli 8 punti di Berlusconi, potrebbe essere amplificato per quelle aziende che operano nell’economia verde e nello sviluppo sostenibile. La sburocratizzazione delle attività dell’impresa potrebbe servire come motore trainante della ripresa economica attraverso un informatizzazione di dati incrociati il cui controllo avvenga direttamente negli enti decentrati del ministero del lavoro.

L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti dovrebbe essere una delle prime attuazioni da fare, se non addirittura la prima, pensando anche a promuovere la politica attraverso un facile accesso alle sponsorizzazioni (che non significa poi che le lobby prendano il controllo del Paese, ma dando i giusti pesi e misure a chi investe in politica, attraverso cospicue riduzioni fiscali)

E poi se uno degli 8 punti di Berlusconi è l’elezione diretta del Capo dello Stato e il rafforzamento del Premier perché non accontentarlo immediatamente?

Quindi perché non rilanciare invece che giocare in difesa?

Le librerie più pazze del mondo!

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Quando la lettura diventa un gioco e le librerie sono opere d’arte architettoniche, la voglia di leggere aumenta e avvicina anche chi non è un divoratore di volumi.  Succede ad esempio al  Il Soneva Kiri resort sull’isola di di Koh Kood, in Thailandia. I lettori hanno a disposizione un labirinto di scale che porta a un tappeto elastico sospeso. I libri che si possono consultare riguardano la storia e la cultura locale.

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In Germania, a Heilbronn invece si può leggere tra chaise longue e pouff colorati, uniti agli scaffali “ubriachi”.  Il tutto si trova a bordo di un grande furgone nel quale leggere diventa un vero e proprio divertimento.

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Ci sono poi luoghi impervi, scaffali alti e irraggiungibili dove la libreria è stata ricavata da una scala a spirale e qui serve un apposti imbracatura per consultare i volumi. Sospesi nel vuoto anche il concetto più sfuggente potrebbe essere colto al volo!

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A New York c’è una libreria particolarmente amata dai bambini: è la Robin Hood Foundation. Comoda e rilassante con le tende trasparenti sulle quali sono stampate lettere giganti è il luogo ideale dove trascorrere un pomeriggio in compagnia di un bel libro.

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E’ quasi infinito lo spazio dato alla cultura nella biblioteca della Musashino Art University Museum and Library di Tokyo, dove le pareti sono occupate interamente da scaffali. Per trovare i libri che interessano in questo mare di cultura basta seguire le indicazioni che sembrano scritte col gesso sul pavimento.

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Per invogliare i bambini inglesi alla lettura si è allestita una libreria provvisoria in una casa sull’albero presso il Regent Park di Londra.

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E’, invece, una sorta di biblioteca-castello quella in cui studiano i ragazzi che frequentano il Grinnel College che si trova in Iowa, negli Stati Uniti.

Grinnell College, Iowa, Usa.

Grinnell College, Iowa, Usa.

Mentre in Cina la biblioteca diventa davvero un luogo di divertimento per i più piccoli. Dal design, ai colori fino ai volumi scelti. Il risultato è una struttura che assomiglia a un futuristico parco giochi, ma leggeranno i bambini in un clima che li spinge a distrarsi?

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La sonda Curiosity disegna un pene su Marte!

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La Nasa in imbarazzo! Il robottino Curiosity, la sonda che è atterrata su Marte lo scorso agosto in cerca tracce di vita, ha tracciato sulla superficie del pianeta rosso un disegno ch ripropone fedelmente la sagoma di un organo sessuale maschile. Le fotocamere della Nasa hanno catturato le immagini che ora stanno facendo il giro del web. Un buontempone in mezzo a tanti scienziati che ha guidato il robottino, costato 1,6 miliardi di dollari, affinchè tracciasse l’immagine? Il team che dirige le esplorazioni ha espresso tutto il suo imbarazzo pur non escludendo che l’immagine possa essersi formata del tutto casualmente durante le peregrinazioni di Curiosity.

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Indagarono FBI e CIA su uno dei due fratelli della maratona di Boston

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Uno dei due fratelli che hanno compiuto l’attentato di Boston era stato tenuto sotto sorveglianza per alcuni mesi nel 2011 dall’FBI, su indicazione dei servizi segreti russi (FSB). Il maggiore, Tamerlan  Tsarnaev, era infatti diventato un islamista radicale e si temeva che potesse avere contatti con i capi delle organizzazioni terroristiche.  L’FBI non trovò nulla di particolare, ma ora si è appreso che qualche mese dopo la prima segnalazione i servizi segreti russi ne inviarono una seconda, questa volta indirizzata alla CIA. Anche la Cia fece i suoi controlli e alla fine arrivò alle stesse conclusioni dell’Fbi. La cosa sta suscitando molte polemiche in questi giorni negli Stati Uniti perché, anche se non erano stati trovati legami diretti con gruppi islamici estremisti, Tamerlan era comunque finito in breve tempo in almeno due liste distinte compilate dai servizi segreti su persone sospette nel paese. Anche se nulla era stato trovato a suo carico la Cia  quindi lo volle inserire nelle liste, ma il suo cognome fu trasmesso con una traslitterazione dal cirillico che rese il cognome Tsarnaev in Tsarnayev. Tra le informazioni fornite c’erano anche due distinte possibili date di nascita del ragazzo, che si sarebbero rivelate in seguito entrambe inesatte. Quindi il ragazzo potè tranquillamente uscire dagli Usa, andare in Russia e rientrare indisturbato negli States. Ma cosa fece Tamerlan in Russia?

La zia contraddice il padre, il quale interrogato dalla polizia ha affermato, che lui e suo figlio furono insieme per tutto il tempo, ma sembra proprio che invece il padre lo raggiunse dopo due mesi, quindi Tamerlan avrebbe avuto tutto il tempo per cercare i contatti che lo avrebbero poi “indottrinato” sull’islamismo. Alcuni parenti dicono che il ragazzo era andato giù per aiutare la famiglia con i lavori di ristrutturazione della casa e che spesso andava a pregare, ma non avevano idea di dove andasse… le moschee sono molte nella zona! Probabilmente più che a pregare andava in qualche organizzazione estremista dove apprendeva l’addestramento e la dottrina.

Alcuni parenti affermano anche che il ragazzo voleva diventare un pugile, perciò andò spesso in palestre di pugilato… voleva diventare veramente un campione di boxe o anche l’autodifesa faceva parte dell’addestramento?  

Ci sono molte domande sul soggiorno russo di Tamerlan, ma soprattutto come è possibile che se i servizi russi lo avessero già segnalato alla Cia e all’Fbi nessuno ha mai trovato nulla? Come è stato possibile che le date di nascita e il cognome furono trasmesse sbagliate?

Grillo e la morte del 25 aprile

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Beppe Grillo, nel giorno della Liberazione, posta nel suo blog una foto in cui si vedono appaiati il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e Berlusconi, impegnati in un colloquio. Da qui parte il suo lungo commento, intitolato “Il 25 aprile è morto”, dove scaglia un altro strale contro i partiti e la situazione in cui vessa la politica  italiana.

“Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bilderberg il 25 aprile è morto,
nella grassa risata del piduista Berlusconi in Parlamento il 25 aprile è morto,
nella distruzione dei nastri delle conversazioni tra Mancino e Napolitano il 25 aprile è morto,
nella dittatura dei partiti il 25 aprile è morto,
nell’informazione corrotta il 25 aprile è morto,
nel tradimento della Costituzione il 25 aprile è morto,
nell’inciucio tra il pdl e il pdmenoelle il 25 aprile è morto,
nella rielezione di Napolitano e il passaggio di fatto a una Repubblica presidenziale il 25 aprile è morto,
nell’abbraccio tra Bersani e Alfano il 25 aprile è morto,
nella mancata elezione di Rodotà il 25 aprile è morto,
nella resurrezione di Amato, il tesoriere di Bottino Craxi, il 25 aprile è morto,
nei disoccupati, nelle fabbriche che chiudono, nei tagli alla Scuola e alla Sanità il 25 aprile è morto,
nei riti ruffiani e falsi che oggi si celebrano in suo nome il 25 aprile è morto,
nel grande saccheggio impunito del Monte dei Paschi di Siena il 25 aprile è morto,
nel debito pubblico colossale dovuto agli sprechi e ai privilegi dei politici il 25 aprile è morto,
nei piduisti che infestano il Parlamento e la nazione il 25 aprile è morto,
nelle ingerenze straniere il 25 aprile è morto,
nella perdita della nostra sovranità monetaria, politica, territoriale il 25 aprile è morto,
nella mancata elezione di Rodotà il 25 aprile è morto,
nella Repubblica nelle mani di Berlusconi, 77 anni, e Napolitano, 88 anni, il 25 aprile è morto,
nei processi mai celebrati allo “statista” Berlusconi il 25 aprile è morto,
nella trattativa Stato – mafia i cui responsabili non sono stati giudicati dopo vent’anni il 25 aprile è morto,
nel milione e mezzo di giovani emigrati in questi anni per mancanza di lavoro il 25 aprile è morto,
nell’indifferenza di troppi italiani che avranno presto un brusco risveglio il 25 aprile è morto.
Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti.
Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere.”

Delitto d’altri tempi? Ieri è morto un maggiordomo nel palazzo del ‘400

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E’ un delitto d’altri tempi? Un giallo alla Agatha Christie? Un maggiordomo che sapeva troppo o un omicidio per rapina? O il domestico aveva qualche contatto con la criminalità organizzata? Il maggiordomo ecuadoregno di 37 anni, Giovanni Guacihichulca Reinoso, trovato morto in fondo alla scalinata nel palazzo quattrocentesco dei principi Alliata di Pietratagliata, sta avendo un forte richiamo sulla stampa. La polizia sta ascoltando amici e conoscenti per cercare di ricostruire le ultime ore del maggiordomo. Un residente di via Bandiera avrebbe visto allontanarsi un uomo dal palazzo poco prima di trovare il cadavere. Non viene esclusa nessuna ipotesi. Intanto si attende il ritorno del principe Biagio Licata di Baucina, proprietario del palazzo, in questi giorni in viaggio a Londra.

 

Bosè va via, troppi contrasti con Emma? Arriva Eleonora Abbagnato…

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Se ne parla da giorni ma sembra tutto confermato. Oggi 25 aprile sarà l’ultima puntata di Amici di Miguel Bosè. Sembra che la decisione sia stata presa per le continue tensioni tra Emma Marrone e Bosé siano state la causa determinante della decisione. Emma rimproverava un atteggiamento mirato solo all’eliminazione dei concorrenti più forti della sua squadra attraverso una tattica messa in opera a tavolino da Bosè. Tutto determinato e un gioco al massacro che andava oltre le regole del Talent Show. Così, ufficialmente, Bosé abbandona per impegni pregressi… in realtà perché lui ad arrivare secondo proprio non ci sta e ogni mezzo è valido per ottenere la vittoria. Sembra che alla base della decisione ci sia stato quello scontro senza esclusione di colpi che si è verificato nella  terza puntata del serale, quando la squadra bianca ha perso entrambe le manches e si è ritrovata senza Angela ed Emanuele, due componenti su cui Emma ha puntato tantissimo. Le lacrime della De Filippi nell’abbracciare Emanuele erano state esaustive… Non doveva andare così.

Sembra che poi Bosé, quasi un novello Piton, si sia avvicinato a Emma per esprimere il proprio rammarico di fronte all’eliminazione di due ragazzi talentuosi e a quel punto sarebbbe scoppiata la quasi-rissa, con tanto di calcio che Emma avrebbe dato a Bosè il quale avrebbe risposto con un insulto. Forse solo fantasie, ma più probabilmente una triste realtà.

Al momento è stata contattata l’étoile dell’Operà di Parigi Eleonora Abbagnato, la quale aveva già annunciato la sua partecipazione al programma in veste di tutor per sei puntate e pare che sia giunto il momento di entrare in scena, proprio in concomitanza con la partenza di Bosè. L’Abbagnato quindi potrebbe prendere il posto di Bosé a tutti gli effetti magari affiancata dal rapper Nesli che già stava affiancando Bosé.

La tragedia di Boston diventa un videogioco

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“The Boston Marathon 2013, Terror on the Streets”, è questo il nome di un videogame diffuso dal gruppo di bulli della rete “Lolokaust” e presentato tramite un video di lancio che inizia con un “Stanchi di vedere il disastro della maratona di Boston in tv? Ora puoi riviverlo!” Il “gioco” prende spunto dalla tragedia accorsa durante la maratona di Boston, quando l’esplosione di due bombe causarono la morte di tre persone e il ferimento di altre 140. Lo scopo del videogame è di schivare degli ordigni a forma di pentola a pressione che il concorrente incontra lungo il percorso, peraltro insanguinato. Qualora il corridore siacoinvolto nella detonazione, si vede l’omino disintegrarsi, con dovizia di dettagli, mentre sullo schermo appare la scritta “Sei stato fottuto, l’anno prossimo ti andrà meglio”. Ironia fuori luogo, volgarità, mancanza di rispetto e totale ignoranza di cosa significhi avere dignità. Le produzioni di questi troll, come li definirebbe il popolo web, prendono spunto da eventi tragici, nel 2007 fu la volta del massacro del Virginia Tech, si basano su una creatività che ha del macabro e di una volgarità che è un’offesa allo stesso genere umano!

Resistenza… dalle piazze al Quirinale

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“Siamo in giornate di un tempo di crisi ed è venendo in un posto come questo, in generale tutti i luoghi in cui è cominciata la resistenza, che abbiamo molto da imparare sul modo di affrontare i momenti cruciali: coraggio, fermezza e senso dell’unità che furono decisivi per vincere la battaglia della resistenza”. Le parole del rieletto presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,  lanciano un ponte tra uno dei periodi più importanti della Storia italiana e l’attuale “situazione di crisi politica” in cui ristagna il Paese. Sembra però che “il nemico” sia da cercarsi là dove si annidia il potere, una guerra fatta di tattiche con l’unico obbiettivo di racimolare quanto più potere possibile salvo poi la virata alle larghe intese, per spalleggiarsi tra loro per difendere i propri interessi. Il “senso di unità” di cui parla il presidente è forse nell’aut-aut del PdL: o i ministri che indico io oppure al voto il prima possibile? Il Cavaliere poi, imbonitore delle folle, ha affermato a Tgcom24: “Letta? Poco importa chi guiderà questo governo, importante che ci siano un governo e un Parlamento per approvare provvedimenti urgenti; sono molto preoccupato ma, essendo ottimista di natura, continuo ad essere fiducioso e a combattere”… nessuna parola del “ricatto” alla base. Del resto anche il Sel ribadisce la sua posizione al termine della consultazione tenuta stamattina: “Abbiamo spiegato le ragioni della nostra opposizione a quello che si preannuncia essere un governo di larghe intese”, spiega Nichi Vendola mentre sottolinea che esse ”sono la risposta sbagliata al fatto epocale della richiesta di cambiamento”. L’unità, infine, sembra diventata un’utopia anche tra le fila democratiche: il deputato Pd Francesco Boccia lancia una risposta “tra le righe” a Laura Puppato che stamattina aveva affermato di non sentirsela di votare la fiducia davanti determinate presenze PdL nell’esecutivo Letta. “Nessuna minaccia ai colleghi ma ci sono delle regole che vanno rispettate ed e’ chiaro che chi non dovesse votare la fiducia al governo sarebbe fuori dal partito”.

E’ morta l’attrice e doppiatrice Anna Proclemer

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Anna Proclemer, attrice teatrale e cinematografica italiana, è mancata questa notte mentre si trovava nella sua abitazione di Roma. E’ stata la figlia Antonia Brancati a darne la notizia. La donna era nata a Trento nel 1923 ed aveva debuttato a soli 19 anni in Nostra Dea di Massimo Bontempelli con il Teatro dell’Università di Roma per poi recitare, durante gli anni della Guerra, con il Teatro delle Arti di Anton Giulio Bragaglia, in seguito con la compagnia dell’IDI, la compagnia Pagnani-Cervi e quella di Ricci. Al Teatro d’Arte, ha lavorato con Vittorio Gassman e Luigi Squarzina al Teatro d’Arte ed è stata diretta da Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano. Dal 1946 al 1954 è stata sposata con lo scrittore Vitaliano Brancati, il padre di Antonia. Dopo diversi ruoli da protagonista e non al cinema, Alberto Lattuada la sceglie come doppiatrice di Yvonne Sanson in Il delitto di Giovanni Episcopo, aprendole così una nuova strada. Risale al 1956 il lungo sodalizio, artistico e sentimentale, con Giorgio Albertazzi, che le aprirà le porte della televisione con lo sceneggiato L’idiota. La sua ultima apparizione cinematografica risale al 2012, nel film Magnifica presenza di Ferzan Özpetek.

Il rinnovamento di Papa Francesco: comunione ai divorziati?

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Forse non si può ancora parlare di una svolta, ma il fatto che Papa Francesco abbia incaricato monsignor Paglia, presidente del pontificio consiglio per la famiglia, di studiare la possibilità di concedere la possibilità si ricevere i sacramenti a separati e divorziati, è sicuramente un passo avanti. Sembra ci sia l’intenzione di non prendere un’unica posizione universale ma di valutare, di volta in volta, ogni singola situazione. Una simile apertura era già stata valutata anche da un Sinodo dei vescovi svoltosi a Roma lo scorso ottobre, quando si è discusso  sull’ammettere all’Eucaristia e agli altri sacramenti le coppie divorziate e risposate. All’epoca, molti dei vescovi presenti si erano espressi a favore di una simile apertura. In particolar modo, monsignor Gmur avrebbe rimarcato la necessità della Chiesa di non far rimanere nella condizione di peccato le coppie divorziate e risposate: “Conosco una coppia, sono sposati da 50 anni e tutti e due hanno alle spalle brevi esperienze matrimoniali. Questi 50 anni non contano nulla? È solo una realtà peccatrice? Forse qui la Chiesa deve immaginare un nuovo trattamento”. Poi ha aggiunto: “Proviamo a pensare ad una ragazza che vive con sua madre e con il compagno della madre, allora bisogna ripensare le relazioni del corpo della famiglia, del corpo della Chiesa e anche del corpo umano, della sessualità”. Era stato apprezzato anche il precedente intervento del vescovo Mario Grech di Malta: “Per le coppie di fatto che sentono l’insegnamento del Magistero come un macigno sulla loro testa e sui loro cuori e trovano difficoltà a riconciliarsi con la Chiesa e forse con Dio, l’avere la Chiesa che cammina accanto a loro si rivela veramente come una buona notizia. Queste coppie si aspettano dal Sinodo una parola illuminante”. In fin dei conti lo stesso insegnamento che professano parla di non giudicare e di non condannare, perchè quindi escludere qualcuno dall’Eucaristia? Soprattutto considerando che, alcuni tra coloro che la somministrano, si son macchiati di “peccati” ben più gravi del non essere stati in grado di mantenere la promessa di “finchè vita non ci separi”. C’è poi da considerare che, visto i tempi i crisi, non tutte le giovani coppie riescono ad avere l’occasione di sposarsi pur desiderando avere una famiglia: è giusto “punire” anche loro perchè una definizione arcaica li indica come persone che vivono “nel peccato”?

25 aprile: celebrazioni… con stonatura

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Omaggi ai simboli della Resistenza e delle vittime della Seconda Guerra Mondiale in tutta Italia da parte delle massime cariche dello Stato oggi, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. I cortei si svolgeranno nelle principali città italiane con Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, che ha deposto una corona a Porta S. Paolo: “Abbiamo deciso di partire da qui come primo atto del 25 aprile perché quella fu soprattutto una rivolta di popolo”. Ma sembra che le vecchie contrapposizioni non siano destinate a morire: la scritta “Lode ai partigiani”, su un muro del quartiere San Lorenzo, è stata coperta nella notte. L’atto è stato rivendicato dal gruppo di estrema destra Milizia. Le vecchie rivalità, è noto, sono dure a morire, ed ecco che anche la rete fa senitre la sua voce: Letta è pisano? I livornesi insorgono! (Tra i tanti cinguettii anche “Di sicuro i 101 del Quirinale non erano livornesi”). Ma il presidente del Consiglio incaricato non si ferma, neanche per il 25 aprile: ha dato il via alle consultazioni per la formazione del governo. Ad aprire la giornata l’incontro con la delegazione di Sel con i capigruppo del Senato, Loredana De Petris, e della Camera, Gennaro Migliore. Se Sinistra Economia e Libertà dice no alle larghe intese (“sono la risposta sbagliata al fatto epocale della richiesta di cambiamento”), voci perplesse si levano anche dal Pd, con la Puppato che afferma che “Se ci fosse un governo di Letta con Alfano vice premier, alla Giustizia magari Brunetta, la Gelmini all’Istruzione, Schifani all’Interno allora davvero io ho un problema di coscienza… e non lo voto”. Del resto non è l’unica ad avere dubbi, anche Rosy Bindi dichiara che “fare un governissimo a guida Pd è un gravissimo errore politico” mentre da Verona il sindaco Tosi apre una possibilità alla fiducia ma dice no a ministri del Carroccio nel governo. Anche Lupi ha un atteggiamento costruttivo nei confronti del nuovo esecutivo, “Perché nasca il governo noi non poniamo condizioni che non siano quelle dettate da Napolitano nel suo intervento”, in primis “quella della responsabilità”.

 

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