L’Acea viola i diritti fondamentali dell’uomo? Certo il memorandum di intesa, firmato il 2dicembre scorso, con Mekorot, società idrica nazionale di Israele che pompa acqua dalle falde palestinesi ha fatto immediatamente lanciare l’allarme. La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese e il Comitato Romano per l’Acqua Pubblica infatti si sono immediatamente mobilizzati con una campagna di sensibilizzazione e una petizione sul web affinché l’Acea garantisca l’accesso libero all’acqua, bene comune imprescindibile.
LaMekorot, come rivela “info comune” inoltre, pesca in territorio palestinese anche dal fiume Giordano per irrigare le coltivazioni delle colonie israeliane insediate illegalmente nella Valle del Giordano, diminuendo la portata del fiume del 50 per cento. Questo drastico pescaggio ha ripercussioni anche sull’ecosistema del vicino Mar Morto, dove il Giordano defluisce. La Mekorot, infine, sfrutta le fonti idriche palestinesi, fornisce acqua agli insediamenti e trasferisce l’acqua palestinese al di là della linea verde.
Ora tutti si augurino che l’Acea non prosegua i suoi accordi con una società così “compromessa” sul piano dei diritti fondamentali dell’uomo.