Era stata trovata senza vita il primo novembre 2012 sulle rive del lago di Bracciato la 16enne Federica Mangiapelo. Ma ora il capo dei gip di Civitavecchi, Giovanni Giorgianni, ha chiesto, con un’ordinanza che ribalta la linea della Procura, un supplemento di indagine e la sua morte non sarà archiviata come morte naturale. Federica, secondo nuovi elementi, potrebbe infatti essere morta affogata. Dito puntato contro l’ex fidanzato Marco Di Muro. E’ Il Messaggero a spiegare che il nuovo corso dell’inchiesta prende le mosse dai rilievi del medico legale della famiglia, il professore Natale Mario Di Luca, che ha “ribaltato” le conclusioni dell’autopsia: la miocardite, di cui era affetta Federica, non basterebbe a spiegare la morte della ragazza. La causa del decesso sarebbe invece l’annegamento che, per il gip, non sarebbe stato casuale. Le foto del ritrovamento, infatti, non farebbero pensare a un incidente in quanto Federica fu trovata infatti a faccia in giù e “praticamente seminuda”, si legge nell’ordinanza del gip: il busto scoperto, il giubbotto e il maglione quasi completamente sfilati e lei con due braccialetti stretti in una mano. Difficile pensare che possa aver fatto da sola. Nell’indagine era entrato, fin dal primo momento, il fidanzato 24enne Marco: il giovane si è sempre rifiutato di rispondere alle domande, continuando a sostenere di aver abbandonato la ragazza in mezzo alla strada dopo una lite e di non averne più saputo niente. Marco ha raccontato di aver quindi fatto ritorno a casa intorno fra l’una e mezza e le due, ma alle 2.34 la telecamera di un distributore di benzina lo riprende mentre fa rifornimento. Non solo, Marco ha anche nascosto l’esistenza di un secondo cellulare: quando i carabinieri hanno perquisito la sua abitazione ha mostrato solo un vecchio telefono tralasciando di possederne un altro che ha usato fino a mezzanotte e mezzo di quella notte, per poi smontarlo accuratamente. L’ultima incongruenza è che Di Mauro ha sempre sostenuto di non essere mai arrivato al lago, ma sui suoi indumenti sono state trovate tracce di un’alga del tipo che cresce proprio sul lago di Bracciano. E inoltre avrebbe lasciato un biglietto per la madre per chiederle di lavare quei vestiti, anche se il giorno dopo avesse piovuto. “Mi servivano per una festa”, si è difeso il ragazzo. Ma il gestore del locale, dove la festa si sarebbe tenuta la festa, ha smentito categoricamente che fosse in programma alcuna serata.
La morte di Federica Mangiapelo: il gip riapre la pista dell’omicidio
Pubblicato da tdy22 in gennaio 20, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/20/la-morte-di-federica-mangiapelo-il-gip-riapre-la-pista-dellomicidio/
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