Morte assurda e ancora la polizia sotto il mirino dell’opinione pubblica dopo che un agente ha ucciso un ragazzo di soli 19 anni. Il giovane ucciso con due colpi di pistola sparati da un poliziotto. Il ragazzo, Tyler Comstock, stava sul furgone del padre ed era stato proprio quest’ultimo, James, a chiamare la polizia dicendo che il figlio aveva rubato il suo furgone per andarsi a comprare le sigarette. Insomma una discussione familiare finita in tragedia. Nelle intenzioni del padre c’era solo la volontà di “dare una lezione al figlio ribelle”. L’agente più vicino, allertato dalla centrale, si è messo alla ricerca del furgone e appena rintracciato ne è nato un inseguimento con il giovane che si è rifugiato nel campus della Iowa State University, qui l’ufficiale avrebbe esploso 6 colpi di cui 2 mortali. Secondo l’ufficiale di polizia gli spari si sono resi necessari perché “hanno dovuto fermare la minaccia che il ragazzo rappresentava per il pubblico e gli ufficiali.”
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Morte assurda. 19enne ucciso dalla polizia, doveva solo avere una lezione
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/morte-assurda-19enne-ucciso-dalla-polizia-doveva-solo-avere-una-lezione/
Ciao Kurt… 19 anni dopo!
Mi piace infiltrarmi nell’ingranaggio di un sistema fingendo di farne parte e poi lentamente far marcire tutto l’impero da dentro.
Non c’è frase migliore per spiegare il fenomeno Cobain, ma se forse Kurt può avere una frase, che se pur limitante lo rappresenta, non c’è aforisma o parola per spiegare la rivoluzione che i Nirvana hanno operato. Artefice del grunge, figlio del rock, nipote stretto del punk rock e fratello dell’heavy metal che si incontra, e a volte si scontra, con l’hardcore punk e l’hard rock. Il grunge che supera il garage rock, che si ibrida, si contamina fino a diventare unico… un suono che è una città, che è quella Seattle di metà anni ’80, di quei camicioni di flanella, i capelli lunghi e i jeans strappati… è quel sapore tipico della birra dello stato di Washington, che le veniva dall’acqua prelevata dai pozzi artesiani. Quella stessa birra che ha segnato la cultura pop, che si era impressa sul paracadute attaccato al suo dragster. Quella città smeraldo, che si ghiaccia d’inverno, dove c’è un senso di sospeso, di mistico… di quelle note che vibrano e poi lentamente si trasformano per seguire il dolore dell’anima, quelle note che ti conoscono nel profondo, che sanno sviscerare la tua inadeguatezza a vivere… Kurt Cobain che travalica i confini di quello Stato sconosciuto a gran parte degli europei, di quella città che non è New York o Los Angeles… che non è neppure la ribelle San Francisco, che non è Chicago o Detroit… è la città in cui una piccola etichetta indipendente, la Sub Pop di Jonathan Poneman e Bruce Pavitt, scova il nuovo fenomeno musicale e produce i primi dischi di band come Mad Season, Green River o Mudhoney. E poi arriva il 1991 e nulla sarà più lo stesso. Il mondo capisce immediatamente che i Nirvana stanno a Seattle come i Beatles stanno a Liverpool… che quella sonorità viene generata da quel “freddo” dell’anima che si rispecchia nelle montagne che circondano la città, che quei due album cambieranno per sempre la storia della musica a livello mondiale. E’ il 1991 è Ten dei Pearl Jam e Smells Like Teen Spirit dei Nirvana. E’ il 1991 quando alcuni stati proclamano la loro indipendenza all’Unione Sovietica, è l’anno della Guerra del Golfo che, almeno a parole volge al suo termine. Quel secondo Vietnam, celato da vittorie che hanno il sapore di sconfitte… è l’anno in cui Kurt Cobain urla in un microfono il suo disagio e quell’urlo diventa la voce di milioni di adolescenti… come me! Quell’urlo che ti spacca l’anima e ti tira fuori il dolore e la rabbia che hai dentro, che ti fa sentire forte nel tuo essere vulnerabile, quell’inadeguatezza che diventa unicità…
A 19 anni dalla tua morte… GRAZIE KURT per avermi regalato l’URLO!
Pubblicato da tdy22 in aprile 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/05/ciao-kurt-19-anni-dopo/
La festa si trasforma in rissa per Bieber!
19 anni, una festa, una rissa! Così ha festeggiato Justin Bieber il suo compleanno. Le foto del cantante a torso nudo erano circolate su internet da giorni poi il “Mirror” ha ricostruito l’accaduto. Bieber doveva cenare insieme a quella che potrebbe essere la sua nuova ragazza, Ella-Paige Roberts Clarke, al Mint Leaf, e dopo si prospettava una serata tematica circense al Cirque du Soir di Soho. Invece il cantante e il suo gruppo sono stati dentro solo cinque minuti prima di essere cacciati perchè “puzzavano di erba” e la cosa ha fatto scatenare il putiferio fra gli addetti del locale e l’entourage di Bieber. Alla fine la sicurezza del locale ha costretto il gruppo di Bieber ad andare via.
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/la-festa-si-trasforma-in-rissa-per-bieber/
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