E’ malamente naufragato un progetto della Juventus. Stando a quanto riporta Calciomercato.it, infatti, il club bianconero avrebbe tentato di riportare in Italia Alexandre Pato. Stando a quanto riporta ‘UOL Esporte’, il club bianconero avrebbe chiesto in prestito fino al termine della stagione l’ex attaccante del Milan: il Corinthians però avrebbe respinto immediamente la proposta, non gradendo la formula dell’operazione (prestito gratuito) e temendo anche una possibile svalutazione del cartellino del calciatore, in caso di fallimento in Italia.
Tutti gli articoli con tag 2014 29 Jan
La Juve chiede un giocatore… si becca il due di picche!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Audio shock! I poliziotti parlando di Provvidenza: “Questa è una putt…”
E’ una conversazione shock quella mandata in onda da Chi la visto nella quale si sentono parlare due agenti delle forze dell’ordine che hanno scordato il telefono alzato, dopo aver parlato con l’inviato del programma riguardo l’ipotesi di sequestro di Provvidenza Grassi, la 27enne messinese sparita nel luglio scorso dopo aver cenato col suo fidanzato a Rometta e ritrovata 4 giorni fa, con la sua 600 bianca, sotto il cavalcavia Bordonaro sulla Messina-Catania, dove è probabilmente rimasta vittima di un incidente.I poliziotti dicono: “Questa è una put***a, una zoc***a”, “C’è Chi l’ha visto, non possiamo fottercene”. Non solo, i due agenti hanno da ridire anche sull’insistenza del padre della ragazza: l’uomo non ha mai creduto che la figlia potesse essersi allontanata volontariamente e aveva più volte lanciato degli appelli. “Capita sempre di domenica pomeriggio, è la terza domenica pomeriggio che rompe i cog***ni, più il giorno di ferragosto”, continuano le voci al telefono, che poi parlano di qualcuno, il cui nome è stato coperto dalle redazione per tutelare la privacy, che avrebbe cacciato dalla caserma l’uomo “perché rompe i cogl***i, si mette a piangere. E’ un cogl***e, poi lo conoscerai, tanto verrà”. Nel frattempo, sono indagate 6 persone per omicidio colposo, poiché il guard rail attraverso cui è caduta Provvidenza non è a norma, e lo è tuttora, nonostante il dramma.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Amara sorpresa per una bimba: ogiva di proiettile nel succo
In una scuola elementare di Aversa, in provincia di Caserta, una piccola alunna di 8 anni ha trovato l’ogiva di un proiettile all’interno di un succo di frutta. La maestra ha immediatamente avvertito la polizia e i genitori della bimba, subito accompagnata in ospedale per motivi precauzionali. Il commissariato di Aversa indaga per capire come il proiettile sia finito nel tertrapak contenente la bevanda.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Costruire una casa… con 180 euro!
Penserete che sia impossibile: costruire una casa spendendo circa 180 euro? Eppure Michael Buck, 59enne inglese, ha vinto la sfida e ha eretto un’abitazione spendendo appena 150 sterline. L’uomo ha utilizzato esclusivamente materiali naturali o cose buttate nella spazzatura arrivando a costruire una ‘cob house’ nel suo giardino nella campagna dell’Oxfordshire. Manca l’elettricità ma null’altro: si trovano acqua corrente che arriva da una sorgente vicina, una cucina e zona pranzo, un letto a castello e una stufa a legna per riscaldare il tutto. All’esterno, una dependance ospita i servizi igienici. L’abitazione è perfettamente funzionale, tanto che Buck ha dato in affitto la proprietà a un operaio di una vicina fattoria. Come si fa pagare? Con il latte!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Il colpo last-minute del Milan
Il club rossonero ha sferrato un colpo di mercato quasi al termine della sessione e si è aggiudicato Adel Taarabt, che arriva dal Fulham. Il versatile giocatore offensivo classe ’89, marocchino con passaporto francese, di proprietà del Queens Park Rangers, ha giocato in prestito negli ultimi sei mesi e ora arriva con la formula del prestito secco: domani mattina sarà a Milano. Filtrava ottimismo anche sul possibile scambio con Zaccardo, questa mattina poi è spuntato anche un intoppo per definire il passaggio del difensore a Craven Cottage, e allora lo scambio è stato sul punto di saltare.Ma in seguito è arrivata la fumata bianca e l’ok alla partenza di Taarabt.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Zalone e “l’interpretazione un po’ troppo alta di Brunetta…”
Checco Zalone è stato ospite del programma di Radio2 Un giorno da pecora e ha ricordato quando Brunetta, con riferimento al film Sole a catinelle, scriveva su Twitter: “Sole a catinelle. Zalone esprime in pieno la filosofia positiva, generosa, anticomunista, moderata, serena di Berlusconi e di Forza Italia”. La risposta del comico? Eccola: “Brunetta ha detto che sono di destra? E’ un’interpretazione un po’ troppo alta, anche se per Brunetta è un ossimoro”. E alla domanda se Renzi abbia fatto bene a incontrare Berlusconi, risponde: “Io pensavo che Berlusconi non volesse incontrare Renzi, mi ha meravigliato”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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“Sono lesbica, non cercarmi marito”. La toccante lettera di una figlia
Cecil Chao, magnate di Hong Kong, non riesce ad accettare l’omosessualità della figlia Gigi e ha offerto 100 milioni di euro all’uomo che riuscirà a “convertire la figlia lesbica. Non è la prima volta che il tycoon cerca di “comprare” un compagno alla figlia, ma questa volta la 33enne ha scritto una lunga lettera, pubblicata su South China Morning Post, cercando d’interrompere questa pratica. “Caro papà, credo che questo sia il momento giusto per parlarti con sincerità. Io ti amo molto, sono orgogliosa di aver un padre come te. So che è difficile per te comprendere come io possa sentirmi attratta da una donna e credo di non essere neanche in grado di spiegarlo. Semplicemente accade, gentilmente e pacificamente”. Gigi usa parole d’amore nei confronti del genitore che definisce “una delle persone più istruite, energiche e intelligenti che questa umile terra abbia conosciuto”. “Il tuo carisma illumina ogni stanza” scrive. E forse, proprio in virtù di questa “fiducia e del rispetto” che lei prova per lui, non riesce a spiegarsi come possa non capire dove è la sua felicità. E ancora prosegue: “Sono fiera della mia vita e non sceglierei di vivere in nessun altro modo. Mi dispiace se ti ho indotto a pensare che avevo una relazione omosessuale perché c’era carenza di uomini adatti a Honk Kong. Ci sono molti uomini buoni, solo che non fanno per me”. Del resto la 33enne ha sposato due anni fa la donna che ama, Sean, “la persona che mi ha cambiato la vita, dalla quale mi sento protetta, accudita, che mi ha reso una persona migliore”. “Non ti chiedo di essere il suo migliore amico, ma significherebbe molto per me se tu non ne fossi così terrorizzato e la considerassi come un essere umano normale e dignitoso”. E sottolinea: “Il mio rammarico è che non hai idea di quanto io sia felice nella mia vita e che ci sono aspetti della mia felicità che non posso condividere con te”. E conclude: “ho impiegato un sacco di tempo per capire chi sono, che cosa è importante nella mia vita, cosa amo e quale è il modo migliore per vivere”. Ma ora che è “orgogliosa” e non “vorrebbe vivere in altro modo” chiede solo di essere accettata dall’uomo che più ama e stima sulla Terra: il padre. “Pazientemente tua, Gigi”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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L’uomo che mangia a sbafo all’aeroporto per 300 giorni spostando il volo!
La sala d’attesa era talmente accogliente, con la sua ampia scelta di bevande, piatti di prima scelta e le molte riviste, che un passeggero di prima classe della China Eastern Airlines ha deciso di approfittarne il più a lungo possibile. L’uomo, con il suo biglietto alla mano, si era recato nella sala d’attesa dell’aeroporto Xi’an di Shaanxi, in Cina, e la sua prenotazione comprendeva anche un pranzo al termine del quale, decisamente soddisfatto, ha deciso di tornarci anche il giorno dopo, e così avrebbe continuato per altri 300 giorni. Come? Al termine di ogni pasto si recava all’apposito sportello per rimandare la partenza al giorno successivo. Tutto questo per un intero anno. La compagnia aerea alla fine l’ha scoperto e lui ha piazzato l’ultima mossa: ha cancellato la prenotazione ottenendo addirittura il rimborso del biglietto. Non si sa ancora cosa rischierà l’uomo ma può vantarsi di avere ricevuto un trattamento da re.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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“Bambini pessimi, genitori pessimi”: il figlio gioca a nascondino al museo
Ci si aspetterebbe che una coppia di genitori che accompagna i figli in visita alla Tate Modern di Londra lo faccia per far loro conoscere e apprezzare l’arte. Che comunichino una forma d’amore. Purtroppo non sempre è così. E Stephanie Theodore (@TheodoreArt) ha utilizzato Twitter per manifestare la sua indignazione per il fatto che due genitori abbiano permesso al figlio di sdraiarsi all’interno dell’opera d’arte realizzata dallo scultore e critico d’arte americano Donald Judd. La Theodore pubblica uno scatto della scena accompagnandolo con la didascalia “Bambini pessimi, genitori pessimi”. E aggiunge: “Ho detto alla donna che i bambini stavano utilizzando un’opera d’arte del valore di 10 milioni di dollari come un gioco. Lei mi ha risposto che non sapevo nulla di bambini”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Soldi per gli alluvionati non ce ne sono… ma la Sardegna li dà a Mediaset
Avete presente il reality Sweet Sardinia? No? Non c’è di che meravigliarsi, visto che la scorsa estate ha ottenuto, su La 5, canale del gruppo Mediaset, appena lo 0.7% di share. Eppure questo show sconosciuto è stato coprodotto dalla Regione Sardegna, insieme alla Showlab di Torino, con soldi pubblici. Il programma, che vedeva otto coppie di giovanissimi fare a gara per chi “s’innamorava di più” e girare in barca, sarebbe dovuto essere un veicolo di promozione turistica dell’isola. Proprio a questo reality Il Fatto Quotidiano ha dedicato un pezzo intitolato “La Sardegna alluvionata regala i soldi a Mediaset”, sottolineando che la Regione ha sborsato 900mila euro mentre altri 50 mila sono arrivata dalla Film Commission Sardegna, sempre casse pubbliche. Il programma, si è detto, non l’ha visto nessuno. Spiega Emiliano Liuzzi:
“Grande veicolo di promozione turistica”, disse Cappellacci ai suoi. C’è un piccolo problema: l’idea del programma era anche buona, ma lo share è stato dello 0,7 per cento. Non l’ha visto nessuno. Dentro e fuori dalla Sardegna. Confessa in maniera molto candida di non averlo visto nemmeno la conduttrice Barzaghi, 34 anni ancora non compiuti, curriculum di tutto rispetto, famosa per aver partecipato alla fictionElisa di Rivombrosa e, alcune settimane fa, a Ballando con le stelle, eliminata dalla giuria e uscita con una costola rotta: “Lavoravo al programma di Milly Carlucci quando è andato in onda il reality”, ha detto. “Purtroppo non l’ho visto. Mi hanno detto però che era molto carino”. Non sappiamo chi abbia potuto riferire una cosa del genere, visto che il programma de La 5, canale digitale Mediaset, non ha avuto il minimo successo. Nessun giornale che ne abbia parlato. Sui soldi c’è poco da aggiungere. Buona parte ce li ha messi la Regione Sardegna. 950 mila euro. Tondi tondi. Se facciamo un conto alle famiglie rimaste senza casadopol’alluvioneCappellacci ha potuto offrire 600 euro. Di più non poteva fare. Con i soldi pagati per il reality avrebbero potuto dare a ogni famiglia il doppio. Invece sono serviti per fare tivvù. Lo spiegherà Cappellacci agli alluvionati nei prossimigiorni il motivo. Difficile che gradiscano. Ma è abile. Può farcela.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Ansia per Maresca, perde il cane e lancia l’appello su Twitter
Ore di ansia per il centrocampista del Palermo Enzo Maresca che ha perso il suo adorato cane e ha lanciato un appello sul web nel tentativo di poterlo riabbracciare:
“Ieri sera verso le ore 20 nella zona di fondo anfossi Mondello si è smarrito il mio cane. Se qualcuno lo vede può contattarmi tramite Twitter. Spero di cuore avere news da qualcuno. Grazie a tutti anticipatamente”
Il messaggio è stato immediatamente recepito e, cosa ancora più importante, ha avuto riscontro immediato. In poche ore il cane di Maresca è stato ritrovato: “Trovato… Grazie a tutti x l’appoggio e l’aiuto. Queste sono le foto nel momento del ritrovo. Grazie di cuore”, è stato il post del centrocampista rosanero.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Gli italiani perdono il lavoro e pensano all’aborto
Perché mettere al mondo un figlio al quale non poter garantire un futuro? Ecco quindi la denuncia shock, ma condivisibile, dei lavoratori della Micron di Catania che si sono rivolti direttamente al Pontefice:
“Alcuni nostri colleghi, che da poche settimane hanno ricevuto la grazia di aspettare un figlio, per sconforto e disperazione pensano di ricorrere all’interruzione di gravidanza perché non potranno garantirgli un futuro dignitoso”.
La lettera inviata a Francesco è stata inviata dalla Fim Cisl e mette in evidenza come le decisioni famigliari pesino su quei 419 esuberi annunciati dalla multinazionale americana che opera nel settore della microelettronica.
“Ci sono 419 famiglie messe da una multinazionale americana sul ciglio del burrone – scrive il sindacato – Oggi in Italia non siamo i soli e purtroppo le ultime vicende al ministero dello Sviluppo economico ci ha confermato che il governo non le potrà salvare”.
Come scrive La Repubblica:
L’appello al Papa arriva mentre esplodono altre vertenze in tutta la regione. Da ieri, i 206 lavoratori di Acque potabili siciliane (Aps), la società fallita che gestiva il servizio idrico in 52 comuni della provincia di Palermo, occupano la sede dell’azienda in via La Malfa per chiedere garanzie sul loro futuro. I sindacati hanno proclamato 30 giornate di sciopero e chiedono la continuità del servizio. Venerdì i curatori fallimentari avvieranno la riconsegna degli impianti della società ai comuni, mentre il 7 febbraio prossimo è prevista la chiusura dell’esercizio provvisorio di Aps.
Questa mattina, 4500 dipendenti del call center Almaviva sono scesi in piazza a Palermo per lanciare l’allarme sul ridimensionamento dell’azienda, che oggi rappresenta il primo datore di lavoro siciliano. Un corteo che da piazza Marina è giunto fino a Palazzo d’Orleans per chiedere alle istituzioni maggiore attenzione rispetto verso lavoratori che hanno già dovuto accettare tagli degli stipendi fino al 25 per cento pur di mantenere il posto di lavoro. Un’opzione, quella dei contratti di solidarietà, a cui ricorrono sempre più aziende e che oggi riguarda oltre 80 mila persone nell’Isola, senza risparmiare categorie come i bancari e i docenti delle scuole private.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Sfiorato un “secondo Cernis”?
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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La Camera approva il DL Imu-Bankitalia ma è bagarre in aula
L’Aula di Montecitorio ha approvato il dl Imu-Bankitalia dopo l’applicazione della “ghigliottina” decisa dal presidente della Camera, Laura Boldrini, a fronte dell’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle. Il decreto è passato con 236 sì mentre sono stati 209 i no. Non appena la presidente ha aperto la votazione, tuttavia, è scoppiata la bagarre. I deputati di M5S hanno iniziato a urlare, ma Boldrini è andata avanti facendo finta di niente. A quel punto, i Cinque Stelle sono corsi verso i banchi del governo. I commessi hanno provato a fermarli ma senza riuscirci. Proteste anche da parte dei deputati Fdi, che hanno lanciato monete di cioccolata. Fabio Rampelli di Fdi ha invece sventolato una bandiera tricolore che i commessi in non sono mai riusciti a togliergli dalle mani. In Aula il caos è durato diversi minuti. Dai banchi del Pd è partito il coro: “Fascisti, Fascisti” con un’accusa legata anche alle parole pronunciate nel corso del suo intervento dal pentastellato Angelo Tofalo.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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A.A.A. cercasi giornalista… corretto!
Un bando del Comune di Piacenza ha fatto scoppiare polemiche per un aggettivo, nello specifico “corretto”, che si legge al proprio interno.
l bando prevede, tra i compiti del giornalista che sarà selezionato tramite selezione pubblica:
“un’attività di ricerca sulla terminologia utilizzata dai media locali per illustrare e descrivere episodi che riguardano la sicurezza urbana: alimentato soprattutto dai media, il discorso pubblico sulla paura condiziona i comportamenti e distorce le percezioni. L’uso costante di titoli ad effetto, di immagini appiattite su stereotipi e pregiudizi, di scelte stilistiche che sembrano calcolate per provocare un disgusto ‘oggettivo’ nei lettori, dipingono un fatto come problema, piaga o minaccia dell’ordine sociale”.
Giudizi duramente cassati in consiglio comunale dal consigliere ed ex-parlamentare Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) che in aula si è rivolto direttamente al sindaco Dosi:
“Le risse e le violenze sono suggestioni della stampa? Se volete dare questo incarico, almeno non fatelo con motivazioni offensive nei confronti dei cittadini. Non penso e non credo che la percezione di insicurezza sia data dall’alimentazione della rappresentazione dei fatti. Anzi, molto spesso è il contrario. Questo progetto è simile a un decalogo di Pol Pot che utile al premio Pulitzer”.
La finalità del progetto – sempre secondo il bando comunale – è “favorire una corretta informazione a livello locale, che eviti di stimolare sentimenti incontrollati di paura tali da sfociare in comportamenti intolleranti o discriminatori” e “veicolare dati e notizie corretti”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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“I virus m’impediscono di vedere i porno”: vuole denunciare gli hacker
Un anziano di Piove di Sacco, in provincia di Padova, si è presentato in caserma dai carabinieri portando con sè il suo computer. Il 70enne era intenzionato a denunciare gli hacker che, avendogli inondato il pc di virus, gli impedivano di guardare i film porno. L’uomo ha spiegato: “Sono stanco e arrabbiato, non è possibile che ogni volta che entro in un sito pornografico, il mio computer rimanga vittima di un virus. Ogni settimana spendo duecento euro di tecnico informatico. Le donne sono il bello della vita, non posso farne a meno. Certo se mi trovassi una compagna, avrei meno pensieri e risparmierei anche i soldi del tecnico informatico”. Spiegare all’uomo che è praticamente impossibile sporgere denuncia contro gli hacker informatici, tuttavia, non è stato facile. “Mi volete dire che ogni volta sarò costretto a pagare il tecnico per tornare a divertirmi? Va bene, di certo io non abbandonerò il piacere dell’hard. Sono una brava persona – ha detto ai militari – non ho mai fatto male a nessuno. Non posso farmene una colpa se non trovo una donna tutta per me. Ma la testa e il fisico funzionano perfettamente e non è ancora il momento di abbandonare la sessualità”. A quel punto l’uomo non ha potuto far altro che riprendere il suo computer e affermare: “Andrò anche questa settimana dal tecnico, non posso resistere senza sesso, è la mia passione più grande”. Il maresciallo gli ha dato una pacca sulla spalla e gli ha augurato buona fortuna.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Hernanes all’Inter? E’ rivoluzione tra i tifosi laziali
Gli ultimi giorni di calciomercato sono sempre i più caldi, se poi i tifosi non approvano le scelte della società, la protesta s’infiamma in un attimo. E’ il caso dei laziali che non hanno alcuna intenzione di veder passare Hernanes all’Inter e per questo lanciano forte il loro messaggio via forum o radio: “Giù le mani da Hernanes”, ripetono. Sono numerosi i messaggi critici nei confronti del club che sta trattando la cessione del centrocampista brasiliano all’Inter: “Hernanes deve restare, se proprio lo devi vendere si inizia da 30 milioni e non Italia!”, scrive un supporter. “Lo stanno trattando con l’Inter, una concorrente per quest’anno e i prossimi anni”, rileva un altro. E ancora: “E’ una follia, una pura follia… vendere il miglior giocatore in rosa”, fa notare qualcuno. Tanti i commenti lasciati sia sulla pagina Facebook della società che su quella del calciatore. Ma non mancano neanche le critiche al club e al presidente Lotito, miste agli appelli: “Profeta resta con noi”; “Non te ne andare, l’Inter non ti farà fare il salto di qualità”. E c’è poi chi si domanda: “Che mondo sarebbe senza Profeta?”. La recente contestazione dei tifosi nerazzurri aveva avuto il potere di far saltare lo scambio Guarin-Vucinic, che effetto avrà quella dei biancocelesti?
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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L’agghiacciante proposta shock: 50.000 firme per far suicidare Ruffini
Tra cattivo gusto e shock arriva anche la proposta di qualcuno, che forse voleva essere goliardico, ma ha solo superato il limite propone 50mila firme affinché Paolo Ruffini, conduttore televisivo, nonché attore e regista, si tolga la vita. Al di là dell’agghiacciante petizione anche la motivazione sembra alquanto priva di senso e molto vaga: “L’aria è un bene importante e di tutti. Lui con la sua esistenza sta sprecando inutilmente ossigeno. Il nostro. Se hai un cuore, firma e condividi. È per una buona causa”. Forse l’aria la sottrae anche chi perde tempo con simili manifestazioni che vanno contro ogni umana comprensione… ma noi auguriamo buona salute a chiunque, anche all’autore di tale gesto e ai pochi sostenitori che hanno sottoscritto la petizione. Speriamo solo che scompaia dal web il prima possibile.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Sfida le fiamme… per salvare la sua Xbox!
A Olathe, in Kansas, nel quartiere di East Loula venerdì notte è divampato un incendio in un’abitazione. Erano circa le 3.30 di notte e il proprietario, hanno scoperto i vigili del fuoco, è prima uscito per poi tornare sui suoi passi: l’uomo infatti era intenzionato a rischiare la vita per salvare la sua Xbox. Salvato dai pompieri, l’uomo è stato visitato dai paramedici che hanno riscontrato un’intossicazione da fumo, ma condizioni generali di salute buone. Alla casa non è andata altrettanto bene: ha subito 80mila dollari di danni. Ma la Xbox pare sia salva.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Malore per Grignani ricoverato d’urgenza!
Gianluca Grignani e il suo malore che ha fatto il giro del web. Il cantautore, di passaggio a Fabriano per le prove si un suo concerto, nella notte ha accusato un malore ed è stato ricoverato per precauzione in ospedale. Dopo esser stato sottoposto ad alcuni esami, è stato poi dimesso questa mattina intorno alle ore 9. Il malore infatti sarebbe stato procurato da un virus influenzale che ha colpito il cantante che poi ha voluto rassicurare i suoi fan
«Sto alla grande, e sono in auto che viaggio verso casa».
Gianluca Grignani, ha, fra l’altro, appena finito di lavorare in studio al suo nuovo disco che sarà in uscita nei prossimi mesi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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La crisi economica fa volare il calciomercato italiano
Sembra una contraddizione in termini eppure la crisi economica che ha bloccato i mercati economici ha spinto al rialzo il calciomercato. Nonostante i bilanci di molti club risultino tutt’ora in rosso uno studio della Fifa, il Global Transfert Market, rivela che per i trasferimenti dei calciatori sono stati spesi 2,7 miliardi di euro nel 2013. I club italiani in tal senso sono molto attivi e si sono piazzati al secondo posto con 475 milioni, subito dietro l’Inghilterra la quale ha speso 913 milioni. Terza la Spagna.
Sono stati presi in esame i 6000 club professionistici nel mondo di 200 nazioni e l’analisi ha mostrato come, rispetto al 2012, vi sia stato un aumento di spesa del 41 per cento. In casa nostra, con i presidenti che gridano a costi di gestione elevati, l”incremento rispetto all”anno precedente è stato del 120 per cento.
Nel 2013 i trasferimenti internazionali di giocatori ancora sotto contratto sono stati 1628 (il 14%) delle 12.309 operazioni concluse e in questi numeri non ci sono i trasferimenti di calciatori nello stesso Paese. E, per quanto riguarda questi trasferimenti, gli intermediari hanno incassato 216 milioni di commissioni.
I club italiani hanno acquistato 304 giocatori nel 2013 (incremento del 15%) e, nello stesso tempo, ne sono partiti 382. E” il Brasile il serbatoio mondiale visto che da là 1402 giocatori se ne sono andati. Per quanto riguarda l”Italia, l”analisi della Fifa ha evidenziato che da noi sono arrivati 39 giocatori dalla Liga e nello stesso tempo in Spagna sono andati 35 atleti.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Chiodi e “la debolezza” di aver portato una ragazza in hotel
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Aspettano un figlio e sopprimono il cane… il web solidale con l’animale!
Troppe famiglie prendono un animale e poi pensano di poterlo abbandonare quando “il giocattolo” diventa faticoso da gestire o, come in questo caso un figlio è in arrivo e si pensa che una cagnolina di 3 anni, un mix tra le razze Boxer e Rhodesian, possa rappresentare un pericolo per il nuovo nascituro. Così da ieri su eBay è apparso un appello, inserito da un’utente, Federica Benedet, che è venuta a conoscenza della situazione attraverso un conoscente e sta cercando una nuova famiglia che adotti il cane che altrimenti, tra sei mesi, cioè quando nascerà il bimbo, sarà abbattuto da un veterinario.
«Abbiamo già ricevuto alcune richieste – rivela Federica Benedet – ma per ora nessuno ha tradotto in pratica l’intenzione di adottare l’animale. È una razza abbastanza iperattiva – avverte – e per educarla serve polso». La ragazza si è già messa in contatto con l’associazione «Dingo» di Pordenone: «Se non si dovesse trovare un nuovo padrone in tempi brevi – fa sapere Federica Benedet – anche un canile sarebbe una soluzione migliore, rispetto a ciò che ne vuol fare la famiglia americana». Ovvero sopprimere l’animale domestico come se nulla fosse.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Hollande in elicottero di Stato per andare dalla famiglia della Gayet?
Ancora problemi per Hollande: Claude de Ganay, deputato francese dell’Ump, partito di centrodestra all’opposizione, ha presentato un’interrogazione parlamentare per far luce sul costo di una presunta visita in elicottero che il presidente avrebbe effettuato per andare a trovare la famiglia dell’amante, Julie Gayet. Scriveva il Journal du Dimanche il 18 gennaio che il deputato ha fatto notare che Hollande “avrebbe fatto uno stop in elicottero nella bella residenza secondaria dei Gayet, il castello di Cadredil”, il 3 agosto 2013, il deputato interroga il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, “sui diversi mezzi aerei della flotta presidenziale” utilizzati quel giorno. Ora si vuole comprendere se quel volo è pesato sulle tasche dei contribuenti o meno. Iscritta in gazzetta ufficiale, l’interrogazione è stata anche pubblicata sul sito internet dell’Assemblea Nazionale. E Hollande? Al momento, dopo che Valèrie Trierweiler ha lasciato l’Eliseo, secondo un suo amico il capo dello Stato è “rasserenato”e “sollevato”. Le Monde riporta che, nella recente visita in Turchia, Hollande si è mostrato “più gioviale che mai”. E pare che durante il pranzo di gala ad Ankara, abbia anche lanciato sorrisi d’intesa ai suoi ministri, mentre una cantante intonava “Je ne regrette rien”, la celebre canzone di Edith Piaf. Inoltre, il presidente ritiene che l’addio a Valérie non avrà alcun impatto negativo sulla sua immagine e che ad ogni modo “i moralisti” che lo criticano non avevano comunque già votato per lui, dice ancora il Canard.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Quando arriverà la legge per i reati ambientali in Italia?
Forse i tempi sono maturi e finalmente i reati ambientali avranno un articolo nel nostro codice penale. Fino a oggi infatti, nonostante gli scempi e i disastri ambientali che hanno riempito le pagine dei giornali, i reati legati all’ambiente non hanno trovato posto nel nostro ordinamento. Ora si è vicino alla risoluzione del problema? C’è chi lo spera, anche se davvero sembra essere tardi, con un’Italia ferita a morte nel suo patrimonio naturalistico e culturale che avrebbe da solo potuto, in tempo di crisi, traghettare il nostro Paese alla ripresa e che invece è rimasto schiacciato sotto la scarsità di fondi e incapacità gestionale. Le pene per chi oggi commette un reato contro il nostro patrimonio ambientale sono blande, quasi inesistenti e sostanzialmente si fermano a una sanzione di tipo economico, senza intaccare la fedina penale di chi commette il reato.
Come spiega La Stampa:
A tentare di spostare in avanti le lancette della storia è il testo unificato approvato all’unanimità dalla Commissione Giustizia di Montecitorio, in prossimità delle vacanze natalizie, che accorpa ben tre disegni di leggi presentati in questa legislatura (a firma di Ermete Realacci, Salvatore Micillo e Tommaso Pellegrino). Al testo unificato ha lavorato anche una Commissione di studio ad hoc nominata dal ministro dell’ambiente e presieduta dal gip Raffaele Piccirillo. Ma come è accaduto al vecchio pescatore di Hemingway, a furia di passaggi di mano e compromessi al ribasso della strana maggioranza, dell’enorme pesce all’amo è rimasto poco più che la lisca. Alla fine, vedono la luce solo due nuovi delitti: inquinamento e disastro ambientale. E se il primo è una novità assoluta, il secondo in realtà ha fatto da tempo la sua comparsa nei tribunali grazie all’interpretazione estensiva dell’art.434 del codice penale, il disastro innominato, che ha compreso anche quello ambientale.
Ciò che più conta è che per la prima volta nel campo ambientale si cambia paradigma giuridico: si passa da una impostazione penalistica che punisce situazioni di “pericolo astratto” a una in cui si sanziona il “danno effettivo”. Nel primo caso si puniscono mere inadempienza di prescrizioni normative, nel secondo i danni effettivamente arrecati. Anche se è un’arma a doppio taglio: se fino a oggi un’azienda che scarica illegalmente in un fiume viene punita (poco e male) solo perché non ha alcuna autorizzazione oppure perché ne ha travalicato i limiti, con la riforma per contestare uno dei due nuovi delitti occorrerà dimostrare e quantificare il danno causato. Salto di qualità pericoloso, ma necessario.
Sicuramente positivi sono le circostanza aggravanti per i reati ambientali previste dal testo, sia nei casi dell’associazione a delinquere che, soprattutto, nel caso del coinvolgimento di pubblici funzionari o incaricati di pubblico servizio; visti i livelli di corruzione in materia ambientale una aggravante più che benvenuta.
Riforma ridotta all’osso, si diceva. Se da un parte non fa cenno alcuno ai reati nel ciclo del cemento (si pensi all’abusivismo edilizio, anche in aree a rischio), dall’altra ha rimesso nel cassetto altri delitti, invece presenti nei disegni di legge originari, come il “Danno ambientale, l’”Alterazione del patrimonio naturale, della flora o della fauna selvatica o delle bellezze naturali”, la “Frode ambientale” e l’”Impedimento al controllo”. Meglio di niente, certo. Ma si può fare di più?.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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La morte misteriosa: il decesso della hostess
Nessun segno di violenza, nessuna malattia pregressa, nessun motivo per suicidarsi. Una morte avvolta nel mistero quella di Azzurra Matiddi, 24enne, hostess di terra per Alitalia che viveva in un appartamento a Fiumicino non lontano dallo scalo romano dove prestava servizio. La madre non riuscendola a contattare sin dalle prime ore del mattino, ha deciso poi di recarsi nell’abitazione della figlia in via Federico Martinengo. Qui la tragica scoperta, Azzurra era riversa a terra in bagno, vestita e senza apparenti ferite. La ragazza non soffriva di nessun disturbo, anche perché sarebbe stato evidenziato dalle visite mediche a cui devono sottoporsi anche le hostess di terra. Era una ragazza solare, senza apparenti motivi per tentare il suicidio. Una morte quindi avvolta nel mistero. Il magistrato della Procura di Civitavecchia ha affidato la salma all’Istituto di Medicina legale del Policlinico Umberto I: sarà, dunque, l’autopsia a svelare il mistero della morte della giovane.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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La Kyenge si dimette a fine mese. Anzi no. L’errore targato Reuters
La Reuters aveva riportato la notizia che il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge si sarebbe dimesso. Si è poi scoperto che si era trattato di un equivoco sulle dimissioni del portavoce dello stesso ministro. Cosimo Torlo, il portavoce che si trova al fianco di Cècile Kyenge sin dall’inizio del mandato del ministro, ha annunciato tramite l’ufficio stampa le sue dimissioni. Prima di annunciare le sue dimissioni, il portavoce ha chiarito l’equivoco e l’errore della Reuters: “La notizia delle presunte dimissioni del ministro Cècile Kyenge è del tutto priva di fondamento. E’ tutto falso. La Reuters ha sbagliato”, le sue parole.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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4 milioni e poteri decisionali sul mercato: Conte rinnova!
La Juventus continuerà ad essere guidata da Antonio Conte fino al 2018. Andrea Agnelli ha infatti trovato l’accordo per il maxi rinnovo del contratto con l’allenatore bianconero e ora iniziano ad emergere i primi dettagli. E’ Paolo Bargiggia a rivelare che il tecnico avrà un ingaggio da quattro milioni di euro e poteri decisionali sul mercato. Il nuovo contratto permetterà a Conte di seguire sempre di più le orme di Ferguson, visto che diventerà un vero e proprio manager al fianco di Marotta e Paratici, anche sul mercato. Una dimostrazione di totale fiducia da parte di Andrea Agnelli che ha voluto accontentare il tecnico in tutto e per tutto. Dal 2015 fino al 2018 con giusto adeguamento dell’ingaggio che lo rende ancor di più l’allenatore più pagato della Serie A, in linea con i parametri delle grandi d’Europa, da 3 a 4 milioni di euro stagione. Scongiurato il rischio di vederlo partire a fine stagione, si può dire che questo è il vero colpo del mercato bianconero.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Rodeo in Liguria: la fuga dei cavalli manda in tilt il traffico
Attimi di paura e d’incredulità sulla A12 allo svincolo di Genova Nervi, a S.Ilario, dove due cavalli sono arrivati dopo esser fuggiti da un maneggio. I Poliziotti stradali si sono quindi cimentati in un vero e proprio rodeo e hanno provato a catturarli come dei cow boy. Prima si è reso necessario fermare il traffico, quindi gli agenti hanno fatto rifornimento di frutta e zucchero all’autogrill tanto da riuscire a tranquillizzarli. Alla fine i due animali si sono fatti guidare dai poliziotti attraverso l’autostrada fino al maneggio da dove erano scappati.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Indagato ex presidente del Consiglio regionale del Molise
La Procura di Campobasso ha iscritto nel registo degli indagati l’ex presidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, accusato di peculato e abuso d’ufficio per avere sperperato soldi pubblici per decine di migliaia di euro per pranzi, spese personali e acquisti di ogni genere. Le indagini riguardano il biennio 2009-2011, periodo in cui Picciano era al vertice di Palazzo Moffa. Come spiega TgCom, tra le spese che la Procura contesta a Picciano vi sono gli acquisti di una lampada da tavolo da 936 euro, di un tappeto da 2.160 euro e di diversi quadri: un’opera di Aldo Falso da 3.240 euro, sei di Goffredo Luciani da 4mila euro e una di Giuseppe Eliseo da mille euro. Non solo: gli inquirenti contestano all’ex presidente del Consiglio regionale spese “di quantità smodata e irrazionale” come i 6mila euro utilizzati per l’acquisto di bevande, cialde di caffè, orzo e acqua da offrire in occasione di visite istituzionali. E ancora, c’è il capitolo “contributi a pioggia”: Picciano avrebbe “esaudito le richieste” di varie associazioni, anche private: “Contributi – si legge nelle carte della procura – per iniziative del tutto prive di significato concreto sia pure solo per l’immagine della Regione”. Tra queste un contributo da 3.500 euro ad un convegno organizzato a Isernia da una compagnia di assicurazioni. Ancora, la Procura di Campobasso passa in rassegna i presunti “ingiusti vantaggi” che l’indagato avrebbe riservato al suo segretario personale. In particolare si parla di un contributo da 6mila euro ad un’associazione onlus di cui era presidente proprio il segretario.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Papa Francesco… ha trovato un nuovo amico!
Stava salutando i fedeli presenti a piazza San Pietro, il Pontefice, quando una famiglia di circensi ha attirato la sua attenzione: avevano con loro un pappagallo verde, di nome “Amore”. E come si vede dalle foto, il volatile e il Papa hanno subito fatto amicizia, con Francesco che l’ha tenuto sul suo dito per qualche istante.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Sorial indagato per vilipendio del presidente della Repubblica
Vilipendio nei confronti del Presidente della Repubblica. E’ questa l’accusa che pende sul deputato del Movimento 5 Stelle Giorgio Sorial, indagato dalla procura di Roma. Il fascicolo è stato aperto sulla base di un esposto del deputato Pd Stella Bianchi presentato in seguito all’uso dell’espressione “boia” utilizzata dal collega del M5S. Il pentastellato è indagato in base a quanto previsto dall’articolo 278 del codice penale: offesa all’onore e al prestigio del presidente del capo dello Stato. Reato che prevede una reclusione da uno a cinque anni. La procura dovrà ora chiedere l’autorizzazione a procedere al ministero della Giustizia. L’articolo 278, infatti, rientra tra quelli per cui è necessario il via libera del Guardasigilli. Ad occuparsi del caso sarà il pool reati contro la personalità dello stato coordinato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo. Sorial aveva lanciano un violento attacco a Giorgio Napolitano affermando “Ha messo una tagliola sulle opposizioni. Il boia Napolitano sta avallando una serie di azioni per cucire la bocca all’opposizione e tagliarci la testa”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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La frana con massi di 400 metri cubi e la famiglia che ne esce illesa
Lo scorso 21 gennaio una violentissima frana era partita dalla motagna che sovrasta il paese di Termeno (BZ), nome tedesco Tramin, conosciuto in tutto il mondo per la produzione dei vini Traminer. Una famiglia che abita nella zona, quella del signor Herbert Trebo, è ancora incredula per il fatto di essersi salvata dopo che un enorme masso di 400 metri cubi si è staccato dalla montagna lì vicino e, seguito da altri massi più piccoli ma pur sempre di notevoli dimensioni, ha fermato la sua corsa a circa un metro dall’edificio. La casa principale è stata risparmiata ma sono stati distrutti diversi ettari di vigneto, attrezzi, veicoli da lavoro, le automobili parcheggiate e una parte della fattoria. Il tutto per milioni di euro di danni. La famiglia al momento non può tornare a casa, considerato che persiste il rischio frane, e su Facebook è stata aperta una pagina di solidarietà nei confronti dei Trebo, attraverso la quale si può effettuare una donazione per aiutarla a risollevarsi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Fiat Chrysler Automobiles: la sede legale sarà in Olanda
Il nuovo gruppo nato dalla fusione delle case automobilistiche di Torino e Detroit si chiamerà Fiat Chrysler Automobiles e avrà sede legale in Olanda e sede fiscale in Gran Bretagna. Le azioni ordinarie dell’azienda saranno quotate a New York e a Milano. E’ stata la stessa azienda a renderlo noto con una nota ufficiale: “La nascita di Fiat Chrysler Automobiles segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia”, è stato il primo commento del presidente John Elkann. Marchionne esulta: “Oggi è una delle giornate più importanti della mia carriera in Fiat e Chrysler. Possiamo dire di essere riusciti a creare basi solide per un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorrenza”. Dall’azienda intanto è arrivata la rassicurazione che la nuova fisionomia del gruppo non avrà ricadute negative sull’occupazione. “Tutte le attività che confluiranno in Fiat Chrysler Automobiles “proseguiranno la propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Nuovo attacco del M5S: il sondaggio sull’errore più grave di Napolitano
C’è tempo fino alle 19 di oggi per votare il sondaggio che i grillini hanno presentato sulla loro pagina. La domanda è quale sia l’atto più grave commesso dal presidente della Repubblica. Continua così lo scontro diretto tra il Movimento 5 Stelle e il Capo dello Stato con i pentastellati che scrivono: “Il Presidente Napolitano, detto anche “il sovrano” o “re Giorgio”, ormai da anni si comporta come se fosse il capo assoluto del Governo. In particolare, ha accettato il suo secondo mandato proprio a condizione di poter gestire col pugno di ferro i vertici delle istituzioni, Parlamento incluso. Eppure, il Presidente Napolitano non è esente da errori, anche gravissimi, che inficiano la credibilità e la fiducia dei cittadini nella stessa istituzione che rappresenta. Errori che non possono essere consentiti al Presidente della Repubblica, in particolare quando rappresentano sudditanza a poteri stranieri, pesanti ingerenze sul Governo, occultamento di fonti giudiziarie.” A questo punto, l’interrogativo: “Secondo voi, qual è stato l’atto più grave che ha compiuto il Presidente Napolitano, quello che non potete perdonare e per il quale vorreste che si dimettesse?” Quattro sono le possibili risposte la cui casella è possibile sbarrare: «Il SUO governo delle larghe intese»; «La distruzione delle intercettazioni tra lui e Nicola Mancino nell’ambito della cosiddetta trattativa Stato-Mafia»; «Il suo silenzio nel 1997, da Ministro degli Interni, sul disastro criminale e ambientale della Terra dei Fuochi»; e per finire «La marcia forzata, condotta al ritmo dell’austerity, verso gli Stati Uniti d’Europa, nel nome della religione delle banche e della spoliazione dei diritti politici».
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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“Faccio la fila agli sportelli al posto tuo”: il 42enne che s’inventa un lavoro
Posti di lavoro non se ne trovano… e c’è chi se ne inventa uno. E’ il caso del 42enne disoccupato Giovanni Cafaro, laureato in Scienze della Comunicazione. Originario di Salerno ma da 12 anni a Milano, ha deciso di crearsi un lavoro su misura offrendosi di fare la fila al posto di chi richiede i suoi servizi. Il tutto per 10 euro all’ora. Se non si ha il tempo di attendere il proprio turno in fila alla posta o in banca, basta chiamarlo e lui prenderà il posto di chiunque glielo chiederà. Un lavoro a tutti gli effetti tanto che l’uomo ha ammesso di rilasciare anche la ricevuta. “Chiedo dieci euro l’ora. Emetto pure ricevuta fiscale. Il mercato è in crescita”, spiega Giovanni Cafaro che si è aperto un profilo facebook e ha lanciato la campagna pubblicitaria attraverso una locandina. “Io sono quello che si mette in fila per chi non ha voglia e non ha tempo – spiega – Banche, assicurazioni, poste, asl… Non mi faccio mancare niente. Le file per pagare l’Imu sono il mio pane”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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“Boia chi molla”: il pentastellato che sdogana il motto fascista
Ieri i pentastellati hanno dato del “boia” al Presidente della Repubblica. Oggi tornano ad utilizzare il termine rispolverando il moto fascista “Boia chi molla”. Angelo Tofalo, deputato grillino, al temine del suo intervento in aula a Montecitorio dove si discute di Imu-Bankitalia, ha detto: “Boia chi molla, presidente Boldrini. Boia chi molla, e noi non mollermo fino alla fine”. Tofalo, membro del Copasir, ha provato a sdoganare l’espressione fascista: “Si tratta di un’espressione diventata famosa come un motto fascista; tuttavia fu coniata da Eleonora Pimentel Fonseca durante le barricate della repubblica partenopea nel 1799 e utilizzata anche nelle cinque giornate di milano del 1848”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Per Schumacher si sta avvicinando il risveglio dal coma?
E’ il quotidiano francese L’Equipe, citando ‘fonti confidenziali’, a sostenere che dopo quattro settimane di coma farmacologico l’ex pilota Michael Schumacher è stato messo in fase di risveglio progressivo dai medici dell’ospedale di Grenoble. Secondo il giornale, l’ex campione di Formula 1 vittima di un grave incidente sciistico sulle Alpi francesi, “reagisce positivamente al processo di uscita dal coma iniziato questa settimana”. L’Equipe aggiunge inoltre che Schumacher starebbe dando le prime reazioni positive. Ma la notizia è stata smentita dalla manager del campione iridato, Sabine Kehm, che in una nota scrive: “Insisto nuovamente sul fatto che ogni dichiarazione riguardante lo stato di salute di Michael che non proviene dall’equipe medica che lo ha in cura o dal suo management non è altro che speculazione. Ripeto: noi non commenteremo alcuna speculazione”. Stando a fonti vicine al pilota, la pressione intracranica sarebbe lievemente diminuita ma che non è possibile parlare di risveglio anche se si potrebbe andare incontro a un inizio di autonomia.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Electrolux, Zanonato rassicura: “La produzione resterà in Italia”
Si terrà nel pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico il vertice per fare il punto sulla vicenda Electrolux, l’azienda svedese che ha presentato un drastico piano di risanamento che prevede pesanti tagli alle buste paga e i cui dipendenti continuano con le loro manifestazioni di protesta. Intanto, alcune delegazioni sindacali sono partite per Roma per partecipare all’incontro al ministero dello Sviluppo che si terrà alle 15. I sindacati si oppongono al taglio drastico degli stipendi e hanno annunciato una dura lotta. “Mi impegno personalmente a fare in modo che tutta la produzione Electrolux resti in Italia e lo faremo senza aiuti di Stato”. È quanto ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, intervenendo alla trasmissione Agorà, su Rai 3. Sulla trattativa per mantenere tutta la produzione Electrolux in Italia “sono state date notizie false che hanno creato allarme. Non ci sarà un taglio degli stipendi del 40%”, ha poi detto il ministro dello Sviluppo economico che ha anche ricordato la vertenza Indesit finita positivamente. “Abbiamo risolto il caso Indesit. E fino al 2018 non ci saranno problemi”. E ancora: “Oggi il quadro è più chiaro. Stiamo cercando di comprendere come mantenere la produzione in Italia. Ci possono essere accordi di solidarietà come si è fatto in altri casi. Ma un taglio del 40% non lo vedo”. Il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, questa mattina dai microfoni di Radio Città Futura, ha sottolineato: “Il piano Electrolux è inaccettabile per come è formulato, per modalità e per il merito, ma o noi abbiamo tutti insieme Governo, sindacati, enti locali, delle controproposte oppure anche l’azione democratica diventa inutile”. A chi sottolinea l’intervento tardivo da parte del Governo, ha quindi risposto “non credo che siano stati due mesi in cui il Governo è stato fermo, so che ci sono stati contatti anche informali – e ha spiegato – in casi come questi, accanto all’iniziativa sindacale e industriale, c’è un intervento diplomatico che ha delle caratteristiche anche internazionali”. Beretta auspica che passi più decisi sia possibile farli nei prossimi giorni, direttamente nei confronti della casa madre perché “è evidente che queste decisioni arrivano direttamente da Stoccolma – e ha concluso – contemporaneamente dico che per fare questa operazione bisogna avere delle controproposte”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Il monolite che fa la sua apparizione al Circo Massimo: “spazio all’arte”
Tre giorni fa, al centro del Circo Massimo, ha fatto la sua apparizione un’opera colorata, “Il monolite bifronte” di Francesco Visalli. Un omaggio a Mondrian che ha conquistato, senza che nessuno dicesse nulla, uno dei palcoscenici più prestigiosi di Roma. Una provocazione artistica, certo, un esperimento urbano, ma anche, spiega lo stesso artista, una denuncia nei confronti dell’amministrazione capitolina e delle istituzioni culturali “impotenti” davanti al materializzarsi della scultura. Per intere settimane, racconta Visalli, nessuno è andato infatti a bussare alla sua porta per chiedere conto di quell’installazione così moderna a due passi dal Colosseo, di fronte agli antichi Palazzi Imperiali: niente verifiche, nessuna denuncia, nessun controllo. Né sulle autorizzazioni, né sul versante sicurezza. E l’artista sul suo sito avverte: “Pronti i disegni per un totale di 4 installazioni in altrettante piazze”. L’opera è alta oltre tre metri, pesa più di due tonnellate, ha due facce, una bianca e l’altra nera, elementi dai colori accesi e un ampio basamento: e il Campidoglio non ne sapva nulla. Mesi di lavoro, in un posto più che in vista a Roma, che si è trasformato in un test: vedere quando avrebbero impiegato le autorità per accorgersi della nuova “presenza”. “Il monolite – dice Francesco Visalli – è un monito per l’amministrazione comunale e per quella nazionale perché recuperi il principio fondatore del Paese più bello del mondo, cioè l’arte. Arte che ha segnato la storia di millenni, arte che se fosse valorizzata, basterebbe da sola a sanare definitivamente il deficit pubblico. E tutto questo non ha colori di partito politico, è universale, vale per tutti”. Monumento e operazione sono stati economicamente sostenuti interamente dall’artista, senza aiuti economici o sponsor. E non finisce qui: a giorni il monolite potrebbe prendere “voce” grazie alla partecipazione di alcuni nomi noti del mondo dello spettacolo. Un manifesto per dire basta alla disattenzione sull’arte. Nel frattempo, mentre nessuno si è mosso per mesi , ora il sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni, che in un tweet ha scritto: “Abbiamo chiesto ai vigili la rimozione”. Spiega l’artista: “Non sono contento del risultato ottenuto, lo sarei stato molto di più se il Comune se ne fosse accorto dopo due giorni. È ovvio che debba essere rimosso. Mi rattrista che la reazione sia arrivata dopo due mesi e perché ho divulgato la notizia. Io stesso non ho piacere di vedere il monolite davanti al Circo Massimo, la sua collocazione potrà essere un’altra ma volevo dare un segnale forte. L’arte e la cultura non trovano più spazio, quindi lo occupano”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Cadavere sulle scale: è giallo a Napoli
E’ stato coperto con un telo il cadavere di un uomo trovato a Napoli, sulle scale di calata San francesco all’altezza di via Tasso, e vicino al quale si sono trovate tracce di sangue. Non ci sarebbero testimoni ma la polizia è sul posto. Al momento s’indaga su due piste: la caduta accidentale e l’aggressione. L’uomo ha un’età apparente di 50 anni ma non è stato ancora possibile risalire alla sua identità a causa della mancanza di documenti. Proprio l’assenza di portafoglio fa propendere le indagini verso la pista dell’aggressione che ha avuto un tragico epilogo con la caduta dell’uomo che ha battuto la testa sulle scale.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Le poltrone dei Mastrapasqua: 45 in due
Antonio Mastramasqua ad oggi ha nove incarichi tra Inps, Equitalia e Autostrade. Ma se consideriamo anche il passato, ne ha avuti 25. E la moglie, Maria Giovanna Basile, non è da meno. La donna è infatti presente in venti collegi di sindaci: dalla Rai alle controllate Aci, alla municipalizzata romana Acea. La coppia è entrata nei giochi di potere della politica dal 2004 e, spiega Repubblica, da allora gli incarichi si sono moltiplicati, anche se già in precedenza i due erano ottimamente inseriti nei posti che contano. Anche la signora, insomma, non si tira indietro se c’è da entrare nei palazzi del potere. Il suo nome figura nel collegio dei sindaci della Rai e delle due controllate Rai Way e Rai Cinema. E’ in diverse controllate Aci: Global, Infomobility, Ventura, Vallelunga, Targasys. Qui pare però che ci sia arrivata non per le conoscenze del potente marito, ma tramite il suo socio dello studio di consulenza, Guido Del Bue, figlio di un dirigente dell’ente. E infine, una poltrona è riservata a lei anche nella municipalizzata romana Acea. Per quel che riguarda la sanità, la Basile è membro dei collegi di controllo in aziende fiorentine e romane, dalla Santa Chiara di Firenze, che opera nei servizi ospedalieri, alla Giomi Rsa attiva nelle case di cura per lunga degenza. Non mancano aziende di impiantistica, come la Ecosuntek di Perugia, e dell’immobiliare, come la Salic e la Giomi real estate. Avanti poi con la Giomi spa (Gestione istituti ortopedici nel Mezzogiorno d’Italia), e con la Cappellani Giomi spa, entrambe di consulenza e pianificazione aziendale. L’elenco si conclude con una poltrona nella Finemi spa, una merchant bank.
L’accumulo aveva colpito il senatore Elio Lannutti dell’Idv, che aveva chiesto al governo, in un’interrogazione, se non ci fossero possibili conflitti di interesse in questo intrico di incarichi, visto anche il ruolo del marito. Le risposte, ancora, non ci sono state.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Ancora una notte di paura a Cefalonia: gli abitanti dormono in auto
Non si placa la terra a Cefalonia i cui abitanti hanno trascorso una nuova notte di paurda dopo la violenta scossa di terremoto della scorsa domenica. Nella notte si è registrato un nuovo sisma di magnitudo 4.3 e molti degli abitanti hanno dovuto trascorrere la notte lontano dalle loro case, la cui stabilità non è stata ancora accertata dai periti. Molte abitazioni sono rimaste gravemente danneggiate e diverse sono crollate. Al momento, il 60% degli edifici di Lixouri è stato dichiarato inagibile e anche il cimitero della citadina è stato danneggiato.Nel capoluogo Argostoli un palazzo su quattro risulta inagibile e danni rilevanti sono stati riscontrati anche all’aeroporto di Cefalonia. Sull’isola si è fermato ieri notte anche il primo ministro Antonis Samaras nel suo viaggio di ritorno da Bruxelles per rendersi conto personalmente dei problemi causati dal sisma. “Ho voluto vedere da vicino le conseguenze del terremoto – ha detto Samaras -. Faremo una prima riunione e domani alla luce del sole vedremo meglio e potremo dire di più”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
Mexico and beyond
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NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
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