Romano Prodi si è recato alle urne in occasione delle primarie del Pd e ha lanciato un appello ai candidati: “Le primarie sono il momento dello scontro democratico, quello che io raccomando è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l’obiettivo di fare una squadra, diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politico”. Circa la decisione di andare a votare per la scelta del segretario democratico, ha ribadito: “Oggi, di fronte alla situazione particolare che si è creata, credo sia doveroso andare a votare alle primarie perchè il Pd, in questo stato di fibrillazione così forte, credo sia l’unico punto fermo che abbiamo”. E agigunge: “L’ho fatto credo sia giusto e sia stato anche gradito”. Alla domanda se la decisione di votare influirà positivamente sull’affluenza alle primarie, ha risposto: “non esageriamo sulla mia influenza. Se qualcuno è stato portato a ripensare sono contento e mi prendo anche la responsabilità che posso avere sugli altri”. Il fondatore dell’Ulivo ha poi sottolineato che, dal punto di vista politico, “è ora che una nuova generazione venga avanti”. La decisione di andare a votare per le primarie del Pd è stata sofferta. Ha ‘confessato’ Prodi: “Non dico che ho fatto una notte insonne, ma mezza notte insonne”. E sul rinnovo della tessera del Pd: “Adesso non esageriamo. Dal punto di vista politico non cambia niente”. Ai cronisti che gli hanno chiesto se dopo la sentenza della Consulta sulla legge elettorale il Parlamento ne esca in qualche modo indebolito, ha risposto: “Evidentemente sono nati dei problemi, c’è tanta gente che ritiene esserci una parte dei parlamentari che non siano legittimati e questi sono discorsi che turbano”. “Quindi,proprio in conseguenza di questi discorsi -aggiunge Prodi- io ho pensato e penso che bisogna rafforzare il Pd che questi discorsi non li fa”. Infine, come spiega Repubblica, a chi gli domandava se il pronunciamento della Corte Costituzionale possa essere considerata una sentenza politica, Prodi replica di “no”. “La Corte è la Corte – conclude Prodi – quindi, io che non sono un giurista, dico che le sentenze non le commento, le accetto”.
Romano Prodi e l’invito ai candidati a fare squadra
Pubblicato da tdy22 in dicembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/08/romano-prodo-e-linvito-ai-candidati-a-fare-squadra/
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