
Sarebbe bastato It’s Too Late To Stop Now (1974, registrato nell’estate 1973), per entrare nella storia con uno dei più grandi live album della musica leggera, ma l’estro e la genialità di Van Morrison non si fermano sicuramente qui.
Influenzato fin dall’infanzia da Muddy Waters, Lightnin’ Hopkins, John Lee Hooker, s’innamora ben presto della musica nera, blues e jazz americano che trova in casa frugando nella collezione di vinili del padre . E’ il 1964 quando forma i Them e la sua voce si afferma prepotentemente soprattutto in canzoni quali Gloria e Baby Please Don’t Go. Ma già nel 1967 il gruppo gli va stretto e parte per gli Usa dove incontra Bert Berns, impresario musicale con pochi scrupoli che pubblica le canzoni di Van Morrison senza accreditarlo. Quando Berns muore d’infarto, la moglie accusa Van di aver contribuito alla morte di Bert. La notizia desta scalpore e l’unico modo per Morrison di rimanere negli States è di sposare la fidanzata di allora, l’artista hippie Janet Planet.
Ben presto deve affrontare problemi finanziari e personali. Entra in depressione in seguito ad alcolismoed ha problemi nel trovare ingaggi. Quando ricomincia a lavorare, registrando con la Warner Bros. il song cycle Astral Weeks, l’album viene immediatamente acclamato dalla critica. Siamo nel 1968 e Van Morrison è uno dei migliori interpreti di quell’ondata spiritualista che pervadeva i giovani. La sua musica era esattamente quel condensato di hippie e innovazione che struggeva gli animi e riavvicinava a una natura panteista. Astral Weeks, pervaso da un alone mistico e da una grande intensità, è un impasto di poesia irlandese e di innovative sonorità folk-jazz.
Ma il bello deve ancora arrivare: è il 1970 quando pubblica Moondance. Il successo è evidente, l’album schizza in classifica. E’ un disco totalmente diverso dal precedente, qui prevale ottimismo e l’allegria.
negli anni la musica di Morrison è cambiata, trasformata, ma quel che resta unico è la sua vocalità. Pur avendo interiorizzato la musica di molti artisti quali gli U2, Bruce Springsteen,Bob Seger, Rod Stewart, Patti Smith , Graham Parker, Thin Lizzy, Dexys Midnight Runners, Van Morrison resta un punto di riferimento, quasi un collegamento tra gli anni ’70 e il 2.0.
E quando, nel 2009, esce Astral Weeks Live at Hollywood Bowl, sembra che il cordone ombelicale tra passato e futuro sia ora sotto gli occhi di tutti. Il risultato è una straordinaria rivisitazione, con performance di grande qualità, del capolavoro assoluto di Van Morrison.
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