Sei persone estratte vive dalle macerie e due, un uomo di 57 anni e una donna di 31, che risultano ancora disperse nel crollo di una palazzina avvenuto questa mattina a Matera. La Procura della Repubblica di Matera ha aperto un’inchiesta contro ignoti per omicidio colposo. Gli inquirenti stanno valutando anche l’ipotesi che il crollo della palazzina del centro storico di Matera (la struttura è collassata) sia stato dovuto ad alcuni lavori in corso nei locali al pianterreno dell’edificio.
Annamaria, disabile di 50 anni che viveva proprio nella palazzina ha raccontato: “Tremava tutta la casa, c’era tantissima polvere, sembrava il terremoto e credevo di morire”. E spiega: “Io cammino con difficoltà, sono ancora viva solo perchè mi ha salvato un uomo romeno, che mi ha presa in braccio e mi ha portata giù. E adesso, dove andrò?” E ancora: “Sono venuti i tecnici del Comune alcune settimane fa, perché avevamo visto delle crepe e perchè di notte io sentivo degli scricchiolii, ma ci hanno detto che non c’era pericolo. E invece stamattina ho visto la morte in faccia”, E conclude: “Questa tragedia poteva essere evitata”.
Geo Coretti, che abita nel palazzo di fronte all’edificio crollato ed è stato tra i primi a filmare con il suo smartphone le immagini della tragedia di Matera, ha ricostruito: “Era un inferno, c’era un fortissimo odore di gas, una nube di polvere e poi tutti urlavano”. Racconta ancora l’uomo:”Io ho sentito il boato e mi sono precipitato per strada con mia moglie e i miei figli. Ho capito subito che la situazione era drammatica e ho visto gli inquilini, tutti imbiancati di polvere, scappare. È stato davvero terribile”. Un altro residente della zona, Vincenzo Rosiello, racconta ‘di aver soccorso una signora in transito con la sua Fiat Panda: “Era molto spaventata, l’auto era ricoperta di polvere, ma per fortuna era illesa”.
2 commenti