“La vita non è una commedia …

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… che puoi provarla prima. La devi vivere improvvisando.”

-Vasco Rossi- (La versione di Vasco)

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Dopo le foto della compagna, Di Cataldo corre al riparo: realtà alterata

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Ha postato foto shock e scritto sul suo profilo Facebook per raccontare la verità sul suo compagno, Anna Laura Millacci. Ora è il turno di Massimo Di Cataldo di rispondere e la sua risposta sul social blu non si fa attendere: “Solo poco fa ho appreso da facebook cosa sta succedendo e sono sconvolto. Come può una donna, madre di mia figlia, arrivare a tanto, alterando la realtà, solo perchè una storia finisce? Farò di tutto per tutelarmi, prima come uomo e poi come artista”. Risposta negativa dalla rete, in cui si accusa il cantante di essere una persona spregevole. La polizia ora sta indagando sul caso.

Piazza Montevecchio a Roma è a rischio voragine: fuoriescono acqua e sabbia

voragine-roma-tuttacronacaIn pieno centro a Roma, a due passi da piazza Navona, c’è il rischio che si apra una voragine. E’ da giovedì che piazza Montevecchio è semi-allagata. L’Acea, chiamata a intervenire, ha immediatamente fatto un sopralluogo ma, ad ora, è un nulla di fatto. Alcuni testimoni, presenti nel bistrot al centro della piazza, raccontano: “È saltato un sampietrino e l’acqua ha iniziato a zampillare”. Anche i vigili del fuoco sono intervenuti in maniera celere, salvo poi passare la palla nuovamente ad Acea dichiarando: “Devono spaccare e capire cosa sta succedendo qua sotto”. Nel frattempo, il sampietrino ‘colpevole’ continua a sprofondare e agli zampilli ora si è unita anche la sabbia. Gli abitanti si augurano un intervento efficace, prima che il buco diventi voragine e pr0vochi incidenti.

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Gara goliardica finisce in tragedia: beve 7 libri di birra, poi muore

birra-muore-tuttacronacaA Murcia, nel Sud della Spagna, un concorso per bevitori di birra è finito in tragedia per il vincitore, il 46enne Joaquin A.G. L’uomo ha seguito le regole della competizione: bere senza mai fermarsi il maggior numero di litri di birra in 20 minuti. Dopo aver ingerito 6 o 7 litri ed essersi aggiudicato la vittoria, si è sentito male e ha perso i sensi. I servizi di emergenza sono riusciti a stabilizzarlo sul posto, ma l’uomo è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale.

Il prete di strada, avrà… una piazza! La memoria di Don Gallo onorata a Genova

don_andrea_gallo_tuttacronacaIl 22 maggio moriva “il prete di strada” che tanti cuori ha toccato. Il giorno successivo il Gruppo EveryOne ha chiesto al sindaco di Genova e alle autorità della città, tramite Marco Doria da Roberto Malini, Dario Picciau, Daniela Malini e Steed Gamero, che fosse ricordato dal capoluogo ligure. Nella lettera si legge: “Abbiamo già inviato al Comune di Genova – e in particolare al Sindaco Andrea Doria, al vicesindaco Bernini, agli assessori alla cultura e ai servizi civici – la proposta di intitolare una via o una piazza cittadina di Genova a don Andrea Gallo. La città ha amato profondamente il ‘prete degli ultimi2 e serberà memoria imperitura per lui e la missione che ha svolto per tanti anni, rappresentando come nessun altro le virtù della solidarietà e della carità. Ci auguriamo che le autorità genovesi ascoltino la nostra richiesta e dedichino a don Gallo un pezzetto della città che egli amò con tutto il cuore e rese un posto migliore per tutti”. L’appello ha ricevuto risposta positiva. Durante la serata di ieri al Palacep per ricordare il fondatore della Comunità di San Benedetto il sindaco ha annunciato: “E’ giusto che Genova dedichi a don Andrea Gallo una piazza per onorane la memoria. Farò questa proposta che dovrà seguire le procedure ma confido in una decisione rapida”. Per quel che riguarda la piazza prescelta, dovrebbe trattarsi dello slargo senza nome nel mezzo del Ghetto.

Tevez mira alla Champions: “Vengo a scrivere altre pagine della storia della Juve”

tevez-juventus-tuttacronacaCantano “Carlitos Tevez uno di noi” i tifosi presenti a Chatillon e il nuovo numero 10 ricambia l’affetto e già si sente perfettamente integrato, tanto da essere pronto a vincere con i suoi nuovi colori: “Conoscevo tutta la grande storia, le grandi vittorie, per quello quando Conte e la dirigenza sono venuti a parlare con me non ho avuto dubbi. Vengo a scrivere altre pagine della storia della Juve. Tutta la gente chiede la Champions e faremo tutto il possibile per coronare questo sogno che abbiamo tutti”. Dell’esordio con quella maglietta bianconera ha poi raccontato: “Una sensazione molto bella. Indossare la maglia numero 10 della Juve, che ha tanta storia, mi fa sentire un privilegiato. La pressione è tanta e mi sto prepararando per dare soddisfazione alla gente”. Parole di simpatia anche per SuperMario, che lo voleva accanto a sè in campo: “Balotelli mi ha chiamato.E’ un mio amico, sa che gli voglio bene, e mi ha chiesto di andare al Milan. Ma io gliel’ho detto, il Milan non mi ha mai chiamato! Lui l’ha capito e infatti mi ha detto: ‘Guarda, sicuramente staranno parlando…’. Leggeva la stampa italiana e dei contatti, ma gli ho spiegato che io con il Milan non avevo parlato. Balotelli è un gran bravo ragazzo, diventa un po’ un personaggio quando vede le telecamere ma in fondo è un simpaticone”.

Polemiche a Venezia: sei vigili per arrestare un pittore di strada abusivo

pittore-venezia-scontro-vigili-tuttacronacaE’ stato arrestato ieri, in centro storico a Venezia, un pittore di strada abusivo che, dopo uno scontro con i vigili, si è gettato in un canale. L’uomo è stato quindi bloccato e arrestato. Ma quello che fa discutere è il modo di agire dei vigili urbani, in sei contro di lui e la violenza dimostrata. L’episodio, è stigmatizzato dal consigliere comunale della Federazione della Sinistra, Sebastiano Bonzio, che ha chiesto al sindaco Giorgio Orsoni un chiarimento urgente da parte del comandante della polizia municipale. Il fatto è accaduto vicino a Campo San Giorgio dell’Orio. Il pittore, privo dei permessi per esercitare l’attività in strada ma che afferma di aver richiesto più volte senza esito, è stato avvicinato dai vigili che hanno tentato di farsi consegnare tele e cavalletto dall’uomo di origine iraniana che reagisce, trattiene con forza le proprie cose, protesta mentre le persone che transitano sul Ponte del Megio iniziano ad inveire contro le forze dell’ordine. Nel trambusto l’uomo finisce in acqua: se spinto o per scelta non è chiaro. Il tutto termina con insulti e invettive dei passanti contro i vigili. Bozio spiega: “Nonostante lo stato d’animo del pittore appaia alquanto esagitato, la condotta tenuta in questo caso dalla polizia municipale sembra essere decisamente sopra le righe. La semplice attività di repressione, oltre ad essere inconciliabile con il sentire diffuso della nostra città, di sicuro non serve a risolvere i problemi e le dinamiche della vita culturale, economica e sociale cittadina che andrebbero governate ed armonizzate attraverso scelte che la politica avrebbe l’obbligo di compiere per costruire opportunità e non per castrare le attitudini dei cittadini”.

Scossa di terremoto nel Mar Ionio

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Le strumentazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv, hanno registrato un terremoto di magnitudo 2.3 che è avvenuto alle ore 19:10. L’evento in mare, localizzato nel distretto sismico del Mar Ionio, ha avuto ipocentro a profondità di 11.1 km. 

Partite gratis in streaming? Sequestro preventivo per il sito pirata Rojadirecta

rojadirecta-sequestro-tuttacronacaSequestro preventivo disposto dal gip di Milano Andrea Ghinetti per il sito pirata spagnolo Rojadirecta, dedicato alla trasmissione delle partite di calcio in streaming. Era stata la Procura a richiederlo, dopo gli esposti di Rti e della Lega Calcio. Presentato ricordo al Tribunale del Riesame dai legali del sito, gli avvocati Fulvio Sarzana, Giuseppe Vaciago e Giovanni Maria Riccio, per chiedere il dissequestro. Nel provvedimento per il reato di violazione della legge sui diritti di autore il gip spiega che “la diffusione telematica” da parte “del portale Rojadirecta” delle “trasmissioni sportive su cui la Lega Nazionale Giocatori Professionisti di calcio vanta i diritti di privativa” esula dai “confini dell’uso strettamente personale”. Inoltre il sito ha “provata finalità lucrativa”, per via delle “inserzioni pubblicitarie”. Quindi “l’oscuramento del sito, mediante il ricordato strumento dell’ordine di inibitoria ai fornitori di connettività, si pone come unico e necessario strumento di contrasto”. L’avvocato Sarzana ha dichiarato che ”è prematuro fare, allo stato degli atti, una valutazione in ordine all’azione della magistratura, in attesa della decisione dei giudici del Riesame”. In ogni caso, spiega, “non può non ravvisarsi come sia la Corte d’Appello di Madrid che un autorevole Corte statunitense abbiano già stabilito la legittimità dell’attività di Rojadirecta”.

Violenze in famiglia: pubblica le foto delle botte prese da Massimo Di Cataldo

picchiata-alm-dicataldo-tuttacronacaImmagini che colpiscono forte quelle postate da ALM, Anna Laura Millacci, sul suo profilo Facebook. Lei è una conosciuta artista visuale, compagna del cantante Massimo Di Cataldo che è anche padre di sua figlia e ora anche una donna che ha il coraggio di denunciare le violenze subite proprio per mano dell’uomo che dovrebbe amarla e rispettarla. Nella sua pagina le foto sono quelle tipiche del social blu: scatti di vita quotidiana. Poi però arriva una sequenza che mostra sangue, occhi gonfi, segni di percosse. Il testo che le accompagna serve per raccontare quanto accaduto. Le parole sono sempre le stesse, le immagini diverse. “Queste foto che ho postato sono di venti giorni fa. Ho pensato a lungo se farlo o meno. Ma credo nella dignità e nel rispetto delle donne. Ci sono donne che ogni giorno subiscono violenze e continuano a perdonare. Io il signor di Cataldo, faccia d’angelo e aspetto da bravo ragazzo l’ho perdonato tante volte. Anche quando ero incinta mi ha picchiata e rosalù é un miracolo sia nata. Questa volta le botte me le ha date al punto da farmi abortire il figlio che portavo in grembo. Io non ho un carattere facile e le liti possono accadere. Ma mai nessun uomo potrà mai più farmi questo a me e alla vita. E spero che questo outing e sputtanamento punblico sia utile a tutte quelle donne che subiscono uomini che sembrano angeli e poi ci riducono così. Continuando la loro vita sorridenti e divertiti ..come se nulla fosse accaduto. Di Cataldo se proprio devi continuare a fare musica..,se hai un po’ di dignità non nominare mai più le donne. Perché le hai sempre e solo menate. Proteggiamo i nostri figli dalla violenza e non facciamoci ingannare dalle canzoni romantiche. È questo lo sa bene pure la tua ex moglie Jorgelina”

Otranto: il naufragio che termina… in bilico sugli scogli!

yatch-molo-tuttacronacaNella tarda serata di ieri un’imbarcazione russa lunga 13 metri si è schiantata sugli scogli all’esterno del porto di Otranto. Le persone a bordo, tre adulti e quattro bambini di nazionalità russa e tedesca, provenienti dal Montenegro e usciti indenni, hanno ricevuto i soccorsi della Guardia costiera di Otranto e degli agenti del locale commissariato di pubblica sicurezza. Ad aiutare anche alcuni pescatori sportivi che si trovavano in zona. Tutti sono poi stati affidati al personale sanitario del 118.

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Caso Abu Omar: Robert Saldon Lady già rilasciato

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E’ stato fermato ieri a Panama l’ex capocentro Cia di Milano Robert Seldon Lady, condannato a 9 anni per la “extraordinary rendition” di Abu Omar. L’uomo, inseguito da un mandato di cattur internazionale dell’Italia sarebbe, stando a quanto riferisce il Washingon Post,stato rilasciato stamane dalle autorità locali e avrebbe già preso un volo alla volta degli Usa. Il rilascio sarebbe stato deciso per “evitare la possibilità che venga estradato verso l’Italia”. Greg Miller e Karen De Young, autori dell’articolo, citano una fonte di alto livello dell’amministrazione Obama, che dichiara: “in base alle nostre informazioni, (Lady) si trova a bordo di un aereo alla volta degli Stati Uniti proprio in questo momento”. Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia, aveva chiesto la conferma del fermo ritenendo di avere due mesi per chiederne l’estradizione, ma non c’è un trattato bilaterale con Panama le cui autorità avrebbero quindi aiutato l’ex funzionario a sottrarsi all’ipotesi di tornare in Italia a scontare la pena. Sul Washington Post si legge anche che non sono noti i mezzi con cui gli Usa abbiano ottenuto il rilascio e la consegna di Lady.

Allarme terremoto lanciato dagli scienziati: rapporto diretto con il fracking

fracking-terremoto-tuttacronacaLa conferma ufficiale che esista un rapporto diretto tra le attività di estrazione di gas naturale attraverso la fratturazione idraulica, o fracking, e alcuni terremoti sembra arrivare da tre articoli pubblicati sulla rivista Science. E se tale tecnica sembra essere responsabile di sismi di bassa intensità, fino al 3°, la tecnica di iniezione delle acque reflue nel sottosuolo – associata al fracking o anche a tecniche per la geotermia – potrebbe produrre terremoti anche superiori al 5°. Andrebbe inoltre considerato il fatto che i terreni sottoposti a queste tecniche possono risultare più sensibili alle conseguenze di violenti terremoti in altre parti del mondo, le cui onde sismiche potrebbero produrre contraccolpi disastrosi. Secondo William Ellsworth, sismologo all’US Geological Survey, il terremoto che colpì l’Oklahoma il 6 novembre 2011 fu causato da un vicino impianto di iniezione di acqua ad alta pressione nel sottosuolo. Stando al sismologo, in soli 10 anni sono quasi decuplicati i terremoti superiori alla magnitudo 3: da una media di 21 all’anno nel 2000 a un massimo di 188 nel 2011. Tale cambiamento non può derivare da cause naturali: negli ultimi 10-15 anni gli USA hanno avvitato una vasta campagna di trivellazioni per l’estrazione di shale gas. Il gas di scisto, più comunemente noto come gas naturale, è abbondantissimo negli USA: lo si estrae pompando in profondità enormi quantità di acqua ad altissima pressione in grado di rompere gli strati geologici dov’è intrappolato, così da permetterne poi la rapida risalita in superficie. Oltre al rischio di contaminazione delle falde acquifere, si sostiene che il fracking possa provocare anche terremoti: su un secondo studio pubblicato si legge che almeno la metà dei terremoti, di intensità pari o maggiore ai 4,5°, avvenuti negli USA negli ultimi 10 anni hanno interessato aree limitrofe ai siti di iniezione delle acque. Un terzo studio, a opera di due ricercatori dell’Università della California a Santa Cruz, ha preso in considerazione la sismicità prodotta dagli impianti geotermici. Stando agli studi, la pratica di iniettare acqua in profondità per favorire l’estrazione di energia geotermica produce terremoti i cui numero e intensità si riducono proporzionalmente alla riduzione del volume di fluido iniettato o estratto. In Italia non si utilizza il frackling, ma ci sono centrali geotermiche. E potrebbe insorgere una preoccupazione anche per l’attuale Campi Flegrei Deep Drill Project, che ipotizza in futuro una centrale geotermica. Emily Brodsky, autrice di uno degli studi, ha spiegato: “Dobbiamo riuscire a studiare più a fondo questi fenomeni per essere in grado di informare gli operatori sulla quantità di acqua che è possibile aspirare o iniettare in sicurezza”. Il timore è che l’indebolimento del sottosuolo e la pressione esercitata sulle faglie possano attivare terremoti di intensità maggiore associati con supersismi in altre parti del mondo. I terremoti in Cile del 2010, in Giappone nel 2011 e a Sumatra nel 2012 hanno avuto ripercussioni negli Stati Uniti: le onde sismiche prodotte hanno infatti fatto tremare con maggiore intensità le aree interessate da fracking o da centrali geotermiche. Per il principio di precauzione, stando a simili valutazioni, tali attività potrebbero essere interrotte e la Francia ha approvato già da qualche anno una monatoria sul fracking. Gli Usa, al contrario, puntando all’indipendenza energetica dall’estero, stanno incrementando gli impianti di estrazione.

La tragedia del porto di Genova: Jolly Nero troppo veloce e strumenti guasti

Jolly-Nero-tuttacronaca-periziaDalla perizia effettuata sulla Jolly Nero, disposta dopo la tragedia costata la vita a nove persone, trapela che l’imbarcazione era troppo veloce per le acque ristrette del porto di Genova. Oltre a questo, gli strumenti erano guasti e c’erano state almeno altre tre avarie precedenti per il mancato avviamento del motore. I guasti erano avvenuti tre volte a Genova e una a Suez, una volta con il comandante a bordo. Ora sono al vaglio anche le altre navi del gruppo Messina. In uno dei passaggi della relazione si legge: “Se la Jolly nero avesse affrontato la manovra di evoluzione invece che a 3,4 nodi a un nodo in meno, questo avrebbe consentito tempi e spazi di reazione molto più ampi senza provocare ritardi significativi se il motore fosse ripartito, ma questo non è avvenuto”. Ora la perizia, una ventina di pagine con una trentina di allegati, è stata depositata dai consulenti della procura nell’ambito dell’inchiesta sull’abbattimento della Torre piloti il 7 maggio scorso.

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Shock sulla panchina del Barcellona: Vilanova lascia per malattia

tito-vilanova-lascia-tuttacronacaAncora problemi di salute per il tecnico del Barcellona Tito Vilanova. Il club catalano ha convocato per questa sera alle 20.30 una conferenza stampa alla quale interverranno anche il presidente Rosell e il d.s. Zubizarreta durante la quale verrà comunicata la notizia ai media. Vilanova si ferma quindi per dedicarsi completamente alle cure e verrà sostituito da Joan Francesc Ferrer, noto come Rubi, nell’ultima stagione al Girona.

La Juventus punta a Radja Nainggolan?

nainggolan-juventus-tuttacronacaRoma e Inter hanno tentato per settimane a comprare Nainggolan, ma senza esito. Ora all’orizzonte del futuro del giocatore sembra apparsa la società bianconera che cerca anche una sistemazione per il portiere Nicola Leali. Considerato che Agazzi, probabilmente, lascerà il Cagliari, la Juventus potrebbe girarlo in comproprietà ai sardi nell’ottica di un possibile assalto a Radja Nainggolan.

Domenico Picchini: dal palco di Italia’s Got Talent al carcere

domenico_picchini_prigione-tuttacronacaSi è fatto conoscere per la sua capacità di gonfiare fino a far esplodere borse dell’acqua calda e canotti da mare per bambini a Italia’s Got Talent il 52enne Domenico Picchini a cui ieri i carabinieri del suo paese, Sant’Egidio hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo è accusato di maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie. Già in precedenza era stato colpito da un provvedimento con il quale il gip Giovanni de Rensis gli intimava di tenersi a 500 metri di distanza dalla donna e a cinque chilometri dalla sua abitazione. Picchini, con la scusa di riallacciare civilmente un rapporto, ha tentato di riavvicinarsi alla donna ma subito è tornato alla luce il suo atteggiamento violento, con minacce e atteggiamenti persecutori. Le violenze e le vessazioni erano attuate anche in presenza delle figlie, alle quali erano state riservate delle minacce di morte. Le giovani sono chiamate oggi a testimoniare a favore della madre.

Terrore in Maryland: piccolo aereo si schianta e… entra in una casa

aereo-precipita-maryland-tuttacronacaSi è schiantato un piccolo aereo in Maryland, terminando, come ha riferito la polizia, il suo volo a South Bruce Street, non lontano dalla scuola elementare. Il velivolo, mentre precipitava, ha prima sfiorato proprio l’istituto e alcune case per poi centrare un edificio. Decollato dall’aeroporto di Suburban, l’aereo non è riuscito a prendere quota precipitando dopo solo pochi minuti di volo e colpendo come prima cosa un albero. Fortunatamente non c’erano persone negli edifici coinvolti e l’unico ferito è il pilota, trasportato in ospedale in gravi condizioni ma che non sarebbe in pericolo di vita.

Roberta Ragusa: traccia biologica nell’auto di Sara Calzolaio

ragusa-tracce-biologiche-tuttacronacaI carabinieri del Ris di Parma avrebbero trovato una traccia biologica sull’automobile di Sara Calzolaio, l’attuale compagna di Antonio Logli del quale, alcuni giorni fa, i militari avevano ispezionato il furgone in uso. Il marito di Roberta Ragusa, scomparsa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012, è indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. La Calzolaio ha ricevuto di recente l’avviso di garanzia con l’accusa di favoreggiamento, proprio per consentire l’ispezione della vettura mentre Valdemaro Logli è accusato di concorso in occultamento di cadavere. Sull’auto del suocero della Ragusa le analisi hanno escluso la presenza di tracce, mentre due reperti biologici sono stati trovati nel vano di carico del furgone di Antonio Logli e nell’auto di Sara Calzolaio. La prima però, stando a quanto si apprende da fonti investigative, è troppo piccola e dunque inutilizzabile. Gli accertamenti, quindi, si stanno effettuando su quella repertata su un tappetino dell’abitacolo dell’auto della Calzolaio. Nel frattempo, i carabinieri proseguono le loro indagini e stanno ultimando una mappatura di luoghi sui quali effettuare nuove ispezioni con il georadar alla ricerca del corpo di Roberta Ragusa.

Processo Ruby 2: Fede, Mora e Minetti colpevoli

nicole-minetti-condannata-ruby-tuttacronacaE’ arrivata oggi dal Tribunale di Milano la sentenza per il processo Ruby 2. Emilio Fede e Lele Mora sono stati condannati a 7 anni di carcere mentre per l’ex consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti la condanna è di 5 anni e 2mila euro di multa. I tre imputati dovranno inoltre pagare le spese processuali. Per quello che riguarda l’interdizione dai pubblici uffici, il tribunale di Milano ha disposto la perpetua per l’ex direttore del Tg4 e l’ex talent scout, mentre per la Minetti l’interdizione dai pubblici uffici è stata stabilita a 5 anni. I giudici hanno inoltre disposto la trasmissione degli atti alla procura per Silvio Berlusconi ed altre persone, tra cui i suoi avvocati Ghedini e Longo, nella sentenza sul caso Ruby a carico di Fede, Mora e Minetti, in relazione alla violazione delle indagini difensive.

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Caso Shalabayeva: “I kazaki ordinarono il blitz”. La ricostruzione del prefetto Valeri

shalabayeva-kazaki-tuttacronacaIl Corriere della Sera spiega che nuovi e clamorosi particolari sono stati rivelati dal responsabile della segreteria del capo della polizia Alessandro Valeri cha ha riferito come il gabinetto del ministro dell’Interno seguì ogni fase dell’operazione kazaka. Tanto che la seconda irruzione del 29 maggio scorso nella villetta di Casal Palocco, dove si riteneva fosse nascosto Mukhtar Ablyazov, fu decisa nell’ufficio del prefetto Giuseppe Procaccini. E ordinata ai poliziotti direttamente dall’ambasciatore Andrian Yelemessov. La conferma arriva dal prefetto Gaetano Chiusolo, il capo della Direzione Centrale Anticrimine, che ricevette sul suo cellulare le disposizioni del diplomatico. I loro verbali, così come quelli di tutti gli altri funzionari coinvolti, sono stati consegnati al Parlamento in vista della votazione sulla mozione di sfiducia contro Angelino Alfano prevista per oggi al Senato e conclusasi con la vittoria dei no. Negli atti allegati all’inchiesta condotta dal prefetto Pansa si legge quante e quali irregolarità e omissioni siano state commesse fino al rimpatrio di Alma Shalabayeva e della figlia Alua, mettendo tutti gli uffici della polizia a disposizione di un’autorità straniera. Il titolare del Viminale ha sempre dichiarato “Non ne sapevo nulla” salvo poi essere smentito dallo stesso Procaccini.

E’ lo steso Valeri a raccontare: “Il 28 sera dopo le 20 fui chiamato dal prefetto Procaccini per recarmi nel suo ufficio per comunicazioni urgenti. Nell’ufficio del capo di gabinetto trovai l’ambasciatore Yelemessov e un consigliere della stessa ambasciata. Dopo le presentazioni il capo di gabinetto mi rappresentò che le autorità Kazake avevano segnalato la presenza in Italia di un pericoloso latitante. Lo stesso ambasciatore rappresentò ampiamente i motivi di preoccupazione in ordine alla pericolosità del latitante, precisando che lo stesso era armato, accompagnato da uomini armati e con collegamenti con il terrorismo internazionale. Nella circostanza consegnò un carteggio inerente lo stesso latitante, tra cui una copia del bollettino di ricerche internazionali diramato dall’Interpol. Il prefetto Procaccini me ne consegnò una copia. Rappresentai all’ambasciatore che si sarebbe dovuto rivolgere alla questura e lui mi riferì che quella mattina aveva parlato della cosa con il dirigente della Squadra mobile Renato Cortese, a cui aveva fornito gli stessi elementi informativi, con precisa indicazione della villa ove il latitante si nascondeva. Chiamai attraverso il cellulare Cortese, il quale confermò di avere incontrato l’ambasciatore e che già avevano organizzato una perquisizione nella villa alle prime ore del giorno dopo. Raccomandai di tenermi informato.” Quindi Valeri contatta tre persone: Francesco Cirillo, vicecapo della polizia, il prefetto Chiusolo e “subito dopo il vicecapo vicario”, Alessandro Marangoni. Il racconto prosegue: “Il mattino dopo, il giorno 29 intorno alle ore 7, venni informato dell’esito negativo delle ricerche. Immediatamente riferii l’esito delle ricerche al prefetto Procaccini e al prefetto Marangoni. Qualche ora dopo, in ufficio, fui riconvocato dal prefetto Procaccini perché era ritornato l’ambasciatore Yelemessov. Mi recai da lui ed il diplomatico esternò dubbi sulla efficacia dell’intervento fatto dalla polizia italiana, sostenendo che il latitante poteva essere nella villa in qualche nascondiglio appositamente realizzato. Non ricordo bene se avvisai io la questura o Chiusolo, oppure fu lo stesso ambasciatore che mi disse di aver informato la Questura”. Chiusolo, nella sua deposizione, spiega che le cose non sono andate esattamente così: “Il 29 mattina la dottoressa Luisi Pellizzari, il capo dello Sco, il Servizio centrale operativo, mi riferì l’esito negativo delle ricerche. Nella stessa mattinata ho ricevuto una telefonata da parte del prefetto Valeri che mi riferiva che l’ambasciatore, con il quale si trovava nella stanza del capo di gabinetto, sosteneva che il latitante potesse essere ancora nella villa di Casal Palocco e che lo stesso disponeva di ulteriori informazioni. Per queste ragioni l’ambasciatore mi avrebbe richiamato ed in effetti dava i miei recapiti telefonici all’ambasciatore per contattarmi”. Pansa ammetterà poi al Parlamento che il contatto si è rivelato molto più invasivo. Verbalizza Chiusolo: “Circa un’ora dopo ricevevo una telefonata dall’ambasciatore che mi precisava che allo scopo di fornirmi necessari dettagli sarebbe venuto nel mio ufficio. In effetti non giungeva lui nel mio ufficio, ma l’addetto legale dell’ambasciata per parlarmi di queste ulteriori informazioni. Lo saluto soltanto e lo faccio accompagnare dalla Pellizzari che riceve le informazioni sul ricercato e trasmette i relativi dati alla Mobile”.

A questo punto avviene la seconda irruzione: nessun segno della presenza di Ablyazov ma, al suo posto, vengono trovate la moglie e la figlia. Alma Sharabayeva è prelevata ed espulsa. In seguito arriva la decisione di rimpatriarla. Tra i numerosi agenti dell’immigrazione e della questura presenti con lei al momento di trasferimento all’aeroporto di Ciampino, l’unica donna è l’assistente capo Laura Scipioni. E’ lei che, nel verbale, ricostruisce ciò che accadde nello scalo. Afferma anche: “Fui informata che erano arrivati il console e il consigliere d’ambasciata. Durante l’incontro con il console, il consigliere, con atteggiamento preoccupato mi mostrava il biglietto da visita del prefetto Procaccini dicendo che stava cercando di contattarlo, fatto che riferivo al dottor Conti, funzionario addetto della Polaria”. A questo punto il consigliere avrebbe fatto cinque tentativi di chiamata prima di allontanarsi per parlare: dettaglio che potrebbe dimostrare che il gabinetto venne informato anche delle procedure di espulsione. Da parte sua, Procaccini ha sempre dichiarato che solo il blitz era di sua conoscenza. Ma sono i verbari a confermare che non solo tutti erano a conoscenza di quanto stava accadendo ma anche che si sono messi a disposizione delle autorità kazake, in un primo tempo provando ad arrestare Ablyazov, fosse un dissidente, quindi consegnando loro sia la moglie che la figlia. LA Scipioni ha ammesso che la signora “mi disse che suo marito era stato in prigione e molti loro amici erano stati uccisi dagli uomini del presidente”. Forse questo sarebbe stato sufficiente per credere che Alma Shalabayeva era davvero in pericolo, come cercava di spiegare da due giorni.

Nuova scossa di terremoto in Toscana, tra Massa e Lucca

terremoto-toscana-tuttacronacaUna nuova scossa di terremoto è stata registrata oggi alle 15:25 nel distretto sismico di Frignano, in Toscana. Secondo i rilevamenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv, l’evento ha avuto una magnitudo 2.4 e si è verificato a una profondità di 11.1 km. I comuni interessati sono stati Casola in Lunigiana (MS) e Giuncugnano, Minucciano, Piazza al Serchio e Sillano (LU).

Marotta fissa il prezzo per Vucinic: il montenegrino è sul mercato

mirko-vucinic-juventus-tuttacronacaIl numero 9 della Juventus, Mirko Vucinic, si vede soffiare il posto da titolare dai due nuovi acquisti bianconeri, come s’intuisce dalle parole di Antonio Conte: “Difficile immaginare una Juventus con Vucinic, Tevez e Llorente contemporaneamente in campo”. Stando a una simile dichiarazione, è impossibile immaginare, per i mesi a venire, un 4-3-3, o un 3-3-4 con Vucinic. Il montenegrino potrebbe dunque entrare nella lista dei “cedibili” e Marotta ha già fissato il prezzo: per lui si chiedono 15 milioni. Del resto Vucinic gradirebbe potersi giocare le sue chance, partendo da una posizione superiore nelle gerarchie.

Parla il padre di Beatrice Papetti: uccisa una seconda volta dalle leggi italiane.

beatrice_papetti_tuttacronacaGabardi El Habib, il magrebino che si era costituito una settimana dopo aver investito e ucciso la 16enne di Gorgonzola Beatrice Papetti, è uscito dal carcere ed è agli arresti domiciliari. La decisione è stata così commentata dal padre della ragazza, Nerio Papetti: “Le leggi italiane hanno ucciso mia figlia per la seconda volta”. Per l’uomo è infatti “assolutamente inaccettabile” che il gip abbia disposto i domiciliari per l’investitore. Ha quindi aggiunto che “non è normale che accadano disgrazie simili e il responsabile vada fuori. Ho amici e colleghi stranieri che mi raccontano di come sia severa la legge nei loro Paesi, questa persona ha la famiglia all’estero, scapperà. Le leggi italiane hanno ucciso mia figlia per la seconda volta”. Dopo l’arresto, il pm di Milano, Laura Pedio, titolare delle indagini condotte dai carabinieri, aveva chiesto il carcere come misura cautelare per il marocchino, mentre la difesa, con l’avvocato Giovanni Marchese, aveva chiesto i domiciliari, spiegando anche che l’uomo “non è un pirata della strada”. Alessandro Santangelo, gip di Milano, ha disposto i domiciliari perchè, da quanto si è saputo, è una misura idonea a garantire le esigenze cautelari: principalmente il pericolo di reiterazione del reato e poi quelli di fuga e di inquinamento probatorio. L’uomo, infatti, è accusato di omicidio ma nella forma colposa mentre l’altro reato contestato, l’omissione di soccorso, non prevede la misura cautelare.

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Si toglie la vita gettandosi da un traghetto sullo Stretto di Messina

suicidio-stretto-messina-tuttacronacaSi è tolto la vita lanciandosi da una nave traghetto partita dal porto di Messina con destinazione Villa San Giovanni un messinese di 50 anni. L’imbarcazione si era staccata dal molo da soli 5 minuti quando l’uomo, per motivi che non sono ancora stati accertati, si è gettato nelle acque dello stretto. L’allarme è partito dalla nave non appena il corpo è stato avvistato. La Capitaneria del corpo è intervenuta prontamente recuperando il corpo.

L’ultimo saluto a Vincenzo Cerami: oggi i funerali a Roma

Vincenzo-Cerami-funerali-tuttacronacaSi sono svolti alla Chiesa degli Artisti i funerali di Vincenzo Cerami, lo scrittore e sceneggiatore che ci ha detto addio mercoledì dopo una lunga malattia. Alla cerimonia, sobria e intensa, hanno preso parte, tra gli altri, Roberto Benigni con Nicoletta Braschi, Ettore Scola, Nicola Piovani, Marco Bellocchio, Raffaele La Capria, il sindaco di Roma Ignazio Marino, Walter Veltroni, Antonio Albanese, Laura Morante, il ministro dei Beni culturali Massimo Bray.


Durante la funzione Mariano Rigillo ha letto un brano dal Vangelo, Silvia Siravo ha recitato la preghiera degli artisti, mentre Norma Martelli, moglie di Piovani e interprete di molti spettacoli di Cerami, ha letto alla fine alcuni suoi versi concludendo: “Grazie poeta da tutti gli attori per tutte le parole con le quali ci hai fatto giocare”. Erano circa 200 le persone che, all’esterno, hanno riservato un ultimo applauso all’autore che tanto da dato alla nostra arte. Il feretro è tumulato al cimitero Flaminio.

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Il comico Stefano Ranucci, “Rana”, ferito in un incidente

rana-incidente-tuttacronacaE’ rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre era in sella alla sua Vespa mercoledì pomeriggio Stefano Ranucci, in arte “Rana”. Il comico e cabarettista ha urtato una Panda che si era fermata per immettersi su un’altra strada a Tornette, ad Ancona. L’uobo, che battendo il viso ha perso conoscenza, è stato fatto rinvenire da un medico suo conoscence che subito l’ha soccorso. Dopo le prime cure sul posto, Rana è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette per tutti gli accertamenti e ora è ricoverato in ospedale. Le sue condizioni non sono preoccupanti.

Flash storm a Roma: la Capitale colpita da temporale e bombe d’acqua

maltempo-roma-tuttacronacaSi è abbattuto soprattutto sul quartiere ovest di Roma l’improvviso e violento temporale che ha colpito la Capitale. Il flash storm ha portato con sè tuoni fortissimi e un’acquazzone decisamente violento e le condizioni meteo sono destinate a peggiorare nel pomeriggio in quasi tutta Italia. Ad essere colpite da forti temporali saranno soprattutto le regioni del centro come Lazio, Toscana e Umbria ma sono previsti anche sulle Alpi. Sereno sulle isole, poco nuvoloso in Pianura Padana, Nordest, Puglia e Calabria. Possibili rovesci anche su Marche e Abruzzo.

“Il silenzio sugli ufo deve terminare”: così l’uomo che camminò sulla luna

ufo-verità-tuttacronacaE’ stato il sesto di dodici astronauti a camminare sulla luna Edgar Mitchell: l’82enne prese infatti parte alla missione Apollo 14. A differenza degli altri suoi colleghi che sono stati nello spazio, però, lui non ha problemi a parlare del fenomeno degli Ufo, anche se premette di non averne fatta esperienza diretta ma sottolineando di essere “molto preparato sull’argomento”. Pilota nell’esercito Usa e ingengnere aeronautico insignito di onorificienze importanti, Mitchell ha avuto a che fare anche con il caso Roswell: “Sono stato contattato dai persone collegate agli osservatori dei fatti originali, come la persona che ha recapitato le bare di dimensioni minuscole per contenere i corpi degli alieni recuperati”. Insomma, l’ex astronauta non ha problemi a usare termini come ufo, alieni, Roswell e su Roswell Mitchell ritiene che i suoi contatti militari dicano il vero quando parlano di alieni. Sull’incidente avvenuto, parlando della presunta copertura della notizia spiega a Bloomberg: “Credo che inizialmente la giustificazione fosse che la popolazione non fosse pronta a una notizia del genere. Ma siamo da molto oltre quel punto”. Ma se qualcuno sa, ora, bisogna che rompa il muro del silenzio. E se non lo fa, ammesso che questo qualcuno esista, è per soldi. “E’ un’opinione personale: ricordo quello che disse il presidente Eisenhower nel suo discorso finale, ovvero “diffidate della struttura industriale militare”, credo che sia questo il nodo della vicenda”. Poi specifica: “Ma non bisogna ridurre la questione all’industria militare, c’è tutta una serie di organizzazioni che si muovono in questo senso per garantire dei profitti. Abbiamo inventato gli aerei all’inizio del 20° secolo, vent’anni dopo avevamo un’industria aeronautica. Pensate a cosa possa significare questo rapportato al viaggio nello spazio, se avessimo controllo della tecnologia dietro gli Ufo. Pensate alla quantità di soldi che gira intorno a questa vicenda”. Quello che non si può fermare è la ricerca: “Dobbiamo continuare a sviluppare tecnologie per portare l’umanità su altri pianeti, ma dev’essere uno sforzo mondiale perché nessun paese può farcela da solo. Le nazioni dovranno saper attraversare lo spazio perché prima o poi da questo pianeta dovremo andare via, il sole prima o poi finirà il suo ciclo vitale”.

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I tifosi del Napoli sognano: Ibrahimovic atteso in città?

Ibrahimovic-napoli-tuttacronacaL’Internacional ha accettato l’offerta di 21 mln più tre di bonus: è praticamente fatta quindi per l’arrivo del Brasiliano Leandro Damiao sulla panchina del Napoli. Ma per il reparto avanzato, ora che De Laurentiis ha in tasca i soldi della vendita di Cavani, nonostante si continui a parlare di Higuain e Osvaldo, il grande sogno è Ibrahimovic. Il suo agente Mino Raiola è in Francia: chissà se per negoziare la partenza dello svedese e delle voci incontrollate danno addirittura il giocatore in città per lunedì. La questione aperta resta per il portiere: la trattativa per Julio Cesar è in stallo a causa dell’alto ingaggio e con l’Arsenal interessato, in Inghilterra rimbalza la voce che il club partenopeo si sarebbe fiondato su Pepe Reina, l’estremo difensore spagnolo del Liverpool e pupillo di Rafa Benitez, che ha lo stesso agente. Per di più il portiere è in uscita dal Liverpool, dopo che i Reds hanno acquistato il belga Mignolet dal Sunderland con un investimento da 9 milioni di sterline. Lo spagnolo però vuole giocare titolare, soprattutto considerato che si tratta della stagione che conduce al Mondiale brasiliano. Il Napoli sembra voglia aspettare ancora per Julio Cesar, il preferito, ma se la situazione non si sblocca, si andrà dritto su Reina, anche per dare il via libera a De Sanctis, già d’accordo con la Roma.

Incidente a Capri per l’ex di Dzemali, Alessia Tedeschi. E’ ricoverata

alessia-tedeschi-incidente-tuttacronacaSecondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata sbalzata fuori da un tender di circa 4 metri impegnato nel traino di giochi d’acqua con altre persone la modella 22enne Alessia Tedeschi. L’ex fidanzata del calciatore del Napoli Dzemaili è stata in seguito, probabilmente, colpita dalle eliche del motore fuoribordo riportando una lesione al bacino e ferite e tagli multipli sulla schiena. Ricoverata all’ospedale di Capri, il Capilupi, ha inoltre subito l’asportazione della milza ma non è in pericolo di vita. Il comandante di uno yacht ormeggiato nelle vicinanze di Marina Piccola ha contattato via radio la Guardia Costiera di Capri. Immediata l’uscita della motovedetta in mare e l’arrivo dell’ambulanza del 118 a terra. Il personale medico l’ha sottoposta alle prime cure e subito trasportata all’ospedale.

“Chiuso per indignazione”: D&G abbassano le serrande a Milano

D&G-serrata-tuttacronacaContinua lo scontro tra il Comune di Milano e gli stilisti Dolce e Gabbana, iniziato con le dichiarazioni dell’assessore al Commercio Franco D’Alfonso (“Qualora stilisti come Dolce e Gabbana dovessero avanzare richieste per spazi comunali il Comune dovrebbe chiudere le porte, la moda è un’eccellenza nel mondo ma non abbiamo bisogno di farci rappresentare da evasori fiscali”) e proseguito con un tweet di Stefano Gabbana (“Fate schifo”). L’assessore ha poi spiegato: “Era una frase estrapolata da una conversazione informale riguardante argomenti generali, che non esprimeva l’opinione dell’Amministrazione. La presunzione di innocenza vale per tutti”. Il sindaco Pisapia è quindi intervenuto a sua volta: “La battuta dell’assessore D’Alfonso è stata improvvida, ma la reazione di Stefano Gabbana è stata ingenerosa”. “Milano è la capitale della moda, un settore che sosteniamo con piena convinzione e massimo impegno”. Oggi i due stilisti hanno risposto con la pratica: chiuse le boutique milanesi. “Chiuso per indignazione”, con tanto di traduzione in inglese, è la scritta che appare in vetrina su grossi cartelli. Sotto, l’articolo con le dichiarazioni incriminate.

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Sversamento di greggio in mare a Salerno

salerno-sversamento-tuttacronacaE’ avvenuto ieri sera, durante le operazioni di rifornimento di carburante del cargo Euroferry Brindisi nel porto di Salerno, uno sversamento di idrocarburi in mare. I mezzi della Capitaneria di porto e della società Castalia, inviati dal Ministero dell’Ambiente, sono immediatamente intervenuti sul posto. Sono state posizionate in mare panne assorbenti per contenere l’inquinamento.

Scontri in Spagna: manifestanti chiedono le dimissioni del premier Rajoy

scontri-spagna-rajoy-tuttacronacaNottata caratterizzata da violenti scontri quella appena trascorsa sulle strade di Madrid invase da migliaia di manifestanti che hanno chiesto a gran voce le dimissioni del premier Mariano Rajoy. Lo riferisce il Guardian. Poco prima della mezzanotte sono scoppiati gli scontri che hanno visto  coinvolti i gruppi di dimostranti e gli agenti anti-sommossa. Diversi sono i manifestanti che sono stati arrestati mentre il numero dei feriti è ancora imprecisato.

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Mozione di sfiducia al Alfano: Letta difende il vicepremier. In Senato vince il no

ALFANO-sfiducia-tuttacronacaSi vota la mozione di sfiducia del M5S ad Alfano, presentata in merito alla gestione del caso Ablyazov, oggi in aula al Senato. E’ il senatore grillino Mario Michele Giarrusso a spiegare il motivo della sfiducia: “non è un atto politico, ma per dare dignità al nostro Paese, perché la barbarie non vi può albergare”. Il pentastellato ha aggiunto: “è stato gettato enorme discredito sul nostro Paese, l’operato del ministero dell’Interno ci ha fatto vergognare di essere italiani”. La senatrice Anna Maria Bernini (Pdl) replica che ad Alfano, “vittima di una campagna orchestrata per mettere il crisi il governo”, deve arrivare “una fiducia piena”. La senatrice spiega anche come “Alma e la sua bambina devono essere aiutate a tornare, non usate”. Bisogna superare, invita la Bernini, “il meccanismo perverso delle strumentalizzazioni”. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ribadisce invece che il governo, e quindi anche Angelino Alfano, non sapeva e non è stato coinvolto nella vicenda Ablyazov. Proprio perché l’esecutivo era all’oscuro di tutto, sottolinea, “l’espulsione della moglie di Ablyazov e della sua figlioletta è per noi motivo di imbarazzo e discredito”.

Al termine della votazione, il Senato ha bocciato la mozione con 226 no e 55 sì. Il Pd ha votato no alla sfiducia turandosi il naso e Zanda ha chiesto al ministro di valutare le dimissioni almeno da uno dei suoi incarichi. E’ stato quindi recepito il messaggio iniziale di Letta: “Il voto che vi chiedo oggi non è solo un ‘no’ alla mozione di sfiducia presentata da Sel e Movimento cinque stelle, che ovviamente rispetto. Quello che chiedo è nuovo atto di fiducia al governo che ho l’onore di presiedere”. Nichi Vendola, via Twitter, ha commentato al termine della votazione: “Credo che con il voto di oggi al Senato – con penoso,patetico, impudico salvataggio di #Alfano – è andato in scena il copione dell’ipocrisia”. E ancora: “governo Letta è gravato da un’ombra morale, non soltanto da un’ipotetica politica. Sono prigionieri politici di #Berlusconi #Alfano“. E se Berlusconi, alla domanda dei giornalisti se gli sia piaciuto il discorso di Letta, ha risposto “Sì, molto”, Alfano ha dichiarato “C’era una mozione di sfiducia che è stata bocciata e io sono soddisfatto”.

Giallo a Milano: Nicoletta Figini trovata morta nel suo appartamento

nicoletta-figgini-omicidio-tuttacronacaE’ stata la colf a trovare, in un appartamento di via Ramazzini, in centro a Milano, il corpo senza vita della 55enne Nicoletta Figini. La donna ha notato la porta d’ingresso aperta e ha avvisato la custode dello stabile: entrate, la macabra scoperta. La Figini, che viveva da sola e gestiva un negozio di telefonia nei pressi dell’abitazione, aveva nastro adesivo sulla bocca: la polizia non esclude quindi che si possa trattare di un omicidio. La vittima, che uno dei condomini descrive come “particolarmente riservata”, era conosciuta nel quartiere.

L’annuncio dei Viola: Jovetic è ufficialmente del Manchester City

Stevan-Jovetic-city-tuttacronacaLa Fiorentina lo comunica via Twitter: è stato “raggiunto l’accordo con il Manchester City Football Club per la cessione a titolo definitivo del calciatore Stevan Jovetic”. Dopo cinque anni e 40 gol, il montenegrino saluta Firenze mentre i Della Valle si aggiudicano circa 30 mln di euro: 26 subito, 4 di bonus. Il City quindi ce l’ha fatta: ha batutto il Chelsea e sblocca Ilicic, destinato a diventare, nelle prossime ore, viola. Per quel che riguarda Stevan Jovetic, per lui un contratto quadriennale e 120mila sterline a settimana. A firenzeviola.it il montenegrino ha dichiarato: ”Firenze mi resterà sempre nel cuore, ma ora sono molto felice di andare a giocare al Manchester City, è una squadra importantissima della Premier, ho tanta voglia di vincere qualcosa. Normale che i tifosi siano un po’ arrabbiati, ma da parte mia non è stato mai detto nulla contro di loro o contro la Fiorentina. Vorrei essere compreso nella mia scelta, sono ancora giovane, avevo voglia di cambiare aria anche se lascio una grande Fiorentina e sarebbe stato bello giocare in coppia con Mario Gomez”.

Recuperati i manoscritti di Giovanni Verga

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Trentasei manoscritti, centinaia di lettere autografe, bozze, disegni e appunti. Il tutto opera dello scrittore siciliano Giovanni Verga. E’ questo quanto è stato sequestrato a Roma e Pavia dai carabinieri del Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale. Il valore stimato è di 4 milioni di euro. Il materiale  è ora al centro ricerca Fondo Manoscritti Università di Pavia.

19 luglio 1992: la strage di via D’Amelio. L’Italia ricorda il giudice Borsellino

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19 luglio 1992: in via Mariano D’Amelio Paolo Borsellino viene ucciso dalla mafia. Per lui, e la sua scorta, è stata scelta una morte uguale a quella dell’amico e collega Giovanni Falcone, ucciso a Capaci il 23 maggio dello stesso anno. Rita e Salvatore, fratelli del magistrato, in occasione del 21esimo anniversario hanno detto di voler “consegnare la memoria alle nuove generazioni”. Nessuno deve pensare che “Paolo Borsellino possa essere ricordato un solo giorno all’anno. In quel giorno di 21 anni Paolo Borsellino, dopo aver pranzato a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, si recò assieme alla sua scorta in via D’Amelio, dove viveva sua madre. Una fiat 126 parcheggiata nei pressi dell’abitazione con circa 100 kg di esplosivo a bordo detonò al passaggio del giudice, uccidento oltre al magistrato anche i cinque agenti di scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Solo antonino Vullo sopravvisse: al momento della deflagrazione stava parcheggiando uno dei veicoli della scorta.

Il magistrato Antonino Caponnetto, in un’intervista alla Rai, ha dichiarato che, secondo gli agenti della scorta, la strada era pericolosa, tanto che era stato chiesto di procedere preventivamente a una rimozione dei veicoli parcheggiati davanti alla casa. Il Comune non accolse la richiesta. La bomba che provocò la morte del giudice e della scorta era radiocomandata a distanza, ma non è mai stata definita l’organizzazione della strage. Paolo Borsellino era a conoscenza di un carico di esplosivi arrivato in città appositamente per essere utilizzato contro di lui. Oggi sono tante le manifestazioni in ricordo di quella strage, una ferita ancora aperta della Storia italiana. Nel vento sventolano agende rosse, simili a quella che utilizzava il giudice e che si era pensato di aver riconosciuto in un video d’epoca. La scientifica decise poi che si trattava solo di un parasole. Rita Borsellino ha affermato: “Dopo 21 anni di false verità e buchi neri, non posso cedere alla debolezza ma devo avere la certezza di arrivare alla verità, altrimenti non crederei più nello Stato, in quella parte dello Stato che deve poter trovare giustizia e libertà”.

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Va all’asta la villa di Miami dove visse Gianni Versace: base d’asta 25 mln

casa-casuarina-tuttacronacaCasa Casuarina va all’asta. Lamar Fischer, presidente dell’ominima casa d’aste, ha spiegato: “vale più di 50 milioni di dollari e ci aspettiamo che venga venduta per una somma ben superiore”. La villa, che sorge a Miami, è quella in cui visse Gianni Versace e davanti alla quale, nel 1997, lo stilista venne ucciso. L’attuale proprietario, ora fallito, l’aveva trasformata in un hotel di lusso. Per oltre un anno è rimasta sul mercato per 125 mln di dollari, cifra poi passata a 75 mln. Ma la dimora, costruita nel 1930 e acquistata nel 1992 da Versace che la ristrutturò e vi aggiunse una nuova ala spendendo 33 mln, è finora rimasta invenduta e ora andrà all’incanto con un prezzo a base d’asta di 25 mln. La magione ha una superficie di oltre 2.100 metri quadrati con 10 stanze, 11 bagni e una piscina a mosaico da 16 metri delineata in oro a 24 carati ed è situata su Ocean Drive.

Lucia Annibali: parla l’avvocatessa sfregiata con l’acido

annibali_lucia-tuttacronacaEra aprile quando, rientrata a casa, l’avvocato Lucia Annibali trovò due uomini, al soldo dell’ex, che l’attendevano per sfregiarla con dell’acido. In una lunga intervista al Corriere della Sera la 35enne racconta ora quei terribili giorni. L’ultimo ricordo, prima che la vista si annebbiasse, è di quell’uomo incappucciato. “Mi ha guardato, aveva in mano un barattolo”. Dopo di che sono arrivati le urla e il dolore. “Ricordo la mia faccia che friggeva, rantolavo”. Ma la donna non si arrende alla disperazione, ricomincia dalla speranza, determinata. “Non mi arrenderò mai, lo sappia chi mi ha fatto tutto questo. Possono avermi tolto il viso, non la voglia di ricominciare. Sono qui, viva. Ho giurato a me stessa che ce l’avrei fatta e ce la farò”. Il percorso l’ha già intrapreso e ora cerca di ritrovare un volto, dopo che qualcuno ha tentato di cancellare il suo con la violenza.”Quella non sono più io”, ammette quasi parlando a sé stessa guardando le foto della sua vita. “So perfettamente che non tornerò com’ero prima, ma ci andrò il più vicino possibile”. E prosegue: “Ho in programma un’operazione per allargarmi la bocca, così sembrerò ancora più umana e finalmente potrò tornare sorridere”. Dell’ex, Luca Varani, non vuole parlare, preferisce concentrarsi sul suo presente e futuro. “Posso solo dire che adesso sto molto bene con me stessa rispetto a un minuto prima dell’aggressione: almeno è finita tutta quell’angoscia che potesse succedermi qualcosa”. Tra le difficoltà da affrontare, ci sarà anche quella di tornare tra la gente: “Ora dovrò tornare tra la gente. Una specie di uscita l’ho fatta: mi guardavano tutti. Ma prima o poi ci riprovo”.

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