Nel centro del mirino: Verdini, Bondi, Santanchè, Brunetta e Sallusti

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Mediazione? Nel mirino di Alfano ci sarebbero 5 teste e poi si potrebbe parlare di “pacificazione” all’interno del Pdl. Intanto l’ex premier cerca di fare ordine nella voliera tra falchi e colombe.  Ma Alfano non si ferma e vuole quelle teste, una a una: Denis Verdini, Sandro Bondi, Daniela Santanchè, Renato Brunetta e Alessandro Sallusti.

Ma perché un giornalista? Lo spiega così l’Huff:

“Per la tregua servono segnali concreti. Sallusti non può stare lì a dirigere un giornale che dovrebbe essere del partito”. Per Berlusconi è impossibile dire io non c’entro. Alfano era con lui ai tempi della casa di Montecarlo, sa come funzionano le cose: “Si sa – dice un alfaniano di ferro – come vanno le cose. Prima di rompere ci blandiscono, poi inizia il dossier aggio e il metodo Boffo”.

Ora Alfano ha dettato le sue condizioni e la decisione rimbalza a Berlusconi!

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L’aborto di Sara Tommasi raccontato dall’ex

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E’ l’ex fidanzato, Fabrizio Chinaglia che racconta la sua versione su Facebook e grida i presunti ricatti subiti,  riguardanti l’aborto che la showgirl ha eseguito in circostanze, secondo lui, poco chiare:

“Il 10 settembre la madre porta via Sara Tommasi, verso il 20 la mamma mi ha detto o paghi 100.000mila euro o sarà aborto perché un padre deve pagare. Non dico cosa gli ho risposto, comunque il giorno dopo ha abortito – dichiara su Facebook Fabrizio Chinaglia, che aggiunge – Ma sta cosa non finisce qui, e la stiamo portando avanti con gli avvocati. Ho 200 prove pesanti della vita di Sara in mano e lei lo sa, e comunque al di là di tutto non la voglio più, mi è passata. Però Sara ha un contratto di lavoro e tanti impegni che sta bidonando”.

Berlusconi non va in Giunta: “sarò assolto dalla Corte dell’Unione Europea”

berlusconi-giunta-tuttacronacaIncontro con il capogruppo del Pdl Renato Schifani oggi al Senato per Berlusconi che, uscendo, ha reso noto che domani non sarà presente alla seduta pubblica della Giunta per le immunità del Senato che dovrà decidere sulla decadenza dal suo mandato di parlamentare. “Domani non vado in Giunta perchè abbiamo presentato una memoria in cui si evidenzia che questi giudici sono irresponsabili con un obiettivo personale trasferito in una cosa pubblica, cioè la Giunta, che ha funzioni giurisdizionali. Sono convinto che sarò assolto dalla Corte dell’Unione Europea e avrò l’annullamento della sentenza. In questo momento delicato, inoltre, desidero aggiungere che il Pdl è assolutamente unito, c’è solo qualche contrasto interno. Vedo tutto questo dissenso sui giornali, ma io stamattina sono stato due ore con Alfano. Non ci sono le cose che vedo sui giornali e sulle agenzie. Hanno sempre detto che il nostro è un partito di plastica, senza interlocuzione. Io penso che ora ci sia solo qualche contrasto interno e questo partito abbia finalmente personalità. Abbiamo personalità autonome. Anche nelle mie aziende i collaboratori migliori sono quelli che un rapporto dialettico con i loro superiori. Del resto, non mi sono mai piaciuti quelli che in azienda sono sempre d’accordo con il loro capo”. Il leader di Forza Italia ha quindi concluso:  “Abbiamo votato la fiducia perchè Letta ha dato assicurazioni sulle cose da fare ai nostri ministri e nel suo discorso”.

L’ultima telefonata di Giuliano Gemma alla moglie

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L’ultima telefonata di Giuliano Gemma, è stata alla moglie, la quale oggi ha dichiarato al Corriere:

«Non riesco a rendermene conto, non riesco a capire che lui non c’è più. Continuo a chiamarlo e lui continuerà a chiamarmi come ha fatto anche ieri, dicendomi ‘Pisi? – questo era il nomignolo che mi aveva dato – a che ora arrivi? Quando rientri a casa?’. Io ero in redazione, stavo lavorando… Poi, verso le 18, un’altra sua telefonata, mi dice ‘ho avuto un incidente, mi fa male una gamba, sono in ospedale…’. Come, in ospedale? Che è successo?, gli dico io… Mi sono precipitata, ma quando sono arrivata…” Si commuove, la voce è rotta dal pianto. Poi Baba riprende coraggio e continua a raccontare: “I medici mi hanno detto ‘Signora la situazione è molto critica, arresto cardiaco’. Non ho fatto in tempo a vederlo ancora vivo”, conclude.

Matteo Renzi, inizia la campagna per le primarie!

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Matteo Renzi ha iniziato la sua campagna elettorale per le primarie Pd dell’8 dicembre. Lo ha fatto sulla sua e-news:

”Il Partito Democratico – scrive il sindaco di Firenze –  celebrerà le primarie, l’8 dicembre. Saranno libere e aperte, per tutti. Non ci sarà obbligo di preregistrazione, non sarà necessario portare le analisi del sangue, non ci saranno i vincoli che peraltro non ci sono mai stati in tutta la storia delle primarie, tranne lo scorso anno. Bene! Possiamo farcela”, scrive Renzi nelle e-news. “Chi vuole iscriversi al Pd potrà invece partecipare anche alla fase congressuale precedente (convenzione nazionale, congressi comunali e provinciali) e ovviamente porte aperte”.

E la news finiva con:

”Segnatevi la data in agenda. Dal 25 al 27 ottobre è di nuovo Leopolda. Ne parliamo la settimana prossima”.

Recapitato un hard disk esplosivo alla sede de La Stampa di Torino

lastampa-torino-tuttacronacaSi è insospettito leggendo il biglietto che accopagnava un pacco che gli era stato recapitato presso la redazione torinese del quotidiano La Stampa, il giornalista Massimo Numa. Stando alla scritta, l’hard disk che aveva ricevuto conteneva filmati e documenti “delle forze dell’ordine”. Numa ha chiamato la Digos che ha sequestrato il pacco e ha proceduto con le verifiche: l’hard disk sarebbe esploso se fosse stato inserito nel computer.  Ora la procura del capoluogo piemontese ha aperto un’inchiesta, coordinata dai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo. Non è la prima volta che Numa riceve minacce a causa dei suoi articoli relativi alla Tav e ai movimenti antagonisti torinesi, che lo considerano troppo “vicino” alle forze dell’ordine. Solo alcuni mesi fa una busta contenente esplosivo era stata recapitata a La Stampa. In quell’occasione la missiva, aperta da un impiegato, non era esplosa per puro caso. Alcuni giorni dopo gli anarchici avevano rivendicato l’azione. Gli inquirenti seguono anche questa volta la pista legata ai gruppi torinesi vicini a quest’area. La consegna della busta è avvenuta ieri, il giorno in cui è stato appiccato un incendio doloso a un macchinario della Geomont di Bussoleno, impresa che lavora per la Tav.

Terremoto a largo di Palermo, alle 20,22

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Una scossa di terremoto al largo è stata avvertita dalla popolazione a Palermo alle 20.22. Il sisma ha avuto una magnitudo di 3.3 e profondità di 10 km a metà distanza circa tra il capoluogo e l’isola di Ustica. Non si registrano danni a persone o cose.

Spari intorno al Campidoglio di Washington

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Alcuni spari si sono uditi intorno al Campidoglio di Washington. Chiuso il Congresso. Alcune persone sono state ferite tra cui un poliziotto.  Le persone che si trovavano fuori dalla Corte suprema, dall’altra parte della strada rispetto al Congresso, sono state spinte dalle autorità a entrare nell’edificio della Corte. A dare notizia dei colpi di arma da fuoco e del ferimento dell’agente è stata la polizia di Capitol Hill. La polizia ha chiuso l’intera zona al traffico. 

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La polizia di Washington ha reso noto di aver in corso una operazione che riguarda un “tiratore attivo”, un killer che ha esploso alcuni colpi di arma da fuoco.  Secondo fonti della stampa alcuni agenti stavano inseguendo un’auto nera e sono riusciti a bloccarla nei pressi di Capitol Hill e a quel punto sarebbe nata una sparatoria. La persona che ha sparato è stata poi arrestata.

Italia in vendita? Cercasi acquirenti per l’isola di Santo Stefano

carcere-santostefano-tuttacronacaE’ appena stata venduta all’asta l’isola di Budelli e ora anche quella di Santo Stefano potrebbe trovare un nuovo proprietario: è infatti tornata in vendita sul sito di annunci immobiliari online Immobiliare.it. L’isola, un paradiso naturalistico che sorge di fronte a Ventotene, nel litorale laziale, rappresenta uno dei luoghi simbolo della storia italiana: vi si trova infatti un antico carcere borbonico dove furono rinchiusi, tra li altri, l’anarchico Gaetano Bresci e nel periodo fascista il futuro Capo dello Stato Sandro Pertini. Il carcere occupa circa 3 dei 28 etteri dell’isola, appartiene al Demianio e non è naturalmente in vendita. Il notaio napoletano proprietario di Santo Stefano che ora ha messo in vendita l’isola, che è inserita in una zona marina protetta, vuole restare anonimo.

Esplosione all’asilo di Teramo, salvi i bambini

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Una forte esplosione si è verificata intorno alle ore 18 nel vano caldaie della scuola materna di Piano d’Accio,  nella frazione di Nepezzano di Teramo. Sono crollate le pareti del vano caldaia e danneggiati i vetri delle finestre al piano superiore dove ci sono gli uffici del Csv, Centro Servizi per il Volontariato. Illesi i 5 impiegati che erano all’interno. Sul posto stanno hanno operato i Vigili del Fuoco. Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, e alcuni assessori comunali si sono recati sul posto. Si cerca di capire se si sia trattato di un problema alla caldaia o dell’esplosione di un tubo del gas. La scuola ovviamente domani resterà chiusa.

 

The aerial view: Lampedusa e il suo dramma visti dall’alto

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La Guardia Costiera ha realizzato delle immagini aeree che mostrano il momento dei soccorsi al barcone di immigrati che ha preso fuoco uccidendo oltre 100 somali. Le immagini sono state diffuse per mostrare dall’alto la zona in cui è avvenuto l’incidente che ha avuto una larga risonanza anche all’estero.

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Questa galleria d’immagini invece mostra l’interno di uno dei due barconi, a bordo del quale viaggiavano centinaia di migranti, approdato al Porto di Lampedusa.

L’altro barcone è, invece, affondato durante la navigazione e il bilancio provvisorio è di oltre cento morti e  più di 150 superstiti.

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Addio a Tullio Maddaloni, storico tifoso del Napoli

tullio-maddaloni-tuttacronacaEra diventato un’icona dei tifosi azzurri negli anni ’90 Tullio Maddaloni, per aver dato voce alle proteste sportive contro la presidenza di Corrado Ferlaino e Giorgio Corbelli. Voce storica della Napoli calcistica, è venuto a mancare oggi, stroncato da una lunga malattia. Maddaloni ha animato i dibattiti di molti studi teelvisivi, in modo singolare e dando voce ad ogni pensiero e diventando così uno dei punti di riferimento per tutti i fan della squadra partenopea. Era anche diventato famoso per la sua frase storica con la quale profetizzò il fallimento del Napoli: “Questa città ha lasciato che fallisse il Banco di Napoli, come pretendete che salvi la sua squadra di calcio”.

Cocaina e crack spuntano dai tombini!!!

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Quattrocento dosi spuntano dai tombini, crack ed eroina, in 11 buste di cellophane, per un valore di oltre 5 mila euro, sono stati rinvenuti in un tombino di via Fratelli Cervi, a Scampia, Napoli. Il pusher, avvertito da una delle «vedette», è riuscito a dileguarsi a bordo di uno scooter. Il tombino serviva da deposito.

 

Riesce a sfuggire alle forze dell’ordine, se ne vanta in Fb… e viene arrestato!

blitz-facebook-vantarsi-tuttacronacaIl 33enne tarantino Francesco Galileo, detto Chicco, era sfuggito alla cattura nell’ambito del blitz della Direzione distrettuale antimafia di Lecce volto a smantellare una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Dopo di che se n’è vantato in Facebook, scrivendo: “Non mi prenderete mai”. A quel punto è stato scoperto permettendo ai militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Taranto di arrestarlo. Con lui, salgono a 19 gli arresti su 20 destinatari del provvedimento restrittivo emesso dal gip del tribunale di Lecce. Stando all’accusa, Galileo aveva il ruolo di corriere dell’organizzazione che fa capo ad Antonio Ciccolella, ora in carcere, e alla moglie di questi, Piera De Padova, unica indagata che ha beneficiato dei domiciliari in quanto madre di un bimbo in tenera età.

Il tweet di Renzi, che augura al governo “buon lavoro”!

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Matteo Renzi ha twittato un messaggio di commento alla concitata giornata politica di ieri che ha visto consumarsi il dramma del Pdl spaccato e scisso e di un Silvio Berlusconi costretto per la priam volta ad adeguarsi alle decisioni dei “dissidenti” capitanati da Angelino Alfano.

Poco prima il pensiero del sindaco di Firenze però era andato all’immane tragedia che si è consumata a poche miglia dall’isoal di Lampedusa:

Copiare all’esame di maturità… è permesso dalla legge!

maturità-copiare-tuttacronacaIl Consiglio di Stato sostiene che è possibile copiare agli esami di maturità. Non trattandosi di un concorso pubblico, infatti, e conoscendo gli esaminatori il candidato per un percorso, se lo si trova a copiare non si può prescindere dal contesto valutativo. E’ questa la sentenza shock che è arrivata a seguito di un ricordo di una studentessa campana. La giovane era stata sospesa dal suo istituto ed esclusa dalle prove di maturità perchè aveva utilizzato il telefonino per cercare le risposte alle domande d’esame. A quel punto si è rivolta  al Tar della Campania, che le aveva dato torto. Ora però il Consiglio di Stato le ha dato ragione: ha sempre preso bei voti, quindi poteva copiare. La copiatura, infatti, “è stata dettata da uno stato d’ansia probabilmente riconducibile anche a problemi di salute attestati nella nota conclusiva di un dirigente scolastico”, ma soprattutto perché “il superamento dell’esame costituisce di per sé attestazione delle competenze, conoscenze e capacità anche professionali acquisite dall’alunna e la norma che regola l’espulsione dei candidati dai pubblici concorsi per condotta fraudolenta, non può prescindere dal contesto valutativo dell’intera personalità e del percorso scolastico dello studente. Non potevano ignorarsi, nel caso di specie, il brillante curriculum scolastico della candidata, ammessa all’esame con un giudizio che ne evidenziava le notevoli capacità, il personale vivace interesse e il costante costruttivo impegno”. La ragazza eviterà così una bocciatura che sembrava inevitabile.

Duplice omicidio a Reggio Calabria: Gianrocco Foti confessa

gianrocco-foti-tuttacronacaE’ l’operaio metalmeccanico Gianrocco Foti di 38 anni, incensurato, sposato con una cittadina polacca e padre di un bambino, l’autore del duplice omicidio che ha spezzato la vita di Joan Lacatus, 28 anni, e della sua compagna  Jonela Hololea, di 35, i due romeni trovati nel bagliaio dell’Alfa Romeo abbandonata sul molo di San Gregorio, a Reggio Calabria. L’uomo, fermato dalla polizia, ha confessato. Foti, come riporta ReggioPress, ha raccontato di una relazione sentimentale con una giovane prostituta romena che, con vari stratagemmi, era riuscita a più riprese, nello spazio di sei mesi, a farsi consegnare una somma di denaro superiore a 25 mila euro salvo poi troncare il raporto. L’uomo, nel tentativo di recuperare la somma, si è rivolto a Lacatus, amico della donna. I due s’incontrano ma il tentativo non porta ad alcun risultato e l’operaio è pervaso dall’esasperazione. In un ennesimo incontro, a cui prende parte anche la Hololea, a sua volta intermediaria per la restituzione del denaro, i romeni usano il pretesto di prendere la somma da un’abitazione di San Gregorio, in realtà conducono Foti in un luogo dove si trovano altri tre connazionali. I cinque romeni, stando alla ricostruzione dell’operaio, lo aggrediscono. A quel punto lui apre il fuoco. Quando ieri pomeriggio i detective della Sezione omicidi raggiungono l’abitazione dell’uomo, lui li accoglie con calma glaciale, stando a quanto riferito da uno degli agenti. Chiede il motivo del controllo e consegna l’arma, detenuta legalmente, una Beretta calibro 9×21, compatibile con quella utilizzata per compiere il duplice omicidio. Dall’arma mancavano 5 proiettili, proprio il numero dei bossoli trovati sulla scena del crimine. Foti viene accompagnato in Questura e sottoposto a  interrogatorio durante il quale nega ogni responsabilità. Nel frattempo, gli specialisti del Gabinetto regionale di polizia scientifica constatano che la pistola è l’arma del delitto. Nelle prime ore di stamani, davanti all’evidenza dei fatti, Gianrocco Foti è crollato e ha confessato.

Il camionista che salva la vita a un anziano diabetico che ha un malore alla guida

autista-camion-salva-anziano-tuttacronacaI giganti delle strade salvano vite umane. Il 1° settembre l’autista di un tir aveva posizionato il suo mezzo per far da scudo a una bambina che, a seguito di un incidente, era stata sbalzata fuori dalla vettura: la manovra aveva impedito che qualche vettura la travolgesse. Ora è il Daily Mail a parlare di un altro eroe su ruote. Il 46enne Bob Rennie stava viaggiando sulla A82 in prossimità Luss, nello Dunbartonshire, in Scozia, quando ha notato un’auto che procedeva a zig zag, invadendo spesso la corsia opposta. L’uomo, padre di quattro figli, l’ha sorpassata con il suo camion ed è riuscito a farla fermare in sicurezza. Al volante un anziano diabetico che, dopo una giornata calda e impegnativa, probabilmente aveva avuto un calo di zuccheri che gli ha reso difficile la guida. Con lui, la moglie. Bob ha raccontato al quotidiano: “Inizialmente credevo che l’autista del veicolo fosse ubriaco. Solo successivamente mi sono reso conto che era una persona che stava avendo un malore e ho capito che dovevo aiutarlo”. Sul luogo sono poi giunti i paramedici che hanno iniettato l’insulina all’anziano conducente che si è poi ripreso. “È andato tutto bene”, ha concluso il camionista-eroe, “erano una coppia molto carina, mi ha fatto piacere parlare con loro. Il signore mi ha chiamato per ringraziarmi la sera stessa, spero ora stia bene”.

La casa a forma di stadio di Lionel Messi!

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C’è chi grida al capolavoro architettonico e chi all’ossessione del lavoro, ma Lionel Messi si sta facendo costruire una “casa del calcio” che sorgerà a Barcellona. La struttura della villa monumentale è stata progettata dall’architetto iberico Luis de Garrido, che ha seguito le precise direttive dell’inquilino… Vista dall’alto, l’area edificata è molto simile a un campo di calcio sul quale è adagiato – come la palla sul dischetto del rigore – lo stabile di forma circolare, in tutto simile a uno stadio, ma senza le curve… La “casa stadio” si completa di una piscina, che circonda quasi tutto l’edificio, e di una installazione di pannelli solari estraibili. Un tempio più che una casa di autocelebrazione per il quattro volte pallone d’oro.

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Le immagini del dramma e i 100 morti sotto lo scafo

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Seguitano a scorrere le immagini sui media mentre si scoprono almeno 100 morti sotto lo scafo del natante caduto a picco nella notte a circa mezzo miglio dall’isola dei conigli nei pressi di Lampedusa. I sommozzatori avrebbero localizzato il barcone a una quarantina di metri di profondità. I corpi sarebbero intorno e all’interno del natante, soprattutto donne e bambini.

Intanto ci sono anche le testimonianze dei primi soccorritori, come chi ha salvato 47 migranti:

 

Spunta un nome per il possibile direttore sportivo dell’Inter targata Thohir

accardi_inter-tuttacronacaPotrebbe arrivare Beppe Accardi nell’Inter “indonesiana” di Erick Thohir. L’ex calciatore di Foggia, Palermo, Reggiana e Venezia, classe 1964, rivestirebbe il ruolo di direttore sportivo. A darne notizia Fabio Ravezzani su Telelombardia. L’attuale agente di calciatori, lasciato il calcio italiano giocò una stagione, quella 1995/96, in Indonesia, indossando la maglia del Pelita Jaya. In seguito Accardi ha sempre intrattenuto rapporti con il Paese di quello che diventerà il nuovo proprietario della squadra nerazzurra, come scrive calciomercato.com. L’agente FIFA è stato anche consulente di mercato del Royal Cercle Sportif Visé, club belga con proprietà indonesiana, oltre ad aver curato il trasferimento del terzino indonesiano Alfin Ismail Tuasalamony dal Visé al DC United, società della MLS nordamericana della quale proprio Thohir è co-proprietario.

Lazio-Fiorentina si giocherà? Incontro a rischio per lo sciopero dei vigili

lazio-fiorentina-rischio-tuttacronacaLa nomina di Oreste Liporace a nuovo comandante di vigili urbani di Roma ha portato a uno stato di agitazione avviato dal sindacato della polizia locale Ospol, che ieri aveva anche annunciato l’assemblea generale dei 19 Gruppi, prevista per la giornata odierna. Ma tale protesta rischia di compromettere il regolare svolgimento del match Lazio-Fiorentina. Come spiega l’Ospol: “non si potrà garantire il numero minimo di personale del Corpo che presta servizio ogni domenica allo stadio per mancanza di soldi”. Quello che si contesta è che non sia stata accolta la richiesta dell’Ospol e di altre organizzazioni sindacali di scegliere il nuovo comandante all’interno del corpo di polizia locale. “Questa scelta – afferma il segretario, Stefano Lulli – mortifica i 27 dirigenti presenti nel Corpo di cui 3 Vice Comandanti e, di fatto, il sindaco Marino commissaria il Corpo della Capitale”. Si tratta di una “scelta discutibile nelle modalità avvenute non improntate sulla specificità e caratteristiche del Corpo – continua Lulli – ma attraverso la presentazione di curriculum che non possono calarsi in una realtà territoriale e specialistica del più grande Corpo di Polizia Locale d’Italia”.

Il Papa chiama Carlo Petrini: si parla di Terra Madre

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Oggi che c’è stata l’immane tragedia di Lampedusa quella telefonata avvenuta sabato 28 settembre tra Papa Francesco e Carlo Petrini, scrittore e fondatore di Slow Food in cui si è parlato di ambiente, immigrazione e degli umili del mondo, ora appare come un filo di Arianna al quale attaccarti per sperare in un “mondo più bello”. Quella telefonata infatti è connessa proprio a Lampedusa, quando il Papa si era recato nel mese di Luglio a far visita ai migranti nel centro di accoglienza dell’isola. In quel periodo Carlo Petrini aveva inviato al Pontefice il suo libro, Terra Madre, insieme a una lettera un articolo sui migranti piemontesi in terra d’Argentina, proprio come i genitori di Bergoglio.

“Sul cellulare mi è comparso all’improvviso un numero sconosciuto. Ho risposto, e dall’altra parte c’era Papa Bergoglio .- così Petrini racconta il suo “incontro” con il Papa –  Non ero affatto preparato, ma la semplicità con cui il pontefice è stato capace di instaurare un dialogo diretto mi ha messo subito a mio agio. Avevo inviato un libro al Papa…”.

Nell’articolo dei migranti Petrini raccontava come in un secolo, cioè dal 1876 al 1976, dal nostro Paese erano partiti per l’estero 24 milioni di migranti. Di questi, 3 milioni avevano trovato casa in Argentina. Ed è esattamente ciò che avviene oggi con i nostri neri d’Africa: gli italiani morivano allora, come costoro muoiono oggi.

Il Papa racconta a Petrini di suo padre: “Nell’articolo parlo di un bastimento, -dice il fondatore di slow food – il ‘Principessa Mafalda’, che nel 1927 partì da Genova e si inabissò poco lontano dalle coste brasiliane causando la morte di 314 migranti italiani. Bergoglio mi ha detto che suo padre sarebbe dovuto salire proprio su quella nave. Invece partì due anni dopo. Gli ho detto che io sono agnostico, ma che c’è un segno del destino se suo padre non salì sul Mafalda, di cui tutti, ancora oggi, in Piemonte hanno memoria”.

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Come riporta la Repubblica, nell’intervista a Carlo Petrini si scoprono a poco a poco i punti di contatto fra le due diversissime personalità:

Da piemontese a piemontese, cosa vi siete detti?
“Mi sono permesso una frase in piemontese… una frase che diceva mia nonna sui preti. Ma non dico quale… saggezza popolare. Lui si è messo a ridere”.

Nella lettera invece cosa scriveva al Papa?
“Nella lettera parlavo di Terra Madre, di questa rete di persone umili che difendono ovunque l’ambiente, la biodiversità, l’economia rurale. E a questo punto la chiacchierata è diventata più incisiva”.

Nell’intervista a Eugenio Scalfari, il Papa insiste sull’amore per il prossimo, sul lievito che serve al bene comune, e su come il liberismo selvaggio non faccia che rendere i forti più forti, i deboli più deboli e gli esclusi più esclusi. Avete riaffrontato il discorso? 
“Il ragionamento di fondo è ruotato attorno alla necessità di portare avanti un’economia agricola di sussistenza, e non di accaparramento. Lui ha concordato, e mi ha anche svelato che sua nonna era solita dire che quando si muore, nel sudario non ci sono tasche in cui portarsi dietro il denaro. Da qui, ha definito ‘stupefacente’ il lavoro che stiamo portando avanti come Terra Madre. Io allora mi sono anche permesso di invitarlo da noi, in Piemonte”.

Verrà?
“Nel 2014 ha in programma questo viaggio, e, se riuscirà, verrà anche a trovarci. Ci siamo trovati in piena sintonia sull’importanza di focalizzare l’attenzione sugli umili, e di come, grazie alla rete delle comunità del cibo, essi acquisiscano autostima e dignità col farne parte. E’ un mondo povero, che però difende il seme della propria terra, e in quanto tale propositivo”.

Cosa le ha lasciato questa telefonata?
“La fiducia in un mondo migliore fino a quando c’è gente come Papa Francesco, che sa dialogare in maniera affabile e gettare ponti. Una semplicità e un’empatia che nascondono un carattere straordinario. Ci siamo salutati augurandoci buona salute e un abbraccio virtuale… come con un amico. Non ho avvertito alcuna distanza, e so di aver conosciuto un personaggio straordinario. Tutto ciò è importante non solo per la storia della Chiesa, ma per la speranza di un dialogo e per la sostenibilità ambientale”.

Lorenzin contestata dai manifestanti pro-Stamina

stamina-lorenzin-tuttacronacaContestazione ieri notte ai danni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la cui auto è stata bloccata e lei costretta a scendere dai malati gravi che dal 23 luglio manifestano in piazza Montecitorio per la libertà di cura con il metodo Stamina. Uno di loro ha chiesto: “Si fermi a parlare con questi ragazzi, si stanno lasciando morire, dice di averci parlato ma non è vero. Non ha una coscienza?” Il ministro ha quindi avuto un colloquio con il ragazzo affetto da distrofia muscolare che è un po’ il simbolo della protesta, Sandro Biviano. A lui ha detto: “Io l’ho già incontrata, capisco la sua sofferenza personale e la sua malattia. Io sono la persona che ha fatto la legge per la sperimentazione del metodo Vannoni umanamente le pare che io non farei qualcosa per lei? Dobbiamo rispettare delle norme che non sono burocratiche, ma è quello che è stato valutato scientificamente”. Rapida la replica del giovane: “noi non abbiamo alternativa, non c’è una terapia”. Il ministro ha quindi sottolineato che la sua patologia “non potrebbe, neanche se funzionasse, essere curata con il metodo Stamina.” Ma la risposta dei manifestanti, in cerca tanto di una cura che di speranza e risposte da parte di una burocrazia che non dà risposte hanno ribadito: “Stiamo parlando di gente in fin di vita, ma che ci importa? Proviamo qualsiasi cosa, firmiamo tutte le carte che volete per assumerci la responsabilità”. Lorenzin ha poi sottolineato che “un trattamento, per essere cura compassionevole, deve aver passato almeno la fase uno della sperimentazione» e che «Brescia è aperta solo sulla base di una sentenza del tribunale, perchè era stata chiusa”.

Il nuovo capo della municipale e lo sciopero bianco dei vigili

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Oreste Liporace, il colonnello dei carabinieri messo a capo dei vigili di Roma, prenderà uno degli stipendi più alti del Comune, circa 200 mila euro l’anno. La designazione era attesa da 87 giorni e quando è stata presa Marino ha incontrato i sindacati solo dopo aver comunicato all’ultimo momento il nome che aveva scelto. Marino dice che vuole i sindacati a  un tavolo tecnico permanente sui problemi della polizia municipale, ma intanto i sindacati gli contestano che il sindaco avrebbe potuto scegliere tra 27 dirigenti in forza alla municipale e invece ha deciso di affidare l’incarico a un esterno.

Sul Messaggero vengono riportate le critiche di Giancarlo Cosentino della Cisl:
«Facciamo i migliori auguri al nuovo comandante, ma contestiamo il metodo usato dal sindaco. Il Comune da un lato taglia i servizi ai municipi e dall’altro assume un comandante esterno».

Liporace minimizza tutte le critiche e i problemi sul tavolo:

 «La questione interno-esterno non è importante. C’è molta più intesa di quanto si pensa tra le forze dell’ordine. È come se appartenessimo ad una sola categoria. Mi sento a tutti gli effetti un interno». […] Sulle manifestazioni previste ad ottobre, ha aggiunto: «Non ho nessuna preoccupazione».
Intanto però i vigili protestano e la città, va in tilt. In particolare la zona di San Giovanni, con annessa via Merulana risentono della protesta indetta dai vigili urbani. ma anche altre zone vengono colpite dai disagi come ad esempio Prati e le principali consolari come Tiburtina, Salaria, Colombo.
Questa mattina, infatti, molti agenti non erano in strada perchè hanno aderito all’assemblea generale dell’Ospol convocata per manifestare contro l’arrivo ai vertici di un esterno al Corpo.

L’arrivo di Oreste Liporace come nuovo comandante della Municipale «è come fosse un commissariamento» dicono  gli oltre mille vigili, che hanno partecipato all’assemblea convocata dall’Ospol e si dicono «offesi» dalle parole di ieri del sindaco di Roma Ignazio Marino che si è detto fiducioso che Liporace possa «restituire l’orgoglio» al Corpo dei caschi bianchi.

«Questa mattina hanno partecipato oltre mille vigili all’assemblea – commenta il segretario dell’Ospol Stefano Lulli – che hanno manifestato il loro dissenso. Si sentono offesi, con la dignità calpestata da quanto ha detto ieri il sindaco. Si sentono in stato di abbandono. Per correttezza attendiamo l’incontro di domani in Campidoglio ma se non ci soddisferà e alcune richieste non saranno accettate, come ad esempio, lo sblocco dei fondi per gli straordinari, faremo assemblee tutta la settimana fino ad arrivare poi allo sciopero».

Auto e mezzi pubblici incolonnati partendo dall’Appia altezza San Giovanni verso il centro. Tutte le vie limitrofe verso Termini e Fori Imperiali bloccate. «A mandare la città in tilt – spiegano alcuni autisti – è lo sciopero dei vigili urbani dopo l’arrivo del nuovo comandante esterno al Corpo». Gente che abbandona i bus e percorre a piedi la strada verso gli uffici. «Senza i vigili la pedonalizzazione è ingestibile», dice una signora bloccata in macchina. «Ma cosa succede? – chiede una ragazza a un autista – Nonostante sia abituata al traffico al mattino oggi la situazione mi sembra surreale»

«Il diritto di sciopero è inalienabile. Ma il pensiero del vigile quando indossa la divisa deve essere solo la sua città». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino ha commentato su Twitter la protesta dei vigili urbani oggi nella Capitale.

«Il diritto di assemblea e sciopero è un diritto inalienabile di ogni lavoratore – spiega il primo cittadino – Penso però che come quando un dottore indossando il camice si occupa solo di curare il paziente, così il pensiero del vigile urbano quando indossa la divisa deve essere solo il benessere dei romani e delle romane, e della sua città».

«Il comandante deve essere scelto tra le professionalità presenti nel Corpo e non da altre parti. Per questo faremo ricorso al Tar. Ora lo stiamo preparando e lo presenteremo nel più breve tempo possibile». Ad annunciarlo il segretario dell’Ospol Stefano Lulli. «Già quando il sindaco Marino fece l’avviso pubblico per la ricerca del nuovo comandante – spiega – noi come Ospol facemmo una diffida nei suoi confronti a procedere in tale senso. Per noi il sindaco viola la legge».

I migranti accusano “i pescherecci non ci hanno soccorso”

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Il Corriere della Sera intitola a tutta pagina  “I pescherecci non ci hanno soccorso”, con la frase pronunciata da molti migranti. Un’accusa tremenda per i pescherecci italiani che invece viene spiegata dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini in un’intervista a Radio Capital:

“L’Italia ha normative disumane. Tre pescherecci sono andati via dal luogo della tragedia perché il nostro Paese ha processato i pescatori che hanno salvato vite umane per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. 

Ovvero chi salva vite finisce alla sbarra. La questione, se così stanno le cose, è sul tavolo di Enrico Letta, Angelino Alfano, l’Unione Europea, Papa Francesco e Ban Ki Moon. Tutti quelli che sull’incidente di Lampedusa si sono pronunciati. Chi soccorre viene processato.

Intanto aumenta ora per ora il numero delle vittime. I superstiti accertati sono 151 su circa 500 persone. Oltre novanta le vittime mentre la maggior parte degli immigrati risulta dispersa. Col passare delle ore il rischio che i morti alla fine saranno oltre 300 diventa sempre più concreto.

La morte del 17enne nel Frusinate: Francesco Pede ha scelto il suicidio?

francesco-pede-tuttacronacaErano stata alcuni amici che lo stavano cercando nel cantiere della ex Tomassi a Sora a trovare ieri dopo le 17, il corpo senza vita di Francesco Pede, 17enne di Isola Liri, nel Frusinate. I ragazzi erano soliti ritrovarsi lì, in quel cantiere di un centro commerciale fermo da anni, quando decidevano di non andare a scuola. Stando alle prime informazioni, Francesco potrebbe essere morto a seguito di una caduta da circa 35 metri d’altezza, forse per sua stessa volontà. E’ solo un’ipotesi, ma la pista del suicidio resta quella più plausibile da seguire per gli investigatori dei carabinieri di Sora, comandati dal capitano Ciro Laudonia e coordinati dal sostituto procuratore di Cassino Francesco Cerullo. A seguito di un meticoloso e serrato lavoro da parte degli uomini del Nucleo Operativo di Sora e del Nucleo Investigativo provinciale, è stata reperita, come riporta TG24.info, “una serie di inequivocabili indizi che porterebbero a ritenere che il giovane abbia potuto compiere l’insano gesto. Tra questi anche alcuni scritti ritrovati sul luogo della tragedia e nascosti in un’intercapedine”. Nel frattempo, il corpo del giovane è giusto all’ospedale di Cassino dove domani si svolgerà l’autopsia.

Pacu, il pesce mangia testicoli, trovato a Washington

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Dopo il primo pesce mangia-testicoli e il secondo ecco il terzo pesce mangia-testicoli. In agosto il pacu era stato avvistato in Europa, un caso più unico che raro visto che il pesce è tropicale. Pochi giorni fa, un uomo che stava pescando in un laghetto del New Jersey, ha pescato un esemplare di Pacu. Ieri, 2 ottobre, un altro incontro ravvicinato.  Un pescatore, nei pressi di Marysville, Washington, ha pescato un altro pesce mangia-testicoli.  ”Sembra un pesce davvero carino fino a quando non apre la bocca e si vedono i suoi denti”, un orrore, ha commentato il pescatore.

Il Pacu è un cugino più dolce di piranha che vive in Sud America nel Rio delle Amazzoni. Tom Boylan è un autista di autobus in pensione. E’ lui che ha pescato il pesce in questione nel laghetto di Passaic Third Ward Veterans Memorial Park a Passaic, nello Stato americano del New Jersey.

Linciati 2 stranieri in Madagascar, accusati di traffico d’organi

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Identificati i corpi linciati  nell’isola di Nosy Be, da parte di una folla inferocita che li aveva accusati di essere due trafficanti d’organi.

I due stranieri uccisi sono francesi e si chiamavano Sebastien e Roberto”, ha fatto sapere la gendarmeria nazionale.

I disordini, nell’isola era scoppiati nel capoluogo di Hell-Ville, mercoledì dopo la scomparsa di un bambino di 8 anni, ritrovato, questa mattina morto, privo di genitali e lingua. La polizia aveva immediatamente arrestato una persona e subito dopo c’era stato un assalto al commissariato di polizia. Negli scontri una persona era rimasta uccisa. Oggi il linciaggio dei due stranieri. I media locali riferiscono che sarebbero stati trovati organi umani all’interno di un frigorifero nel palazzo dove abitavano i due stranieri.

Si dimette Bernabé, la triste storia delle telecomunicazioni italiane

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Le dimissioni di Franco Bernabé erano nell’aria e sono arrivate. La notizia è stata comunicata  durante il primo Cda dopo il riassetto della holding Telco, che ha visto salire al 66% la spagnola Telefonica. Anche senza Bernabé sembra che ormai sia imminennte lo scorporo della rete e una riorganizzazione in Sudamerica.

Come racconta il Corrierecomunicazioni, i fatti di oggi sono la conseguenza di quattro passaggi chiave avvenuti tra il 1997 e il 2007.

Il 1997: anno della privatizzazione,

Il 1999: Opa di Roberto Colaninno e soci,

Il 2001: acquisizione senza Opa da parte di Marco Tronchetti Provera,

Il 2007: acquisizione del controllo da parte di Telco, costituita da banche italiane e da Telefonica, sempre con distinti saluti all’Opa.

I primi tre passaggi sono stati spiegati e documentati con grande chiarezza in un libro di Giuseppe Oddo e Giovanni Pons di oltre dieci anni fa, che dimostra che la società era stata messa su una china da cui sarebbe stato molto difficile risalire. Dunque, non ci sono domande da proporre con sdegno nei talk-show, facendo la boccuccia di chi è esterrefatto perché chi viene interrogato sull’argomento ha il dovere di conoscere i fatti che contano. Per chi invece ha il diritto di ignorarle o di averle dimenticate, vale la pena di ripercorrere le tappe dolorose della storia privata di Telecom Italia e in cui sono condensati tutti i vizi del capitalismo privato italiano.

200 malati di cancro a rischio per lo “shutdown”

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La chiusura del bilancio federale ovvero lo shutdown ”potrebbe bloccare l’accesso alle cure per 200 malati di cancro in stato avanzato, tra cui 30 bambini”. Lo ha reso noto il portavoce del National Institutes of Health (NIH), spiegando che ”i tre quarti dello staff del centro di ricerche cliniche dell’Istituto e’ stato collocato in aspettativa a tempo indeterminato”. Per i pazienti in normale stato di degenza, invece, ”l’operativita’ del centro e’ intorno al 90%”.

 Secondo il portavoce del Nih, ”il centro di ricerche cliniche dell’Istituto non ammettera’ nuovi pazienti, ne’ potra’ avviare nuovi protocolli, per carenza di fondi e di personale specializzato”. Oggi la Camera Usa dovrebbe varare misure di emergenza per finanziare i programmi per i veterani e per la Guardia Nazionale. Sara’ presentata anche una proposta specifica per le agenzie di intelligence dove, con il 70% del personale in congedo forzato, ”si aprono prospettive interessanti per i servizi segreti stranieri che intendessero assumere i nostri agenti” ha detto il direttore della Nsa, James Clappe

Sospiro di sollievo per i tifosi del Napoli: non devono emigrare!

sanpaolo-napoli-tuttacronacaIl San Paolo resta “la casa” del Napoli. Nei giorni scorsi il presidente De Laurentiis aveva minacciato il sindaco De Magistris di trasferire la squadra a Caserta se non avesse avuto risposte, ma dall’incontro di ieri con il primo cittadino è uscito soddisfatto: “Abbiamo stilato una agenda di appuntamenti e di lavoro – ha detto De Laurentiis -. Partirà a breve un tavolo permanente sullo stadio con il Napoli da una parte ed il Comune dall’altra. Vogliamo valorizzare il San Paolo. Il San Paolo resterà la casa del Napoli. Mi auguro che alla fine l’impianto diventi di proprietà del club, ma l’aspetto importante è che lavoreremo nell’interesse della città”. Anche De Magistris conferma il buon esito della riunione: “Incontro proficuo. Abbiamo deciso la costituzione di una commissione bilaterale tra Comune e club, che affronti tutti i temi dello stadio”.

Crozza alla Rai e salirebbero i milioni, sarebbero 20!

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Il Fatto Quotidiano riporta la notizia che Maurizio Crozza sta sempre più traslocando in Rai, ma nel frattempo i 5 milioni iniziali di cui si era parlato tempo fa ora sarebbero divenuti  più di 20.

A procurare al comico genovese questo contratto da record, scrive sempre Il Fatto Quotidiano, l’agente Giuseppe Caschetto, già al servizio di star della tv nostrana come Fabio Fazio, Daria Bignardi e Luciana Littizzetto.

Gli oltre 20 milioni stanno alzando polemiche e dando scandalo anche perché sono ben più del tetto limite Rai per l’intrattenimento fissato a 5-600mila euro per 2 ore. Lo stesso Crozza a La7 prendeva 450mila euro per 60 minuti di show.

Caschetto avrebbe imposto a Viale Mazzini condizioni dure, avocando a sé il 100% della produzione, senza calcolare i recenti patti di sindacato che prevedono ristrutturazione e commesse esterne limitate e valorizzazione degli stipendiati Rai.

Avrebbe anche convinto il direttore generale Luigi Gubitosi ad abdicare anche al controllo editoriale, togliendogli ogni possibilità di cambiare le scalette e gli argomenti trattati.

Un contratto dettagliatissimo, scrive Pagani. A cui manca solo la firma.

Olimpiadi 2024. Maroni: “Roma è sull’orlo della bancarotta. Milano o Milano”

Olimpiadi-roma-milano-tuttacronacaMancano 11 anni ma già si pensa al 2024 e alle Olimpiadi che verranno disputate quell’anno. E in Italia la sfida è aperta: candidare Milano o Roma? Oggi nel capoluogo lombardo si è tenuto un vertice che ha visto riuniti il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il sindaco Giuliano Pisapia e governatore lombardo Roberto Maroni. Unica decisione presa, come hanno spiegato ai giornalisti, è che “la candidatura sarà unica”, senza dunque una competizione Milano-Roma. Resta da decidere quale città verrà perà proposta. Una risposta si potrebbe avere già al prossimo incontro, che si terrà alla presenza del sindaco della capitale, Ignazio Marino, “entro 15 giorni a Roma”. Il primo commento di Pisapia, dopo un incontro di un’ora e mezza all’Arena, è stato: “L’importante è che abbiamo deciso di sostenere il sistema Italia. Non ci sarà competizione ma condivisione”. Il sindaco ha riconosciuto che “a Roma nel 2025 ci sarà il Giubileo e quindi è più preparata”, ma con Expo 2015 “Milano diventerà un punto di riferimento internazionale con una forza in più”. Maroni invece sfodera la sua vena polemica: “Mi dispiace che il sindaco Marino non sia venuto, ma ritengo la sua assenza giustificata: deve preoccuparsi dei conti di Roma. E’ una città sull’orlo della bancarotta, come lui stesso ha riconosciuto. Non mi pare proprio che una città in queste condizioni possa candidarsi a ospitare le Olimpiadi”. E visto che la candidatura può essere avanzata da una sola città, il leghista chiosa: “Quindi, o Milano o Roma. Anzi, o Milano o Milano”. Malagò, da parte sua, rigetta ogni forma di divisione: “O siamo tutti d’accordo su una candidatura condivisa o lasciamo perdere”. Secondo il presidente del Coni, nella scelta fra una città o l’altra “non si deve arrivare al voto in consiglio e in giunta Coni, come è successo per la corsa fra Roma e Venezia”.

Paura per i fan di Nek, edema alle corde vocali e tour annullato

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Nek sarebbe dovuto partire in tour a metà ottobre, purtroppo è stato annullato. Il cantante emiliano soffre di un edema alle corde vocali per il quale dovrà seguire un periodo di riposo vocale di almeno 60 giorni.

L’agenzia Live Nation comunica che in attesa di avere notizie più precise sulla possibilità di poter riprogrammare i concerti, i biglietti per tutte le date saranno rimborsabili entro il 30 novembre, presso i punti vendita di acquisto. Per i rimborsi dei biglietti acquistati online tramite il circuito TicketOne http://www.ticketone.it, i clienti verranno contattati e informati della procedura per la richiesta di rimborso.

Il precedente che taglia definitivamente le gambe a Berlusconi?

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Si è posto un precedente importante con i giudici della sezione seconda bis del Tar del Lazio che hanno respinto il ricorso in materia elettorale legato alla legge Severino di Andrea Alzetta, detto ‘Tarzan’, che potrebbe così creare la sentenza che toglie a Berlusconi anche la carta del ricorso al tribunale di Stato.  Alzetta, infatti, non era stato ammesso all’Assemblea Capitolina nonostante risultasse eletto, perchè oggetto di una condanna definitiva – a due anni risalente al 1996, relativa alla sua partecipazione agli scontri di Roma del 1991, scoppiati dopo la strage di Al Aqsa – e dunque giudicato incandidabile in base alla legge Severino.

A settembre aveva dichiarato “Se il Tar bocciasse il mio ricorso potrei davvero dare una mano a Berlusconi, ricorrendo alla Consulta. A questo punto però, non voglio essere l’utile idiota che rimette in gioco Berlusconi”.

Tra 10 giorni i giudici amministrativi depositeranno le motivazioni della sentenza, nelle quali affronteranno anche l’eccezione di incostituzionalità della ‘Legge Severino‘ sostenuta dagli avvocati di Alzetta. Secondo i legali infatti, la legge produrrebbe una disparità di trattamento tra i candidati agli Enti locali e quelli alle elezioni nazionali ed europee.

Parla il “medico dei migranti” Pietro Bartolo

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Ormai Pietro Bartolo lo si potrebbe chiamare il medico dei migranti. Le emergenze dei naufraghi toccano quasi sempre a lui che è pronto a rispondere con grande generosità e slancio a ogni chiamata. I suoi occhi hanno visto tanti drammi, uno dopo l’altro come gli sbarchi che continuano a getto continuo sull’isola. Così lui, oggi dopo una notte a lavoro si sfoga in un intervista rilasciata all’Huffington Post:

Com’è andata, cosa sta succedendo?
“E’ andata che è arrivata questa barca, ha preso fuoco e poi si è capovolta. A detta di quelli che si sono salvati, erano sopra in cinquecento. Al momento ne abbiamo recuperati 151 vivi e 94 morti, compresi due bambini piccoli piccoli”.

I dispersi sono tutti in acqua…
“Sott’acqua. Annegati”.

Come è possibile che siano arrivati senza che se ne accorgesse nessuno?
“Eeehhh, succede… ma non lo deve chiedere a me”.

I superstiti hanno spiegato come è bruciata la barca?
“Qualcuno ha raccontato che sono arrivati a mezzo miglio dall’Isola dei Conigli e siccome erano in avaria hanno dato fuoco a qualcosa per segnalare l’emergenza. Che è verosimile. Solo che poi è scoppiato un incendio ed è stata una catastrofe, la barca si è capovolta e sono finiti in mare. E’ tutta gente che non sa nuotare, e se non sai nuotare dopo un minuto che sei in acqua sei morto”.

Che altro raccontano?
“Poco e niente, sono tutti in stato di choc. Gente che ha visto morire il fratello, la sorella, i figli… ma se lo immagina?”.

Da dove venivano?
“Sono quasi tutti subsahariani”.

Partiti dalla Libia?
“Sì… ma non sanno neanche loro da quale punto della costa”.

Avete recuperato anche dei bambini?
“Tra quelli vivi, parecchi ragazzini”.

Ci sono molti feriti?
“No, solo tre gravi. Due donne, di cui una incinta, e una bambina di undici anni che durante il naufragio hanno ingerito acqua di mare e carburante. Le abbiamo rianimate qui al pronto soccorso e trasferite a Palermo. Ma avrei preferito più feriti e meno morti”.

Chi sono stati i primi ad arrivare sul posto?
“Dei lampedusani, poi sono uscite tutte le motovedette disponibili, tutte”.

La situazione com’è in questo momento? Perché il Centro d’accoglienza dovrebbe essere già pieno.
“Pieno significa 250 migranti. Ce ne sono più di mille”.

Di cosa avete bisogno?
“Di bare. Bare e carri funebri. Tra i morti recuperati e quelli che stanno ancora sotto… non è che sull’isola abbiamo centinaia di bare”.

Lei che da anni, ogni giorno, affronta questa emergenza, come pensa che si potrebbe risolvere?
“Nell’unico modo che dico da tempo, anche se qualcuno che non voglio nominare mi ha risposto pure male: facendo un cordone umanitario per andarli a prendere noi. Così sapremmo chi sono i rifugiati di guerra, i rifugiati politici, eviteremmo queste tragedie, i morti, e ci costerebbe un decimo di quello che spendiamo”.

La gente dell’isola come sta reagendo?
“Con la solita generosità. Sono stati loro i primi ad uscire e a rientrare coi vivi e coi morti. Come sempre. Sui lampedusani si può dire tutto quello che si vuole, ma di fronte a queste cose non si tirano mai indietro. Grande umanità e grande cuore. Ma anche le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro straordinario, sono usciti in massa”.

Adesso bisogna recuperare i morti…
“Ci sono i sommozzatori della Guardia costiera insieme ai lampedusani, anche loro vanno giù a prendere questi poveri corpi”.

Quegli atenei italiani dove si “ammucchiano” gli studenti

atenei-sovraffollati-tuttacronacaE’ L’Espresso online che denuncia la situazione degli atenei italiani, prendendo ad esempio l’Università Statale di Milano e postando un paio di foto scattate durante la prima lezione di Diritto civile dell’anno, tra le più importanti per gli iscritti di Giurisprudenza. Ma come fare a seguirlo se, come racconta Mattia, un iscritto del quinto anno, “Eravamo forse 500, 600 persone, ammassate in un’aula che anche se è la più grande dell’Università non è sufficiente ad ospitarci tutti”. Lo studente prosegue: “Così è finita che in molti sono rimasti dietro le scale, sotto le finestre, in piedi, in corridoio, fuori dalle porte”.  La situazione “vergognosa” è stata denunciata su Facebook, con foto che non solo rendono l’idea “delle condizioni disastrose dell’Università pubblica italiana, ma rappresenta anche un grave problema di sicurezza”. Il problema è che i tagli stanno affliggendo tutta la nostra Penisola, con investimenti che, al contrario delle altre nazioni europee, calano: dal 2008, del 12%. Stefano Paleari, segretario generale della Conferenza dei rettori, solo a giugno ricordava: “Addirittura anche gli spagnoli investono più di noi: 157 euro a cittadino contro i nostri 109. Con questi numeri sarà presto impossibile per le Università garantire il supporto essenziale per il rilancio dell’economia e dello sviluppo. Ovvero ciò che sia il Ministro che Bankitalia si augurano per l’uscita dalla crisi”. Si risparmia dove si può in Italia, ma anche dove non si dovrebbe proprio. Su educazione, cultura, anche salute se si pensa che, come racconta uno studente del Politecnico di Bari, a luglio in concomitanza di un esame “Non c’era l’aria condizionata e una ragazza si è pure sentita male durante l’appello”. E dire che l’università dovrebbe essere il trampolino per il futuro… sempre se non si spezza prima del salto!
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Alfano a Lampedusa: “non è un dramma italiano ma europeo”

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A Lampedusa il ministro degli interni Alfano ha detto: “Speriamo che l’Unione Europea si renda conto che non è un dramma italiano ma europeo” e poi ha aggiunto “Ho un appuntamento telefonico con il presidente della Commissione Europea, Barroso. Faremo sentire la nostra voce chiara e forte, l’Europa deve diventare protagonista nelle politiche dell’immigrazione”.

Kyenge ribatte a Pini, la tragedia diventa disputa politica?

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“Imputare la responsabilità morale di quanto sta succedendo a me e alla presidente Boldrini non solo è offensivo verso di noi ma lo è per le vittime. Il primo pensiero è per le vittime. È offensivo anche per la coscienza dei cittadini italiani, e degli abitanti di Lampedusa che si stanno prodigando. Questa è una mia presa di posizione, un punto di non ritorno verso questa forza politica. Non dobbiamo creare paura, ma avvicinare le persone”. Così il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, nel corso di una conferenza stampa, risponde al deputato leghista Gianluca Pini che le aveva addossato la “responsabilità morale” della tragedia di Lampedusa.

“Venga a contare i morti con me” così il sindaco di Lampedusa a Letta

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“Venga a contare i morti con me”. Così il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, invia un telegramma al premier Enrico letta. Il primo cittadino ha proclamato per domani il lutto cittadino:

“Una tragedia infinita, un dramma inenarrabile”. Il mare di Lampedusa deve ancora restituire molte vittime dell’ultimo terrificante naufragio, e il mondo della politica – nazionale e internazionale – fa i conti con le sue responsabilità. E, soprattutto, con le sue incapacità. Tra i vari commenti spicca quello del ministro degli Esteri, Emma Bonino. “Gli esodi – ha detto il ministro a margine di un incontro con il suo omologo saudita – non hanno una soluzione miracolosa, altrimenti l’avremmo già trovata e perseguita”. Negli stessi minuti Papa Francesco lancia un grido: per i morti di Lampedusa “mi viene una sola parola: vergogna!”.

Soluzioni miracolose – ammette la Bonino – non ce ne sono. L’Europa, nel dubbio, ci addossa tutte le responsabilità. Solo ieri Strasburgo giudicava per l’ennesima volta “sbagliate o controproducenti” le misure prese in questi ultimi anni dall’Italia per gestire i flussi migratori.

Le dimensioni della tragedia, intanto, si fanno sempre più gravi. I soccorritori hanno finora recuperato  93 cadaveri, ma sul barcone viaggiavano circa 450-500 persone. Per ora ne sono state tratte in salvo circa 150. I dispersi sarebbero circa 250. Tra i morti anche quattro bambini.

“È una tragedia immane”, ha detto il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. “Basta! Ma che cosa aspettiamo? Cosa aspettiamo oltre tutto questo? È un orrore continuo”, ha aggiunto Nicolini. “Non sappiamo più dove mettere i morti e i vivi”.

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, riferirà domani “in tarda mattinata” in Aula alla Camera sulla tragedia di oggi a Lampedusa e sul complesso del dramma umanitario che sta interessando le coste del nostro Paese. Lo ha annunciato in Aula la presidente della Camera, Laura Boldrini, dando conto di una conversazione telefonica di oggi tra lei e lo stesso Alfano.

Vip vs camorra: i comuni della Terra dei Fuochi non devono morire

vip-terradeifuochi-tuttacronacaLa Terra dei Fuochi non è sola è una pagina Facebook aperta da Selvaggia Lucarelli e che in pochi giorni ha già superato gli 89mila “mi piace”. Ed è proprio qui che i vip italiani “adottano” i comuni di questo territorio a cavallo tra le province di Napoli e di Caserta postano le foto con cui lanciano il loro appello. Marcianise, Aversa, Nola, Sant’Irpino, ma anche Arienzo, Cellole, San Prisco e tutti gli altri paesi non devono morire. Non possono essere messi in ginocchio da quei rifiuti tossici bruciati nelle campagne. Loro sono personaggi dello spettacolo più o meno noti, musicisti, attori, volti televisivi ma anche sportivi e giornalisti uniti per far sì che “questo territorio e la sua gente – si legge nelle info della pagina – non muoiano avvelenati e dimenticati da tutti.” Spiega Selvaggia all’HuffPost: “Un’iniziativa del genere può aiutare a incoraggiare la gente del posto a non avere paura di scendere in piazza. di protestare, di ribellarsi. Noi, nel nostro piccolo, ci abbiamo messo la faccia. E poi molti non sanno cos’è la terra dei fuochi, da oggi magari lo sapranno”. La pagina ci aiuta anche a capire che solo ora si sta facendo spazio la consapevolezza che l’emergenza che vive questa terra non è solo circoscritta a un’area ben definita, ma è ormai diventata nazionale. Come hanno recentemente ricordato anche Le Iene, in un loro servizio: perchè i prodotti di questa terra poi giungono in tutto il territorio nazionale: “la Terra dei Fuochi non è un’isola”, appunto, e tutti noi siamo destinati a venire a contatto, in un modo o nell’altro, con questa fetta di terreno che è stata utilizzata per un ventennio come pattumiera per i rifiuti tossici di mezza Italia. Senza dimenticare gli abitanti che si ammalano e muoiono, per quel cancro che, qualsiasi parte del corpo colpisca, ha un solo cognome: “camorra”. Per farsene un’idea basta scorrere la pagina Facebook di don Maurizio Patriciello, parroco proprio a Caivano che da anni si batte per portare alla ribalta nazionale l’agonia di quella gente. Ha pregato il Papa, ha parlato con Napolitano, scuotendo le coscienze dei politici locali.

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Uomo arrestato per aver picchiato un supertestimone del caso Ragusa

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E’ stato arrestato un uomo, con l’accusa di aver picchiato il proprio padre, che è diventato uno dei possibili supertestimoni del caso di Roberta Ragusa,  la donna scomparsa dalla sua casa di Gello di San Giuliano, nei pressi di Pisa, la notte del 13 gennaio 2012.  Il testimone scrive oggi il Tirreno, aveva riferito che una donna era salita sull’auto di Antonio Logli, dopo l’ora in cui il marito aveva dichiarato di essere andato a dormire. Il figlio del testimone era già stato arrestato un mese fa per stalking nei confronti della sua compagna. Questa volta i carabinieri lo hanno arrestato per le violenze sul padre.

Un vizio da ricchi: l’oro in fumo!

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La nuova moda negli States è l’uso di particolari cartine per sigaretta realizzate in oro 24 carati. Il costo è di 60$ per una confezione da 12 fogli… Uno status symbol lanciato dalle star dell’hip hop. Vizio da ricchi insomma… mandare l’oro in fumo!

Cala il potere d’acquisto, peggiore dal 1990

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Male il potere d’acquisto delle famiglie che scende del 2%, ma se si vede il potere reale allora tale indice tocca il 4,7% il peggiore dal 1990, cioè da quando si è dato inizio alle serie storiche. Ma le anche il risparmio che ha toccano i minimi negli ultimi 22 anni. Deficit confermato al 3% del Pil dopo il 3,8 del 2011, ma solo grazie all’Iva che aumentando ha riportato entro il limite il nostro debito pubblico. Il Pil infatti continua a essere in caduta libera scendendo nel 2012 del 2,5%, il che significa che, se pur di poco, è stata peggiorata la stima preliminare di marzo del 2,4%

L’Istituto ha anche corretto, questa volta al rialzo, la crescita registrata per il 2011, che passa da +0,4% a +0,5%. I dati sono sicuramente aiutati dalle esportazioni essendo il mercato interno in continuo calo.

Il valore aggiunto, a prezzi costanti, presenta cali in tutti i settori: -5,8% le costruzioni, -4,4% l’agricoltura, silvicoltura e pesca, -3,1% l’industria in senso stretto e -1,7% i servizi.

Quanto alla pressione fiscale l’Istat conferma che nel 2012 è salita al 44% del Pil. Invariato rispetto a marzo anche il debito, al 127% del Pil.

Tra accuse d’inutilità di Grillo e Ledner… spunta quella dei cittadini non ascoltati

gadlerner-beppegrillo-tuttacronacaGad Lerner attacca Grillo dal suo sito parlando di “plateale inutilità politica”. Scrive il giornalista:

Nell’attesa che esca di scena Silvio Berlusconi, ospite ingombrante ma non più determinante del governo di larghe intese, la giornata parlamentare di ieri ha evidenziato una plateale inutilità politica di Beppe Grillo. Può gridare sul blog, invadere un’oretta la sede della Rai, o anche rimettersi in giro a fare spettacoli (gratuiti o a pagamento). Ma è manifestamente fallito il progetto di costruzione di un movimento partecipato dal basso, davvero democratico: Grillo & Casaleggio lo hanno stoppato quando si sono resi conto di non essere in grado di controllarlo. Nè una massiccia presenza di deputati e senatori M5S ha finora prodotto alcun risultato significativo per la vita dei cittadini. Liberissimo Grillo di tenersi fuori da ogni scelta politica che implichi alleanze e/o compromessi. Liberissimo di lanciare sul blog una consultazione sulla legge elettorale ideale, con parecchi mesi di ritardo sulla tabella di marcia e dopo aver cambiato svariate posizioni in merito. Ma ho l’impressione che lui stesso, nel mentre confida di annoiarsi, stia venendo a noia.

I commenti non sono tardati ad arrivare, tra chi condivide il pensiero e chi a sua volta accusa il giornalista d’inutilità. E mentre gli italiani si schierano pro o contro uno o l’altro partito, tra i commenti ne appare uno che fa il punto della nostra situazione. Scrive un utente:

Di imbarazzante nella vita politica italiana c’è solo l’inutilità di ogni cittadino. Nessuno di noi ha avuto voce in capitolo nella scelta degli ultimi due governi, nessuno di noi incide nelle scelte che vanno a influenzare le nostre vite. Volgarmente, nessuno di noi conta un ca… Questo sì che è davvero imbarazzante, non Grillo che è solo una delle espressioni della nostra pateticità.

I tesori d’Italia in vendita: la casa di Verdi nel Parmense

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I tesori d’Italia in vendita. Un dolore senza fine, dettato da esigenze economiche. Stanno per finire i festeggiamenti del bicentenario di Verdi e la casa del grande compositore, la dimora del Cigno di Busseto, a pochi chilometri da Parma, è quasi certo che finirà in mani straniere: russe o cinesi.

Palazzo Orlandi, come racconta il Corriere della Sera, è un edificio neoclassico che si affaccia su via Roma, in pieno centro di Busseto. Verdi lo acquistò nel 1845 e vi si trasferì nel 1849 insieme con Giuseppina Strepponti, la cantante lirica che divenne poi la sua seconda moglie. Quella casa è nota perché proprio lì Verdi compose Luisa Miller, Stiffelio, Rigoletto e il Trovatore. La Strepponi vendette poi Palazzo Orlandi nel 1888 per donare il ricavato a una pensione per i poveri di Busseto.

Ancora oggi nelle sale della casa di Verdi ci sono cimeli di Arturo Toscanini, che fu ospite della famiglia Orlandi in due occasioni all’inizio del secolo scorso. L’edificio era diventato museo ma è stato chiuso per i costi troppo alti di manutenzione, e così adesso gli Orlandi hanno deciso di cercare un acquirente. Si è provata anche la strada di raccogliere fondi per restaurare il palazzo e riaprilo al pubblico, ma tutto è finito in nulla.

Lampedusa shock, parla Pini e incolpa Kyenge e Boldrini

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«La responsabilità morale della strage che sta avvenendo nelle acque di Lampedusa è tutta della coppia Boldrini-Kyenge. La loro scuola di pensiero ipocrita che preferisce politiche buoniste alle azioni di supporto nei paesi del terzo mondo porta a risultati drammatici come questi. Continuando a diffondere senza filtri messaggi di accoglienza si otterrà la sola conseguenza di mietere più vittime di una guerra. Tanto la Boldrini quanto la Kyenge hanno sulla coscienza tutti i clandestini morti in questi ultimi mesi». Così Gianluca Pini, vicepresidente del Gruppo Lega Nord a Montecitorio.

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