Al termine del discusso incontro alla sede del Pd tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, il premier Letta ha commentato: “L’incontro di oggi pare andare nella buona direzione”. “Siamo infatti da tempo convinti della necessità di una riforma costituzionale e della legge elettorale che tenga insieme le forze di maggioranza e i principali partiti dell’opposizione”, avrebbe detto il premier. Il vice premier Alfano, ha affermato invece: “Si scordino di fare la legge elettorale senza di noi. Non possono farla e non la faranno”. Ma ha aggiunto “si scordino anche di farla contro di noi”. “E’ inutile che ci inducano, per legge, a ‘tornare all’ovile’ perché noi non torniamo indietro! Per noi la scelta è compiuta”, ha rincarato. Nel dettaglio Alfano dice che “se l’accordo tra Renzi e Berlusconi è su liste bloccate lo dicano chiaramente senza girarci intorno, noi siamo contro il Parlamento dei nominati non ci propongano liste bloccate piccole o grandi”. Ncd è a favore “di uno sbarramento vero che consenta di eliminare il ricatto dei partitini, siamo per l’indicazione diretta del capo dell’esecutivo da parte di una coalizione prima delle elezioni. E vogliamo delle coalizioni e non solo due partiti che sono contro la storia italiana”. Il vicepremier, poi, annuncia nuovi incontri col Pd: “Con Renzi siamo stati in contatto nei giorni scorsi e ci risentiremo nei prossimi giorni, anche perché fare la legge elettorale senza di noi mi pare difficile che gli riesca”. Ma quali sono i punti dell’accordo sulle riforme raggiunto dal segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi? Questi in breve:
-Proporzionale con sbarramento: La distribuzione dei seggi avverà a livello nazionale in base ad un sistema proporzionale. Lo sbarramento sarù del 5% per i partiti che facciano parte di una coalizione e dell’8% per i partiti che correranno da soli.
– Premio di maggioranza: Verrà assicurato un premio di maggioranza per la coalizione che raggiungerà almeno il 35% dei voti. Il premio consisterebbe in un 20% dei seggi. Se nessuna coalizione dovesse raggiungere il 35% i voti verrebbero ripartiti propozionalmente in base ai risultati di ciascuna coalizione e di ciascun partito.
-Liste bloccate corte: Non ci saranno preferenze da esprimere, restano dunque le liste bloccate ma i nomi a differenza dell’attuale sistema saranno pochi. Le circoscrizioni elettorali saranno su base provicinale.
-Abolizione del Senato: Riforma del Titolo V della Costituzione e fine del bicameralismo perfetto. Il Senato non sarà più elettivo ma composto da sindaci, presidenti di Regione e rappresentati delle autonomie locali.
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