HS2. E’ questo il nome del progetto voluto dal premier David Cameron e fortemente criticato, in particolar modo dagli ambientalisti. Si tratta della linea ad alta velocità tra le città inglesi. Tra gli effetti collaterali del progetto, c’è il fatto che mette “in pericolo” il mercato di Camden Town, nel nord di Londra, che rischia di rimanere chiuso a lungo a causa dei cantieri. Camden è uno dei simboli della capitale inglese ed attrae turisti da tutto il mondo curiosi. Ora anche i negozianti e gli abitanti della zona si sono aggiunti alle proteste, contrari al fatto che una nuova linea ferroviaria passerà per il quartiere per unire la HS2 col tunnel sotto la Manica. A lanciare l’allarme anche l’associazione dei negozianti che ha presentato un rapporto nel quale si evidenzia come l’economia locale potrebbe subire perdite per 631 milioni di sterline e veder volatilizzarsi 9mila posti di lavoro a partire dal 2014, anno d’inizio dei lavori. La HS2 Ltd, la società che gestisce i lavori, risponde però che si tratta di uno studio tanto inesatto quanto allarmista, con il portavoce che ha spiega che “Non è vero che verranno chiuse larghe parti di Camden”, al contrario, grazie ai cantieri si verrebbero a creare nuovi posti di lavoro e anche il quartiere ne beneficerebbe, venendo ristrutturato e vedendo sorgere nuove abitazioni. Da parte sua il Public Accounts Committee, la commissione di Westminster che controlla la spesa pubblica, reputa il progetto troppo costoso e con benefici poco chiari, che non giustificano la spesa sempre più elevata: si tratta infatti di una cifra che si aggira tra gli oltre 16 e i 21 miliardi di sterline. Il progetto, tuttavia, ha ricevuto il sigillo della regina Elisabetta.