
China Labor Watch, organizzazione con sede negli Usa che si batte per i diritti dei lavoratori in Cina, ha rivelato che un ragazzino di 14 anni, Liu Fuzong, è morto mentre si trovava a lavoro, durante una di quelle massacranti giornate con turni da 12 ore in fabbrica. Il giovane, da quanto è emerso, è stato trovato morto nel letto del dormitorio dell’azienda Yinchuan Electronic Company, Ltd di Dongguan, città non lontana da Guangzhou, l’ex Canton, nella provincia meridionale del Guangdong. Stando ai documenti ufficiali, quella di Liu è stata una “morte immediata”, avvenuta il 21 maggio scorso, dopo solo qualche mese dalla sua assunzione, avvenuta il 27 febbraio e per la quale aveva usato il documento di un diciottenne. Non è la prima volta che l’azienda subisce denunce per lavoro minorile. Sono gli stessi dipendenti a testimoniare che giovani operai, spesso studenti lavoratori, indipendentemente dalla loro età, lavorano con turni di 12 ore con due interruzioni per consumare i pasti, con la possibilità di lavorare per altre 12 ore di straordinario se la produzione lo richiede. Negli ultimi anni, sono arrivati alla fabbrica diversi studenti del Sichuan, anche di età inferiore ai 16 anni. La Yinchuan è un’azienda di proprietà della 3CEMS Group (che lavora per conto di Samsung, Canon e Sony) e produce schede madri per la Asus.
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Pubblicato da tdy22 in giugno 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/01/morire-per-il-troppo-lavoro-la-storia-di-liu/