Uno scoop, quale sogno più grande per un giornalista e per la testata che lo presenta? Il New york Times aveva tra le mani un dato inedito, quello della presenza di circa 280 bambini tra i senzatetto della Grande Mela. L’inchiesta di Andrea Elliott aveva richiesto settimane di conteggi e accertamenti e il quotidiano prevedeva di pubblicare la notizia con grande risalto. Ma a questo punto arriva l’autogol, come spiega La Stampa:
Il capo del servizio politico nella redazione di New York Carolyn Ryan – in procinto di essere nominata capo della redazione di Washington – cede alla tentazione di scrivere su Twitter che “una storia sensazionale” sta per essere pubblicata. Da quel momento inizia su Twitter una “caccia allo scoop del Nyt” che vede impegnate dozzine di persone, reporter di altre testate e gente comune, fino a quando Andrew Kaczynski di “BuzzFeed” annuncia di aver “trovato la notizia che tutti cercano”. Il merito, o la responsabilità, è del “Las Vegas Sun”, un quotidiano legato da accordi editoriali con il “New York Times”, che mette inavvertitamente lo scoop di Elliott online bruciando sul tempo il giornale diretto da Jill Abramson. Appena la redazione del “Las Vegas Sun” si accorge dell’errore fa pubblica ammenda, togliendolo dal web con tanto di scuse all’autore ed al “New York Times”. Ma oramai è tardi. Lo scoop frutto di tanto e duro lavoro è stato bruciato. Da un autogol via Twitter.