Se ci si trova a Hong Kong meglio scordarsi i cieli infiniti: non restano che fazzoletti di azzurro da guardare. E lo dimostra chiaramente Romain Jacquet-Lagrèze, fotografo francese che risiede dal 2008 nella metropoli asiatica. La sua serie, chiamata Veritcal Horizon, “è un omaggio alla skyline di Hong Kong, dove ogni edificio cerca di essere il più alto, il più bello e il più famoso”. Spiega il fotografo: “Questa città non è un luogo a due dimensioni, piatto come una mappa. Con i miei scatti vorrei ricordare a chi guarda che noi umani siamo come api in un grande alveare, e la prospettiva che utilizzo intende sottolineare proprio questo: l’immensità delle strutture contrapposta alla nostra piccola e umile esistenza”
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Quei fazzoletti di cielo di Hong Kong: Vertical Horizon
Pubblicato da tdy22 in febbraio 27, 2014
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Totti, Ilary e la mini fuga romantica… con i figli!
Il capitano giallorosso Francesco Totti ha voluto sorprendere la moglie Ilary e i suoi due figli Cristian e Chanel volando a Bolzano, per la precisione a Ortisei, dove stavano trascorrendo alcuni giorni di vacanza. Il settimanale Chi non ha mancato di pubblicare le foto di questa riunione estemporanea che ha rallegrato tutti:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Nigel De Jong parla del suo futuro…
Clarence Seedorf sta formando poco alla volta il suo Milan e ha bisogno della massima concentrazione da parte dei suoi uomini. Ma è naturale che i rossoneri, oltre a restare focalizzati sul loro presente, gettino anche uno sguardo al futuro. E’ il caso di Nigel De Jong. Il 29enne olandese è stato contattato dal quotidiano tedesco Bild al quale ha rilasciato delle dichiarazioni in merito al suo domani: “Voglio giocare ancora per quattro o cinque anni, poi forse tornerò ad Amburgo, il posto mi è sempre piaciuto e dove ho già vissuto”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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“Mi dà fastidio al seno”: non indossa la cintura di sicurezza
Era il 24 febbraio e la polizia del Lincolnshire, in Gran Bretagna, fermava una donna che sì, indossava la cintura di sicurezza ma non nel modo corretto. La cintura era infatti agganciata ma passata sotto il suo braccio. La motivazione addotta dall’automobilista sarebbe stata: “La cintura di sicurezza mi dà fastidio al seno“. La polizia, davanti alla giustificazione, le ha spiegato che agganciata in quel modo è come se non la portasse, anzi può causare maggiori danni in caso di incidente. Per questa volta la donna ha dovuto subire un semplice richiamo e una ramanzina.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Sparisce 14enne: le forze dell’ordine rifiutano di prendere la denuncia
Maria Fernanda Zapata Velasquez ha solo 14 anni ed è scomparsa nella mattinata di martedì, quando non si è presentata alla scuola che frequenta, nel quartiere Torrevecchia di Roma. La madre, allarmata, ha contattato le forze dell’ordine ma queste si sono rifiutate di prendere la denuncia, adducendo un’inesistente norma per cui bisogna aspettare 48 ore. Nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, Federica Sciarelli ha smentito l’esistenza di una norma che impone di attendere 48 ore e ha lanciato invece, insieme alla signora, un appello perché la ragazza, che indossa leggings e ha con sé una borsa grigia venga ritrovata al più presto grazie alle segnalazioni di chi l’ha incontrata.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Niente Erasmus per gli studenti svizzeri: la risposta europea al referendum
Il 9 febbraio scorso il 50.3% degli svizzeri hanno chiesto a Berna, tramite referendum, di tornare a chiudere le porte all’immigrazione e di imporre “quote” annuali di permessi di lavoro. Ora arriva una delle prime, serie conseguenze di quel voto: dall’anno accademico 2014/2015 non sarà più permesso agli studenti svizzeri di partecipare all’Erasmus mentre le domande che i ricercatori presenteranno per avere accesso ai fondi del programma Horizon 2020 “saranno trattate come quelle di Paesi terzi”, vale a dire, piazzate in fondo alla lista. E’ questa la risposta della Ue all’esito della votazione. Bruxelles aveva annunciato la sospensione delle trattative sui negoziati in corso già due giorni dopo il referendum e ora arriva la prima rappresaglia concreta. Spiega il Secolo XIX:
E mentre Laszlo Andor, Commissario per il lavoro e gli affari sociali, l’annunciava alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, il leghista Mario Borghezio ha inscenato una clamorosa protesta.
Sventolando una grande bandiera elvetica, si è parato davanti allo sbigottito Andor gridando: «E no, l’Europa deve rispettare la volontà del popolo sovrano. Sì al referendum, sì alla libertà del popolo. Basta con la dittatura europea sui popoli». Un gesto per esprimere «il pieno consenso della Lega» al senso del referendum e dimostrare che la Ue «prona ai diktat dei poteri finanziari» è «impermeabile ai principi di democrazia» della antica Confederazione elvetica.
«Pacta sunt servanda», aveva detto Andor, ricordando che la libertà di circolazione è «un diritto non negoziabile» e che se da una parte è vero che il governo di Berna ha tre anni per applicare il dettato del referendum, dall’altra è obbligata a firmare il protocollo per la liberalizzazione degli ingressi ai croati, entrati nella Ue come 28esimo paese il primo luglio scorso. Non lo facesse, creerebbe una disparità «assolutamente inaccettabile» tra i cittadini di una Ue fondata sul principio della libertà di movimento.
Berna si è data tempo fino ai primi di aprile per chiarire se potrà firmare o meno con i croati. Ma finora non ha chiarito un bel niente. Invece «bisogna fare presto», ha ammonito Andor. E siccome i piani per Erasmus+ e Horizon 2020 bisogna farli ora, ecco scattare l’esclusione.
Primo assaggio di quello che potrebbe succedere al rapporto con la Svizzera che, pur non essendo membro della Ue, fa parte dello “spazio economico europeo” Efta e da essa dipende per il 78% delle importazioni ed il 57% delle esportazioni. «450.000 svizzeri lavorano nella Ue, un milione e duecentomila europei lavorano in Svizzera e ogni giorno sono 250.000 i pendolari», ha elencato Andor prima di annunciare lo stop a studenti e ricercatori. Interrotto da Borghezio, fermato dai commessi ed espulso.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Paura nel Siracusano: incendio in una raffineria
Erano da poco passate le 18 quando un incendio è divampato nell’impianto power former della raffineria Isab Sud che sorge nella zona industriale di Priolo, nel Siracusano. Le fonti aziendali hanno reso noto che, al momento, non si segnalano feriti. Alcuni testimoni hanno sostenuto che l’incendio, che ha interessato una parte dell’impianto destinato alla lavorazione delle benzine, sarebbe stato preceduto da un “botto”. Le squadre di pronto intervento dei vigili del fuoco aziendali sono subito intervenute sul luogo, dove poco dopo sono giunte anche quelle del comando provincia di Siracusa. Attualmente sono in corso le operazioni di completamento dello spegnimento e di messa in sicurezza. L’impianto nel quale si è verificato l’incendio è stato fermato.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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I tre cuccioli di puma salvati da morte certa: orfani per colpa di un cacciatore
Sono dolcissimi i tre cuccioli di puma, due femminucce e un maschietto, che si trovano all’Orego Zoo di Portland, dove sono stati portati all’inizio di gennaio dopo che un cacciatore ha ucciso la loro madre. I tre fratellini rimasti orfani sono stati salvati grazie alle cure di tre sperti veterinari a cui erano stati affidati disidratati e impauriti. “Senza l’aiuto del genitore non erano in grado di procacciarsi cibo e sopravvivere”, spiega Michelle Schireman della’Aza, Association of Zoos and Aquariums. Dopo cinque settimane di cure, somministrate con bimberon, i tre cuccioli sono pronti per venire trasferiti nella loro nuova casa, lo zoo di Asheboro, nella Carolina del Nord.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Resta senza colpevoli il delitto di via Poma: Raniero Busco assolto
La Cassazione ha confermato la sentenza in Appello: Raniero Busco non ha ucciso l’ex fidanzata Simonetta Cesaroni 24 anni fa. Il delitto di via Poma, a Roma, resta così senza colpevoli. Busco, alla lettura della sentenza, è scoppiato in lacrime, sostenuto dai suoi familiari e dagli amici che hanno sempre creduto nella sua innocenza. Parole di delusione invece da parte della famiglia di Simonetta, uccisa negli uffici dell’Associazione Alberghi della gioventù a Roma in via Poma il 7 agosto del 1990: l’assassino infierì sul corpo della giovane segretaria con 29 coltellate. Fu la sorella Paola, assieme al datore di lavoro della vittima, a trovare il cadavere della giovane. In primo grado Busco era stato condannato a 24 anni di reclusione, salvo poi essere assolto in appello “per non aver commesso il fatto”. Quest’ultima sentenza era stata impugnata dalla Procura Generale di Roma ed anche il pg della Cassazione, al termine della requisitoria, aveva chiesto l’annullamento della sentenza di secondo grado e un nuovo processo. I Supremi giudici sono stati di diverso avviso ed hanno confermato l’assoluzione di Busco che diventa così irrevocabile. A seguito dell’assoluzione definitiva il legale dell’imputato, Franco Coppi, ha dichiarato: “Sono estremamente soddisfatto di questa decisione della Cassazione, e, del resto, non poteva che essere così, perché l’assoluzione era perfettamente motivata. Rimane il dispiacere per il barbaro omicidio di una giovane ragazza e spero che presto prendano il colpevole. Come cittadino, dopo verdetto, esprimo fiducia nella giustizia”. Delusione invece per i familiari di Simonetta, come spiega Federica Mondani, legale di parte civile dei Cesaroni: “Siamo ovviamente delusi da questo verdetto di assoluzione perché c’erano forti incongruenze. Adesso quello di Via Poma resta un delitto senza colpevoli. Rimaniamo convinti che c’erano elementi importanti contro Busco”. Roberta Milletarì, moglie di Busco, ha dichiarato: “Mio marito ed io siamo felicissimi, ci siamo liberati da un incubo. Adesso questa vicenda è finalmente sepolta”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Supera i limiti di velocità, picchia due vigilesse e fugge: caccia alla donna!
Viaggiava con la sua auto a 160 chilometri orari lungo la superstrada Siena-Grosseto, all’altezza di Nomadelfia, nel Grossetano, dove vige il limite di 110 Km/h. La donna al volante è stata fermata da due agenti della polizia municipale. Lei ha consegnato i documenti salvo poi perdere la calma: a quel punto ha prima picchiato le due vigilesse, poi si è ripresa i documenti e, rimessasi al volante, si è data alla fuga. Le ricerche sono partite immediatamente ma della donna non c’è ancora traccia. Le due vigilesse sono state medicate al pronto soccorso e dimesse con una prognosi di dieci giorni.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Fuori i dissidenti: i militanti del M5S hanno deciso
E’ stato Beppe Grillo a dare l’annuncio: i militanti del Movimento 5 Stelle iscritti al suo blog hanno votato decretando l’espulsione dei quattro senatori dissidenti Francesco Campanella, Lorenzo Battista, Luis Orellana e Francesco Bocchino. Nel dettaglio “29.883 hanno votato per ratificare la delibera di espulsione. 13.485 hanno votato contro”. Il leader dei pentastellati ha quindi ringraziato “tutti coloro che hanno partecipato” al sondaggio in rete sulla decisione dei gruppi parlamentari. Hanno partecipato alla votazione 43.368 iscritti certificati. Immediate le reazioni di alcuni deputati pentastellati, con Alessio Tacconi che, a La Zanzara su Radio 24 ha affermato: “Esco dal gruppo M5S alla Camera e con me ci sono altri 5 deputati”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Con questo voto si è dimostrato che non è possibile andare contro il parere di Grillo e Casaleggio. Nel movimento comandano solo loro, di fatto sono il braccio e la mente”. Per quel che riguarda il sistema di voto Tacconi ha quindi affermato: “Il sistema di voto è in mano alla Casaleggio Associati e ci dobbiamo per forza fidare. Se fosse affidato a terzi sarebbe più trasparente, non lasciando spazio a dubbi”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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La grandinata che imbianca Milano
Erano circa le 20 di mercoledì sera quando una violenta grandinata ha sorpreso Milano e i suoi abitanti, in particolar modo nei quartieri Ticinese e Tortona. Il maltempo è comunque diffuso in tutta la città. Ovviamente in rete sono fioccate le immagini che gli utenti hanno voluto condividere. Eccone alcune:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Sparatoria nel solarium: due morti nel Napoletano
Spari ad Arzano, nel Napoletano, dov’è stato aperto il fuoco in un centro estetico in via Luigi Rocco, al civico 40. Due uomini, si tratterebbe di Ciro Casone e Vincenzo Ferrante, ritenuti vicini al clan Moccia, si trovavano nel solarium e si stavano sottoponendo a un trattamento quando sono stati uccisi. Casone è considerato un elemento di spessore della criminalità organizzata. Sul posto i carabinieri della compagnia di Casoria e del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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“Siamo fatti di rotture e ricostruzioni”: Laetitia Casta e la rottura con Accorsi
Laetitia Casta si confessa nel corso di un’intervista a Vanity Fair, che le dedica la copertina nel numero uscito oggi, mercoledì 26 febbraio. “Rompere con un uomo ti obbliga a ricostruirti, a crescere. Ti costringe a voltare pagine essenziali e a rimetterti in gioco. Siamo fatti di rotture e ricostruzioni: io, almeno, sono fatta così. Provo dolore all’inizio, ma devo sempre toccare il fondo per risalire”. La modella e attrice francese parla così della fine del suo rapporto con Stefano Accorsi, dopo dieci anni assieme. Dopo la fine di un rapporto, racconta la Casta, “a farti male non è mai il dolore dell’ultima storia, ma quello che hai provato prima, nell’infanzia. L’ultimo abbandono è come una puntura di richiamo, ma il vaccino lo hai fatto da piccola. Crescere vuol dire imparare a gestire il disagio, perché diventi sempre meno doloroso”. Ma Laetitia confessa anche di stare benissimo mentre già si parla di un nuovo amore, rigorosamente italiano. “Qualcuno poteva pensare che sarei rimasta da sola tutta la vita?”. Poi la ricetta dell’amore: “Voglio diventare vecchia con il fuoco negli occhi, non arrendermi mai. Perché restare insieme, quando si è cambiati: forse per raccontarsi bugie?”. Reinventarsi in coppia può essere un esercizio interessante: molti lo fanno. “Li invidio, mi piacerebbe, ma non sopporto la menzogna. Preferisco andare dove mi porta l’istinto, Anche se so che è la strada più difficile. Forse cambierò, ma per il momento voglio vivere così. Come una disadattata felice”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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A Napoli i cartelli stradali cambiano volto… in una notte!
E’ Repubblica che racconta come alcuni cartelli segnaletici di Napoli appaiano ora diversi. Questo dopo le incursioni notturne di Anacleto Abraham, in arte Clet, che “in sella alla sua bicicletta, è andato in giro per la città a trasformare i cartelli stradali perché ritiene che la mostra più bella sia la strada.” Il pittore e scultore francese, classe ’66 che vive e lavora in Italia dal ’90 e figlio dello scrittore Jean-Pierre Abraham che divenne guardiano del faro di Ar-Men, al largo dell’île de Sein in Bretagna, si è avvicinato alla street art quattro anni fa: “Ero pronto per affrontare il pubblico e dare sfogo al desiderio di contrappormi al potere, simbolicamente rappresentato dai cartelli stradali. La legge giustifica se stessa, non preserva il cittadino che la rispetta solo perché ha paura e non perché crede nelle regole. Attraverso l’arte, quale voce ribelle, offro l’opportunità di aprire gli occhi e sviluppare senso critico nei confronti del potere”. E a chi critica i suoi interventi appellandosi alla sicurezza risponde: “I cartelli stradali servono all’organizzazione della viabilità, l’unica sicurezza è l’attenzione e responsabilità del guidatore. Paradossalmente i cartelli permettono un transito più veloce e teoricamente più pericoloso”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Ad Angela Merkel… “spuntano” i baffi alla Hitler
Angela Merkel con un paio di baffi alla Hitler. E’ l’inaspettato effetto che si viene a creare in una foto che sta facendo discutere in Israele. La cancelliera tedesca era in visita al Paese quando il premier israeliano Benjamin Netanyahu, per un gioco di luci ed ombre, le ha fatto involontariamente comparire sul volto i baffi. La foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook di The Post e da qui condivisa oltre 1300 volte ricevendo centinaia di like . Su Twitter lo scatto è stato condiviso oltre 4mila volte in due ore ieri pomeriggio e molti si sono complimentati con il fotografo per “la foto geniale”. Ma ad altri non è piaciuta affatto: “E’ irresponsabile e non è affatto divertente”, si legge nei commenti Facebook di “The Post”. Durante la visita di due giorni in Israele, Angela Merkel è stata insignita del più alto riconoscimento civile da parte del presidente Shimon Peres “per il suo deciso impegno a favore della sicurezza di Israele e la lotta contro l’antisemitismo e il razzismo.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Le maglie del Mondiale di Calcio che scatenano la polemica: Adidas le ritira
Il Brasile è rimasto infastidito dalle maglie che Adidas ha progettato in vista della Coppa del Mondo di Brasile 2014. La causa: un disegno con delle conottazioni sessuali. E per questo motivo l’azienda tedesca di abbigliamento sportivo ha deciso che le ritirerà: “Adidas risponde sempre all’opinione dei suoi consumatori e soci e per questo annuncia che smetterà di vendere i prodotti in questione”. L’azienda ha comunque sottolineato che le magliette erano disponibili solo negli Stati Uniti. Il governo brasiliano ha celebrato la decisione dicendo di sperare che l’episodio “serva da esempio per il rispetto che il Brasile merita in tutto il mondo”. Il ministro dello sport brasiliano, su Twitter, ha sottolineato: “La violenza sessuale non ci rappresenta”. Anche l’azienda Brasiliana del Turismo (Embratur) aveva chiesto ufficialmente all’azienda di ritirare la linea di magliette, visto che il design non rispettava le linee guida del governo rispetto alla lotta contro il turismo sessuale. Adidas è sponsor ufficiale della Fifa e ha anche firmato Brazuca, il pallone ufficiale dei mondiali. Su una delle maglie che verranno ritirate appare il disegno di una giovane in bikini con alle spalle il paesaggio di Rio e la frase “Looking to Score Brasil” mentre una seconda riporta la scritta “I Love Brasil”, con la particolarità che la parola “love” è sostituita da un cuore rappresentato dalle natiche di una donna in tanga. Anche la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, è intervenuta sulla vicenda, annunciando su twitter che “aumenterà ulteriormente gli sforzi nella prevenzione contro lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Condannato all’ergastolo l’assassino di Carmela Petrucci
Il 19 ottobre 2012 le sorelle Petrucci, Carmela e Lucia, che frequentavano il liceo classico Umberto I di Palermo, stavano rientrando da scuola, accompagnate in auto dalla nonna che le aveva lasciate davanti casa. Nell’androne del loro palazzo, si sono imbattute in Samuele Caruso, ex fidanzato di Lucia. La giovane, perseguitata dal ragazzo con telefonate e sms, ha citofonato al fratello gridandogli di aprire in fretta il portone. Ma l’assassino non lasciato loro scampo: ha colpito prima Carmela e poi Lucia. Carmela, 17enne, è morta a causa delle coltellate e oggi il gup del Tribunale di Palermo, Daniela Cardamone, ha condannato all’ergastolo il 24enne che l’ha assassinata. Caruso è stato condannato anche per aver tentato di uccidere la sua ex ragazza, Luicia Petrucci, sorella della vittima e vero obiettivo del giovane. Il gup ha accolto la tesi dell’accusa, secondo la quale non solo l’omicidio era premeditato, ma c’è anche l’aggravante dei futili e abietti motivi. Premeditato, secondo il pm, anche il tentativo di omicidio di Lucia. Anna Pellegrino e Antonio Scimone, che hanno sostenuto la difeda, avevano puntato invece sull’assenza di premeditazione e sulla momentanea infermità mentale. Caruso si sarebbe vendicato di Lucia per averlo lasciato, assassinandola nell’androne del palazzo in cui la ragazza abitava con la famiglia. I genitori, Lucia e il fratello sono scoppiati in lacrime subito dopo la pronuncia della sentenza. In lacrime anche la nonna, che ha atteso fuori dall’aula. Il giudice ha riconosciuto una provvisionale da 500mila euro ciascuno ai genitori e ai fratelli di Carmela, mentre andranno 20mila euro ciascuno per l’associazione Le Onde e il Comune di Palermo.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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“Sono peggio dei fascisti”: il Movimento 5 Stelle verso la scissione?
“Scusaci, ma oggi non parliamo con la stampa, qualunque cosa diciamo, anche per il solo fatto di dirla, verrebbe usata contro di noi”. E’ quanto dicono Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Luis Orellana, che ripetono anche “Siamo sereni”. Ma se loro lo sono, non si può dire lo stesso all’interno di quel Movimento 5 Stelle del quale fanno parte, anche se sarà la rete a decidere se potranno rimanere o no, visto che i diarchi stellati hanno deciso di espellerli dal proprio gruppo parlamentare. Oggi il Movimento è riunito ma, dopo tre ore di riunione e con l’ultima mediazione saltata, i quattro hanno abbandonato la sala. Con loro, altri sei: Bignami, Bencini, Di Pietro, Pepe, Vacciano e Fedeli. Alessandra Bencini è uscita in lacrime annunciando di volersene andare. E il numero, giurano, è in aumento e dovrebbe raggiungere la quota necessaria per un gruppo autonomo al senato. Mentre loro uscivano, gli insulti sono volati da entrambe le parti: “Sono degli str***i, peggio dei fascisti. Meglio che me ne vado- gridava una senatrice furibonda- prima che li prendo a borsettate”. I toni del post di Beppe hanno così provocato una slavina. Riporta l’Hugginton Post:
“Io con questa roba non ho nulla a che fare, voglio andarmene da questa follia”, sbotta un senatore, gli occhi lucidi. Lui e una sette, otto, forse una decina di suoi colleghi hanno deciso: “Un minuto dopo la ratifica dell’espulsione ci dimettiamo, questa schifezza è un Soviet, non il Movimento che abbiamo conosciuto”. Un numero preciso non è ancora prevedibile, ma sono molti che dicono senza mezzi termini che “ormai è certo, non si torna indietro”.
Il deputato Ivan Catalano parla di “Grande Fratello”, il collega Manlio Di Stefano non fa nulla per smentirlo, con un post su Facebook che richiama sensazioni e sapori di altre epoche – poco felici – dell’italica storia: “Abbiamo bisogno di essere come la testuggine spartana, ognuno di noi deve sentirsi protetto dal compagno al suo fianco. In questi undici mesi ho sempre sentito, nei momenti fondamentali, una spada conficcarsi al mio fianco. Questo non è più tollerabile. Fate la vostra scelta. In alto i cuori!”
Uno vale uno, dunque, ma l’irritazione del capo vale più di tutto. Tant’è che il voto che gli attivisti stanno trovando aprendo il portale è unico. Prendere o lasciare, tutti sono uguali, tutti si sono macchiati dello stesso reato, quello di criticare il leader. Ritieni che Bocchino sia da salvare e Orellana da condannare? Non lo puoi fare, non puoi pensare. O cacci i quattro rei di lesa maestà, o li tieni in blocco.
Un anno fa il Movimento vinceva le elezioni. Un anno fa ragazzi sorridenti e mamme con passeggini portavano una ventata d’aria fresca in Transatlantico. Nello stesso luogo, un protagonista di quell’allegra rivoluzione oggi abbassa gli occhi e commenta: “Ci abbiamo messo davvero poco per trasformarci in una cosa completamente diversa. Peccato, perché io ci avevo creduto. E spero di tornare ancora a crederci”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Alì cerca moglie! La storia dell’annuncio apparso a Bologna
Poteva essere scambiato per uno scherzo, quel biglietto affisso a un muro nel centro di Bologna, in mezzo a tanti altri annunci: “Cercasi una ragazza per sposare”. Invece l’autore del messaggio esiste: si chiama Alì, ha 26 anni ed è un pakistano giunto in Italia tre anni fa mentre fuggiva da un paesino vicino a Islamabad dove il terrorismo dei talebani riempie ogni giorno le strade e le piazze di morti innocenti. Alì ha prima trascorso sei mesi in un centro di accoglienza siciliano per poi chiedere e ottenere l’asilo politico. Nel capoluogo emiliano il giovane lavora come fattorino ma si trova a fare i conti sia con la burocrazia che con la lingua, quindi ha cercato una soluzione: trovare moglie. Che dev’essere una brava ragazza, tassativamente italiana e possibilmente non grassa. Il giovane, offre alla candidata cinquemila euro. Insomma un certificato di cittadinanza ottenuto con uno di matrimonio anche se in Italia non funziona proprio così… E l’amore??? Alì è sicuro che anche quello arriverà.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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La presidente del Brasile… regala al Papa la maglia tarocca!
Dilma Rousseff, presidente del Brasile, ha incontrato in una visita privata in Vaticano, Papa Francesco. Per l’occasione, ha donato al Pontefice una maglietta della Nazionale verdeoro autografata. Che tuttavia non era nè originale nè ufficiale. Ad accusare la Rousseff è il quotidiano brasiliano ‘O Globo’, secondo il quale la maglia numero 10, firmata da Pelé, era dell’antica Federcalcio brasiliana, oggi disponibile solo fra i venditori ambulanti. Non solo: ad essere taroccato anche il pallone firmato da Ronaldo, che non era il vero Brazuca, modello scelto per i prossimi Mondiali di calcio.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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I baby scippatori di Torino: rubavano cellulari sugli autobus
Attendevano che il bus arrivasse alla fermata e, localizzata la vittima, le sottraevano dalle mani il cellurare per poi fuggire via scendendo dal mezzo. Era questa la tecnica, che si vede nel video girato dalle telecamere di sorveglianza di un bus, utilizzata da tre marocchini minorenni che operavano a bordo di bus a tram a Torino, nella tratta tra piazza della Repubblica e corso Giulio Cesare a Torino. La polizia del capoluogo torinese li ha arrestati.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Schettino commosso all’Isola del Giglio: “Ci metto la faccia”
E’ l’avvocato di Schettino a rendere noto che il comandante della Costa Concordia, vedendo dal traghetto il relitto della Costa Concordia sullo sfondo dell’isola del Giglio, “si è emozionato molto. Non ha detto parole precise ma è stato sicuramente provato sotto il piano emotivo”. L’imputato è giunto ieri in vista dei sopralluoghi che si terranno domani: “Schettino è uomo di principi, è sempre stato una persona leale, quindi si può comprendere quanto gli possa essere costato venire a fare questo sopralluogo”, ha continuato l’avvocato Pepe. “D’altra parte è necessario sotto il profilo difensivo accertare determinate realtà, per cui, diciamo, l’ho quasi costretto a fare questo sopralluogo”. E ha aggiunto: “È infatti importante che il comandante possa riferire ai consulenti e, se necessario, al tribunale cosa si è verificato al momento del naufragio”. Domani Schettino assisterà al sopralluogo al generatore d’emergenza, che la sera del naufragio non funzionò. L’apparato serve a gestire una serie di meccanismi della nave in caso di avaria fra cui i timoni, gli ascensori, i bracci meccanici per l’ammaino delle scialuppe, le pompe di sentina. La presenza di Schettino al sopralluogo, secondo l’avvocato Pepe “è un anticipazione di quello che dovrebbe essere il giusto processo in Italia riconoscendo a ciascuno il suo ruolo”. Dal canto suo il comandante ha detto all’Ansa: “Sono all’isola del Giglio per contribuire all’accertamento della verità, mettendoci la faccia, come ho sempre detto”. E ha aggiunto: “Sono qui per assistere i miei consulenti impegnati negli accertamenti necessari a comprendere le cause e le dinamiche del mancato funzionamento di alcune apparecchiature”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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La prima uscita ufficiale di Renzi: la giornata a Treviso del neo premier
Matteo Renzi, come aveva anticipato nei giorni scorsi, oggi è partito alla volta di Treviso per la sua prima uscita ufficiale da neo premier. Prima tappa: la scuola media Coletti a S.Liberale dove, ad attenderlo, ha trovato dei militanti di Forza Nuova con uno striscione: “Dopo Monti e Letta, ecco Renzi, la terza marionetta”. “Faremo il possibile”: Matteo Renzi ha risposto così a una rappresentante del comitato dei genitori delle scuole di Treviso, Maria Riso, che ha avuto modo di incontrarlo alla media Coletti e di sollecitargli “meno tagli alle scuole, anche se sappiamo che i problemi sono tantissimi”.
“Se c’è qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella matteo@governo.it. Ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi torno a Roma con i compiti a casa”. Il premier Matteo Renzi si rivolge così ad insegnanti ed alunni della scuola Coletti di Treviso, annunciando nei prossimi giorni l’apertura di una casella di posta per ascoltare richieste e problemi. Renzi ha sottolineato più volte l’importanza dell’educazione scolastica come “punto di ripartenza del Paese”. Renzi ha incontrato per quasi un’ora ragazzi e insegnanti della scuola multietnica alla periferia di Treviso in un auditorium molto pieno insieme ai ministri dell’Istruzione Stefania Giannini e a quello del Lavoro Giuliano Poletti. “L’Italia – ha sostenuto Renzi – diventa grande ed importante solo se riesce ad investire nella scuola. Per questo noi abbiamo deciso di partire da qui dopo che negli ultimi anni gli insegnanti sono stati considerati un po’ poco”. Il presidente del Consiglio ha interagito con domande e risposte con gli studenti improvvisando una lezione di educazione civica su temi come l’arte e l’inquinamento sottolineando come “il presidente del Consiglio e il sindaco possono fare qualcosa ma non bastano per risolvere i problemi”. “Al governo – ha spiegato Renzi – dobbiamo guardare allo spread e ai mercati, ma poi i Paesi si salvano solo se le scuole funzionano”.
In seguito, il neo premier ha incontrato i sindaci a Santa Caterina, mentre alle 11:30 si è recato a Palazzo Rinaldi con gli imprenditori. Qui lo hanno “accolto” i Forconi con cartelli e striscioni durissimi, e anche con qualche arancia volata per aria. “Meglio un morto in casa che Renzi sulla porta”, “Quante croci ancora nel nostro territorio?”, “Via il governo delle banche, al voto subito”. Il neo premier, in una conferenza stampa lampo, commenta così le contestazioni: “È normale, e noi non facciamo passerelle o tagli di nastri, parliamo con il paese reale”. E ancora: “Siamo consapevoli del grandissimo lavoro che dobbiamo fare”. Si è trattato, ha detto, di incontri “molto belli”, in cui sono state raccolte “difficoltà, dolore, grande attenzione” perché “un tempo questo era un luogo di piena occupazione”, oggi non più. Oggi stiamo andando nelle scuole perché – ha spiegato – “sono il luogo di ripartenza del paese”.
La nota stonata arriva però dal mancato incontro con i delegati sindacali della Electrolux e il premier Matteo Renzi, che i lavoratori aspettavano oggi a Treviso. Fonti di Palazzo Chigi, hanno spiegato che il confronto non c’è stato perché c’è un tavolo aperto sulla vertenza al Ministero dello sviluppo economico. Precedentemente, i sindacati avevano sottolineato che intendevano chiedere a Renzi un intervento per la riduzione del cuneo fiscale “per non dare più alibi ad Electrolux riguardo alla sua permanenza in Italia”. Dopo la conferenza stampa, Renzi si è recato in visita ad H-Farm a Roncade, incubatore di start-up nato con l’obiettivo di aiutare giovani imprenditori nel lancio delle loro iniziative basate su modelli di business innovativi nel settore internet.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Partire all’avventura “causa crisi”: la storia di Paola
Paola Gianotti ha 32 anni e un obiettivo: compiere il giro del mondo in bicicletta. La decisione è arrivata dopo che si è vista costretta a chiudere la sua società di comunicazione a causa della crisi: Paola non si è lasciata abbattere e ha deciso di approfittarne per realizzare il suo sogno e portare a termine l’impresa che solamente due persone hanno provato a compiere. La partenza è fissata per l’8 marzo da Ivrea, da dove inizierà a pedalare alla volta di Europa, Sud e Nord America, Australia, Asia, 30mila chilometri da percorrere in 145 giorni. Se ce la farà, sarà primato da Guinness: la prima italiana, la 2/a donna al mondo dopo la greca Juliana Bhuring.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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La difesa dei dissidenti: continua il botta e risposta nel M5S
Il popolo pentastellato della rete deve decidere l’espulsione dal Movimento 5 Stelle di Luis Orellana, Lorenzo Battista, Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, “colpevoli” di aver criticato Grillo. Loro, nel frattempo, hanno realizzato, e postato su Youtube, un video di difesa con il quale espongono la loro versione dei fatti. Mentre Orellana sottolinea che i “gruppi territoriali non ci hanno mai sfiduciati con un voto assembleare, ne’ nel caso mio a Pavia ne’ nel caso di Palermo”, Bocchino aggiunge che la presunta sfiducia da Palermo “arriva da una minoranza di iscritti al meet up, per di più, mi spiace dirlo, parenti e conviventi dei deputati della Camera”. Anche Battista ritiene il capo d’imputazione molto debole: “se anche avessimo detto una caz***a, è normale espellere per il reato di caz***a?”. E ancora, Campanella obietta: “siamo il Movimento della democrazia diretta e non possiamo neanche dire che qualcosa poteva essere fatta meglio, ma stiamo scherzando?”
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Matteo Renzi… come Mr. Bean! Il paragone che arriva da Berlino
Siamo abituati, sia in Italia che all’estero, all’abbinamento Renzi-Fonzie, ma ora un giornale tedesco mette a confronto il nuovo presidente del Consiglio con un famosissimo personaggio di cabaret. E’ il quotidiano di Berlino Die Tageszeitung che presenta il premier italiano appaiandolo a Mr Bean. Il risultato: una gallery che mostra i due con la stessa mimica, le stesse espressioni e gli stessi gesti. Foto che, scrive lo stesso giornale, parlano da sé. Questo il risultato del confronto tra Matteo Renzi e Rowan Atkinson:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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La Capitale a rischio default: il governo ritira il Salva Roma
Il governo ha ritirato il decreto Salva Roma prima della sua conversione in legge. Come comunicato dal ministro ai capigruppo di Montecitorio riuniti Maria Elena Boschi, infatti, il governo ha preso atto dell’ostruzionismo e per questo ha ritirato il provvedimento. Lo stesso decreto era stato bloccato ieri alla Commissione Bilancio da 350 emendamenti di M5S e Lega (che oggi rivendica la vittoria parlamentare). Vista la situazione, non ci sarebbe stato tempo per la conversione entro il 28 febbraio. Lo stesso Partito democratico ha così deciso per il ritiro e il Governo si è adeguato, anche se ora il Comune di Roma rischia seriamente di essere commissariato. Quello di ieri è il secondo stop, dopo il ritiro dalla legge di stabilità di fine anno: il default, la bancarotta è vicina. Preoccupati anche i sindacati, con Cgil, Cisl e Uil che affermano: “bloccare il Salva Roma è un grave danno per la città” mentre gli imprenditori temono il blocco delle commesse. Scrive Mauro Evangelisti su Il Messaggero:
L’anno scorso Roma registrava un disavanzo di 816 milioni di euro: il decreto ha consentito un travaso di risorse dalla gestione commissariale per circa 300 milioni. Stessa musica nel 2014: lo squilibrio è vicino al miliardo e altri 175 milioni arrivano dal Salva-Roma che prevede un percorso di affiancamento da parte del Ministero dell’Economia, con il Campidoglio chiamato a presentare un piano di rientro triennale.
Il neoministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento ha inoltre annunciato che il Governo varerà “un nuovo provvedimento, dopo una valutazione dei contenuti”, che contenga anche le norme sull’Expo e sulla Sardegna. Quello a cui si mira è evitare un’altra pioggia di emendamenti ostruzionistici, anche se l’ipotesi di una fiducia sul nuovo decreto è stata scartata dal sottosegretario Del Rio. Per evitare, certo, che il Governo Renzi prosegua con la cattiva prassi della fiducia che annulla il dibattito: ma, da più parti, si scorge il tentativo di far fuori il sindaco Marino, magari spingendolo alle dimissioni. Da parte sua, il primo cittadino della capitale denuncia l’irresponsabilità dei grillini con i quali aveva cercato anche una difficile interlocuzione. La Capitale, in caso di default, rischia un danno enorme a partire dai pagamenti, alla tenuta delle imprese, alle obbligazioni sottoscritte.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Il Carnevale a San Pietro, il piccolo Papa è superstar!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Gelato tarocco: prodotto in Grecia e spacciato per toscano
Appena ieri si era parlato dell'”olio tarocco” venduto a Londra da Harrods, che veniva spacciato per estravergine d’oliva toscano. Oggi a venir spacciato per toscano è il gelato. Sono state le fiamme gialle, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a sequestrare quarantamila gelati, in 2.200 confezioni, arrivati al porto di Ancona trasportati da un autoarticolato con targa bulgara sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia e condotto da un greco. A richiamare l’attenzione della Guardia di Finanza la dicitura riportata sulle confezioni, «La Verra gelateria toscana»: un errore ortografico che non è passato inosservato e che ha permesso di scoprire che i gelati erano stati prodotti interamente in Grecia. Un caso di ricorso all'”italian sounding”, insomma, per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con quelli italiani. Una volta immessi sul mercato, i gelati, destinati a un’azienda toscana amministrata da un italiano, avrebbero consentito un illecito guadagno di oltre 50mila euro. Segnalato alla locale autorità giudiziaria il responsabile dell’illecita importazione che dovrà rispondere dell’accusa di introduzione nel territorio di articoli merceologici con segni mendaci.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Tra le 2 e le 3mila persone: tante sarebbero le vittime di El Chapo
Lo scorso sabato finiva in manette El Chapo, al secolo Joaquin Guzman, arrestato a Mazaplan, in Messico, mentre si trovava in compagnia della moglie e delle figlie. Ora Televisa ha affermato, rifacendosi a quanto reso noto dagli uomini della forza della sicurezza che dopo la cattura hanno portato il capo del cartello di Sinaloa a Città del Messico, che El Chapo ha ammesso di aver ucciso tra le 2 mila e le 3 mila persone. Stnado a quanto riferito dagli agenti, il boss ha mantenuto un atteggiamento “tranquillo e rispettoso”. La moglie, l’ex miss 24enne Emma Coronel, non è stata arrestata per mancanza di prove. I media locali ricordano che la i due si erano conosciuti otto anni fa e sottolineano che, a sua volta, la Coronel è figlia di una nota coppia vincolata a sua volta in passato alla produzione e distribuzione di droga. Guzman e Coronel hanno avuto figlie gemelle, afferma il quotidiano Excelsior, le quali al momento dell’arresto si trovavano con i genitori.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Indagine sul neoministro Lanzetta: abuso d’ufficio
Un’indagine per abuso d’ufficio pende sulla testa del neoministro pd degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta. Sarebbe la Procura di Locri incaricata di svolgere tali indagini e l’articolo più completo comparirà domani su Panorama:
“Celebrata come sindaco antimafia a causa di una serie di minacce e di attentati”, scrive Panorama, Lanzetta “avrebbe però altri ‘nei’ nella sua amministrazione: il suo vicesindaco, Francesco Antonio Siciliano, è il genero di Vincenzo Ruga, condannato in via definitiva per associazione mafiosa e considerato boss della ‘ndrina della Locride; inoltre la Corte dei conti ha dichiarato nel 2013 che il bilancio di Monasterace (un comune di appena 3 mila abitanti) è praticamente al dissesto in quanto presenta ‘attivi insussistenti’, cioè un buco, per oltre 1 milione e 117 mila euro”.
L’indagine, secondo quanto riporta il settimanale, vedrebbe Lanzetta sotto inchiesta per una denuncia del marzo 2012, firmata da quatto consiglieri dell’opposizione di centrosinistra. Secondo quanto scrive Panorama, l’indagine (tuttora in corso e affidata al procuratore di Locri, Luigi D’Alessio) riguarda un appalto per l’illuminazione pubblica da 230 mila euro, affidato senza gara nel 2010 dall’amministrazione comunale di Monasterace, il comune calabrese di cui Lanzetta è stata sindaco dal 2006 al luglio 2013.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Vittorio Feltri e le domande a Sollecito: “Volevi far sesso con Meredith?”
Accusa e difesa. Durante la trasmissione Linea Gialla, in onda su La7, Raffaele Sollecito, recentemente condannato a 25 anni per l’omicidio dell’inglese Meredith Kercher, ha risposto a chi si schiera contro e chi con lui. A prendere le sue parti Vittorio Feltri, che nel corso della trasmissione ha detto: “Per quale motivo Raffaele ha ucciso? La volevi scopare? Non era neanche una ragazza eccezionale”. Il linguaggio del giornalista è stato considerato offensivo verso la memoria della ragazza assassinata ma Feltri è andato oltre, rincarando la dose: “Potevi restare a Santo Domingo invece che tornare in Italia che è una schifezza. Io non ho apprezzato il fatto che è tornato perché in Italia se vogliono fott***i, ti fot***o. Nel dubbio mi tolgo dalle pa**e”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Il calciatore ubriaco che si schianta contro uno scuolabus: 8 feriti
Era ubriaco Yamilson Rivera, centravanti dell’America di Cali, una squadra della seconda divisione colombiana, che si è schiantato contro uno scuolabus sfiorando la tragedia. A bordo del mezzo si trovavano venti bimbi e otto di loro, tra i 7 e i 10 anni, “hanno riportato lievi ferite ma sono stati tutti dimessi dalla clinica Centro Traumas del settimo distretto”, ha riferito un portavoce della polizia a Radio Caracol. Le cause dell’incidente sono da rinvenirsi nell’alta velocità dell’auto del calciatore, che ha distrutto la vettura ma ha riportato solo qualche graffio, a cui peraltro è stato riscontrato un elevato livello di alcol nel sangue, pari a 2,2 grammi/litro. Nell’ultimo anno e mezzo Rivera ha segnato 17 gol in 41 partite ma al volante è un vero pericolo. La dirigenza dell’America sta pensando di rescindergli il contratto e nel frattempo lo ha messo fuori squadra: già l’anno scorso aveva infatti ucciso un ciclista travolgendolo con la sua auto da sobrio.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Video shock! Ucciso da 5 poliziotti che lo schiacciano a terra
E’ morto a 44 anni Louis Rodriguez, tra le urla disperate della moglie che nel sobborgo di Moore, a Oklahoma City, che riempivano l’aria. A nulla sono servite le suppliche della donna: cinque poliziotti hanno ammanettato l’uomo e gli sono saliti sopra, premendogli la testa e il corpo sul manto stradale. Il video pubblicato negli Usa mostra una scena di una violenza inaudita, nel quale la vittima è ormai immobilizzato e inoffensivo. “Per favore qualcono mi dica che mio marito è vivo!”, urla la donna, quando al marito già hanno spruzzato anche lo spray al peperoncino. La moglie ha ripreso l’intera scena con il suo telefonino e si sentono le sue grida: “Lo state ammazzando, così uccidete mio marito!”. Su tre dei cinque agenti è stato disposto il fermo amministrativo dopo il fatto accaduto di fronte a un cinema del quartiere. Michael Brooks-Jimenez, legale della famiglia Rodriguez, ha detto che la vittima non aveva fatto nulla per scatenare gli agenti: “Louis non aveva commesso reati, non era armato, non aveva né armi né pistole, eppure qualla notte ha perso la vita”. Jerry Stillings, capo del dipartimento di polizia di Moore, ha dichiarato che gli agenti sono intervenuti in seguito a una chiamata per lite domestica e che l’uomo non si era dimostrato collaborativo con i poliziotti. Nel video si può ascoltare come la moglie dica agli agenti che il marito non è un tipo violento e che la lite che ha fatto scattare la chiamata degli agenti era stata tra lei e la figlia 19enne.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Medici vs avvocati: la guerra si fa con gli spot

Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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“La mia rinuncia è valida”: parla Benedetto XVI
La Stampa pubblica una lettera con la quale il Papa emerito risponde alle domande che il quotidiano gli ha posto dopo alcuni commenti e interpretazioni sul suo gesto su media italiani e internazionali. Nella missiva di Ratzinger dal Vaticano, intestata “Benedictus XVI, papa emeritus”, che appare due giorni dopo aver ricevuto il messaggio della testata, si legge: “Non c’è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino”. E sottolinea che “unica condizione della validità è la piena libertà della decisione. Speculazioni circa la invalidità della rinuncia sono semplicemente assurde”. Il giornale ricorda fra l’altro come la possibilità di dimettersi fosse tenuta in considerazione da molto tempo, e come Ratzinger stesso ne avesse parlato nel libro intervista del 2010 con il giornalista tedesco Peter Seewald. Poi ritorna sugli eventi che avevano preceduto lo storico gesto del papa tedesco. Benedetto XVI parla anche del significato dell’abito bianco e del nome papale. E spiega: “Il mantenimento dell’abito bianco e del nome Benedetto è una cosa semplicemente pratica. Nel momento della rinuncia non c’erano a disposizione altri vestiti. Del resto porto l’abito bianco in modo chiaramente distinto da quello del Papa”. E conclude: “Anche qui si tratta di speculazioni senza il minimo significato”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Vandalismo in Giappone: presi di mira libri legati all’Olocausto
Il Diario di Anna Frank e altri lavori letterari legati all’Olocausto sono stati presi di mira da dei vandali che li hanno danneggiati. Succede in Giappone, a Tokyo, dove sono già state colpite 306 copie del “Diario” e diversi volumi di altre opere. Tutti i libri erano custoditi in 38 diverse biblioteche pubbliche della capitale nipponica. Sugli atti vandalici indaga la polizia metropolitana di Tokyo che ha istituito un pool di coordinamento apposito.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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L’assessore che lamenta lo stipendio troppo basso: 5440 euro
Ester Bonafede, assessore al Lavoro nella regione Sicilia che nella giunta Crocetta rappresenta l’Udc, sostiene che lo stipendio da 5440 euro percepito per fare l’assessore regionale sull’isola non sia sufficiente. Commentando gli effetti della delibera applicativa della spending review in vigore dal primo gennaio che ha ridotto anche le indennità, la Bonafede ha detto: “È un paradosso che un assessore regionale guadagni meno del suo capo di gabinetto, meno di un deputato e, in certi casi, perfino di un commesso, ma è così”. E ancora: “Oltre ai tagli orizzontali, gli assessori subiscono la tassazione dell’unica indennità percepita per intero. Così per quanto mi riguarda, il mio stipendio netto, con la tassazione al 44%, è di 5.440 euro mensili”. Ha quindi concluso: “L’attività di assessore non prevede pause e vacanze, meriterebbe un riconoscimento economico proporzionato al lavoro svolto, ai risultati ottenuti e all’assunzione delle responsabilità connesse. Di conseguenza tutti gli assessori della giunta tecnica avvertono, dall’entrata in vigore della legge, di essere discriminati, perché non viene riconosciuto loro nemmeno lo stesso trattamento dei deputati”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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L’eruzione solare da record: la macchia solare sorvegliata speciale
La Nasa, grazie a Iris, ha osservato un’eruzione solare da record: si è trattato di un evento di classe X, la più alta su una scala di 5 classi di potenza, ed è stata la più violenta e intensa registrata da gennaio 2014 e dall’inizio dell’attuale ciclo solare. Sulla Terra, però, non si temono tempeste magnetiche. Spiegano gli gli scienziati del programma Space Situational Awareness (Ssa) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) : “Gli effetti sono mitigati dalla posizione in cui è avvenuta l’eruzione, vicino al lembo sud-orientale del Sole, e non di fronte alla Terra”. Lo sciame di particelle solari che è stato emesso dall’eruzione si espande alla velocità di 2.000 chilometri al secondo non è quindi diretto verso il nostro pianeta. Se al contrario lo fosse, spiegano gli esperti, le conseguenti tempeste geomagnetiche che si verificherebbero potrebbero causare problemi ai voli, danni seri alle comunicazioni e agli elettrodotti. I meteorologi spaziali continuano comunque a monitorare la zona dov’è avvenuta l’eruzione: potrebbero infatti essercene altre e la macchia solare che l’ha generata, chiamata AR1967, a causa della rotazione del Sole, nei prossimi giorni si troverà di fronte alla Terra.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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L’ex capo dei vigili urbani di Roma ai domiciliari: accusato di corruzione
Si trova agli arresti domiciliari Angelo Giuliani, ex capo dei vigili urbani di Roma, con l’accusa di corruzione: avrebbe fatto ottenere irregolarmente un appalto ad una società che si occupava della pulizia delle strade della città dopo ogni incidente. Sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo ad eseguire gli arresti che hanno riguardato anche altre tre persone, tutte ai domiciliari, appartenenti alla società Sicurezza e ambiente, vincitrice dell’appalto. Non è la prima inchiesta nel quale si è ritrovato coinvolto l’ex comandante: in precedenza i giornali hanno parlato di racket ai danni di gestori di ristoranti e locali del centro in cambio di licenze, occupazioni di suolo pubblico e cambio di destinazione d’uso.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Media indiani: Italia avvantaggiata dall’incapacità del governo indiano
Un editoriale apparso nel quotidiano The Pioneer di Delhi attacca il governo indiano sulla vicenda dei due marò affermando che le indecisioni del governo sulla gestione del loro caso “hanno compromesso la posizione dell’India a livello internazionale, danneggiato le relazioni con un Paese amico e bloccato il corso della giustizia nazionale” permettendo all’Italia di ottenere risultati nella vicenda. Il nodo, secondo l’editoriale, è che mentre gli esponenti del governo si sono abbandonati ad una strumentalizzazione politica del caso, “gli italiani hanno sfruttato in modo consistente tutti i canali legali e diplomatici disponibili per ottenere il miglior trattamento possibile per i loro fucilieri di Marina”. Aggiunge quindi che gli sforzi italiani “hanno portato frutti. Un primo risultato è stato quando hanno ottenuto da New Delhi, con la minaccia di non far rientrare i due da una licenza in Italia, l’assicurazione che non sarebbe stata richiesta la pena di morte”. La richiesta successiva, aggiunge The Pioneer, “è stata che i due marò non dovevano essere accusati mediante una legge anti-terrorismo (Sua Act) perchè sarebbe equivalso ad accusare di terrorismo lo stesso Stato italiano. In questo l’Italia ha chiesto l’assistenza dell’Unione europea (Ue) e di altre nazioni occidentali che hanno esercitato pesanti pressioni su Delhi”. Ancora, l’editoriale prosegue spiegando che ora che la Sua Act non c’è più, “la difesa ha sostenuto che l’Agenzia nazionale di indagini (Nia) non ha una copertura legale per presentare i capi d’accusa. La procura ha invece risposto che la Nia potrà agire dietro una precisa direttiva della Corte suprema. Quest’ultima deciderà su questo ad un certo momento il mese prossimo”. Intanto, conclude il giornale, “l’argomento che i marò dovrebbero essere autorizzati a tornare in Italia visto che il governo deve ancora presentare i capi di accusa nei loro confronti due anni dopo il presunto reato da loro commesso sta, sfortunatamente, acquistando forza”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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“Nessuno può prevedere …
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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La Roma e il nuovo giocatore in prova
I giallorossi sono alla ricerca di nuovi talenti da far crescere tra le loro fila e al momento l’esterno di attacco serbo Manuel David Milinkovic, classe 1994, sta effettuando un periodo di prova. Milinkovic ha giocato nell’ultima stagione con l’FK Bask Belgrado: il giovane calciatore è sceso in campo martedì 25 febbraio nell’amichevole disputata dalla Primavera della Roma contro l’Italia under 21 mostrando corsa e un buon dribbling.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Il Milan impazza sul mercato: i due colpi a costo zero e lo scambio in vista
Il Milan di Clarece Seedorf inizia a rimettersi in marcia ma molto c’è ancora da fare e, con il nuovo mister in panchina, non stupisce che si voglia provare a rimescolare le carte a disposizione. Sarà necessario, inoltre, portare in rosa nuove forze. E proprio per questo motivo il club è particolarmente attento sul fronte del mercato. Al riguardo, la stampa francese riporta che il club rossonero starebbe seguendo da vicino la situazione di due calciatori del Psg che vanno in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno. Oltre al difensore Alex, da tempo nel mirino dei rossoneri, si pensa anche a Jeremy Menez, ex attaccante della Roma che difficilmente rinnoverà il contratto con i parigini. Non solo, il Milan guarda anche in terra spagnola e, stando a quanto riportato da Fichajes.net, sarebbe molto interessato a Casemiro, centrocampista brasiliano classe 1992 del Real Madrid. Si tratta di un giocatore molto apprezzato da Clarence Seeedorf, che lo vorrebbe nella sua squadra nella prossima stagione. I blancos non sembrano però disposti a lasciar partire Casemiro con facilità e potrebbero chiedere in cambio Riccardo Montolivo al Milan.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/26/il-milan-impazza-sul-mercato-i-due-colpi-a-costo-zero-e-lo-scambio-in-vista/
Fredy Guarin… è tutto per l’Inter
Mesi intensi per Fredy Guarin. Dopo la trattativa tra l’Inter e la Juve, con il colombiano che si preparava a partire alla volta di Torino e che sembrava ormai cosa fatta quando alla fine tutto è saltato, ora è impegnato per convincere i tifosi e il club del suo impegno a favore dei nerazzurri. Ai microfoni di SkySport24 ha spiegato: “Dopo ciò che è accaduto ho dovuto lavorare ancora di più, giustamente i tifosi si aspettavano ancora di più da me. E’ quella la mia intenzione. La squadra ha bisogno di me e io voglio farla vincere, darò tutto per l’Inter e per i tifosi che hanno sempre creduto in me. Devo dare loro una risposta, e un po’ alla volta ci sto riuscendo”. E ancora spiega: “Il momento dello scambio con Vucinic mi ha reso forte, mi ha fatto crescere sia come uomo che come calciatore. Ho conosciuto tante persone ed è un’esperienza che mi sarà utile in futuro. Ora sono felice e tranquillo, il mister sa che cosa posso fare per la squadra e io so che posso accontentarlo. Thohir? Il presidente sa che giocatore sono. Tempo fa si è parlato di rinnovo ed ora stiamo procedendo: sono pronto a firmare anche a vita per l’Inter, se me lo chiedessero non ci penserei due volte. Voglio dimostrare di essere un giocatore da Inter. Hernanes? Avevamo bisogno di lui. In campo stiamo migliorando e con il suo aiuto vogliamo fare ancora meglio. Con la Roma pensiamo solo alla vittoria!”
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/26/fredy-guarin-e-tutto-per-linter/
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