Se il nuovo decreto carceri voluto dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri venisse approvato così com’è stato formulato, anche Silvio Berlusconi potrebbe ritrovarsi a dover indossare il braccialetto elettronico. Il testo, spiega oggi Liana Milella su Repubblica, prevede una novità importante.
Bisogna saper di diritto per scoprire che si parla proprio del nostro braccialetto nel decreto Cancellieri, perché in verità nel testo ci sono solo poche righe. Si interviene su un vecchio decreto e laddove è scritto «se lo ritiene necessario» la frase cambia in «salvo che le ritenga non necessarie». Un assurdo cruciverba? No, significa questo: finora il giudice, quando metteva ai domiciliari un condannato, «se lo riteneva necessario», imponeva al detenuto il braccialetto elettronico. Si trattava, dunque, di una misura opzionale, non di un obbligo. Invece che succede adesso? Esattamente l’opposto, il giudice deve motivare perché «non» ritiene necessario il braccialetto, che da essere una misura di controllo “facoltativa” diventa obbligatoria.
Molto dipende anche dalla decisione che prenderà il tribunale di sorveglianza, dal momento che l’ex premier ha chiesto di essere affidato ai servizi sociali. Se venisse respinta la richiesta, tuttavia, per il leader di Forza Italia scatterebbero i domiciliari e – con l’approvazione del provvedimento – anche l’obbligo del braccialetto. Obbligo che potrebbe essere disatteso soltanto da una decisione motivata del magistrato.
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