Con un comunicato diffuso nei giorni scorsi la Merck ha ritirato volontariamente dal mercato un intero lotto di vaccini Gardasil per il rischio che in alcune di esse – che l’azienda stima possano essere 10 – ci fosse il rischio che contenessero particelle di vetro. Le particelle sarebbero talmente piccole da esser in grado di passare attraverso gli aghi. Il problema secondo l’azienda si è verificato a causa di un guasto nella produzione delle 743.360 fiale del medicinale, il quale combatte il papillomavirus umano e dunque, a livello di vaccino è sempre più diffuso, specialmente per prevenire il cancro alla cervice nelle donne. Grazie ad un approfondimento medico, condotto dalla stessa Merck, è emersa la possibilità che i soggetti che si siano sottoposti a vaccini danneggiati possano subire reazioni fisiche. Per questo, adesso, l’azienda sta tentando di rintracciare tutti i clienti a cui il vaccino è stato distribuito tra il 20 agosto e il 9 ottobre del 2013. Tra i primi a riferire di aver acquisato dosi del medicinale vi è stato il Cdc, Centers for Disease Control and Prevention, ha che annunciato di aver acquistato 350.000 fiale appartenenti a questo lotto di produzione, destinate ai programmi di vaccinazione.
“Coloro che hanno recentemente sottoposto se stessi o i propri parenti ad un vaccino HPV non devono prendere alcuna iniziativa”, ha spiegato la società farmaceutica in un comunicato. “Se un paziente ha ricevuto uno dei vaccini contenenti particelle di vetro (abbastanza piccole da poter passare attraverso un ago), si potrebbero verificare lievi reazioni tipicamente post-vaccinazione (ad esempio, rossore o gonfiore nei pressi del sito di iniezione)”. Nonostante ciò, però, coloro che hanno ricevuto vaccini “danneggiati”, non necessitano di una successiva iniezione e la sterilità stessa del vaccino non risulterebbe compromessa.
Fonte: Articolo Tre
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