Lui è Guido Barilla, tempo fa salito agli onori delle cronache per la sua frase sui gay che ha fatto in breve il giro del globo e gli si è ritorta contro come un boomerang. Ora arriva anche la somma decisa dalla Cassazione nei confronti dell’ex moglie e delle figlie avute dal precedente matrimonio. E’ vero che lui è Barilla e passare gli alimenti non dovrebbe essere un problema, ma non si tratterà solo di pasta, infatti la Cassazione ha deciso che l’imprenditore dovrà passare 30 mila euro al mese. Nel ricorso Barilla, che al momento della separazione consensuale nel 1998 si era impegnato a versare alle figlie 35 milioni di lire, contestava di aver subito «una sensibile riduzione del reddito» di cui in Appello non si era tenuto conto e che nel frattempo aveva avuto altri figli nati da una nuova relazione cui provvedere.
Ma secondo la Cassazione, l’Appello ha invece effettuato una valutazione «ponderata» e «correttamente comparato la situazione reddituale e patrimoniale attuale della Marchini con quella della famiglia all’epoca della cessazione della convivenza», per cui ha rigettato il ricorso.