Un bambino maltrattato, oltre che un male profondo della società, è anche un costo. Secondo il report 2013 redatto da Bocconi, Terre des Hommes e Cismai (Cordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento all’infanzia) i minori a carico dei servizi sociali in Italia sono 100.231 e sono pari allo 0,98% della popolazione minorile totale. il costo stimato è di circa 13,056 miliardi di euro annui, ovvero lo 0,84% del Pil, ovvero un costo sociale di 130.259 euro per ogni bambino vittima di violenza.
Come riporta il Resto del Carlino:
Tra i costi diretti per la cura e l’assistenza dei bambini vittime di maltrattamento, per la voce ospedalizzazione si giunge alla stima di una spesa annua sostenuta di 49.665.000 euro, per la cura della salute mentale di 21.048.510 euro, mentre per i costi di welfare si sommano le spese per strutture e prestazioni residenziali (163.818.655 euro), di affido familiare (12.648.948 euro) e per il servizio sociale professionale (38.052.905 euro). La spesa per interventi diretti per il rispetto della legge è stata stimata in 3.166.545 euro e per la giustizia minorile in 50.215.731 euro.
Il bambino maltrattato, poi, crescendo spesso diventa un adolescente e un adulto problematico, che può gravare sulla collettività. Proprio i costi indiretti sono quelli più pesanti: si passa attraverso i 209.879.705 euro spesi per l’educazione speciale, ai 326.166.471 euro stimati per la cura della salute da adulti, 5.380.733.621 euro per spese di criminalità adulta, 152.390.371 euro per delinquenza giovanile e 6.648.577.345 euro di perdite di produttività per la società. Sommando le voci dirette e indirette, si giunge così a 13,056 miliardi all’anno versati dalla collettività in un anno tipo in Italia.
“Le nostre stime portano al risultato che la somma dei costi per il bilancio dello Stato porta a un risultato non troppo distante da quello di uno studio simile per gli Stati Uniti”, osserva Paola Profeta dell’Università Bocconi e coordinatrice dello studio. “Riteniamo sia necessario imprimere con urgenza un cambio di rotta nelle politiche dell’infanzia del nostro Paese – dichiara Federica Giannotta, Responsabile Diritti dei Bambini di Terre des Hommes -. Quelle attuali, infatti sono guidate da una miope tendenza ad un presunto risparmio, di cui pagano continuamente il prezzo i bambini”.
In chiusura dello studio, Terre des Hommes e Cismai propongono alle istituzioni italiane alcune raccomandazioni, come quella di inserire la prevenzione del maltrattamento all’interno del Piano sanitario nazionale e del Piano nazionale di prevenzione sanitaria e di promuovere un Piano nazionale integrato di prevenzione del maltrattamento sui bambini.