Si pensa possa trattarsi di un omicidio suicidio quello avvenuto oggi pomeriggio a San Casciano, in provincia di Firenze, in via Volterrana, poco oltre la piazza principale di Cerbaia. Sul luogo sono giunti i sanitari del 118 e i carabinieri della compagnia di Scandicci. Due sono i corpi trovati senza vita: si tratterebbe dell’83enne Lia Nesi e del figlio 51enne Massimo Magazzini. L’uomo, un imbianchino, aveva accanto al corpo un fucile mentre il cadavere della madre è stato trovato in un’altra stanza. I due si erano trasferiti da Montespertoli nel 2004. Il figlio avrebbe sparato alla donna con un fucile da caccia (regolarmente detenuto) e poi avrebbe rivolto l’arma verso di sè. Le indagini sono ancora comunque in corso per riuscire a capire anche i possibili motivi del gesto.
Tutti gli articoli con tag 2014 14 JAN fatti italiani
Due morti in provincia di Firenze: s’ipotizza l’omicidio-suicidio
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Donna con mitra a bordo di una nave Costa Crociere
Ancora sotto il mirino della magistratura una plancia di una nave Costa Crociere. Stavolta sarebbe stato il comandante della nave Costa Atlantica, in navigazione nel golfo di Aden, con un’amica rumena, Sasha Alexandra, a far sollevare l’opinione pubblica per una foto che ritrae la donna mentre imbraccia il mitra del marò imbarcato come scorta anti-pirateria. Secondo il settimanale il gesto pur non ha avendo avuto conseguenze per la sicurezza dei passeggeri è approdato in procura a Genova, perché la donna ha tentato di ricattare la compagnia armatrice con la foto scattata in plancia e che ‘Oggi’ pubblicherà in esclusiva. Costa Crociere, secondo la rivista, ha preso provvedimenti disciplinari, rimuovendo dal suo incarico l’ufficiale che ha violato i regolamenti. Fonti della procura, nel frattempo, hanno fatto sapere che al momento non ci sono seguiti alla denuncia.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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De Girolamo dà il mandato per un esposto su violazione privacy!
“Ho dato mandato agli avvocati Gaetano Pecorella, del foro di Milano, e Angelo Leone, del foro di Benevento, di predisporre un esposto da inviare alla magistratura di Benevento e al Garante per la Protezione dei dati personali in relazione alla captazione illecita di conversazioni registrate abusivamente in un colloquio al quale partecipava la sottoscritta, allora deputato della Repubblica Italiana, nonche’ alla loro divulgazione attraverso i mezzi di informazione. Congiuntamente si chiedera’ di chiarire le responsabilita’ di tutti coloro che con atti e fatti gravemente lesivi della mia privacy hanno tentato di ledere la mia immagine e la mia onorabilita’”. Cosi’ in una nota il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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L’arte alluvionata: a Pisa si rovina il soffitto del Vasari
A lanciare l’allarme è monsignor Aldo Armani, rettore della chiesa dei Cavalieri nell’omonima piazza disegnata a Pisa da Giorgio Vasari: “Da un anno aspettiamo che la Sovrintendenza regionale dia esecuzione ai lavori per sistemare il tetto della Chiesa dei Cavalieri e invece nessuno ci ha fatto più sapere nulla. Nel frattempo le infiltrazioni di acqua piovana continuano a danneggiare il cassettonato decorato dal Vasari e le pale d’altare laterali: è una vergogna”. Le infiltrazioni danneggiarono già la pala di Giorgio Vasari, “La lapidazione di Santo Stefano” poi restaurata ma mai più riposizionata sulla navata di destra perché piove dal tetto. Ora l’acqua ha provocato distacchi di colore alla pala cinquecentesca del pittore fiorentino Jacopo da Buti intitolata “La moltiplicazione dei pani” collocata sulla navata di sinistra e ora finita in un magazzino. “Fummo noi – attacca Armani – a trovare il finanziamento di 350 mila euro necessario per i lavori sul tetto e garantito dalla Fondazione Pisa. I soldi ci sono, ma la Soprintendenza non li spende nonostante che l’intervento fosse stato riconosciuto urgente”
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Pirlo si separa dalla moglie Deborah dopo 12 anni
Un matrimonio durato 12 anni e che ora è arrivato al capolinea quello tra Andrea Pirlo e la moglie Deborah Roversi. Sposati nel 2001, poco dopo erano nati due figli Niccolò, nato nel 2003 e Angela, nel 2006. Le pratiche per la separazione sarebbero sono già state avviate nelle scorse settimane e gli ormai due ex avrebbero già trovato un accordo.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Quella telefonata tra Alfano e i Ligresti!
Quanto erano calde le linee telefoniche dei Ligresti? Sembrerebbe quasi un centralino telefonico che una normale utenza quella dei proprietari Fonsai, visto che ora spunta anche una telefonata tra Alfano e Salvatore Ligresti. La telefonata, di circa 2 minuti e mezzo, risalirebbe al 28 maggio 2011 quando Alfano era ministro della Giustizia nel governo Berlusconi. Sccrive La Repubblica:
La conversazione è stata depositata con l’atto di nuova chiusura dell’indagine del pm Luigi Orsi con al centro Premafin, la società attraverso la quale la famiglia Ligresti esercitava il controllo sulla compagnia assicurativa, e sui trust esteri che ne detenevano alcuni pacchetti azionari. Nel breve colloquio, i due si accordano per vedersi a cena e parlare di una casa che il costruttore dovrebbe dare in affitto a Roma a un collaboratore dell’allora Guardasigilli. Secondo il testo, alla cena avrebbero partecipato il ministro, sua moglie e un loro amico, insieme a Salvatore Ligresti, il figlio Gioacchino Paolo e una delle figlie.
Nel corso della telefonata, Alfano chiede a Ligresti chi sarà presente alla cena e l’ingegnere risponde: “C’è mio figlio, mia figlia, mia moglie non c’è perchè è dovuta rimanere a Milano”. A questo punto Alfano replica dicendo: “se vuole che io venga da solo, se no io sono con mia moglie e con un amico”. L’immobiliarista ribatte al ministro dicendo che ha “fatto fare un tavolo grande, quindi più siete, meglio è”. Il ministro Alfano chiede allora se “suo figlio non doveva uscire con la Geronzi, con Mezzaroma e tutti gli altri” e Ligresti aggiunge che “anche se non c’è, non è un problema, poi verranno dopo”.
I due si danno appuntamento per le nove in un albergo a Roma (l’Hotel Villa Pamphili) e l’ingegnere di Paternò insiste sul fatto che se il ministro vuole portare degli amici il posto c’è, facendo riferimento ai “vostri amici, quelli lì che devono venire” e Alfano ribatte che “quelli ancora a Milano sono, se lei non gli dà la casa non possono venire qua”. La telefonata non è considerata in alcun modo penalmente rilevante, inoltre, come era già emerso, Alfano abita a roma in una palazzina che era di proprietà di Fondiaria-Sai, poi passata sotto il controllo di Unipol.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Bomba d’acqua a Massa Carrara e due paesi restano isolati per una frana!
Due paesi in provincia di Massa Carrara sono rimasti isolati a causa di una frana, che si è verificata questa mattina intorno alle 7, a seguito di una vera e propria bomba d’acqua. Numerosi blocchi di roccia si sono staccati da una porzione di montagna che ormai trent’anni fa era stata messa in sicurezza con delle semplici reti di contenimento. Impossibile al momento raggiungere Casette e Caglieglia, in cui abitano circa mille persone. La frana ha costretto anche a fermarsi un autobus di linea che è stato raggiunto dopo un’ora dai soccorsi, che sono passati da una strada alternativa. C’è il timore, a detta della protezione civile, che la frana possa estendersi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Di Cataldo fuori dal tunnel: la consulenza lo scagiona
Tutto era iniziato da alcune foto pubblicate su Facebook da parte di Anna Laura Millacci, la compagna con cui Di Cataldo ha avuto una relazione per 13 anni. Oggi dopo tante accuse la consulenza disposta dalla Procura scagiona il cantante dall’accusa di lesioni e procurato aborto. E’ stato il legale del cantante, Daniele Bocciolini,a rendere pubblico il verdetto. A scagionare Di Cataldo sono state “l’assenza della denuncia (da parte della Millacci) e del referto del pronto soccorso”, mentre l’aborto sembra sia avvenuto “in maniera spontanea”, quindi non causato dalla lite che effettivamente si svolse nel primo pomeriggio di quel 18 luglio scorso nell’abitazione del cantante. L’avvocato Bocciolini avrebbe anche chiesto l’archiviazione del caso al pm Eugenio Albamonte.
Secondo quanto si è appreso nell’indagine,ma sono dati sicuramente da approfondire, il motivo che avrebbe spinto la Millacci ad avanzare le infamanti accuse attraverso il proprio profilo Facebook (anche secondo quanto riportato da Roma Today) fu l’atteggiamento da parte di amici e parenti che stentavano a credere al racconto della donna. L’ultimo episodio, la lite con uno di loro subito dopo quella con Di Cataldo, che spinse la donna a rendere nota la vicenda con la pubblicazione delle immagini.
Nel frattempo, sempre come si legge su Roma Today, sono arrivate anche le dichiarazioni del cantante che spiega “Questo risultato conferma la buona fede con cui sostengo da sei mesi la mia innocenza. In un momento in cui si è parlato tanto di soprusi sulle donne faceva comodo un capro espiatorio. E quale mostro migliore di un uomo che da sempre canta canzoni d’amore avrebbe fatto più scalpore? Ho passato un periodo buio nel quale ho combattuto per non sprofondare nella depressione”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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“Risponde solo al Quirinale” così gli avvocati contro la Cancellieri
Il pretesto per attaccare la Guardasigilli è arrivato dalla sua mancata partecipazione alla Conferenza nazionale dell’avvocatura organizzata dall’Organismo unitario dell’avvocatura (Oua) a Napoli. Un incontro diviso su tre giorni che raccoglie la magistratura che conta, i grossi nomi del consiglio nazionale forense e dell’avvocatura, l’unione camere penali, politici e delegati di associazioni e istituzioni come l’Anci. Ma lei, annunciata in apertura alle 16, non ci sarà. Sarà a 2.300 km di distanza, in Russia, a discutere di criminalità internazionale. C’è chi dice anche che la Guardasigilli abbia voluto mettere una bella distanza tra la Conferenza nazionale e la sua persona perché l’evento era sponsorizzato indovinate da chi? Dalla Sai della famiglia Ligresti!
Così, come anticipa il Fatto Quotidiano online gli avvocati avrebbero deciso di scrivere una nota in cui si fa presente “La sua assenza è il segno tangibile del disinteresse che manifesta verso gli avvocati italiani”. Ma c’è anche come il presidente Nicola Marino che l’attacca a viso aperto: “Inadeguata al ruolo” e poi aggiunge “La Cancellieri ormai ritiene di dover rispondere solo ai richiami del Quirinale e non al Parlamento e men che mai alle sollecitazioni della società. Il nostro dovere è cercare il confronto, per questa ragione nonostante gli innumerevoli provvedimenti negativi del Governo di questi mesi, abbiamo invitato il ministro, ma il Guardasigilli anche questa volta ha perso un’occasione decidendo di assentarsi dalla Conferenza Nazionale”.
Come si legge ancora su Il Fatto Quotidiano:
Lo scontro vero, però, verte su ben altro. L’organismo dell’avvocatura denuncia da tempo “i continui interventi di questo governo contro i diritti dei cittadini: aumenti dei costi, impoverimento del sistema giustizia, chiusura di tribunali, ostacoli nell’accesso, limitazione del ruolo della difesa, regali ad assicurazioni e banche”. Nel mirino tutte le misure varate dal governo o in predicato di essere approvate: la riforma della geografia giudiziaria, il ddl delega per l’efficienza del processo civile, al decreto Svuota-carceri, il recente decreto Destinazione Italia con le misure sulla RcAuto, gli aumentati costi della giustizia previsti dalla legge di stabilità, gli “attacchi” agli istituti come il gratuito patrocinio. L’ultimo fronte è appunto il progetto governativo sul processo civile che prevede una corresponsabilità dei legali sulle cosiddette “liti temerarie”. Che letta con le lenti degli avvocati suona come una misura punitiva e restrittiva della libertà di perseguire la propria funzione sociale a danno delle crescenti domande di giustizia della collettività. “Ci vogliono mettere ilbavaglio minacciando la condanna solidale del professionista: con questa norma non avremo più avvocati che potranno difendere i cittadini nelle grandi battaglie contro gli abusi bancari(anatocismo). Gli adeguamenti del diritto positivo alle nuove domande di giustizia che emergono nel Paese sono spesso frutto di scelte appunto “temerarie” (per esempio il caso Englaro o quello contro il Porcellum) contro il pensiero dominante: decisioni che hanno cambiato e cambiano lenostre leggi e le dinamiche stesse della nostra società moderna”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Assalto al McDonald’s con casco e fucile, arrestati due banditi a Torino
Alla fine, anche grazie alle telecamere a circuito chiuso i banditi che assaltavano supermarket, distributori di benzina, tabaccai, negozi di abbigliamento e bar sono stati arrestati. Uno di loro, Michael Monsolino, 19 anni, il 7 novembre scorso era riuscito ad assaltare da solo il McDonald’s di corso Giulio Cesare. Il suo complice invece, Luigi Strada, 24, era impegnato a svaligiare un supermercato.
Come racconta La Stampa, il ragazzo era stato arrestato per quella rapina era finito agli arresti domiciliari: scarcerato, era tornato a rapinare lo stesso supermercato.
L’assalto è stato ripreso dalle telecamere della sorveglianza. L’uomo, entrato nel locale col fucile in mano, è salito sul bancone ed ha cominciato a minacciare clienti, tra cui diversi bambini, e personale. Il colpo “lampo” ha fruttato al rapinatore circa 700 euro.
Grazie a questo episodio, i carabinieri sono riusciti ad arrestare i due ragazzi, accusati di 6 rapine accertate. Oltre ai negozi, sono state compiute rapine a distributori di benzina, tabaccai, negozi di abbigliamento e bar. Su tutti questi episodi, la polizia sta ancora indagando.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Quel gigante sommerso che terrorizza il mar Tirreno: il vulcano Marsili!
Quanti sanno che nel nostro mar Tirreno “abita” un gigante sommerso? Il vulcano Marsili è il più grande d’Europa e del Mediterraneo: 70 km di lunghezza e 30 di larghezza, nonostante gli oltre tremila metri di altezza dal fondo marino, la vetta resta ben 500 m sotto la superficie.
“Il vulcano è ancora attivo” questo è quanto emerge da uno studio pubblicato su ‘Gondwana Research’, da un gruppo di ricerca internazionale che comprende l’Istituto per l’ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Iamc-Cnr) e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma (Ingv). Una campagna di esplorazione, cominciata nel 2006 a bordo della nave oceanografica ‘Universitatis’, ha fatto un punto di chiarezza scientifica sulla natura di questo vulcano sottomarino, della cui potenziale pericolosità si discute molto poichè è nota da tempo la sua attivita’ sismica e idrotermale.
“L’ipotesi più accreditata dagli studiosi era quella che considerava cessata, all’incirca 100.000 anni fa, l’attivita’ eruttiva del vulcano – dice Mattia Vallefuoco, dell’Iamc-Cnr – nel corso della missione, finalizzata ad acquisire nuovi dati sui prodotti emessi dal Marsili e sulla loro età, è stata prelevata ad una profondita’ di 839 metri una colonna di sedimento che ha evidenziato due livelli di ceneri vulcaniche dello spessore di 15 e 60 centimetri, la cui composizione chimica risulta coerente con quella delle lave del vulcano”. Per risalire all’età degli strati di questa ‘carota’ di ceneri i ricercatori si sono serviti del carbonio 14.
“Le due analisi eseguite sui gusci di organismi fossili contenuti nei sedimenti hanno fornito rispettivamente età di 3000 e 5000 anni – afferma Guido Ventura, ricercatore Ingv – datazioni che testimoniano una natura almeno parzialmente esplosiva del Marsili in tempi storici”.
Molti gli studi condotti in questi anni. In caso di eruzione marina molto violenta del Marsili o degli altri giganti sommersi vicini Vavilov e Magnaghi, potrebbe generarsi uno tsunami nel Tirreno. Gli stessi effetti potrebbero verificarsi con una grossa frana. La vicinanza del Marsili alle coste di Campania, Calabria e Sicilia renderebbe impossibile trasmettere un’allerta in caso di tsunami. Un’onda anomala impiegherebbe solo una trentina di minuti per raggiungere la costa più vicina.
“A questo punto sono necessarie nuove ricerche per implementare un sistema di monitoraggio che possa valutare l’effettiva pericolosità connessa a una possibile eruzione sottomarina. Non è da escludere – avverte Guido Ventura – che il Marsili venga inserito nella lista dei vulcani italiani attivi come Vesuvio, Campi Flegrei, Stromboli, Etna, Vulcano e Lipari”. Alla ricerca hanno collaborato anche l’Universita’ Gabriele d’Annunzio di Chieti, la Schlumberger Information Solutions di Madrid, la Leibniz University di Hannover e la societa’ Eurobuilding Spa di Servigliano.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
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