E’ Ileana Citaristi, la ballerina che da anni lavora in India e che ora è stata accusata dalla polizia di “maltrattare una sua allieva di 10 anni”. Lo riferisce The Hindustan Times che rivela che l’incidente sarebbe avvenuto martedì durante una lezione nella sua scuola a Bhubanaswar, nello stato orientale dell’Orissa, dedicata all’insegnamento della danza classica Odissi.
“Abbiamo registrato una denuncia presentata da Kamala Kanta Das, padre della minorenne Dibyarupa Das – ha detto il commissario della polizia locale – che frequenta i corsi di danza della signora Citaristi”. Il genitore accusa la danzatrice italiana di aver aggredito la ragazzina causandole una ferita alle dita, a un ginocchio e alla schiena. E’ emerso che ha anche litigato con il padre quando quest’ultimo si e’ recato nella scuola per informarsi sull’accaduto.
Citaristi e’ stata denunciata per lesioni e per crudeltà su un minore in base al codice penale indiano, ma ha smentito le accuse come “false”. Ha chiesto alla polizia di sentire i testimoni presenti al fatto. Parlando con il quotidiano ha detto di “aver soltanto chiesto all’allieva di uscire dalla classe perché disturbava le compagne” e “che il padre ha creato uno scandalo dal nulla”.
L’artista, figlia dell’ex cassiere della Dc Severino Citaristi, era stata al centro dell’attenzione dei media lo scorso luglio quando era stata malmenata da due religiosi di un famoso tempio induista a Puri durante una processione religiosa di carri. Trascorsi alcuni giorni aveva però ritirato le accuse dopo aver ricevuto scuse ufficiali dai responsabili del tempio.
”Hanno ammesso il loro sbaglio sottolineando che per loro ero come una figlia” aveva detto in quell’occasione. Citaristi si era trasferita in Orissa nel 1979 per inseguire la sua grande passione per la danza classica indiana e nella sua lunga carriera ha ottenuto molti riconoscimenti nel Paese d’adozione. Incluso il prestigioso ”Padma Shri”, ricevuto nel 2006 dal presidente della Repubblica indiana per speciali meriti in campo artistico e culturale.