“La vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi …

indifferenza

… scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi.”

-David Foster Wallace- (Infinite Jest, 1996)

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Il navigatore dà l’indicazione sbagliata: incidente mortale

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Sono stati inutili i tentativi di rianimare il motociclista 55enne Maurizio Pelliccioni, di San Marino. L’uomo stava sorpassando in una semicurva all’altezza di Domagnano quando si è scontrato frontalmente con una Mercedes classe A. Alla guida dell’auto un 28enne peruviano residente a Parma che proveniva da un’intersezione della superstrada, solo che invece di scendere verso valle l’ha imboccata contromano, girando a sinistra. Il ragazzo, che viaggiava con la fidanzata e i genitori, ha spiegato alla polizia civile che ha accertato la dinamica dell’incidente di aver seguito le indicazioni del navigatore di girare a sinistra.

Si rovescia trattore: muore agricoltore

si-ribalta-trattore E’ morto dopo che il suo trattore si è rovesciato mentre stava lavorando in un campo a Careno di Pellegrino Parmense il 57enne Luciano Terzoni. L’agricoltore è stato ritrovato dopo ore di ricerche iniziate a seguito dell’allarme lanciato venerdì sera, quando non aveva fatto regolare ritorno a casa dopo la giornata di lavoro nei campi.

Il design del nuovo Mac Pro scatena l’ironia in rete!

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Apple si è sempre caratterizzata per il suo design, grazie a prodotti esteticamente belli che sono stati in grado di definire degli standard di riferimento. Basti pensare all’iPod o all’iPhone. Però, forse, con il design del nuovo Mac Pro la casa di Cupertino si è spinta troppo oltre, con un oggetto dalle forme talmente particolari che fa pensare a tutto fuorchè a un computer. Ovviamente, la rete non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione così ghiotta e presto hanno iniziato a girare le parodie.

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L’uomo che da cinque anni indossa la maschera da cervo

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Luo Dan è un pittore che trae ispirazione dai cervi, soggetti principali delle sue opere, ma la sua “passione” va ben oltre e si è trasformata in un’ambizione quanto meno insolita: “Voglio trovare il mio cervo interiore”. Così l’artista ha trovato un modo originale per entrare in contatto con se stesso e trovare la pace interiore: ormai da cinque anni indossa una maschera da cervo che toglie solo per lavarsi e dormire. “Il cervo  è un animale mite: indossando la maschera riesco a trovare una pace interiore che mi mancava da tempo”, ha spiegato Luo Dan.

Governo Usa pirata le compagnie telefoniche cinesi per raccogliere sms

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La cosiddetta “talpa” del Datagate, Edward Snowden, avrebbe affermato che il governo degli Stati Uniti pirata le compagnie di cellulari cinesi per raccogliere milioni di sms. Lo si legge in un articolo pubblicato dal quotidiano di Hong Kong “South China Morning Post”. L’ex-agente Cia ed ex consulente dell’Agenzia della sicurezza americana (Nsa) rifugiatosi ad Hong Kong ha dichiarato che “La Nsa pirata compagnie di telefonia mobile cinesi per rubare tutti i vostri sms”. Snowden ha aggiunto di “avere delle prove su ciò che afferma”, stando al quotidiano che però non cita alcun documento a riguardo. Il quotidiano spiega che, secondo le statistiche ufficiali, i cinesi si sono scambiati circa 900 miliardi de messaggi di testo nel 2012, il 2,1% in più rispetto al 2011. Nell’articolo non si legge come la presunta pirateria abbia avuto luogo, ma afferma che gli esperti cinesi della cybersicurezza da diverso tempo sono preoccupati sugli attacchi “clandestini” condotti con apparecchiature straniere.

Pedina il figlio drogato e fa arrestare gli spacciatori

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Era disperata una madre il cui figlio 15enne si drogava, così ha deciso di pedinarlo scoprendo che s’incontrava, e con lui altri minorenni, con due stranieri che lei ha subito pensato essere spacciatori. La madre ha annotato tutto quanto vedeva su un quaderno per poi trasmettere ai carabinieri quanto raccolto nel corso delle sue “indagini”. Grazie agli elementi ricevuti, i militari hanno bloccato due albanesi di 27 e 30 anni, che periodicamente incontravano il ragazzo e altri suoi coetanei per spacciare eroina e cocaina. Durante il blitz sono stati sequestrati un’auto, un ciclomotore, un documento falso presentato da uno dei due arrestati e circa un chilogrammo tra eroina e cocaina.

Turchia: il giorno dei garofani rossi

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Un altro giorno di protesta pacifica in Piazza Taksim a Istanbul, dove in migliaia sono scesi in strada portando dei garofani rossi a una settimana dall’assalto da parte delle forze antisommossa di Gezi Park. La risposta della polizia è stata di lasciare 20 minuti di tempo ai manifestanti per lasciare la piazza, trascorsi i quali hanno hanno iniziato ad usare gli idranti. Lancio di garofani ma non solo da parte di chi protesta: in serata in migliaia hanno iniziato a “suonare” con pentole e clacson. Nel frattempo altri 31 manifestanti sono stati incriminati a Istanbul e Ankara con l’accusa di avere organizzato manifestazioni antigovernative e provocato violenze: sale così a più di 100 il numero delle persone prelevate in case e uffici e finite in manette. I servizi segreti del Mit hanno iniziato inoltre a indagare su presunti ‘collegamenti esteri’ del movimento di protesta delle ultime tre settimane, che invece viene ritenuto spontaneo dalla maggior parte degli osservatori. Scontri invece ad Ankara dove gli agenti hanno utilizzato gas lacrimogeni e idranti.

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Gli Azzurri lottano fino alla fine contro i padroni di casa ma non basta

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Si è giocato in un clima rovente, con la polizia a proteggere lo stadio mentre fuori impazzava la protesta. I padroni di casa non hanno perdonato, nonostante la crescita che si è notata tra le fila azzurre, orfane di Pirlo e De Rossi.  L’inizio è stato un incubo per i ragazzi di Prandelli, con Buffon che deve metterci i pugni per salvare la sua rete anche se la sua porta sembra cedere fin dai primi minuti. Bisogna attendere il 15′ perchè Balotelli abbia la prima occasione: solo dieci minuti e Montolivo deve uscire. Si teme un infortunio, bisognerà attendere per vedere se lo troveremo in campo giovedì. Poco dopo è Abate a dover lasciar il campo per problemi a una spalla. Cambio anche per il Brasile, con Luis costretto ad uscire. In questo frangente è la Selecao a mantenere il controllo di palla anche se ancora non trova la conclusione. E’ passato il 45′ quando Dante segna il gol che porta il Brasile in vantaggio e che sembra in fuorigioco con anche Fred e Thiago Silva oltre la linea dei difensori azzurri. Ma si tratta di pochi centimetri e il segnalinee non coglie le due posizioni irregolari.

Gli azzurri stanno comunque giocando una partita equilibrata e alla ripresa quando, dopo solo 5′, Giaccherini segna con uno splendido tiro al volo che è anche il primo gol subito dal Brasile in questa Confederations Cup. Pochi minuti e Neymar, su calcio di punizione, riconquista il vantaggio aggirando la barriera e battendo Buffon. Non mollano i ragazzi di Prandelli e per dieci minuti presa costantemente: peccato che Julio Cesar sia pronto su un gran tiro di Balotelli dalla distanza. Ma subito dopo è Fred che non perdona e il vantaggio si allunga: 1-3. Ma la partita non è finita: al 70° l’arbitro Irmatov fischia un rigore su Balotelli, ma il pallone arriva a Chiellini che si fa perdonare l’infortunio su Fred e segna il gol del 3-2. L’arbitro finge di non aver fischiato il rigore e assegna la rete a uno stupefatto Chiellini. Prandelli schiera El Shaarawi al posto di Diamanti, cercando il pareggio che potrebbe arrivare all’80’: su calcio d’angolo colpisce perfettamente di testa Maggio. Per lui traversa piena. Gli azzurri sognano il pareggio ma ci pensa Fred a chiudere la partita all’89’. Termina 4-2 e ora bisognerà attendere giovedì, probabilmente contro la Spagna.

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Fuoriprogramma nudista alla sfilata di Dolce&Gabbana

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Era appena terminata la sfilata della collezione Dolce&Gabbana Uomo quando un ragazzo ha deciso d’improvvisare un fuoriprogramma: dopo che gli stilisti erano rientrati nel back-stage, uno dei presenti si è spogliato ed ha iniziato a correre sulla passerella. L’uomo è stato immediatamente circondato dal servizio d’ordine e prelevato dagli agenti di polizia che hanno provveduto ad allontanarlo nell’indifferenza totale.

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Lutto in famiglia per Dominik Paris: morto il fratello Renè

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Ha perso la vita in un incidente stradale in Val d’Ultimo, in Alto Adige, il 26enne Renè Paris, il fratello del campione italiano di sci alpino e specialista di discesa Dominik. Il giovane, alla guida di una moto, si è scontrato frontalmente con un Suv in località Pracupola. Sul posto sono accorsi un’ambulanza della Croce bianca e l’elicottero Pelikan 1 della Protezione Civile, ma è stato inutile: Renè Paris è morto sul posto. Anche lui, come il fratello, era appassionato di sci e ha partecipato a numerose gare. In rispetto al lutto che ha colpito la famiglia, il Kitzbuehel Ski Club ha comunicato di aver sospeso la cerimonia in programma martedì 25 giugno, durante la quale sarebbe stata intitolata una “gondola” della funivia di Hahnenkamm a Dominik a ricordo della sua vittoria nella 73a edizione della gara che si disputa sulla pista Streif. 

Tragedia in un garage sotterraneo: investe il marito e poi si schianta

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Doveva parcheggiare in retromarcia il suo suv una donna che, inavvertitamente, ha ucciso il marito, sceso dal veicolo per darle indicazioni, schiacciandolo contro il muro. Lei, che aveva superato l’esame di guida da poco più di un mese, ha quindi aperto la portiera per sporgersi fuori dall’abitacolo per capire cosa fosse successo. Il suo piede ha però premuto l’acceleratore al posto del freno e l’auto si è schiantata contro la parete che delimita il posto auto di un garage sotterraneo di Fenghua, nella Cina orientale. La donna si è così frantumata il cranio.

Arriva la Superluna: occhi puntati al cielo

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Il cielo offrirà uno spettacolo entusiasmante questa notte, quando la luna piena sarà più vicina e apparirà in cielo più grande e più brillante che mai. Inoltre, grazie ad un effetto ottico particolare, potrebbe assumere un colore rosato. Tutti con gli occhi puntati verso l’alto quindi, anche se non è un evento raro:  il nostro satellite raggiunge il perigeo in coincidenza con una fase di plenilunio più o meno ogni anno. L’ultima “super Luna” è stata il 6 maggio 2012, la prossima sarà il 10 Agosto 2014. Quest’anno il bel tempo e il cielo sereno, secondo le previsioni, permetterà di ammirarla molto chiaramente. La Luna ci sta per offrire uno spettacolo veramente imperdibile, durante il quale avremo davvero l’impressione di poterla toccare!

Tingiamoci di blu: è la Giornata Mondiale dei Puffi

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Il 25 giugno è l’anniversario della nascita di Peyo, il creatore delle creaturine azzurre che puffano “su per giù due mele o poco più”. E in suo onore, oggi, si festeggia la Giornata Mondiale dei Puffi, in attesa che, il 26 settembre, esca al cinema “I Puffi 2” di Raja Gosnell. Intanto i Puffi hanno invaso Roma tingendola di azzurro mentre in giro per il mondo c’è stato chi si è “travestito” da Smurf dipingendosi di blu, come in Belgio, patria di Peyo.

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A Milano il flash mob che inscena il suicidio degli imprenditori

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Il movimento Economia Popolare voleva “affermare l’indignazione contro i tanti suicidi di imprenditori italiani vittime della crisi economica che stiamo vivendo e per sensibilizzare su temi quali la concorrenza sleale operata da grandi multinazionali, dumping, sfruttamento del lavoro nei paesi sottosviluppati ed evasione fiscale”. Per farlo ha optato per un flash mob che si è tenuto oggi in coincidenza con il primo giorno di Milano Moda Uomo. In corso Vittorio Emanuele, davanti al negozio di Zara, hanno inscenato un suicidio di massa di imprenditori vittime crisi. Il tutto è durato alcuni minuti durante i quali i dimostranti hanno inscenato suicidi con varie modalità. Solo al termine del flash mob sono state spiegate, ai passanti incuriositi, le motivazioni del flash mob.

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Quel bug di Facebook che mette a rischio mail e numeri di telefono

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E’ stato Techcrunch a parlare di un bug il cui effetto è stata la pubblicazione di una serie di e-mail ad utenti “suggeriti” dal Social Network che ha interessato sei milioni di utenti e del quale i tecnici di Menlo Park si sono accorti ieri. E’ stato lo stesso social blu a spiegare che l’errore è stato suo, visto che ha inavvertitamente messo insieme i dati sensibili degli utenti con le informazioni base del social. A quel punto, i sistemisti hanno usato questi dati per generare i suggerimenti di amicizia che compaiono a destra della pagina. Facebook ha scelto la carta della trasparenza spiegando in dettaglio quale sia stato il problema tecnico e come questo si sia manifestato, confermando quelli che sono stati i dati sensibili esposti al pubblico. A Techcrunch, un’utente ha raccontato di come l’azienda avesse “compromesso” un suo indirizzo web che non è più attivo e quindi, secondo la donna, Facebook raccoglierebbe i dati degli utenti attraverso le comunicazioni e lo scambio d’informazioni tra gli stessi. Questa pratica permetterebbe all’azienda di raccogliere quante più informazioni possibili al fine di generare suggerimenti di amicizia. Giornalettismo propone un sunto in italiano della lettera inviata da Facebook:

La vostra privacy è per noi incredibilmente importante e per questo vogliamo proteggerla. Molti di noi lavorano a tempo pieno per tutelare i vostri dati ma nonostante questo un problema informatico ha fatto si che il vostro numero di telefono o il vostro indirizzo mail siano stati resi visibili anche a terzi. Probabilmente il problema è stato di lieve entità ed ha portato a mostrare i vostri dati a persone che già conoscete al di fuori di Facebook ma sappiate che abbiamo preso la cosa molto seriamente.

Nell’occasione vorremmo anche spiegarvi cos’è successo. Quando un utente aggiorna i propri dati sulla nostra piattaforma, usiamo questi per generare le raccomandazioni di amicizia, i cosiddetti “persone che potreste conoscere”. Il problema ha fatto si che queste informazioni venissero archiviate nei loro account dopo l’aggiornamento. Per questo motivo se la persona suggerita avesse consultato il vostro profilo attraverso lo strumento “Download your information”, Dyi, avrebbe visto i numeri di telefono e le caselle e-mail segrete. Ci rendiamo conto dell’errore e ci scusiamo, confermando che per noi la vostra privacy è importante. Per questo c’impegniamo ogni giorno per garantirvi il servizio che meritate.

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Asia Argento: “possiamo essere tutti almeno un po’ bisex?”

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Asia Argento cinguetta, Anna Paola Concia risponde. Scambio di battute in Twitter tra l’attrice e la politica che è anche attivista per i diritti LGBT. Asia chiede “Insomma, possiamo essere tutti un po’ bisex ogni tanto?” e la pronta risposta è:  “Qualcuno diceva che siamo tutti un po’ bisex”. Pronta la dichiarazione di stima e l’annuncio: “Ogni tua battaglia è la mia. Da oggi in poi pensa a me come un tuo soldato. Trasformeremo le loro frecce in fiori profumati”.

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Furto di sangue in ospedale

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Dall’ospedale Santa Maria della Pietà di Casoria, in provincia di Napoli, è stata sottratta una sacca di globuli rossi concentrati. La sacca, che si trovava nel frigo emoteca del reparto di Chirurgia dopo essere stata ritirata dal Centro immuno trasfusionale di Napoli e sarebbe dovuta servire come prima scorta in caso di emergenza, sarebbe stata sottratta di notte da ignoti. Il direttore sanitario del presidio ha presentato una denuncia ai carabinieri della locale compagnia.

Josefa Idem e quei contributi pensionistici pagati dal Comune

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In conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro delle Pari opportunità Josefa Idem ha oggi dichiarato: “Non sono una cittadina infallibile, ma sono una cittadina onesta e non permetterò a nessuno di dubitarne. E’ mia intenzione continuare a impegnarmi per il bene del paese”. Ha quindi respinto ogni ipotesi di dimissioni. Ma intanto hanno preso avvio le verifiche della procura di Ravenna sulle carte che il Comune, attraverso la polizia municipale, ha trasmesso ieri al palazzo di giustizia di Ravenna sulla casa-palestra e il pagamento dell’Imu del ministro dello sport Josefa Idem. Ma se questo non bastasse, a riprova che non c’è due senza tre, è scoppiata un’altra grana, questa volta relativa ai contributi pensionistici, che rischia di complicare ulteriormente la sua posizione. A “svelare” questa nuova pecca dell’ex campionessa, è stato Alvaro Ancisi, consigliere comunale di opposizione che ha dichiarato che nel 2006, prima della sua nomina come assessore allo sport, sarebbe stata ‘virtualmente’ assunta dall’associazione Kajak, alla cui presidenza c’è marito Guglielmo Guerrini, con lo scopo, stando al consigliere, di addebitare al Comune gli oneri previdenziali. Infatti il Comune paga gli oneri previdenziali agli assessori che, per svolgere la propria funzione, si mettono in aspettativa dal proprio lavoro dipendente. Quindi Ancisi ipotizza che il rapporto di lavoro fosse “fittizio e strumentale”: la Idem è stata infatti la prima e unica dipendente dell’associazione, e le ha versato i contributi solo per dieci giornate lavorative. Dopodichè, con l’aspettativa, per gli undici mesi in cui la Idem ha svolto il suo ruolo di assessore, gli oneri sono stati addebitati al Comune che ha versato una somma di 8.642 euro. Poi, del rapporto di lavoro con l’associazione, più nessuna traccia.

E’ di scena il Festival di Blankenberge

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Sono 150 i partecipanti del Festival di Blankenberge, in Belgio, tutti riuniti in occasione della più grande rassegna al mondo dedicata alle sculture di sabbia, dei veri capolavori, nulla a che vedere con i “semplici” castelli di sabbia. Nei 4mila metri quadrati di esposizione, tra un ritratto a Marilyn Monroe e un omaggio ad Avatar, i visitatori potranno immergersi tra queste sculture fino al 15 dicembre.

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Roma: la discesa in piazza dei sindacati

Secondo gli organizzatori, erano 100mila le persone scese per strada oggi per la manifestazione “Lavoro è democrazia” organizzata da Cgil, Cisl e Uil e durante la quale i sindacati hanno chiesto provvedimenti urgenti sul lavoro, fisco contratti, politiche industriali. Due sono stati i cortei, il primo partito da piazza della Repubblica,  il secondo da piazzale dei Partigiani, entrambi confluiti in piazza San Giovanni dove, sul palco, hanno preso la parola i vari leader. E mentre Alfano, al Festival del lavoro, ha dichiarato che “Il destino del governo è legato al programma e se non è realizzato il governo non va avanti. Dobbiamo intervenire sulle tasse e detassare le nuove assunzioni. Sono questioni fondamentali e, a partire dall’Iva, la nostra linea è evitare l’aumento della tassazione”, Susanna Camusso ha spiegato il senso della manifestazione: “Non vanno bene i continui annunci che non si traducono in una scelta che dia il senso del cambiamento”. La priorità, ha aggiunto la leader Cgil, deve essere “una restituzione fiscale a lavoratori dipendenti e pensioni”. Anche Epifani è arrivato a Roma: “E’ una giornata importante e ho voluto esserci”, aggiungendo: “Il Pd è al fianco di questa manifestazione di lavoratori unitaria con rispetto e condivisione degli obiettivi di rimettere il lavoro al primo posto e anche per il ruolo che ha il sindacato in una crisi come questa”.
L’appello del leader della Cisl, Bonanni, è per il governo: “Basta cincischiare, basta bizantinismi: ora Letta abbia coraggio”. E ha spiegato: “Il governo Letta ora deve dare una risposta, deve indicare una strada coraggiosa al Paese”. Angeletti, leader della UIl, ha invece dichiarato che bisogna “dare una scossa”, bisogna “dimezzare le tasse sul lavoro, ridurle fortemente su pensioni e imprese che investono”. “In un Paese dove la maggiore preoccupazione è scommettere sulla durata del governo, il messaggio che vogliamo dare è che non è più il tempo delle promesse e degli annunci”. Ricordando che  la “priorità è la riforma fiscale, vero dramma del Paese”. Ma ha anche avvisato chi di dovere: “Questa di oggi non è una manifestazione una tantum, non è una manifestazione fatta tanto per dire che ci siamo: questa è la prima, e la nostra lotta proseguirà. Perché questa volta non possiamo perdere, se perdiamo noi il Paese perderà ogni speranza”. Concludendo: “Il sindacato serve a sconfiggere questa politica”. Appello al governo anche da parte della Camusso: “Per il lavoro bisogna fare delle scelte, decidere ora e non tra qualche mese”. Ha ricordato che il lavoro è soprattutto “progetto e autonomia” per le persone. “Vogliamo salvare queste Paese”, ha concluso la segretaria spiegando che “il futuro deve avere il lavoro come base”. La morale? “Bisogna trovare il coraggio di trovare soluzioni”.

 

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Dormire meno di 8 ore a notte… nuoce gravemente alla salute!

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Un’inchiesta del New York Times ha catalizzato l’attenzione di molti americani. Di cosa tratta? Degli effetti nocivi per la salute che provoca la mancanza di sonno, di quello buono per qualità e quantità. Praticamente uno dei grandi problemi dell’era moderna. La ricerca degli scienziati della University of Pittsburgh School of Medicine and Western Psychiatric Institute and Clinic, così come l’ha riportata il Corriere della Sera, ha dimostrato che bisogna riposare per otto ore, al di sotto di quella soglia si entra nel terreno minato della patologia. Infatti non succede soltanto che magari il giorno dopo sei un po’ meno reattivo e più stanco. No, l’insonnia attacca in maniera pesante il nostro fisico, la nostra mente con danni gravi sino ad una sensibili riduzione delle aspettative di vita. A cosa può portare non dormire bene e per un giusto tempo? I reni funzionano male, i polmoni anche e salgono i rischi di ictus e attacchi cardiaci.  Ma la mancanza di sono colpisce anche il metabolismo, scende la leptina, l’ormone che ci avvisa che abbiamo mangiato a sufficienza e sale invece la grelina che interviene sulla nostra idea di fame: in poche parole, non dormire equivale a ingrassare e un insonne rischia di prendere sino a dieci chili in breve tempo. Oltre a questo, le probabilità di avere il diabete aumentano, dato che  nella variazione del metabolismo vanno in tilt i delicati equilibri degli zuccheri nel nostro organismo. Ma i nottambuli hanno anche maggiori possibilità di ammalarsi di tumore, fatto riscontrato anche in uno studio giapponese che ha indicato come, su quasi 24.000 donne  tra i 40 e i 79 anni, crescono le possibilità di un tumore al seno dormendo meno di sei ore. Parlando poi di infezioni e mali di stagione, le difese immunitarie si abbassano in caso di sonno insufficente: ancora una volta, quindi, meglio una bella dormita. Ma anche la mente “paga pegno” se le ore di sono risultano essere insufficienti: alcuni esperimenti condotti sui veterani di guerra hanno infatti spiegato chiaramente che tra l’insonnia e la depressione c’è un collegamento diretto. Ma non solo, è più difficile apprendere, la memoria perde colpi, la capacità di concentrarsi e quella di giudizio ne risentono, portando a prendere decisioni sbagliate o a reagire con troppo ritardo rispetto agli imprevisti. Sono anche stati eseguiti test su guidatori che suggeriscono un un parallelo con chi ha ecceduto con l’alcool: gli effetti sulla tenuta di strada sono gli stessi. Insomma, un vero e proprio disastro che fa riflettere sull’abitudine di affermare “dormo poco, mi basta così”!

Violenza per le strade di Pisa: pugnala e ferisce con l’acido un passante

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Si è presentato in questura ed è stato arrestato un 40enne pisano che, senza movente e scegliendo a caso la vittima, ieri ha accoltellato alla schiena un passante e, quando questi è fuggito, l’ha rincorso versandogli una sostanza corrosiva sul volto. L’aggressore aveva perso il portafogli nella fuga e gli investigatori erano comunque già sulle sue tracce. La vittima, un 50enne pisano colpito ripetutamente con un coltello mentre stava rientrando in scooter, non è in pericolo di vita, ma ha riportato cicatrici permanenti al volto. Da quanto risultato dalle indagini che si stavano svolgendo l’aggressore, si legge in una nota della questura, è una persona violenta incline a scatti d’ira ingiustificati. Pare che negli ultimi anni abbia vissuto in una specie di ‘isolamento’ sociale soprattutto dopo che la ex compagna, madre di suo figlio, fu costretta a lasciare la città, temendo per la sua vita e quella di suo figlio, dopo una serie di maltrattamenti. La squadra mobile di Pisa, raggiunta l’abitazione dell’uomo, vi ha trovato una palestra per il combattimento e il lancio di coltelli, con tanto di pareti di compensato e di un manichino da sarte da usare come bersaglio. Sempre nella nota si legge anche che sono stati trovati “numerosi coltelli, armi bianche, materiale da esercitazione per il combattimento con arma bianca nonché sostanze chimiche, baker e tanks usate per miscelare composizioni chimiche”. In una stanza c’era un pannello di compensato con conficcati due coltelli ‘da lancio’ e un manichino, “di quelli usati dalle sarte per le prove degli abiti, con numerosi segni di arma da taglio sul rivestimento – aggiunge la nota – Questo non ha lasciato dubbi sul fatto che l’uomo si stesse esercitando alla lotta con l’arma bianca. Sparsi per l’appartamento, peraltro in pessime condizioni igieniche e senza acqua corrente, c’erano numerosi flaconi vuoti di metadone”. Gli agenti hanno trovato anche felpe scure con cappuccio e guanti tagliati alle dita, oltre a libri sulle arti marziali e sul combattimento con armi bianche.

Clamoroso! Era tutto pronto, in casa Juve, per acquistare Neymar

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Il procuratore Franco Zavaglia, parlando a Tuttosport, ha fatto delle rivelazioni davvero clamorose: l’agente era stato incaricato dal club bianconero di acquistare Neymar, da poco approdato al Barcellona, già nella primavera del 2011. Lui stesso racconta: “Sono andato a Torino per prendere l’incarico e stabilire una strategia di massima con i dirigenti della Juventus, poi sono subito partito per San Paolo con il mandato nella borsa. Non ricordo se la Juventus aveva già scelto l’allenatore, che poi diventò Conte, ma avevano le idee chiarissime su Neymar. Il ragazzo guadagnava poco al Santos, che in quel momento viveva un momento di crisi finanziaria, quindi non ci furono problemi a convincerlo. Parlai a lungo con il padre, che gli faceva da procuratore, ma anche con lo stesso Neymar per cercare di conoscerlo meglio. Trovai un ragazzo già maturo e con una spiccata personalità, insomma aveva lo spessore del campione autentico. Riferivo tutto a Marotta, rassicurandolo: non si sarebbe fatto un salto nel buio, il giocatore non era un bluff. Il calcio brasiliano iniziava a essere più ricco, ma il Santos aveva bisogno di monetizzare, quindi non stavano certamente alzando barricate per impedire a Neymar di andarsene. Ci accordammo per 35 milioni di euro, una cifra importante, ma che era il valore del giocatore in quel momento. Avevano un piano per riuscire a incrementare gli introiti con operazioni di marketing legate al personaggio, che molti sponsor stavano già corteggiando”. Ma è bastata una clausola per far saltar tutto: “Il vicepresidente del Santos fu chiaro: se andiamo avanti in Libertadores l’accordo non è più valido, perché non posso cedere l’idolo in questo momento, ci sarebbe una rivolta dei tifosi e non possiamo permettercelo. Purtroppo per la Juventus, quell’anno il Santos non solo andò avanti nella Libertadores, ma riuscì pure a vincerla. Non capitava da 48 anni! A quel punto, il Santos riuscì a trovare la forza e i soldi per blindare Neymar: gli fece firmare un nuovo contratto che per metà era pagato dagli sponsor, tant’è che il giocatore iniziò a girare una serie infinita di spot, e fissò la clausola di rescissione intorno ai 60 milioni di euro. Quelli che poi sono stati pagati dal Barcellona quest’estate».

AAA… cercasi partner. Oltre 20mila persone a uno speed date in Cina

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Sarebbero oltre tre milioni, stando al governo cinese, i cittadini che si sono separati nel 2011, ma l’opportunità di trovare l’anima gemella sembra non essere svanita dai loro pensieri e lo dimostra quanto accaduto a Qingdao, dove oltre 20 mila persone hanno preso parte ad un gigantesco speed date con l’obiettivo di trovare un partner.

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Miss Schio? “Ma non è nostra” e la polemica si scatena nel web

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La 17enne Ahlam El Brinis ha i capelli lunghi e le meches chiare e ora indossa la fascia di “miss Schio”. Ma subisce anche le contestazioni sul web. Perchè lei, pur essendo italiana a tutti gli effetti, nata e cresciuta nel Padovano, ha origini marocchine e in molti non apprezzano che abbia sbaragliato, nella sfida regionale del concordo di bellezza Blumare, due vicentine doc. Sul sito del Giornale di Vicenza, dove hanno raccontato la sua storia, sono arrivati numerosi commenti negativi: “Una bellissima ragazza, ma non è nostra, non è di Schio e non è italiana” oppure “Chiamarla miss Schio, che c’azzecca?”. O ancora “Una vergogna…di scledensi doc ce ne sono di bellissime”. Molto più diplomatica la ragazza: “Tanto per chiarire eventuali dubbi. Io sono di nazionalità italiana, nata e cresciuta qui, ma ho origini marocchine. E comunque questa era una tappa regionale per Miss Blumare! Perciò potevamo partecipare da tutto il veneto. Questa tappa prende il nome di Miss Schio solo perché si svolge a Schio 🙂 tutto qua! E raccomandata io?? Non credo proprio. Pace e amore. Ahlam”. Dalla parte della ragazza si sono schierati anche gli organizzatori e la giuria. Del Maso, responsabile organizzativo del concorso, ha dichiarato: “Siamo nel 2013 e questi episodi non dovrebbero più verificarsi. Tra l’altro il nostro regolamento prevede che possano iscriversi ragazze con la cittadinanza italiana o in regola con il permesso di soggiorno”. Al secondo posto della competizione Elena Berlato, 18 anni, di Piovene Rocchette al quarto anno dell’istituto per estetiste. Al terzo posto Lucrezia Saccardo, 17 anni di Thiene, studia ragioneria.

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Il bambino di 6 anni che sventa una rapina

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Volevano entrare in una casa per rubare ma non si sono accorti di un bimbo di sei anni che, mentre giocava in giardino, ha notato due uomini intenti a scassinare una porta. Il piccolo ha allertato il padre che subito ha provveduto a chiamare gli agenti che hanno arrestato due fratelli marocchini di 28 e 26 anni che dovranno rispondere di tentato furto. La testimonianza del bambino è stata fondamentale per arrestare i due malviventi che sono stati intercettati su un’auto.

Emanuela Orlandi è morta? Questa sera una fiaccolata per lei

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Presente a un incontro della terza edizione del Festival Trame a Lamezia, il procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, parla della scomparsa della 16enne romana di cui si sono perse le tracce il 22 giugno 1983: “Emanuela Orlandi è morta, ma il caso della sua scomparsa potrebbe risolversi. Finora ci sono state molte false piste e molti depistaggi”. E aggiunge: “La verità sulla fine di Emanuela non si è trovata per molto tempo perché troppi temevano che dietro questa storia si nascondesse una verità scomoda… Che Emanuela Orlandi sia morta è evidente. Che altro si può pensare di una persona scomparsa che non s’è fatta mai viva con nessuno per ben 30 anni di fila?”. Intanto oggi ci sarà una fiaccolata organizzata per lei. Spiega il fratello della ragazza Pietro Orlandi: “Sarà un po’ come riportarla a casa”. La manifestazione si terrà alle 19.30, la stessa ora in cui Emanuela uscì per l’ultima volta dalla scuola di musica che si trovava vicino alla chiesa di Sant’Apollinare a Roma. E proprio da questa piazza si metterà in moto la fiaccolata che raggiungerà il Vaticano. “Abbiamo denominato l’iniziativa Ritorno a casa – dice il fratello di Emanuela – e vorremmo entrare in piazza San Pietro: la mia speranza è che possa arrivare un segnale dal Papa, che papa Francesco possa essere presente in piazza”. Pietro Orlandi e Bergoglio si sono visti, rapidamente, in un’occasione, pochi giorni dopo l’elezione del pontefice:  “Mi disse: ‘Lei sta in cielo’. Una frase che mi ha fatto gelare il sangue”, ha ammesso Pietro. “Stiamo organizzando la marcia per sabato 22 giugno e abbiamo ricevuto tantissime adesioni”, aggiunge Pietro, che continua a promuovere la sua petizione per chiedere verità e giustizia sulla vicenda di Emanuela, a cui hanno aderito in oltre 153 mila. “E sono centinaia anche le persone che in queste settimane mi hanno comunicato la loro partecipazione alla marcia del 22 – aggiunge Pietro -. Ho ricevuto adesioni da 30 città, dalla Sicilia a Lugano. Una volta a San Pietro, libereremo in aria delle lanterne cinesi e poi inizierà una veglia di preghiera e per ricordare che siamo ancora in attesa di risposte e di collaborazione anche da parte del Vaticano. La mia speranza che anche il Papa vorrà pregare con noi”.

Inondazioni in Canada: tre morti e un disperso

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La polizia ha reso noto che è di tre morti e un disperso il bilancio provvisorio dopo le forti inondazioni che ieri hanno colpito il centro di Calgary, la capitale petrolifera del Canada, dove circa 100mila persone sono state invitate dal sindaco Naheed Nenshi a evacuare le proprie abitazioni. Il maltempo che ha colpito l’area del Canada occidentale ha causato l’esondazione di due fiumi, l’Elbow e il Bow. Nei soccorsi sono impegnati migliaia di poliziotti, di militari e personale della Protezione Civile, oltre a volontari. Epicentro dell’alluvione è la zona di Calgary, dove abita oltre 1 milione di persone e dove è stato dichiarato lo stato di calamità. Qui,sono oltre 75mila le persone le cui abitazioni ormai sotto oltre un metro d’acqua

Roma violenta: sparatoria nei pressi della Caffarella. Grave Toffolo

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Le strade di Roma si tingono di sangue. Nei pressi di San Giovanni, vicino al parco della Caffarella, è avvenuta una sparatoria ad opera di due persone a bordo di uno scooter. Due uomini sono stati trovati gravemente feriti e il 118 li ha condotti all’ospedale. Sarebbero stati sparati almeno quattro colpi di pistola e sul luogo è accorso il personale dei Commissariati Appio e San Giovanni, della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica per i rilievi. Uno dei due feriti è stato colpito in un’officina in cui aveva cercato rifugio mentre l’altra vittima, il 33enne Danilo C., era in strada, dopo esser stato colpito in via Villani. Una delle due vittime è il 48enne Fabrizio Toffolo,  storico capo degli Irriducibili della Lazio. Sarebbe stato colpito all’altezza dell’inguine e l’hanno trasportato in codice rosso al pronto soccorso del San Giovanni.

Il coniglio Babò invade la Capitale… ma a caro prezzo!

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Chi è quel coniglio che osserva e incuriosisce abitanti e turisti della Capitale? Il mistero dei manifesti che sono apparsi per le strade di Roma è stato svelato: il coniglio Babò non è altro se non il nuovo marchio di una catena d’abbigliamento. L’idea è stata di Simone Chistolini, 24enne aspirante stilista che per promuovere la sua linea nascente, già venduta in sei negozi della Città Eterna e che presto arriverà anche a Milano, ha inventato il marchio e, per diffonderlo, ha affisso banner pubblicitari. Peccato che la creatività dimostrata sarebbe costata al ragazzo una mega multa visto che, nella maggior parte dei casi, si tratta di affissione abusiva e che oltre ad imbrattare la città, danneggia sia i regolari inserzionisti, i cui manifesti regolarmente pagati vengono coperti, che i competitor della linea d’abbigliamento che si fanno pubblicità in maniera legale. E se il manifesto di Babò si trova ovunque, ora Chistolini dovrà versare al Comune di Roma 400 euro di multa per ciascuna di quelle affissioni abusive. La notizia è stata resa nota dal blog “Roma fa schifo”. La polizia locale e il personale dell’Ama Decoro stanno già provvedendo a rimuovere i manifesti a partire dal I Municipio.

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Continua a tremare l’Italia: terremoto nel Canale di Otranto

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Una forte scossa di terremoto ha colpito il Sud dell’Italia. L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha infatti registrato un sisma di magnitudo 4.6 stamani alle 10.41 nel distretto sismico del Canale d’Otranto, ad una profondità di 10 chilometri, in territorio albanese. La scossa è stata avvertita anche in alcune zone del Salento, come la Questura di Brindisi. Non si segnalano al momento danni.

Il figlio tenta il suicidio, il padre si dà la morte

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Prima il figlio 16enne, nel giorno del suo compleanno, poi il padre. E’ finita con una doppia tragedia la giornata di ieri per una famiglia di Intra, paesino a due passi da Verbania. Un ragazzo ha tentato il suicidio, per motivi non ancora chiari, e subito è stato trasportato all’ospedale dove ora è ricoverato, nel reparto di rianimazione, in gravissime condizioni. All’ospedale, però, nessuno riusciva a trovare il padre 50enne del giovane e così un conoscente è andato a cercarlo a casa: qui ha trovato il cadavere dell’uomo, uccisosi con un colpo di pistola. La polizia sta indagando sui due casi e non è ancora chiaro se i due eventi siano in qualche modo collegati e se l’uomo fosse già a conoscenza del gesto del figlio.

Tragico incidente nel Pescarese

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Ha trovato  la morte mentre era in sella alla sua Honda rossa il 22enne Massimiliano Pelusi, rimasto vittima di un incidente questa mattina, attorno alle 8.30, a Rosciano, in provincia di Pescara. Sono ancora in corso di accertamento le cause del violentissimo impatto auto-moto che non ha lasciato scampo al ragazzo, deceduto praticamente sul colpo a causa delle profonde lesioni riportate. I sanitari del 118, giunti immediatamente sul posto, non hanno potuto far altro che dichiarare il decesso di Massimiliano che definiva, sulla sua pagina Facebook, la sua Honda rossa carenata “il mio amore”.

Frase shock di Miccoli: “quel fango di Falcone”

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Si aggrava la situazione dell’ex capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli. Stando a quanto riporta Repubblica, da un’indagine della Procura di Palermo sarebbero emersi delle conversazioni shock che il calciatore avrebbe avuto con Mauro Lauricella, figlio di un boss latitante, il cui cellulare era sotto controllo da tempo. Durante i dialoghi impressi in alcune intercettazioni, Miccoli disse “feccia” riferendosi al magistrato Giovanni Falcone. Lui e il figlio del boss avrebbero infatti dato appuntamento a un amico “davanti all’albero di quel fango di Falcone”. Ma ad aggravare la situazione del calciatore anche un’accusa di estorsione e la Procura di Palermo è intenzionata a interrogarlo sui suoi rapporti con Mauro Lauricella per il recupero di alcune somme che spesso avveniva in modi non proprio gentili. E se il calciatore sembra mantenersi calmo davanti alle accuse non vale lo stesso per Maurizio Zamparini, presidente del Palermo che ha annunciato che non rinnoverà il contratto.

L’Etna dichiarato patrimonio dell’Unesco

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Uno dei vulcani “più emblematici e attivi del mondo”: è la definizione dell’Etna data dall’Unesco, che l’ha inserito nella sua lista dei patrimoni mondiali. La decisione è stata ufficializzata dall’agenzia delle Nazioni unite durante la sua sessione annuale a Phnom Penh in Cambogia. L’Unesco ha poi aggiunto che il vulcano, il più importante in attività in Europa attivo da almeno 2.700 anni, ha “una delle storie documentate di vulcanismo più lunghe del mondo. I crateri della vetta, i coni di cenere, le colate di lava, le grotte di lava e la depressione della valle del Bove fanno dell’Etna una destinazione privilegiata per la ricerca e per l’istruzione”. Sono stati segnalati inoltre “la sua notorietà, la sua importanza scientifica e i suoi valori culturali e pedagogici sono d’importanza mondiale”. Ora, il Comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco dove vagliare l’iscrizione nel patrimonio, in un gruppo di 31 luoghi naturali e culturali, anche le Ville e i giardini medicei.

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Ritrovato il corpo del sub disperso

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Ieri pomeriggio era partito l’allarme: i familiari non riuscivano a mettersi in contatto con F.B., 47 anni, sub amatore romano, disperso al largo della costa di Focene, in provincia di Roma. Subito sono scattate le ricerche e, nella notte, la Guardia Costiera e i Vigili del Fuoco hanno ritrovato il suo corpo, a circa 15 metri di profondità.

Terremoto in Lunigiana: 10 scosse nella notte

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10 scosse de terremoto sono state registrate nella notte nella zona della Lunigiana, in Toscana. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha rilevato la scossa più intensa, di magnitudo 3.4, alle 3:56 mentre le altre nove non hanno avuto magnitudo non superiore a 2.6. Proprio la paura per nuovi, forti eventi, ha spinto molti abitanti dei comuni di Fivizzano e Casola a trascorrere la notte lontano dalle proprie abitazioni, chi presentandosi nelle scuole aperte dal comune dove sono arrivate le brandine inviate dalla Protezione civile della Regione Toscana, chi dormendo nella propria auto.  Franco Gabrielli, Capo dipartimento della Protezione civile, arriverà in zona in mattinata, insieme al sottosegretario ai Lavori Pubblici, Erasmo D’Angelis. Dopo un sopralluogo, incontrerà i sindaci e i responsabili della Protezione civile per mettere a punto il piano degli interventi necessari soprattutto per assicurare a quanti hanno avuto le case lesionate verifiche veloci.

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