Tutti i giorni si criticano le pubblicità che utilizzano il corpo della donna per commercializzare qualsiasi prodotto. C’è chi ha pensato di provare a cambiare registro. E si è spinto oltre: ha modificato anche il binomio donne e motori. MotoCorsa, un concessionario Ducati a Portland, in Oregon, dopo aver realizzato degli scatti con una modella accanto a una moto ha preso come testimonial i suoi stessi dipendenti, facendoli posare come la ragazza. Il risultato è la serie Manigale. Che ne pensate?
Tutti gli articoli con tag 17 ottobre 2013
“L’uomo è anche un gabbiano, …
… misterioso e bianco, in cerca di se stesso, che disegna nel vento inediti sentieri, inventati, trasparenti.”
-Juan Baladán Gadea- (Di solitudine e amore, 1998)
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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L’ex calciatore diventerà un attore porno? Asprilla ci pensa!
Chi può dimenticare Faustino Asprilla? Oggi l’ex giocatore colombiano del Parma, ormai 44enne, ha ricevuto una “proposta indecente” da una casa di produzione cinematografica del suo Paese per girare un film porno. L’offerta sarebbe economicamente interessante, anche se non ha nulla a che vedere con i compensi da calciatore: 10mila dollari per una settimana di lavoro. Il campione non ha ancora risposto, ma visto la sua indole anticonformista potrebbe anche decidere di fare questa follia. Nel sito della società infatti è stato potato un messaggio proprio per Asprilla:
“Caro Asprilla, la tua carriera e i tuoi successi ti hanno fatto diventare un’icona nazionale. Il tuo stile di vita e il tuo impatto mediatico ci hanno convinti a proporti 10 mila dollari per fare l’attore porno durante una settimana. Siamo sicuri che potresti esprimere al massimo le tue potenzialità”
D’altra parte a PArma ancora molti si ricordano la sua love story con la sexy star Petra Scharbach, come nessuno dimentica la foto, di nudo involontario, scattata nel 1993 durante la partita amichevole tra Colombia e Cile. Da lì arrivo la fama delle sue presunte doti sessuali alimentate all’epoca anche da Buffon in un’intervista a Le Iene.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Domani torna a scuola: la vittoria della disabile maggiorenne
Il diritto allo studio le è stato riconosciuto e da domani potrà tornare a sedere sui banchi di scuola del primo anno della scuola superiore anche se maggiorenne. Finalmente la ragazza disabile ha vinto la sua battaglia e oggi al Seneca di Monte di Procida, in provincia di Napoli, sono arrivati i docenti di sostegno e le è stata assicurata la copertura dell’intero orario di lezioni: 27 ore settimanali. Alla ragazza all’inizio dell’anno scolastico le era stata negata l’iscrizione in quanto maggiorenne e la scuola non poteva garantirle gli insegnanti di sostegno come prevedeva la spending review. La famiglia si era quindi appellata al Tar della Campagna, rivendicando il diritto allo studio come previsto dalla Costituzione italiana ed è stato proprio il Tar a dare ragione ai genitori della ragazza e con una sentenza del 28 settembre ha riammesso la ragazza a scuola.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Beautiful potrebbe mai restare senza Ridge? Arriva Thorsten Kaye
In Italia gli appassionati di Beautiful dovranno attendere settembre 2014 per conoscere il “nuovo” Ridge. Nonostante si pensasse che dopo l’abbandono di Ronn Moss il personaggio non sarebbe più apparso, la produzione ha infatti optato per l’ennesimo cambio nel cast e il ruolo è stato affidato al tedesco Thorsten Kaye. Certo, assieme a pochi altri Ronn Moss era un pilastro della serie, considerato che ha vestito gli stessi panni per ben 25 anni, e il paragone non è semplice, ma per conoscere la reazione del pubblico bisognerà attendere il 13 dicembre, giorno in cui l’attore si mostrerà, sul piccolo schermo, agli spettatori americani. Ma come s’inserisce nella trama? Dopo un anno di assenza, con la fuga a Parigi, Ridge riapparirà per fare una sorpresa a Brooke, interpretata da Katherine Kelly Lang, che intanto si è fidanzata con Bill Spencer (Don Diamont). Come si evolverà la situazione?
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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I tifosi napoletani devono preoccuparsi? Dall’estero puntano Insigne
Lorenzo Insigne segna e dà spettacolo, non meraviglia quindi che dall’estero qualcuno non solo si sia accorto di lui, ma già pensi a come farlo arrivare tra le proprie fila. Le voci che arrivano dalla Svizzera parlano dell’interesse del Bayern Monaco con Guardiola che avrebbe pronta un’offerta di 30 milioni. In alternativa, lo scambio con Toni Kross a cui aggiungerebbe un conguaglio economico. Insomma, qualsiasi cosa per portare l’attaccante azzurro in Baviera. Comunque al momento i tifosi possono rilassarsi: per Benitez il giocatore è indispensabile al suo modulo tattico e la società non ha alcuna intenzione di salutare la sua perla. Non che questo faccia demordere il Bayern, che sarebbe anche disposto ad aumentare l’offerta.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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La scoperta che riscrive la storia dell’evoluzione dell’uomo
E’ stato il gruppo coordinato dall’antropologo David Lordkipanidze, del Museo Nazionale Georgiano a Tbilisi a fare una scoperta che riscrive la storia dell’evoluzione umana: l’uomo si è evoluto da un’unica specie. Il team che è giunto a questa conclusione, che si è guadagnata la copertina di Science, ha condotto la ricerca analizzando i resti di un ominide scoperto a Dmanisi (Georgia) e vissuto 1,8 milioni di anni fa. Stando ai nuovi dati presentati, i primi rappresentati del genere Homo appartenevano alla stessa specie, a differenza di quanto si è sempre ritenuto fino ad oggi. Quello che s’ipotizza, dunque, è che i primi antenati dell’uomo avessero solo un aspetto fisico diverso. Il teschio dell’ominide, che è stato portato alla luce solo nel 2005, è il più completo mai trovato e, a differenza degli altri fossili, i resti hanno messo a disposizione degli studiosi una piccola scatola cranica, faccia lunga e grandi denti: una combinazione di elementi che, in precedenza, non si era mai avuta. Quello che permette di dire che ci sia un unico antenato comune per tutte le specie è il fatto che il fossile di Dmanisi può essere paragonato ad altri: a quelli scoperti in Africa e risalenti a circa 2,4 milioni di anni fa, come ad altri scoperti in Asia e in Europa, datati nel periodo compreso fra 1,8 e 1,2 milioni di anni fa. Per esempio la mascella è come quella dell’Homo habilis, mentre le spesse arcate sopraccigliari sono dell’Homo erectus. Per Christoph Zollikofer, del Museo di Zurigo che ha partecipato al lavoro, la variazione dei tratti scoperta nell’ominide di Dmanisi non è maggiore di quella che si può trovare tra cinque esseri umani moderni o cinque scimpanzè.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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L’Europa strizza l’occhio ai giovani: aumenta lo stanziamento per l’Erasmus
Entro la fine dell’anno le istituzioni Ue dovranno confermare lo stanziamento di 15 milioni di euro per il programma Erasmus+, con un aumento di circa il 40% rispetto il periodo 2007-2013 che permetterà a quattro milioni di studenti di fare un’esperienza fortmativa all’estero dal 2014 al 2020. E’ stato il commissario per l’Istruzione e la cultura, Androulla Vassiliou, a presentare il nuovo programma a Bruxelle, nel corso di un Forum al quale sono intervenuti oltre 350 esperti del settore dell’educazione provenienti da 34 paesi europei. La revisione permetterà di elargire borse di studio in numero quasi doppio rispetto al passato, offrendo così a molti più giovani, la maggior parte delle quali sotto i 25 anni, opportunità di formazione e di lavoroi. L’aumento non era scontato, considerato che lo scorso autunno proprio il programma Erasmus era finito ostaggio dello scontro sul bilancio tra l’Europarlamento e il Consiglio a causa dell’austerità dei paesi rigoristi del fronte nordico che si erano opposti a onorare i debiti con l’Ue mettendo a rischio i pagamenti delle borse 2012-2013. Solo a febbraio si era poi raggiunto un accordo, mettendo così in salvo il programma che è un simbolo dell’Europa unita. Dice il commissario Vassiliou: “Erasmus è più importante che mai in tempi di crisi economica e di elevata disoccupazione giovanile”. L’incremento delle borse di studio ha uno scopo chiaro: permettere ai giovani di migliorare le conoscenze di una lingua straniera, certo, ma anche di acquisire competenze essenziali per le attuali esigenze del mondo del lavoro.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Il candidato trentino che presenta in tv con la maschera di V per Vendetta!
”E’ giunto il momento della vendetta: la mia, quella delle donne e quella dei giovani”. Con queste parole il Dj di Rovereto Agostino Carollo, in corsa per le provinciali in Trentino, ha spiegato la maschera con la quale si è presentato al programma televisivo Tribuna Elettorale. Le elezioni, alle quali partecipa con la lista Ago Carollo, si terranno il 27 ottobre. La maschera, che ricorda il rivoluzionario anarchico protagonista di V per Vendetta, è la stessa utilizzata dal gruppo Anonymous ed ha le fattezze di Guy Fawkes, attivista politico inglese che tentò di organizzare un attentato al Parlamento britannico nel 1605.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Scossa di terremoto vicino alle coste marchigiane
Una scossa di terremoto, avvenuta a poca distanza (tra i 10 e i 20 km) delle coste di Numana e Sirolo, in provincia di Ancona, e di Porto Recanati, in provincia di Macerata, è stata registrata alle ore 22:01. L’evento, localizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico dell’Adriatico Centro Settentrionale, ha avuto magnitudo 2.7 e ipocentro a 10.4 km di profondità.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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La Bonev da Santoro scatena il panico a palazzo Grazioli!
Michelle Bonev questa sera è ospite di Michele Santoro a Servizio Pubblico e a palazzo Grazioli il panico dilaga: la brutta storia di sesso, favori e fiction che ha il Cavaliere come protagonista non poteva avere un impatto più forte nel quartiere del leader del Pdl, con la Pascale che ha denunciato l’attrice per un post in cui denunciava le abitudini saffiche della first lady di casa Berlusconi. E’ l’Huffington Post a spiegare:
Francesca è preoccupata per le rivelazioni dell’attrice che quando frequentava palazzo Grazioli ottenne un premio per le sue qualità dall’allora ministro Bondi. Sono di fuoco le parole che la first lady pronuncia verso Michelle e verso Santoro, indicato come il principale regista di una mai dismessa “macchina del fango”. È in questo clima che Maria Rosaria Rossi, detta dai maligni la “badante”, si è fatta venire un’idea per limitare i danni. Idea di cui il ministro Nunzia De Girolamo, entrata nel cerchio magico della Pascale come scritto da Repubblica, diventa braccio operativo. È lei a organizzare in fretta e furia una “task force” di comunicatori che monitori i social network durante la trasmissione di Santoro, provando a limitare danni e parole pesante su Francesca.
Stando così le cose, non resta che chiamare gli addetti stampa esperti in internet, a loro spetta
il compito di “fare qualcosa” per evitare che Francesca venga massacrata su twitter e su internet: “Figuriamoci che hashtag escono mentre la Bonev racconta le sue storielle” è la preoccupazione dell’improvvisata unità di crisi. “Controinformazione” è la parola d’ordine. La Bonev fa paura alla fidanzata ufficiale. Perché rischia di mettere in crisi l’intera operazione che Francesca ha costruito passo dopo passo, intervista dopo intervista: la Bonev ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali col Cavaliere in cambio di pressioni sulla Rai per la produzione delle fiction, ha rivelato nuovi particolari sulle abitudini da Sultano dell’allora premier. E soprattutto ha cosparso di veleni Francesca. Più delle abitudini saffiche il messaggio che innervosisce la Pascale è l’allusione al suo essere non una fidanzata vera, ma una copertura usata da Berlusconi in campagna elettorale per rimettere insieme i cocci di un’immagine devastata dal Bunga bunga, dopo essere stata una delle tante.
Proprio qui sta il tasto dolente:
È questo che fa saltare i nervi della Pascale. Ripiombare dal patinato di Vanity Fair, modello promessa sposa, all’epoca in cui – su internet è pieno di foto – si faceva immortalare con la Bonev, Nicole Minetti e Berlusconi in mezzo. Da promessa sposa a ragazza di Papi, insomma. Un ritorno al passato che ben si presta al gioco di veleni e di attacchi sotterranei chi non gradisce il suo ruolo sempre più invadente. A partire dai tanti parlamentari che non riescono più a parlare col Capo visto che del controllo centralino si è impadronito il duo Rossi-Pascale. Per questo Francesca non ha intenzione di fermarsi all’improvvisata unità di crisi per lavare l’offesa della Bonev. Dopo la trasmissione, nuovo consulto col suo cerchio magico.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Lo Yeti non esiste? Un’incredibile scoperta scientifica potrebbe rivelare il contrario…
Il mitico Yeti è in realtà un orso? Secondo i ricercatori inglesi sì. Niente abominevole uomo delle nevi dunque, almeno stando a quanto racconta il DNA. Il genetista Bryan Sykes, dell’Università di Oxford, nel corso di un’intervista alla Bbc, ha spiegato di aver raccolto peli di animali sconosciuti, facendo riferimento, in modo particolare, a uno che si trova nella regione di Ladakh nell’Himalaya occidentale e a un altro nel Buthan. Su di essi ha quindi eseguito il test del DNA per poi confrontare i risultati con i dati relativi al genoma di altri animali, custoditi nella banca dati internazionale GenBank. Durante lo studio, lo studioso ha trovato una corrispondenza genetica del 100% con un campione della mascella di un antico orso polare che era stato rinvenuto nelle isole norvegesi Svalbard. Il campione risale ad almeno 40mila anni fa, se non addirittura a 120mila anni fa, ossia all’epoca in cui l’orso polare e l’orso bruno cominciavano a separarsi come due specie distinte. Quello che ne ha dedotto, quindi, è che possa esistere un animale che sia un ibrido tra queste due specie: se si confermasse l’ipotesi, si potrebbe dire risolto il mistero dello Yeti.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Bambini affamati per la crisi: l’allerta arriva dalle mense scolastiche
La crisi non solo svuota il portafoglio, ma anche i piatti di molte famiglie, che non sono più in grado di portare in tavola tre pasti completi. Accade anche a Milano, dove il servizio mensa delle scuole ha notato che molti giovani alunni, a digiuno dalla sera prima, chiedono il bis quando non il tris. Al momento il fenomeno interessa circa 3mila studenti, ma sembra sia in crescita. L’assessore all’Educazione Francesco Cappelli, intervenuto alla conferenza stampa sulla lotta agli sprechi della mensa, ha toccato questo tema di preoccupante attualità. Una situazione confermata anche dalla Presidente di Milano Ristorazione, Gabriella Iacono: “Bambini che nelle mense delle scuole divorano tutto quello che c’è nel piatto, perché la sera non avranno nulla per cena”. Pur in assenza di statistiche e senza un monitoraggio scientifico, se ci si rifà a quanto reso noto da Cappelli, su 80mila studenti che pranzano nelle mense scolastiche, almeno 3mila risultano a digiuno dalla sera prima e svuotano il piatto che, non è da escludere, potrebbe rappresentare l’unico pasto. Altri istituti, che confermano la notizia, spiegano che cercano di aiutare gli alunni dando loro quello che avanza, a livello di frutta e pane, cibi che si conservano fino a sera. Non potrebberlo farlo, ma come restare impassibili di fronte a simili scene?
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Rebelo saluta: il ministro dello sport brasiliano si dimette
I calciatori attendono i sorteggi per i Mondiali di Brasile 2014 e proprio dallo stato sudamericano arriva la notizia che il ministro dello sport, Aldo Rebelo, si dimette. E’ stato lui stesso ad annunciare che il prossimo dicembre lascerà la guida del dicastero, che aveva assunto nel 2011, a seguito delle dimissioni di Silva, accusato di corruzione. Rebelo ha infatti intenzione di candidarsi a governatore dello Stato di Rio nelle elezioni che avranno luogo l’anno prossimo, ad ottobre. “Mi dimetterò. Penso che sarà a dicembre, quando sarà completata la consegna degli stadi” alla Fifa. Core ricorda Repubblica, un anno fa il ministro era stato al centro di un incidente diplomatico: si era rifiutato di incontrare il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, che aveva definito troppo lenti i preparativi per i mondiali brasiliani. Nonostante questo, l’organo di governo del calcio mondiale ritiene che tutti e 12 gli stadi dei mondiali saranno pronti per fine anno.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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“Non ho fiducia di uno Stato forte con i deboli e debole con i forti”
Se gli attestati di solidarietà che si ricevono in Facebook fossero stimati a peso d’oro, probabilmente un piccolo commerciante di Rotondi, in provincia di Avellino, non avrebbe problemi a versare 156 euro all’Agenzia delle Entrate. Ma purtroppo la difesa sui social non aiuta a cancellare una multa comminata per non aver battuto sul registratore di cassa un acquisto del valore di 35 centesimi. “È stata una distrazione”, si è difeso il commerciante Giuseppe Mainolfi. Ma la sanzione dei finanzieri della Compagnia di Avellino non è riuscito comunque ad evitarla, anche se è stata ridotta rispetto agli iniziali 561 euro. L’uomo si è poi sfogato sul suo profilo Facebook, dove ha raccontato la vicenda e commentato: “Non ho fiducia di uno Stato forte con i deboli e debole con i forti”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Morti in mare: lunedì la cerimonia ad Agrigento
Dopo le polemiche dei giorni scorsi per i Funerali di Stato per i migranti che hanno perso la vita nei naufragi davanti le coste di Lampedusa gli scorsi 3 e 11 ottobre, celebrazioni che erano state annunciate dal Premier Letta ma che non erano avvenute nella realtà, ora il Viminale ha comunicato che la cerimonia di commemorazione si terrà lunedì 21 ottobre, alle 16, ad Agrigento, presso il molo turistico di San Leone, alla presenza dei rappresentanti del governo e delle istituzioni. Non potrà però essere presente il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, che non manca di far sentire la sua voce parlando a nome anche dei suoi cittadini: “Non sarò ad Agrigento – spiega – perchè, quello stesso pomeriggio, verrò ricevuta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, insieme al senatore Luigi Manconi, presidente della commissione straordinaria per i diritti umani del Senato. Sono comunque estremamente amareggiata che questa commemorazione, benchè tardiva e a corpi già sepolti, non si faccia a Lampedusa. La comunità della mia isola non merita di non essere coinvolta e di essere convocata a decisione già presa”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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D’Alema: Renzi rischia di logorarsi o di logorare il governo Letta
Marco Damilano, nel suo libro “Chi ha sbagliato più forte. Le vittorie, le cadute, i duelli dall’Ulivo al Pd”, fa parlare Massimo D’Alema, che dedica molte parole al sindaco di Firenze: “Lui mi ha combattuto ma non gli voglio male nel modo più assoluto. Ho cercato e cerco di condurre un dialogo con lui, che spero sia utile a tutti noi”. Da qui il primo avvertimento. “Tenga conto , Renzi, che il Pd è un partito plurale, che può sostenere con convinzione un candidato, ma che difficilmente accetterà un capo plebiscitario”. A D’Alema non piace la strategia dell’ex rottamatore: “Ritengo sbagliata la pretesa di Renzi di impadronirsi del partito con l’idea di farne il tramite per la presidenza del Consiglio. E’ un errore grave, destinato a creare una ferita seria e rendere il suo cammino verso la premiership non più agevole ma più difficile”. Dopo di che, palesa un suo dubbio: “Non so se Renzi abbia davvero voglia di impegnarsi a fare il segretario del partito e comunque temo che lo guiderebbe in un quadro di fortissima conflittualità. Rischia di logorarsi, e per non logorarsi ha una sola via d’uscita: logorare il governo Letta. Ma non è il Pd che può assumersi la responsabilità di far cadere il governo Letta per la fretta di qualcuno”. Ma se D’Alema prende in considerazione il lasso di tempo che è andato dalle elezioni alla formazione del governo Letta, non può esimersi dal bersagliare Bersani: “Ha perso lucidità, era dominato dall’idea che senza avere la maggioranza avrebbe comunque potuto fare il governo, cosa palesemente infondata”. L’ex premier, spiega allora che “Gli consigliai di fare un gesto, di cambiare lo scenario, di candidare Rodotà alla guida del governo”. “Il Movimento 5 Stelle sarebbe stato messo in difficoltà e forse la legislatura sarebbe cominciata diversamente”. Le cose sono andate diversamente e hanno coinvolto anche l’elezione del capo dello Stato, con il secondo mandato di Giorgio Napolitano. “Trovo grave che dopo il disastro che era accaduto con Marini la segreteria non abbia sentito il dovere di aprire una discussione politica: si poteva votare scheda bianca e intanto riflettere su cosa fare”. Infatti dopo è arrivata anche la caduta di Prodi, sacrificato dagli stessi dem. Da parte sua l’ex segretario Bersani ha replicato tramite l’anticipazione di un altro libro “Giorni bugiardi”, di Stefano Di Traglia e Chiara Geloni. “Quelle di D’Alema sono ricostruzioni che non mi sento di condividere. Ho già smentito più volte: nessuno mi ha mai suggerito altri nomi per l’incarico. Tutti sanno che non avrei mai impedito nascita governo se l’ostacolo ero io”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Higuain e Totti: la sfida dal campo si sposta… al Presepe!
Gonzalo Higuain o Francesco Totti? Chi sarà il vincitore a Napoli? No, non stiamo parlando della partita che si disputerà domani all’Olimpico di Roma, ma delle statuette del famoso Presepe di San Gregorio Armeno a Napoli. Qui gli artigiani partenopei hanno infatti creato delle statuine per omaggiare sia l’attaccante argentino che il capitano giallorosso. Le scommesse sono aperte, in attesa del fischio d’inizio dell’ottava giornata di campionato.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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“Senza una città, i giovani aquilani non hanno un’identità”
Massimo Cialente, sindaco de L’Aquila, città ancora in ginocchio dopo il terribile sisma del 2009, ha inviato una lunga lettera a Enrico Letta per chiedere al premier di recarsi sul luogo a dire che “la ricostruzione si bloccherà”, “io non intendo farlo”. E’ il primo cittadino a scrivere “Con la mortificazione di essere un cittadino abbandonato dal Paese”. “Con il varo della legge di stabilità il Governo ha di fatto interrotto e rinviato la ricostruzione”, benché il Comune abbia già approvato progetti che attendono solo il contributo definitivo. Sempre nella missiva si legge: “Come in certe scene drammatiche di film, in cui in una cordata che arrampica su una parete rocciosa si decide di tagliare la fune dell’alpinista che ha perso l’appiglio, lasciandolo precipitare, il Governo ha deciso che questo pezzo d’Italia venga lasciato morire”. E ricorda “Per ottenere il miliardo e due, in un’unica somma peraltro già spesa nei fatti fui costretto a compiere un atto pesante per un uomo dell’ Istituzione quale credo di essere; fui costretto per protesta a spogliarmi della fascia da sindaco e ammainare il tricolore dagli edifici pubblici, fortemente criticato anche dal Presidente della Repubblica che non mancò di farmi conoscere la sua indignazione”. Nella lettera al premier scirve ancora: “Da una settimana i ragazzi delle superiori sono in mobilitazione e hanno organizzato una grande manifestazione, alla quale hanno partecipato dipingendo le loro guance con i colori della città: il verde e il nero. Sanno bene che, senza una città, non si ha neanche un’identità”. E per domani Cialente annuncia “un’assemblea con tutti i sindaci dei comuni di questo sfortunato pezzetto d’Italia. Forse decideremo di tornare a Roma per esprimere più che la nostra protesta, la nostra mortificazione e indignazione”. Ancora dichiara: “Gli studenti aquilani mi dicevano che in testa al corteo vorranno esserci loro, in migliaia, perché il futuro della Città è il loro futuro e non vogliono e non possono aspettare altri quindici/vent’anni per rifare L’Aquila. Non possono accettarlo e non vogliono emigrare. Sono preoccupato per loro, e vorrei provare a farli desistere perché tre anni fa, nella manifestazione romana, il Governo Berlusconi lasciò che le forze dell’ordine ci picchiassero, anche a sangue. Mi scusi ma vista la sensibilità che il Suo Governo ha mostrato in queste settimane temo che potrebbero essere picchiati, oggi, anche le ragazze e i ragazzi di 15-16 anni”. Scrive ancora il sindaco: “Il governo Letta è riuscito a portare a compimento la scelta iniziale di Berlusconi che era quella di inventare le famose new town: cioè non si ricostruiranno i centri storici almeno nei prossimi anni e ci lasceranno marcire in queste che non sono vere case”. Ma Cialiente ne ha anche per i vincoli di bilancio imposti dall’Ue, Cialente ha detto: “Trovo allucinante il fatto che l’Europa non permetta di sfondare il patto di stabilità del 3% neanche di fronte a calamità naturali riconosciuti dall’Europa stessa”.
Anche la senatrice Stefania Pezzopane, Pd, ha chiesto al Governo di non abbandonare la ricostruzione: “Niente gioco delle tre carte sulle pelle degli aquilani. Il ministro Trigilia sa bene che i 300 milioni stanziati dalla legge di stabilità per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere sono una goccia nel mare, a fronte di un fabbisogno stimato attorno ai 10 miliardi di euro in dieci anni. E che sono fondi già assegnati col decreto emergenza grazie al mio emendamento e alla battaglia parlamentare. Non sono fondi nuovi, si tratta dunque solo di un’anticipazione”. E puntualizza: “Sappiamo bene che l’Italia è in difficoltà ed è per questo che sono settimane che chiedo, anche attraverso un’interrogazione parlamentare sottoscritta da una cinquantina di colleghi e rivolta ai ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico, che il governo non abbandoni L’Aquila e la sua ricostruzione, cercando soluzioni alternative. In particolare, è necessario che l’Italia apra un negoziato con l’Unione europea perché si possa accedere al finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti per la ricostruzione dei prossimi anni”. La senatrice conclude quindi sottolineando che “Inoltre ci sono risorse presso il ministero della Coesione territoriale, perché non si prende una parte di quelle risorse? Quel che è certo, e mi associo al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente è che i cittadini aquilani non possono accettare che la ricostruzione, a cantieri aperti e progetti avviati, venga bloccata perché non arrivano risorse. Forse è necessario che, a tal fine, il governo faccia scelte precise nella legge di stabilità, allocando in modo diverso le poche risorse disponibili”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Si ferma Balo, infortunio per l’attaccante che salta la sfida con l’Udinese
Emergenza dopo emergenza Mario Balotelli s’infortuna alla coscia destra in allenamento dopo aver scontato 3 turni di squalifica. A causa di “una sofferenza al muscolo vasto intermedio della coscia destra”, come comunica il Milan, Balotelli è in dubbio anche per la partita di martedì in Champions League contro il Barcellona. Intanto questa sera l’attaccante resterà come tutti i compagni in ritiro a Milanello, come deciso ieri dall’allenatore Massimiliano Allegri e dall’ad Adriano Galliani.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Quando lo stendibiancheria… ti salva la vita!
A Limbiate, nel Milanese, un bimbo di 28 mesi sportosi dalla finestra della sua abitazione quando il padre ha citofonato, è caduto all’esterno. Poteva risolversi in tragedia il volo dal secondo piano, invece la sua maglia è rimasta impigliata nello stendibiancheria e il piccolo è rimasto a penzolare nel vuoto. Il genitore ha rapidamente posizionato una scala ed è riuscito a riportarlo a terra, illeso. Il bimbo, originario del Bangladesh, si trovava a casa con la madre. Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri di Desio.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Solo un deputato M5S su due ha pubblicato i redditi on line
I portabandiera della trasparenza per tutti la usano per drappeggiarsi al fine di non scoprirsi troppo? E’ il Fatto a riportare che una parte dei parlamentari M5S non intende rendere pubbliche le proprie dichiarazioni dei redditi. Al momento, sono 72 gli eletti a Camera e Senato, su un totale di 156, ad averlo fatto. Le legge prevede che il dovere di comunicazione su questi temi possa essere solo cartaceo, anche se dal 2010 si può scegliere di pubblicare in rete il proprio 730. Non è obbligatorio quindi, e ad oggi, spiega il quotidiano, solo un eletto pentastellato su due ha firmato quell’ok. Tra chi ancora non ha dato il via libera, anche nomi di spicco: da Vito Crimi a Laura Bottici (questore al Senato) dal capogruppo alla Camera Villarosa a Arianna Spessotto (tesoriere a Montecitorio). E così molti altri deputati: da Massimo Artini a Giulia Grillo, da Manlio Di Stefano a Carla Ruocco. E senatori: da Francesco Campanella a Andrea Cioffi, da Carlo Martelli a Sara Pagliani, da Daniela Donno a Maurizio Romani.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Diffuso il videotestamento di Erich Priebke
Nonostante Giachini, legale di Priebke, dichiari che “Non è vero che Erich Priebke non si è pentito”, e aggiunga: “Priebke ha incontrato, in forma privata, i familiari di alcuni caduti delle Fosse Ardeatine”, nell’intervista-testamento dell’ex gerarca nazista, condannato all’ergastolo per l’eccidio del 1944, non lo si sente rinnegare il passato. Nel filmato, ora reso pubblico, l’SS giustifica la strage delle Fosse Ardeatine, quando vennero uccise 335 persone, spiegando che “Il Gap, i comunisti italiani, fecero l’attentato contro una compagnia della polizia tedesca, erano uomini dell’Alto Adige, dunque italiani. Sapevano che dopo l’attentato viene la rappresaglia”. Il fatto a cui si riferisce è l’attentato di via Rasella del 23 marzo 1944, quando a Roma i partigiani attaccarono un reparto delle truppe tedesche, provocando la morte di 33 soldati nazisti. Secondo quanto dice Priebke, gli artefici dell’aggressione sapevano perfettamente quali sarebbero state le conseguenze della loro azione. Precisa l’ex ufficiale: “Kesserling (un generale tedesco) aveva messo l’avviso che la rappresaglia seguiva gli attentati. Loro fecero ciò a proposito perché pensavano che la rappresaglia poteva provocare una rivoluzione della popolazione”. E ancora continua: “L’esecuzione fu terribile ma impossibile dire no”. E prosegue: “Schutz, l’organizzatore della rappresaglia, disse: ‘E’ un ordine di Hitler, chi non lo vuole fare è meglio si metta dalla parte delle vittime e verrà fucilato'”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Il terribile terremoto nelle Filippine: sale il numero delle vittime
Si continua a cercare le 22 persone che risultano disperse dopo il terremoto che ha colpito due giorni fa le Filippine, mettendo in ginocchio in particolar modo le isole di Visayas e Mindanao. A seguito del sisma, che ha avuto magnitudo 7.1, è nel frattempo salito il bilancio del numero dei morti: sono 142 le persone hanno perso la vita. 181 i feriti. A renderlo noto, come riferisce il sito del quotidiano Enquirer, le autorità. Sulla sola isola di Bohol, epicentro del sisma, si sono contate 132 vittime, a Cebu sono morte 9 persone e a Siquijor una.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Il nuovo colpo di Galliani: a gennaio arriva Honda!
E’ il principale quotidiano giapponese, Sports Nippon, a riportare che l’accordo tra Milan e Cska Mosca sia già stato raggiunto e che ora non resti altro da fare che attendere la prossima sessione di calciomercato, a gennaio, per vedere il centrocampista della Nazionale arrivare in casa rossonera. Le notizie che arrivano dal Giappone, infatti, escludono margini d’inserimento per altre società, incluso il Tottenham, che sembrava potesse inserirsi nella corsa per l’acquisto del giocatore.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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La stabilità che destabilizza il Governo: Fassina pronto alle dimissioni?
Avrebbe deciso Stefano Fassina! Secondo le indiscrezioni raccolte dall’Huffington Post in ambienti politici il vice ministro all’Economia, ha già pronte le dimissioni e attenderebbe solo il ritorno di Letta dagli Stati Uniti per presentarle. Alla base della decisione ci sarebbe l’estromissione a cui il vice di Saccomanni sarebbe stato “sottoposto” in occasione dei lavori preparatori per la legge di stabilità. Provvedimento che, anche in base alle deleghe ricevute, avrebbe dovuto seguire e difendere durante l’iter parlamentare che inizierà in Senato il prossimo 22 ottobre. Del resto Fassina non ha nascosto di non condividere quasi nulla dell’impianto della manovra che Letta e Saccomanni si preparano a firmare. In un durissimo post pubblicato solo ieri proprio su Huffpost, Fassina ha praticamente smontato pezzo per pezzo la legge di stabilità.
La stabilità destabilizza il Governo?
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Ruba l’identità al fratello: scoperto dopo 20 anni
I carabinieri di Verona hanno arrestato un 46enne barese che da molti anni viveva nella città veneta con l’accusa di false attestazioni a pubblico ufficiale e utilizzo di documenti falsi. L’uomo, indagato, lasciò la Puglia nel 1993 e qui assunse l’identità del fratello minore, emigrato in Germania e con il quale non ha somiglianze fisiche. In questo modo il 46enne, nel tempo, ha ottenuto documenti con il nome del consanguineo ed ha anche ottenuto l’assegnazione di un alloggio popolare. Tutto bene per lui. Almeno fino a quando il fratello minore, presentata richiesta per il passaporto, se l’è visto rifiutare dalle autorità tedesche. La motivazione? Risultava residente a Verona. Questo ha dato l’avvio all’indagine che ha fatto scattare le manette ai polsi del ladro d’identità. Nel frattempo i militari proseguono gli accertamenti per verificare ogni singola circostanza nella quale l’uomo avrebbe utilizzato l’identità del fratello. Al vaglio ci sono anche due procedimenti giudiziari per piccoli reati.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Le tasse su amore e morte: sale l’Iva sui funerali, cala sui preservativi
C’è chi scende e chi sale, così come c’è chi muore e chi ama. Arriva l’Iva sui funerali che passa da 0% a 10% con un ritocco che davvero è allarmante. Quando mai di un sol colpo si sono aumentati 10 punti percentuali di Iva? Inoltre lo si fa su un servizio essenziale. Forse potrebbe quasi sembrare che lo Stato abbia iniziato a lucrare sulla morte dei cittadini? Certamente non è questo l’intento della riforma Letta, ma un funerale e una cremazione ora avranno costi proibitivi proprio dovendo anche sostenere il costo addizionale dell’Iva che, se su altri prodotti può essere detraibile, non è stato previsto che lo sia sulla morte. Su che cala invece l’Iva? Sui preservativi e sui contraccettivi per “invogliare” all’amore sicuro. Forse però saranno contente le neomamme a cui il passeggino per il bambino costerà di meno proprio in virtù dell’abbassamento dell’Iva, così come calerà sui prodotti per l’igiene intima. Altro sconvolgente aumento è quello sui giornali! L’Iva sui quotidiani salirà dal 4 al 22%. Stesso aumento per la legatoria e stampa di materiali destinati ai non vedenti e agli ipovedenti. E per fortuna che la manovra sarebbe stata indolore, sembrerebbe quasi “mortale”!
invece
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Caltagirone e soci strappano l’accordo a Marino, romani condannati a pagare
La metro C della capitale é l’opera più costosa d’Europa, quasi 4 miliardi di euro e ha accumulato nel frattempo un ritardo da record di almeno 6 anni. Ma l’opera potrebbe costare ancora di più in quanto, in base agli ultimi accordi il Comune si accollerebbe ulteriori oneri all’inizio non previsti. Nella relazione-esposto che il Collegio Sindacale della municipalizzata Roma Metropolitane ha consegnato alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica si legge infatti:
“Ove si determinino ulteriori differimenti per varianti, prescrizioni, modifiche e ritardo nelle certificazioni sarà riconosciuto al Contraente generale (le imprese affidatarie, ndr) per ogni frazione di ritardo di una fase funzionale, quanto previsto per la determinazione degli importi”.
Solo vantaggi e nessun rischio per i grandi costruttori? Dal canto suo il collegio sindacale – come riporta Il Fatto Quotidiano – si spinge anche oltre nella sua denuncia, ricordando di aver segnalato ad agosto “alcuni comportamenti, atti e deliberazioni del cda e del dg della società che appaiono contrari alle vigenti normative”, e a settembre aveva rincarato la dose segnalando “ulteriori profili di illegittimità della condotta posta in atto” dai vertici aziendali. L’obiettivo del Collegio Sindacale del resto, è quello di “verificare che in tali condotte non si configurino ipotesi di reato e/o di danno erariale”.
E ancora si legge sul quotidiano:
Il riferimento è all’ennesimo atto attuativo firmato il mese scorso al ministero delle Infrastrutture, per mettere fine al braccio di ferro sui finanziamenti tra il Consorzio Metro C (Astaldi, Vianini di Caltagirone, Ansaldo di Finmeccanica e Ccc) e la società capitolina. Ma l’inghippo è dietro l’angolo: al punto 7.1 si cancellano le incognite per le ditte costruttrici. Tradotto: qualsiasi variante sul progetto o stop ai lavori dovuti a ulteriori ritrovamenti archeologici porterà il Comune a staccare altri assegni. Le 4 clausole riguardano eventuali altre modifiche al tracciato, nuove norme procedurali, ritardi nel rilascio delle necessarie autorizzazioni e, soprattutto, potenziali ritrovamenti archeologici. Che in questi anni non sono mancati.
Lo slittamento dei tempi, per una di queste cause, costringerebbe il Campidoglio a sborsare ancora centinaia di milioni di euro per finire un’opera attesa dal 2000. Risorse che Palazzo Senatorio avrebbe difficoltà a mettere insieme, guardando il bilancio su cui pesa un disavanzo di quasi 1 miliardo. Fondi che, in parte, dovrebbero essere chiesti al Cipe, visto che il governo è ente finanziatore dell’opera per il 70%. Non a caso, Palazzo Chigi ha già versato al Campidoglio i 230 milioni da girare come risarcimento ai costruttori per il fermo cantieri degli anni passati. Altri 300 sono pronti per realizzare la tratta San Giovanni-Colosseo. Non solo. Con l’ultimo accordo il Comune dovrà pagare ancora: ben 90 milioni “per oneri al contraente generale relativi alle 3 fasi funzionali”. Dovevano essere compresi negli stanziamenti precedenti. Il 9 ottobre, l’incontro a Palazzo Chigi tra l’assessore capitolino alla Mobilità, Guido Improta, e il comitato tecnico del Cipe. Una riunione interlocutoria per capire se aprire l’ennesima istruttoria. La decisione, però, arriverà nei prossimi vertici. I vantaggi tuttavia non sono tutti per il Consorzio Metro C. Marino e i suoi sono riusciti a strappare un crono-programma sui lavori. Per ogni mese di ritardo una penale. Solo che le sanzioni previste sono di gran lunga inferiori a quelle dell’accordo: basti pensare che lo slittamento di un anno sulla tratta fino a piazza Lodi, prevista per il dicembre 2014, costerebbe a Caltagirone e soci poco meno di 47 milioni.
Clausole anti-rischio d’impresa, in un accordo bonario che il sindaco Marino sperava fosse tombale, rappresentano una novità nel panorama dei trasporti capitolino. Ciò non significa che non ci siano stati altri ‘regali’ in passato. Ma le cifre erano sempre determinate in anticipo. Come accaduto per laMetro B1: nel 2007 il Consorzio Risalto, che annoverava ancora una volta le imprese dell’editore-costruttore Caltagirone, conquista il ‘premio accelerazione’ per chiudere entro il 2011 la tratta trapiazza Bologna e Conca d’oro. Gli oltre 20 milioni arrivano in anticipo, l’opera però viene consegnata chiavi in mano con un anno di ritardo. Tutto certificato dall’autorità di vigilanza deicontratti pubblici. In questo caso, però, per gli aumenti di spesa non previsti i protagonisti si accusano a vicenda. E l’ultima fermata, quella di piazzale Jonio, che ancora non vede la luce.
Nell’inverno di 2 anni fa, invece, nella capitale doveva nascere il Corridoio della Mobilità: una maxi linea filobus pensata per collegare la stazione Metro Laurentina a Trigoria. Con il passare degli anni, il tracciato si ridimensiona fino ai 4 chilometri attuali che portano a Tor Pagnotta, complici anche le inchieste su presunte mazzette che hanno coinvolto l’ex sindaco Alemanno, insieme al suo fedelissimo Riccardo Mancini (ex ad di Eur Spa). Tra gli altri motivi: mai stato realizzato il cavalcavia sul Grande raccordo anulare previsto dalle opere compensative in carico alle aziende appaltatrici.
Ma ci sono altri dubbi nella relazione su Metro C. Tra questi il presunto pasticcio della nomina dell’ex vicecapo di gabinetto di Alemanno, Giammario Nardi, alla guida della commissione di collaudo per la tratta T3 (San Giovanni-Colosseo). Nardi viene nominato a una settimana dal ballottaggio delle amministrative 2013. Poi l’amara sorpresa che fa saltare mezzo milione di stipendio: il 19 giugno il cda dell’azienda comunale comunica all’ex vicecapo di gabinetto che il suo incarico “deve ritenersi sospeso”. Tutto a causa di un cavillo: la dichiarazione sostitutiva allegata e relativa al possesso dei requisiti (assenza di incompatibilità o conflitti di interesse) non era stata firmata. Il collegio sindacale teme “l’insorgere di pretese da parte di Nardi” e la possibilità di “responsabilità soggettive”. “Il contratto – aggiungono – andava dichiarato inesistente, perché illegittimo, e non revocato”. Il rischio è sempre lo stesso: quello di continuare a pagare. Ad libitum.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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“Sono stupito che Crozza smentisca se stesso”, così il giornalista del Mesaggero
“Sono stupito che Maurizio Crozza smentisca se stesso e le cose che analogamente ha detto davanti a una platea di tre milioni e mezzo di persone come quella di Ballarò”. Così Alberto Guarnieri, giornalista de Il Messaggero che reagisce dopo la smentita del comico avvenuta a mezzo Facebook nella quale Crozza, tra le altre cose, affermava: “Mi stupisco molto nel leggere un’intervista totalmente inventata e valuterò l’opportunità di adire le vie legali”. Sempre Guarnieri afferma “Vorrei anche precisare che non si tratta di un’intervista, come ho scritto, ma di un colloquio”.
Sulla frase “che ha tanto colpito Crozza – dice Guarnieri -, ovvero Vedo che nel mirino finiscono solo artisti considerati di sinistra devo ammettere che non mi è stata riferita direttamente da lui, ma da una persona a lui molto vicina dopo un colloquio con Crozza stesso. E si poteva comunque evincere anche dalla battuta del comico durante Ballarò, quando rivolgendosi al conduttore Giovanni Floris dice Giova, la prossima volta tocca a te. Tutti gli altri virgolettati invece li ho registrati”.
E Guarnieri sottolinea anche: “Non ho fatto nessuno scoop dato che tutto quello che ho riportato era già stato detto da Crozza durante la copertina di Ballarò. Quasi le stesse identiche parole”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/17/sono-stupito-che-crozza-smentisca-se-stesso-cosi-il-giornalista-del-mesaggero/
Il Dna scagiona il pedofilo 50enne: non è il killer di Yara
Si era aperta una nuova pista per quel che riguarda la morte di Yara Gambirasio e che conduceva a un certo Lorenzo B. un pedofilo 50enne nato a Padova e che attualmente si trova in un carcere francese, a Bourges. Ma gli esami del Dna, come ha anticipato la trasmissione Quarto Grado, hanno dato esito negativo e quindi l’uomo, che era finito tra i sospettati in quanto nutriva una passione per la ginnastica artistica e una vera ossessione per la ragazzina di Brembate, non sarebbe il suo killer.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/17/il-dna-scagiona-il-pedofilo-50enne-non-e-il-killer-di-yara/
Il nuovo contratto di Crozza a La7.
Maurizio Crozza e La7 il matrimonio è fatto e lo ha annunciato Urbano Cairo in una conferenza stampa che si è tenuta a MIlano. Dopo le polemiche che hanno interrotto la trattativa con la Rai ora il comico ha rinnovato con l’emittente di Cairo un contratto di durata triennale «in esclusiva totale», fatti salvi però gli impegni che già il comico ha: quindi Crozza può continuare ad intervenire alla trasmissione“Ballarò” della Rai.
Il cachet del comico e imitatore per il nuovo contratto al momento non viene reso noto e, dopo le otto-nove puntate dello show, già previsto sulla rete di Cairo in autunno, Crozza inizierà un programma, sempre su La Sette, a partire dalla prossima primavera.
Beppe Caschetto, l’agente del comico-imitatore, ha riferito che «Crozza nell’ipotesi di un programma in Rai avrebbe percepito 110 mila euro a puntata: le cifre enormi che sono state dette non attengono alla realtà» e ha aggiunge che «per ogni intervento a Ballarò riceve un compenso modesto: 2.500 euro a puntata».
«C’è stata una trattativa con tutte le piattaforme generaliste italiane, l’offerta di Mediaset è stata importantissima – aggiunge Caschetto durante la conferenza stampa a Milano nella quale è stata annunciata la conferma di Crozza per La7 – ma Urbano Cairo è quello che lo ha voluto davvero, gli altri lo volevano ma…».
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Trema la Pianura Padana: scossa di terremoto nel Modenese
L’Istituto Nazionale di Geofisicae Vulcanologia, (Ingv), ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.2 alle ore 13:32 nel distretto sismico della Pianura Padana Emiliana. L’evento ha avuto ipocentro a una profondità di 8.5 Km mentre l’epicentro è stato localizzato in provincia di Modena, tra i comuni di Finale Emilia e San Felice sul Panaro. Ampliando il raggio, tra i 10 e i 20 km sorgono anche i comuni di Camposanto, Medolla, Ravarino e Mirandola, sempre in provincia di Modena, e quelli mantovani di Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Felonica, Magnacavallo, Poggio Rusco, San Giovanni del Dosso, Sermide e Villa Poma. Ancora, sempre in questo raggio si trovano Calto, Castelmassa e Castelnovo Bariano in provincia di Rovigo; Castello d’Argile, Crevalcore e Pieve di Cento nel Bolognese e Bondeno, Cento e Sant’agostino nel Ferrarese.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/17/trema-la-pianura-padana-scossa-di-terremoto-nel-modenese/
Arriva la smentita di Crozza all’articolo de Il Messaggero!
Arriva la smentita di Maurizio Crozza all’articolo de Il Messaggero. Il comico su Facebook dichiara di non aver mai rilasciato alcuna intervista al quotidiano romano. Secondo il comico quindi le dichiarazioni riportate nell’articolo di Alberto Guarnieri, non corrisponderebbero alle sue parole.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/17/arriva-la-smentita-di-crozza-allarticolo-de-il-messaggero/
Il figlio nasce con la spina bifida: l’ospedale la deve risarcire per 400mila euro
Dovrà essere risarcita per circa 400mila euro una madre il cui figlio è nato con la patologia invalidante della spina bifida. E’ la decisione del giudice della Prima sezione civile del tribunale di Bergamo Marino Marongiu, che contesta agli Ospedali Riuniti che vi fu ”una mancata informazione”, ”nell’ottica dell’esercizio del diritto della gestante di interrompere la gravidanza”. L’ospedale non aveva eseguito la diasogni prenatale della patologia a seguito di accertamenti sbagliati. Il giudice parla di ”inadeguata visualizzazione nella documentazione fotografica degli organi del feto come necessario per la doverosa completezza dell’esame e in particolare per poter escludere la diagnosi di meliomeningocele”. Gli eredi del medico che svolse gli accertamenti, mancato a processo in corso, e gli Ospedali Riuniti hanno avanzato la tesi difensiva che la donna ”quandanche informata non avrebbe verosimilmente optato per l’interruzione di gravidanza sia perché la nascita del figlio era attesa e desiderata da tempo”, sia perché la donna, al consulente tecnico del giudice aveva dichiarato di ”non sapere che cosa avrebbe fatto ove fosse venuta a conoscenza della deformazione fetale”. Ma per il giudice questa circostanza è ”condizionata dall’evento nascita e dal rapporto affettivo instauratosi con il piccolo”, mentre il diritto di scelta va considerato ”ex ante e non ex post”, ”né può richiedersi, come deduce la difesa dell’ospedale che per accedere all’opzione abortiva avrebbero dovuto sussistere tutte le ipotesi previste dalla Legge 194, essendo invece sufficiente l’ipotesi del grave pericolo per la salute psichica della donna che costituisce la condizione richiesta dalla legge per l’interruzione di gravidanza”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Quei giovani del sud che tornano a migrare
Chi ha detto che i migranti sono solo quelli che approdano a Lampedusa? Emigrano anche i giovani italiani del sud (e non solo al sud). E’ lo stesso Presidente della Repubblica che analizzando il rapporto Svimez – sull’economia del Mezzogiorno – parla della fuga dei giovani dal Sud affermando “non può che risultare foriero di pesanti conseguenze e inaccettabile per le regioni meridionali” Giorgio Napolitano, ha poi aggiunto “la via da perseguire deve essere quella dell’avvio di un nuovo processo di sviluppo nazionale” che trovi solida base nel Meridione. E’ necessaria quindi “una riqualificazione delle istituzioni, che permetta di superare diffuse inefficienze”.
Che dice il rapporto Svimez?
E’ “un quadro inquietante delle condizioni economiche e sociali del Mezzogiorno”. Al centro la disoccupazione soprattutto giovanile, ma non solo.
“La zona grigia del mercato del lavoro – spiega lo Svimez – continua ad ampliarsi per effetto in particolare dei disoccupati impliciti, di coloro cioè che non hanno effettuato azioni di ricerca negli ultimi sei mesi. Considerando questa componente, il tasso di disoccupazione effettivo nel centro-nord sfiorerebbe la soglia del 12% (ufficiale: 8%) e al sud passerebbe dal 17% al 28,4% (era stimato al 22,4% nel 2008).
A testimonianza della gravità della crisi, l’ulteriore perdita di posti di lavoro, -2% al sud, -1,2% al centro-nord, che porterebbero, se confermate, in cinque anni, dal 2008 al 2013, a 560mila posti di lavoro persi nel sud (pari al 9% dello stock) e nel centro-nord a 960mila posti persi, pari al 5,5% dell’occupazione totale.
Nel 2012 il tasso di disoccupazione registrato ufficialmente è stato del 17 % al sud e dell’8% al centro-nord, a testimonianza del permanente squilibrio strutturale del nostro mercato del lavoro. I livelli raggiunti, si legge, ci riportano indietro di oltre venti anni, agli inizi degli anni ’90. In aumento anche la durata della disoccupazione: nel 2012 al sud il 60% dei disoccupati si trova in questa situazione da piu’ di un anno.
Gli occupati nel mezzogiorno scendono nei primi mesi del 2013 sotto la soglia dei 6 milioni: non accadeva da 36 anni, dal 1977.
Nel 2012 il tasso di occupazione in età 15-64 è stato del 43,8% nel mezzogiorno e del 63,8% nel centro-nord. A livello regionale il tasso più alto si registra in abruzzo (56,8%), il più basso in Campania, dove lavora solo il 40% della popolazione in età da lavoro. In valori assoluti, la Sicilia perde 38mila occupati, 11mila la Calabria, 6mila la Sardegna, 3mila la Basilicata.”
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Michelle Bonev a Servizio Pubblico: tra il suo rapporto con Berlusconi e la Pascale
Francesca Fagnani, di Servizio Pubblico, ha intervistato Michelle Bonev, l’attrice bulgara che nel suo blog aveva parlato del rapporto tra Berlusconi e la Pascale, affermando che la first lady di Palazzo Grazioli sarebbe lesbica. Nel suo colloquio con la giornalista, che andrà in onda questa sera, tra le altre cose racconta:
Mentre (Berlusconi) mi accompagnava verso l’ascensore, si fermava spesso a sentire la mia storia, quella del film che volevo fare. Poi mi ha preso tutte e due le mani e mi ha detto: «Michelle, io ti supporterò, non esitare di chiedermi aiuto, anche finanziariamente» guardandomi dritto negli occhi. Io gli dissi «Grazie, grazie presidente. A me piacerebbe molto che Medusa prendesse i diritti, che potesse coprodurre con me questo film». Quando ad ottobre lui mi disse che la Rai sarebbe stata molto felice di acquistare i diritti del mio film per un milione di euro, io sono rimasta molto colpita. E allora chiamai il direttore responsabile della Rai…
Ma spiega anche che il leader di Forza Italia le disse “ ’Sai ‘è stato grazie al mio intervento, ho parlato con chi di dovere… ho chiamato Masi. Non ti piacerebbe poi andare a Venezia?’, proseguì lui. ‘Parlo col ministro Bondi e vediamo come arrivare ad avere un premio’. Il premio alla fine ci fu (“Action for Women”). Dopo, fu il massacro. Io sono andata da lui, con le lacrime negli occhi, e gli ho chiesto – visto che le affermazioni della stampa erano ‘la nuova escort di Berlusconi ci costa 400 mila euro‘ – di fare delle smentite, quantomeno per il mio nome. Lui ha preso il giornale con la mia foto e ha detto ‘Aah, questa sei tu? Che belle tette che hai’.”
Ma durante l’intervista la Bonev torna anche a parlare della Pascale e spiega: “’Fu Berlusconi a parlarmi di lei. ‘A Francesca piacciono le donne’, mi fece lui. ‘Tanto è vero che non ha mai avuto rapporti con uomini. È iniziato tutto molti anni fa, con la sua insegnante, molto più grande di lei… Francesca è molto gelosa delle ragazze che sono intorno a me, perché secondo lei sono tutte delle poco di buono. E il suo intento è proteggermi, lei vorrebbe stare vicino a me per proteggermi’. Questo mi disse”
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/17/michelle-bonev-a-servizio-pubblico-tra-il-suo-rapporto-con-berlusconi-e-la-pascale/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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