Giulia Ligresti risponde alle domande di Bruno Vespa in un’intervista esclusiva che sarà trasmessa stasera a ‘Porta a Porta’. Il carcere, spiega, “è stata un’esperienza durissima ma umanamente molto forte. Ho conosciuto persone meravigliose volontari, detenute…”.
Ma ha pensato al suicidio? “Non ci ho pensato concretamente, ma le assicuro che è una condizione molto molto dura”, risponde. E a proposito dei guai in cui è finita il ministro Annamaria Cancellieri, la Ligresti spiega: “Mi dispiace moltissimo. Che persone che in qualche modo mi sono state vicine e hanno cercato di aiutarmi in momenti di grandissima difficoltà abbiano avuto dei guai, mi è davvero dispiaciuto. Ripeto: in alcuni momenti ho pensato che non valesse la pena di resistere”.
E ancora: “L’esperienza del carcere mi ha fatto capire che anche senza andare lontani, come già facevo in Africa e in Afghanistan, c’è molto da fare per aiutare gli altri. Se mi verrà data la possibilità mi piacerebbe occuparmi di detenuti”. Ci si sorprende dopo questa dichiarazione di Giulia Ligresti, il gesto è nobile, ma non riteniamo che sia il settore migliore… occuparsi di chi è dietro le sbarre non le farà sorgere di nuovo il problema dell’anoressia?
Ma lei che cosa pensa di come la ritraggono, ricca e viziata? “Non mi sarei simpatica affatto. Ma la descrizione che fanno spesso e volentieri non corrisponde affatto a quello che sono. Io non mi ci riconosco ma soprattutto non si riconoscono i miei figli. Uno dei motivi per cui ho accettato l’intervista è che anche i miei figli mi hanno chiesto di raccontare com’è davvero la loro mamma”.
C’è chi poi sostiene come Blitz Quotidiano che :
è stato Piergiorgio Peluso, figlio di Annamaria Cancellieri nonché ex direttore generale Fonsai, a distruggere la società di assicurazioni? A lasciarlo intendere è Giulia Ligresti, intervistata da Bruno Vespa a Porta Porta, che premette: “Le intercettazioni sono frammenti di dialoghi e di discorsi che andrebbero valutati in un contesto più generale”.
Detto questo però, Ligresti conferma il giudizio dato sull’operato del figlio di Cancellieri: “Si sarebbe potuti arrivare a una soluzione diversa rispetto ad un aumento di capitale così importante”, spiega. E aggiunge: quello di Fonsai nell’anno della gestione Peluso, è stato “un aumento di capitale fatto nel momento della tempesta perfetta dei mercati, in un momento molto difficile”.