L’amore per Maria Rosaria fermerà Cavani al Napoli?

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Era richiesto al city per la Premier League da Roberto Mancini ma sembra che Cavani, l’uomo di punta del Napoli sia destinato a restare nella città partenopea e a giocare ancora con la squadra del presidente  Aurelio De Laurentiis. A volerlo sembra che sia proprio Maria Rosaria, la 22enne di San Marco Evangelista.

 Tra una indiscrezione e l’altra si apprende anche che la moglie, Maria Soledad, a Napoli ci sia tornata solo con due amici per raccogliere i suoi effetti personali e spedirli in Uruguay. Lunedì partirà definitivamente per il Sud America. Cavani per non avere contatti con la ex moglie si è trasferito in questi giorni in hotel dove è stato visto anche in compagnia del figlio più grande (l’altro era rimasto a Salto con i nonni materni). Cavani quindi sembra aver troncato definitivamente con il passato e nel suo futuro c’è solo la figlia del finanziere. I tifosi ora sperano che l’amore per Maria Rosaria lo faccia rinunciare ad altre offerte all’estero e che il fantasista resti al Napoli almeno per un altro anno.

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“Non seguitemi: mi sono perso anch’io!”

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-Snoopy- (scritto da ‪Charles M. Schulz‬)

Incendio distrugge l’aula consigliare di Camerota. E’ doloso?

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Un incendio ha distrutto l’aula consiliare del Municipio di Camerota a Salerno e ha danneggiato l’archivio comunale al primo piano dell’edificio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che non escludono né l’ipotesi della causa accidentale, né quella dolosa. L’allarme è stato dato da alcuni dipendenti comunali.

Muore un onesto… disoccupato: Nicola Carrano

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Muore un onesto… disoccupato. Una persona che non ha rinunciato alla propria dignità. Una persona che nel lavoro ci credeva e per questo è stato trovato impiccato alla trave della soffitta della  sua abitazione, nelle campagne di Matinella di Albanella a Salerno. Muore un cittadino italiano e in Parlamento si fanno i sottosegretari e i viceministri che devono arginare questa situazione… si studiano le tecniche per alleviare la situazione economica… si discute sull’Imu e sulle tasse sul lavoro, si discute di Bce e di politiche economica… mentre la gente muore. Si discute al governo e ci sono i fatti della gente comune. Si continua a parlare per dare un mondo diverso, una prospettiva di vita migliore… ma i disoccupati s’impiccano. Ed è forse per questo che dopo la morte di Nicola Carrano, operaio disoccupato di 62 anni, la famiglia ha fatto attaccare i manifesti che ringraziano la Repubblica Italiana:

«Da parte della Famiglia Carrano: tutto questo a causa dello Stato. Grazie».

Aveva cercato lavoro ovunque dopo che aveva perso il lavoro. Si sarebbe adattato a fare qualsiasi cosa pur di mantenere la dignità. Poi una malattia, un intervento chirurgico e dopo la guarigione si era progressivamente spento e chiuso in se stesso. Non riusciva più a mantenere la sua famiglia composta da una moglie e tre figli.

«È stato un gesto disperato che ha colpito una famiglia di persone perbene e di grandi lavoratori – ha detto il vicesindaco del paese, Vito Capozzoli – Siamo sconvolti, tutto il paese è sconvolto. È la prima volta che qua succede qualcosa del genere e pur nelle difficoltà mai nessuno era arrivato a fare un gesto così drammatico».

Scandalo in Danimarca per lo spot sessista!

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Lo spot del nuovo show di Thomas Blachman, jazzista che è stato anche giurato dell’edizione danese del talent show X-Factor, è stato definito in Danimarca “sessista e umiliante per le donne” creando così un vero e proprio scandalo attorno al programam che va in onda ogni martedì sul canale pubblico DR2. Lo spot è incentrato su una donna bionda, bellissima, che, dopo pochi secondi dal suo ingresso, si sfila la vestaglia per mostrarsi nuda allo stesso Blachman e ad un altro uomo. Dopo averla osservata, i due esprimono i loro pareri sul suo corpo. Se le critiche sono state dure, il jazzista non si è scomposto ed ha anzi giustificato la sua scelta tentando di assegnarle quasi un’aura “caritatevole”: “Ho fatto un favore alle donne, così possono sapere come gli uomini valutino i loro corpi, senza alcuna ipocrisia”. Una domanda sorge spontanea: alla testa delle donne, al loro carattere, al loro cuore, alla loro anima, come riescono a “dare i voti”? Forse è più importante capire come una donna valuta se stessa, anche per insegnare alle nuove generazioni che l’autostima, l’amore ed il rispetto per se stessi è ciò che permette di andare avanti nella vita, senza cadere trappola di troppo facili trappole pubblicitarie!

Tutti i Sottosegretari… La carica degli scontenti Pd/Pdl si riversa nei Viceministri

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Il Consiglio dei Ministri convocato con poco anticipo per giovedì sera ha deciso le nomine dei sottosegretari dei diversi ministeri. Le nomine erano state annunciate entro il prossimo martedì ma il presidente del Consiglio Enrico Letta ha probabilmente voluto stringere i tempi approfittando di un’intesa già raggiunta tra i partiti che lo sostengono. Ecco il comunicato del Governo:

Il Consiglio dei Ministri ha nominato 40 Sottosegretari, nei limiti imposti dalla legge. Dei nuovi Sottosegretari, dieci assumeranno le funzioni di Viceministro.

Ai Sottosegretari parlamentari, come già annunciato dal Presidente del Consiglio nel discorso alle Camere, non sarà corrisposto lo stipendio aggiuntivo. Inoltre gli uffici di diretta collaborazione dei Viceministri saranno ridotti e uniformati a quelli dei Sottosegretari, con la conseguenza che non ci sarà alcun costo aggiuntivo collegato alla suddetta nomina.

Di seguito l’elenco dei nuovi Viceministri e Sottosegretari.

Presidenza del Consiglio

Giovanni Legnini (Editoria e Attuazione Programma)

Sesa Amici (Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo)

Sabrina De Camillis (Rapporti con il Parlamento e coord. attività Governo)

Walter Ferrazza (Affari Regionali e Autonomie)

Micaela Biancofiore (Pari Opportunità)

Gianfranco Miccichè (Pubblica Amministrazione e Semplificazione)

Interno

Filippo Bubbico (Viceministro)

Domenico Manzione

Giampiero Bocci

Affari Esteri

Lapo Pistelli (Viceministro)

Bruno Archi (Viceministro)

Marta Dassù (Viceministro)

Mario Giro

Giustizia

Giuseppe Beretta

Cosimo Ferri

Difesa

Roberta Pinotti

Gioacchino Alfano

Economia e Finanze

Stefano Fassina (Viceministro)

Luigi Casero (Viceministro)

Pierpaolo Baretta

Alberto Giorgetti

Sviluppo Economico

Carlo Calenda (Viceministro)

Antonio Catricalà (Viceministro)

Simona Vicari

Claudio De Vincenti

Infrastrutture e Trasporti

Vincenzo De Luca (Viceministro)

Erasmo De Angelis

Rocco Girlanda

Politiche Agricole Forestali e Alimentari

Maurizio Martina

Giuseppe Castiglione

Ambiente, Tutela del territorio e del mare

Marco Flavio Cirillo

Lavoro e Politiche Sociali

Cecilia Guerra (Viceministro)

Jole Santelli

Carlo Dell’Aringa

Istruzione, Università e Ricerca

Gabriele Toccafondi

Marco Rossi Doria

Gianluca Galletti

Beni, Attività culturali e turismo

Simonetta Giordani

Ilaria Borletti Buitoni

Salute

Paolo Fadda

 

Trema la terra a Lampedusa!

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Si sono riversati per strada molti abitandi di Lampedusa (Agrigento) a causa di una scossa di terremoto in mare che è stata avvertita alle 20.43. L’Istituto nazionale e di geofisica e vulcanologia ha registrato un sisma di magnitudo 3 nel Mar di Sicilia, a una profondità di 10 km, al largo di Lampedusa e Linosa. I vigili del fuoco ed il sindaco della città, Giusi Nicolini, hanno assicurato che non sono stati segnalati danni.

Travaglio a Servizio Pubblico cita Corrado Guzzanti

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“Dicono che la guerra fra ds e sn è finita. Col governo Letta (Enrico, non Gianni) è arrivata la pace”

“Abbiamo anche la Costituente per riscrivere la Costituzione: si chiamerà Convenzione”

“Ammesso e non concesso che ci sia stata la guerra tra destra e sinistra non si sa bene chi ha vinto o ha perso”

“Questa guerra dei 20 anni tra Berlusconi e la sinistra non s’è proprio vista, né fredda né calda”

Berlusconi con la sn s’è sempre trovato benissimo, e lei con lui: se non c’era lui, chi li votava?”

Travaglio cita Corrado Guzzanti: “Padrone ingrato abbiamo portato acqua con le orecchie manda almeno il cestino a Natale”

 

M5S sotto assedio: gli hacker colpiscono ancora!

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Ancora problemi nelle fila del M5S a causa delle mail intercettate: un altro file zip è stato pubblicato su Par-Anoia – Anonymous intelligence agency. Questa volta nel mirino sono caduti Massimiliano Bernini, Stefano Vignaroli, Tancredi Turco e di un altro parlamentare chiamato Filippo Baloo. Nelle loro mail si trovano messaggi inerenti le prime giornate a Montecitorio e Palazzo Madama, contatti con gli attivisti e con il territorio e numeri di telefono e contatti interni dei grillini. Gli hacker, inoltre, sembrano abbiano molti altri dati, che verranno condivisi nei prssimi giorni.

L’Espresso, il primo a diffondere la notiza, così commenta l’accaduto: “Se, come sostenuto dagli hacker con ‘l’Espresso’, gli account mail bucati fossero decine, ci troviamo di fronte a una violazione senza precedenti della privacy di rappresentanti italiani. Nonche’ a un leak dalle conseguenze politiche imprevedibili. I sedicenti ‘hacker del Pd’ sostengono di essere cyberattivisti e sfoggiano un logo che unisce il simbolo senza testa di Anonymous con quello del Pd: un accostamento che fara’ venire l’orticaria a gran parte degli “anonimi” italiani (con cui gli ”hacker del Pd” dicono infatti di non avere nulla a che fare) ma che e’ di sicuro impatto mediatico. Altra cosa curiosa: il gruppo e’ nato da poco, non ha fatto altre azioni con questa sigla in precedenza, eppure ha mostrato finora di sapersi organizzare bene, gestendo l’operazione nei dettagli. Erano in possesso di questi materiali da tempo ma hanno scelto di muoversi adesso. I suoi membri dicono di voler colpire Grillo e Casaleggio perche’ “loro sono scesi nel nostro territorio, il cyberspazio, e hanno provato a usare le masse per i loro fini sfruttando le caratteristiche della rete. Ora dovranno venire allo scoperto. Chi di trasparenza ferisce, di trasparenza perisce”.

Dagli Hacker del Pd, come si chiama il gruppo, hano preso le distanze sia il Pd che il gruppo Anonymous e la magistratura ha aperto un’indagine. Del resto il furto di mail non riguarda solo le informazioni riservate ma, così sembra, tra i documenti sottratti ci sarebbero anche fotografie e video hard, un tentativo di gettare del fango sui parlamentari insomma. Anche il presidente della camera, Laura Boldrini, si è espressa sulla vicenda, definendo l’atto dei pirati informatici  “gravemente lesivo” mentre il Garante della privacy ha reso noto che : “Stiamo raccogliendo tutti gli elementi utili per una completa valutazione del caso”.

Becchi a Servizio Pubblico: “ho scherzato sugli spari”

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Becchi ritratta la posizione di oggi in cui aveva dichiarato “Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia. La situazione se non migliora peggiora e non so quanto la gente possa resistere, non so quanto il Movimento possa frenare la violenza della gente, che e’ nella natura delle cose. Letta che va dalla Merkel e’ un segnale chiaro. Unica cosa fondamentale e’ l’Europa e la Bce. Siamo governati ancora dalla Merkel con le banche e i banchieri come l’attuale ministro dell’Economia. Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”.

Questa sera sembra però che la versione sia diversa… era solo uno scherzo!

A questo punto non si capiesce de è più grave l’affermazione di oggi o quella appena fatta a Servizio Pubblico. Forse sulle dichiarazioni di Becchi è  pesata anche la “scomunica”  del M5S.

Il comunicato congiunto dei gruppi parlamentari M5S recitava questo: ‘In merito alle ‘uscite’ odierne del professor Paolo Becchi in diversi mezzi di comunicazione i gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle di Camera e Senato prendono nettamente le distanze da tutto quanto proferito dal docente dell’ateneo genovese. Inoltre si ribadisce che il professor Becchi non e’ un ideologo del M5S, si tratta semmai di un’etichetta attaccata al personaggio sulle cui posizioni deputati e senatori non si riconoscono affatto’.

Poi il concetto è stato ribadito da Vito Crimi: “Apprendiamo dalle agenzie di alcune dichiarazioni del professor Paolo Becchi, filosofo del Diritto all’Università di Genova, aventi ad oggetto il doloroso attentato perpetrato ai danni delle forze dell’ordine davanti a Palazzo Chigi solo pochi giorni fa (per il quale il Movimento 5 Stelle ha già espresso la più ferma condanna e il suo sincero, unanime, cordoglio), nonché altresì suoi personali scenari futuri circa le sorti del Paese, comunicati durante la trasmissione radiofonica “La Zanzara”. Il Movimento 5 Stelle tiene a specificare che il professor Becchi, che spesso viene erroneamente definito “ideologo” del Movimento stesso, è in realtà un semplice simpatizzante che non è in relazione alcuna né con il Movimento né con chi ha gettato le basi per farlo nascere e crescere, né ha in alcun modo relazione alcuna, ufficiale o ufficiosa, con gli attivisti e tantomeno con gli eletti e i portavoce. Le sue idee sono pertanto espresse a titolo personale e non rappresentano il pensiero del Movimento 5 Stelle, che ogni giorno è impegnato con serietà e determinazione nelle istituzioni per conferire sostanza alle speranze di cambiamento che quasi nove milioni di italiani gli hanno consegnato. Nella fattispecie, con specifico riguardo alle dichiarazioni oggetto di questo comunicato stampa, il Movimento 5 Stelle prende le distanze e si dissocia con fermezza dalle interpretazioni del professor Becchi, che parla legittimamente ma rappresentando, come ogni cittadino, solo se stesso”.

Spari all’aeroporto di Houston, in Texas

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I media locali hanno riportato che alcini colpi d’arma da fuoco sono stati sparati all’aeroporto Bush di Houston, in Texas, sembra, stando alle prime informazioni, da un uomo che si sarebbe suicidato vicino al check point di sicurezza del terminal B. Questo week-end, nella città texana, avrà luogo l’assemblea della NRA, la National Rifle Association, potente lobby americana delle armi.

Gli “Spari Sopra” di Michele Santoro a Servizio Pubblico

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Quando schifani ha aperto la sua mail ha trovato “gli spari sopra sono per voi!”

Celentano oggi ha osato dire che chi spara e chi si uccide non ha rispetto per la sua famiglia, è un esibizionista e un vigliacco. Come si può dare un giudizio morale alla disperazione?

Santoro: “lo stato è ipocrita ed è molto più vigliacco. Chi si rafforza le scorte, chi non vede l’elusione, l’evasione”.

Gli spari sopra sono per noi! Non ci sono innocenti?

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Massimo e le sue catalanate… ci mancheranno!

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C’era una volta “Quelli della notte”… c’era una volta il varietà intelligente… c’era una volta la buona musica… c’era una volta il jazz di Renzo Arbore… c’era ora non c’è più, oggi poi muore anche Massimo Catalano, trombettista e viveur di Quelli della notte, morto la notte scorsa dopo una lunga malattia nella sua villa ad Amelia, in Umbria. Ma chi era Catalano? Il re dell’ovvio… quell’ovvio che diventava surreale, di quella banalità talmente evidente che sapeva strappare la risata.

«Siamo tutti mobilitati, noi appassionati vecchi musicisti del jazz. La perdita di Massimo è importante. Rimarrà nel nostro lessico, resta il re della banalità. Ormai è diventato un must dire ‘è una catalanata», così lo ricorda Renzo Arbore, che lo aveva scoperto e lanciato dopo averlo conosciuto a Napoli «quando venne a fare una serata. Entrambi venivamo dal jazz tradizionale e quando sono venuto a Roma abbiamo suonato insieme e trascorso delle nottate meravigliose a casa mia. A Quelli della notte era spiritoso. Mi disse ‘non vorrei solo suonare la tromba’ e così gli domandai ‘sai dire delle banalità?’. Cominciammo a scherzare e vennero fuori frasi come ‘è meglio essere ricchi e sani che poveri e malati’, ‘è molto meglio essere giovani, belli e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati’. Così quando ho fatto Quelli della notte, dopo un po’ è diventato uno specialista. Tanto è vero che nelle mie tournee degli inizi, me lo portavo con me e lui faceva dei piccoli numeri parlati. La sua eclissi non era dovuta a un calo di popolarità. Si era volutamente ritirato, preferiva vivere in campagna, con la moglie e gli amici». Poi era sopraggiunta la malattia che lo ha portato la notte scorsa alla morte.

«Massimo era la simpatia in persona anche fuori scena», ricorda Nino Frassica, altro protagonista di Quelli della Notte. «All’epoca – racconta l’attore – mi chiamò Minoli per condurre un programma su Rai2, ‘Ritira il premio’. Volli Massimo con me. Con lui il divertimento era assicurato e continuo. Massimo era l’unico di noi che nel programma di Arbore aveva un doppio ruolo: si alzava dal divano e diceva le sue ‘catalanate’. Poi andava a suonare la tromba nell’orchestra che si chiamava ‘Senza vergogna’».
Sconvolta dalla notizia anche Marisa Laurito: «Massimo era uno di noi in un periodo davvero fortunato. Una persona cara che non c’è più, un testimone di tempi meravigliosi dello spettacolo. Quest’anno c’è stata un’ecatombe: è andata via Mariangela Melato e poi il giornalista Aldo De Luca, anche lui un caro amico di noi tutti».

Massimo Catalano sarà cremato. Non sono previsti funerali, secondo le sue volontà.

Neruda è morto per il cancro, nessuna iniezione letale!

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“Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire i venti, tutti.
La pioggia si denuda”.

Dalle prime analisi risulta che il grande poeta cileno Pablo Neruda sia morto veramente di tumore alla prostata. Non ci sarebbero quindi tracce di avvelenamento sulla morte del poeta avvenuta il 23 settembre del 1973, appena dodici giorni dopo il golpe militare che abbatté Salvador Allende e il governo dell’Unidad Popular.

Cadrebbe quindi l’ipotesi del suo ex autista Manuel Araya che invece affermava che Neruda fosse morto per una iniezione letale fattagli da agenti del servizio segreto del regime nella clinica dove era ricoverato a Santiago del Cile, la stessa dove anni dopo morì, in circostanze sospette, l’ex presidente democristiano Frei. Secondo Araya gli agenti del regime avrebbero ucciso Neruda per evitare che si trasformasse in un simbolo dell’opposizione alla dittatura militare appena instaurata.

I rossetti al piombo che preoccupano gli scienziati

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Lo conferma uno studio della Berkeley University pubblicato su Environmental Health Perspectives, molti rossetti contengono piombo e sarebbero quindi dannosissimi per la salute delle donne. Il rossetto infatti rischia di essere ingerito durante la giornata e quindi si rischia di assumere una grande quantità di metalli in un mese. Sotto il mirino in particolare sono finite sette marche di rossetti dal costo variabile. Non è quindi pagando un rossetto di più che si evita il rischio di assumere piombo. Secondo uno dei ricercatori:  «Il rischio per la salute è correlato al fatto che in media si ingeriscono 24 milligrammi di rossetto al giorno, ma spesso i rossetti si spalmano più volte al giorno e così si arriva a ingerirne fino a 87 milligrammi».

 

15enne in coma, trasportato d’urgenza in ospedale

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Un 15enne è stato colpito da malore nei banchi di scuola del liceo scientifico “Martinetti” di Caluso ed è stato trasportato con l’elisoccorso alle Molinette di Torino. Il ragazzo italiano di origine britannica è residente a Torre Canavese e secondo la madre non ha mai avuto problemi cardiaci, solo qualche lieve difficoltà respiratoria. Il 15enne ora è in coma si sta indagando sulla causa del malore.

 

Una lettera indirizzata a Berlusconi conteneva proiettili!

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E’ stata intercettata a Milano, al centro smistamento delle Poste, una lettera contenente oggetti simili a proiettili. La missiva, indirizzata a Silvio Berlusconi, è stata bloccata dagli addetti dell’ufficio dopo che, al controllo dei raggi x, la sagoma degli oggetti è apparsa distintamente.

Non è la prima volta che il Cavaliere riceve simili lettere. Già a gennaio del 2010 era stata recapitata, alla sede del quotidiano “Il Giornale”, una busta con dentro due proiettili accompagnati da una lettera di avvertimento rivolta all’editore, Paolo Berlusconi, e all’allora leader di Forza Italia. Il messaggio “Basta campagne antiislam vi spareremo e poi vi faremo saltare in aria come la Bhutto in Pakistan” reso noto dallo stesso giornale, aveva scatenato le manifestazioni di solidarietà da tutto il mondo politico, compreso Palazzo Chigi. All’epoca, le pallottole a salve erano “il preavviso per i fratelli Berlusconi: una per Silvio e una per il fratello, responsabili delle porcate che scrivono sul giornale e della loro politica antiislam. Alla prima occasione propizia, con o senza predellino, faremo come hanno fatto in Pakistan con la Bhutto: un colpo con pallottole vere in testa e poi un kamikaze, all’italiana, per essere certi della loro scomparsa da questo mondo. Le guardie del corpo e i servizi di sicurezza non potranno fermarci perché non siamo prevedibili. Allah è grande”. Ma non solo Berlusconi era finito nel mirino: il dicembre precedente era stata recapitata una busta gialla alla redazione de Il Giornale, dentro cui c’erano tre buste più piccole e bianche contenenti ogive di proiettili destinati agli allora ministri dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e dello sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, e al viceministro dell’Economia Vincenzo Visco. Mentre la settimana precedente un analogo episodio di intimidazione era avvenuto ai danni del quotidiano Libero.

Le misteriose sfere del Tempio del Serpente Piumato

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“È una scoperta senza precedenti – ha spiegato Jorge Zavala, archeologo dell’Instituto Nacional de Antropologia e Historia – Sembrano sfere gialle, ma non sappiamo il loro significato”. A scoprirle è stato Tláloc II-TC un piccolo robot telecomandato mandato ad esplorare le camere del tempio del Serpente Piumato: i cunicoli, infatti, sono tanto angusti da non rendere possibile l’esplorazione umana. Le sfere hanno un diametro variabile tra i due e i quattro centimetri e sono di argilla ricoperti di jarosite, un minerale che gli dà la colorazione gialla. Si trovano solo in alcune camere del tempio e una delle spiegazioni sarebbe che “la jarosite si forma per ossidazione della pirite – ha spiegato ancora l’altro archeologo Sergio Gomez – Significa che una volta queste sfere erano ricoperte da questo metallo simile all’oro”. Secondo gli archeologi quelle stanze del tempio, quindi, erano utilizzate per i rituali e le sepolture tradizionali del popolo azteco, anche se il complesso di Teotihuacán sarebbe stato secoli prima e misteriosamente abbandonato dalle precedenti popolazioni.

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Papa Francesco: dalla “visita” ad Assisi all’incontro con Benedetto XVI

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Giornata intensa, oggi, quella di Papa Francesco. In mattinata ha “visitato” la tomba di San Francesco d’Assisi collegandosi al sito dei frati francescani, dov’è possibile vedere, in diretta, le immagini della cripta in cui è sepolto il Poverello. La web cam è infatti accesa 24 ore su 24 e permette così di sostare virtualmente in preghiera. Bergoglio ha approfittato dell’udienza privata con alcuni frati francescani per porre diverse domande al riguardo ed ha composto la sua preghiera: “O Francesco d’Assisi, intercedi per la pace dei nostri cuori”, prima d’invitare i frati a sostenerlo con le loro orazioni. Nel pomeriggio, quindi, il pontefice si è recato ad accogliere il Papa Emerito Benedetto XVI, che oggi ha fatto ritorno in Vaticano dopo i 62 giorni trascorsi a Castel Gandolfo. All’eliporto, ad attendere Ratzinger, il cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone e il decano del collegio cardinalizio Angelo Sodano. Arrivato in elicottero, Benedetto XVI ha percorso in auto la strada, poche centinaia di metri, che porta a quella che da ora è la sua nuova e definitiva residenza: l’ex monastero di clausura “Mater Ecclesiae”, opportunamente ristrutturato negli ultimi mesi proprio per accogliere lui, le quattro «memores Domini» che vivono con lui, il segretario Georg Gänswein, il diacono fiammingo che lo ha affiancato ed eventuali ospiti di passaggio, primo fra tutti il fratello del Pontefice emerito, per il quale una stanza sarà sempre pronta. Papa Francesco ha atteso il predecessore presso il convento ed ora, per la prima volta nella storia, Papa regnante e Papa emerito vivranno a qualche centinaio di metri di distanza uno dall’altro, potendosi facilmente incontrare. Una situazione nuova, assolutamente inedita, che aveva a suo tempo sollevato alcuni dubbi, poi fugati dall’umiltà e dalla semplicità dei due protagonisti.

La ragazza trovata morta nel livornese ha un nome: Ilaria Leone

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Si chiamava Ilaria Leone, la 19enne ritrovata morta questa mattina in un oliveto nei pressi di Castagneto Carducci, nel livornese. La ragazza si pensa che sia stata strangolata dopo aver subito una violenza sessuale, anche perché è stata ritrovata con i pantaloni e gli slip abbassati. Ora si attende il referto dell’autopsia. La scomparsa era avvenuta verso le 22 di ieri sera e qualche ora dopo, intorno alle 11 di questa mattina è stato rinvenuto il suo corpo. Ilaria lavorava in un ristorante della zona. Il paese è stato gettato nel panico ed è traumatizzato dallo shock. Castagneto Carducci è da sempre una tranquilla località turistica. C’è anche un giovane testimone nella vicenda, un ragazzo che ha raccontato agli inquirenti di averla vista da sola proprio intorno alle 10 di sera. Lei si sarebbe avvicinata al giovane e gli avrebbe chiesto se aveva un accendino per la sua sigaretta, poi si sarebbe avviata per una strada secondaria. L’allarme era scattato nella notte quando i genitori non l’avevano vista rientrare.

 

Terrore a Genova per le api sull’auto del console!

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L’auto blu del console della Thailandia parcheggiata nel centro di Genova è stata invasa da uno sciame intero di api che seguiva la sua nuova ape regina. In pochi istanti si è generato il panico tra i passanti  e sono dovuti intervenire degli addetti muniti di tute per arginare le ventimila api che stavano seminando il terrore in via Fiasella a Genova.

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Stuart Hall, conduttore storico della Bbc, ha stuprato minorenni!

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Stuart Hall è uno storico conduttore della Bbc che sta incrementando lo scandalo pedofilo che già aveva largamente invaso la rete televisiva. Oggi la star della tv, 83enne, in carcere da dicembre per episodi avvenuti tra il 1967 e il 1985 si è dichiarato colpevole di fronte al tribunale del Lancashire, in Inghilterra occidentale, ammettendo di aver stuprato ragazze di un’età compresa fra i 9 e 16 anni. È stato il conduttore di «It’s a Knockout», una sorta di «Giochi senza frontiere» britannico, che spopolava nel Paese.  

Cavani e il figlio in braccio… diviso tra scandalo e famiglia?

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Tra scandalo e famiglia… Così Edinson Cavani sembra essere costantemente sulle copertine di tutte le riviste gossip del momento. Attenzione mediatica massima per il calciatore che in questi mesi ha fatto molto parlare di sè. L’ultima foto notizia arriva da calcionapoli24.it e lo ritrae con il figlio Bautista in braccio mentre esce dall’albergo Paradiso a Via Catullo,  consigliatogli direttamente dal suo agente Pierpaolo Triulzi.

Ecco lo spot più razzista di tutti i tempi!

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Guai legati alla pubblicità per la PepsiCo, nota società che produce anche l’omonima bibita. L’ultimo spot è stato ritirato in quando ritenuto razzista, per la precisione “il più razzista di sempre”!  L’immagine insopportabile  è una donna che all’interno di una stazione di polizia deve identificare il suo aggressore e tra i sospettati ci sono solo due afroamericani e una capra di nome Felicia. Lo spot, creato dal rapper e produttore discografico statunitense Tyler The Creator, ha suscitato immediate polemiche tanto da far dichiarare a una portavoce della PepsiCo: “Ci scusiamo per il video e ci assumiamo la piena responsabilità”.

La provocazione è sempre stata una delle armi più utilizzate dal commercio, ma come mai ormai la pubblicità va alla ricerca di immagini sconvolgenti e sconcertanti? Probabilmente la crisi ha influito sugli umori dei pubblicitari e, forse, si è notato che una sorta di incitamento alla violenza, una discriminazione razziale o un’esortazione omofoba anche se condannata dall’opinione pubblica alla fine premia a livello commerciale. Insomma si è abbassata la soglia dell’etica… tutto diventa commercio anche lo scandalismo a cui seguono poi le scuse…

Ribasso dalla Bce e taglio delle tasse sul lavoro… basterà all’Italia?

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Buone notizie per l’Italia? Non proprio!

L’Ocse scrive che in Italia “é impossibile per il momento ridurre in modo significativo il livello complessivo dell’imposizione”, ma l’eliminazione delle agevolazioni fiscali senza giustificazioni economiche permetterebbe di aumentare la base imponibile e quindi ritoccare le aliquote marginali “senza impatto sulle entrate”. Quindi piccoli ritocchi senza un abbassamento concreto che permetterebbe all’economia di ripartire.

Ma oggi è la giornata dell’ottimismo pubblicitario e quindi tra il ribasso della Bce allo 0,50% e il taglio delle tasse sul lavoro, la crescita italiana dovrebbe essere sostenuta. Ma sarà davvero così?

Se è vero che l’euforia e la psicologia in finanza possono muovere enormi capitali, è anche vero che nelle imprese l’ottimismo non basta a far ripartire la macchina produttiva.

Come la stessa Ocse afferma gli effetti benefici di questi interventi “richiederanno tempo per materializzarsi, a causa del clima di scarsa fiducia, del ritmo lento della ripresa e della necessità di proseguire sulla strada del consolidamento fiscale”.

L’Italia può attendere? Gli stessi politici dicono che bisogna far presto… ma poi sorridono e si dicono soddisfatti, dov è quindi la verità?

La verità probabilmente “alberga” in quel nord Europa non disposto a trattare con il sud. In quel gelo che si chiama fiscal compact che sembra garantire i paesi forti e decapitare l’economia di quelli deboli… ma non si era parlato di Unione Europea? Non si era detto intraprendiamo un viaggio tutti insieme?  Se si potesse sintetizzare con una foto, questa sarebbe la sintesi:

economia

Come possiamo pensare che riprenda l’economia italiana tagliando le tasse sul lavoro? Quanti esercizi hanno chiuso negli ultimi anni? Quante aziende hanno trasferito la loro produzione all’estero? Sarà davvero il taglio delle tasse sul lavoro a far riaprire le attività commerciali e a riportare in Italia  la produzione? Non è molto probabile. Piuttosto bisognerà aspettare grandi gruppi economici e finanziari che decidano di venire a investire sul nostro territorio… ma quale sarà il prezzo? Probabilmente i costi saranno sul patrimonio naturale e ambientale, su forme di lavoro senza tutele o con tutele minime e produzioni inquinanti… perché non si spinge invece su le eccellenze produttive italiane? Perché oltre alla riduzione dei tassi non si opera un “avvio assistito” di imprese e industrie che possano attivare un circolo virtuoso sui prodotti tipicamente italiani “sostenendoli” anche sull’esportazione?

Stiamo ancora una volta esultando su una concezione di economia “vecchia”. La scuola del taglio d’imposta che non innesca, su un territorio in crisi, risultati immediati…

Ancora nel rapporto Ocse si parla che la priorità italiana deve essere “la riduzione ampia e prolungata del debito pubblico”, perché “con un rapporto debito/Pil vicino al 130% e un piano di ammortamento del debito particolarmente pesante”, il Paese “rimane esposto ai cambiamenti improvvisi dell’umore dei mercati finanziari”.

Detto in parole povere significa solo che con la riduzione del debito saremo facile preda di imprenditori esteri che avranno gioco-forza nell’imporre le loro economie in Italia e a quel punto, ridotti in miseria dal ripianamento del debito pubblico, non avremo nessuna forza per decidere di non “svenderci” agli stranieri. E’ questo quello che vogliamo? E’ questa l’Italia che sogniamo da qui a 5 anni? Perché nessuno ci sta informando del pericolo concreto che stiamo correndo per rispettare gli impegni presi con l’Europa?

Il sano ottimismo è forse l’unica arma per non far sorgere ancor più malumore tra i cittadini? E’ l’ultima arma che abbiamo a disposizione per avviarci verso una nazione che sarà costretta, dopo la Grecia, la Spagna e Cipro a consegnarsi all’Europa abdicando la propria sovranità?

E allora parliamo di taglio delle tasse sul lavoro, sulla diminuzione del tasso d’interesse per la Bce che dovrebbe garantire ai privati un accesso maggiore al credito, ma quali sono le banche italiane che erogano credito se non sono più che garantite? Quali sono le imprese che attraverso un taglio dello 0,25% avranno nuovo accesso al credito? Forse può avere un valore in altri paesi, ma non certo in Italia dove non vengono neppure più concessi i mutui per la prima casa. Sembra esserci quindi una discrepanza tra l’economia europea e quella che serve concretamente in Italia, tra i vincoli imposti e l’emergenza sociale che stiamo vivendo… l’Italia sta andando incontro a una emigrazione di massa?

Facciamo infine un esempio concreto: vediamo quale è il risparmio annuo di un impresa che beneficia da ora di questo taglio sul costo del lavoro. Ebbene in un anno un’impresa italiana risparmia 630 euro.  Ci rendiamo conto che 630 euro per un’industria è il nulla empirico? Sono meno di 700 euro a far chiudere l’industria oppure è la politica economica di base che dovrebbe cambiare?

E le famiglie? Risparmieranno fino a 58 euro l’anno! Meno di una spesa settimanale per 2 persone.

Vantaggiato e i dubbi che restano sull’attentato di Brindisi

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Nessun complice e una motivazione che non regge. Restano molti i dubbi intorno all’attentato alla Morvillo-Falcone di Brindisi, dove perse la vita la studentessa sedicenne Melissa Bassi. “Verso l’una e mezza ho collocato la bomba vicino alla scuola. Non perché volevo fare del male – ha dichiarato Vantaggiato – ma per dare una dimostrazione. Ho visto che si sono messi tranquilli per entrare nella scuola, non mi sono accorto che c’erano le ragazze, avrei potuto farlo quando c’era quel signore che ha aperto il cofano. Mi dispiace tanto, io chiedo perdono alla famiglia Bassi”. Così Vantaggiato tra le lacrime ha implorato poi i genitori di Melissa: “Ho due figlie – ha aggiunto – non avevo pensato di fare del male, lo giuro. Se avessi voluto fare del male, avrei fatto molto male”.

Ed è quest’ultima frase che fa riflettere. Mettere una bomba e pensare di non far del male… Aver ucciso una ragazza e ferito le sue compagne di scuola per Vantaggiato non è il “massimo del male”. E’ ancora un male relativo?

“Se lei non avesse voluto fare del male avrebbe fatto esplodere la bomba di notte” ha quindi sottolineato l’accusa. “Volevo farlo di giorno in senso dimostrativo – ha dichiarato l’imprenditore reo confesso – non volevo fare del male alle persone”.

E poi ci sono le prime dichiarazioni su come abbia costruito la bomba. Vantaggiato ha risposto semplicemente “con miscela di nitrato di potassio e carbone”. Ma dove ha trovato  le istruzione per costruire l’ordigno? “Tramite l’enciclopedia, alla voce ‘N’, nitrati, a pagina 72”, ha risposto. Quasi una risposta imparata a memoria, di una precisione che possa convincere qualsiasi giuria che le responsabilità dell’atto terroristico sono da ascrivere solo e unicamente all’imputato.

I pm hanno chiesto pure a Vantaggiato di spiegare perché negli interrogatori resi in fase di indagine parlasse al plurale. “Puo’ darsi – ha risposto – che è il mio modo di parlare, ma non c’è niente”.

I dubbi rimangono, anche perché ancora è lucido nell’opinione pubblica quell’interrogatorio a Michele Misseri, indagato nel caso Scazzi, che parlando al plurale ha permesso agli inquirenti di trovare una nuova versione dell’omicidio di Sarah. Due imputati e forse, troppe cose da nascondere. Due uomini e il loro peso di responsabilità , uno verso la famiglia e l’altro verso chissà chi o cosa, che tentano di essere processati per colpe non loro. Ma Vantaggiato sarà stato veramente una pedina oppure è stato veramente un attentatore freddo e lucido che ha stroncato la vita a una ragazzina di 16 anni?

Tra gelo e speranza il viaggio di Letta… il risultato non cambia

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Non cambia la posizione dell’Europa nei confronti dell’Italia, questo è il dato che emerge dal primo viaggio ufficiale di Letta per cercare di far allentare la morsa del fiscal compact. Se con Hollande l’intesa è stata perfetta, anche perché, seppur con tutte le differenze del caso, Francia e Italia vivono tensioni e problematiche simili, resta invece il nodo cruciale di Bruxelles e della Germania. Nonostante ormai siano nati in tutto il mondo movimenti contrari all’austerity, anche perché ormai è accertato il limite tecnico contabile e gli errori di valutazione che ruotano intorno a questa teoria, l’Europa non sposta il suo asse e resta ancorata alla sua unica certezza… ridurre il debito pubblico a costo di strangolare le popolazioni! Nessuno sconto, proprio come nei lager nazisti… intrapresa una strada la si porta in fondo incuranti degli errori  e delle sofferenze che si stanno generando. Il neo Premier come si muove su questo terreno scivoloso?  “Vale il discorso che ho fatto in Parlamento, che era incentrato sul mantenimento degli impegni assunti con l’Europa e sulla necessità di far crescere il nostro Paese e di combattere la disoccupazione, soprattutto giovanile”. La disoccupazione, ha aggiunto Enrico Letta, è da “abbattere dentro i limiti” previsti dalle regole Ue sul disavanzo “perché noi rispetto agli altri abbiamo un grande debito pubblico sulle spalle e dobbiamo sempre ricordarcelo”.  Quindi anche la riforma dell’Imu sembra ormai essere una velleità da campagna elettorale e si lavorerà sul problema occupazionale, entro e non oltre, i rigidi regimi imposti dal nord Europa. Ma è davvero questa la politica di cui ha bisogno l’Italia? Ancora ragionierismo spicciolo sul bilancio dello stato o di una ventata nuova di investimenti che possano far balzare l’economia in avanti? Come si può immaginare una banda larga che aiuterebbe davvero le imprese senza fare uno sforamento sul bilancio? Perchè non si considerano, caso per caso, gli investimenti in Europa? A volte sembra quasi una formula matematica da dover adottare a ogni costo, in una mentalità miope, che non sa riconoscere uno spreco da un investimento importante per una nazione che potrebbe poi aiutare l’interno sistema economico del vecchio continente.

I conti in ordine inevitabilmente freneranno la crescita. E’ nelle dinamiche economiche, che solo il superamento del fiscal compact può davvero rompere la morsa della recessione. Sicuramente c’è una volontà di avviare operazioni di crescita, ma il problema da affrontare era l’emergenza non una cura sul lungo periodo.

“Torno a Roma più ottimista di quando sono partito – ha poi detto il premier – perché in tutte le capitali che ho visitato ho constatato come ci sia una consapevolezza che ci accomuna: i cittadini europei devono vedere l’Europa come strumento di soluzioni positive e non di cose negative”. Letta ha anche spiegato come ora abbia “una serie di idee” per fare in modo che il Consiglio europeo di giugno “dia segnali concreti soprattutto sul fronte della lotta alla disoccupazione giovanile”.

Si arriverà in tempo?  Le speranze sono poche, anche perché Letta è “stretto” nella morsa Europea e “ricattatto” dal Pdl. Forse tutte quelle cure a lungo periodo ancora una volta saranno rimandate al prossimo esecutivo…

Razzismo a Padova… scritte contro il ministro Kyenge

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Cosa significa essere oggi italiani? Che prospettive si hanno nel futuro? Come vogliamo che sia l’Italia tra 20 anni? Forse quello che non vogliamo è seguitare a leggere scritte come quella apparsa nella notte a Padova sul muro del liceo scientifico Cornaro: «L’Italia non è meticcia, Kyenge rimpatriata subito».

Lo spray che diventa un arma con cui attaccare chi è diverso.

D’altra parte il processo d’integrazione non è facile, non lo è mai stato. Significa comunque perdere un po’ della propria identità per arricchirsi della cultura degli altri. Significa essere capaci di accogliere un universo nuovo, senza sradicare il proprio.

Integrazione dovrebbe essere sempre sinonimo di arricchimento, ma il più delle volte diventa condivisione di una povertà di ideali e di una lotta alla sopravvivenza tra poveri. Avere un ministro di colore potrebbe essere un passo in avanti, una visione diversa, il superamento dell’individualismo… ma purtroppo la linea che si vuole imporre è quella ancora una volta una scelta “calata dall’alto”. E’ deplorevole chi ha rivolto offese prive di significato contro Cécile Kyenge, ma è assurdo pensare oggi, in una crisi profonda come quella italiana, di poter dare la cittadinanza a chi nasce sul nostro territorio. Non perchè non sia giusto, anzi è inacettabile non farlo, ma non si può operare una scelta dall’alto che ricada principalmente sulle classi più disagiate. S’innesca immediatamente un odio verso gli stranieri che a quel punto avrebbero pieno diritto di chiedere al pari di un italiano scuole, lavoro, case, sanità pubblica. Sono costi che oggi non possiamo sostenere. Il problema è che prima di dare una cittadinanza bisogna creare un sentimento di patria in queste persone… insegnare che l’Italia non è la terra delle grandi opportunità,  è un Paese che non riesce a mantenere i propri cittadini, che essere italiani oggi significa per molti lottare contro il disagio economico e la difficoltà di occupazione.

Essere italiani significa avere o tendere ad avere una parità tra uomo e donna (cosa che molte loro culture rifiutano profondamente), essere italiani significa avere un passato fatto di fascismo e di liberazione… essere italiani è complicato e complesso… è stare al centro del mondo e sentirsi schiacciati dall’Asia e dall’America.

Allora c’è qualcuno tra gli stranieri che sinceramente, nel profondo vuole iniziare a lottare per migliorare il paese? Dare la cittadinanza non è solo avere più diritti, ma anche avere dei doveri morali ed etici verso un altro paese… una terra che difficilmente si sentirà come patria, ma molti la sentiranno come luogo da “sfruttare”, proprio perchè non si sentono radicati su un territorio se prima non insegniamo cosa comporta essere nostri cittadini.

Gli italiani stessi stanno perdendo il sentimento di Patria. Come possiamo aspirare a insegnare agli altri quello che noi stiamo disimparando? Forse è più logico ora iniziare ad avviare un processo d’integrazione che parti proprio dai valori che possiamo condividere insieme, un dialogo per capire cosa possiamo arricchire tra culture così diverse e cosa a cui ognuno deve rinunciare. Poi saremo pronti ad accogliere, senza scritte e senza pregiudizi, coloro che vorranno partecipare attivamente a creare una nuova Italia.

Giallo nel livornese: trovato il cadavere di una ragazza

castagneto-carducci-cadavere

A Castagneto Carducci, sulla costa livornese, è stato rinvenuto il cadavere di una donna. A fare il macabro ritrovamento un passante, che ha subito avvisato i carabinieri. Il corpo, che era parzialmente nascosto da una coperta, è di una ragazza di cui non si conosce ancora l’identità. La vittima avrebbe avuto tra i 22 ed i 25 anni, potrebbe essere italiana e comunque è di carnagione chiara.

Tenta di uccidere la figlia di 3 anni accoltellandola

catania-madre-tuttacronaca

La scorsa notte, in centro a Catania, un’insegnante 37enne ha tentato di uccidere la figlia di tre anni. La donna, coltello alla mano, ha colpito la piccola due volte, alla guancia ed al collo, prima di rivolgere l’arma contro se stessa ferendosi all’addome. Il tentativo di omicidio-suicidio non è fortunatamente andato a buon fine: le due sono state soccorse poco dopo e, ricoverate nello stesso ospedale, non sono in pericolo di vita. Al momento agli investigatori sembra che l’accaduto sia derivato da un raptus immotivato.

“Rubber Duck”, la paperella da bagno diventa opera d’arte!

paperella-tuttacronaca

Vi ricordate la paperella galleggiante che tenevate accanto mentre facevate il bagno da piccoli? Ora, la papera diventa arte, opera dell’olandese Florentijn Hofman, e galleggia, tra l’altro, anche a Ocean Terminal a Victoria Harbour, Hong Kong.

 La paperella è nell’immaginario collettivo di molte culture, non ha frontiere e nessuna discriminazione, inoltre richiama un istinto di protezione, stimola il rilassamento. E’ uno di quegli oggetti “anti stress” più comune al mondo. Dà l’idea di morbidezza e la sua espressione invita a intraprendere un viaggio tranquillo e sereno. La paperella, dal 2009, è infatti stata posta nei maggiori porti del mondo. Nessun fine commerciale, solo l’arte che invita a un sorriso e allo stupore di vedersi una scultura di 16,5 metri di altezza che galleggia comodamente accanto a una nave da crociera o a un traghetto.

“Rubber Duck” saluta tutti coloro che sono pronti a imbarcarsi. Un segno di benvenuto e buon viaggio  universale.

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L’austerity si abbatte sul 2 giugno!

festa della repubblica

Festa nazionale della Repubblica sotto l’egida della sobrietà quest’anno. Una nota del Quirinale spiega infatti che: “Per ragioni di sobrietà e di massima attenzione al momento di grave difficoltà che larghe fasce di popolazione attraversano non avrà luogo il tradizionale ricevimento del primo giugno riservato alle autorità istituzionali, a esponenti della società civile e ai capi missione delle rappresentanze diplomatiche in Italia”. Quello che resta confermato è il messaggio augurale del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che come ogni anno raggiungerà gli italiani tramite gli schermi televisivi, e la sua presenza alla parata militare. La nota dichiara inoltre che “Nei capoluoghi di provincia, le Prefetture renderanno omaggio in termini strettamente istituzionali alla ricorrenza della Festa della Repubblica”. Nessun cambio di programma per i giardini del Quirinale, che verranno aperti ai cittadini nel pomeriggio.

Dopo il fallimento alle urne, si scioglie Rivoluzione Civile

Ingroia-rivoluzione civile

Con una nota congiunta, firmata dai soci fondatori Antonio Ingroia (Azione Civile), Angelo Bonelli (Verdi), Luigi De Magistris (Movimento Arancione), Oliviero Diliberto (Pdci), Antonio Di Pietro (Idv), Paolo Ferrero (Prc) e Leoluca Orlando (Rete2018), è stata sancita la fine di Rivoluzione Civile. Il movimento, nato per le elezioni e che vedeva nel pm Antonio ingroia il leader, aveva subito un duro colpo alle urne e sembra non sia riuscito a “riprendersi”. La campagna elettorale è ormai un ricordo lontano, come si riscontra nel comunicato stampa: “I soggetti che hanno dato vita a Rivoluzione Civile hanno deciso all’unanimità di considerare conclusa questa esperienza. Il risultato insoddisfacente delle elezioni politiche del febbraio scorso ha indotto ognuna delle componenti a una riflessione profonda della nuova fase politica al proprio interno”. Sembra ora le strade dei fondatori siano ora destinate a dividersi, con una rottura totale: “Si è preso atto che le scelte strategiche future dei singoli soggetti sono incompatibili con la prosecuzione di un progetto politico comune, quanto meno nell’immediato” anche se “resta intatta la stima reciproca tra tutte le forze che hanno dato vita a RC e la volontà di mantenere comunque interlocuzioni finalizzate al profondo cambiamento politico, culturale e sociale dell’Italia”. In coclusione, arrivano le recriminazioni: “Resta inoltre forte il convincimento che nel nostro Paese la presenza in Parlamento di rappresentanti delle forze unite attorno a Rivoluzione Civile avrebbe portato un arricchimento importante al dibattito per la realizzazione di una legislazione avanzata sul terreno dei diritti sociali e civili, della legalità, dell’etica nella politica e di un nuovo impianto istituzionale. Il contrario di quanto purtroppo è avvenuto”.

Lutto per i Flying Bulls: un pilota precipita con un microjet

guido gehrmann-the flyng bulls

Il tedesco Guido Gehrmann, della compagnia di volo acrobatico della Red Bull, Flying Bulls, è morto ieri in un incidente a Baumkirchen, in Tirolo, mentre stava rientrando a Salisburgo al termine di uno spettacolo. Gehrmann aveva segnalato problemi con il veivolo, un microjet BD-5J utilizzato da James Bond nel film ‘Octopussy’, e, per consentirgli un atterraggio di emergenza, è stata chiusa al traffico l’autrostrada dell’Inntal. Il pilota ha però optato per una strada provinciale nei pressi di Baumkirchen, ma si è schiantato contro un vicino pendio. Un medico, che si trovava a passare per caso, ha cercato di prestare soccorso, ma tutto è stato inutile.

Una donna si aggira nuda sul tram: la provocazione di Milo Moire

milo moire-script system

Vestita solo con scarpe, borsa, occhiali e alcune scritte sulla pelle. Così una modella ha attraversato la città di Dusseldorf utilizzando i mezzi pubblici in mezzo ai cittadini che hanno avuto un inizio di giornata davvero “particolare”. La performance, intitolata The Script System, è stata realizzata dall’artista svizzero Milo Moire si è posto come obbiettivo quello di “sconvolgere ciò che è ordinario”. Sul suo sito, spiega: “La nudità diventa lo scudo contro gli stereotipi e fa diventare invisibile l’artista”.

Viva grazie alle staminali: trapianto di trachea per una bimba di due anni

cellule-staminali-trapianto

La piccola Hannah, bimba sudcoreana di due anni, era nata senza trachea e per lei i medici hanno “fabbricato” un organo sostitutivo partendo da cellule staminali prelevate dal suo midollo osseo e poi coltivate in provetta. L’intervento, che ha avuto luogo lo scorso 9 aprile ed è durato nove ore, il primo a livello mondiale su un bambino, è stato effettuato in Illinois, presso il Children Hospital, da un’equipe internazionale di specialiti sotto la guida di Paolo Macchiarini, che ha anche inventato e perfezionato la tecnica con cui viene ricostruito l’organo. Macchiarini immerge una trachea costruita in laboratorio nelle cellule staminali del paziente, riuscendo così ad evitare il rischio di rigetto considerato che le cellule saranno percepite dall’organismo come proprie. Tra l’altro, questa tecnica permette anche di ridurre il ricorso ai farmaci immunosoppressori. Hannah ora sta bene, a parte qualche piccola complicazione post operatoria.

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