
Tra i toni di Pierluigi Bersani e la faccia a “sorpresa” di Romano Prodi si sono consumate oggi in Piazza Duomo le illusioni degli italiani. La solita vecchia politica, le solite vecchie facce dell’Ulivo, poi diventato Pd che urlano il cambiamento, lasciando il finanziamento ai partiti e gli stipendi stratosferici ai manager. Tra privilegi e cene, tra sperpero di denaro pubblico e aumento delle tasse, la sinistra senza idee e senza un programma, promette, attacca e cerca consenso a meno di una settimana dal voto, mentre l’obiettivo da raggiungere sembra sempre più sfuggirle di mano. E’ questo il mondo di sinistra che abbiamo sognato tanti anni? La faccia di un Prodi e di Bersani che snocciolano idee che sono già superate? Una visione della politica vecchia maniera, che si ripiega su se stessa per non innovare, perchè incapace di uscire fuori dai vecchi stereotipi?
“Ancora sette giorni e lo smacchiamo il giaguaro”: con queste parole, fra gli applausi, Pier Luigi Bersani ha iniziato il suo intervento alla manifestazione del centrosinistra in piazza Duomo a Milano.
“Faccio una scommessa, le loro coalizioni si frantumeranno”, ha assicurato Bersani, nello scommettere che l’alleanza di centrosinistra resisterà, parlando delle coalizioni legate al centrodestra e a Monti. “Chi si diverte a sfrugugliare nella nostra coalizione – ha avvertito – si riposi. Noi il nostro patto l’abbiamo fatto con 3,2 milioni di notai. Ci siamo presentati con la nostra foto di gruppo. Lo facciano gli altri. Non ho visto una foto di Berlusconi, Maroni e Storace o Fini, Casini e Monti”.
“Partiremo con una lenzuolata di norme contro la corruzione, che premino gli onesti e non i furbi”. Il candidato premier del Pd, tra le priorità, ha citato quella di norme che possano contrastare il falso in bilancio, i reati finanziari e il voto di scambio mafioso.
Perché la politica torni ad essere credibile con i cittadini bisogna avviare “una grande stagione sui diritti e sulla moralità”, ha affermato Bersani, elencando tra i diritti quello allo studio e quello “delle coppie omosessuali ad avere le unioni civili”. Bersani ha parlato anche di una legge sul femminicidio e dell’importanza della parità di genere. “Noi porteremo in Parlamento il 40% di donne – ha spiegato – e saranno loro a dire a Berlusconi come si parla alle donne”.
“Dalla Lombardia partirà la svolta, e da qui chiuderemo questa fase e volteremo una pagina ventennale”. Con queste parole il candidato premier del centrosinistra ha concluso il suo comizio in piazza Duomo. “Noi tireremo fuori dal buio la Lombardia e l’Italia – ha aggiunto – e fra sette giorni un arcobaleno colorerà il bel cielo lombardo”. MA NON ERA IL SOLE DELL’AVVENIRE ORA ABBIAMO L’ARCOBALENO???
Bersani ha ribadito che “in Lombardia si gioca la partita decisiva perché è sempre stato il luogo da dove è partita una svolta, sia nel bene sia nel male”.
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