“Violata”, l’opera in bronzo di Floriano Ippoliti, nonostante le polemiche e lo scandalo resterà al suo posto. Il Comune di Ancona nonostante l’indignazione partita già dall’anno socrso e protrattasi in questi mesi non intende rimuoverla. “Violata” installata circa un anno fa doveva essere un simbolo per la violenza contro le donne in realtà la statua di bronzo è uno stereotipo, a detta di alcuni, della donna che ostenta il suo corpo e lo mette in mostra. E’ stata giudicata quindi più un insulto alle donne che un simbolo contro la violenza che esse spesso subiscono da parte degli uomini. «La rimozione di Violata non è una nostra priorità», ha ribadito l’assessore alle pari opportunità, Emma Capogrossi, presentando un’iniziativa sulla violenza ai danni delle donne, prevista per martedì nel capoluogo dorico, una tra le 14 città italiane scelte da Intervita Onlus per presentare l’indagine nazionale sui costi della violenza contro le donne. «Confido nell’intelligenza dei cittadini, che sanno capire che esistono cose più importanti di una statua – aggiunge la Capogrossi, che tiene ad essere chiamata assessora -. Io e l’assessore Marasca abbiamo già espresso la nostra posizione in merito e si sta lavorando per capire quali interventi realizzare, ma la statua non è assolutamente una priorità. Stiamo dando delle risposte più concrete, come per esempio la creazione della rete cittadina anti violenza». La statua quindi rimane al suo posto nonostante una petizione per chiederne la rimozione sia stata firmata da più associazioni d’Italia.
