E’ un post duro quello che il membro della segreteria Pd e ascoltato collaboratore di Matteo Renzi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, dove parla di “Un filotto impressionante” di errori commessi dal governo. Anche contando soltanto quelli delle ultime settimane, da quando Matteo Renzi è stato eletto segretario, dalle slot al Salva Roma. E per questo chiede al governo e al premier Enrico Letto un cambio radicale di passo. “Non basta un ritocco, un rimpasto, o si cambia radicalmente o si muore”. E ancora, il responsabile per Welfare e Scuola della nuova segreteria Pd scrive: “Mentre noi lavoriamo a un’agenda con dentro grandi riforme per il paese, con tempi certi di realizzazione, al governo e in Parlamento, con il suo ‘bicameralismo perfetto’ (un vero ossimoro) c’è chi brucia tutto. Così non va”. “Eletto Matteo Renzi si azzera il contagiri e si riparte”. Faraone osserva quindi: “Non elencherò gli errori del passato, ma se metto uno dietro l’altro gli errori commessi da questo governo, dal giorno dell’elezione del nuovo segretario Pd, 15 dicembre, fino ad oggi (appena 13 giorni) viene fuori un filotto impressionante: una legge di stabilità di ‘galleggiamento’ (poco per il futuro), le slot machine, gli affitti d’oro, il provvedimento su Roma capitale”. E incalza: “Se chiedi la fiducia ai parlamentari della Repubblica, se chiedi il sostegno in bianco ai deputati della maggioranza, lo fai per provvedimenti ‘alti’, utili per il paese, non per legittimare decine e decine di inutili ‘marchette'”. “E poi sul mille proroghe: si nominano nuovi prefetti, portati a 207 quando le prefetture sono la metà, si ‘abbonano’ 400 milioni a Roma quando tutti i comuni soffrono. Due ottimi provvedimenti per dar fiato alle stanche trombe della Lega Nord. E poi i soldi Ue parcellizzati per il Sud e per il lavoro su mille provvedimenti senza alcune strategia, con il solo obiettivo di non perderli. O ancora le deroghe al patto di stabilità per comuni non virtuosi, che chiedono di stabilizzare i precari anche dove si sfora la pianta organica e niente per i comuni virtuosi che vogliono realizzare opere utili per la collettività”, elenca. Quindi la dura conclusione: “Questo Pd, con le grandi speranze che suscita, l’Italia, con le sue difficoltà e le sue grandi potenzialità, non può permettersi questo governo e i suoi errori. E non basta un ritocco, un ‘rimpasto’, o si cambia radicalmente o ‘si muore'”.

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