Giallo a Roma, 28enne muore in ospedale. Forse violentata e vittima della malasanità?

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Una ragazza di 28 anni, Simona Riso, è stata trovata agonizzante vicino alla sua abitazione nel quartiere Appio di Roma. E’ stata portata all’ospedale San Giovanni dove è deceduta dopo un’ora. La Regione Lazio è intervenuta chiedendo al Direttore Generale della struttura ospedaliera della Capitale una relazione dettagliata. 

«Ci segnalano un caso che se confermato andrebbe inserito nel lungo elenco di disservizi della sanità, con risvolti tragici, dovuti spesso a problemi organizzativi e scarsità di risorse umane, ma che altrettanto spesso trovano quale unico capro espiatorio un medico che si trova a lavorare in condizioni insostenibili – dice Agostini – Pare che una donna, giunta in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Roma con segni di percosse sul corpo e sospetta violenza sessuale sia stata trasferita presso il pronto soccorso ginecologico, così come prevedrebbe una discutibile metodologia dell’ospedale, trascurando così le lesioni dovute alle percosse, lesioni che poi avrebbero portato al decesso della paziente». Al momento, da ulteriori verifiche effettuate all’ospedale non risulterebbero segni di violenza carnale. «Una drammatica storia tutta da verificare ma che, se confermata, solleverebbe interrogativi inquietanti – insiste Agostini – perché spostare la paziente per essere visitata al pronto soccorso ginecologico, e non invece chiamare il ginecologo presso il pronto soccorso generale? Forse perchè ce n’era solo uno in servizio, a fronteggiare decine di emergenze? – dice ancora – E, anche in questo caso, perché un rianimatore non ha seguito la paziente, che era già entrata in codice rosso? Forse perchè anche il rianimatore era da solo a fronteggiare altre emergenze e non poteva muoversi? Interrogativi che certamente, se il caso fosse confermato, saranno oggetto di accurate indagini da parte della magistratura e da parte della Regione Lazio». «Il problema degli ospedali sottorganico, dei pronto soccorso ingolfati, con pochi eroici medici e infermieri a dover fronteggiare carichi di lavoro oltre l’umano – aggiunge il consigliere Pd – si conferma in tutta la sua drammaticità. Spero che stavolta non cominci la solita spasmodica ricerca del capro espiatorio singolo e che il Governo metta finalmente in discussione un Piano di rientro fatto solo di numeri, che mortifica e rende impossibile il lavoro di tanti bravissimi medici che si dannano l’anima per superare tutte le difficoltà e, soprattutto, espone i pazienti a rischi gravissimi».

  

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Streghe annoiate all’Olimpico!

Rom-Chievo-tuttacronacaPosticipo della 10a giornata di campionato con la sfida delle due squadre ai vertici opposti della classifica. La Roma di Rudi Garcia è ben determinata a battere il record di 9 vittorie consecutive detenuto dalla Juventus e non rallentare la corsa per non far guadagnare terreno ai bianconeri e al Napoli, mentre il Chievo, a soli 4 punti, deve far di tutto per non restare fanalino di coda. Queste le formazioni ufficiali della partita:

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Marquinho, Borriello, Ljajic.

CHIEVO (3-5-2): Puggioni; Dainelli, Claiton, Bernardini; Sardo, Bentivoglio, Rigoni, Radovanovic, Dramè; Pellissier, Paloschi.

Roma-ChievoAl fischio d’inizio subito il Chievo a farsi avanti, ma non riesce ad organizzare l’azione e dopo qualche minuto sono i giallorossi a prendere in mano le redini dell’incontro. Dopo due corner conquistati, al 7′ De Rossi serve Marquinho che prova il tiro ma Puggioni riesce a deviare. Bravo il Chievo che chiude gli spazi e dopo 3 minuti fa arrivare il lancio lungo di Dainelli che arriva dopo una sponda a Paloschi, colto però in fuorigioco. Risponde la Roma con un doppio tiro di Marquinho: prima ribattuto e poi che fa schizzare la palla alle stelle. Rallentano un po’ i ritmi e al 17′ arriva il primo cartellino giallo che colpisce Sardo: samba alta sul volto di Dodò a centrocampo. Dopo 4 minuti ci provano i giallorossi: cross di Torosidis dal vertice destro con la palla che finisce tra le mani di Puggioni. Tre minuti e ci prova Strootman con un missile da fuori area: respinge con i pugni il portiere clivense. Subito dopo ci prova anche Marquinho, ma non inquadra lo specchio. Al 26′ falloso Castan su Paloschi: giallo per il difensore che non potrà scendere in campo la prossima gara. Ritmo di gioco molto rilassato, con i veronesi che ne approfittano per chiudere gli avversari. Per qualche emozione si aspetta il 37′: ancora corner per i padroni di casa, battuto da Strootman. Serie di rimpalli dopo di che il pallone finisce sulla testa di De Rossi che però non riesce a trovare la torsione giusta. Ancora un cartellino giallo dopo due minuti: ammonito il difensore clivense Dainelli per fallo da dietro su Ljajic. E’ Pjanic a battere la punizione dal limite: il giocatore fa infrangere la sfera sulla barriera mentre Hetemaj resta a terra. A questo punto la Roma prova ad alzare il ritmo ma manca di precisione. Al primo di recupero ancora una punizione: batte Dodò, ma colpisce il compagno Benatia. Altri 60 secondi e l’arbitro manda le squadre agli spogliatoi sul risultato di 0-0.

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Rientrano in campo le squadre a formazioni invariate e sono subito i giallorossi a pressare. Al 5′ ennesimo cartellino del match: ammonito Pjanic falloso su Hetemaj. Il Chievo sembra essere rientrato in campo carico di energia in questa ripresa e innalza leggermente il ritmo. Al 14′ prima sostituzione per Garcia: entra Florenzi ed esce Marquinho. Qualche minuti e anche Sannino opta per un cambio: Papp sostituisce Claiton. Con una situazione che non si sblocca, altro avvicendamento in campo per entrambe le formazioni: per la Roma fuori Dodò, dentro Balzaretti mentre per il Chievo Dramè cede il posto a Estigarribia. Bisogna attendere il 22′ perchè i padroni di casa trovino la via del gol: Borriello infila di testa su cross di Florenzi. 1-0!

Il Chievo non piega la testa e riparte subito al contrattacco fino a farsi pericoloso sei minuti dopo con un tiro dal limite di Rigoni con De Sanctis che non blocca. Paloschi prova ad approfittarne ma era in fuorigioco. Al 30′ Scintille in mezzo al campo: dopo un fallo di Dainelli su Borriello non sanzionato dall’arbitro iniziano a piovere cartellini gialli. Il primo per Ljajic per un diverbio con Hetemaj, ammonito a sua volta subito dopo, giallo anche per Pellissier e al 33′ Rigoni per un fallo su Florenzi. A 10 minuti dal termine, Garcia sostituisce Pjanic con Bradley. Fa fatica il Chievo in questa ultima fase a tenere il passo con la Roma. Quattro minuti di recupero in cui non succede nulla: la Roma infrange il record, ma ha annoiato come non mai in questo campionato!

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Rudi Garcia tiene i suoi sotto controllo: cena all’Olimpico!

rudi-garcia-tuttacronacaPrima il Chievo, poi la cena. Tutto all’Olimpico. E’ questo quando ha programmato il tecnico Rudi Garcia per i suoi giocatori, che riunirà dopo il match nell’area ospitalità della struttura. L’allenatore forse teme che i suoi uomini possano concedersi qualche eccesso, considerato anche che dopo la vittoria a Udine hanno festeggiato fino a tardi in un locale della Capitale assieme ad alcuni dirigenti. Ma domani pomeriggio ci sono gli allenamenti a Trigoria e lui preferisce tenere tutti sotto controllo.

CLAMOROSO! Shevchenko in panchina al posto di Allegri?

Shevchenko-milan-tuttacronacaIl Milan non è riuscito ad andare oltre il pareggio ieri contro la Lazio e la panchina di Allegri si fa sempre più instabile tanto che ormai si rincorrono le voci su chi potrebbe sostituire il tecnico rossonero. In genere si pensa a nomi della storia del club, come Van Basten, Rijkaard, Donadoni e così via. Ma se anche da via Turati continuano a giungere smentite, secondo Sportmediaset, in caso di esonero di Allegri, potrebbe prendere il suo posto in panchina Andry Shevchenko. L’ipotesi è stata alimentata anche dalla presenza del bomber ucraino ieri sera a San Siro. Ma per quanto sia suggestiva e allo stesso tempo affascinante, bisogna comunque mettere in conto che di certo non è di facile realizzazione. Sempre la testata sportiva spiega che Sheva potrebbe guidare la squadra fino a giugno, quando subentrerebbe Pippo Inzaghi, già apprezzato in ambiente rossonero. Come spiega Milannewstime, “Vuoi perché la situazione, in caso di esonero di Allegri, necessiti eventualmente di un tecnico esperto e vuoi perché Shevchenko sarebbe alla primissima esperienza su una panchina, vedere a breve l’ucraino al posto di Allegri, al momento rimane solo un’affascinante idea. Certamente la posizione dell’attuale tecnico non è delle più solide e in caso saltasse ci sarebbe pronto Tassotti, che si porrebbe come scelta più semplice logisticamente parlando. Di sicuro Inzaghi è il favorito a guidare la formazione rossonera dal prossimo anno, perché a detta di tutti è un predestinato, perché sta facendo bene con la Primavera, perché è stimatissimo da Galliani.”

Uccidono l’amico di giochi di 11 anni, il piano studiato a tavolino

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Lascia senza parole la freddezza di due bambini di 11 e 15 anni che hanno ucciso un loro amico. Un piano studiato a tavolino che ha visto protagonista anche la sorella di uno degli assassini: una bimba di appena 5 anni. E’ stata proprio la bambina a svelare la verità sulla morte di Jonathan Javier Estela, 11 anni. La ricostruzione è stata fatta da El Pais che ha ricostruito l’intera vicenda. Sembrerebbe infatti che i due compagni di gioco di Jonathan avrebbero invitato il bambino a una battuta di caccia e avrebbero portato con loro coltelli e un machete. La caccia si sarebbe svolta sul Cerro Pelado, una collina a nord di Maldonado, un centinaio di chilometri ad est della capitale Montevideo. Uno dei due ha anche portato la sorellina di 5 anni, che doveva servire come alibi se l’omicidio venisse scoperto: «hanno detto alla bambina che doveva fingere e dire che la vittima aveva cercato di abusare di lei, e che loro l’avevano difesa», hanno raccontato le fonti della polizia. E stata la bambina a confessare tutto alla polizia, mentre i due bambini killer continuavano a negare e a parlare di morte accidentale. In realtà l’omicidio è stato particolarmente crudele, perché i due bambini prima hanno attaccato la loro vittima con coltelli e machete, poi l’hanno gettata in un pozzo e infine lo hanno finito a botte.

La discoteca Sugar Reef distrutta dalle fiamme

incendio-sugar-reef-tuttacronacaE’ il Mattino di Padova a riportare la notizia di un incendio devastante che, la scorsa notte, ha completamente distrutto la discoteca Sugar Reef di Piombino Dese. Il pericolo era che le fiamme si propagassero a un vicino supermercato e a un bar: per scongiurarlo, sono intervenuti vigili del fuoco anche da Castelfranco e da Mestre che hanno preso parte all’intervento durato 40 minuti. Stando a una prima stima, i danni ammonterebbero a due milioni di euro. Era la mezzanotte quando le fiamme si sono sprigionate, si pensa a causa di un corto circuito, nella parte centrale della discoteca, dietro le cucine. Spiega il quotidiano che “Paradossalmente, proprio la cucina è l’unica parte del locale di mille metri quadrati che si è parzialmente salvata.”

A dare l’allarme per primi, dei ragazzi che si trovavano nel bar vicino. Il locale, che ieri era chiuso, avrebbe ospitato questa sera una festa per Halloween. “E’ il locale numero uno del Veneto, il più grande di tutta la zona – dice Cristian Simioni, uno dei quattro soci – potete ben immaginare il nostro stato d’animo”. Un altro socio, Fabio Volpato, racconta: “Mi hanno avvisato poco dopo che l’incendio si era sprigionato e sono subito accorso da Padova mentre vedevo mezzi dei vigili del fuoco diretti verso la discoteca. Non sappiamo quali possano essere le cause, lasciamoli lavorare”. Il bar che sorge vicino alla discoteca ha subito a sua volta dei danni, essendo stato parzialmente allagato dall’acqua impiegata dai vigili del fuoco per spegnere l’incendio.

Terremoto nei pressi di Barcis, a Pordenone

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Una scossa di terremoto è stata registrata poco fa tra Veneto e Friuli. Un terremoto di magnitudo 2.8 (scala Richter) è stato registrato alle 19.46 con epicentro a sei chilometri a Ovest di Barcis (Pordenone). Lo si apprende dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia.

Fonsai: il ministro della Giustizia pronto a riferire in Aula

giulia_ligresti_fonsai-tuttacronacaDopo che da varie parti politiche si sono levate voci di richiesta di spiegazioni e dopo diverse accuse, ha preso la parola il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, replica sul caso di Giulia Ligresti spiegando che nella vicenda non vi è stata nessuna interferenza con le decisioni degli organi giudiziari, ma solo un intervento “doveroso” finalizzato ad impedire eventuali gesti autolesivi. La Cancellieri si è inoltre detta, in una lettera ai Capigruppo di Camera e Senato, “pronta a riferire in Parlamento”.

Halloween “amaro” per i bimbi obesi

halloween-tuttacronacaIn America l’obesità è un problema che affligge ampie fette della popolazione, a partire dalla tenera età E così una donna del Minnesota sta destando scalpore con la sua decisione: niente “dolcetto o scherzetto” per i bimbi obesi. Al posto di ciocciolatini e caramelle ha infatti pronte delle lettere per convincerli a non esagerare con le abbuffate di dolci. Ovviamente subito la rete si è attivata e sui social network ha preso vita un dibattito tra chi critica e chi invece sostiene una simile idea. Dal canto suo, la donna si difende dalle accuse affermando che spera solo di contribuire a migliorare le abitudini alimentari. Per addolcire la notizia… ecco una carrellata delle torte più adatte per la notte più spaventosa dell’anno! Chissà, se i piccoli sovrappeso prenderanno alla lettera le parole della donna, forse l’anno prossimo ne offrirà una fetta anche a loro…

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Dario Fo vs Vaticano: “niente palcoscenico per lui e Franca Rame”

dariofo-censura-tuttacronacaLa settimana prossima ci sarebbe dovuta essere la rappresentazione dell’opera tratta dal libro di Franca Rame “In fuga dal Senato” presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma, una struttura nella quale, spiega Dario Fo, “abbiamo altre volte recitato, a cominciare da Mistero Buffo”. L’opera della moglie, recentemente scomparsa, “racchiude un’esperienza di vita e di azioni spesso contrastate perfino quando si trattava di carceri, di lotta alla droga, di opposizione alla guerra e ai massacri dietro i quali spesso si intravvedono chiaramente interessi giocati nell’affare e nel profitto”, dice Fo. Ma chi si aspettava di rivedere il premio nobel sul palco resterà deluso perchè “Oggi veniamo a sapere che la Santa Sede – proprietaria di quel locale – non ci autorizza a procedere con la rappresentazione del testo di Franca. Esplicitamente hanno dichiarato: “Niente palcoscenico per Dario Fo e Franca Rame”. L’attore si chiede allora: “Come può una Chiesa continuare con gli ostruzionismi da guerra fredda che in Italia abbiamo subito nell’ultimo mezzo secolo, ancora con la censura e il divieto? E ciò significa buttare un’ombra lunga e grigia sullo splendore e la gioia che Papa Francesco ci sta regalando”.

Processo Stato-Mafia: Napolitano pronto a deporre ma “limiti di conoscenza”

napolitano-giorgio-tuttacronacaLa Corte d’Assise di Palermo ha ammesso, lo scorso 17 ottobre, lla richiesta della Procura di citare a deporre come testimone il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, pur con alcuni limiti, che dovrà essere sentito sui colloqui tra l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino e l’ex consigliere giuridico del Quirinale, Loris D’Ambrosio. La Corte ha stabilito che la testimonianza del presidente dovrà avvenire “nei soli limiti della conoscenza del teste che potrebbero esulare dalla funzioni presidenziali e dalla riservatezza del ruolo”, come disposto dalla Corte costituzionale nella sentenza in cui aveva accolto la richiesta di Napolitano di distruggere le intercettazioni delle sue conversazioni telefoniche con Mancino. Lo stesso Napolitano ha inviato una lettera al presidente della Corte nel quale si dice pronto a deporre sottolineando che “sarebbe ben lieto di dare un utile contributo all’accertamento della verità processuale, indipendentemente dalle riserve sulla costituzionalità dell’art. 205, comma 1, del codice di procedura penale espresse dai suoi predecessori”. “Il presidente – precisa il Colle – ha nello stesso tempo esposto i limiti delle sue reali conoscenze in relazione” alla vicenda. Per quel che riguarda le intercettazione, non se ne parlerà durante il processo.

L’uomo azzannato ai testicoli dal suo pitbull non ce l’ha fatta: è morto oggi

pit-bull-tuttacronacaEra stato portato al San Raffele di Milano, dov’è deceduto oggi, un uomo di 30 anni che tre giorni fa era stato azzannato ai testicoli dal suo cane, un pitbull, in un appartamento nel capoluogo lombardo. Trovato dai paramedici a terra nel suo appartamento in via Cascia, dove era agli arresti domiciliari, e privo di sensi, si trovava in prognosi riservata. A lanciare l’allarme la fidanzata, che non riceveva risposte alle sue chiamate ed era preoccupata in quanto il compagno era affetto da diabete cronico.

La ragazza con l’orecchino di perla a Bologna: le mostre “monoquadro”

ragazza-con-orecchino-di-perla-tuttacronacaLa ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer verrà esposta a Bologna a partire dall’8 febbraio 2014 e già sono previsti migliaia di visitatori. Il dubbio che sorge è che si tratti, per molte persone, del richiamo di un’opera famosa molto più che una vera e propria cultura artistica. Fenomeno che accomuna l’arte mondiale ma che forse è più duro da digerire in un Paese che dell’Arte è stato culla e che pure ha eliminato dalle scuole l’insegnamento della Storia dell’Arte. Un evento quindi, come spiega La Repubblica:

A volte di opera ne basta una sola ed è un evento. Il San Giovanni Battista di Leonardo, a fine 2009, partì dal Louvre per arrivare a Milano. In un mese appena, il risultato furono 182mila visitatori. L’anno dopo, la Velata di Raffaello lasciò il fiorentino Palazzo Pitti per un tour americano on the road: Portland, Reno, Milwaukee. Come tappe del concerto di una stella pop. Nel 2011 il Narciso, che una parte della critica non attribuisce più a Caravaggio, si divise con mostre flash tra Montenegro (20mila biglietti in 13 giorni) e Cuba, dove ad aspettarlo erano in 60mila. In questo momento a Gerusalemme la star è l’Annunciazione di Botticelli, arrivata dagli Uffizi su un cargo. E c’è ancora chi raccoglie firme per “rimpatriare” per poco la Gioconda, sognando il grande happening. Il Vermeer di New York, che dall’8 febbraio 2014 sarà esposto a Bologna (a Palazzo Fava), è solo l’ultimo caso dell’opera d’arte nell’epoca della sua riduzione a feticcio.

E’ il critico d’arte Achille Bonito Oliva a spiegare: “Il pubblico ha bisogno di icone da cui partire. La ragazza con l’orecchino di perla è un’opera “interattiva”, una “acchiappasguardi” per visitatori che non necessitano di autorizzazione culturale. Vederla per loro è un atto liberatorio. Questo Vermeer sintetizza tutto il senso della luce dell’arte fiamminga, restituisce una visione tersa del mondo che il contemporaneo ha scompaginato e messo in crisi. Serve a sedare il nostro caos, ripristina un ordine visivo e psicologico. Facendo la fila per visitarla, si esprime il desiderio di trovare un rifugio mentre si vive in un’epoca opaca, controluce, ambigua”. Si cerca quindi un porto sicuro in un’epoca caratterizzata dall’incertezza, ma l’arte non dovrebbe essere solo questo, come precisa Gabriella Belli, direttore dei Musei Civici Veneziani che quest’anno ha portato a Palazzo Ducale l’Olympia di Manet per una mostra dedicata al pittore francese e al suo rapporto con l’arte italiana: “Le mostre devono essere occasioni di esperienza emozionale sì, ma anche di crescita culturale”. Riguardo all’Olympia: “In quel caso, l’opera ha trovato nuova vita perché innestata in una storia mai raccontata prima: era esposta per la prima volta con il suo modello di riferimento, la Venere di Urbino di Tiziano. Estrapolare un dipinto per “iconizzarlo” a me non interessa. Cristallizzarlo significa farlo morire, adorando il feticcio. Può essere divertente per qualcuno, ma il rischio è confinare l’arte in un’urna tombale. Un rischio, per altro, che in Italia si corre troppo spesso. Questo stile di mostra ha rovinato la storiografia e la museografia italiana”. E anche Tomaso Montanari, professore alla Federico II di Napoli, tiene a sottolineare come possa essere nocivo il creare dei feticci: “Dovremmo educare i cittadini a una dimensione contestuale e ambientale dell’opera d’arte. Ogni opera nasce da una relazione. Qui, invece, si distrugge il contesto e si tirano fuori i feticci. Che poi sono sempre quelli: un canone di 12 nomi con cui mettere in scena lo spettacolo. Così la missione dello storico dell’arte viene tradita. Per organizzare questo tipo di mostre-show basta una buona ditta di traslochi”.

Cancellieri e Ligresti: dal mondo politico si levano richieste di chiarimenti

anna_maria_cancellieri-tuttacronacaBeppe Grillo e Lega Nord “unite” su un fronte comune: che il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri dia dei chiarimenti sulla “vicenda torbida” che la vedono coinvolta nella vicenda Ligresti per quel che riguarda il passaggio ai domiciliari di Giulia Ligresti. In un’tercettazione, risalente al 17 luglio scorso e in possesso dell‘Adnkronos, la si sente rivolgersi a Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti, dicendo: “Comunque guarda, qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta”. Ma M5S e Lega non sono gli unici a voler capire. Danilo Leva, responsabile giustizia del Pd, chiede chiarezza: “È opportuno che il ministro Cancellieri, alla luce di quanto viene riportato da una agenzia di stampa, chiarisca il senso delle parole da lei proferite nel corso di una telefonata con Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti. Si tratta di una vicenda estremamente delicata su cui è necessario garantire la massima trasparenza. Bisogna inoltre fugare ogni dubbio che possano esistere detenuti di serie A e di serie B”. Ma la telefonata tra Cancellieri e Fragni non è l’unica intrattenuta tra le due famiglie. Il nucleo di polizia tributaria della Gdf di Torino ha scritto, in un’annotazione del 29 agosto scorso agli atti dell’inchiesta su Fonsai, “Dal monitoraggio delle conversazioni telefoniche è emerso che lo stesso ex direttore generale di Fondiaria-Sai”, Piergiorgio Peluso, figlio del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, “continua a intrattenere rapporti con alcuni dirigenti del Gruppo, interessandosi sia alle vicende giudiziarie che di quelle societarie”. Come riporta l’Huffington Post, nella stessa annotazione la Gdf spiega le ragioni per cui è necessario ai fini delle indagini captare le conversazioni telefoniche della stessa figlia di Salvatore Ligresti e di Peluso.

Quest’ultimo, scrive la Gdf, “è stato dal mese di giugno 2011 al mese di settembre 2012 direttore generale di Fondiaria-Sai spa, con deleghe strategiche”. La posizione, si legge ancora nell’atto, “di top manager all’interno della società, ha fatto sì che Piergiorgio Peluso avesse stretti legami con la famiglia Ligresti e altri alti dirigenti del gruppo Fonsai”. Dalle intercettazioni, spiegano ancora i finanzieri, è emerso che Peluso “continua a intrattenere rapporti con alcuni dirigenti del Gruppo, interessandosi sia alle vicende giudiziarie che di quelle societarie”.

Lou Reed: l’ultima foto

lou-reed-tuttacronacaSul sito di Lou Reed è stata pubblicata l’ultima fotografia scattata al cantante prima della sua recente scomparsa. Lo scatto è accompagnato da una dichiarazione di Tom Sarig, il manager, che spiega:

Due settimane fa Lou ha posato per un servizio fotografico che sarebbe dovuto servire per una campagna pubblicitaria della casa produttrice francese di cuffie Parrot, di proprietà del suo amico Henri Seydoux. A fare le foto è stato il famoso fotografo Jean Baptiste Mondino, e questa è stata l’ultima che ha scattato.

Ha un coltello in testa, ma attende il suo turno

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La notizia è stata battuta anche dall’Agi che scrive:

Le fotografie provengono dall’ospedale di Yanji, in Cina: l’uomo, di mezza eta’, attende nell’entrata della sala d’aspetto oppure seduto a braccia incrociate, apparentemente senza preoccuparsi della lama conficcata nella sua testa.
Secondo i media locali l’incidente sarebbe successo durante una finta lotta tra amici. L’uomo non sentiva dolore quando e’ arrivato all’ospedale e il coltello fu estratto con semplicità perché non aveva trapassato il cranio.

C’è anche un video che documenterebbe l’attesa:

In Cina l’uomo non è considerato un codice rosso e quindi attende il suo turno tranquillamente seduto nella sala d’aspetto dell’ospedale. Sul web, la foto sta facendo il giro del mondo, aiutata anche forse dalla giornata di Halloween e c’è chi si chiede se la notizia sia davvero reale o uno dei tanti fake. Per il momento l’ “Uomo calmo” come è stato soprannominato sembra comunque riscuotere successo… la sua pazienza un risultato lo ha già ottenuto, l’uomo è divenuto famoso in rete.

Delitto di Garlasco: le motivazioni dell’Appello bis

alberto_stasi_garlasco-tuttacronacaLa Cassazione ha depositato oggi le motivazioni della sentenza che, il 18 aprile scorso, ha riaperto il processo per il delitto di Garlasco. Nelle carte si legge che non è possibile “pervenire a un risultato, di assoluzione o di condanna, contrassegnato da coerenza, credibilità e ragionevolezza”. Stasi, assolto in I grado e dalla Corte di Assise di Appello di Milano il 6 dicembre 2011 dall’accusa di omicidio volontario della sua fidanzata Chiara Poggi, dovrà quindi ricominciare l’iter giudiziario con un processo di Appello bis. Ad avviso della I Sezione penale della Suprema Corte, il verdetto di assoluzione in Appello ha “un approccio non coerente ai principi della prova indiziaria” e segue un “non corretto percorso metodologico“. Secondo i giudici, infatti, gli elementi indiziari sono considerati in maniera isolata “e avulsi dal loro contesto”. L’accusato ha scelto il rito abbreviato, limitando in questo modo l’integrazione di approfondimenti istruttori, ma la Cassazione, accogliendo il ricorso del procuratore di Milano e dei famigliari della giovane vittima, ha concesso una serie di “integrazioni probatorie” al fine di far luce sul delitto. A passare sotto la lente saranno ora alcuni punti che non erano stati sufficentemente analizzati in precedenza, come spesso i genitori di Chiara Poggi avevano fatto rivelare. Durante l’Appello bis si provvederà pertanto ad approfondire la mappature di tracce ematiche lungo la scala della cantina dell’abitazione della giovane, l’esame del capello trovato in una delle sue mani, un ulteriore approfondimento del dna della vittima trovato sui pedali della bicicletta di Stasi. Non solo, è stato anche disposto un ulteriore accertamento sulla bicicletta da donna in possesso della famiglia Stasi, anche se diversa di quella che due testimoni dicono di aver visto davanti la casa dei Poggi il giorno del delitto (13 agosto 2007). Si provvederà inoltre a rivedere l’assenza di alibi dell’accusato durante i 23 minuti compresi tra le 9.12 e le 9.35 di quella mattina.

Colaninno ufficializza le sue dimissioni, in picchiata Alitalia

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“Dopo aver sostenuto la ricapitalizzazione di Alitalia, annuncio che, al termine delle operazioni ad essa relative, quando le mie dimissioni verranno formalizzate insieme a quelle di tutto il Cda, non sarò disponibile ad assumere nuovamente incarichi di vertice nella società”. Lo afferma il presidente della compagnia aerea Roberto Colaninno.

Ordina all’alunno di buttarsi dalla finestra… Per la scuola è morte accidentale!

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Una crudeltà? Una storia incredibile? Un ordine? Ancora non è chiaro ma sembra che un insegnante cinese abbia chiesto a un suo alunno di buttarsi dalla finestra dopo che per diverse volte aveva tentato di risolvere un difficile compito e ogni volta aveva fallito nel dare la risposta giusta. Così l’allievo su ordine del professore si è lanciato dal trentesimo piano. Almeno questo è ciò che racconta la Radio nazionale cinese (Cnr), che ha riportato la tragica notizia.  Sempre secondo l’emittente, sono state ritrovate delle note inequivocabili sui libri di scuola del bambino: “Maestro, non ci riesco. Ho già provato più volte a buttarmi dalla finestra”. Ora sotto processo è andato l’intero sistema scolastico cinese che chiede disciplina e completa sottomissione degli allievi ai loro insegnanti.

Dopo il tragico decesso del bambino i familiari hanno appeso avanti alla scuola, nella città di Chengdu, nella provincia del Sichuan, uno striscione con su scritto: “L’insegnante ha obbligato nostro figlio a buttarsi dal palazzo”. Ma per la scuola non c’è niente di irregolare: “Il bambino è morto accidentalmente”.

Verso il posticipo: chi scende in campo per Roma e Chievo?

strootman_roma_tuttacronacaPosticipo della 10a giornata di Serie A questa sera all’Ompico dove Garcia, intenzionato a battere il record di 9 vittorie di fila dall’avvio del campionato appartenuto alla Juve di Capello, non può permettersi di abbassare la guardia, soprattutto dopo le vittorie di Napoli e Juventus. Ma il tecnico giallorosso sa anche che proprio il Chievo, fanalino di coda della classifica con soli 4 punti, può dimostrarsi un avversario ostico proprio per il desiderio di scrollarsi di dosso la zona retrocessione. Ma se Garcia parte da una panchina forte, lo stesso non si può dire di Sannino, che se la gioca in 180 minuti: Campedelli si attende punti sia all’Olimpico che al Dall’Ara lunedì 4 novembre. Queste le probabili formazioni:

Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Marquinho, Borriello, Ljajic.
Chievo (5-3-2): Puggioni; Sardo, Frey, Claiton, Papp, Dramè; Rigoni, Radovanovic, Bentivoglio; Thereau, Paloschi.

Dal mare ai Monti tutti eravamo spiati, anche la fine del governo

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Nessuno l’avrebbe mai sospettato, neppure se fosse stato inserito in un film di 007 il pubblico lo avrebbe accettato, ma purtroppo invece, la potente centrale di spionaggio sembrerebbe proprio esistere e sarebbe nascosta a Milano tra parabole satellitari e impianti di aria condizionata. Il sistema è automatizzato e cattura telefonate che poi vengono immediatamente ritrasmesse negli Usa.  Almeno questo è quello che c’è scritto nei documenti di Snowden dove la centrale risulta essere attiva dal 13 agosto 2010. C’è quindi una data a cui far riferimento, c’è un luogo fisico da cui il meccanismo di intercettazione è partito, c’è un punto localizzabile che sembrerebbe essere il responsabile di quelle intercettazioni che hanno messo in “imbarazzo” Barack Obama quando ha dovuto rispondere al governo tedesco di quelle attività di spionaggio che potrebbero essere state compiute sui telefoni di Angela Merkel. Sembra proprio che a Milano e Roma siano state installate quelle strumentazioni capaci di captare ignari cittadini, così come i capi di stato.

Quando ci sono stati però il record dei controlli? Secondo l’Espresso:

Il record di controlli avviene nelle settimane delle dimissioni di Mario Monti da Palazzo Chigi, annunciate l’8 dicembre e formalizzate il 21: l’inizio della campagna elettorale più incerta della Seconda Repubblica. In questo periodo lo spionaggio quotidiano in Italia supera quello in Francia ed è inferiore in Europa solo a quello nei confronti della Germania.
Le priorità di Washington nella sorveglianza sono indicate in un altro file di Snowden: al primo posto ci sono “le intenzioni della leadership”, poi la “stabilità economica”, quindi le “minacce alla stabilità finanziaria” e gli “obiettivi di politica estera”. Ossia tutto quello che in quei giorni era messo in discussione dallo scioglimento delle Camere. Se anche lo spionaggio si fosse limitato al censimento di massa delle conversazioni – chi chiama chi, con quale sim e da quale cellulare – si tratterebbe di una grave intromissione nella vita democratica del paese. Ma non si può escludere che siano stati pure registrati i colloqui e seguiti i movimenti degli apparecchi. Le regole Usa vietano infatti l’ascolto e la tracciatura degli spostamenti solo nei confronti di cittadini statunitensi.

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Siriano si dà fuoco al Colosseo, è grave

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Un siriano di 24 anni, con passaporto svedese, si è cosparso di liquido infiammabile e si è dato fuoco in via del Tempio della Pace, nei pressi del Colosseo. Il giovane è stato soccorso del 118 e  trasportato al centro grandi ustionati del Sant’Eugenio. È in gravi condizioni. Ha ustioni sul volto e su parte del corpo.

La nuova moda agghiacciante: selfie al funerale

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Forse è solo per esorcizzare il dolore, forse è di cattivo gusto, forse è solo per stupire o chissà quali motivazioni ci possono essere per scattare un selfie al funerale della nonna o per controllare l’abito prima di prendere parte alla cerimonia. Sul web la moda c’è e si fa sentire:

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La promessa “hot” di Marino: spoglierello se la Roma vince lo scudetto!

marino-roma-spogliarello-tuttacronacaE’ intervenuto il primo cittadino di Roma alla trasmissione Supermax su Radio2 e ha lanciato la sua “sfida” a Sabrina Ferilli, storica tifosa giallorossa protagonista di uno spogliarello all’Olimpico quando la squadra della Capitale ha vinto lo scudetto. Ora ne vuole imitare il gesto e promette: “Se la Roma vince lo scudetto mi spoglio…”. Marino ha quindi aggiunto: “Ma ora non parliamone più, i tifosi sono scaramantici e si stanno già a grattare”. Proprio nei giorni scorsi l’attrice aveva passato il testimone a Ilary Blasi, invitandola a fare altrettanto in caso di successo a fine stagione.

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E’ troppo tardi? A Roma 6 feriti, a Ravenna sfilano i bancari…

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E’ troppo tardi? Oggi a Roma gli scontri tra polizia e movimenti per la casa sono stati molto pesanti. Una vera battaglia con 6 feriti tra cui un  carabiniere e un poliziotto, ma anche una manifestante che è stata colta da malore nel lancio di fumogeni e lacrimogeni. Nessuno sembra grave, ma grave è la tensione che si respira nelle strade, nelle piazze e nelle città di un’Italia che non ce la fa più. Stritolata dalle tasse, disoccupata e con pesanti tagli che hanno inciso sui servizi essenziali come a esempio le case e la sanità, sembra ora voler cambiare registro e quello che era una timida protesta, ora invece si sta trasformando in una vera e propria battaglia. Intanto la politica continua a discutere di Berlusconi, del voto di decadenza e di una Stabilità che porta 14 euro nelle tasche di alcuni italiani.

Come ci racconta l’Huffington Post: …E se a Roma sfila la rabbia di chi chiede il diritto all’abitare, a Milano, Ravenna e in altre città scendono in piazza i bancari. Lo sciopero ha raggiunto adesioni tra l’85% e il 90%, con oltre il 92% delle filiali chiuse. “Questa – si legge in una nota della Federazione Autonoma Bancari Italiani – è la risposta della categoria alla scellerata disdetta del contratto nazionale di lavoro dei 309 mila bancari italiani”. La percentuale, spiega il comunicato, è stata raggiunta “nonostante banche e gruppi bancari si siano rifiutati di accettare l’adesione allo sciopero” dei dipendenti “che avevano già programmato una giornata di ferie”. A Milano un folto numero di lavoratori bancari sta presidiando la sede dell’Abi.

Intanto si cerca di rassicurare il popolo in piazza con annunci dai Palazzi:

Arriva il rifinanziamento di due fondi contro l’emergenza casa:

  • il primo per l’affitto, attualmente a 100 milioni,
  • il secondo per i morosi incolpevoli.

E poi l’istituzione di un terzo fondo a garanzia dei proprietari di immobili.

Questo è quello che si è affrettato ad annunciare questo pomeriggio il Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, al termine di una riunione unificata con regioni, province e comuni, nell’ambito della conferenza stato-regioni, per contrastare l’emergenza casa. “Quello di oggi – ha spiegato il ministro – e il primo di un rapidissima serie di incontri operativi che portano il governo a fare un secondo provvedimento per sviluppare i punti concordati: per l’ emergenza a breve è necessario affrontare i due anelli deboli della catena: chi non riesce a pagare l’affitto non per sua colpa da un lato, e i proprietari delle case dall’altro”.

Poco prima c’era stato l’annuncio di Graziano Delrio, su twitter:

“Il fondo per le morosità incolpevoli e più flessibilità per gli sfratti permetteranno prime risposte concrete sull’emergenza casa”.

Intanto il “popolo della casa” continua ad assaltare i blindati e a lanciare frutta e uova contro la polizia. Gli elicotteri si alzano in volo… quando sarà il turno dell’Italia per tornare a volare?

Questione di cuore: la storia di Felice Natalino e l’addio all’Inter

felice-natalino-inter-tuttacronacaHa soli 21 anni e tutta la carriera davanti Felice Natalino, ma il suo cuore gli ha detto che è tempo per lui di lasciare il campo da calcio. Lo scorso febbraio, rientrato all’Inter dopo un prestito al Crotone, il difensore si è dovuto sottoporre a un intervento chirurgico a seguito di una crisi cardiaca. Si è poi dedicato alla riabilitazione, ma con il calcio è finita: “Il mio medico mi ha detto che non era il caso di forzare – rivela il giovane ex calciatore calabrese – e bisognava evitare troppo stress al mio cuore. Sono triste da una parte, ma felice dall’altra: sto bene, questo è quello che conta”. La sofferta decisione è stata comunicata dallo stesso giocatore via Twitter:

“Purtroppo il Destino ha voluto diversamente! Ma rimarrà per sempre in me l’onore di aver giocato con Dei come Lui!

tweet-natalino-tuttacronacaDopo l’annuncio del ritiro, alla Gazzetta dello Sport ha spiegato:

“Mi è stato detto che all’estero sarebbe possibile tornare a giocare – ha detto ancora Natalino -, ma sono io che non voglio sforzare il mio cuore. Non si tratta di avere un nulla osta agonistico, senza il consenso del mio medico, Simone Sala del San Raffaele, non avrei mai fatto nulla di più di quello che faccio ora”.

Nel frattempo, la rete si è stratta attorno a lui e non resta altro da dire se non fare il più immenso in bocca al lupo per il resto della sua nuova vita.

Cadavere amputato ritrovato a Molini di Tures, nell’Alto Adige

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Un ritrovamento macabro è avvenuto sui monti in Alto Adige a Molini di Tures dove è stato rinvenuto il corpo di un uomo completamente nudo, con parte della testa staccata la gamba sinistra e l’avambraccio destro amputati. Il cadavere è stato ritrovato lungo la passeggiata del torrente Aurino, immerso nell’acqua. La Procura ipotizza si possa trattare di un uomo di Campo Tures, Josef Feichter, classe 1955, di cui la sorella denunciò la scomparsa lo scorso 12 settembre. Per avere conferma, tuttavia, bisognerà attendere l’esame del Dna.

Juve-Catania: Bergessio ne esce con il perone rotto

bergessio-frattura-tuttacronacaNon è nuova la polemica dopo i match tra Juve e Catania e quest’anno la miccia è stata accesa dal fallo di Chiellini ai danni di Bergessio: il difensore bianconero entra duro ma non per far male a pochi minuti dal triplo fischio. L’arbitro Guida fischia il calcio di punizione e ammonisce lo juventino. Ma si capisce subito che l’infortunio è serio. E ora il bomber sudamericano ha pubblicato la sua lastra in Twitter: frattura del perone che lo costringerà a star fuori dal compo per un paio di mesi. Antonio Pulvirenti, presidente degli etnei, ha attacca duramente ai microfoni di Telecolor il difensore: “L’intervento di Chiellini su Bergessio è di una violenza inaudita, spocchioso e vigliacco, commesso da uno che sa di godere dell’impunità”. Sono poi arrivate, sempre via Twitter, le scuse del bianconero: “Ci tenevo a scusarmi anche pubblicamente con Bergessio per il mio fallo che ha causato il suo infortunio. Sono intervenuto sicuro di prendere il pallone, lui mi ha anticipato e purtroppo ho colpito in pieno la sua gamba. Mi dispiace davvero tanto e gli faccio il mio più grande in bocca a lupo per una pronta guarigione”. Chiellini, ieri sera si era subito scusato con Bergessio in campo, così come aveva fatto il tecnico bianconero Conte. Ma intanto per far capire il carattere di Pulvirenti basta vedere di che gesto si è reso protagonista ieri sera nell’intervallo. Come riporta Tuttosport, non riconosciuto da uno steward cui chiedeva di entrare negli spogliatoi, è arrivato quasi alle mani con lo stesso, mentre un suo collaboratore spingeva violentemente una porta che colpiva una steward bianconera alla testa.

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Rigurgito in culla al nido dove lavora la nonna, poco dopo la bimba muore

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E’ stata proprio la nonna della piccola di appena 6 mesi ad accorgersi che la nipote stava male e ha dato l’allarme. Immediati i soccorsi del 118, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per la bimba che ha avuto un rigurgito in culla, in un asilo di Robbiate, provincia di Lecco, subito dopo mangiato. Il rigurgito sembra che le abbia provocato un infarto e così il dramma si è consumato in breve tempo.

 

La gita in barca di Snowden a Mosca

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Ogni tanto Snowden riappare e ogni volta che lo fa si riaccendono i riflettori sul Datagate. Soprattutto in questi giorni in cui c’è il forte sospetto che a essere stati spiati non siano stati solo i privati cittadini o alcune associazioni ritenute “pericolose per la sicurezza” ma addirittura sembrerebbe che tra le intercettazioni ci sia anche il cellulare della Merkel e i telefoni del Vaticano, lui, Ed Snowden è in barca a Mosca, senza occhiali,  con una coppola bianca e rilassato. L’avvocato di Snowden ha poi riferito che l’esule avrebbe ormai trovato lavoro “in un importante sito web russo”.

La morte di Yara: Guerinoni è il padre biologico dell’assassino, lo dice il Dna

yara_gambirasio_tuttacronacaL’antropologa forense Cristina Cattaneo ha eseguito degli esami sui resti di Giuseppe Guarinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 a 61 anni, dai quali è emerso che si tratta sicuramente del padre biologico dell’uomo che ha ucciso la 13enne Yara Gambirasio. Le analisi sono state eseguite da del Dna estratto da un femore dell’uomo che è stato poi confrontato con la traccia genetica trovata sugli slip della giovane vittima.

E’ di Amanda la traccia di Dna sul coltello. Fu usato per uccidere Mez?

amanda-knox-tuttacronacaHanno concluso la perizia sulla traccia di Dna, individuata sul coltello considerato dall’accusa l’arma usata per uccidere Meredith Kercher, i carabinieri del Ris, che l’hanno appena depositata. La perizia, che era stata decisa dalla Corte, ha messo in luce come quella traccia di Dna, analizzata nel nuovo processo d’appello a Raffaele Sollecito e alla studentessa americana in corso a Firenze, appartenga ad Amanda Knox.

Piccoli panda crescono!

panda-tuttacronacaSono nati lo scorso 15 luglio i due cuccioli gemelli di panda gigante che hanno catturato il cuore di chi lavora allo zoo di Atlanta dove, in occasione del loro 100° giorno di vita, è stato realizzato un filmato che racconta la loro ancora brevissima vita. In tutti questi giorni, la madre Lun Lun non ha mai visto i suoi bebè, Mei Lun e Mei Huan, insieme. La loro fragilità, infatti, rende necessaria un’attenzione materna quasi esclusiva. Si è così deciso, com’era già stato fatto nella struttura cinese del Chengdu Zoo, di alternare i gemelli nati in cattività per i primi mesi. E la scelta si è rivelta vincente: i piccoli stanno benissimo e continuano a far innamorare a prima vista.

Terremoto in Taiwan, magnitudo 6.7

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Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.7, secondo l’istituto americano Usgs, è stata registrata a Taiwan alle ore 13:02 italiane, alle 20:02 locali. Nessun significativo allarme tsunami è stato lanciato per il momento.I servizi ferroviari nella zona sono stati immediatamente sospesi per effettuare controlli di sicurezza sulla linea. Nel resto del paese i convogli viaggiano a velocità ridotta. Ci sono stati alcuni blackout nella contea di Hualien. Il governo ha detto di essere pronto per inviare i soccorsi nell’area.

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La guerra del Cavaliere non è finita, nuove battaglie?

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La guerra di Silvio Berlusconi non è finita, anzi sembra quasi che sia alle prime battaglie che sicuramente il Cavaliere ha perso, ma che ora, è pronto  a guidare in prima persona, senza lasciarsi influenzare da colombe o falchi. In un’intervista a Bruno Vespa per il suo nuovo libro, l’ex premier annuncia guerra aperta: «La partita è ben lontana dal fischio finale, perché la sentenza che mi ha condannato è fondata su delle falsità, e sarà ribaltata molto presto», ha detto Berlusconi nel libro Sale, zucchero e Caffè. «Troppi giornali – continua – hanno titolato ‘L’ira di Berlusconi’. Io posso essere preoccupato, deluso, amareggiato ma l’ira proprio non mi ha mai posseduto». Interpellato sulla decisione della giunta del Senato di far votare la sua decadenza a scrutinio palese, Berlusconi risponde: «Mi pare tutto chiaro. Come dice una vecchia canzone di De Gregori, Non c’è niente da capire. L’atteggiamento della sinistra, e non solo, è ormai sotto gli occhi di chiunque abbia anche soltanto un minimo di onestà intellettuale. Ma hanno commesso un autogol; gli italiani hanno capito che vogliono eliminarmi per sempre dalla vita politica perché mi considerano l’ultimo ostacolo alla loro definitiva presa del potere».

Crudeli pazzo per Kakà: “Riccardino mio l’ha messa”

crudeli-milan-lazio-tuttacronacaCi sperava nella vittoria Crudeli, dopo che “Riccardino suo l’ha messa” portando in vantaggio i rossoneri in vantaggio al 54′. Ma al 72′ il sogno si è infranto con il pareggio dei laziali a firma di Ciani. Non migliora quindi la posizione di Allegri, esortato ad andarsene da una parte della tribuna. La dirigenza, in seguito, ha raggiunto negli spogliatoi col tecnico e la squadra per fare un punto della situazione. Ma ai microfoni di Premium Calcio l’allenatore salva in parte le prestazioni dei suoi uomini:

“Non rimprovero nulla alla squadra, abbiamo giocato molto bene e rischiato molto poco. E’ un periodo che ci gira storto, prendiamo gol alla prima occasione, ma stiamo migliorando e di questo sono contento. E’ un esempio per tutti per entusiasmo. Balotelli? Deve migliorare. Siamo stati ordinati dietro ed è quello che chiedo ai ragazzi. Sono stati molto bravi e non abbiamo rischiato praticamente nulla. Poi abbiamo preso gol perdendo la marcatura alla prima occasione e ci siamo disuniti nel finale per trovare la vittoria. Il responsabile sono io, ma lo ero anche quando abbiamo vinto lo scudetto. Stiamo migliorando e nel secondo tempo eravamo stanchi. Ricardo è un esempio per tutti e sono contento che stia facendo molto bene. Mario invece deve migliorare e giocare di più nell’area di rigore. Deve abituarsi a questo ruolo da punta centrale e da protagonista che non ha mai avuto”.

Più sereno il ct biancoceleste Petkovic, che ha ricevuto la fiducia di Lotito: il presidente lo ha difeso pubblicamente prima dell’inizio della partita:

“Abbiamo lasciato nel primo tempo troppa iniziativa al Milan. Dopo il gol subito abbiamo reagito, preso il gioco in mano e occasioni con Klose e Floccari. Sono contento della ripresa, meno nella ripresa. Hernanes ha pagato la situazione di tutta la squadra un po’ rinunciataria e ho preferito inserire Onazi che garantiva più velocità. Ho cercato di muovere un pò le acque ad un certo punto, nel primo tempo abbiamo concesso troppo spazio ma loro sono stati pericolosi solo con tiri da fuori area. Noi abbiamo avuto diverse occasioni per fare nostra la partita e portare a casa i tre punti”.

“Mangiamoci il Porcellum”

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Roberto Giachetti, deputato del Pd da quasi un mese in sciopero della fame contro l’immobilismo sulla riforma della legge elettorale e questa mattina alle nove di mattina, sull’assolata piazza del Pantheon a Roma è stata Scelta Civica ad inaugurare le manifetazioni del No Porcellum day con una colazione a base di maialino sardo e pane carasau tutto irrorato da un po’ di vino. Tanti curiosi e molti turisti hanno guardato con aria divertita la protesta e si sono uniti afferrando un pezzo di carne. All’ora di pranzo la protesta si sposterà a  Eataly, a Roma, saranno proiettati dei video sul Porcellum, e il vicepresidente della Camera aprirà un microfono a tutti quelli che vorranno esprimere la loro opinione sull’attuale legge elettorale. Sempre a Eataly sarà distribuita anche  porchetta gratis, al motto ‘Mangiamoci il Porcellum’ e anche il patron, Oscar Farinetti, aderirà alla protesta digiunando nella giornata odierna.

Anche il segretario democratico, Guglielmo Epifani, ha spinto sull’acceleratore: “Il Porcellum va cambiato – ha spiegato intervenendo ad Agorà – ma per avere una legge che assicuri governabilità. Il doppio turno è lo strumento migliore per garantire la governabilità”.

Religione a portata di un’app

smartphones-religioni-tuttacronacaSmartphone e religione. E’ questo il connubio che si è venuto a creare grazie a delle apposite app pensate per i credenti ai quali offrono dai quiz alle utility per localizzare ristoranti e bar “halal”, dove tutto è cucinato secondo la legge islamica. E per non sentirsi soli in rete, arriva anche il social network “Christian Cafè”, per chattare con altri utenti che devono avere come caratteristiche imprescindibili l’essere single e religiosi. Ai fedeli 2.0 è data anche l’opportunità d’individuare i propri peccati tra una lunga lista e scoprire le preghiere di penitenza che fa al caso loro con un solo click grazie a Confession, e poco importa se la posizione ufficiale della Chiesa cattolica è quella che il sacramento è valido solo grazie al rapporto diretto con il confessore: lo smartphone è sempre a portata di mano e non ha orari. E se i cristiani possono far riferimento al sito christianapps.com, per i credenti delle altre religioni arrivano app appositamente create, come la bussola per individuare la posizione della Mecca, il jukebox di canti sacri buddisti e anche l’elenco esaustivo delle divinità e delle festività induiste.

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Scontri a Roma, in via del Tritone tra polizia e movimenti per la casa

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Scontri a Roma, tra polizia e Movimenti della lotta per la casa si sono registrati questa mattina a Roma, dove un corteo è sfilato per le vie del centro storico della città. In via del Tritone i manifestanti hanno cercato di raggiungere il ministero del Lavoro ma sono stati respinti dalla polizia in assetto anti-sommossa.

Frutta, bandiere ed altri oggetti sono stati lanciati contro il cordone delle forze dell’ordine dal corteo dei manifestanti dei movimenti di lotta per la Casa e degli immigrati.

“Vergogna, vergogna” gli slogan urlati dagli attivisti, che sventolano bandiere con scritto “stop sfratti, sgomberi e pignoramenti”. Alcuni manifestanti stanno ora parlando con alcuni funzionari delle forze dell’ordine per capire se c’è la possibilità di continuare il corteo, partito da Montecitorio, dove alcuni manifestanti hanno lanciato uova. I negozi lungo via del Tritone hanno tutti chiuso le serrande.

Non si hanno, per ora, notizie di feriti.

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Alla figlia di Salvo Lima fu erogato 1 mln e 815mila euro

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Anche Wikipedia riporta i legami tra Salvo Lima e Cosa Nostra, ma nonostante questo nel 2006, secondo quanto scrive il Fatto Quotidiano, alla figlia Susanna Lima, la figlia di Salvo, l’eurodeputato Dc assassinato nel ‘92 a Palermo, ricevette dallo Stato un milione e 815 mila euro, denaro incassato grazie al Fondo di rotazione che la legge 512 del ’99 ha creato per i familiari delle vittime di mafia e terrorismo.

Ecco l’articolo del Fatto Quotidiano:

A erogarla alla primogenita del potentissimo luogotenente di Andreotti in Sicilia (già nel ‘ 76 riconosciuto dalla relazione di minoranza della Commissione Antimafia come “contiguo ad ambienti mafiosi’’) è il governo guidato da Romano Prodi: il Fondo di rotazione è gestito dal ministero degli Interni che nel 2006 è diretto da Giuliano Amato. Nessuno può parlare di un indennizzo illegale. Ma l’erogazione che, sul piano formale, appare rispettosa dei requisiti richiesti dalla legge 512, suona come una beffa se si legge la sentenza della Corte d’assise di Palermo che, nel 1998, condannando gli assassini di Lima, specificava, nero su bianco, come l’eurodeputato Dc fosse stato assassinato perché non era riuscito a mantenere “l’impegno affinché l’assegnazione del ricorso per Cassazione del maxi-processo venisse affidata alla prima sezione penale”, presieduta da Corrado Carnevale, che avrebbe provveduto “secondo le aspettative di Cosa Nostra, all’assoluzione della commissione provinciale”.

Nella sentenza, insomma, i giudici consegnano il ritratto di un notabile che, pur non essendo uomo d’onore, è “vicino” ai poteri mafiosi e che viene assassinato solo quando Cosa Nostra lo ritiene responsabile di non essersi speso abbastanza per l’assoluzione degli imputati del maxi-processo. Per questo motivo, quando il 5 maggio 2010 Giulia Maria Lo Valvo e Marcello Lima, la vedova e il figlio dell’eurodeputato Dc, bussano anch’essi a quattrini chiedendo di accedere ai benefici della legge 302 del 1990 per le vittime di mafia e terrorismo, la loro richiesta viene respinta. Dopo una rapida istruttoria, infatti, il ministro degli Interni Roberto Maroni, richiamandosi allo sbarramento previsto dalla norma che prevede come requisito fondamentale “la totale estraneità del soggetto leso ad ambienti e rapporti delinquenziali’’, risponde picche.

No allo status di familiari di una vittima della mafia, dunque, ma sì al rimborso milionario: il presupposto che impone la “totale estraneità” della parte lesa agli ambienti criminali non esiste nel Fondo di rotazione, che per concedere il denaro chiede (oltre alla costituzione di parte civile, la condanna degli assassini per fatti di mafia e il pagamento delle spese processuali a loro carico) che il richiedente non abbia riportato condanne definitive e che la vittima, al momento della morte, non sia sottoposta a misura di prevenzione, procedimento penale o condanna. Susanna Lima possiede tutti i requisiti, e suo padre – nonostante la contiguità con Cosa Nostra conclamata dalle sentenze – al momento dell’uccisione risultava incensurato. Ecco perché la figlia di Lima ha avuto quasi 2 milioni di euro dallo Stato ed ecco perché, nell’ultima udienza del processo sulla trattativa, al-l’avvocato che le chiedeva se avesse ottenuto il riconoscimento di familiare di vittima di mafia, la donna ha risposto di sì, per poi essere contraddetta dal marito, l’avvocato Carlo Lo Monaco, che all ’ Ansa ha precisato: ‘ ’Non è così. Mia moglie ha equivocato”. Ossia, ha confuso i modesti emolumenti previsti per i parenti delle vittime, con la somma ingente da lei percepita grazie al Fondo di rotazione che – almeno dal punto di vista esclusivamente formale – ha posto Lima sullo stesso piano di Falcone, Borsellino e di tutti gli altri servitori dello Stato caduti per mano mafiosa.

Dimmi “da dove” mangi… etichette e tracciabilità

coop-etichette-tuttacronacaSarà perchè la crisi accentua la paura di subire una truffa, sarà perchè si è sempre più preoccupati per la propria salute, fatto sta che s’inizia a far sempre più attenzione a quanto riporta l’etichetta dei generi alimentari, per conoscere la provenienza di quello che si sta per portare in tavola. E proprio per questa trasparenza si sta combattendo in Italia, affinchè venga adottato il Regolamento Europeo 1169/2011 che ha l’obiettivo di armonizzare le normative europee in fatto di etichettatura alimentare. L’avvocato Valeria Graziussi, responsabile del settore agroalimentare del Codacons, ha spiegato all’Huffington Post: “Gli operatori del settore si dovranno adeguare entro e non oltre il 13 dicembre 2014 perché è indispensabile controllare in maniera più stringente l’intera filiera produttiva, modificando l’etichetta e introducendo non solo il luogo di ultima trasformazione del prodotto, ma quello di produzione dell’ingrediente primario”. E sottolinea quindi: “Una grossa battaglia innanzitutto a difesa del Made in Italy e contro la contraffazione alimentare”. Del resto che questo sia un problema con cui già si stanno fancedo i conti è risaputo: i dati provenienti dal Nucleo Agroalimentare e Forestale del Corpo Forestale, forniti dal commissario capo Lando Desiati, parlano infatti di 1180 sanzioni amministrative per un valore di circa 3 milioni di euro e della scoperta di oltre 105 reati su un totale di oltre 6.400 controlli effettuati solo nel 2012. E se il concumatore ne esce disorientato, almeno sa di poter fare affidamento sui controlli qualità che iniziano quando i prodotti arrivano alla frontiera. Sempre Desiati rende noto:  “Alla dogana vengono verificate le condizioni igienico sanitarie e la “carta d’identità”. Bidogna inoltre ricordare che sul territorio nazionale operano anche gli organi di sorveglianza, quali Nas, Ministero della Salute, Ministero delle Politiche Agricole, Corpo Forestale e altri ancora. Tutti questi effettuano controlli periodici. E se al consumatore non è dato conoscere la provenienza dei prodotti, gli organi di polizia non soffrono di questo handicap: “A meno che non si tratti di un prodotto Igp o Doc è praticamente impossibile per l’utente finale capire da dove proviene con esattezza quel che consuma. Per i prodotti non certificati, infatti, in etichetta viene indicato solo il territorio nazionale di provenienza, non l’area o la regione geografica”. Ma le forze dell’ordine possono far riferimento al codice di lotto, indicato obbligatoriamente sui preconfezionati della grande distribuzione, e da qui accedere ai registri delle aziende riuscendo a risalire addirittura al terreno da cui proviene l’ingrediente primario utilizzato. Senza contare che controlli a campione permettono di analizzare tutti gli ingredienti primari. Poi ci sono le segnalazioni che provengono direttamente dal consumatore finale: “Ne riceviamo” conferma Desiati, “prodotti scaduti, non buoni, mal conservati o con etichetta dubbia e poco trasparente. In tal caso ci muoviamo subito per condurre tutte le indagini necessarie a garantire la sicurezza alimentare”. Ma per il consumatore che non vuole attendere controlli a campione e saperne di più, ora ci pensa la Coop, con un portale dedicato, www.cooporigini.it, che permette di conoscere il paese di provenienza di almeno due ingredienti principali dei prodotti del marchio. Come spiega l’Huffington Post:

Il procedimento è semplice: basta scrivere il codice a barre o il nome del prodotto e compariranno subito le informazioni relative alle principali materie prime impiegate nelle produzioni. Per offrire un’informazione ancora più completa, oltre alla provenienza degli ingredienti, sarà indicato anche il Paese dov’è situato lo stabilimento di produzione. Realizzata anche un’App (disponibile su piattaforma iOS ed Android) che consente, semplicemente fotografando il codice a barre, di ottenere le stesse informazioni offerte dal sito. Infine, per i 4 italiani su 10 che non usano Internet (secondo dati Confindustria) ci saranno punti di accoglienza negli oltre 1400 punti vendita Coop, dove saranno messi a disposizione depliant, cartellonistica e, in alcuni, pc per una consultazione “in loco”. “Massimo sforzo di trasparenza e correttezza per dichiarare e far capire ai nostri soci e consumatori che cosa arriva dall’Italia e cosa non può arrivare per i motivi più vari a partire dalla scarsità di alcune materie prime del nostro Paese. Un progetto apripista che ci auguriamo altri seguano” dichiarano dalla Coop. “Questo dell’origine delle materie prime è un progetto a cui lavoriamo da tempo, con rigore e determinazione – spiega Marco Pedroni presidente di Coop Italia– ma essendo la materia complessa, non basta limitarsi a dire se il latte o i legumi in scatola sono italiani o vengono dall’estero. Il problema è anche cercare di fare in modo che si capisca il perché. Il 60% dei nostri prodotti alimentari oggi sono fatti con materie prime di origine italiana. Ma l’informazione che spesso manca a tante persone è che, per tanti altri prodotti, che pure sarebbe possibile coltivare o produrre nel nostro paese, non siamo autosufficienti”.

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Photoshop in Cina usato per propaganda politica… il risultato è pessimo!

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La propaganda politica in una società come quella odierna deve passare per forza per l’immagine e lo sanno bene i cinesi che fanno un largo uso di photoshop… peccato che poi qualche risultato sia piuttosto “maldestro”! Uno di questi ha riguardato il governo di Ningguo (una città nella provincia centrale di Anhui, in Cina), che ha ammesso di aver creato un fotomontaggio raffigurante un uomo di potere con un cittadino malato. Il trucco non è riuscito perché Wang Jun, membro del comitato comunale del partito e vice sindaco, sembrava chiacchierasse con una donna anziana piccolissima e sproporzionata. La 103enne Cheng Yanchun era stata immortalata in un altro momento e le due foto sono state manipolate goffamente. La donna è diventata minuscola e il politica è senza gambe.

Ma non è l’unica basta dare un’occhiata anche a queste altre!

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Vendola indagato si difende così!

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Nichi Vendola, indagato dai pm di Taranto insieme ad altri 52 per “disastro ambientale” nell’inchiesta sull’Ilva, perché secondo i magistrati tarantini avrebbe fatto pressioni affinché Giorgio Assennato, il presidente dell’Arpa – nominato dallo stesso Vendola – non venisse riconfermato, si è difeso così sulle pagine di Repubblica di Bari:

«C’è stato un punto vero di contrasto tra noi, Regione, e una parte dell’ambientalismo: la morte del siderurgico. Mi sono battuto contro l’idea che quella fabbrica dovesse chiudere i battenti. La sfida per me era, ed è, quella della riqualificazione ambientale dell’acciaieria. Forse è una valutazione politica sbagliata, ma non mi sembra che sia un reato».[…]

«Io ho scelto e confermato il professor Assennato alla guida di Arpa per le sue qualità scientifiche e morali. Quanto al resto: basta consultare la documentazione degli atti amministrativi e delle scelte normative fatte in Regione, per rendersi conto che la mia amministrazione ha avuto la schiena dritta nei confronti di Ilva. Ritrovarmi nello stesso pozzo nero con gli inquinatori del capoluogo ionico, mi appare come un doloroso paradosso».[…]

«Perché dovrei abbandonare il campo? Non mi hanno mica trovato diamanti o lingotti d’oro. Non sapevo nemmeno di essere indagato. Ho operato nel rispetto della legalità. Per questo chiederò di essere ascoltato da quei magistrati che hanno portato alla sbarra un pezzo pregiato, e spregiudicato, di capitalismo italiano. Siamo in una fase preliminare dell’inchiesta, ma spero che la verità potrà emergere rapidamente»[…]

Niente da rimproverarsi? «Sì, una cosa: aver immaginato di poter portare sulle nostre spalle tutto il peso di una grande questione nazionale come Ilva, aver creduto di potere in solitudine sconfiggere l’arroganza dei Riva».

Google+ si arricchisce di nuove funzioni: arrivano anche i GIF

google+tuttacronacaGoogle+ offre nuove funzioni e migliora quelle già presenti ai 540 milioni dei suoi autenti attivi ogni mese. Quello che già da questa settimana si potrà testare sono le correzioni automatiche delle fotografia, le nuove funzioni video e i cambiamenti per Google Hangout. Per quel che riguarda quest’ultimo, una nuova app per Android integrerà le funzioni di localizzazione e di gestione degli Sms. La qualità delle videochiamate sia su smartphone che su pc con modalità full screen e l’aggiustamento automatico della luminosità dello schermo. Occhio di riguardo per le fotografie, con oltre 1.5 miliardi di nuove immagini postate ogni settimana. Ora sarà possibile effettuare la ricerca delle immagini grazie all’inserimento di parole chiave che permettono d’identificare quello che si desidere. Ma c’è anche la funzione “gomma”, capace di acquisire una sequenza di foto e cacellare gli oggetti in movimento presenti e che “disturbano” lo scatto. Non solo, grazie alla funzione filmato è possibile creare automaticamente un film con i momenti migliori fra le foto, includendo effetti, transizioni e colonna sonora, che è anche possibile modificare ulteriormente. Un nuovo strimento, inoltre, permette di catturare oggetti in movimento e creare una foto con effetto strobo. Infine, una nuova funzione Snapseed e un nuovo filtro HDR Scape, simile all’High Dynamic Range (HDR) ma che fornisce i risultati con un solo tocco. E per gli appassionati delle animazioni, si avrà la possibilità di creare GIF.

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Kliuchevskoi, lo straordinario video del vulcano in eruzione

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L’eruzione spettacolare del vulcano Kliuchevskoi sta davvero meravigliando molti utenti sul web. Kliuchevskoi è un vulcano o più correttamente uno stratovulcano  (un vulcano di forma generalmente conica costituito dalla sovrapposizione di vari strati di lava solidificata) della Russia estremo orientale, compreso nella Catena Orientale nella penisola della Kamčatka. Il video spettacolare è stato filmato da un fotografo tedesco e riportato dal Telegraph.

Fuori pericolo il bimbo caduto a Disneyland

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E’ salvo per miracolo il bambino di 5 anni che ieri era caduto da una vettura dell’attrazione “Pirati dei caraibi” di Disneyland Paris.  Il bambino, un francese di nome Iban, 5 anni, soffre di «compressione toracica» ma la prognosi è stata sciolta.

«Secondo i primi accertamenti – rivela una fonte dell’inchiesta – la colpa è del bambino, che si è alzato troppo presto», lasciando il sedile «mentre l’imbarcazione non era ancora ferma». E ciò «nonostante i messaggi che invitano i visitatori a restare seduti fino al fermo completo delle vetture». “Pirati dei Caraibi”, una delle attrazioni più famose del parco di divertimenti, resta chiusa fino a nuovo ordine.

Alla Camera dei Deputati la crisi non esiste: elettricista a 136mila euro

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I dati stavolta non sono stati divulgati da un ente italiano, ma da un’organizzazione di Boston, la “United for a fair economy”. L’organizzazione nata per contrastare le disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza ha reso noto che ad esempio:

  • un elettricista prende uno stipendio base di oltre 30.000 euro: dopo il 40esimo anno di servizio presso Montecitorio, però, lo stipendio diventa di 136.000 euro l’anno.
  • un commesso, invece, percepisce 60.000 euro di stipendio ‘base’, ma può arrivare anche a prendere 400.000 euro l’anno.

“Gli operatori tecnici, categoria nella quale rientrano i centralinisti, gli elettricisti e pure il barbiere di Montecitorio, vengono assunti con uno stipendio che supera di poco i 30 mila euro lordi l’anno. – scrive Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera – Ma già dopo 10 anni la loro busta paga è quasi raddoppiata, superando quota 50 mila, e a fine carriera può arrivare a 136 mila euro l’anno. Tradotto: un elettricista, un centralinista e un barbiere della Camera, anche se a fine carriera, messi insieme guadagnano quanto il segretario generale, che è pur sempre a capo di 1.500 persone”.

Le ragazze che “entrano” nei quadri

veneri-tumblr-tuttacronacaL’idea è venuta a una studentessa inglese 21enne, Vanessa Omoregie, che ha creato in Tumblr “CamGirlsproject“, dove gli autoscatti delle ragazze di oggi si sovrappongono ai dipinti di opere famose. La stessa giovane spiega: “Ho aperto questo Tumblr in risposta a tutti i commenti negativi che si possono leggere quando si postano autoscatti”. Per “diventare una Venere” basta scegliere uno dei dipinti da una lista, farsi un autoscatto e inviare l’immagine. Dopo di che non resta che attendere il fotomontaggio. Con questo progetto l’idea della 21enne è sì mescolare l’erotismo artistico a quello intimo delle giovani, ma anche riflettere sull’immagine della donna sul web: “Un autoscatto è la vostra rappresentazione e si può controllare quello che il mondo vedrà: questo è molto forte. Si parla spesso dell’immagine della donna, io volevo creare uno spazio in cui per una volta sono le donne a parlare di loro stesse”

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Regaliamo gli attributi a Hollande: l’insolita protesta degli ambientalisti

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Lo spirito francese non si smentisce mai! Gli ambientalisti, riuniti sotto il nome di “les Jeunes Ecologistes”, indignati per alcuni provvedimenti bloccati dal presidente francese Hollande decidono di protestare con un’insolita campagna che mira a regalare gli “attributi” al loro premier. La protesta è apparsa su Facebook e viene promossa offrendo degli  scroti accuratamente confezionati in pacchetti di plastica e disponibili in tre diverse dimensioni a seconda degli obiettivi da raggiungere. Le immagini dei testicoli sono state rapidamente rimosse dal social network ma il sito Politis ha successivamente ripubblicato uno screenshot della foto comparsa sulle pagine dei giovani ecologisti. La campagna è stata accusata di sessismo su più fronti e criticata anche dall’interno del movimento ambientalista. “Molti attivisti sono indignati, c’è una visione sessista, va detto”, ha ammesso sul web Lucas Nedelec, leader nazionale del gruppo dei giovani ecologisti.

Di male in peggio la disoccupazione giovanile in Italia

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Di male in peggio, questo è il tragico bilancio dei dati sulla disoccupazione italiana. Nuovo record dal ’77 toccato nel mese di settembre con un aumento che arriva al 12,5%  in rialzo di 0,1 punti percentuali su agosto e di 1,6 punti su base annua.  È il valore più alto dall’inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. Per i giovani poi il dato si aggrava. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a settembre registra un altro record, salendo al 40,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali su agosto e di 4,4 su base annua. In totale si è a quota 3 milioni 194 mila disoccupati.

 

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