Sono gli esperti che stanno monitorando la traiettoria del satellice GOCE, Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer, dell’Agenzia Spaziale Europea, a manifestare la preoccupazione che alcuni suoi frammenti possano precipitare sulle regioni del Nord Italia. L’ultimo aggiornamento fornito dall’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, parla di una finestra temporale ipotizzata per il rientro del satellite che si apre alle 22 di oggi, sabato 9 novembre, e si chiude alle 13 di lunedì 11. Il GOCE sta comunque mantenendo il controllo del suo assetto pur essendo senza carburante e questo fa rimanere alta l’incertezza sia sul suo comportamento che sulla traiettoria che seguirà. La previsione dell’ESA vede il GOCE disintegrarsi, per la maggior parte, nell’atmosfera mentre solo alcune parti (di cui la più pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino all’impatto con la superficie terrestre. Al momento non è possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti possano cadere sul suolo italiano. Secondo quanto riporta Adnkronos:
Le finestre di interesse per l’Italia sono, per ora, tre: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica, 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni poiché sono ancora in corso le elaborazioni delle traiettorie possibili da parte di ASI.