E’ successo in provincia di Treviso, dove alcuni cittadini che prendeva parte alle “ronde” hanno scambiato dei poliziotti per ladri, più di una volta! «Ho chiesto ai cittadini di condividere un progetto su un sistema di controllo di vicinato – ha detto il sindaco Monica Barbiero di Martellago in provincia di Treviso – basato sul reciproco aiuto e conoscenza tra vicini di casa e quartiere» Per questo il Comune illustrerà il progetto in un vademecum che sarà distribuito a tutti i cittadini.
«Dai dati dei carabinieri i furti non risultano in aumento ma molti non denunciano. Bisogna sempre informare le forze dell’ordine e anche qui questi cittadini ci aiuteranno. Siamo tutti dalla stessa parte per rendere il comune più sicuro» ha detto sempre il sindaco Monica Barbiero, ribadendo la preoccupazione e attenzione per il problema. Ma il sindaco ha chiesto di desistere da certe azioni: l’eccessivo tamtam su Facebook, «dove ci si può confrontare, ma non creare allarmismi», l’iniziativa dei vigilantes e la questione ronde armate. «Capisco la buona volontà, ma non bisogna ingenerare situazioni non lecite e di pericolo» avvisa Barbiero. Che oggi a Venezia incontra il prefetto con i colleghi del Miranese «che vivono la stessa emergenza, generale. Porterò le istanze emerse, come una maggiore presenza delle forze dell’ordine e l’apertura del tavolo con i cittadini, e chiederò tutto quanto possibile per la sicurezza».
Il Comitato ha condiviso la linea. «Gli amministratori sono stati disponibili, gli obiettivi sono comuni. Abbiamo chiesto cosa possiamo fare noi cittadini e cosa fa il Comune. Ci hanno risposto che il pattugliamento del territorio è aumentato, anche con la polizia locale, che sarà diffuso un vademecum, come faremo noi, e ci hanno coinvolti su questo progetto di controllo di vicinato» ha commentato Ivan, uno dei rappresentanti del Comitato, che hanno preso le distanze dagli estremismi e confermato lo stop (almeno per ora) sull’iniziativa vigilantes. «Stavamo acquisendo le disponibilità, la stavamo ancora organizzando, ma di fatto non è partita e comunque sarebbero stati solo osservatori. Vogliamo collaborare con le istituzioni. Le iniziative attuate finora sono frutto di gruppi e scelte individuali e ci dissociamo da ogni forma di violenza».