Tutti gli articoli con tag 17th december 2013
“A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Amore incondizionato: il cane che si sacrifica per salvare i padroni
Arriva dall’America la storia di Cora, il cane eroe. Era in auto con i suoi padroni, Shelby e Joshua Keller, quando la vettura è rimasta coinvolta in un incidente stradale in una strada buia di Othello (Washington)ed è finita in un campo. La coppia non riusciva ad uscire dalle lamiere ma Cora è fuggita dal finestrino e si è diretta verso la strada. Qui ha incrociato l’auto guidata dall’agente di polizia Adolfo Colorado: per attirare l’attenzione dell’uomo, il cane è andato a schiantarsi contro la vettura, trovando la morte sul colpo. Il poliziotto, fermatosi, ha così trovato l’auto incidentata dei Keller, riuscendo a salvare la loro vita. “Le cose sono andate così – rivela l’agente – Credo che il cane si sia sacrificato per farmi scoprire dov’erano i padroni”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Berlusconi: si cambi la costituzione
Berlusconi vuole che venga modificata la Costituzione italiana ed è tornato a ribadirlo oggi, in collegamento telefonico con un incontro del partito a Cremona. Quello che ha sottolineato è la necessità di “cambiare la Costituzione”. Il leader di Forza Italia propone, tra le altre modifiche da apportare, l’istituzione di una sola Camera, l’attribuzione di più poteri al presidente del Consiglio e l’elezione del presidente della Repubblica direttamente dai cittadini e non dalle segreterie dei partiti.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Incidente sul lavoro: muore un 50enne nel Modenese
Un 50enne, stando alle prime informazioni, è morto per un incidente sul lavoro: si trovava in un’officina di Spilamberto, nel Modenese quando sarebbe rimasto schiacciato tra il suo camion di soccorso stradale e la motrice di un Tir appena riparata che, messa in moto da un autotrasportatore, ha avuto un sussulto in retromarcia investendolo. L’uomo è stato trasportato in elisoccorso all’Ospedale di Baggiovara, dov’è stato ricoverato ma è deceduto dopo essere stato sottoposto a un intervento.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Coca-Cola presenta… la gioia di essere genitori!
Un altro spot della Coca-Cola che fa impazzire il mondo. Ideato per il mercato argentino dall’agenzia Santo Buenos Aires, il video che racconta come le mille difficoltà di crescere un figlio non riescono a scalfire la gioia di essere una famiglia ha totalizzato oltre 2 milioni di visualizzazioni in appena due settimane. Protagonista dello spot è una coppia che vive l’esperienza del primo figlio, tra euforia, fatica e rinunce. E nonostante l’entusiasmo iniziale sembri scemare pian piano, la pubblicità termina rassicurando i futuri genitori: non c’è nulla in grado di portare più gioia di un figlio.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Renzi il ribelle: non teme le minacce di Napolitano e apre a Berlusconi
Diretta twitter #matteorisponde oggi per Renzi durante la quale ha reso nota la sua “allergia” ai “buffet istituzionali” e fatto capire che la nuova stagione inaugurata col plebiscito alle primarie non può essere chiusa dal cronoprogramma di Napolitano e palazzo Chigi. Neanche le sbandierate dimissioni del capo dello Stato in caso di crisi di governo lo fermano. Quello sul quale non ha intenzione di cedere è la scadenza del 31 gennaio per licenziare un testo di legge elettorale che blindi bipolarismo e governabilità. “Basta scherzi. Il Pd ha portato la legge elettorale dal Senato alla Camera, segno che le cose si vogliono fare. Entro gennaio la commissione deve licenziare un testo”. Altro punto del neosegretario, il confronto con Silvio Berlusconi: “Pronti a discutere nel merito con gli alleati di governo un patto di coalizione ma le riforme costituzionali e la legge elettorale si fanno con tutti”. Come spiega l’Huffington Post:
Fine gennaio: è la data più ansiogena per i governisti. Per Alfano che ha chiesto un anno di tempo per organizzare il suo movimento che nei sondaggi non supera il quattro per cento. Ma anche per Letta consapevole che, con una legge elettorale approvata, il governo si deve conquistare una difficile sopravvivenza giorno dopo giorno. Ed è nelle mani di Renzi. Ecco perché la “best option” per il governo è arrivare alla legge elettorale con qualche riforma istituzionale approvata. E non è affatto un caso che l’accelerata renziana arrivi contemporaneamente alla verifica della possibilità che l’election day tra politiche ed europee è ancora possibile. È scritto nero su bianco su un documento prodotto dagli sherpa del sindaco-segretario e pubblicato dal Foglio: in sostanza, sciogliendo le Camere entro la metà di marzo è possibile andare alle urne. Di qui a dire che Renzi ci punta come primo obiettivo ce ne passa, ma è chiaro che le date, in questo caso, sono sostanza nella trattativa. Lo scenario che ha in mente Matteo è quello di una legge elettorale approvata prima delle riforme (e prima che si chiuda la finestra per andare a votare). A quel punto, riequilibrati i rapporti di forza, il governo diventa il terreno della sua rincorsa a palazzo Chigi (nel 2015). Oppure, cade ma a quel punto per colpa di Alfano o di chi non ci sta. Ed è per questa operazione – gennaio, non oltre – che Renzi è pronto ad usare la seconda pistola. Che significa confronto con Silvio Berlusconi, sia pur al momento opportuno e senza conferire ad esso quell’enfasi che ci mise Veltroni nella sua “nuova stagione”. E cioè senza “legittimare Berlusconi”. Perché tra i due, Renzi e Berlusconi, c’è un interesse “oggettivo” su una riforma iper-maggioritaria. Attenzione, perché quando si parla di modelli il diavolo è nei dettagli. E allora andiamo alla ricerca del diavolo. Nella sua diretta twitter Renzi ha spiegato che è pronto a confrontarsi su due modelli: il sindaco d’Italia e il Mattarellum (corretto in modo maggioritario). Epperò c’è un non detto, su cui sono al lavoro gli sherpa del sindaco. Il sindaco d’Italia ha una maggioranza oggi, perché Alfano ci sta. E coincide con quella che regge il governo. Ma rischia di non darla domani, nel senso che Renzi è il primo a sapere che funziona a Firenze dove il sindaco ha potere di sciogliere il consiglio comunale, ma in Italia è diverso. Senza riforme costituzionali rischia di favorire la frammentazione e l’ingovernabilità. Non è un caso che piace ad Alfano. Il sospetto nelle segrete stanze renziane è che “Angelino voglia fare melina” su questo modello dicendo che ci sta, ma che bisogna prima fare le riforme costituzionali. E allora addio gennaio e tempi lunghi. Per questo è iniziata la strategia dell’attenzione a Berlusconi, coperta e prudente evitando che sia bruciata in nome del “mai patti col Condannato”. Epperò è proprio col Cavaliere che Renzi si sente sicuro di poter portare a casa il Mattarellum riveduto e corretto. Che ammazza Alfano ma garantisce governabilità. Nel centrosinistra piace a Pd, a Sel e Scelta civica. Nel centrodestra a Forza Italia e Lega. Sulla carta è quello che ha una maggioranza parlamentare più ampia. Se non fosse che non piace al governo, visto che costringerebbe Alfano ad andare a elemosinare i seggi ad Arcore.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Video shock! Uccide l’amante della moglie con un pugno in faccia
E’ stato condannato a tre anni e mezzo per omicidio colposo Alexander Frew, l’uomo che con un devastante pugno in faccia ha ucciso un 41enne perchè sospettava avesse una relazione con sua moglie Sarah. Frew, dopo aver scoperto che Matthew Welford per due volte si era appartato con Sarah in un hotel, ha litigato con il rivale in amore nel parcheggio del Garforth Country Club nel West Yorkshire, GB. Qui ha colpito al volto con un pugno Welford, scaraventandolo a terra. Welford, cadendo, ha sbattuto violentemente la testa e ha subito un danno cerebrale che ne ha provocato la morte.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Il PSG non cede: ancora all’attacco di Pogba. E intanto la Juve2 si prepara…
Non ci si apsettano grandi colpi di scena, a gennaio, per la squadra bianconera, quando al massimo si parlerà di prestiti oppure di scambi. Del resto “le follie” non rientrano nella prassi juventina, non per quello che riguarda il calciomercato invernale. Lanno scorso arrivò soltanto Peluso in prestito mentre nel 2012 l’unico acquisto fu quello low-cost di Padoin. Servirebbe un giocatore offensivo in grado di cambiare lo spartito in corsa, passando dal 3-5-2 al 4-3-3 o 4-3-1-2, ma il Bologna e il Parma non sono disposti a fare sconti per Diamanti e Biabiany e dopo l’uscita dalla Champions non è tempo di fare grande acquisti. Sembra che non ci saranno grandi movimenti neanche in uscita, a meno che qualcuno che non si sente abbastanza impegnato in campo, come Vucinic o De Ceglie non chieda di essere ceduto. Il rischio resta quello del pressing continuo del PSG su Pogba: L’Equipe ha rilanciato oggi la notizia di un’offerta da 40 milioni sull’asse Parigi-Torino, ma la Signora e l’enfant prodige non hanno (ancora) intenzione di separarsi. “I rinnovi di Pirlo e Pogba? Niente annunci sotto l’albero di Natale, ma sono pienamente fiducioso: abbiamo un rapporto idilliaco, loro considerano la Juve il loro habitat naturale e difficilmente troveranno qualcosa di meglio. Credo che in poco tempo risolveremo le situazioni”, ha assicurato l’ad Beppe Marotta ai microfoni di Rai Sport. Del resto al momento c’è altro a cui pensare: innanzitutto il terzo scudetto consecutivo, con il vantaggio di 5 punti sulla Roma da sfruttare. E senza dimenticare l’Europa League, ora è tempo di pensare a quella Coppa Italia che non arriva in casa bianconera dal 1995. L’idea di alzare la decima e aggiungere una stelletta d’argento sulle prossime casacche, le ultime griffate Nike, piace in corso Galileo Ferraris. Eppure domani in campo scenderà una Juventus 2 dove non ci saranno i titolari, che si preparano per la sfida di domenica a casa dell’Atalanta. Quelli che ci si aspetta di vedere sul rettangolo di gioco sono quindi Storari tra i pali, difeso a sua volta da Caceres, Ogbonna e Bonucci o Peluso. De Ceglie coprirà la sinistra mentre a destra si va verso una staffetta Lichtsteiner-Motta. Centrocampo da reinventare, visto che Pirlo è ko e Vidal squalificato. In regia si va verso la conferma di Pogba, mentre Marchisio e Padoin prenotano gli altri due posti in mediana. In attacco si vedrà la coppia di scorta formata da Quagliarella e Giovinco. Marotta ha garantito: “La Coppa Italia è un titolo che ci interessa. Il fatto di averlo sfiorato per due volte nella gestione Agnelli quella Coppa rappresenta per noi uno stimolo in più. Attenti all’Avellino che sarà molto motivato: per loro è la partita della vita. Quanto all’Europa League, la finale a Torino ci spinge a dare il massimo. Adesso però pensiamo alla Serie A: da cacciatori siamo diventati volpi, ma il distacco non ci consente di stare tranquilli e il campionato è ancora lunghissimo”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Anche questa è Hollywood: quello che resta quando il sogno s’infrange
E’ il fotografo Nguan a raccontare l’altra faccia dell’American Dream. E lo fa partendo proprio dalla città che più fa sognare di tutte: Los Angeles, con la sua Hollywood. Qui si respira polvere di stelle, ci si cammina sopra, s’immaginano vite alternative. Ma è anche lo stesso luogo in cui quel sogno a stelle e strisce s’infrange con la realtà, con il fatto che molti meno rispetto a quell’uno su mille ce la fanno. E in mezzo a quei cocci di sogno si trova povertà, solitudine e disincanto. Tutto questo Nguan ha immortalato nel suo City of dreams.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Che ci fa una pecora al guinzaglio in giro per Roma?
Strana apparizione per le vie del centro di Roma lo scorso venerdì dove, tra le persone a passeggio per le trade illuminate, girava anche una pecora al guinzaglio. L’animale si aggirava per via Condotti e da lontano poteva essere sempre scambiato per un pastore maremmano, ma all’avvicinarsi non c’erano dubbi: si trattava proprio di un ovino. Turisti e passanti per qualche minuto hanno dimenticato monumenti, vetrine, regali di natale e hanno imbracciato i cellulari per scattar foto e girare video. Si trattava di un esemplare maschio di pecora sarda, simile a un ariete, non a disagio sull’asfalto perché abituata a scalare le rocce delle montagne. L’animale, si è scoperto, si trovava in strada per promuovere un negozio di vestiti di Campo Marzio.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Ringhio e il calcioscommesse: “Piuttosto mi toglierei la vita”
L’ex milanista e Nazionale Rino Gattuso, sul quale indaga la procura di Cremona per l’inchiesta calcioscommesse, ha commentato a Sky Sport: “La gente sa come sono fatto. Piuttosto che truccare una partita, vado in piazza e mi tolgo la vita”. Ringhio è indignato: “Sono arrabbiato e offeso. Stamattina mi ha avvisato del coinvolgimento mia moglie visto che io ero a Napoli. Sono sereno e vado a chiarire tutto. Non voglio avere macchie sulla mia carriera. Mai e poi mai ho pensato minimamente di poter truccare una partita. Se venisse dimostrato, sono disposto ad andare in piazza – so di dire una cosa forte – e ad ammazzarmi. Chi mi conosce sa che non ci sto a perdere neanche una partitella, neanche a scopa con gli amici”. L’ex tecnico del Palermo era stamattina a Napoli dove avrebbe dovuto partecipare a una sessione con Benitez del corso Uefa per allenatori, ma è tornato a Milano dopo essere stato raggiunto dalla notizia. “È una roba assurda e incredibile perché non so cosa vogliano da me . Io non so cosa significhi truccare una partita, non saprei nemmeno da dove cominciare. Adesso vediamo cosa succede ma sono certo di chiarire tutto”. Nell’ordinanza del Gip di Cremona Guido Salvini si legge, tra le altre cose: “l’analisi dei contatti telefonici di Francesco Bazzani, in occasione della partita Chievo-Milan del 20 febbraio 2011, ha fatto emergere la singolare coincidenza di un contatto (un sms in uscita) con un’utenza intestata al calciatore del Milan, Gattuso Gennaro Ivan”. “Tale contatto – osserva il gip – ha consentito di verificare che Bazzani, nel periodo oggetto di indagine, aveva intrattenuto 13 contatti con l’utenza in uso al calciatore, per 13 stagioni in forza al Milan, poi trasferitosi nella stagione appena conclusa nella formazione del Sion, militante nella massima serie svizzera”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Dl carceri: il Consiglio dei ministri ha dato l’ok
Dopo le molte parole spese sulle “condizioni disumane delle carceri” oggi, sono stati portati “dei provvedimenti molto importanti sulla giustizia penale e civile e sulle carceri” al Cdm, come ha spiegato il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Il dl carceri è stato in seguito approvato e il premier, Enrico Letta, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, ha spiegato che dalle misure sulle carceri “non ci sono in nessun modo elementi di pericolosità per i cittadini”. “L’uso del braccialetto elettronico sarà facilitato, ma verrà usato solo nei casi di detenzione domiciliare”, ha aggiunto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Il decreto prevede che lo “sconto” di buona condotta per la liberazione anticipata passi da 45 a 75 giorni ogni 6 mesi di detenzione. Resta il giudice a decidere. La misura avrà valore retroattivo dal gennaio 2010 e varrà 2 anni dall’entrata in vigore della legge. Produrrà un’uscita anticipata che nel massimo arriva a 6 mesi e per chi vede partire il conteggio dal 2010 interesserà potenzialmente 1.500 persone. Per quel che riguarda il braccialetto elettronico, dino a oggi assegnato solo a chi sta ai domiciliari, verrà applicato anche a livello esterno: affidamento in prova, permessi, lavoro esterno. La misura, oggetto fino alla fine di confronto con gli Interni, va letta anche come un incentivo ad adottarla per i magistrati, che finora l’hanno applicata poco e ora dovranno stendere delle motivazioni quando non la adottano ritenendo il soggetto troppo pericoloso. Resta fermo che il detenuto deve dare il consenso. Per quel che riguarda l’affidamento in prova, viene innalzato il “tetto” di pena da scontare per il quale si può beneficiare dell’affidamento in prova ai servizi sociali: passerà dagli attuali 3 anni a 4, ampliando la platea: la stima è che riguardi 1000-1500 persone. Per quel che concerne l’espulsione, le misure prevedono di avviare le procedure di identificazione degli extracomunitari subito dopo la carcerazione e di incentivare l’adozione di una norma della Bossi-Fini, l’art. 16, poco applicata sull’espulsione immediata in alternativa agli ultimi due anni di pena per alcuni reati minori. Ancora, il decreto aumenta le possibilità di affido terapeutico per i detenuti tossicodipendenti per favorire la cura nelle comunità di recupero anche in caso di recidiva per reati minori. Sempre sul fronte tossicodipendenze arriva il rato di “spaccio lieve” con pene minori da uno a 5 anni e multe per decongestionare i penitenziari. Infine, è stato istituito il Garante nazionale dei detenuti, organo indipendente preposto a una tutela extra-giudiziale dei diritti di quanti si trovano ristretti negli istituti penitenziari.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Maxitamponamento sull’A3: 12 feriti dei quali 3 in condizioni gravi
Nove auto incolonnate a causa di un tamponamento sono state a loro volta tamponate da un mezzo pesante che trasportava un natante. Il fatto è avvenuto sulla A3 Salerno-Reggio in direzione sud, all’altezza dello svincolo di Salerno-Fratte. Il bilancio è di dodici feriti, di cui tre in condizioni più critiche trasferiti dalle ambulanze del 118 all’ospedale Ruggi. Sul posto i vigili del fuoco e la polizia stradale per i rilievi. Sono ancora da stabilire le cause che hanno provocato il maxi tamponamento ma nel frattempo la polizia stradale ha ritirato la patente all’autista del mezzo pesante. Il traffico in direzione sud ha subito notevoli rallentamenti.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Il ladro goloso che svaligia la dispensa: bottino di torrone e focaccine
A Milano un ladro si è introdotto in un appartamento in via Tommei e, forse non soddisfatto per il poco contante racimolato o perchè non ha saputo resistere alla tentazione, ha portato via anche due stecche di torrone e un sacchetto con pane e focaccine. Alla polizia la vittima dell’insolito furto, una donna di 67 anni, ha riferito di essere uscita di casa alle 16 per rientrare 45 minuti dopo. Al suo ritorno, però, si è accorta che il topo d’appartamento le aveva rubato 120 euro custoditi in un cassetto e la cena: pane, focacce e torrone.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Papa Francesco è la persona dell’anno anche per una rivista gay
Il Times l’ha nominato persona dell’anno, il New Yorker gli dedica la copertina natalizia, oggi compie 77 anni e i Papaboys hanno organizzato una 24 ore no-stop di preghiera per lui. Papa Francesco continua a conquistare e ora anche The Advocate, importante rivista statunitense rivolta a lettori LGBT, ossia persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, la prima a rivolgersi a questo pubblico e da sempreimpegnata nella difesa dei diritti degli omosessuali, l’ha a sua volta nominato persona dell’Anno. Per l’occasione il Pontefice appare in copertina, con disegnata sulla guancia la scritta “No H8″, ossia “no hate”, “niente odio”. Per quel che riguarda le motivazioni, si spiega che in questi primi mesi di pontificato è riuscito a dare un importante segnale di discontinuità rispetto ai suoi due predecessori, Wojtyla e Ratzinger, spesso contestati dalla rivista per le loro frequenti dichiarazioni antigay. Ma anche si precisa che la “persona più influente del 2013” nella vita del popolo Lbgt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) non è stata scelta tra una personalità che “arriva dal nostro conflitto legale in corso”, per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali, bensì dal “nostro conflitto spirituale”. E ancora, “Papa Francesco è il leader di 1,2 miliardi di cattolici in tutto il mondo… Piaccia o meno, ciò che dice fa la differenza” L’apertura più importante di Papa Bergoglio, sempre secondo la rivista, è stata in occasione del viaggio in Brasile per la Giornata Mondiale della Gioventù. Alla domanda sulla sua posizione riguardo l’omosessualità, rispose: “Se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo?” La stessa frase, compare in copertina.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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“Abbiamo mangiato il panettone”… e Letta spera nel bis l’anno prossimo
Il premier Enrico Letta ha incontrato oggi i dipendenti di palazzo Chigi e, stando a quanto hanno riferito alcuni dei presenti, ha detto: “Nonostante molti fuori da qui non ci credessero, abbiamo mangiato il panettone e se continuiamo a lavorare bene contiamo di mangiarlo anche il prossimo anno”. Il Capo del Governo, in mattinata, ha incontrato il personale della Presidenza del Consiglio nella Sala Verde di palazzo Chigi. Nell’occasione ha presentato i suoi ringraziamenti a tutti per la collaborazione di questi mesi e per i ritmi sostenuti di lavoro affrontati. In seguito, l’auspicio sul fatto che il governo possa arrivare al 2015.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Il tigrotto trovato nelle campagne di Mugnano di Napoli
Gli agenti del commissariato di Scampia hanno trovato, in un casolare nelle campagne di Mugnano di Napoli, un tigrotto di appena 4-5 mesi ma già pericoloso per l’uomo. La scoperta è stata fatta all’interno di un’azienda agricola adibita anche alla rivendita di prodotti ortofrutticoli, dove il cucciolo era rinchiuso in una gabbia. Stando a quanto il proprietario del casolare ha riferito e come riporta Repubblica, l’animale veniva custodito, dopo esser stato trovato un paio di mesi fa nella zona campestre nei pressi dell’azienda agricola, attesa di un acquirente disposto a comprarla. Gli investigatori stanno vagliando tale versione. La scoperta è avvenuta a seguito della segnalazione di una partita, in zona, di armi che al momento non sono ancora state rinvenute. Stando ai primi riscontri, il titolare dell’azienda è incensurato e non risulta legato ad alcun gruppo criminale dell’area a nord del capoluogo campano. Il felino, che gode di buona salute, sarà messo in sicurezza dal personale e dai veterinari dell’Asl e accudito in una struttura specializzata.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Enrico Letta e la lettera a Feltri sul ‘caso Boldrini’: “pregiudizio sessista”
Si continua a parlare del fatto che Laura Boldrini abbia preso parte alla commemorazione di Nelson Mandela in compagnia del compagno, ospite come lei di un volo di Stato. Anche il premier ha preso la parola al riguardo, inviando una lettera al Giornale diretto da Vittorio Feltri con la quale spiega che la presenza della presidente della Camera fosse “pienamente” legitti. Feltri aveva criticato la boldrini per aver “sperperato denaro pubblico” e non aver ricevuto lo stesso trattamento di Clemente Mastella, che nel 2007 approfittò di un volo di Stato con il figlio per andare al gran premio di Formula 1 di Monza. La presidente aveva allora risposto:
“Al di là di inesistenti ragioni economiche, credo proprio che il problema sia un altro, nelle polemiche di queste ore. A fare “scandalo” è il fatto che una donna delle istituzioni sia accompagnata da suo marito o dal suo compagno. Nessuno si sogna di contestare la presenza di una moglie o di una compagna al fianco dei vertici istituzionali di genere maschile (…) Non ho voluto ignorare le polemiche: perché penso che non riguardino solo me, ma lo spazio che a noi donne viene “concesso” nell’Italia di oggi. C’è ancora molta strada da fare”.
Enrico Letta riprende gli stessi argomenti e parla di pregiudizio sessista:
Caro Feltri,
solo poche righe a commento del suo articolo di ieri sull’utilizzo del volo di Stato da parte del presidente della Camera, Laura Boldrini, e del suo compagno, Vittorio Longhi. Com’è ampiamente noto, entrambi hanno volato con l’aereo della Presidenza del Consiglio per partecipare a Johannesburg alla cerimonia in memoria del presidente della Repubblica Sudafricana, Nelson Mandela.
Come forse è meno noto, il viaggio non ha comportato alcun alloggio in albergo, visto che entrambi i pernottamenti sono avvenuti in volo, né spese aggiuntive a carico del bilancio pubblico. Laura Boldrini è la terza carica della Repubblica. Come lei, alla cerimonia erano presenti altri presidenti di Parlamenti di Stati sovrani. La sua partecipazione era, dunque, pienamente legittima. Resta il pregiudizio sessista, indizio di un doppiopesismo palese, qualunque sia la matrice politico-culturale.
Nessuna polemica, mai, sulle mogli accompagnatrici di uomini delle istituzioni. Levata di scudi, invece, se l’accompagnatore è uomo, a maggior ragione se non ufficialmente coniugato. Non c’è bisogno delle «quote azzurre». Basterebbe un minimo di buonsenso, purtroppo merce rara di questi tempi. Con i migliori saluti.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Il 28enne suicida a Padova: si scava nel passato
Ieri la drammatica notizia: R.L., 28enne residente a Padova, dopo un pomeriggio trascorso a girovagare in zona, mentre sulla cittadella delle scienze l’oscurità s’infittiva, è salito all’ottavo piano del palazzo della facoltà di Chimica, in via Marzolo, e si è gettato nel vuoto. Il motivo del gesto è sconosciuto e il ragazzo non ha lasciato biglietti. Il suo corpo è stato trovato attorno alle 18.30, in una pozza di sangue. Una ragazza che era stata nelle aule studio l’ha visto e ha lanciato l’allarme. Inutile l’intervento del 118: per quel neolaureato in farmacia non hanno potuto fare nulla. La tessera sanitaria ha permesso di identificarlo e contattare in tarda serata la famiglia, che però non ha fornito spiegazioni sul gesto estremo. Nei prossimi giorni verranno esaminati il cellulare e il computer del ragazzo, alla ricerca di una traccia utile a capire. Cosa si cerca, lo spiega il Corriere del Veneto:
“a scavare nel passato del ragazzo suicida, si torna all’estate di tre anni fa, quando era stato protagonista di un episodio di cronaca nera. Era il 12 agosto 2010 quando R.L. venne trovato, attorno alle 4.30 del mattino, riverso nel giardino vicino a Pediatria, dentro l’ospedale di Padova. Aveva una vertebra e il bacino rotti, il volto tumefatto e diversi problemi ai polmoni e ai reni. Lui non ne aveva mai voluto parlare, né alla famiglia né tantomeno ai carabinieri, che all’epoca stavano indagando su quello che sembrava un pestaggio in piena regola. Ma chi lo avesse picchiato, e perché poi lo avesse abbandonato nel giardinetto interno all’ospedale, è sempre rimasto un mistero. Tre anni fa, prima che il caso finisse nel dimenticatoio, l’Arma in mancanza di testimoni aveva tentato di ricostruire la serata del giovane, allora 24enne, che la sera prima era uscito di casa in bicicletta dicendo che sarebbe tornato per cena, senza poi dare sue notizie fino al ritrovamento da parte di una guardia giurata. Non si era mai arrivati ad una soluzione anche perché lui non aveva voluto dire alcunché sull’intera vicenda. Che ora ritorna come un boomerang dalle ombre del passato.”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Clamoroso! Volevano truccare anche le partite di Brasile 2014!
E’ il Corriere dello Sport a scrivere che, dall’ordinanza sul calcioscommesse emessa questa mattina dal Tribunale di Cremona, è merso anche un clamoroso retroscena sui prossimi Mondiali, che si disputeranno nel 2014 in Brasile. Il Gip Salvini scrive: “L’arresto avvenuto a Singapore di Tan Seet Eng e di altre 13 persone è il nuovo dato estremamente significativo che, seppur formalmente ancora ai margini della presente indagine, non può essere letto se non come una piena conferma degli elementi raccolti dall’Autorità giudiziaria italiana e via via arricchitisi nel tempo in merito alla organizzazione transazionale che dirigeva le mosse dei suoi inviati in Italia e rendeva possibile la corruzione dei giocatori di squadre anche sconosciute o pochissimo conosciuta all’estero. Le accuse, in base alle notizie raccolte da fonti aperte e da sintetiche relazioni del Servizio Centrale Operativo, essendo stato inoltrata solo recentemente una formale richiesta di rogatoria internazionale, riguardano la manipolazione di un gran numero di partite in molti paesi e ad altissimo livello sino a progettare, a quanto sembra, un piano di interventi illeciti sui prossimi campionati del mondo che si svolgeranno in Brasile».
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Uno degli omaggi più commoventi a Mandela che ancora non avevamo visto
Uno degli omaggi più commoventi a Nelson Mandela, che ancora non avevamo visto, ha avuto luogo in un negozio sudafricano lo scorso sabato, il giorno prima che si tenessero i funerali del padre della lotta contro l’apartheid. Il Soweto Gospel Choir ha sorpreso i clienti interpretando la canzone Asimbonanga, scritta da Johnny Clegg per Madiba.
In questo video, lo stesso autore del brano canta assieme a Mandela:
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Juve alla ricerca di un centrocampista… ecco a chi si mira!
Conte potrebbe avere il tanto richiesto centrocampista a gennaio ma.. con un cambio di progamma. Se si era parlato di Nainggolan del Cagliari come obiettivo primario, dopo esser stati eliminati in Champions League i bianconeri non si possono permettere acquisti onerosi, come appunto il giocatore belga. Ma l’alternativa è pronta: si tratta del centrocampista del Porto, Fernando. Calciatore di grande livello internazionale, è in scadenza di contratto col club lusitano e quindi potrebbe liberarsi a basso costo già a gennaio. In effetti la Juve ci stava già pensando con riferimento a giugno 2014, per tentare l’ennesimo colpo a parametro zero, ma in queste ultime ore sta provando ad anticiparne l’arrivo. Il brasiliano, detto ‘polipo’, per la sua grande capacità di rubare palloni, è cercato in Italia anche dall’Inter.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Il Milan e i blitz in calciomercato: due acquisti a gennaio
E’ Gianluca Di Marzio a informare sull’accelerazione rossonera in ambito di calciomercato, con il club intenzionato a presentarsi, già alla ripresa del campionato, con acquisti importanti già sicuri. Il Milan avrebbe quindi già effettuato un blitz in casa Torino per cercare di aggiudicarsi il terzino Danilo D’ambrosio, nel mirino anche di Fiorentina, Inter e Roma, che vorrebbero il giocatore a parametro zero. Il fatto che lo vogliano fin da subito, invece, permetterebbe ai granata di non perderlo senza guadagnarci nulla. Ma non basta: Allegri sta per ricevere anche un nuovo centrocampista: Marco Parolo del Parma. Ai ducali è stato proposto uno scambio di comproprietà con Niang, che fatica quest’anno a trovare spazio nell’undici titolare.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Eva Longoria “bacchetta” Obama sull’immigrazione
L’attrice Eva Longoria, nonostante il ruolo chiave che ha svolto nella rielezione di Barack Obama non è completamente soddisfatta dalla decisioni prese per quel che riguarda il tema dell’immigrazione, come ha spiegato all’HuffPost Live. Secondo la “casalinga disperata”, infatti, l’amministrazione Obama avrebbe “mandato via” circa 400mila immigrati all’anno, un numero molto maggiore rispetto ai predecessori. Parlando soprattutto degli immigrati senza documenti che sono arrivati nel Paese ancora minorenni ha dichiarato che “È triste vedere queste statistiche”. E ha affermato: “Penso che sia una delle più grandi tragedie. Educare questi bambini che arrivano qui senza aver commesso nessuna colpa – educarli, prepararli, investire su di loro e poi improvvisamente buttarli fuori dal nostro paese proprio quando potrebbero costituire una grande risorsa naturale. Noi dovremo investire su di loro perchè lo stiamo già facendo”. Negli Usa, la politica sull’immigrazione è spesso presa di mira dalle associazioni che tutelano i diritti degli immigrati, che l’accusano di “intrappolare” le persone senza aver commesso crimini.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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La Juve si trasforma in cartone animato… e fa gli auguri di Natale!
La Juve fa i suoi auguri ai tifosi con un video davvero speciale che ha riunito tutti i giocatori della squadra e nel quale appare anche un Babbo Natale d’eccezione. In occasione del Natale che si avvicina, i calciatori bianconeri hanno prestato la voce a degli elfi-avatar impegnati a preparare i doni natalizi che passano dalle mani di capitan Buffon a Barzagli, Bonucci, Chiellini e fino a Vidal, Padoin e Peluso che, in equilibrio precario su un albero di Natale, dichiarano: “A Natale vincere non è importante. E’ l’unica cosa che conta”. Ma non solo, ci sono anche Lichensteiner, Pirlo, Pogba e ancoraVidal, Marchisio, Tevez, Asamoah e Llorente. Ognuno presenta i suoi auguri nella sua lingua fino a quando tutti i pacchi non giungono su una capiente slitta trainata da, ovviamente, simpatiche zebre. Chi sarà mai Babbo Natale…?
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Un’auto si schianta contro un treno nel Ravennate: grave una donna
Questa mattina, attorno alle 8.30, un’auto ha sfondato il passaggio a livello ed è finita contro un treno in marcia, il Regionale che percorre la tratta Castelbolognese-Ravenna, il 6483, a Solarolo, in provincia di Ravenna. Come riporta RavennaToday, una donna di circa 40 anni, per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia ferroviaria di Faenza, mentre era alla guida di una Fiat 500 ha abbattuto la sbarra del passaggio a livello, finendo contro il secondo vagone del treno. La donna, soccorsa dai sanitari del 118, è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale di Cesena in gravi condizioni. Nessun ferito fra i passeggeri e i componenti dell’equipaggio del treno, danneggiato dall’impatto. Coinvolti 13 treni regionali, parte dei quali instradati via Faenza e parte cancellati fra Castelbolognese e Russi. Istituito un servizio di bus sostitutivi; i ritardi medi sulla linea sono stati di circa 40 minuti.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Terremoto sulle Prealpi venete: interessate le province di Udine e Pordenone
L’Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 3 alle ore 12.49. L’evento, che ha avuto ipocentro a una profondità di 6.1 km, è stato localizzato nel distretto sismico delle Prealpi venete e ha avuto epicentro tra le province di Udine e Pordenone. I comuni più prossimi sono Ampezzo, Preone e Socchieve (UD) e Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto (PN).
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Lutto in casa Tremonti: è morta la moglie dell’ex ministro dell’Economia
La moglie dell’ex ministro dell’Economia, all’epoca del governo Berlusconi, Giulio Tremonti, è morta questa mattina a Pavia. Fausta Beltrametti, che da tempo era seriamente malata e in cura al Policlinico San Matteo, aveva portato il saluto dei malati a Papa Ratzinger. Era il 22 aprile del 2007 e Papa Benedetto XVI era in visita alla città lombarda e proprio lei, durante il passaggio del pontefice nell’ospedale pavese, aveva presentato il saluto: il testo di quel suo intervento è inciso in una lapide del nuovo padiglione del San Matteo nel quale (proprio in questi giorni) è in corso il trasferimento dei reparti.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Felice “Faccia d’angelo” Maniero non ne può più
Lo sfogo arriva da Felice Maniero, ex boss della Mala del Brenta: “Non ne posso più di chi vuol farsi pubblicità a spese mie. Prima un ex aspirante sindaco di Silea che dice di sapere dove abito, a Silea (Treviso), dove invece non sono mai stato, e chiede di essere eletto per mandarmi via. Poi quello che fa le magliette con la scritta “Fasso rapine” (“faccio racipe”, ndr.) e la mia faccia. Poi una defici***e che fa un articolo in cui scrive esattamente il nome della via dove abito, costringendomi a traslocare. E adesso questo vicentino, che vuole uscire dall’anonimato, dicendo di essere stato minacciato dal sottoscritto. L’unica minaccia reale è alla mia vita e a quella della mia famiglia e arriva da gente irresponsabile come questi giornalisti che io non ho mai visto nè conosciuto e che a tutti i costi vogliono farsi pubblicità a spese mie. Adesso mi sono rotto e inizierò a denunciare”. Il riferimento è alla presunte minacce ad Alessando Ambrosini, un vicentino che edita il sito web “notte criminale” e che nei giorni scorsi ha reso noto di aver denunciato Maniero per le minacce ricevute via mail. “A parte il fatto che non sono così ingenuo da minacciare qualcuno per iscritto, il problema vero è che ho tentato con le buone di fargli togliere i riferimenti e poi, se mi permettete, mi sono arrabbiato visto che mi ha fatto capire che avrebbe tolto i riferimenti se io accettavo di incontrarlo. Ecco, mi sono detto, di nuovo uno che ha bisogno del sottoscritto per farsi un nome. Non ho accettato e lui mi ha denunciato”. Come ricorda il Gazzettino, è nel giugno di quest’anno che Maniero scopre che Ambrosini ha messo sul suo sito internet sia quell’articolo “di quella giornalista” sia il nome nuovo di Maniero – che porta da quando ha finito di scontare le condanne ed è tornato ad essere un libero cittadino. Dunque, “grazie” ad Ambrosini, era possibile sapere in che città abita Maniero e pure come si chiama. Chiaro che Maniero si arrabbia. “Possibile che io non abbia diritto ad essere dimenticato? Non faccio nulla per mettermi in mostra, ho pagato il mio conto con la giustizia, ho cambiato vita, lavoro e sto con la mia famiglia, perchè questi invece di fare il loro mestiere, puntano a far ammazzare i miei figli?” Maniero chiede, in data 6 giugno 2013, la rimozione dell’articolo dal web. Il giorno dopo Alessandro Ambrosini scrive a Maniero: “Se accetta di incontrarmi e di scambiare quattro chiacchiere, lo farò molto volentieri”. La mail si conclude con un “io non vengo da scuole di giornalismo, ma vengo dalla strada e non scendo dall’albero come molti miei colleghi. Avrà ricevuto mille volte mail del genere e io non sono il 1001esimo”. Maniero risponde a muso duro: “Senti bene, uomo della strada, stai mettendo in pericolo la vita mia e dei miei figli”. Poi dà del cialtrone al giornalista e conclude “Un proverbio: uomo avvertito mezzo salvato”. Subito dopo Maniero fa chiamare Ambrosini dal suo avvocato e Ambrosini chiede, attraverso il legale dell’ex boss del Brenta, che Maniero gli invii una mail in cui assicura che non si tratta di una minaccia. “Mi sono sentito con il mio avvocato, ovviamente non era una minaccia la mia. Effettuare una minaccia per mail sarebbe una condanna certa, un po’ di esperienza mi è rimasta, non crede?” Passano tre mesi, “io non accetto di incontrare Ambrosini” e Ambrosini va dai carabinieri a fare la denuncia.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Il bimbo che deve pagare l’Imu: il Comune fa causa alla madre
Si era parlato nei giorni scorsi di un bollettino con la rata dell’Imu arrivato a un bimbo orfano di padre di soli sei anni. Ora il Comune di Sesegana, in provincia di Treviso, ha deciso di fare causa alla madre e al legale del piccolo, con l’accusa di “aver diffamato e leso l’immagine dei dipendenti e del Comune” dichiara il sindaco Vincenza Scarpa. La giunta, come spiega il Gazzettino, ha quindi deciso d’intentare una causa penale con la richiesta di risarcimento dei danni nei confronti della mamma del bambino di sei anni. Nei giorni scorsi, dopo l’arrivo di una cartella esattoriale per il pagamento dell’Imu da 1.754 euro, cartella intestata al piccolo, la madre si è rivolta ad un legale e hanno reso pubblica la vicenda, accusando il comune di aver sbagliato. “Non c’è stato alcun errore” ribadisce il sindaco. “In questo momento di crisi economica e di valori – attacca Scarpa – non possiamo sopportare che passi un messaggio del genere”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Il Milan riesce a fermar la Roma… e Crudeli non manca di soffrire ed esultare
Il Milan ha affrontato la Roma a San Siro ieri sera e l’incontro è terminato con un pareggio che non piace a nessuna delle due squadre: nè ai padroni di casa che stazionano al 10 posto in classifica con 19 punti nè alla Roma che vede la Juve allontanarsi e inizia a sentire il fiato sul collo da parte del Napoli, a -3. I giallorossi sono passati in vantaggio due volte e in altrettante occasioni i milanisti sono riusciti a colmare le distanze. Al termine del match, ha detto Garcia:
Quando abbiamo tante occasioni da gol normalmente si vince, ma un punto a Milano non è cosa negativa. Sono contento del gioco, un po’ meno del risultato perché siamo andati due volte in vantaggio. Non siamo andati bene in difesa, ma abbiamo visto una bella Roma. Abbiamo giocato per vincere ed è così che voglio vedere la mia squadra. Di solito siamo più efficaci in difesa ma oggi siamo stati un po’ distratti. Ora ci concentriamo sul Catania, e dobbiamo assolutamente vincere. Sappiamo che il capitano che non ha una gara intera nella gambe, così come Destro e avevo deciso di dividere la partita in due. Comunque il fatto che il capitano sia tornato e’ una buona notizia, con lui siamo più forti”.
Il ct rossonero, espulso prima del termine della gara, è soddisfatto per la reazione dei suoi uomini:
“E’ stata una bella partita per gli spettatori, un po’ meno per noi. Abbiamo rischiato in parecchie occasioni ma alla fine è un bel risultato. La squadra ha avuto una bella reazione, anche se sull’1-1 potevamo fare di meglio. Nel secondo tempo abbiamo fatto delle trame di gioco importanti, la Roma ci metteva in pressione e siamo stati bravi a uscire palla al piede. Sorvoliamo sulle decisioni arbitrali, le accetto. Mi dispiace aver lasciato la squadra senza allenatore, ma forse è stato anche meglio perché poi abbiamo pareggiato. Mi dispiace per l’ammonizione di Montolivo (che era diffidato e salterà il derby, ndr), in fondo era il capitano e stava parlando con l’arbitro. Sono fiducioso perché siamo arrivati agli ottavi di Champions, un obiettivo importante perché siamo l’unica italiana e dovremo cercare di onorare questa competizione arrivando il più avanti possibile. A marzo è tutto un altro calcio, vedremo”.
Ma quando si parla di una partita del Milan… a soffrire o a gioire con maggior enfasi è sempre una persona, l’immancabile Tiziano Crudeli:
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Auguri Francesco! I 77 anni del Papa
Compie gli anni oggi Papa Francesco e non manca di condividere questa giornata con i fedeli. Tra questi, in particolare, quattro senzatetto sono stati invitati a colazione e a messa a Santa Marta dallo stesso Pontefice, dopo che gli sono stati presentati dall’elemosiniere pontificio, monsignor Konrad Krajewski. I clochard vivono nella zona di San Pietro e uno di loro si è presentato con il suo cagnolino, che pa presentato a Francesco. Durante la celebrazione a Santa Marta il Papa ha detto: “Qual è il cognome di dio? Siamo noi, ognuno di noi”. E ha poi continuato: “Qualcuno una volta ho sentito che diceva: ‘ma questo brano del vangelo sembra l’elenco telefonico!’ e no, è tutt’altra cosa: questo brano del vangelo è pura storia e ha un argomento importante. Dio ha voluto farsi storia. Ha fatto il cammino con noi”. Anche i Papaboys festeggiano la ricorrenza e per l’occasione hanno organizzato una 24 ore non-stop di preghiera che terminerà alla mezzanotte di oggi nella chiesa romana di san Lorenzo in Piscibus ed è stata accolta da molte associazioni cattoliche per garantire la copertura di tutti i turni di di preghiera. I cavalieri templari cattolici hanno già comunicato che resteranno tutta la giornata. “Perché una maratona di adorazione eucaristica come regalo di compleanno a papa Francesco? perché la frase più usata dal santo padre dall’inizio del suo pontificato è ‘pregate per me'” – spiegano i papaboys. “Facciamo appello agli altri ragazzi e ragazze di tutto il mondo perché si uniscano a noi con un momento di preghiera presso le proprie parrocchie ed anche da casa”. Tanti momenti di preghiera per il compleanno di Francesco ci sono anche a Buenos Aires, come spiega a Radio Vaticana Luis Avellaneda, segretario della parrocchia di San José, dove Jorge Mario Bergoglio “ha scoperto la sua vocazione, proprio in un confessionale”. “Pregheremo per tutte le intenzioni del Santo Padre che per noi è tanto lontano: siamo alla fine del mondo noi. Ma siamo vicinissimi al cuore del Santo Padre. Abbiamo la necessità e il bisogno di pregare per lui – ha spiegato il religioso – perché capiamo il momento difficile del mondo e della Chiesa”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Gasparri indagato per peculato: i soldi “in prestito” dai fondi Pdl per un’assicurazione
E’ stato notificato, dai militari del nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza, un avviso di chiusura indagini nei riguardi del senatore Maurizio Gasparri a cui viene contestato il reato di peculato, in qualità di presidente del gruppo Pdl al Senato. A firmare il provvedimento, il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, gli aggiunti Rossi e Caporale e i sostituti procuratori Orano e Pioletti. Nei mesi scorsi il senatore era finito nel mirino della procura capitolina per un presunto prelievo di 600mila euro dai conti del Pdl e ora rischia il processo per l’accusa di peculato. Secondo la Procura di Roma avrebbe versato tale cifra su un suo conto, per poi intestarsi una polizza sulla vita. Ancora stando a quanto sostiene l’accusa, Gasparri avrebbe il 1 febbraio di quest’anno proceduto “al riscatto anticipato della polizza e alla restituzione dei 600mila euro al gruppo Pdl al Senato, a seguito di specifiche richieste della direzione amministrativa del gruppo”. Nel capo d’imputazione si legge che la polizza è stata liquidata nel febbraio scorso “in 610.697,28 euro”. Scrivono ancora i pm che, in seguito, la somma di 600mila euro fu restituita da Gasparri in due tranche con due distinti bonifici da 300mila euro fatti il 20 febbraio e il 12 marzo scorsi. L’inchiesta dalla quale è scaturita la notifica di chiusura indagini al politico riguardava la gestione amministrativa del gruppo Pdl al senato negli ultimi due anni. Per questo troncone la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per lo stesso Maurizio Gasparri e per Gaetano Quagliariello, quest’ultimo in veste di vicepresidente del gruppo Pdl al Senato. Per i pm per i fatti esaminati “non deve essere esercitata l’azione penale”. Da parte sua, Gasparri ha commentato in Twitter: “Non mi sono appropriato di nulla, ho la coscienza tranquilla, come sempre, ho operato con correttezza nell’interesse del gruppo Forza Italia”. Ha quindi offerto qualche ulteriore informazione sull’accaduto: “L’operazione mi è stata proposta dalla banca che ha i suoi uffici in Senato, ogni euro è stata utilizzato per le finalità del gruppo. Mi auguro che questa storia così sgradevole, i cui termini francamente riesce difficile capire,possa essere chiarita e definita al più presto”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Berlusconi e l’impeachment per Napolitano: “la misura è colma”
Non sono andate giù a Silvio Berlusconi, come riporta Repubblica, le parole pronunciate ieri da Giorgio Napolitano in occasione del tradizionale saluto alle cariche dello Stato da parte del Presidente della Repubblica e ora “La misura è colma”. Il leader di Forza Italia ha commentato: “È arrivato a dire che la legge elettorale va discussa anzitutto nella maggioranza, ormai è tutto fuorché un presidente di garanzia”. Nè lui nè Grillo si sono presentati allo scambio di auguri al Colle ma Berlusconi, chiuso nel salotto di Arcore prima di vedere la partita del Milan, ha vissuto l’uscita di Napolitano come una sorta di attacco personale. Che è bastato non solo per rovinargli il prepartita ma anche il compleanno del cane Dudù. Ma soprattutto lo ha considerato l’atto finale che porterà il suo partito ad appoggiare la messa in stato d’accusa del presidente della Repubblica. Ecco quindi che il tanto invocato impeachment, che Grillo richiede da tempo, diventa anche per Berlusconi un’idea forte. “Vorrebbe impedirmi anche la difesa, secondo lui dovrei subire e basta?” ribatte alle accuse del Colle che lo diffida ad usare il termine “golpe”. Per il Cavaliere – che ha evitato per ora commenti ufficiali – sono la conferma che è stato il Quirinale “il regista” delle operazioni con le quali “hanno tramato” per farlo fuori.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Le rapine ai danni dei giocatori del Napoli: opera degli ultrà
E’ Salvatore Russomagno, collaboratore di giustizia, a sostenere che ci sarebbe un gruppo di ultrà intenzionati a punire i calciatori del Napoli dietro le numerose rapine avvenute ai danni dei giocatori, colpevoli di non aver preso parte alle manifestazioni organizzate dai tifosi. Le dichiarazioni di Russomagno sono state depositate al processo per la rapina subita un anno fa da Valon Behrami. Tanto i calciatori che i loro familiari sono state vittime di numerose rapine a Napoli. Tra le altre, due anni fa a Maria Soledad, la moglie di Edinson Cavani, si vide sottrarre un orologio Piaget da 18mila euro nel quartiere Fuorigrotta della città. Nello stesso anno, la coppia fu vittima di un furto in casa, nel litorale flegreo. Non è andata meglio alla moglie di Marek Hamsik, Martina, sorella di Gargano, ex Napoli ora al Parma, che fu rapinata dell’auto, una Bmw X6, a Varcaturo, nella zona flegrea. E ancora, a finire nel mirino dei malviventi anche Yanina Screpante, fidanzata dell’ex attaccante azzurro Ezequiel Lavezzi, ora in Francia in forza al PSG. Alla compagna del “Pocho” fu tolto il Rolex in via Petrarca. Nel mirino dei malviventi anche le mogli dei difensori Salvatore Aronica e Ignacio David Fideleff.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Amanda Knox non si presenta in aula: “Ho paura”
Amanda Knox ha scritto una mail alla Corte d’assise d’appello di Firenze, dov’è in corso il processo bis per la morte di Meredith Kercher, nel quale la Knox e l’ex fidanzato Raffaele Sollecito sono imputati. L’americana scrive: “Non sono presente in aula perché ho paura. Ho paura che la veemenza dell’accusa vi impressionerà, che il loro fumo negli occhi vi accecherà”. Parlando delle accuse Amanda le definisce un “abuso ingiusto e maligno”. Da parte sua, il presidente della Corte d’assise Alessandro Nencini prima di leggere il testo ha detto che l’email che la giovane ha inviato alla Corte d’assise d’appello di Firenze “è irrituale. Chi vuol parlare nei processi viene nei processi”. Parlando con i difendori della Knox Nencini ha quindi precisato: “Non sono dichiarazioni spontanee”. Il presidente della Corte ha anche sottolineato che sono i difensori ad attribuire ad Amanda la paternità del testo: “Io non l’ho mai vista, non la conosco”. Riferendosi alla calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, sempre la Knox scrive: “Dobbiamo riconoscere che una persona possa essere portata a confessare falsamente perché torturata psicologicamente”. Amanda racconta anche di quando la portarono in questura: “Mi hanno mentito, urlato, minacciata, dato due scappellotti sulla testa. Mi hanno detto che non avrei mai più visto la mia famiglia se non avessi ricordato cos’era successo a Meredith quella notte”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Un esempio di globalizzazione? La Nutella!
E’ lo stesso Ocse, nel recente report Mapping Global Value Chains di Koen Backer e Sébastien Mirodout, a dire che la Nutella è un esempio di globalizzazione. Secondo i ricercatori dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Nutella è un paradigma della catena di valore nell’agrifood. Venduta in 75 Paesi e prodotta in 350mila tonnellate ogni anno, la crema di cacao e nocciole, nata sulla base della Pasta Giandujot piemontese, è una “multinazionale” alimentare che fa uso di ingredienti che arrivano da Paesi sviluppati ed emergenti di almeno 3 continenti. L’azienda è italiana ma ha 5 fabbriche in Europa, una in Russia, una in Nordamerica, due in Sudamerica e una in Australia.La ricetta segreta, inoltre, richiede alcuni ingredienti che vengono reperiti su scala sia locale, come il latte scremato o gli stessi barattoli, sia globale: le nocciole arrivano dalla Turchia, l’olio di palma dalla Malesia, il cacao dalla Nigeria, lo zucchero sia dal Brasile che dall’Europa, la vanillina dalla Francia. Ancora, spiega il report, gli impianti di produzione sono localizzati vicino ai mercati di sbocco dove la domande di Nutella è più alta. Questo spiega perché non ci sono stabilimenti in Asia, dove la crema di gianduia non è molto apprezzata. In compenso in quelle zone vanno per la maggiore i Ferrero Rocher, il che spiega la presenza di una fabbrica dedicata a questo tipo di praline in India.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Si torna a parlare di calcioscommesse: tra gli indagati Gattuso e Brocchi
Quasi tre anni dopo l’inizio dello scandalo del calcioscommesse, un’organizzazione criminale continuava a truccare le partite del calcio italiano. Stanotte i poliziotti del Servizio centrale operativo di Roma e gli uomini della squadra Mobile di Cremona hanno portato in carcere quattro persone: Salvatore Spadaro, Francesco Bazzani, Cosimo Ricci e Fabio Quadri, che avrebbero continuato la loro attività fino all’ultima partita dello scorso campionato, sia in serie A che in serie B. Si tratta di novanta gare in totale, delle quali una dozzina in serie A, comprese quelle di Juventus, Inter e Milan finora escluse dall’inchiesta. Tra queste, anche Palermo-Inter 1-0 dello scorso anno. Ma tra gli indagati compaiono anche nomi illustri, come Gennaro Gattuso, anche perquisito, e Cristian Brocchi, che ha giocato anche con le maglie di Inter, Milan, Fiorentina e Verona e attualmente è allenatore nelle giovanili rossonere: l’accusa nei loro confronti è associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Secondo le prime indiscrezioni, i due erano in contatto con due de i quattro arrestati nel blitz. In particolare Francesco Bazzani, detto Civ, in un’occasione si era introdotto nel centro sportivo di Milanello, dove si allena il Milan, e aveva inviato messaggi allo stesso Gattuso. È accaduto nel febbraio del 2012 quando si erano svolte partite di Milan, Lazio e Juventus sulle quali Bazzani avrebbe cercato di influire.Fra i 20 nuovi indagati, ha detto Andrea Grassi, direttore della divisione operativa del Servizio centrale operativo della polizia (Sco), ci sono anche “un paio di giocatori ancora in attività”. Grassi ha aggiunto che “con l’operazione di oggi salgono a 120 gli indagati e 54 gli arrestati dalla fine del 2010. E’ questo il bilancio di tre anni di lavoro: un lavoro che non si è mai fermato e che dimostra che il fenomeno non è sopito”. Andrea D’Amico procuratore di Rino Gattuso, ha commentato la notizia delle indagini su “Ringhio” nell’inchiesta di Cremona sul calcioscommesse ai microfoni di Sky Tg24: “È stato un fulmine a ciel sereno. Rino è caduto dalle nuvole. Non sa come mai il suo nome sia balzato fuori. Ora bisogna capire come escono certi nomi, quali sono le circostanze che hanno determinato questa situazione. E prima di trarre conclusioni bisogna verificare tutto. Sappiamo bene che quando vengono fuori queste notizie l’eco che ne deriva è importante. Dobbiamo aspettare prima di dare giudizi. È doveroso attendere in attesa degli sviluppi futuri per la moralità di Rino”. Quattro i mandati d’arresto firmati dal Gip Guido Salvini e legati all’ultima fase dell’inchiesta «Last Bet», partita a giugno del 2010, che ha già coinvolto decine di giocatori ed ex giocatori anche di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri. Gli arresti sono stati eseguiti a Milano, Bologna, Rimini, Messina. In manette anche i due intermediari, Mister X e Mister Y, com’erano stati identificati nel corso delle precedenti fasi dell’inchiesta dai giocatori coinvolti. Si tratta di Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani. I due, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano il collegamento tra il mondo delle scommesse clandestine e i giocatori e le società di calcio. Spadaro, secondo l’accusa, sarebbe legato al giro dei “bolognesi” di Giuseppe Signori mentre Francesco Bazzani avrebbe avuto collegamenti sia con i commercialisti dell’ex bomber della Nazionale, Bruni e Giannone (entrambi finiti in carcere in una delle precedenti fasi dell’inchiesta), sia con Almir Gegic, uno dei leader del gruppo degli zingari. Ancora, le altre due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di Cosimo Rinci, amico di Spadaro e dirigente del Riccione calcio nonché in contatto con l’ex presidente dell’Ancona calcio Ermanno Pieroni, a sua volta coinvolto nella prima fase dell’inchiesta, e Fabio Quadri, considerato il factotum dello stesso Spadaro
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Sparatoria in carcere: il poliziotto che uccide un ispettore
Si è consumata una tragedia al carcere delle Vallette di Torino, dove un poliziotto ha aperto il fuoco uccidendo un ispettore nel carcere Lo Russo Cotugno di Torino. Quindi ha rivolto l’arma contro se stesso, ferendosi gravemente. Stando alle prime informazioni, tutto è accaduto nel bar interno alla casa circondariale. Donato Capece, segretario generale sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria Sappe, riferisce: “È notizia di pochi minuti fa. È una notizia agghiacciante. Non si conoscono ancora le ragioni del gesto”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Shock in Facebook: spiega come uccidere un poliziotto con una penna!
L’11 dicembre, sul sito Senigallianotizie, si leggeva che un ventenne di Ripe, in provincia di Ancona, era stato fermato dai Carabinieri per gravissimi reati come la violenza fisica, l’aggressione, le minacce e il tentato omicidio nei confronti di una minorenne e di un altro giovane. Tutto accaduto in una notte, in cui, oltre a un po’ di alcol, era stato assunto in forti dosi un farmaco simile alla morfina, con effetti psicoattivi. Nell’articolo di Carlo Leone si legge:
Il risultato di quel mix è emerso con le indagini dei Carabinieri partite l’1 e il 2 dicembre dopo il ricovero in ospedale a Senigallia di una 16enne, in forte stato di agitazione, che presentava segni evidenti di violenza e lesioni. Dalle prime dichiarazioni che i militari sono riusciti a racimolare dalla giovane, è infatti venuto fuori che da due settimane circa assumeva – assieme a (e su consiglio di) un suo amico, Giuseppe Florio, classe ’93, residente a Ripe – grandi quantità di un farmaco contro la tosse contenente “destrometorfano”: la sostanza, blandamente sedativa e strutturalmente simile alla morfina, ad alte dosi, presenta effetti psicoattivi e può comportare l’insorgenza di una sindrome serotoninergica (o avvelenamento da serotonina) con sintomi (potenzialmente anche fatali) che interessano la sfera cognitiva, del sistema nervoso autonomo, ed anche somatici.
Nel pezzo si spiega poi che i due, il 29 novembre, avevano trascorso del tempo ai giardini Anna Frank dove il giovane ha picchiato selvaggiamente la ragazza per insegnarle a “fortificarsi”. Il giorno dopo, ancora il farmaco miscelato con una bevanda stimolante. A seguire, un cocktail di alcolici che aveva prodotto “forti stati di agitazione e delirio in cui prima il 20enne ha minacciato di morte un altro ragazzo, poi lei ha chiesto di essere uccisa, dopodiché il ragazzo ha tentato di colpirsi con un cacciavite sul petto e infine, mentre erano in giro a Torrette di Fano, la 16enne ha chiesto nuovamente di essere uccisa. Un delirio che solo l’istinto di sopravvivenza ha impedito si tramutasse in tragedia: più volte si è divincolata infatti dal giovane che tentata di strangolarla, fino a quando non è svenuta. Una volta ripresi i sensi, ha chiesto di essere accompagnata all’ospedale dove i medici hanno chiamato i Carabinieri e son partite le indagini.” In seguito, Giuseppe Florio è stato avvistato in ospedale e dopo dieci giorni di cure e una volta dimesso i Carabinieri hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto. Il giovane è stato sottoposto ad indagini per i delitti di lesioni personali, tentato omicidio aggravato e tentato omicidio aggravato e continuato del consenziente. Ora si è saputo che il giovane, il 12 dicembre, dopo essere stato al pronto soccorso sorvegliato da due agenti, ha scritto in Facebook: “Stato seduto lì, con una gamba che donava sangue al pavimento e pensavo a 32 modi per uccidere il poliziotto di fianco a me, senza armi”. Un suo conoscente gli ha risposto: “Avevi una penna a portata di mano? Potevi accecarlo e poi fargli un buco in gola”. Ora il 21enne che ha consigliato come uccidere un poliziotto è stato denunciato per istigazione a delinquere, l’aggredire e ferire un poliziotto.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Etichetta vs impeachment: la grillina con l’auto blu per far gli auguri a Napolitano
Non importa che Grillo urli a gran voce, con i pentastellati che gli fanno eco, l’impeachment di Napolitano: la senatrice grillina Laura Bottici, eletta Questore del Senato a marzo, ha ritenuto più importante l’etichetta istituzionale e non ha mancato di presenziare alla consueta cerimonia al Quirinale per lo scambio degli auguri di Natale e Capodanno con le alta cariche dello Stato. Ma si è spinta oltre, almeno stando a quanto riferiscono testimoni e riporta l’Huffington Post: forse per non fare tardi, la senatrice è salita al Colle con l’auto blu, la stessa che fino a pochi mesi fa era il simbolo della casta da abbattere.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Insegnanti precari con mille euro in meno in busta paga. Male anche i professionisti
Pessime notizie sotto l’albero per gli insegnanti precari: non verranno più pagate le ferie maturate, come è sempre avvenuto fino ad adesso. Sono circa mille euro in meno quelli che molti insegnanti che a dicembre si aspettavano di vedersele pagate almeno per l’anno scolastico appena passato hanno trovato in busta paga. Come riporta il Messaggero:
Quella delle ferie dei precari è una questione che si trascina da tempo. «È l’ennesima ingiustizia per i supplenti», sostiene Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, uno dei sindacati della scuola. Tutto nasce dalla legge sulla Spending review varata dal governo Monti, nel 2012, che ha previsto la non monetizzazione delle ferie maturate per il personale del pubblico impiego.
Quella legge però non dava indicazioni specifiche per i precari del settore scuola, perciò è stato necessario aggiungere una precisazione con la successiva legge di stabilità. E la precisazione è la seguente: per il personale della scuola le ferie possono essere monetizzate, però dal conto delle ferie maturate bisogna sottrarre i giorni in cui l’attività didattica è stata sospesa, cioè le vacanze di Natale, di Pasqua e una parte di giugno.
Per i docenti di ruolo gli effetti di questa norma sono nulli: per loro le vacanze arrivano regolarmente con la chiusura estiva delle scuole, e le mensilità di retribuzione restano sempre dodici più tredicesima. Diverso è il caso dei precari con contratto a dieci mesi. Per loro il rapporto di lavoro si interrompe ogni anno a luglio e agosto per poi riprendersi a settembre. Questo diverso meccanismo di calcolo delle ferie si traduce dunque in un taglio consistente dello stipendio. E quel taglio si fa sentire tutto a dicembre, il mese in cui veniva normalmente erogato il pagamento delle ferie maturate l’anno prima. Gli interessati però contestano il principio introdotto dalla nuova legge.
E i problemi non sono solo dei precari della scuola ma anche dei professionisti, il cui reddito cala. Come sottolinea il Sole 24 Ore:
Non si arresta la caduta dei redditi dei professionisti. Dal 2008 al 2012 i lavoratori autonomi denunciano un un ulteriore calo dei redditi: il dato medio è ora sceso a 31.324 euro, in flessione di quasi il 10 per cento. Questa è la fotografia contenuta nel terzo rapporto Adepp sulla previdenza privata. E i dati delle singole casse previdenziali- raccolti dal Sole 24 Ore -aggiungono altri dettagli. A soffrire di più sono le professioni giuridiche e tecniche: i notai hanno visto “sparire” il 45 per cento dei propri redditi reali a partire dal 2007. La crisi colpisce di più le categorie “deboli”: donne e giovani. Per Andrea Camporese, presidente di Adepp, servono “strategie per anticipare l’ingresso dei giovani”. Intanto da gennaio le regioni potranno aprire i bandi di finanziamento europeo per i professionisti.
Ecco alcuni esempi: I notai nel 2007 avevano un reddito medio di 195.794 euro, mentre nel 2012 era di 107.400 (- 45%), gli architetti da 30.260 a 20.535 (- 32,1%), gli ingegneri da 44.864 a 33.299 (-25,8%), gli avvocati da 57.215 a 47.402 (-17,2%).
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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