Due fazioni contrapposte, all’attatto o in difesa di Daria Bignardi a seguito dell’intervista durante la trasmissione Le Invasioni Barbariche che ha visto in studio il grillino Di Battista. Ora Selvaggia Lucarelli ha a sua volta preso la parola e le rivolge aggettivi del tenore di sadica, schifata, rapita, narcolettica, diabolica, solo per citarne alcuni. Il programma, osserva, da anni sulla cresta dell’onda, regge a share e lotte intestine nel palinsesto di La7 e, anzi, va pure meglio degli anni precedenti. A questo punto Selvaggia traccia un schema tipo del programma, “quelle certezze a cui lo spettatore è ormai irrimediabilmente affezionato”.
a) la faccia schifata della Bignardi quando davanti a sé ha l’ospite «la redazione ha insistito tanto». Tra sguardi assassini, smorfie alla Facci e pause per guardare la cartelletta in cerca della domanda più infame come facevano i professori guardando il registro dopo aver pronunciato la frase «Oggi interroghiamo…», l’intervista barbarica denominata «le-stavo-sulle-pa…» è un’esperienza che segna più del divorzio con figli in età adolescenziale. […]
b) la faccia rapita della Bignardi quando, al contrario, ha l’ospite «Fi.. di legno sarà tua sorella». Le capita, spesso, con gli attori.
c) l’occhio narcolettico in presenza dell’ospite «Quando ho finito svegliatemi». Succede con gli ospiti nei confronti dei quali prova una totale, plateale, smaccata indifferenza. Le è successo con Belen. […]
d) l’intervista «Esci da quel corpo!». Ogni tanto, Daria, è vittima di una possessione demoniaca che la coglie in momenti del tutto imprevedibili. Come la piccola Regan de L’esorcista, lei è lì che discorre amabile con l’ospite di turno, e tra sorrisi e convenevoli a un certo punto le scappa una frase che è generata da il Male. Da Belzebù.[…]
e) l’intervista «quanto m’attizza la piccozza». Daria nutre una misteriosa e viscerale passione per gli alpinisti. Li intervista tutti.
E non può mancare la conclusione con l’ultimo affondo:
La ragione di certe infatuazioni di Daria non la conosce nessuno, come del resto nessuno ha ancora ben capito perché al suo invito dicano tutti sì, nonostante la graticola che attende l’ospite. Diciamo che l’intervista barbarica è una sorta di chiamata alle armi: bisogna dire sì, nella viva speranza di non starle sulle ba….