
E’ scattato l’appello per salvare dallo sfratto il regista Giuseppe Ferrara, 81 anni, autore di pellicole note e apprezzate del cinema italiano. Ferrara ha sempre esplorato con il suo lavoro aspetti sociali a partire da “Il caso Moro”, film del 1986 con Gian Maria Volontè nel ruolo del presidente della Democrazia cristiana. Proprio grazie a quel ruolo e al regista Ferrara, Volonté quell’anno, vinse il premio come miglior attore al Festival di Berlino.
Secondo Dario Ginefra, deputato del Partito democratico, “Beppe Ferrara è un regista politico e civile che ha aiutato l’Italia a capirsi: ora si applichi la legge Bacchelli, lo sfratto del 28 non deve rappresentare una condanna”.
Amici, conoscenti e appassionati di cinema si sono dati appuntamento domani mattina, intorno alle nove, in via delle Medaglie d’Oro 160. L’appello per scongiurare lo sfratto di Ferrara è stato lanciato, tra gli altri, dall’Anac, l’associazione degli autori cinematografici, ed è sostenuto da personalità del cinema italiano come lo sceneggiatore Stefano Rulli (“La meglio gioventù”, “La piovra”). Secondo l’appello lanciato dai suoi amici, il rischio è che possa essere forzosamente condotto via dal suo appartamento con un’ambulanza. “Bisogna opporsi a questo proposito per fare in modo che trovi una nuova sistemazione”, recita l’appello.
Per Giuseppe Ferrara non sono scattati fino ad ora i benefici previsti dalla legge Bacchelli, il provvedimento che istituisce un fondo di sostegno per “cittadini che abbiano illustrato la patria e che versino in stato di particolare necessità”, come recita il testo della legge.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...