Si chiamano luci sismiche o Eql, cioè quelle luci che appaiono durante o prima di un terremoto, sono legate al rapido accumulo dell’energia intrappolata tra le faglie del sottosuolo, questa sarebbe la versione pubblicata sulla rivista Seismological Research Letters dello studio condotto dai ricercatori, guidati da Robert Thériault, geologo del Ministero delle Risorse Naturali del Quebec in Canada
Queste correnti elettriche indotte fluiscono in superficie attraverso fenditure dove, ionizzandosi insieme alle molecole d’aria, generano la luminosità osservata. Le luci possono assumere diverse varietà di forme, tra cui le principali sono sfere ferme o fluttuanti nell’aria.
I ricercatori hanno esaminato 65 casi di luci correlate con i terremoti a partire dal 1600, l’80% dei quali avevano una magnitudo superiore a 5.0 della scala Richter.
“Possiamo considerare queste luci come un fenomeno pre-terremoto – ha detto Thériault – e combinando questi dati con altri tipi di parametri che variano poco prima di un sisma, potremo un giorno tentare di prevedere questi eventi che sono così catastrofici per l’uomo”.
Le luci sismiche sono apparse, secondo alcune testimonianze anche pochi secondi prima del terremoto che nell’aprile del 2009 ha colpito L’Aquila. Alcune persone hanno visto una luce tremolante alta 10 centimetri sopra il lastricato di via Francesco Crispi nel centro della città.