Ieri la nomina a Cavaliere della Repubblica, oggi la lettera aperta al Corriere della Sera. Lei è Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata con l’acido per volere del suo ex fidanzato. Nella missiva si legge: “Per favore non dite ‘poveretta’. Sforzatevi di pensarmi come Lucia e basta, non solo e sempre come Lucia la sfigurata, appunto. È vero, è impossibile guardarmi in faccia e non vedere quello che mi hanno fatto”, ma lei vuole andare avanti, scrivere una nuova pagina della sua vita ora. “Se potrò essere un esempio, se potrò aiutare anche soltanto una di loro a venirne fuori ne sarà valsa la pena. Oggi (ieri, ndr) ho parlato a una platea di ragazzini per la prima volta nella mia vita. La loro attenzione mi ha commosso, sentivo i loro pensieri girare attorno a me, capivo che dentro ciascuno di loro c’era una speranza per il futuro. Spero che nessuno di quei ragazzi diventi mai il problema di una donna, che nessuno scelga di non avere rispetto”, conclude.