La tempesta invernale che si è abbattuta sul nordest degli Stati Uniti avrebbe, stando alle ultime informazioni, causato già nove morti: per incidente stradale in Michigan, Kentucky, Indiana e Illinois, per congelamento e cedimento di strutture edilizie. Il Servizio meteorologico nazionale ha fatto sapere che entro ieri sera 53 centimetri di neve erano caduti a Boxford, poco più a nord di Boston, mentre in altre parti del Massachusetts le precipitazioni nevose hanno raggiunto tra 43 e 45 centimetri.
Anche in alcune zone dello Stato di New York sono caduti 45 centimetri di neve, mentre nella Grande Mela sono attesi intorno a 20 centimetri. Alcune scuole nello Stato di New York e nella regione del New England, che comprende gli Stati di Massachusetts, Maine, New Hampshire, Vermont, Rhode Island e Connecticut, già ieri sono rimaste chiuse per precauzione. La notte scorsa sono state chiuse inoltre alcune autostrade, le scuole e gli uffici goernativi sono stati chiusi e le autorità hanno aumentato gli sforzi mirati a garantire che tutte le persone senzatetto trovino un rifugio.
Il sindaco di New York Bill De Blasio, che nel 2010 aveva criticato Bloomberg per la gestione di una tempesta che colpì la città dopo il Natale, ha assicurato ieri che centinaia di spazzaneve e spargisale sarebbero stati dispiegati nelle strade per far fronte all’emergenza. “Dobbiamo farlo bene, non c’è alcun dubbio. Siamo concentrati come un laser per proteggere questa città e mettere tutti all’erta”.