E’ infinita la lista dei clienti delle baby prostitute e come racconta Il Tempo non ci sarebbero solo dipendenti di grandi compagnie telefoniche come la Wind e la Tim, non ci sarebbero solo i dirigenti di aziende, ma anche persone che lavorerebbero a vario tipo in Vaticano. Non religiosi, ma civili.
Come si legge su Il Tempo:
Un lungo lavoro investigativo che sta facendo venire alla luce come le due minori incontrassero nell’appartamento ai Parioli i clienti, che a volte partivano anche da altre regioni d’Italia per avere con loro rapporti sessuali. Alcuni pagavano coscienti di avere di fronte delle minorenni, altri, invece, una volta entrati nella casa a luci rosse, capivano che erano ragazzine sotto i 18 anni e hanno deciso di chiudersi la porta alle spalle senza alcun rapporto sessuale.
Indagando sul sesso, comunque, la procura è arrivata anche a scoprire un giro di droga, soprattuto cocaina, che veniva consegnata alle ragazze a volte come corrispettivo della cifra richiesta per il rapporto sessuale, altre invece perché le minori la usavano il sabato sera in alcuni locali dell’Eur.
Una delle due liceali, che è seguita da un’assistente sociale dei minori, ha più volte avuto atteggiamenti violenti in famiglia, insultando la madre e a volte anche rubando oggetti di valore in casa… «In occasione di un rientro a casa in tarda ora e dopo un giorno di assenza ai miei richiami – ha raccontato agli investigatori la madre della minore – mi si è avventata addosso tentando di strangolarmi. Sono riuscita a divincolarmi solamente grazie all’intervento di mio marito che è riuscito a chiamare le forze dell’ordine, che provvedevano a riaffidare la minore alla sottoscritta. Chiedo un intervento da parte delle autorità competenti nei confronti di mia figlia affinché non possa recare ulteriore danno a se stessa e ai suoi familiari e non continui nella sua condotta sregolata».
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