… la sola speranza di salvezza sta nella velocità.”
-Ralph Waldo Emerson- (Saggi, 1841/44)
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/pattinando-sopra-un-ghiaccio-sottile/
Incidente a Parigi, al Palais des Sports, nel XV arrondissement, dove questa sera era previsto lo show “1789 Les amants de la Bastille”, durante il quale era previsto l’utilizzo di fuochi artificiali. Verso le 18, due ore prima dello spettacolo, un’esplosione accidentale e in contemporanea di un grande quantitativo di materiale pirotecnico ha infatti provocato il ferimento di 15 persone, cinque delle quali in maniera grave.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/15-feriti-a-parigi-per-lesplosione-di-fuochi-dartificio/
Alex Del Piero compirà gli anni solo domani, se teniamo conto del fuso orario italiano, ma in Australia la mezzanotte era già passata quando sul sito della Juventus è stato pubblicato il messaggio di auguri per l’ex capitano. “Volevamo essere tra i primi a farti gli auguri e questa volta il fuso orario ci ha dato una mano. Magari ci costringe a levatacce o a notti insonni per vederti giocare, ma finalmente si è sdebitato. Il 9 novembre a Sidney è già arrivato: la mezzanotte dalle tue parti è scoccata alle 14.00 italiane e allora eccoci», dice il club rivolgendosi all’ex numero 10 che ora milita in Australia con la maglia del Sidney FC. “Probabilmente starai dormendo, visto che domani… pardon, oggi per te, c’è la partita contro il Melbourne (a proposito, in bocca al lupo!), ma ci fa piacere pensare che, quando ti sveglierai, leggendo queste poche righe, saprai che dall’altra parte del mondo stiamo già festeggiando i tuoi 39 anni. Tanti auguri campione!”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/tanti-auguri-alex/
Ospite alla trasmissione Virus, Marcello Dell’Utri ha detto: “Tutti e 5 i figli di Berlusconi, in modo compatto, hanno chiesto la grazia”. Una voce simile era già circolata nelle settimane scorse, ma era stato lo stesso ex-premier a smentirla, mentre qualche giorno fa aveva affermato: “Napolitano può ancora darmi la grazia”. Ma per ottenere la grazia è necessario riconoscere la colpa, cosa che il leader del Pdl non ha mai fatto. Sempre nel corso della trasmissione, quando gli è stato chiesto se i figli di Berlusconi fossero stati compatti nel chiedere la grazia, Dell’Utri ha risposto: “Certo, nel momento in cui è stato deciso e gli è stato chiesto di farla chiedere ai figli, i figli l’hanno chiesta, mi sembra ovvio, solo che è brutto il discorso: i figli la chiedono e non gliela danno”. Non è arrivata al Quirinale? “E che ci vuole per farla arrivare”. Le risulta che è arrivata al Quirinale e si è persa in qualche ufficio? “Evidentemente non gliela vogliono dare. Vogliono che Berlusconi si arrenda… si deve arrendere”, ha concluso Dell’Utri. Ma Niccolò Ghedini, avvocato di Berlsuconi, in una nota ha comunicato che “La notizia che i figli del presidente Silvio Berlusconi avrebbero presentato domanda di grazia è destituita totalmente di ogni fondamento”. Inoltre, sono anche delle fonti del Quirinale, interpellate sulla notizia diffusa da Dell’Utri, a precisare che alla presidenza della Repubblica “non è arrivato nulla”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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E’ stato il tg satirico Striscia la Notizia, nello spazio riservato a “I nuovi mostri”, a ricordarci questo video che circola in rete già da diversi mesi ma non smette di divertire. Un bimbo si diverte ballando e cantando sulle note di Sexy and I know It! Perfetto per chi vuole ritrovare il sorriso!
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Bernie Ecclestone l’ha ammesso: bustarelle milionarie l’hanno aiutato a mantenere il controllo sul circus della Formula Uno. Delle tangenti hanno beneficiato anche alcuni dei protagonisti più in vista di quel mondo, come Alain Prost e Eddie Jordan, il cui consenso Ecclestone ha letteralmente comprato con una regalia da 10 milioni di dollari. Al riguardo, Ecclestone ha specificato: “Pagata direttamente sul loro conto corrente privato, non su quello delle scuderie che rappresentavano”. Come spiega La Stampa:
Ma più che un pentimento, quella del patron della F1 assomiglia molto ad un’ammissione di colpevolezza fuori tempo massimo. E oggi forse anche superflua, dal momento che la sua integrità nel paddock è sempre stata considerata inversamente proporzionale al talento di businessman. Ciononostante le sua dichiarazioni, raccolte dall’Alta Corte di Londra, sono destinate a far rumore. E non poco, considerato il peso specifico dei personaggi tirati in ballo: Prost, Jordan e Tom Walkinshaw (i primi due ex team principal delle omonime scuderie, il terzo a capo della Arrows). L’episodio – rivelato dallo stesso Ecclestone – risale al 1998 quando si discuteva il rinnovo del «Patto della Concordia» tra la società di marketing di Ecclestone, la Federazione Automobilistica Internazionale e ile scuderie partecipanti al mondiale. Per convincere alcuni team ad accettare la sua proposta economica Ecclestone non ha dunque esitato ad aprire la sua cassaforte personale, comprandosi così il voto dei rispettivi team principal. Secondo la testimonianza di Ecclestone, sia Jordan (oggi opinionista della Bbc) che Prost, quattro volte campione del mondo, hanno accettato i versamenti provenienti dalla Valper Holdings, una sussidiaria della Bambino Holdings, il trust della famiglia Ecclestone. «Ma non bisogna considerarla una tangente perché nessuno dei tre era un dirigente né ricopriva cariche pubbliche. E non so che fine abbiano fatto quei soldi. Io li ho pagati perché accettassero la mia proposta», si è giustificato Ecclestone. Il patron della F1 ha raccontato l’episodio nell’ambito del processo che lo vede imputato di corruzione nei confronti del banchiere Gerhard Gribkowsky al fine di indirizzare a proprio favore la vendita dei diritti commerciali della Formula 1.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Gli esperti cileni e internazionali hanno confermato oggi, dopo aver analizzato i resti del premio Nobel, che il poeta cileno Pablo Neruda morì per un tumore alla prostata e non fu avvelenato da agenti del dittatore Augusto Pinochet. La sua morte avvenne il 23 settembre del 1973, nella clinica Santa Maria di Santiago del Cile, 12 giorni dopo il golpe militare. Patricio Bustos, direttore del Servizio medico legale cileno, ha presentato la relazione secondo la quale non ci sono tracce rilevanti di agenti chimici nei resti analizzati, così come non sono presenti prove forensi per imputare a terzi la sua morte. Quello che hanno evidenziato le analisi è l’utilizzo dei farmaci per il trattamento del tumore alla prostata, del quale soffriva. Era stato l’ex segretario e autista del poeta, Manuel Araya, a sostenere che la sua morte era stata provocata da un’iniezione di sostanze chimiche che sarebbe stata effettuata mentre si trovava in quella clinica. Nel rapporto stilato dagli specialisti si legge: “Non sono stati trovati agenti chimici rilevanti che possano avere un legame con la morte del signor Pablo Neruda”, mentre è stata rilevata la presenza di un cancro alla prostata, che era stato dichiarato ufficialmente come causa della morte di Neruda, e dei medicinali usati dai suoi dottori per combatterlo. “Attraverso diverse tecniche complementari e è stata confermata l’esistenza di lesioni metastatiche in vari segmenti dello scheletro, che corrispondono alla malattia per la quale era stato trattato Neruda prima di morire, il 23 settembre del 1973 nella clinica Santa Maria di Santiago”, ha spiegato Bustos.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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E’ AmoNapoli a pubblicare il primo scatto del nuovo difensore del Napoli, Anthony Reveillere, che ieri si era sottoposto alle visite mediche a Roma. Importante il suo arrivo, considerato che Benitez deve fare i conti con gli infortuni di Mesto e Zuniga. Per ufficializzare l’arrivo, De Laurentiis ha anche dato il benvenuto al difensore via Twitter:
Pronta la risposta del giocatore, anche lui con un cinguettio, che si è detto felice di essere un giocatore del Napoli e ne ha approfittato per ringraziare il suo nuovo presidente.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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L’indiscrezione arriva dalla Spagna dove nel corso della trasmissione Punto Pelota è stata data la notizia che racconta di un vertice tra il patron azzurro De Laurentiis, Bigon, l’agente di Zuniga, Riccardo Calleri e due emissari del Real Madrid. Con il Napoli il colombiano, attualmente fermo per infortunio al ginocchio, ha una contratto fino al 2017 ma i Merengues sarebbero pronti a offrire per lui 28 milioni di euro. Dopo il trasferimento estivo di Higuain, Albiol e Callejon, potrebbe quindi arrivare, a gennaio, un nuovo affare tra le due società con gli spagnoli che sarebbero intenzionati a cedere Coentrao alla Fiorentina per circa 15 milioni di euro lasciando così spazio a Zuniga. Ma il colombiano è stato blindato proprio da De Leurentiis, che però non è solito trattenere i giocatori che vogliono lasciare il club, come insegnano gli esempi di Cavani e Lavezzi. Non è però uno che concede sconti, ma l’offerta del Real potrebbe convincerlo. 28 milioni a gennaio, infatti, permetterebbero agli azzurri di trovare un degno sostituto.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Il metodo Stamina è stato bloccato dal ministero dopo che gli esperti non ne hanno riscontrato la validità terapeutica, eppure c’è chi ancora ci spera come Mauro Terranova, 23 anni, colpito da atassia spino-cerebellare, una malattia che avrebbe iniziato ad accusare dopo che gli era stato somministrato un vaccino per l’Epatite B. Secondo la famiglia di Mauro l’unica cura che potrebbe salvare il figlio è proprio Stamina, ma il ministero ha bloccato la somministrazione in via sperimentale della cura. Di recente è sceso in campo lo stesso Mauro, con un video appello indirizzato al ministro Lorenzin all’assessore regionale Lucia Borsellino, in cui chiede che non venga meno il suo diritto alla vita. Nelle scorse settimane ben 5mila persone avevano partecipato alla manifestazione “Anch’io sono Mauro, ora uccidi anche me”, indetta per rivendicare il diritto alla cura Vanoni per Mauro, già paralizzato per metà e che sempre più spesso ha bisogno dell’ossigeno per respirare. Il dramma continua, così come restano molti dubbi sulla cura Stamina.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Finchè non si troverà per lui una famiglia disposta ad amarlo, di un cucciolo di Rottweiler di pochi mesi sarà l’associazione animalista rottweiler rescue a prendersi cura di lui. Il cagnolino è una delle tante vittime del degrado anche morale dell’Italia. E’ stato infatti ritrovato in una discarica tra Torretta e Carini, in provincia di Palermo. Il fagottino nero, come spiega il Mattino, spuntava fuori da uno squarcio nella tappezzeria di un vecchio divano. Ulteriore crudeltà, con lui è stata gettata anche la madre morta e il cucciolo se ne stava accanto, attendendo un suo gesto. A scoprire il triste destino dei due animali dei volontari. “Come hanno potuto disfarsi della mamma e del cucciolo in quel modo atroce, senza provare un briciolo di rimorso”, ha commentato Giusy.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Un insolito arcobaleno ha circondato l’aereo di John Kerry, da Tel Aviv a Ginevra, per i colloqui del gruppo 5+1 e Teheran sul nucleare iraniano. Su questo effetto, forse una pura casualità, forse una rifrazione di luce sulle nuvole, sul web si sono scatenate le ipotesi più strane.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Gli inquirenti ora stanno ripercorrendo il passato della donna e in particolare stanno concentrando le loro attenzioni su un trauma che l’aveva particolarmente scossa. Simona, infatti, è stata seguita negli ultimi anni da alcuni specialisti anche alla luce di atti di autolesionismo. Gesti drammatici forse legati ad una violenza subita anni fa. E la frase detta al personale del 118, «sono stata violentata», non riferiva di un abuso recente ma di un trauma passato che la giovane non avrebbe mai elaborato. E tanto più doloroso perché inflitto da chi le era vicino e di cui si fidava. Altro particolare in via di definizione sarebbe quello dell’ora in cui Simona sarebbe precipitata dalla palazzina. Alcuni religiosi che abitano di fronte alla palazzina di via Urbisaglia avrebbero affermato di aver udito un tonfo alle 6.30, ma non ci avrebbero fatto particolarmente caso poiché avevano visto alcuni gatti rincorrersi e avevano pensato che si trattasse di un oggetto fatto cadere dagli animali. Né un lamento, né un grido è stato udito.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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L’esordio alla direzione del Festival Internazionale del Film di Roma di Marco Müller è coincisa con quella che forse è stata la peggior edizione della kermesse romana, con il Marc’Aurelio d’Oro assegnato all’opera di Larry Clark, “Marfa Girl”, mai uscita in sala e distribuita solo sul web e il premio alla regia a Paolo Franchi per il fischiatissimo e massacrato da stampa e pubblico “E la chiamano estate”. Quest’anno, nella speranza di un’inversione di tendenza che possa significare anche maggior pubblico, torna popolare, nel segno della “Festa”. Il Festival inizia oggi e si concluderà il 17 novembre e il suo direttore spiega: “Tornerà ad essere un Festival-festa. Abbiamo capito la primavera scorsa che questa era la naturale vocazione di questa manifestazione e ci siamo adattati cambiando in corsa e realizzando un programma più adatto a una festa del cinema che a un Festival classico”.
Oggi madrina d’eccezione il volto femminile del cinema (e della televisione) italiano: Sabrina Ferilli. Ma sul red carpet sono già sfilati i bambini: per loro è stato infatti proiettato Plane. Per quel che riguarda i film italiani in concorso nella sezione principale, sono tre i titoli in cartellone: “I corpi estranei” con Filippo Timi alla regia di Mirko Locatelli, al suo secondo lungometraggio dopo “Il primo giorno d’inverno” (2008) presentato nella sezione Orizzonti a Venezia; “Take five” di Guido Lombardi, reduce del successo di “Là-bas – Educazione criminale” (2011), con Gaetano Di Vaio e Peppe Lanzetta; “Tir”, produzione croata-italiana diretta da Alberto Fasulo, già autore del documentario “Rumore bianco” (2008). Ma oggi è anche il giorno del film d’apertura, la commedia “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi, con Elio Germano e Alessandra Mastronardi, già presentata alla stampa e che rappresenta l’opera più ambiziosa del regista. Dopo il sodalizio con DeLaurentiis, Veronesi ha sancito una nuova collaborazione con la Fandango di Domenico Procacci e la Warner Bros., non solo in ambito distributivo ma anche partner produttivo. Ma, come riporta Cineblog, “Il risultato, tutt’altro che spregevole, ha comunque lasciato l’amaro in bocca alla ricca platea stampa, causa una perenne e fastidiosa sensazione di prodotto ‘televisivo’. Alto, ma pur sempre televisivo. Zero gli applausi a fine proiezione.” Il film, che ripercorre le vicende tragicomiche di Ernesto, un semplice autista di camion che ha girato tutta l’Italia, ripercorre 40 anni della nostra Storia, partendo da quella della tv in bianco e nero anni ’60, a quella dalle tinte cupe anni ’70. Dai rampanti anni ’80, agli anni ’90 di Berlusconi. Ernesto, con il suo sguardo, è semplice osservatore di scandali e malaffare e tra speranze e delusioni, burrasche e schiarite, riuscirà a schivare gli ostacoli più insidiosi restando fedele alla famiglia, agli amici e ai propri ideali. Ma proprio in questo largo arco di tempo risiede il problema del film: condensare il tutto in 113 minuti di proiezione non fa che rimarcare l’impressione che si tratti di una serie televisiva mancata. Sensazione amplificata dai tanti volti televisivi qui prestati al grande schermo. Ma a Veronesi va riconosciuto il merito di essersi saputo affidare a un cast impeccabile, con Elio Germano “ultima ruota del carro” credibile e a tratti commovente, con un volto da “italiano normale” al quale gli eventi scorrono davanti ma che proseguoe con la sua vita, restando onesto ma anche povero. A fargli da contraltare Ricky Memphis, “esilarante nel pennellare i tratti di un cafone pronto a tutto pur di far soldi, un tempo di sinistra, poi socialista ed infine berlusconiano”. E forse è proprio il cast che riesce a colmare quei vuoti dati da una scarsa originalità mista a una pochezza di fondo. Forse non il film più adatto all’apertura di un festival, ma che rappresenta il cinema italiano attuale: l’incapacità di andare oltre il “quello che accade”, i soliti noti sullo schermo e una sintassi televisiva prestata al cinema. Uno dei motivi per il quale i tagli alla cultura fanno male: non permettono ai nostri artisti di volare e, così facendo, li ancorano ad una realtà desolante che non permette di far sognare neanche lo spettatore.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/il-festival-di-roma-e-lultima-ruota-del-carro-litalia-e-il-cinema-senza-ali/
Davvero un successo senza precedente quello ottenuto dall’èquipe diretta dal professor Mauro Bergui su una paziente di appena 12 anni colpita da un doppio inctus. La ragazzina dopo sole 12 ore è riuscita ad alzarsi e camminare. L’intervento, ovvero la rimozione di un grosso trombo alla carotide destra che aveva paralizzato la giovane dal lato sinistro del corpo, è stato praticato con una sonda dai medici dell’ospedale Molinette intervenuti nel vicino presidio infantile Regina Margherita, dove la ragazzina era stata ricoverata sabato scorso dopo avere avvertito un malore mentre si trovava in piscina. La situazione sembrava essersi risolta spontaneamente nel giro di poche ore, ma mercoledì sera la paziente si era nuovamente sentita male. «Un intervento del genere – spiega il professor Bergui – è possibile soltanto dove vi sia una convergenza tra tecniche di trattamento per adulti ed esperienza in caso di minori, che in Italia si verifica solo a Torino. Personalmente, è il terzo intervento del genere che faccio su minori, ma è il primo che ha un esito tanto positivo e in così breve tempo».
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Sono immagini drammatiche quelle diffuse oggi dagli attivisti di Greepeace. Mostrano il momento in cui la nave Arctic Sunrise è stata abbordata e sequestrata dagli agenti di sicurezza russi in acque internazionali, il 19 settembre scorso. Nel video si vede un elicottero russo sovrastare la nave. Da un cavo scende il primo agente, con il volto coperto da un passamontagna e in mano un enorme fucile. Gli attivisti di Greenpeace, con le mani alzate, cercano pacificamente di impedire al velivolo di atterrare e agli altri uomini di scendere. Si vede anche Christian D’Alessandro, il giovane italiano arrestato insieme agli altri attivisti. Indossa una maglietta rossa. Niente da fare, gli agenti russi fanno irruzione sulla nave, che poi viene rimorchiata fino al porto di Murmansk. Il resto della storia, purtroppo, è noto.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Ciro Poli, 24 anni, era emigrato in Messico tre anni fa. Ora era un ragazzo tranquillo con un lavoro e un bambino di 7 mesi avuto da sua moglie. In Messico Ciro vendeva generatori di corrente. Una storia come quella di tante altri che però ha avuto un tragico epilogo nella notte tra sabato e domenica scorsa, quando Ciro è stato trovato carbonizzato all’interno della sua auto a circa 150 chilometri da Monterrey, dove il giovane risiedeva con la moglie Marcela. Una morte intorno alla quale, per qualche giorno, si è inscenato una sorta di «giallo». Nel quartiere di Napoli est, fino a oggi, si è verificato un continuo chiacchiericcio tra amici e conoscenti. «Lo hanno ammazzato — hanno sostenuto alcuni —. Si sentono spesso storie del genere in giro. Avrà fatto uno sgarro a qualcuno e lo hanno fatto sparire. Il Messico è un Paese pericolosissimo». Altri, in zona, hanno ipotizzato che Ciro abbia potuto imbattersi in amicizie sbagliate. Ma la famiglia di Ciro, distrutta da dolore, non crede a nulla di tutto questo. «Ciro è morto in un incidente stradale — sostiene tra le lacrime mamma Maria —. Non sono vere le tante ipotesi maligne intorno alla sua scomparsa. Ciro era un ragazzo buonissimo, lavoratore, non si sarebbe mai cacciato in un guaio. Si confidava tantissimo con me, nonostante riuscissimo a contattarci solo grazie a una webcam. Era felice per come stavano andando le cose; era da poco diventato cittadino messicano. Ultimamente era contentissimo per il suo bambino, che non siamo ancora riusciti a incontrare». Secondo la versione della polizia, il ragazzo avrebbe avuto un colpo di sonno alla guida della vettura su una strada a scorrimento veloce. Da lì l’impatto con un’altra vettura; una scintilla e i generatori sarebbero andati in fiamme senza lasciargli scampo.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Oltre la guerra, la poliomelite, la Siria è un paese davvero allo stremo delle sue forze. Nel Bosforo dove milioni di profughi cercano riparo nei paesi limitrofi, sembra che ora la vera emergenza sia la poliomelite. Già accertati almeno 10 casi, ma potrebbero essercene anche di più almeno secondo le fonti locali. L’allarme è stato lanciato da due epidemiologi tedeschi, Martin Eichner dell’Università di Tubinga e Stefan Brockmann del Reutlingen Regional Public Health Office (Germania), in un articolo apparso sulla rivista The Lancet. Secondo quanto dichiarato dai due esperti il pericolo di contagio sarebbe anche in Europa poichè i profughi potrebbero davvero rappresentare un rischio per alcuni Paesi in cui il vaccino antipolio è inattivo e quindi risulta essere meno efficace. Ad esempio tale vaccino si usa in Bosnia-Erzegovina, Ucraina e Austria. Tale scelta è stata fatta in base ad alcuni casi di paralisi riscontrati dopo aver vaccinato alcuni bambini con il vaccino tradizionale per bocca.
Sempre gli scienziati avvertono che c’è da considerare poi che solo un’infezione su 200 causa la malattia sintomatica: motivo per cui, secondo gli autori, il virus potrebbe restare in circolazione per quasi un anno prima che si evidenzi il primo caso.
Risulta perciò insufficiente vaccinare solo i profughi siriani, così come è stato raccomandato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Intanto l’Oms, che ha già confermato un focolaio di almeno 10 casi in Siria, ha deciso di vaccinare oltre 20 milioni di bambini in tutta l’area, nel tentativo di stroncare l’epidemia sul nascere.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/in-siria-epidemia-di-polio-scattano-le-vaccinazioni/
E’ una tassa sul piacere? Probabilmente è una sorta di imposta municipale che le città tedesche incassano dalle case di appuntamenti, locali per scambisti, saune erotiche,sexy shop e tutte quelle attività che riguardano il sesso… quindi anche i massaggi tantrici.
Il massaggio tantrico va tassato, insomma, come scrive La Stampa:
“Così ha deciso la corte di Stoccarda, respingendo ieri il ricorso contro l’amministrazione comunale della proprietaria di uno studio per massaggi tantrici. Il fatto che tale pratica rituale abbia come obiettivo il benessere complessivo del corpo, e non il piacere sessuale prima di tutto, non è stato un motivo sufficiente per guadagnare l’esenzione dalla “tassa sul piacere”, inaugurata circa dieci anni fa, tra le prime, dalla città di Colonia.
Di fronte ai giudici la proprietaria 55enne ha del resto ammesso che nel suo studio si ricerchi anche «l’occasione del piacere sessuale». E che durante il trattamento clienti e massaggiatrici siano nudi, come prevede il rituale. Più che gli indizi sopra citati, la vera “smoking gun”, decisiva per la sentenza, è stata però il fatto che i clienti potessero prenotare massaggi completi, che includono la zona genitale.
Pur ammettendo che lo studio di massaggi tantrici non avesse nulla in comune con un bordello, i giudici hanno riconosciuto una «inclinazione simile» alla ricerca del piacere sessuale, con conseguenti ricadute fiscali. E’ la prima sentenza simile emessa in Germania, ha riconosciuto la portavoce della corte di Stoccarda, città che nel 2012 ha prodotto circa un milione di euro di incassi con la “tassa sul piacere”.
Alla signora non resta ora che il ricorso, ammesso dalla corte per il valore generale della sentenza. Oppure rassegnarsi e iniziare a pagare la sua “tassa sul piacere”. Ottocentoquaranta euro per due mesi, hanno calcolato le autorità.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/tassa-sul-sesso-in-germania-si-paga-anche-sul-massaggio-tantrico/
Sono i media macedoni a raccontare che la polizia locale di Tetovo ha scoperto un giro di documenti contraffatti e fraudolenti, del quale ha già informato la polizia italiana. Si tratta infatti di false lauree, pagate 25mila euro, in odontoiatria, rilasciate dall’Università statale di Tetovo. In manette è già finito un 30enne di Selce, presso Tetovo, accusato di essere il principale organizzatore del commercio dei titoli. In seguito a perquisizioni nella sua abitazione, infatti, è stato scoperto un ‘laboratorio’ nel quale venivano prodotti i falsi diplomi, oltre a elenchi con i nomi di presunti acquirenti delle lauree che, sembra, abilitassero a esercitare la professione anche in Croazia. Ma non solo lauree. Il macedone provvedeva a falsificare anche i documenti dell’avvenuto superamento dell’esame davanti all’apposita commissione di odontoiatria a Skopje. Era poi un traduttore giurato a tradurre i diplomi di laurea che poi venivano inviati a un notaio perchè li autenticasse. Sempre stando a quanto riportato dai media, di questi documenti sei sono stati autenticati mentre altri 16 sono stati bloccati. Questo perchè il notaio ha sollevato dubbi sulla loro autenticità.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/25mila-euro-per-un-diploma-di-laurea-in-odontoiatria/
Attaccata una Onlus italiana ad Haiti. Si sarebbe trattato di un tentativo di rapina all’orfanotrofio della Fondazione Rava, nella cittadina di Kenscoff, ad Haiti. Il furto però è finito in tragedia. Una guardia di nazionalità haitiana dell’istituto dove si trovano oltre 400 bambini, infatti, è stata uccisa da un rapinatore che ha fatto irruzione a volto scoperto. Non risultano esserci altre persone rimaste ferite durante il blitz dei malviventi.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/haiti-attacco-a-una-onlus-italiana-un-morto/
Sembra a una svolta l’indagine sul caso della scomparsa di Roberta Ragusa dopo che il nucleo investigativo dei carabinieri di Pisa sta controllando due pc e una stampante di proprietà di Filippo Campisi, il vigile del fuoco che figura tra i testimoni. Il pompiere ha consegnato personalmente i pc e la stampante ai militari.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Un autunno insolitamente caldo quello che abbiamo vissuto finora lungo lo Stivale, ma la situazione è destinata a cambiare a breve. Si chiama Venere il ciclone che sta per raggiungere la penisola e farà entrare l’autunno nel vivo. spiega Antonio Sanò: “Il guasto più importante si verificherà domenica pomeriggio quando venti impetuosi dal nord Europa valicheranno le Alpi e scenderanno prima dalla valle del Rodano e poi dalla bocca della bora, innescando il ciclone Venere nel cuore del mediterraneo.” L’esperto annuncia quindi l’arrivo del gelo: “Neve furiosa si abbatterà sui confini alpini, piogge e temporali colpiranno il centrosud e la Sicilia, i venti soffieranno a 100/h sulla Sardegna in particolare sulle Bocche di Bonifacio. Dalla notte invece una bora impetuosissima a 80km/h soffierà sull’altro adriatico e la neve scenderà di quota 1000m sugli appennini”. Il responsabile del portale meteo fa quindi sapere che “Lunedì e martedì Venere imperverserà al centro-sud, la neve cadrà a 1200m sugli appennini, mentre al nord e sulla Toscana farà più freddo al mattino, con gelate nelle valli a bassa quota e minime poco sopra allo Zero. L’inverno è alle porte”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/e-in-arrivo-il-ciclone-venere-italia-nella-morsa-del-maltempo/
Brutta esperienza per la cantante Ivana Spagna aggredita e derubata a Milano per il Rolex che teneva al polso. L’episodio sarebbe avvenuto alcuni giorni fa in viale Monte Rosa ma si è appreso solo oggi perché – secondo quanto riferito da fonti investigative – la Spagna ha sporto denuncia fuori dal capoluogo lombardo e non ha richiesto l’immediato intervento del 118. La cantante ha raccontato di essere stata avvicinata a un semaforo da due persone in scooter che l’hanno colpita più volte prima di portarle via l’orologio. Alla cantante sono stati prescritti 5 giorni di prognosi per riprendersi dall’aggressione.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/ivana-spagna-aggredita-e-derubata-finisce-in-ospedale/
E’ stato arrestato oggi e si trova agli arresti domiciliari il sindaco di Adro, nel bresciano, Oscar Lancini, noto per aver tappezzato con il simbolo del sole delle Alpi la scuola elementare del paese di cui è Primo Cittadino. Il leghista è indagato con altre 23 persone perchè avrebbe favorito alcune aziende nella gara d’appalto per la realizzazione di alcune opere in paese ed è accusato di falso in atto pubblico, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e turbata libertà degli incanti. All’apprendere la notizia il leader della Lega ha commentato: “Sono veramente sorpreso” e aggiunto: “Conosco da tanto tempo Oscar Lancini. È un bravo sindaco, una persona onesta, sono certo che dimostrerà la totale estraneità dalle accuse mosse”. Da parte sua Salvini ha detto all’Ansa: “A Oscar Lancini tutta la mia solidarietà, nella convinzione che uscirà pulito da questa faccenda” e, sul suo profilo Facebook, ha scritto: “puzza di attacco alla Lega che cresce e fa paura. Oscar Lancini è uno dei migliori sindaci che ci siano in giro, amato e super-votato dai suoi cittadini, che hanno ottimi servizi senza essere massacrati da nuove tasse. Lancini, da buon leghista, ha sempre lavorato per favorire la nostra gente e le nostre imprese ovviamente nel rispetto della Legge. A qualcuno questo non piace. A me sì!”. Lancini, imprenditore 48enne, figurava tra i candidati del suo partito alla Lega al Senato alle scorse elezioni politiche ma non era stato eletto. Divenne famoso nel 2010, per aver negato la mensa ai bambini della scuola elementare del paese, l’istituto comprensivo ‘Gianfranco Miglio’, i cui genitori non erano in regola per il pagamento, oltre che per la vicenda dei simboli leghisti. Nel secondo caso, fu necessario l’intervento dell’allora ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini, per rimuovere i simboli del Sole delle Alpi e Lancini fu anche condannato dalla Corte dei Conti per questa vicenda al pagamento di circa 10.600 euro con suoi sei assessori. Èinoltre indagato per peculato su denuncia della Cgil, perchè aveva inviato alle famiglie di Adro delle lettere su carta intestata del Comune per replicare ad alcune prese di posizione della stessa Camera del Lavoro di Brescia.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/oscar-lancini-il-sindaco-leghista-arrestato-nel-bresciano/
Non l’avrebbe visto, questa è la prima ricostruzione dell’incidente avvenuto a Milano e costato la vita a un uomo di 86 anni. Il conducente del furgone non ha potuto vedere l’uomo che camminava, in una strada privata che dà su via Lazzaro Spallanzani a Milano, in zona Buenos Aires, in direzione perpendicolare al mezzo e che quindi non sarebbe stato visibile neppure dagli specchietti retrovisori. Inoltre da accertare perché l’anziano camminasse al centro della carreggiata e non negli spazi laterali protetti dagli archetti e segnalati da un cartello. Il guidatore ha chiamato i soccorsi e non ha abbandonato il luogo dell’incidente.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Qui nessuno ritorna indietro e la seconda rata dell’Imu non si pagherà. Ma allora la frase del Ministro dell’economia a Londra? Frutto solo di un equivoco! Letta, dagli attributi d’acciaio, ieri ha sostenuto: «Non si torna indietro sulla decisione già presa dello stop alla seconda rata Imu» e poi ha aggiunto: «La copertura su questo tema non è semplice ma stiamo arrivando a conclusione». Ci sono stati due «cortocircuiti», uno è «legato alle frasi del ministro Saccomanni sull’Imu, che dice quello che tutti hanno detto: la decisione che nel 2013 la prima e la seconda rata non sarà pagata è una decisione già assunta e non si torna indietro e ha detto che la copertura su questo tema è non semplice». Quanto al “palle d’acciaio” di ieri, Letta è tranchant: «Sono rimasto allibito dal cortocircuito comunicativo: leggo ‘un fiume di acciaio’ ma è una frase che non ho mai detto, è stata la traduzione. Non c’è da parte mia nè un cambio di linguaggio nè cambio strategico». «Il consiglio dei ministri ha approvato due importanti pacchetti di norme per recuperare i ritardi in materia di infrazioni comunitarie: bisogna arrivare al semestre con un recupero fondamentale del pesante ritardo in materia infrazioni comunitarie».
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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27 e 29 anni, casalinghe entrambe e residenti in un comune del Vallo di Diano nel Salernitano utilizzavano Facebook per adescare minorenni, almeno secondo l’accusa le due donne, di cui una sposata, invitavano ragazzi di 14 anni nell’abitazione di una delle due. A far scattare l’allarme è stata la famiglia di un minorenne che aveva notato un comportamento strano nel ragazzo. Le due donne ora sono state arrestate, anche a fronte di una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali. I minori sono stati ascoltati con l’ausilio di psicologi e in ambiente protetto.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Quella dannata polvere killer che gli operai chiamavano “talco”, finissima, leggera, bianca… mortale come solo la “tremolite d’amianto” può esserlo! Quella roccia macinata infatti diventa pericolosissima se inalata. Quel “talco” se raggiunge i polmoni e diventa letale. Alla Olivetti molti non lo sapevano, soprattutto coloro che lavoravano a stretto contatto con quella sostanza che serviva per le lavorazioni con la gomma, per i cavi, per i piedini delle macchine da scrivere, per proteggere i rulli attorno ai quali venivano avvolti i fogli di carta per le macchine meccaniche e digitali. Con quella polvere la gomma era meno collosa, meno appiccicosa e nei cavi i fili scorrevano meglio nelle guaine.
La nuova inchiesta di Ivrea, quella che annovera anche undici indagati tra cui Carlo e Franco De Benedetti, nonché Corrado Passera, verte proprio a individuare quanti e chi era a conoscenza degli effetti mortali di quella polvere. Fino a oggi ci sono state almeno 20 morti tra ex operai e funzionari della fabbrica… ma molti, purtroppo, già sanno che il numero alla fine sarà ben più elevato.
Ma i vertici erano a conoscenza? Sapevano quindi la pericolosità di quella polvere? Perché chi lavorava nei reparti in cui c’era asbesto veniva sottoposto ogni anno a controllo medico con radiografie ai polmoni, analisi del sangue e controlli accurati? Ma – sostengono i famigliari dei morti e dei malati – sotto certi capannoni, nei reparti dove la tremolite si adoperava tutti i giorni, e in grandi quantità, mancavano i sistemi di protezione. E se c’erano non erano così efficaci. Ovvero: i respiratori di polvere erano piazzati in alto, non sulle scrivanie, sui tavoli da lavoro, sulle parti oggetto di intervento manuale. E le mascherine di protezione le indossavano in pochi.
Intanto un portavoce dell’ex presidente della Olivetti puntualizza: «L’ingegner Carlo De Benedetti, nel rispetto degli operai e delle loro famiglie, attende fiducioso l’esito delle indagini nella certezza della sua totale estraneità ai fatti contestati. La realizzazione delle strutture oggetto di indagine precede infatti di diversi anni l’inizio della sua gestione all’Olivetti. Nel periodo della sua permanenza in azienda, inoltre, l’Olivetti ha sempre prestato attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, con misure adeguate alle normative e alle conoscenze scientifiche dell’epoca».
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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L’hanno picchiato talmente forte durante una rissa che, convinti fosse morto, i suoi assalitori ne hanno nascosto il corpo nel cimitero di Ferraz de Vasconcelos, nello stato di San Paolo, in Brasile. E proprio qui è stato scoperto da una donna, terrorizzata al veder affiorare un braccio e poi una testa da una tomba. La donna ha raccontato di aver sentito dei rumori strani mentre, al cimitero, era in visita ai suoi cari defunti. All’improvviso, quell’apparizione: “Ero pietrificata – dice – quando ho visto quell’uomo che saliva dal mondo dei morti. Una visione terrificante. Dalla terra sono uscite la testa e le mani. E agitava le braccia, cercando disperatamente di uscire”. Prima la fuga, poi, tornata sui suoi passi, la chiamata ai soccorsi, che inizialmente pensavano a uno scherzo: “La polizia inizialmente non voleva credermi. Erano convinti che si trattasse di uno scherzo e che io avrei solo fatto perdere loro del tempo. Hanno cominciato a chiedermi se dicevo sul serio, se li stavo prendendo in giro”. Ma poi sono arrivati, e l’uomo è stato tratto in salvo.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Anticipo sulla pensione? Sì ma solo chi ha 62 anni e solo al posto della cassa integrazione in deroga questa almeno la proposta del Pd a cui sta lavorando Giorgio Santini. per ora non ci sono numeri o stime ma secondo il senatore dei democrat “Si tratta di permettere alle persone che hanno perso un lavoro ed esaurito la possibilità di accedere agli ammortizzatori ordinari di potere incassare prima il proprio assegno pensionistico”. In un’intervista rilasciata da Santini all’Huffington Post, il parlamentare ha spiegato: “È un numero sempre crescente di potenziali esodati e per lo Stato significa mobilitare sempre più risorse”. I dati parlano infatti di un incremento esponenziale della cassa integrazione in deroga da i 2,4 miliardi del 2012 oggi si è passati ai 3 miliardi. Perché quindi continuare a pagare la cassa integrazione invece di far accedere queste persone alla pensione? Secondo il senatore ci sarebbe un guadagno anche da parte dello Stato “Bisogna riflettere su cosa convenga di più allo Stato, in questo caso non dovrebbe versare più i contributi ai lavoratori che invece è tenuto comunque a pagare erogando la cassa in deroga”. Ma i dubbi restano anche perché l’ipotesi di Santini non prevede, almeno sulla carta, penalizzazioni per il pensionamento anticipato, cosa invece che altre ipotesi al vaglio del parlamento prevederebbero. Come è conciliabile che chi ha il lavoro continui a lavorare e chi lo ha perso vada in pensione prima e senza penalizzazioni? “Si andrebbe in pensione con le vecchie regole e incassando un assegno commisurato ovviamente agli anni lavorati, ma trattandosi ancora di un’ipotesi si possono valutare varie possibilità”, ha affermato Santini. Si tratta comunque, di una proposta diversa e separata da quella circolata nelle scorse settimane, di un possibile pensionamento anticipato attraverso un prestito che il “pensionando” rimborserebbe attraverso micro prelievi sugli assegni.
Sempre secondo l’Huffington poi ci sono ancora novità:
Sempre sul fronte pensioni si fa strada nella legge di stabilità una possibile buona notizia. Si lavora infatti a una possibile rivalutazione piena per le pensioni fino a 2500 euro lordi al mese. Dopo che il governo Monti aveva congelato l’aggiornamento degli importi per tutte le pensioni superiori a 1500 euro, il governo aveva deciso di intervenire quest’anno fissando una rivalutazione del 90% per le pensioni tra i 1500 e i 2500 euro. Percentuale che invece, riporta il Messaggero, potrebbe salire al 100%. “C’è una certa apertura, si tratta di vedere se possono essere aggiunte risorse”, ha spiegato questa mattina il sottosegretario al Lavoro Carlo Dell’Aringa. Le risorse, spiega ancora il quotidiano capitolino, arriverebbero da un abbassamento della soglia oltre la quale scatterebbe il contributo di solidarietà delle pensioni considerate più ricche. Oggi l’asticella è fissata a 150 mila euro annui e potrebbe scendere a 100 mila.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/pensione-a-62-anni-per-chi-e-disoccupato-ma/
Morte assurda e ancora la polizia sotto il mirino dell’opinione pubblica dopo che un agente ha ucciso un ragazzo di soli 19 anni. Il giovane ucciso con due colpi di pistola sparati da un poliziotto. Il ragazzo, Tyler Comstock, stava sul furgone del padre ed era stato proprio quest’ultimo, James, a chiamare la polizia dicendo che il figlio aveva rubato il suo furgone per andarsi a comprare le sigarette. Insomma una discussione familiare finita in tragedia. Nelle intenzioni del padre c’era solo la volontà di “dare una lezione al figlio ribelle”. L’agente più vicino, allertato dalla centrale, si è messo alla ricerca del furgone e appena rintracciato ne è nato un inseguimento con il giovane che si è rifugiato nel campus della Iowa State University, qui l’ufficiale avrebbe esploso 6 colpi di cui 2 mortali. Secondo l’ufficiale di polizia gli spari si sono resi necessari perché “hanno dovuto fermare la minaccia che il ragazzo rappresentava per il pubblico e gli ufficiali.”
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/morte-assurda-19enne-ucciso-dalla-polizia-doveva-solo-avere-una-lezione/
Balotelli contro il Barcellona è partito in panchina e già questo potrebbe essere un segnale. Che va sommato alle recenti dichiarazioni del suo procuratore Raiola sul fatto che “potrebbe non terminare la sua carriera in Italia”. E sembra che non si dovrà aspettare a lungo prima di rivedere il giocatore partire per un nuovo club. Il Milan sta mostrando il peggio di sè con appena 12 punti in 11 partite e in casa rossonera si corre ai ripari. E si pensa ai tagli. Se la panchina di Allegri è gravemente compromessa, sembra si possa dire lo stesso del rapporto con Mino Raiola, soprattutto da quando è stata ventilata l’ipotesi di un tutor per il suo pupillo. Che se è destinato ad andar via, con tutta probabilità varcherà la soglia con gli altri giocatori del clan del procuratore. Questo almeno stando a quanto riporta il Corriere dello Sport. Non si parla di ipotetico futuro: i saluti avrebbero luogo a gennaio, quando SuperMario potrebbe essere ceduto al Psg. Niente Chelsea di Mou, che lo accoglierebbe a braccia aperte ma che non ha alle spalle i capitali del club francese mentre in casa Milan l’idea è chiara: addio sì, ma per non meno di 30 milioni. E se Balo potrebbe ritrovare presto l’amico Ibrahimovic, Abate, in scadenza a giugno 2014, non vedrà prolungato il contratto e si accaserà quasi certamente alla Juventus. Ma del clan Raiola fanno parte anche Niang, per il quale si proverebbe nuovamente a trovare un accordo con il Santos, e Robinho, del quale non si conosce ancora la porta d’uscita. Ma per giocatori che partono, altri ne devono arrivare. Si attende quindi qualcuno per la difesa. Rami è già preso e intanto si mirerebbe a Sagna dell’Arsenal e a Burdisso della Roma. Per l’attacco, invece, l’obiettivo è quello di far decollare la nuova coppia Pazzini-Matri, con il primo pronto al rientro e il secondo in cerca di spazio.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/tempo-di-divorzi-in-casa-rossonera-addio-a-balo-e-al-clan-raiola/
Nella centrale atomica di Fukushima proseguono i lavori di smantellamento e la Tepco, per dimostrare che la situazione sta lentamente tornando alla normalità dopo l’esplosione di idrogeno che ha fatto seguito al sisma/tsunami dell’11 marzo 2011 , ha deciso di ospitare giornalisti di tutto il mondo affinchè ne siano testimoni. Ma per agire in sicurezza, nonostante la radioattiità stia calando, è necessario procedere con le dovute precauzioni. Spiega il manager dell’impianto, Akira Ono: “Non credo ci sia bisogno di affrettarsi. Vogliamo fare le cose in sicurezza”, proprio per questo “Cominceremo quando saremo pronti”. Il manager ha quindi aggiunto, menzionando la radioattività ambientale: “Non sarà la prima volta per noi dato che in tutte le strutture si rimuove il carburante dalle piscine. La differenza questa volta è che dobbiamo essere molto attenti perché i lavoratori indosseranno tute in tyvek e maschere”. “Avete visto l’equipaggiamento e i macchinari: sono quelli delle normali operazioni, è difficile dare un rating sulla pericolosità in una scala da 1 a 10, anche se direi che non è estremamente pericolosa”, osserva ancora. A seguito del disastro del 2011, la Tepco ha eliminato i detriti più ingombranti caduti nella vasca: “La mia preoccupazione è che i pezzi più piccoli possano essersi incastrati, causando un rallentamento delle operazioni”, conclude Ono.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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Una gestione davvero inadeguata nella sicurezza americana? Sembrerebbe che altre falle del sistema stiano venendo a galla infatti ora sarebbero stati identificati, interrogati e rimossi dall’incarico almeno 20 o 25 dipendenti del centro Nsa delle Hawaii che avrebbero passato le password e le credenziali a Edward Snowden che le aveva richieste dicendogli che gli sarebbero servite per il suo lavoro di sistemista.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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