La settimana scorsa, durante il match contro il Genoa, il Napoli è stato beffato da una punizione di Calaiò che ha regalato al grifone il pareggio. Un duro colpo per i partenopei che speravano di approfittare del pareggio della Roma per avvicinarsi al secondo posto. Ora, forti di un passaggio agli ottavi di Europa League, gli uomini di Benitez sono tenuti a riprendere in mano le redini del campionato e conquistare una vittoria contro un Livorno invischiato nella lotta salvezza. La squadra toscana di Di Carlo scende in campo con un 3-5-2 con Coda, Emerson e Ceccherini al centro della difesa, Mbaye e Mesbah sugli esterni, Benassi, Greco e Biagianti in mezzo a sostegno di Paulinho e Belfodil. Risponde Benitez, con Pandev unica punta, anziché, come si pensava alla vigilia, Zapata; in difesa Fernandez e Britos centrali, Maggio e Ghoulam sugli esterni. A centrocampo Inler e Jorginho, i tre trequartisti sono Mertens, Hamsik e Callejon. Gli azzurri si portano in vantaggio al 31′ grazie a un rigore conquistato da Pandev, steso in aerea da una spinta di Ceccherini. Mertens s’incarica di batterlo e da dischetto non sbaglia: 0-1!
Al 39′, l’azione che ha del clamoroso: nella confusione in area è sembrato essere Reina l’ultimo a toccare prima che la sfera terminasse in rete. Autogol e 1-1! La classica amnesia difensiva degli uomini di Benitez permette al Livorno di tornare nello spogliatoio in una situazione di pareggio.
A Livorno termina in pareggio il match tra i toscani padroni di casa e gli azzurri di Benitez, che pagano anche gli sforzi in Europa League contro lo Swansea. Se il Napoli ha prevalso nei primi trenta minuti, in seguito la partita è stata equilibrata e sicuramente il Livorno deve ringraziare la papera di Reina per il risultato.