Non più solo i giovani o i cervelli in fuga, ora a lasciare l’Italia è anche chi ci ha passato una vita, ci ha lavorato e ha cercato di costruire delle sicurezze per quando sarebbe stato anziano. Ora che l’età avanza, molti anziani decidono di andare a vivere all’estero. Da soli o in coppia ormai sono 400.000 gli italiani over 65 che vivono fuori dal nostro paese. La scelta spesso ricade laddove le spese mediche sono basse e il costo della vita è sostenibile. Vanno soprattutto in posti vicini come Spagna, specie Canarie, Slovenia, Malta, Cipro e, di recente, anche Irlanda e Paesi dell’Est. Secondo la Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), che ha presentato i primi dati sul nuovo fenomeno della migrazione sanitaria degli anziani in occasione del Congresso nazionale in corso a Torino, il fenomeno è cresciuto del 20 % negli ultimi 5 anni e interessa soprattutto pensionati che percepiscono meno di 1.000 euro al mese dall’Inps: oltre 270.000 hanno una pensione fra i 650 e i 1.000 euro, poco meno di 130.000 fra i 1.000 e i 1.500 euro.
“I prezzi che salgono, le pensioni risicate e il bisogno di cure mediche che in patria sempre meno a buon mercato spingono tanti a pensare a un’alternativa all’estero, magari in un Paese non troppo lontano o che sia affine all’Italia per cultura – spiega Giuseppe Paolisso, presidente Sigg – In Paesi come Spagna, Slovenia o Malta ci si può permettere un’assistenza sanitaria che in Italia non è più alla portata di molti. Alle Canarie ad esempio, dove vivono circa 20.000 connazionali anziani, le cure mediche sono garantite come nel resto dell’Unione europea e si può stipulare una polizza medica privata con copertura pressoché totale spendendo dai 40 agli 80 euro al mese. Il costo della vita è molto più basso, perché l’Iva è al 4% su tutto, inoltre con i voli low cost figli e nipoti possono arrivare facilmente in visita ai nonni”.
Ma quali sono gli anziani che abbandonano la loro terra? Quelli che vivevano in Lombardia, in Emilia Romagna e in Toscana. “Il fenomeno appare in continuo aumento: nella sola Lombardia negli ultimi 5 anni gli over 65 che si sono trasferiti a vivere all’estero sono passati da 24.000 a ben 29.000, con un aumento del 20% – dice Paolisso – Il Paese peraltro non sembra in grado di invertire la tendenza offrendo la possibilità di una vecchiaia in serenità agli italiani: l’assistenza pubblica è inadeguata, una famiglia su tre non può più permettersi una badante il costo della vita aumenta e le pensioni restano al palo: in questa situazione chi può scappa altrove, dove può permettersi di invecchiare senza doversi preoccupare continuamente della propria assistenza sanitaria. Attenzione però: non sempre le cure disponibili in alcuni di questi Paesi sono di un livello accettabile. Il rischio di scegliere cure low cost che siano anche di scarsa qualità è dietro l’angolo”, conclude Paolisso.