In soli 15 minuti, tra le 19.30 e le 19.45 il livello del fiume Lambro è passato da 80 a 307 centimetri. L’esondazione del Lambro in via Valfurva, zona Niguarda, a Milano ha richiesto l’intervento della polizia locale e della protezione civile per monitorare la situazione.
La zona di viale Zara, particolarmente colpita dalle piogge abbondanti cadute nella giornata su Milano e la Lombardia, ha visto un parziale allagamento con interruzione di alcune linee tranviarie, ripristinate solo nella tarda serata.
Ha aperto a Bolzano Novaluce, il primo centro regionale per la cremazione di animali da compagnia. L’idea è di Bruno Demarchi e Vincenzo Radice, che mettono a disposizione anche una sala esposizione per le urne e una stanza pensata appositamente per il commiato. Un’idea che sicuramente verrà apprezzata da tutti gli amanti dei piccoli amici, che siano cani, gatti, criceti, uccellini e via dicendo, che vogliono dare un ultimo saluto a chi è stato accanto a loro donando tanta gioia.
E’ finita nel migliore dei modi quello che era iniziato come un presunto arresto e invece si è rivelata una fuga d’amore. Marina Dorotea Di Peri l’aveva inscenato per non rivelare al marito che aveva l’amante, così il finto rapimento si era consumato sotto gli occhi del figlio, il quale allarmato aveva chiamato i carabinieri. immediatamente un elicottero si era alzato in volo e aveva individuato il veicolo a Palermo. Alla coppia, fuggita con l’aiuto di un terzo complice, non è rimasto che confessare. “Non ho alcuna intenzione di tornare a casa”, ha detto la donna, confessando anche al marito di essersi innamorata di un altro.
Una lite scoppiata tra un ragazzo di 17 anni e tre albanesi, di cui due minorenni, che è sfociata tragedia a Roma, in via di Casalotti all’altezza di via di Boccea. Erano circa le tre del pomeriggio quando è scoppiato il diverbio, tra due gruppi di giovani da una parte gli italiani e dall’altra gli albanesi. Nella colluttazione un diciassettenne è finito a terra, ferito da un arma da taglio. I carabinieri hanno fermato due minorenni e un maggiorenne tutti di nazionalità albanese. Il ragazzo è ricoverato in condizioni gravissime al San Filippo Neri.
Son sempre molte le persone che trascorrono ore nei centri commerciali: un modo per approfittare dell’aria condizionata in estate e non camminare nel gelo quando arrivano i primi freddi. Si guardano le vetrine, magari si beve un caffè, c’è chi acquista qualcosa, molti si limitano ad osservare. Ma che dire se un’agenzia viaggi pubblicizza una gita “a Padova, tra cultura e shopping all’Ikea quota 66 euro a persona (pranzo incluso)”? L’annuncio comparso sulla pagina facebook dell’agenzia di viaggi Dart Travel di Pergine Valsugana. Forse chi conosce Padova potrebbe far notare che in una giornata difficilmente sarà possibile ammirare le bellezze della città, ma che la visita alla Basilica del Santo, prevista nel pacchetto, venga appaiata a un giro nel centro commerciale del mobile per eccellenza sicuramente non lascia indifferenti. Daniela Giardullo, dell’agenzia che ha organizzato la gita, spiega: “L’idea è arrivata da alcune clienti affezionate. Volevano organizzarsi per andare all’Ikea, visto che i mariti non le riuscivano ad accompagnare. Ci hanno interpellato ed è venuta fuori questa offerta”. A quanto pare, la risposta è stata entusiasta: “Avevamo già provato ad organizzare alcune uscite nei grandi outlet, ma non si erano concretizzate. Questa volta invece abbiamo già oltre venti partecipanti”. Una fortuna che comunque è limitata ad un segmento ben definito di persone. “Sono tutte donne, gruppi di amici oppure coppie composte da madre e figlia. Non abbiamo uomini o coppie di sposi”. L’organizzatrice conclude: “Andiamo all’Ikea soprattutto per cercare qualcosa di natalizio. Non abbiamo previsto acquisti ingombranti, tipo armadi o tavoli”.
“Chi tocca Berlusconi muore”. Il messaggio agghiacciante che ha ricevuto il senatore del M5S Mario Giarrusso, e che era indirizzato anche a tutti i colleghi che insieme a lui hanno votato la decadenza del Cavaliere nella giunta delle elezioni del Senato, è stato subito stigmatizzato con queste parole dal capogruppo del Sel al senato, Loredana De Petris: “Al Presidente Stefano, già vittima di numerose e ripetute minacce, al senatore Giarrusso e a tutti i colleghi ai quali è stata rivolta questa vigliacca intimidazione va la mia solidarietà personale e quella dei senatori e delle senatrici del partito”.
Da parte sua Mario Giarrusso ha dichiarato: “Ho contattato gli altri componenti della Giunta, ma al momento la lettera l’ho ricevuta soltanto io. Ho già sporto denuncia, il mio collaboratore in questo momento e’ dai carabinieri e appena terminata la seduta dell’Aula lo raggiungerò per firmarla. Spaventato? Assolutamente no, nella mia vita ho affrontato ben altre cose di cui aver paura”.
La missiva, che l’Huffingtonpost ha pubblicato mostra le foto degli interessati. Sotto vi si legge: “Chi vive per l’odio e pregiudizio di odio perisce”. Poi “State pronti, che da questa fine non vi salva nemmeno il padreterno” e l’inquietante foto di Benito Mussolini e Claretta Petacci appesi a testa in giù a piazzale Loreto.
O si smentirà tutto o una bomba internazionale è pronta a esplodere se già non è troppo tardi per levare l’innesco e la detonazione potrebbe esserci nelle prossime ore. Il governo tedesco infatti avrebbe saputo che il telefono cellulare di Angela Merkel sarebbe stato messo sotto controllo dagli Stati Uniti. Naturalmente c’è stato un immediato contatto tra la Germania e il presidente Obama per cercare di accertare in tempi rapidi se possa essere ritenuta vera questa informazione.
Il Parlamento Ue, approvando una risoluzione non vincolante, chiede alla Unione europea di sospendere l’accordo con gli Usa per il programma anti-terrorismo di tracciamento delle finanze in risposta alle presunte intercettazioni che gli Usa avrebbero fatto ai danni dei cittadini europei attraverso la banca dati Swift. La risoluzione proposta da Verdi e S&D, è passata a larga maggioranza, e sebbene non vincolante minaccia di “ritirare il sostegno” all’accordo, il che costringerebbe la Ue ad agire.
Un colloquio vi era stato anche tra Kerry e Letta, quando era stata diffusa la notizia che anche gli italiani erano spiati e si era creata una certa tensione nel paese. “Il nostro obiettivo è di trovare il giusto equilibrio tra la protezione della sicurezza e la privacy dei nostri cittadini”. È quanto il segretario di Stato Usa John Kerry – riferiscono fonti dell’ambasciata Usa – ha detto “con grande chiarezza” al premier Enrico Letta quando oggi hanno “brevemente” affrontato la questione del Datagate a Palazzo Chigi.
Le stesse fonti hanno aggiunto che questo lavoro di ricerca di equilibrio “proseguirà come proseguiranno le nostre strette consultazioni con i nostri amici, inclusa l’Italia”.
“Mi sento di escludere che i servizi sapessero” di un possibile Datagate in Italia. “Non c’è nessuna evidenza che il caso francese possa essere avvenuto anche in Italia”. È quanto avrebbe detto il sottosegretario con delega ai servizi Marco Minniti, in audizione al Copasir sul Datagate, secondo quanto riportano fonti del comitato.
“L’Italia non funziona e non ha funzionato perché abbiamo regole che non funzionano, regole vecchie. Non abbiamo paura di un cambio istituzionale”,così il premier Letta a Firenze in occasione dell’Assemblea dell’Anci. Come sempre il Presidente del Consiglio dei Ministri segue la strada tracciata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che qualche minuto prima sullo stesso palco aveva annunciato: “Sono giunto alla convinzione che ormai per far vivere e condividere quel magistrale quadro di riferimento che è la prima parte della nostra carta non si può ulteriormente mancare di rivederne la seconda parte, le norme, già nate con riconosciuti punti deboli, relative all’ordinamento della Repubblica” e poi ha affrontato il tema della riforma del Porcellum “Non è ammissibile – ha detto il presidente Napolitano – che il Parlamento naufraghi ancora nelle contrapposizioni e nell’inconcludenza” e poi ha aggiunto che la riforma è urgente e deve basarsi su regole che possano assicurare un’effettiva democrazia dell’alternanza. Si tratta “innanzitutto di recepire i rilievi già espressi dalla corte costituzionale”, ma il tempo sta passando e “stiamo giungendo ora ad un nuovo limite estremo” perché l’udienza della consulta si terrà il 3 dicembre. “La dignità del parlamento e delle stesse forze politiche si difende non lasciando il campo ad altra istituzione, di suprema autorità – ha osservato Napolitano – ma non preposta a dare essa stessa soluzioni legislative a questioni essenziali per il funzionamento dello stato democratico”.
Intorno all’ora di pranzo ci è stato poi l’incontro di Napolitano con il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, nella sede della Prefettura. Alla fine dell’incontro, durato 45 minuti, il sindaco è salito a bordo della bicicletta senza rilasciare dichiarazioni.
Calciopoli approda alla Corte Europea dei Diritti Umani. E’ stato l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi che ha presentato una serie di articoli contro le sanzioni che gli sono state inflitte alla giustizia sportiva, e confermate dai giudici nazionali. In particolare il legale ha spiegato in una nota che il ricorso si è reso necessario non solo per la gravità delle sanzioni inflittegli in violazione del principio di proporzionalità ai fatti contestati, ma anche perché tali sanzioni siano frutto della scelta delle autorità sportive e giudiziarie nazionali di non tutelare i diritti dell’esponente riconosciuti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Si è tenuto questo pomeriggio a Londra, nella Chapel Royal di St James’s Palace, il battesimo del principe George, che ha compiuto ieri tre mesi. La funzione, che ha seguito il rito anglicano ed è stata presieduta dall’arcivescovo di Canterbury, ha avuto una durata di 45 minuti. La Regina Elisabetta, arrivata con il consorte duca di Edinburgo, è stata accolta dai duchi di Cambridge, Wiliam e Kate, con il braccio l’erede al trono.
I padrini, sette, sono tutti amici e compagni di studi della coppia reale. L’unica ad appartenere alla famiglia reale è Zara Phillips, cugina di William. Gli altri padrini e madrine, tra le quali una vecchia amica di lady Diana: Oliver Baker, un amico della St. Andrew University di William, Emilia Jardine-Paterson, che ha frequentato l’esclusivo Marlborough College con Kate, Earl Grosvenor, figlio del duca di Westminster, Jamie Lowther-Pinkerton, l’ex segretario privato della coppia, Julia Samuel, amica intima della principessa Diana, e William van Cutsem, amico del principe.
George è stato battezzato con l’acqua del Giordano, com’è tradizione quando si tratta di un erede al trono, in una vasca d’argento scolpita di ninfee utilizzata da generazioni dalla famiglia reale. L’abito del principe George, che non passa inosservato, è una coppia perfetto di quello creato nel 1841, che indossarono la regina Elisabetta, il principe Carlo e William.
L’ennesima pubblicità contro le donne e stavolta anche contro la lingua inglese! L’ultimo scandalo è apparso su un cartello nel porto di Capri e ha fatto infuriare la consigliera comunale Anita De Pascale, che ha chiesto al sindaco di ordinare la rimozione perché la pubblicità lede la dignità della donna. La foto mostra una donna nuda e sdraiata con la fetta di prosciutto là dove non batte il sole e per attirare “gli stranieri” la scritta è stata posta in inglese “I ham”… peccato che il gioco “I’m” e “I ham” non venga colto anche perché “Io prosciutto” suona non solo maccheronico, ma anche incomprensibile. Inoltre mangiarsi una parte di una donna non è il miglior cartellino di benvenuto di Capri.
Sembra quasi che il ridicolo ormai si sia impossessato del mondo e purtroppo si sia persa la misura di cosa sia davvero discriminante e cosa invece è solo tradizione. L’Onu ha messo sotto tiro la tradizione olandese di “Sinterklass”, il Babbo Natale olandese che distribuisce i doni nei Paesi bassi durante la notte del 6 dicembre. Secondo la tradizione, San Nicola proviene dalla Spagna per dare i regali ai piccoli, con l’ausilio di alcuni aiutanti di colore. I relatori sui diritti umani scrivono di avere “ricevuto un’informativa” su questa festività “che perpetuerebbe un’immagine stereotipata del popolo africano, come cittadini di seconda classe, favorendo un senso di inferiorità nella società olandese e mescolando differenze razziali a razzismo”. Esistono due leggende riguardo al colore della pelle dello “Zwarte Piet” ovvero schiavo etiope che, dopo essere stato liberato da San Nicola, avrebbe scelto di servirlo per gratitudine.
A Danvers, cittadina del Massachusetts non lontana da Boston, il corpo di un’insegnante di matematica 24enne è stato ritrovato nella notte in un bosco vicino alla Danvers High School, scuola dove lavorava e in un bagno della quale era state rinvenute tracce di sangue. L’allarme era scattato perchè la donna non era rientrata a casa dopo le lezioni. Del suo omicidio si sospetta un 14enne, alunno dello stesso istituto. L’adolescente ieri non era rincasato e solo all’alba di stamattina è stato trovato, mentre mentre camminava lungo una strada fuori dall’abitato della cittadina. Al momento non vi sono dettagli sui possibili moventi dell’omicidio, nè sulle modalità del delitto. Il 14enne comparirà oggi davanti ad un tribunale per i minori.
Addio alla sigaretta elettronica e benvenuta sigaretta a vapore? Sembra proprio che dal 3 novembre in Italia saranno disponibili in 600 tabaccherie milanesi e romane il Ploom, ovvero un vaporizzatore tascabile che può essere ricaricato con le Vapods, cioè capsule di alluminio che contengono tabacco aromatizzato. La scoperta è stata fatta in un garage di San Francisco e ha già riscosso molto successo. Il vaporizzatore funziona con una batteria che è ricaricabile mediante cavo usb.
Il corpo di uomo di mezza età e di carnagione chiara è stato rinvenuto sotto un ponte della tangenziale di Bologna, in via della Berleta, nel quartiere di Borgo Panigale. A dare l’allarme sarebbe stato un uomo che faceva jogging che ha notato il cadavere e ha allertato i carabinieri. Sul corpo, secondo le prime ispezioni del medico legale, non ci sono segni di violenza, né documenti che possano identificarlo. Solo l’autopsia potrà chiarire se è stato ucciso o se si sia trattato di una morta naturale. Non sono state trovate siringhe. un particolare che è emerso e che ha fatto riflettere gli investigatori era la mancanza dei calzini e delle scarpe, ma si ritiene possibile che possano essere state sottratte anche in un secondo momento.
L’uomo aveva i talloni e le punte dei piedi sporchi di fango. Questo dettaglio fa propendere gli inquirenti per l’ipotesi che, qualunque sia stata la causa della morte, l’uomo sia stato trascinato dopo che era già morto nel luogo dove è stato trovato. In ogni modo l’autopsia, che sarà conferita domani al medico legale Sveva Borin, chiarirà la causa del decesso.
Pochi giorni prima che Gianni Alemanno rimettesse il mandato da sindaco e venisse nominato Marino aveva blindato il contratto di un suo fedelissimo, Giancarlo Cremonesi, alla presidenza di Acea. Il contratto prevede che mandarlo via prima della scadenza della carica significa comunque pagargli lo stipendio fino a fine mandato. Marino si è ritrovato in conclusione un management estraneo se non ostile alla sua Giunta. Ora il sindaco Ignazio Marino scrive, direttamente a Gérard Mestrallet, numero uno di GdF-Suez, invocando un nuovo gruppo di manager “che abbia la fiducia di tutti gli azionisti di cui è espressione”.
Come spiega Paolo Foschi sul Corriere della Sera:
Marino dunque su Acea resta in situazione di grande difficoltà: pur essendo azionista di maggioranza, deve fare i conti con un management che non ha scelto e con un presidente, appunto Cremonesi, e almeno un consigliere di amministrazione, cioè l’ex parlamentare del Pdl Maurizio Leo, legati al centrodestra. E anche la lettera che aveva inviato ai vertici societari a fine settembre contestando «la gestione di tipo privatistico» sembra non aver avuto conseguenze. Secondo alcuni, quella lettera doveva essere il primo passo di una strategia più complessiva per formulare delle contestazioni formali al presidente e all’amministratore delegato Paolo Gallo e chiederne quindi la decadenza con addebito di responsabilità per non dover pagare il contratto fino alla scadenza del mandato. Ma – almeno allo stato attuale – questa strada sembra chiusa perché non sono emersi nella gestione diAcea elementi tali da giustificare l’azzeramento del vertice.
Rinviati a giudizio! Silvio Berlusconi e Valter Lavitola sono stati rinviati a giudizio per la vicenda della compravendita dei senatori che fece cadere il governo Prodi. Per Sergio De Gregorio è stata invece accolta la richiesta di patteggiamento a 20 mesi. Il processo si celebrerà davanti al collegio A della V sezione penale di Napoli, a partire dall’11 febbraio 2014.
Come riporta l’Huffington: Durante la mattina di oggi, 23 ottobre 2013, Valter Lavitola ha reso dichiarazioni spontanee per più di un’ora e, il giornalista, parlando a braccio, avrebbe ammesso di aver consegnato ingenti somme di denaro a Sergio De Gregorio. Quei soldi sarebbero provenuti dal finanziamento del quotidiano L’Avanti! dei quali erano soci. Solo parte del denaro era in precedenza stato prestato da De Gregorio allo stesso Lavitola.
Come difensore di Berlusconi c’era presente al momento l’avvocato Michele Cerabona, che lo assiste assieme a Niccolò Ghedini. Davanti al Tribunale è assiepata una folla di fotografi e cameraman. Agenti di polizia impediscono l’ingresso di cronisti e curiosi nell’aula 213, in cui si svolgerà l’udienza, che per legge è a porte chiuse.
L’avvocato Cerabona ha preannunciato che la sua linea sarà quella di sostenere che il reato di corruzione non si configura, dal momento che i parlamentari sono liberi di esercitare le loro funzioni.
Ormai è un vero e proprio business quello dei manga e Tokyo, la capitale del Sol Levante, mette a disposizione del turismo specializzato diverse attrazioni che ogni anno hanno visto accrescere il fatturato. L’offerta va dalle mostre agli eventi, dai ristoranti allo shopping. Tanti anche gli italiani, che cresciuti con i cartoni giapponesi hanno invaso Tokyo da diversi anni.
Tra le tante occasioni c’è “Comic Market” la più grande esposizione fumettistica giapponese che si svolge dal 1975 che si svolge 2 volte l’anno (a marzo e a dicembre) presso il “Tokyo Big Site” di Odaiba, la grande isola artificiale nella baia della capitale nipponica. Nella stessa location, alla fine di marzo, ha luogo la più importante rassegna nipponica dedicata agli anime, il “Tokyo international Anime Fair”, che dal 2002 attira annulamente 100.000 spettatori. Al suo interno si susseguono proiezioni e spettacoli teatrali, nonché l’assegnazione del premio “Tokyo Anime Award”, gli Oscar dei cartoni animati.
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Tra i musei invece la scelta è vasta:
– la “Toei Animation Gallery”, lo spazio espositivo della più antica e famosa casa di produzione giapponese di anime (dai suoi studi sono uscite serie cult come “Uomo Tigre”, “Dragon Ball” e “Cavalieri dello Zodiaco”) offre proiezioni e centianaia di lavori e sceneggiature originali. La galleria è situata presso lo “Oizumi Studio”, distante 15 minuti a piedi dalla stazione di Seibu Oizumigakuen.
– il “Ghibli Museum”, incentrato sui personaggi della casa di produzione “Ghibli Studios”, che si trova a circa 20 minuti dalla stazione del sobborgo di Mitaka. All’interno vi è una mostra permanente, consacrata al regista Hayao Miyazaki, e mostre temporanee a rotazione.
– il “ Tokyo Anime Center” ha sede nell’edificio UDX (Akihabara Urban Development X), di fronte alla stazione Akihabara, ed offre al visitatore la possibilità di provare la propria voce in un cartone animato o vedere un film di animazione su uno schermo in 3D.
– Se si vuole visitare la seconda città del Giappone, non può mancare una visita al “Kyoto International Museum”, inaugurato nel 2006, all’interno del primo centro culturale dedicato esclusivamente ai manga e all’animazione, non lontano dalla stazione Karasumaoike Station. Esibisce più di 300.000 fumetti, molti dei quali possono essere letti e guardati dai visitatori.
– il “Ishinomaki Mangattan Museum” celebra invece uno dei più grandi autori storici del fumetto giappone, Shotaro Ishinomori (1938-1998), ideatore di personaggi ben noti al pubblico italiano, come “Cyborg 009″ e “Kamen Rider”. Il museo è situato nella cittadina di Ishinomaki, ad un’ora di treno dalla città di Sendai.
Non mancano neppure i parchi tematici:
– il “J-World Tokyo”, aperto nel luglio 2013, esibisce poster, cartonati a grandezza naturale, gadget dei personaggi più popolari dell’animazione recente (Dragon Ball, Naruto e One Piece). Al suo interno vi sono pure numerosi negozi e bancarelle di souvenir e fumetti. Il parco tematico si trova a Ikebukuro, nel quartiere di Toshima.
– il “Gundam Front Tokyo” è un piccolo ma interessante parco dedicato all’omonimo robot, pratogonista di una delle serie animate di maggior successo in Italia. E’ ubicato all’ultimo piano del “Diver City Tokyo Complex”, a Odaiba.
– “Evangelion World” è un intero padiglione consacrato ad uno dei migliori anime fantasy degli ultmi anni, “Neo Genesis Evangelion”, all’interno dell’enorme parco diveritmenti “Fuji Q Highland” di Yamanashi, non distante da Tokio. I visitatori del padiglione sono catapultati nella Neo-Tokyo 3, la città immaginaria del futuro dov’è ambientata la serie.
E le zone per lo shopping:
La zona di Tokio consigliata per acquistare manga e anime è Nakano, con decine di negozi specializzati, tra cui spiccano il “Mandarake” – che offre una quantità infinita di DVD, fumetti, videogiochi, costumi, pupazzi – e l’ “Anime World Star Goods”, meta ideale per i collezionisti del settore, con più di 100.000 disegni originali e bobine di serie e di film. In un’altra zona, nei pressi della stazione mertropolitana di Akihabara, c’è invece l’ “Aso Bit City”, un grande megastore specializzato in giochi, libri, dvd e figurine, in cui è possibile provare i videogiochi di ultima uscita.
Non mancano neppure caffè e ristoranti:
Tra i più originali il Caffé “Manboo”, nella zona di Shinjuku e soprattuto il bar-battelo “Jicoo”, a forma di disco volante, che attraversa la baia di Tokio.
Ha preso la pistola della babysitter e si è sparato accidentalmente il bambino di cinque anni che è stato trovato morto dalla dalla polizia di Vidor, nella parte occidentale di Orange County, Texas. Melissa Ann Ringhardt, 19 anni, è stata arrestata e ha dichiarato di avere la pistola in quanto aveva paura di rimanere sola in una casa con due bambini: John, aveva cinque anni e il fratellino appena 6 mesi. John ha preso la pistola che era stata lasciata su un tavolino nella casa, mentre la babysitter si era addormentata, ed ha esploso il colpo fatale. La ragazza è accusata di aver abbandonato il minore e di averlo messo in pericolo: due reati federali. Erano circa le 14.45 del pomeriggio di lunedì, quando il colpo è rimbombato tra mura dell’appartamento. Non essendoci un telefono in casa e avendo poco credito sul cellulare, la babysitter ha preso il corpo senza vita del bimbo e lo ha portato in braccio fino alla casa dei nonni, distante un solo isolato. Il bimbo di sei mesi è rimasto illeso.
Quella crisi di Governo scongiurata qualche settimana fa torna prepotentemente a spirare tra i banchi del Senato. Oggi è andata infatti al voto la legge costituzionale che istituisce il famoso comitato che dovrà discutere e varare la grande riforma dell’architettura dello Stato. Il super comitato evita il pantano parlamentare, ma apre anche la strada al superamento di riforme fatte dai rappresentanti dei cittadini. Chi ha votato il comitato? E’ stato scelto nei palazzi, di fatto per blindare il governo e fare riforme senza che possa entrare in crisi l’esecutivo. Essendo una legge costituzionale e avendo bisogno di 214 voti (pari ai due terzi) il Governo Letta è salvo solo grazie ai voti della Lega, quei 16, che hanno permesso di far passare indenne la legge elettorale. Un partito, quello della Lega, che è all’opposizione e che si è dimostrato compatto, dopo l’ordine dato da Calderoli, di votare a favore della Legge. E’ stato poi lo stesso Roberto Calderoli, presidente di turno a legge l’esito della votazione:
Sguardi tesi tra Quagliariello e Schifani, quando è stato chiaro che molti avevano tradito e non solo i soliti noti.
11 sono stati gli astenuti: Elisabetta Casellati, Vincenzo D’Anna, Domenico De Siano, Ciro Falanga, Pietro Iurlaro, Pietro Langella, Eva Longo, Antonio Milo, Augusto Minzolini, Nitto Palma, Domenico Scilipoti. A cui si devono aggiungere i numerosi assenti: Bondi, Bonfrisco, Ghedini, Matteoli, Mussolini, Enrico Piccinelli, Repetti, Maria Rosaria Rossi, Denis Verdini, Riccardo Villari, oltre ovviamente a Silvio Berlusconi.
Il Governo è comunque indebolito per non dire a pezzi… sono lontani quei 235 sì che avevano dati una larga maggioranza a Letta di proseguire sulla sua strada e ora le dinamiche in Aula hanno mostrato davvero di poter far crollare l’esecutivo in ogni istante. Il Pd ha dovuto anche stringere le maglie e riunire i dissidenti storici come la Puppato che hanno votato a favore:
“Niente scherzi – è il messaggio recapitato loro dal gruppo del Pd – perché i numeri sono in bilico e se si va sotto su questo rischiamo la crisi e l’incidente atomico con Napolitano”. L’unico che si è comunque astenuto del Pd è Felice Casson.
Arrivato a Padova in corriera, un 18enne stava attraversando l’area davnti la stazione ferroviaria per raggiungere la sua scuola, l’Einaudi di via delle Palme, vicino piazza Mazzini. Lungo il tragitto, come ha spiegato ai carabinieri, ha urtato per sbaglio un cittadino nordafricano, che stazionava sul marciapiede con due connazionali. L’uomo, innervositosi, l’avrebbe aggredito raggiungendolo al colpo e al volto con una serie di pugni per poi darsi alla fuga con gli amici. Il giovane, contuso e sotto shock, ha raggiunto il suo istituto dove ha raccontato quanto gli era capitato a un insegnante. Dalla scuola è stato contattato suo padre e in un secondo momento il 112 i cui uomini, giunti sul posto, hanno ascoltato il racconto dello studente che poi è stato accompagnato dal padre al pronto soccorso dell’ospedale civile. La sua è una prognosi di 8 giorni. Il giovane ha fornito ai militari di Prato della Valle un parziale identikit di chi lo ha colpito al volto ma al momento non è stato individuato nessun nordafricano simile alla descrizione fornita dal diciottenne aggredito. L’unica certezza, per ora, è il fatto che il ragazzo è stato realmente aggredito, per il resto, c’è la sua testimonianza.
Era il 26 dicembre del 2010 e il cantautore stava percorrendo l’A4 nell’area del Bresciano quando i poliziotti lo fermarono per eccesso di velocità, che poi non si dimostrò tale, ma proprio in quell’occasione Vecchioni fu invitato a fare il test e risultò positivo. Il cantautore si difese che la colpa risiedeva nello sciroppo per la tosse che prendeva per difendere le sue corde vocali dall’aggressione dell’inverno. Ma sembra che il giudice d’Assise non si sia convinto di questa ipotesi anche se la concentrazione alcolica era di poco superiore al valore consentito infatti fu rilevato 0,82 g/l laddove, il limite è 0,50. Vecchioni in primo grado è stato quindi condannato a due mesi di arresto, a sei senza patente e a 750 euro di multa.
Stefania M., 38enne di Roma, quando ha scoperto che la figlia che aveva concepito sarebbe nata affetta da trisoma 21 ovvero dalla sindrome di down, ha deciso di abortire e si è recata all’ospedale San Camillo di Roma. I medici l’hanno rassicurata che l’aborto era avvenuto e la donna è tornata a casa. Dopo 10 giorni sotto la doccia Stefania M. ha espulso il feto.
A spiegare i fatti è stato l’avvocato della donna, Piergiorgio Assumma, che ha presentato la denuncia.
“La mia cliente era intorno alla dodicesima settimana quando ha deciso di abortire – spiega l’avvocato Assumma – e il 16 agosto si è recata nel reparto di Ivg dell’ospedale San Camillo di Roma per effettuare l’interruzione volontaria di gravidanza. Dopo qualche giorno di febbre alta, le condizioni fisiche della donna sono degenerate: aveva forti dolori in tutto il corpo e grossi problemi di deambulazione. Il 26 agosto, dopo 10 giorni dall’intervento, al mattino Stefania ha subito una consistente perdita ematica e, entrando nella doccia, ha perso il feto che è caduto nel piatto doccia. Il marito l’ha trovata accasciata in forte stato di choc”.
“La vittima, che si trovava in Toscana al momento del fatto – aggiunge il legale – è stata immediatamente accompagnata dal marito al Pronto Soccorso di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove dopo una nuova ecografia interna che ha rilevato la presenza nell’utero di materiale abortivo presumibilmente la placenta, è stata immediatamente portata in camera operatoria per un nuovo intervento di revisione della cavità uterina. Dopo la querela, il Sostituto Procuratore Carla Canaia ha disposto il ‘sequestro lampo’ della cartella clinica, la Procura di Roma sta indagando su questo gravissimo caso. Sul feto, che è stato mandato nel reparto di Anatomia patologica del Gemelli, è stato effettuato un esame istologico: era di 5,5 centimetri con porzioni di cordone ombelicale”. L’avvocato fa sapere che la sua cliente ha una forte depressione, “non dorme, non esce di casa, non lavora quasi più. Un altro caso simile, aveva già coinvolto un anno fa, il medesimo reparto dell’Ospedale San Camillo di Roma”.
L’ospedale si difende e il direttore generale dell’ospedale San Camillo di Roma Aldo Morrone afferma ”Eseguiamo migliaia di interruzioni di gravidanza all’anno, nonostante la riduzione dei medici. Sono certo che l’iter della Magistratura dimostrerà la correttezza dell’intervento effettuato. Siamo vicini alla paziente e rispettiamo la sofferenza che ha dovuto affrontare. Purtroppo in letteratura sono segnalati molti casi di eventi avversi nel caso di interruzioni di gravidanza”.
Sophia Loren vince la causa contro il fisco italiano, la Cassazione infatti dà ragione all’attrice. Al centro del procedimento c’era la dichiarazione dei redditi per il 1974. Presentata congiuntamente a quella del marito Carlo Ponti, nella quale si escludeva per quell’anno «l’esistenza di proventi e spese», poiché «per i film ai quali stava lavorando erano sì previsti compensi ma da erogarsi negli anni successivi».
Nel 1980 all’attrice venne notificato un avviso di accertamento, per un reddito complessivo netto assoggettabile all’Irpef per il 1974 pari a 920 milioni di vecchie lire.
La Loren, dunque, usufruendo del condono fiscale previsto dalla legge 516/1982, aveva presentato una dichiarazione integrativa facendo riferimento a un imponibile di 552 milioni di vecchie lire, pari al 60% del reddito accertato, ma il Fisco aveva iscritto a ruolo un imponibile maggiore, pari a 644 milioni, sostenendo che la percentuale da applicarsi fosse quella del 70%, poiché la dichiarazione sul 1974 presentata dall’attrice, doveva considerarsi omessa, perché «priva degli elementi attivi e passivi necessari alla determinazione dell’imponibile».
Le Commissioni di primo e secondo grado avevano dato ragione alla Loren, mentre la Commissione tributaria centrale di Roma aveva dichiarato legittima la liquidazione del condono con l’imponibile al 70%.
Ora la Cassazione dà ragione all’attrice e chiude il contenzioso con il fisco, consentendo che l’attrice paghi tasse ridotte.
Trema l’Umbria con due scosse che sono state avvertite dalla popolazione tra le provincie di Terni e Perugia. La prima è avvenuta alle 5.45 del mattino e ha avuto una magnitudo di 2.6, mentre la seconda è stata più forte, 2.9, e si è verificata alle 13.06. Il primo sisma ha avuto ipocentro a 8 chilometri di profondità ed epicentro tra i comuni di Campello sul Clitunno, Castel Ritardi, Sant’Anatolia di Narco e Spoleto e Ferentillo. Il secondo terremoto invece ha avuto ipocentro a 8 chilometri di profondità ed epicentro tra Castel Ritaldi, Giano Dell’Umbria, Montefalco, Spoleto a Acquasparta.
Era uno degli scogli maggiori che avrebbe incontrato il Governo Letta e quello che era previsto si sta verificando: tensioni tra le larghe intese sul voto di decadenza.
“Il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi sia secondo coscienza e non per interesse, per questo motivo meglio un voto palese”, dice il presidente del Senato, Pietro Grasso. “Dichiarazione faziosa e grave insinuazione”, replica stizzito Renato Brunetta. Subito arriva l’appoggio di Schifani alle parole del capogruppo Pdl alla Camera, “Chiedere il voto palese e insinuare voti di interesse se sarà segreto è incredibile, Grasso chiarisca”.
Ripercorrendo le tappe delle dichiarazioni si deve tornare alla mattinata di oggi, 23 ottobre, quando Grasso dichiara: “‘Se il voto sarà segreto bisognerà vedere se sarà davvero un voto di coscienza o se dipenderà piuttosto da interessi diversi. Se invece il voto sarà palese, tutto sarà più chiaro”.
Una dichiarazione che ha scatenato le reazioni del Pdl, Brunetta in primis: “Le dichiarazioni del presidente del Senato sul voto segreto o palese non sono da presidente del Senato, ma da uomo di parte, anzi di fazione. Ritenere che i senatori col voto segreto possano rispondere a ‘interessi diversi’ dalla coscienza è una insinuazione gravissima”.
Brunetta ha poi aggiunto: “Le parole di Grasse contraddicono il suo ruolo di garante della dignità dei parlamentari. Ricordo all’ex procuratore Grasso una frase di Falcone: ‘Il sospetto è l’anticamera della calunnia’. Cerchi di far valere le regole, il presidente Grasso, invece che inventarne di nuove ad uso delle sue attitudini inquisitorie”.
Anche Schifani replica a Grasso: “E’ molto grave che il presidente Grasso ipotizzi il voto palese sulla decadenza, essendo il Regolamento sul punto chiaro ed inequivocabile. Un’eventuale interpretazione diversa in Giunta per il Regolamento, a colpi di maggioranza, sarebbe inaccettabile e noi ci opporremmo strenuamente ad una simile forzatura. Sospettare, poi, che attraverso il voto segreto i senatori possano perseguire interessi diversi rispetto alla propria coscienza è incredibile, e ci auguriamo che si sia trattato di un malaugurato fraintendimento. Un chiarimento sarebbe quantomeno opportuno”.
La politica continua a occuparsi di se stessa, anche con una legge di Stabilità che ha scontentato tutti ma sembra ormai essere posta in secondo piano?
Si teme che si possa essere trattato di un sequestro di persona per la donna di 45 anni, Marina Dorotea Di Peri, che è scomparsa a Villabate, nel Palermitano, e che secondo diversi testimoni sarebbe stata fatta salire con la forza su un furgone bianco. I carabinieri temono che i sequestratori nelle prossime ore possano mettersi in contatto con i famigliari per chiedere un riscatto.
A Napoli si spara e a essere ucciso è Giovanni Bottiglieri, classe 1981, già noto alle forze dell’ordine, per estorsione, rapina e ricettazione. L’omicidio si ricollega quindi alla guerra tra clan che è in corso nella città partenopea. La squadra mobile sta cercando di ricostruire gli ultimi contatti del pregiudicato ed indaga su possibili collegamenti tra l’ agguato di oggi e quello compiuto nella notte tra lunedì e martedì, sempre a San Giovanni a Teduccio, contro il pregiudicato Vincenzo Tranquilli, 37 anni, ferito con quattro colpo di pistola, uno dei quali al volto, e ricoverato in gravi condizioni al «Loreto Mare». Tranquilli non risultava, comunque legato a clan camorristici.
Stavolta a perdere la vita per un batterio nella ricotta è stato un anziano di 74 anni arrivato al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo de’ Lellis a Poggio Mirteto, in provincia di Rieti. il pensionato, avrebbe mangiato quei formaggi presso una struttura per anziani che frequentava. L’anziano è deceduto a causa della contrazione di una listeriosi, malattia infettiva che si contrae solitamente ingerendo alimenti contaminati dalla “listeria monocytogenes”, un batterio aerobico che si può trovare nei cibi crudi. Altre 3 persone sono risultate gravemente intossicate tra cui un uomo di 45 anni di Casperia. Ad accomunare le quattro persone il luogo di residenza, la Bassa Sabina, e l’aver consumato, più o meno a inizio mese, ricotta e latticini prodotti da una nota azienda.
Il Veneto è stata la prima regione ad approvare la legge sul nudismo, così dalla prossima estate sarà possibile stare come mamma ci ha fatti in alcune spiagge di Jesolo, Bibione, Caorle, fino a Lignano Sabbiadoro. La commissione Turismo, presieduta dal leghista Vittorino Cenci, ha infatti detto sì alla proposta di legge presentata dal consigliere Andrea Bassi (Ln) e sottoscritta da Dario Bond (Pdl) e Santino Bozza. Questo provvedimento sicuramente richiamerà molti turisti che preferiscono una formula più “naturista”. In Europa infatti il volume d’affari è circa di 700 milioni di euro e nell’Eurozona ci sono già 600 strutture adibite alla balneazione senza veli.
L’allarme è scattato quando improvvisamente l’Italia non è più una delle 8 potenze economiche mondiali. Prima dell’Italia tra i grandi arriva anche la Russia. Quindi l’Italia parteciperà comunque al G8 ma per prestigio politico e non per fatturato in quanto ormai sarà la nona. Ma se va male il Pil non migliora neppure il reddito pubblico. A ricordarlo all’Italia è stato l’Eurostat che ha sottolineato il nuovo record dello Stivale nel debito pubblico: ormai siamo al 133,3% , in crescita di 3 punti percentuali rispetto ai primi tre mesi dell’anno quando era al 130,3%. L’Italia resta il secondo debito pubblico Ue più alto dopo la Grecia (169,1%) e con uno dei maggiori incrementi tra primo e secondo trimestre di quest’anno. L’Italia si sta avviando a essere un paese del terzo mondo o è solo allarmismo insensato e la crescita riprenderà il prossimo anno?
Lo ha annunciato la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) e sarà una vera rivoluzione. Gli amici a quattro zampe potranno entrare in tutti gli esercizi pubblici, compresi bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie a patto che non ci sia un divieto espresso del proprietario. Restano esclusi dalla normativa solo i supermercati, dove gli oltre 6 milioni di cani italiani non potranno mettere piede. I cani dovranno indossare la museruola ed essere tenuti al guinzaglio dai padroni e i funzionari e gli addetti ai controlli delle Asl non potranno fare multe per la presenza degli animali. Anche le amministrazioni comunali non potranno prendere decisioni per limitare la circolazione degli animali nei pubblici esercizi. Questa misura, oltre che per l’amore verso i cani, sembrerebbe essere stata presa per invogliare i proprietari a tornare al ristorante o al bar dove spesso molti, proprio a causa dell’amico a 4 zampe, non potevano fermarsi a bere un caffè con un amico o una pizza in compagnia di parenti.
Naturalmente ci saranno esercizi commerciali pet-friendly e quelli invece che esporranno il cartello con “vietato l’ingresso ai cani” o “io resto fuori”.
La banda del “caro estinto” si potrebbero chiamare i cinque ex necrofori del nosocomio di Pesaro che sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza. I cadaveri venivano sezionati per rubare i pace-maker. Inoltre venivano venduti anche corredi funerari a 500 euro e vestizioni a pagamento dei defunti senza versare un euro all’azienda ospedaliera. Altre 29 persone sono state indagate tra medici e impresari funebri, con accuse di peculato e truffa. I guadagni arrivavano sino a 10 mila euro al mese.
A un anno e mezzo dall’agguato Alberto Musy, consigliere comunale di Torino, ferito gravemente nel marzo del 2012, è morto. Musy, da mesi si trovava in una clinica di lungodegenza a Santena (Torino), era entrato in coma subito dopo l’agguato e non si era più ripreso.
Nel 2011 aveva accettato l’invito di candidarsi a sindaco, anche se le speranze erano piuttosto esigue, la strada era già bloccata da Piero Fassino a sinistra e da Michele Coppola a destra. Sposato con Angelica Corporandi D’Auvare, conosciuta durante una campagna elettorale per il Partito liberale. Musy aveva anche 4 figli, di cui la più piccola di 3 anni. Nella sua attività professionale si occupava, tra l’altro, di cause di lavoro. Musy insegnava all’Università del Piemonte Orientale, ma era stato docente anche a Montreal, New York e Tel Aviv.
“Adesso l’imputazione per Francesco Furchì dovrà cambiare: da tentato omicidio a omicidio volontario premeditato. Un reato punito con l’ergastolo”. E’ quanto ha detto Gianpaolo Zancan, avvocato di parte civile per i familiari di Alberto Musy. Zancan non ha rilasciato altre dichiarazioni.
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