La Corte Costituzionale ha annullato le sentenze di Corte di Appello e Cassazione con le quali erano stati condannati gli 007 italiani coinvolti nel “rapimento” da parte di agenti Cia del sospetto terrorista Abu Omar, trasferito al di fuori dei protocolli legali e quindi interrogato e torturato in Egitto). A vedersi annullate le condanne 4 uomini del Sismi, dall’ex direttore Niccolò Pollari (10 anni), a Marco Mancini, Giuseppe Ciorra, Raffaele di Troia e Luciano di Gregorio. Anche i ricordi dei governi Monti e Letta sono stati accolti. Tali ricorsi opponevano il Segreto di Stato, del quale invece la Corte di Cassazione nel 2012 aveva dato una interpretazione non estensiva rinviando tutto alla Corte d’Appello che infine decideva per le condanne degli imputati. Ora il procedimento è finito su un binario morto. Si legge sul Messaggero:
Con la sua decisione la Consulta (Palazzo della Consulta a Roma, sede della Corte Costituzionale, ndr.) farà retrocedere il processo in Cassazione, che si esprimerà il prossimo 24 febbraio. A quel punto i giudici del ”Palazzaccio” (sede della Corte di Cassazione a Roma, ndr.) non avranno che due strade: prendere atto dell’ampio potere discrezionale che la Consulta ha riconosciuto al presidente del Consiglio nell’apporre il segreto di Stato a garanzia della sicurezza nazionale, e dunque annullare le condanne di Pollari e degli altri uomini del Sismi; oppure rinviare alla Corte di Appello di Milano per ulteriori decisioni. Che, a questo punto, arriverebbero fuori tempo massimo, visto che la prescrizione è destinata a maturarsi nel giro di pochi mesi.